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  1.  

    Un cordiale saluto al dott Ripoli a Jamin e agli altri collaboratori,nonchè a tutti gli utenti che partecipano ai forum.
    Mi presento:
    sono Maria Anna Formisano Psicopedagogista/ Docente Specialista per l'insegnamento ai soggetti disabili,Esperta in Psicologia Giuridica.
    Mi occupo di problematiche minorili fra cui:
    Il disagio scolastico
    Affido e Adozioni
    Minori autori di reato e di tutti gli ambiti inerenti la Psicologia GIuridica.
    Mi piacerebbe interagire attivamente con gli utenti,per affrontare argomenti di mia competenza.

    Sono graditi tutti gli interventi
    :face-smile:
    Saluti a tutti
    Cordialmente
    dott.M.AFormisano

  2.  

    Dott. buongiorno e benvenuta

    io approfitto subito, con le prime domande, forse riesce a darmi un aiuto su cosa rispondere al bambino che ormai sempre più spesso chiede:
    "ma perchè devo vederli? (i genitori) tanto lo sò chi sono, sono stato con loro per anni, io non voglio tornare cosa serve vederli.
    Le risposte degli addetti ai lavori date direttamente a Gulli sono: i tuoi sono capricci,...sei piccolo per decidere....lo ha deciso il giudice.
    Le mie risposte sono:loro ti hanno messo al mondo, è bene che li vedi ogni tanto a loro modo ti vogliono bene. (anche se poi sembra facciano di tutto per smentirmi!) Ovviamente dopo gli incontri 8l comportamento a scuola peggiora, non con gesti maleducati o violenti questo mai, ma irrequietezza
    disattenzione.

    Per la prima volta, mi fermo.

    Mi accorgo che non ho spiegato chi siamo ma se legge il forum si farà un idea
    Grazie per l"aiuto prezioso che saprà darci.

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime28 Mar 2008
     

    Un cordiale saluto anche da parte mia dott.Formisano,la ringrazio per aver dedicato il suo tempo prezioso a questo forun e alle persone come me che lo usano.La farro' partecipe quando ne avro' l'occasione,la ringrazio anticipatamente.Debora

  3.  

    Un saluto anche da parte mia Dott.ssa Formisano. :face-smile:

  4.  

    Ringrazio vivamente per la splendida accoglienza.
    Un saluto affettuoso a tutte
    Per la sig.ra Marzia
    Mi sembra di capire che si tratta di un bambino in affido.
    Purtroppo Gulli si trova a vivere in una terra di confine tra due appartenenze:quella antica della famiglia biologica, e
    quella nuova, della famiglia affidataria.
    I genitori naturali possono essere un anello debole,ma sono pur sempre l'anello di una genealogia, che in qualcuno dei suoi rami,può avere qualche elemento nobile e riuscito.

    Lei fa perfettamente bene a fornire le risposte di cui innanzi al piccolo, soprattutto perchè lei concorre anche ad una vera e propria educazione dei sentimenti quale educazione morale,tema che corre per tutto il tempo in cui vive il rapporto tra lei e Gulli.

  5.  

    La ringrazio di essere presente sul forum e speriamo in una lunga, piacevole e proficua collaborazione.
    Volevo chiederle, se per lei non è un problema, se fosse possibile darci del tu ... lo so che non è molto professionale, ma visto che trattiamo di bambini ed il bambino è la semplicità fatta persona ... sarebbe bello poterci adattare anche noi con il nostro parlare.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime28 Mar 2008
     

    :face-smile:
    Ciao Marianna,

    vederti sul forum è proprio un piacere ! La tua presenza sarà preziosa per tutti, come vedi hai già risposto alle prime domande e molti approfitteranno delle tue competenze !

    Il forum è una grande famiglia dove ognuno ha la possibilità di esprimere se stesso con semplicità e naturalezza, un luogo di condivisione della propria esperienza di vita, un luogo di amicizia...e spero che tu ti sentirai a tuo agio con ognuno di noi ! E con il tempo ci conoscerai tutti uno ad uno.

    Ancora benvenuta !
    Jamin

  6.  

    Grazie a te Riccardo per avermi offerto questa splendida opportunità.
    Saluti anche a te Jamin.
    Un vivo ringraziamento per la splendida accoglienza.

    •  
      CommentAuthorelena
    • CommentTime1 Apr 2008
     

    Le porgo anche il mio saluto e il mio benvenuto ... sono nuova anche io ....
    Una domanda che mi incuriosisce molto, perchè generalmente questi bambini in affido, che spesso ne hanno subite di tutti i colori dalla famiglia di origine, tendono ad idealizzarla?
    Grazie !
    elena

  7.  

    Perchè è tutto quello che hanno del loro passato.

