Campania, la gara di solidarietà per la bambina senza famiglia né nome

Da Ecostiera.it del 22/02/2008

Non ha un nome né una famiglia la bambina trovata rannicchiata tra i cespugli dell'ospedale Cardarelli di Napoli. Infreddolita e con una lunga cicatrice che corre lungo la testolina, e diversi edemi che le procurano dolore agli arti inferiori. Avrà tra i tre e i quattro anni, e già un'esperienza tremenda: è stata abbandonata o perduta. Ed è sola. Ma subito è scattata la gara di solidarietà tra le mamme dei bambini ricoverati nel reparto di pediatria, tra i medici e gli infermieri. Tanti vorrebbero dargli il calore di una famiglia, la sicurezza di un tetto.
La bambina, visino d'angelo, pelle chiara sul corpo, e volto abbronzato, si è subito aggrappata all'infermiera che l'ha trovata, in un disperato bisogno d'affetto e protezione. Anche se non parla italiano, fa “ciao ciao” con la manina e dice “mamma e papà” a chi le dona un po' del suo amore.
La Procura dei Minori, con la squadra mobile, sta tentando ora di ricostruire la sua provenienza, in attesa di qualsiasi decisione di affidamento ed eventuale adozione. Per il momento si trova nel reparto pediatrico, e gioca quasi spensierata. Anche se, raccontano gli infermieri, si volta di continuo indietro, in attesa che qualcuno arrivi. “E' una bambina vispa, sana e affamata - ha detto emozionato il direttore sanitario dell'ospedale, Giuseppe Matarazzo – è coccolata e ricoperta di ogni affetto”.
Da tutta la Campania stanno ora arrivando richieste di adozione. La sua storia commuove: c'è in giro tanto bisogno di donare e ricevere amore.

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