Rimini. Affido, un corso organizzato dalla Provincia

Da RomagnaOggi.it del 10/03/2008

RIMINI - La gestione delle separazioni nei casi di affido e accoglienza è il tema al centro del percorso formativo promosso dall’assessorato Politiche Sociali della provincia di Rimini in collaborazione con il Coordinamento provinciale infanzia e adolescenza.
Il corso, intitolato “L’autonomizzazione dei ragazzi in uscita dall’esperienza di affido famigliare o accoglienza in comunità”, è realizzato con il contributo della regione Emilia Romagna e si articola in tre incontri, da marzo a maggio, che alterneranno lezioni frontali ad esercitazioni pratiche in gruppo.

Il primo appuntamento, martedì 11 marzo, riguarderà la conclusione dell'affido e si terrà nella sala Marvelli nella sede della Provincia di Rimini in via Dario Campana 64. Il secondo e il terzo incontro, rispettivamente il 15 aprile e il 27 maggio, parleranno dei percorsi di autonomizzazione e dell'elaborazione delle buone prassi, e avranno luogo nella sala del Buonarrivo in corso d’Augusto 231. Tutte le lezioni si terranno dalle 9 alle 17.

Le docenti - Elisabetta Gagliardi, psicologa psicoterapeuta e responsabile di comunità e Marilena Tettamanzi, psicologa psicoterapeuta e dottore di ricerca - fanno parte dello staff della scuola di formazione nel campo dell’affido famigliare del CAM (Centro ausiliario per i problemi dei minori) di Milano. Il corso si rivolge in particolare a gli operatori dei servizi socio-sanitari territoriali, operatori degli sportelli sociali, operatori e educatori dei centri per le famiglie, famiglie affidatarie, coordinatori ed educatori di strutture per minori.

L’affido familiare riguarda quei bambini che, per un certo periodo della loro vita, hanno bisogno di essere accolti e accompagnati da adulti che si occupino della loro educazione e dei loro bisogni garantendogli cura ed affetto. La durata dell’affido dipende dalla situazione di ogni bambino e si conclude con il rientro nella famiglia di origine. Un affido può essere a tempo pieno (residenziale), a tempo parziale (diurno), o solo per alcune ore della giornata o alcuni giorni della settimana (ad esempio per accompagnare il bambino a scuola, ad una visita medica, per aiutarlo a fare i compiti). Possono diventare “affidatari” coppie con o senza figli, e anche persone singole. Le famiglie interessate all’affido possono contattare i servizi sociali dell’Azienda Usl, le associazioni di volontariato o il Centro per le famiglie di Rimini e Santarcangelo. Per coloro che offrono la propria disponibilità è previsto un percorso di informazione dopo il quale la famiglia deciderà se diventare affidataria.

Nella provincia di Rimini i minori (0-17 anni) rappresentano il 16 per cento della popolazione. A gennaio 2008 la popolazione residente di questa fascia di età ammontava a 48.296 persone, con un incremento di 1.081 unità rispetto al 2007.
Di questi minori, 95 sono in affidamento familiare, di cui 12 in affido consensuale (quando è la famiglia stessa che chiede aiuto) e 83 in affido giudiziale (quando è un provvedimento del tribunale che dice che il bambino deve essere ospitato provvisoriamente da un’altra famiglia). I ragazzi accolti nelle strutture, invece, sono 131, a cui se ne aggiungono 25 collocati presso strutture fuori provincia, per un totale di 156 persone.

Tra i diversi presidi socio assistenziali esistenti la maggior parte dei ragazzi è accolta in case famiglia (52 minori), seguiti dai centri diurni (28 persone), dove i ragazzi stanno solo durante il giorno, e dalle comunità educative (21 minori), dove i ragazzi vivono in appartamenti con educatori. Per quando riguarda la distribuzione si evidenzia che delle 25 case famiglia presenti sul territorio provinciale 9 sono a Rimini e le restanti in altri 10 comuni.

Per Informazioni: tel. 0541 716208 – 716261

 

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