    •  
      CommentAuthorelena
    • CommentTime1 Apr 2008
     

    Grazie !!!
    E' incredibile però ... un passato così distruttivo ... ma così considerato ... nella mia logica stride .. ma evidentemente è così ... ma allora ... quando sentono il bisogno di parlare degli "sbagli" o meglio dei problemi della famiglia di origine, quando riescono ad ammettere che qualcosa non andava, cosa significa? E' un passo avanti?

  8.  

    Ogni dialogo, ogni parola è un passo avanti ... ma ogni passo avanti cela anche un passo indietro. Se si pensa di poter aiutare un bambino e una volta trisolto un problema quello non si ripresenta ... siamo sulla cattiva strada.
    Un bambino può arrivare a criticare un genitore perchè sente che l'aspettativa dell'adulto di riferimento in quel momento è quella (anche se magari no è vero, ma lui così la percepisce) ... allora per non contrariarlo dice peste e corna dei genitori ... ma poi dentro ha l'inferno. Per questo sono importanti gli psicologi, perchè cercano di capire al di là delle parole.
    Un bambino che ha subito da un adulto è quasi sempre portato a pensare che quell'abuso sia giusto e che a sbagliare non siano stati i genitori, ma lui stesso.

  9.  

    Condivido pienamente quanto detto da Riccardo.

    Collegandomi al suo discorso:
    Un bambino può anche idealizzare con le parole e con i gesti i suoi genitori naturali,ma ciò non vuol dire che lui non abbia percepito una o più mancanze prodotte da questi ultimi.
    Non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo dinanzi ad un evento,non a caso ci sono bambini che cominciano a manifestare il proprio malessere proprio attraverso comportamenti inusuali,bizzarri e trasgressivi,i quali non rappresentano un vero attacco alle regole,ma grossoloni tentativi di stimolare attenzione e contenimento da parte del mondo adulto.
    E' importante alimentare i legami familiari( quello primario con la famiglia naturale e quello nuovo con la famiglia affidataria). Quando il bambino avverte che il legame con il proprio nucleo biologico è posto sotto inchiesta o attaccato,generalemente reagisce idealizzandolo.
    E' dunque evidente che la riuscita dell'affido dipende molto dal modo in cui si struttura la relazione tra il minore e la famiglia affidataria.

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime2 Apr 2008
     

    quando un bambino ha a che fare con i comportamenti "sbagliati" (tanto per sintetizzare) dei genitori, penso sempre che dentro al cuore provi un doloroso conflitto fra la razionale comprensione (più o meno chiara) di quegli sbagli e una forte, viscerale sensazione di attaccamento a ciò che la natura imporrebbe ad un genitore : un attaccamento , un accudimento istintivo, totale, incondizionato. Non può essere che il bambino provi un distacco dall'interlocutore adulto che vede solo i fatti da un punto di vista razionale e che il suo conflitto interiore possa restare incompreso? (aiuto, ho non so se mi sono fatta capire..)

  10.  

    Non credo che un bambino abbia questa capacità di discernimento tra il raziocinio e l'interiorità. Le due cose sono, come tu giustamente dici, compresenti, con l'eccezione che il più delle volte i comportamenti sbagliati dei genitori non vengono percepiti come tali, cioè sbagliati, ma giuste punizioni a comportamenti errati da parte del minore stesso.
    Quindi il raziocinio e l'interiorità acquistano la stessa valenza positiva anche perchè il bambino vede i genitori come incapaci di sbagliare ... il suo istinto nega questa possibilità al suo raziocinio.

    E' qui che è molto, molto importante l'intervento degli adulti, siano essi affidatari, psicologi, educatori, assistenti sociali o quant'altro ... si deve far capire al bambino, senza ferirlo, che quei comportamenti perpetrati ai suoi danni dai genitori sono sbagliati non perchè fatti da cattivi genitori, ma perchè derivanti da situazioni deviate (leggi "malattie") e quindi nessuno ne ha colpa ... un pò come se venisse la febbre e da questo il delirio che porta ad un atto sbagliato.

    Sarà poi il bambino che crescendo metterà a fuoco la situazione e discernerà così come tu dici. Ma gli strumenti per farlo gli vanno dati quando è ancora bambino e gli deve essere insegnato ad usarli.

    Per questo l'affido è tanto importante, perchè non segna un distacco con questa realtà e non porta il bambino ad un'idealizzazione continua e progressiva ... ma lo conduce al pieno riconoscimento di ciò che è giusto e cosa sia sbagliato senza arrivare necessariamente ad una condanna dei genitori, salvando così le sue radici ed arrivare anche al perdono.

    Tutto quanto sopra è importante perchè non fine a sè stesso o al benessere de bambino, che potrebbe essere raggiunto anche attraverso altre strade, ma perchè attraverso una comprensione totale delle problematiche che lo hanno condotto in tale situazione possa un domani essere un adulto che non ripete gli errori subiti.
    Perchè ricordiamocelo ... ogni adulto è stato un bambino e se buono o cattivo dipende moltissimo da cosa noi abbiamo fatto quando era ancora in un'età in cui potevamo intervenire.

