Case famiglia, cooperative senza più fondi. Appello per mille bimbi senza assistenza

Da Repubblica.it cronaca di Palermo del 20/05/2008
Di Gabriele Isman con la collaborazione di Sonia Papuzza

Da un anno il Comune non paga: "Aiutateci o si chiude"

"Un appello a tutta la città perché ci aiuti. Noi che gestiamo le case famiglia per bambini in difficoltà non possiamo andare avanti. Il Comune non paga le rette da giugno scorso". A rilanciare l'allarme è Marinella Governale, 52 anni, responsabile di due comunità nella zona di via Sciuti dove sono ospitati 12 degli 863 bambini accolti nelle 88 case famiglie della città. Mercoledì mattina, intanto, alla Lega delle cooperative in via Borrelli due signore cinquantenni hanno lasciato tre sacchi pieni di cibo per i bambini. "Avevano letto su "Repubblica" delle nostre difficoltà. Nelle buste c'erano pasta, fagioli, latte, zucchine, patate, pomodori, tonno, olio. Davvero una boccata di ossigeno. Le signore ci hanno lasciato i loro indirizzi e-mail, e chiederanno ai loro amici e parenti di aiutarci" dice Governale. Ma c'è di più: la Coop 25 aprile - che gestisce i supermercati Coop di Palermo e provincia - ha promesso a ognuna delle 28 comunità firmatarie del Patto per la legalità un buono di 500 euro da spendere in beni alimentari.

Ma gli operatori attendono le vere risposte dall'incontro tra il direttore della filiale di Banca Etica palermitana Steni Di Piazza, il ragioniere generale Paolo Basile, la direttrice delle Attività sociali del Comune Magda Diliberto, e due rappresentanti delle comunità, Marinella Governale e Maria Neri. "Ci aspettiamo - dice quest'ultima, di 39 anni - che l'amministrazione comunale firmi la convenzione con Banca Etica per sanare la situazione debitoria di circa 7 milioni di euro da luglio a dicembre 2007, con interessi a totale carico dell'amministrazione. La mancanza di questi soldi non ci ha permesso di versare i contributi per i nostri dipendenti e questo, a sua volta, non ci permette di ricevere pagamenti dai comuni più piccoli".

E Governale: "Se non ci saranno novità nella riunione, potremmo essere costrette a portare i bambini al tribunale dei minori. Noi siamo già oltre l'acqua alla gola. Da giugno 2007 abbiamo rinunciato ai nostri stipendi per continuare a garantire l'assistenza ai bambini che hanno alle spalle storie di grande dolore: abbandoni, violenze, disagi socio-economici".

Ma non sono soltanto le case famiglie per bambini in difficoltà a essere in crisi per il Comune che non ha soldi: l'amministrazione è morosa per 80 mila euro anche nei confronti di nove strutture che ospitano 80 utenti affetti da problemi psichiatrici. Per questo ieri gli operatori e gli ospiti delle case alloggio si sono riuniti sotto palazzo delle Aquile, con cartelloni e fischietti, chiedendo che il Comune provveda a pagare gli arretrati e firmi le nuove convenzioni.

Bambini già abbandonati che rischiano di lasciare le case famiglie che li ospitano, disagiati psichici che rischiano di essere abbandonati e anche i primi licenziamenti nelle strutture che da mesi non possono più pagare gli operatori. Ieri 24 operatori della cooperativa Nuovo Millennio, che si occupa dell'assistenza degli anziani, hanno perso il lavoro: a dicembre il Comune non aveva rinnovato la convenzione con la cooperativa che gestisce una struttura a Partanna Mondello, e da gennaio i lavoratori non erano pagati. Alla cooperativa non è rimasto che procedere con i licenziamenti.

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