Affido, in Puglia domina la disomogeneità

Da Dire del 20/11/2007

BARI - Cosa è accaduto in Puglia nell'ultimo triennio rispetto all'affido? Lo ha spiegato, tra luci ed ombre, Maria Grazia Donno del settore programmazione e integrazione sociale della Regione Puglia, intervenuta stamani al convegno regionale "La cura dei diritti", appena conclusosi a Bari.

"Da un'analisi delle schede di dettaglio dei piani di zona elaborate dagli ambiti territoriali, relative all'affido familiare dei minori per il triennio 2005-2007, è emersa una grande eterogeneità delle modalità di intervento a livello regionale. Purtroppo spesso questo è il sintomo di disomogeneità e, per molti ambiti, di scarsa programmazione" spiega la Donno. Ma come vengono attuati gli interventi sul territorio regionale e con quali strumenti? Ancora una volta è Maria Grazia Donno a fornire una risposta: "Molti ambiti lavorano con i servizi delle Asl senza aver sottoscritto alcun regolamento o protocollo d'intesa e dunque con livelli di coordinamento e di integrazione delle azioni, affidati alla quotidianità. Dall'analisi dei piani sociali di zona si evince che oltre alla professionalità ed alle buone intenzioni degli operatori, dei servizi e delle amministrazioni locali, è necessario investire in organizzazione e formazione".

Ma quali sono le figure professionali competenti in questo delicato settore? Luca Monticchio, presidente della Camera minorile di Lecce, pone l'accento sulle nuove figure professionali in tutela dei minori. Tra queste, quella del curatore del minore, differente dal tutore: "I diritti dei minori - afferma Monticchio - sono un po' come la fatina Trilly di Peter Pan, esistono se noi ci crediamo. Il curatore del minore è una figura importantissima, di tutela dell'interesse in più settori del minore, nominato dal giudice tutelare. È necessario che venga al più presto istituito un albo a livello regionale, un elenco di esperti competenti e professionali" è l'invito che Monticchio rivolge alla compagine istituzionale regionale presente.

Elena Gentile, assessore regionale alla solidarietà sociale sottolinea in conclusione "l'importanza, lo spessore, il valore della discussione di oggi". "Da tempo pensavo che fosse maturo il tempo di abbandonare momenti di celebrazione, sempre molto autoreferenziali, per una visione sempre più articolata e complessa. Dopo il clamore di questi giorni, dopo che  i mass media avranno finito questa messe di dati che ogni anno ci investe, resterà a noi e  alle nostre capacità e competenze, fare la cernita, per creare le buone prassi."

"Aver ricostruito gli strumenti normativi e aver istituito la figura del garante dei diritti dei minori, sono due dei più importanti passi compiuti in questa direzione" ha ricordato l'assessore regionale. E l'augurio finale è che "questo laboratorio pugliese sempre più simile ad un cantiere, coinvolga sempre più famiglie in questa sfida".

Articolo segnalato grazie alla collaborazione di Marisa Garofalo

 

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