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime2 Apr 2008
     

    Grazie , Riccardo. Ci rifletto perchè mi sembra un discorso fondamentale.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    Non so se un bambino non sia in grado di capire gli sbagli dei genitori (certo bisognerebbe parlare di un età precisa)...quel che certo è che l'amore che prova verso di loro lo fa andare oltre quelli sbagli, ma ho quasi la certezza che si renda conto degli errori.
    A volte i bambini sono molto più maturi dei genitori e sono proprio loro a guidare gli adulti verso certi comportamenti. Riccardo, proprio tu raccontavi di una bambina che accompagnava a casa il padre ubriaco alla sera...forse questo è un esempio di razionalità guidata dall'emotività, dall'affetto che si prova per un padre, per quanto sbagliato possa essere. Ma forse è il desiderio di volere un padre normale, che porta la bambina a compiere il gesto emotivo-razionale di riportare a casa il padre ubriaco...ma non posso pensare che razionalmente la bambina non pensi che "bere sia sbagliato". Ma questa razionalità invece di trasformarsi in distacco si trasforma in un legame ancora più profondo, forse perché proprio la bambina pensa di poter essere l'unica persona in grado di aiutare il padre...e qui il coinvolgimento emotivo si rafforza ancora di più attraverso motivazioni razionali...

    Ma non vorrei scrivere un sacco di inesattezze vista l'importanza del tema. L'argomento è molto interessante quanto complesso e merita di essere approfondito, se fosse possibile un intervento di Cristina o Marianna...grazie !

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime3 Apr 2008 modificato
     

    mamma mia ... spero che qualcuno capisca il mio discorso :face-devil-grin:

    •  
      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    La mia Bimba ha quasi 14 anni ed è stata affidata a noi 9 mesi fa.
    Anche lei all'inizio della sua convivenza con noi tendeva ad idealizzare tutti i componenti della sua famiglia, pur criticandoli e raccontandoci piangendo tutte le cose atroci che lei aveva dovuto sopportare. Ma era casa sua, le sue radici, radici dalle quali è stata portata via allontandandola da tutti: i suoi compagni di scuola i suoi amici, la sua libertà ...e non per colpa sua.
    Prima di essere affidata a noi ha trascorso quasi due anni in una comunità, dove forse ha iniziato a capire qualcosa del suo dramma personale.
    Quando è arrivata da noi all'inizio è stato abbastanza facile, lei era molto docile e carina, ma abbiamo capito quasi subito che era il suo sistema per sondare il terreno e capire fin dove poteva arrivare, e allora ha iniziato a metterci alla prova provocandoci in tutti i modi possibili e disprezzando tutto di noi , dal cibo che mangiava alle cose che le compravamo. Le abbiamo rifatto il guardaroba facendole scegliere quello che voleva, anche perchè in una valigetta c'era tutto quello che aveva e tutto fuori misura, ma era tutto meraviglioso perchè provenivano dalla sua famiglia che lei stava appunto idealizzando.
    E' stata dura ma siamo riusciti con i mesi ad ottenere la sua fiducia e il suo affetto, almeno credo, perchè è molto camaleontica la Bimba, tanto che lei dopo l'ennesima brontolata da parte nostra, ha confessato alla sua psicologa che lei ha avuto paura che noi la rimandassimo indietro, perchè aveva veramente esagerato, e che lei non vuole andare via da casa nostra perchè con noi sta bene e si sente protetta e amata.
    Negli ultimi però tempi sta vivendo un dramma interno al quale, qualche volta, ci permette di inserirci (lei 1 volta alla settimana incontra la sua psicologa), praticamente ora vede sua madre che sta finendo un percorso di riabilitazione e che sta programmando un futuro dove proverà a cercarsi un lavoro e una casa e questo, se da una parte la rincuora da un'altra la preoccupa molto perchè lei, che da piccola aveva dovuto "assistere" sua madre e occuparsi dei fratelli più piccoli, durante le sue crisi ora teme che, senza la sua presenza, lei possa ricadere nuovamente nel tunnel.
    Tutto questo la fa diventare irritabile, sconcentrata dalla scuola e, ancora una volta, molto aggressiva verso di noi. Noi siamo il suo capro espiatorio!
    E' una battaglia giornaliera, si passa dalle stalle alle stalle nel giro di 1 ora, non è che la cosa mi spiazzi perchè sono preparata ma a volte veramente non riesco a capire quale in quel momento è il sistema giusto. Lei ci povoca apposta per sentirsi sgridare e poi rincuorare? credo di sì. Lei fa la mamma alla mamma, e si arrabbia con lei esattamente come noi facciamo con lei, le ripete addirittura le mie stesse parole.
    Inoltre è spuntato il padre biologico che l'aveva abbandonata prima di nascere, che lei ha cercato e che ha già visto due volte. Lei naturalmente idealizza anche questa figura, che nel frattempo ha messo su famiglia ed è relativamente sereno. La coccola 1 volta al mese, per 1 ora e con un operatore, le porta regalini, le fa vedere le foto di fratelli che lei non sapeva di avere e comunque non conosce e chissa se conoscerà, e se ne torna a casa sua.
    Lei torna a casa trasfigurata da questi incontri. E' contenta? E' triste? E' preoccupata? forse tutte le cose messe insieme.
    Vuole piacergli a tutti i costi, anche se ha già capito che non c'è posto per lei nella sua famiglia.
    Confido molto sull'aiuto psicologico, perchè non so come fa a non diventare matta.
    Questi ragazzi avranno per sempre una croce sulle spalle da portare.
    Per fortuna lungo il cammino troveranno qualcuno che li aiuterà a sopportarne il peso, ma la croce resta. Questo mi rattrista molto.
    Poche volte la mia Bimba l'ho vista proprio serena e rilassata, ha sempre la nuvoletta pronta a rabbuiarla. Non è facile per nessuno.
    Scusate lo sfogo, ma questi sono giorni difficili, malgrado l'arrivo della primavera e i fiori in giardino.
    Buona giornata
    Cate

  11.  

    Signori ... questo è l'Affido con la A maiuscola.
    Non c'è caso di affido che non debba prima o poi confrontarsi con questi temi.
    E aggiungo ... se ti distrai per un momento ... se un attimo della tua giornata o della tua presenza con uno di questi ragazzi, tu che sei il suo punto di riferimento, ti distrai ... si creano dei malumori così forti verso di te che tu non riesci a capirli. E' per questo che reputo sconveniente la presenza di figli piu' piccoli (che strappano più attenzioni) o coetanei con i quali possa crearsi un cnflitto e tu possa sentirti dire "fai differenze perchè tu vuoi più bene a lui che non a me perchè lui è figlio tuo" ... e da qui l'idealizzazione per la famiglia di origine raggiunge vette altissime difficili poi da scalare.

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    Allora che si fa?!?...Questi bimbi faticosissimi si lasciano dove sono?...

    •  
      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    Penso anch'io che quello di cui ci parla Trefigli siano assolutamente classiche dinamiche da affido. Noi abbiamo due bimbe in affido da circa due anni, anche loro incontrano il resto della famiglia, due sorelle, un fratello oltre alla madre e al padre, una volta ogni 15 gg. L'incontro dura solo un'ora, oltrettutto in uno spazio neutro e sotto la vigilanza di un "operatore". Oggi è uno di questi giorni. Quello che solitamente accade, nei giorni precedenti e successivi agli incontri, è che emergono con maggior forza tutti i dubbi, le difficoltà, la rabbia, il dolore che queste bambine portano quotidianamente dentro di loro. Di solito questi sentimenti vengono espressi col pianto, con le provocazioni, con i capricci. E' come se ogni volta cercassero di metterci alla prova per vedere sino a che punto siamo disponibili ad accoglierle in modo incondizionato, così come ci si dovrebbe aspettare da un vero genitore, senza se e senza ma. Questo lo sappiamo e ce lo ripetiamo ogni volta, ma non si è mai preparati abbastanza...basta che ci si distragga un attimo, o che la fatica prenda il soppravvento su di noi ed ecco che le nostre reazioni non sono quelle che avremmo voluto avere. Citando De Filippo mi vien da dire che anche, anzi, soprattutto nell'affido, gli esami non finiscono mai. Speriamo che oggi vada tutto bene, specie durante l'incontro......

    •  
      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    in bocca al lupo dimitri per la giornata di oggi che immagino un pò tesa ... :face-plain:

    •  
      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    è da qlc giorno che leggo e leggo e leggo e intervengo poco perchè mi sento un pò sconcertata prima da annalisa che dice che qst è un forum troppo sdolcinato cosa che a me non sembra ma ognuno ha le sue idee e noi le rispettiamo più che altro mi sembra un forum/famiglia quindi dove le erpsone sono pronte a dirti bravo se è hai fatto bene e a "rimporverarti" o cmq darti consiglio se hai sbagliato qlc o se chiedi aiuto ma cmq ripeto ognuno ha le sue idee e il mio professore di diritto delle superiori diceva sempre: "che il mondo è bello perchè vario" :face-devil-grin: poi da tutti qst discorsi sulla possibilità di avere bimbi in affido avendo bimbi piccoli e mi rendo conto che a noi per i prox 12/13 anni di bimbi in affido non ne daranno quindi, visto che il mio piccolino ora ha solo 21 mesi :face-sad: e allora mi chiedo che senso ha fare ora il corso partecipare alle riunioni parlare con assistenti sociali con il servizio affidi se tanto per i prox 10 anni non saremo idonei??? conviene ora dedicarsi ai propri figli e ripensarci poi quando saremo idonei...però la cosa mi mette tristezza :face-sad:

  12.  

    Dimitri ... credo di essere un vecchio di 1753 anni o giù di lì ... perchè ad ogni incontro con i genitori perdo qualche anno di vita.
    La tensione è sempre tanta perchè basta sbagliare una virgola, e no solo con i genitori, ma anche con i servizi e sopratutto con i bambini ... che hai buttato alle ortiche fiumi di parole e notti insonni.

    Quanto è vero quello che dice Dimitri: non si è mai preparati abbastanza...basta che ci si distragga un attimo, o che la fatica prenda il soppravvento su di noi ed ecco che le nostre reazioni non sono quelle che avremmo voluto avere
    E' vero ... ogni volta, ogni situazione un pò diversa è un esame e se va male non sempre c'è l'appello.
    L'affido non è qualcosa che si può fare a scappatempo. Ci vuole impengo, costanza, dedizione e amore incondizionato per i bambini.
    Quest'ultimo da solo fa superera tutte le difficoltà. Se si ama veramente, e chi ama lo sa bene, ogni intemperanza, ogni errore, ogni parola sbagliata è perdonata.

    E' per questo che l'affido è allo stesso tempo così difficile e così facile.
    Si, facile ... se si trova la chiave giusta.
    Per trovarla occorre fare un cammino: prima dell'affido per capire chi siamo, chi e cosa vogliamo e sopratutto chi e cosa possiamo fare ed avere.
    Per capirlo occorre avvalersi dell'esperienza degli altri perchè da soli, come diceva Piripilla, non possiamo capire quali siano i nostri limiti.
    Durante l'affido per valutare ogni piccoo gesto, ogni parola. Mi sono ritrovato spesso all'inizio del mio percorso a sottovalutare piccoli atteggiamenti, parole dette a denti stretti ... ed erano invece quelli i veri dialoghi con i ragazzi

  13.  

    Primo: non tutti la pensano così e poichè il mondo è giustamente bello perchè vario, ci sono servizi sociali dispostia a dare in affidamento, se tu te la senti, ragazzini più grandi di tuo figlio.
    Secondo: ci sono affidamenti di bambini molto piccoli che iniziano come tali e poi sfociano in adozioni laddove le capacità genitroriali sono troppo compromesse.
    Terzo: capire e confrontarsi per un futuro non è mai troppo.
    Quarto: si può essere di supporto comunque agli altri anche se non si ha un bambino in affido, sia tramite noi, sia tramite altre famiglie che abbiano bambini in affido. Il creare una rete, non significa creare un ghetto dove siamo tutti rigorosamente uguali e cone le stesse caratteristiche. In una rete occorrono tutti.
    Quinto: è bello fare amicizia con persone che hanno gli stessi ideali e ognuno di noi con i consigli, con i rimproveri, con le carezze può essere di aiuto agli altri.

    :face-smile:

    Chi ha bimbi piccoli dovrebbe, a mio parere, fare anche le pratiche per l'adozione nazionale, e dare la propria disponibilità per l'affido. Laddove ci siano casi un pò fuori dalle righe (esempio di un bambino senza un braccino che tante coppie adottive rifiutano) si tenta ogni strada per non mandarlo a vita in un istituto, anche quella dell'affido e si cerca dapprima tra le famiglie che abbiano l'idoneità all'adozione nazionale e dato la disponibilità anche all'affido.

    •  
      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    grazie mille per il consiglio Riccardo che prendo subito al volo noi stavamo già pensando all'adozione nazionale tanto che stavamo preparando tutti i documenti da portare al tribunale dei minori (ce ne sono una quantità industriale da reperire per fortuna x alcuni vanno bene per auto certificazioni).
    Io volevo sapere una cosa se possibile tra i fogli da portare c'è quello del consenso dei ns. genitori e se uno o più genitori non volessero sottoscriverlo quel consenso succederebbe qlc? saremmo tagliati fuori dall'adozione?????

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    Riccardo, penso che tu abbia ragione.
    Abbiamo comunicato l'intenzione di fare anche la domanda d'adozione all'ass. socilale del nostro centro affido ,
    Sono un pò confusa. Se presento qui la domanda e facciamo il corso x l'adozione è "peggio"? facciamo più confusione? meglio direttamente Torino? Si potrebbero "stringere i denti"....e fare su e giù...per un pò(se anche davide è d'accordo, non l'ho ancora avvertito).

    •  
      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    Cara Emilia,
    non sò cosa dirti, io e mio marito abbiamo deciso di diventare genitori affidatari solo nel momento in cui siamo rimasti tutti e due a casa dal lavoro, siamo in pensione, e i nostri figli ormai di 35 e 34 anni vivevano già per conto loro da anni.
    Questi ragazzi dici bene: sono faticosissimi.
    Non credo riuscirei a badare anche a dei figli più piccoli, più grandi o della stessa età di un figlio in affido.
    Hanno troppo bisogno di noi, ti succhiano l'anima e tutte le energie che hai a disposizione e richiedono, come giustamente dice Riccardo, un'attenzione vigile costante, mai abbassare la guardia!
    Però...però.... cosa c'è di più bello di un sorriso di un bambino?
    Sono rari ma ci sono. Quando ti abbraccia felice perchè l'interrogazione è andata bene, dopo che hai brontolato con lei per due giorni e studiato insieme per ore, perchè lei sapeva già tutto!
    Quando ti dice: oggi sono veramente felice perchè ho dormito bene e con la luce spenta. Ha 14 anni ma tiene ancora la lucina accesa qualche volta.
    Quando fa progetti per il futuro e tu ci sei dentro e se provi a dire: ma magari chissà dove sarai dopo la laurea! Lei si agita e ti dice: perchè non mi volete più? Non volete venire al mio matrimonio e vedere i miei figli?
    Sono queste le soddisfazioni che, come dice una pubblicità: non hanno prezzo!
    Buon cammino
    Cate

    •  
      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    Caro Dimitri,
    dopo due anni ci sono ancora gli stessi problemi?
    E voi ne avete due, complimenti siete proprio in gamba.
    Anche per noi la vigilia di ogni incontro è carica di tensione, e anche il giorno dopo non si scherza, ma lei vuole e teme questi incontri, li vuole perchè non vuole staccarsi dalle sue radice e li teme perchè man mano che cresce, quello che scopre non le piace e credo che oltre alla consapevolezza della miseria della sua vita e dei suoi affetti, le causi anche disagio nei nostri confronti.
    Parlandone qui nel forum, mi sento meno sola e affrontare insieme problemi comuni mi rasserena molto.
    Grazie a tutti
    Cate

  14.  

    Ciao Cate, ti leggo e mi rispecchio in molte situazioni.
    Si i nostri ragazzi sono molto faticosi! Ma i giorni in cui tutto và...!!! allora il cuore canta non è vero?
    Con Gulli il problema degli incontri esiste eccome ma... al rientro a casa lui mi si appiccica vuole bacino cuole la mano..e adesso dopo 3 anni
    racconta come è andata. La rabbia in genere è prima perchè non ci vuole andare, ultimamente grave disagio colo padre, stiamo lottando un bel pò per cambiare
    la situazione mah...vediamo.
    Tu hai la fortuna di avwere un psicologa che mi sembra in gamba!! noi manco quello!!
    Comunque vedo che con l"andare del tempo, più il rapporto con noi si fà forte e fiducioso e meno sono le "crisi forti" vedi risposte dure o mutismi, ho imparato che con lui funziona "L"abbraccione" cioè esce dall"incontro e io in macchina lo abbraccio in silenzio e gli dico...ciao miciotto...
    sarà strano ma si rilassa poi a casa come ho detto devo esserci ..li per lui per il resto della serata.
    Che devo dire, non li chiamerei capricci....il giorno dopo già và meglio e poi ......si và avanti.

    Un ciao a Dimitri non ti sentivo da un pò, fatto crostata.....buona!!!!

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime3 Apr 2008 modificato
     

    Cate,
    grazie per averci raccontato e anche grazie a Dimitri!
    Noi stiamo "cammninando" e..siamo in salita!:face-smile:, mille dubbi e mille domande!abbiamo capito un sacco di cose, e da lì altre domande..ma almeno ora tutta la famiglia è "compatta"!! Abbiamo anche capito che ci sono mille modi per dare una mano ai bimbi e alle famiglie un pò meno inserite o fortunate, non necessariamente "prendere" un bambino, anche solo parlarne o "mirare" il 5 x mille! abbiamo anche capito che se un bimbo "entra in casa" entra con gli stessi diritti dei miei e qualche coccola in più, ma non di meno, abbiamo capito che se entra, entra e basta, per tutto il tempo necessario...

    Ultima cosa: a pensare ai vostri bimbi e al fatto che qualcuno potrebbe dire: basta, l'affido è finito, si torna a casa..mi vengono i brividi...

  15.  

    Memole ... la valutazione relativa all'adozione (ma tieni presente che non sono un epserto e vado solo per sentito dire e quindi prendi quello che ti dico con il benefecio del dubbio magari riservandoti di parlare con chi abbia più esperienza di me nel campo dell'adozione come la nostra amica Cristina) è fatta di tanti aspetti. Quello del consenso dei genitori è uno di questi e non credo che nessuno sia vicolantel, nel senso che se manca un consenso di un "nonno" non mandano a monte la possibilità di un'adozione.

    Emilia ... non credo che presentare domanda a Torino sia necessario. L'iter è lo stesso. L'importante è avere l'idoneità da un tribunale. Poi quando hai quel foglio di carta ...

    Trefigli ... non possiamo considerare i ragazzi in affido, per il loro vissuto, uguali ai figli naturali. Per certi versi hanno una marcia in più, per certi altri sono fragili e indifesi. Possono essere pericolosi se vogliono e se non ricevono quello che capiscono o credono essere un loro diritto. Certamente hanno bisogno, e lo sanno, e lo chiedono, e lo implorano ... di tanto, tantissimo amore. Forse sono troppo innamorato di questi bambini e per queto non dividerei il mio amore per loro con nessun'altro ... forse sbaglio a dire che non debba esserci affidamento se in famiglia ci sono bambini piccoli che toglierebbero lor risorse ... ma l'esperienza mi porta a dire che le risorse per loro non sono mai abbastanza ... se avessi un figlio mio, specie se piccolo, sarei diviso e creerei gelosia nell'uno e nell'altro. Poi ognuno di noi è fatto diverso dagli altri. Io conosco questo mio limite e da qui la mia scelta di non avere figli miei. Ringrazio il Buon Dio di avermi dato la gioa di essere padre tante volte ed una di queste è stato di un bambino di 7 mesi, in casa con noi per 6 anni ... è stata l'esperienza più bella che abbia mai avuto: insegnargli a camminare, a parlare, a mangiare, a giocare ... arrivavo a casa la sera e non potevo nemmeno togliermi il giubbotto perchè lui era subito sulla porta ad aspettarmi, mi prendeva la mano, mi portava in camera mio, si metteva con la pancia sul letto ed i piedini che gli penzolavano e si agitava ... voelva che lo prendessi per le gambe e gli facessi fare un tuffo sul lettone ... e non una o due volte ... un numero infinito elevato alla massima potenza.
    Nel calendario di Frate Indovino una volta lessi una frase che mi accompagna ormai da sempre: chi ha goduto per un minuto, non ha patito per sempre ... e così è per me. Quando sono triste, quando i miei ragazzi hanno un periodo difficile, quando i problemi sono tanti ... chiudo gli occhi e mi ritrovo in quella camera, davanti a quel letto, posso vedere la luce accesa sul comodino, sentire le sue grida di gioia "ancora papu, ancora" ... e mi torna il sorriso :face-smile:

    Quando è andato via abbiamo sofferto tremendamente. Non oso pensare al dano che avremmo fatto ad un bimbo piccolo poco più grande o poco più piccolo della sua età. Noi siamo adulti e sappiamo affrontare il dolore, il lutto ... che ci siamo scelti. Ma dobbiamo mettere al riparo, il più possibile, i nostri figli e non possiamo imporre loro questa sofferenza.

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    Grazie mille Riccardo speravo in qst risposta perchè sinceramente i genitori di mio marito non credo siano molto daccordo su qst ns. decisione secondo loro dovremmo solo provare ad averne altri nostri bio non sono aperti all'adozione e men che meno all'affido mentre i miei digrignano i denti per l'affido ma l'adozione va bene , più o meno...ho capito da poco che la loro paura più grande è quella di credere di non essere capaci di voler bene al bimbo che arriva nella stessa maniera in cui vogliono bene agli altri due nipotini bio (mio figlio e la figlia di mio fratello) qst è quello che li spaventa di più nell'adozione mentre oltre a qst nell'affido c'è il fatto che prima o poi qst bimbi se ne vanno per la loro strada e quindi si soffre per l'allontanamento però sono convinta che cmq sia loro il loro consenso ce lo daranno cmq per i mieisuoceri non sò la vedo più dura..... cmq sia proseguiamo per la ns. strada e epr ciò che riteniamo sia giusto per noi e per la ns. famiglia :face-devil-grin:

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime3 Apr 2008 modificato
     

    Memole pensa che i miei genitori erano fermamente convinti che non avrebbero mai potuto voler bene al mio numero due quanto volevano bene alla prima!! pensa che mi hanno anche consigliato di non farne altri perchè la loro "pooovera nipotina...avrebbe dovuto dividere tutto con qualcun altro"...vorrei farveli vedere adesso....:face-devil-grin:
    Poi i nonni amano e viziano e coccolano!!la parte dura tocca a noi!
    Credo che il consenso serva (l'ho chiesto alla signora della cancelleria del tribunale dei minori) per una questione, anche, di eredità...(una questione materiale dunque!!)

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime4 Apr 2008
     

    eh eh eh eredità prima dovrebbero sapere che qui di eredità non ce n'è per nessuno la mia famiglia vive bene grazie al cielo e non ci manca nulla ma non abbiamo, a parte la casa, nessun tipo di eredità da lasciare nè da parte dei miei nè da parte dei suoceri per cui su qst èunto possiamo stare tranquilli :face-devil-grin: nessuna lotta fratricida per conquistare l'eredità :face-devil-grin:
    Lo sò che poi gli vorranno bene come se fosse un loro nipote naturale io qst lo sò ma loro invece non ne sono convinti hanno paura di fare delle differenze e di far soffrire il piccolo/a....Loro invece vorrebbero che io ne avessi un'altro mio bio qst si non avrebbero problemi di discernere l'amore in qst caso è solo con un bimbo in affido o in adozione che loro pensano di avere probemi perchè non è nato dalla mia pancia :face-sad:

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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime4 Apr 2008
     

    E anche questo giovedì di incontro con la famiglia è passato. Anche stavolta sono rientrate con le mani piene di regali e il cuore pieno di ferite :face-crying:. Sì, Trefigli, dopo due anni i problemi sono gli stessi. Del resto loro continuano a vivere lontano dai loro genitori e dagli altri 3 fratellini senza capirne bene il motivo. Considerato che le bambine, nel bene e nel male, vivendoci assieme o avendo rapporti saltuari, dovranno comunque confrontarsi per tutta la vita con la loro famiglia, esattamente come succede a ciascuno di noi, non ci aspettiamo proprio che i problemi passino o possano risolversi. La nostra speranza è quella di poter dare quanti più strumenti possibili a queste bambine per poter affrontare nella maniera meno dolorosa e più efficiente possibile, i problemi che la vita gli ha messo davanti. Di più. La nostra speranza è che un domani possano diventare una risorsa per tutta la loro famiglia. Ormai, nutriamo ben poche speranze, infatti, riguardo ai risultati che potranno ottenere i servizi con la famiglia d’origine. Perché questo possa realizzarsi ci vorrà tempo, molto tempo, e non sappiamo se ce ne sarà dato a sufficienza.
    Come dice Emilia, il pensiero della fine dell’affido mette i brividi, ma ti assicuro che se oggi avessimo la certezza che la famiglia d’origine avesse la capacità di accoglierle con l’amore e le attenzioni di cui tutti i bambini hanno diritto, saremmo i primi a chiedere che rientrino a casa. Sappiamo che questo renderebbe davvero felici le nostre bambine, e il nostro dolore, che immagino lacerante, sarebbe certo alleviato da questa consapevolezza.

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime4 Apr 2008
     

    Dimitri,
    condivido tutti i tuoi pensieri, anch'io voglio pensare che la mia Bimba un domani possa diventare una risorsa per la sua famiglia, ora sparpagliata in ogni dove, e anche lei, inconsapevolmente, vuole questo, perchè dice sempre che quando diventerà maggiorenne vorrà cercare il resto dei suoi fratelli che ancora non conosce e che sono andati in adozione.
    Oggi abbiamo l'incontro con la madre, ultimamente questi incontri sono sempre molto dolorosi perchè la Bimba vuole sapere il perchè di tante cose e la mamma, per quanto è nelle sue possibilità, cerca di darle delle risposte, risposte che naturalmente ricostruiscono un puzzle di due infanzie violate e spezzate. Alla fine dell'incontro quasi sempre si mettono a piangere, la madre con dolore e tristezza e la figlia con dolore e rabbia.
    Io non sono presente a questi incontri perchè sono protetti in zona neutra e alla presenza di un operatore che poi ci riferisce.
    La Bimba non ci racconta quasi nulla, anzi dice sempre: è andato tutto bene!
    Anche lei porta a casa dei regali, poveri regali fatti a mano o di recupero, che lei mi fa vedere con senso di disprezzo e che invece io esalto sempre, lodo la fattura del manufatto, il bellissimo colore o altro proprio per valorizzare il regalo, allora lei comincia ad apprezzarlo e lo mette da parte.Abbiamo scatole piene di povere cose, ma un domani credo lei apprezzzerà anche questo.
    Anche il nostro dolore sarebbe meno lacerante vedendola rientrare felice nella sua famiglia, anche perchè credo che comunque il legame tra noi rimarrà sempre e, se non rimarrà sarà per una sua scelta perchè lei comunque sa che la porta della nostra casa sarà sempre aperta. Anche il poter scegliere credo che per lei sia una conquista e una forma di sicurezza importante, perchè finora ha solo subito le scelte di altri.
    Anche noi ci auguriamo di averla con noi più tempo possibile, per poterle dare tutti gli strumenti necessari per meglio affrontare le salite che inerosabilmente troverà sul suo cammino.
    Buona giornata
    Cate

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime4 Apr 2008
     

    Memole, che strano, da mamma (ora come ora) se la figlia avesse fatto il tuo percorso per diventare mamma di pancia..preferirei l'adozione per il secondo figlio!!

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      CommentAuthorSCIMMIA
    • CommentTime4 Apr 2008
     

    :face-monkey:
    Salve dottoressa e benvenuta,
    i suoi consigli saranno sicuramente per noi preziosi .
    Io sono entrata a far parte del forum da pochissimi giorni e posso garantirla che
    ho ricevuto una calorosa accoglienza.
    Vuol sapere la cosa che mi ha rapita qual'è?

    OGNI RIGA, OGNI PAROLE E' SCRITTA CON L'INCHIOSTRO INDELEBILE DEL CUORE :
    [/L'AMORE!!!!:face-smile:color]

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime5 Apr 2008
     

    Volevo solo ringraziare tutti voi per la bella discussione intavola...è veramente toccante leggere le vostre esperienze.
    Spero che il condividerle vi faccia sentire un po' più leggeri e più convinti del bene che state facendo...
    Un abbraccio a tutti voi
    Jamin
    :face-smile: