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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime26 Mar 2008
     

    Segnalo questo articolo pubblicato su www.corriere.it del 25 Marzo 2008. Purtroppo dall'articolo non si capisce molto bene se sia stato disposto l'affidamento oppure l'adozione. Come vedete c'è bisogno di fare cultura !

    Il Tribunale ha disposto l'affidamento delle piccole al Comune di Milano
    ADOTTATE TRE BAMBINE CINESI PICCHIATE DEL PAPA'
    Il 4 aprile comincerà il processo al padre che, al momento, è irreperibile, dopo aver abbandonato il lavoro e la moglie

    Milano - Picchiate, insultate e percosse anche con un bastone. È questa la sorte di tre bambine di otto, sei e cinque anni nate in Italia che, con la madre, erano oggetto di maltrattamenti da parte del padre, un cinese di 36 anni, Yuli Z.. Il pm di Milano Brunella Sardoni ha chiesto per l'uomo il rinvio a giudizio con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e l'udienza preliminare è fissata al prossimo 4 aprile davanti al gup Guido Salvini. Attualmente le bambine, tutte con nomi di battesimo italiani, sono state prese in affidamento da una comunità del Comune di Milano. Marito e moglie lavoravano a Milano in un negozio di pelletteria, fino a quando l'uomo non ha abbandonato la moglie con un'altra donna.
    Intanto però la costringeva a lavorare anche 14 ore al giorno e, «in numerose occasioni, anche davanti alle figlie minori» la picchiava «con pugni, schiaffi e calci sul viso e in tutto il corpo, colpendola anche con un bastone, una scopa e un telefono cellulare con il quale la colpiva all'occhio provocandole lesioni personale», come si legge nella richiesta di rinvio a giudizio. Veniva malmenata ogni volta che, dopo essere stata lasciata dal marito, si rivolgeva a lui chiedendogli dei soldi per le bambine. Proprio per aiutare la madre, un fratello si era preso in alcuni periodi cura delle piccole. Ma da ciò sarebbero arrivati altri disagi. Le bambine venivano «usate come pacchi e spedite da un posto all'altro alla ricerca di un'attenzione da parte degli adulti che nessuno si vuole prendere», scrive il pm.

  1.  

    C'è da fare cultura per far capire la differenza tra adozione e affidamento ... qualche anno fa, nel 2001, facemmo commissionare a Firenze (città con elevata cultura) per l'apertura del Portale Sos-Affido un'indagine sulla conoscenza o meno dell'istituzione dell'affido ... il risultato fu sconcertante ... circa il 30% disse che l'affido e il fido bancario erano la stessa cosa!!!

    C'è da fare cultura a chi viene nel nostro paese sulla diversa cultura e mentalità ... in molti paesi il fatto di picchiare un bambino è cosa normale. Bisogna insegnare loro che fare i genitori non è solo imposizione di regole (e mai con la forza, semmai con punizioni o piccoli ricatti), ma anche dialogo costruttivo di un rapporto che deve iniziare sin da piccoli, anche quando i bambini sembrano non capire ... ma capisono, assimilano e ripetono.

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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime27 Mar 2008
     

    Purtroppo di storie come questa se ne sentono molte anche in Italia e molte altre vengono nascoste. Credo che di lavoro da fare ce ne sia davvereo molto. C'è da promuovere a tutti i livelli quelli che la Convenzione sui diritti dell'infanzia chiama i 4 principi fondamentali attraverso i quali interpretare tutti i diritti umani riconosciuti ai bambini ed agli adolescenti: il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo (fisico, mentale, spirituale, psicologico e sociale), quello del superiore interesse del bambino e dell'adolescente, il principio dell'ascolto e il principio di non discriminazione. Ci sono da sensibilizzare le famiglie, gli insegnanti, gli amministrtatori locali, i giornalisti, gli avvocati e i magistrati, i politici, gli operatori dei servizi sociali etc. etc.e tra questi, certamente, anche coloro che hanno scelto il nostro paese per vivere e per far crescere i loro figli. Insomma di strada da fare ne abbiamo davvero tanta, tutti quanti.

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime27 Mar 2008
     

    La scuola potrebbe essere un filo molto importante per i bambini,fargli sapere che c'e' sempre qualcuno disposto ad ascoltarlo e ad aiutare i genitori qualora ne avessero bosogno.Vedo alcune volte che i bambini a scuola si confidano molto con le maestre che gli danno momenti di ascolto,isomma partire dalla scuola con iniziative per arrivare ai genitori.

  2.  

    Scuola ... a volte i primi a discrimanare i ragazzi sono proprio gli insegnanti. Per ogni esempio positivo, purtroppo, ce ne sono molti negativi ... a partire dall'educazione e dal rispetto delle idee altrui.
    A livello di elementari forse ci sono più esempi positivi, ma già toccando la scuola media, per non parlare delle superiori, potrei raccontarvi episodi da far rizzare i capelli.
    Il problema poi non è tanto l'insegnante, quanto la scuola.
    Molti i casi in cui si assiste a bambini problematici e nulla viene fatto ... talvolta per paura, talvolta per convenienza, talvolta per la superbia di poter risolvere da soli una certa situazione ... fino a quando poi la cosa scoppia ed è troppo tardi per intervenire in maniera incisiva.
    Quante volte ho chiesto che la scuola denunciasse certi fatti ... che scrivesse al tribunale che un bambino era venuto con graffi e lividi, che raccontasse ciò che il bambino gli aveva confidato o le minacce dei genitori ... inutilmente.
    Per poi arrivare a chiamare la forza pubblica quando questo ragazzino o i suoi genitori avevano preso troppo piede.
    Lo scorso anno un ragazzo rubò una borsa ... ennesimo atto di una lunga e crescente serie di azioni negative di bullismo ... fu preso con le mani nel sacco e nessuno voleva procedere contro di lui, cosa necessaria per metterlo di fronte alle sue responsabilità (una denuncia per furto si può ritirare in ogni momento senza bisogno di ansdare in tribunale ... ma per un ragazzo di 17 anni una denuncia può far paura se accompagnata da una bella tirata di orecchie da parte di un poliziotto). Abbiamo chiesto a gran voce ... ma niente. Siamo stati costretti a minacciare la scuola che l'avremmo denunciata per essere a conoscenza di un reato e non averlo segnalato. A quel punto si è mossa.

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime27 Mar 2008
     

    QST è IL MONDO IN CUI VIVIAMO E CHE PASSEREMO AI NS.FIGLI CHE TRISTEZZA...SPERO SEMPRE CHE LORO ABBIANO PIù FORTUNA DI NOI NEL CERCARE DI CAMBIARLO ALMENO UN Pò :face-sad:

    è UN ARTICOLO TRATTA DALLA STAMPA.IT
    «Forse dovrei scrivere una giustificazione alla maestra nella quale spiego che mio figlio non sarà presente a scuola a partire da oggi, causa mamme bulle, ma non so se sarebbe accettata». È l’amaro sfogo del papà di un bambino di nove anni afflitto da una forma d’autismo che non potrà più essere accompagnato davanti alla scuola con l’auto dei genitori. Fino a ieri, per lui, c’era un posto riservato, segnalato dalle strisce gialle. Ora non più. Strisce cancellate e transenna per impedire l’accesso. A stabilirlo è un’ordinanza del sindaco di Barbania che, sollecitato dalle mamme di altri ragazzini, ha annullato un provvedimento preso da lui stesso appena un anno fa. «Gli manderò il pulmino a casa come agli altri». Come se fosse la stessa cosa. Il medico del bambino è stupefatto. «Non si rendono conto del danno che gli procurano».

  3.  

    Ciao Memole
    A queste mamme auguriamo ogni bene!!!!! e che la pietà ultraterrena si prenda cura del loro povero essere....
    All"ILLUSTRISSIMO Sig: Sindaco che fà e disfa permessi.... Ma che si può dire a uno cosi "sensibile" lo condanniamo a 6 mesi di volontariato
    o lavoro molto socialmente utile?.... E poi che i cittadini "sani" insorgano ...eeee che cavolo.....non possiamo lasciare che queste porcate
    diventino un banale articoletto sul giornale locale.

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime27 Mar 2008
     

    CARISSIMA Marzia come sempre sono pienamente daccordo con te peccato però che poi in realtà non si faccia niente e che quindi nesuno insorgerà per qst ingiustizia e che il primo cittadino rimarrà sul suo cadreghino bello e tranquillo dormendo sonni felici (nonostante l'errore commesso) :face-sad: e chi ci và di mezzo è sempre un innocente :face-crying:

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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime27 Mar 2008
     

    Sono assolutamente d'accordo con Marzia Bianca. Per vesempio sarebbe bello se ciascuno di noi facesse sapere al dott. Giovanni Battista Drovetti ( sindaco di Barbania) cosa pensa della sua "illuminata" ordinanza. Ho fatto una ricerca e alla fine ho trovato questo:
    TELEFONO 011/9243621(centralino Comune)
    Fax 011-9243958 (Comune)
    CELLULARE 340/8774142
    E-MAIL: sindaco.barbania@ruparpiemonte.it
    CASA 011/9242059 - lavoro 011/4438101
    Da parte mia invierò al più presto una mail.

  4.  

    mandato mail al caro sindaco...ho specificato che..sono una mamma affidataria e ne ho le tasche piene di soprusi sui minori
    EI faciamo la cordata di genitori affidatari che si incaz.......!?

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime27 Mar 2008
     

    mi sà che ho scritto una lettera un pò tropo cattiva a qst sindaco ma sono davvero stufa di leggere certe cose!!!al massimo mi querela :face-smile:

  5.  

    allora siamo in due, come va Memole? novità? ciao

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime27 Mar 2008
     

    ciao carissima novità nessuna purtroppo siamo sempre alle solite stiamo aspettando di riuscire ad avere un colloquio con mio cognato per capire come pensa di agire e poi quindi agire anche noi di conseguenza se ci dovesse essere bisogno per ora la situazione non è invariata sembra solo un pò migliorata da parte del papà che sembra essersi reso un pò più conto del malessere delle sue bimbe...speriamo!!!!
    A te come và??? Gulli ha segnato qst settimana o era in pausa vacanze di pasqua???
    Baciotti

  6.  

    Pausa ... ci voleva... a noi è non a lui cheee per il calcio!!!!!!
    per il resto.... quanta pazienza per non ....sparare..
    Vi ho pensatp comunque eh! Ma lo vedi quante battaglie... ? ogni giorno una che facciamo ci fermiamo????
    Ciao con affetto e baciotto al tuo piccolo

  7.  

    Quanti bambini dovranno continuare a subire le violenze adulte perchè chi sa non parla? Sono d'accordo con Riccardo sul fatto che c'è da fare cultura a chi viene nel nostro paese sulla diversa cultura e mentalità... (non per questo voglio giustificare chi maltratta le persone più deboli).
    C'è bisogno di sensibilizzazione e si può cominciare da ogni angolo del mondo, fosse anche il più piccolo e con semplici gesti ed esempi positivi.
    Perchè, però, coloro che potrebbero e dovrebbero dare un aiuto concreto, (perchè di cultura ne hanno e credo anche una coscienza), sempre più spesso voltano le spalle e fanno finta di niente?
    La scuola (perchè è stata tirata in ballo), laddove la cultura (intesa anche come sensibilizzazione verso problematiche altrui e pertanto insegnamento all'accoglienza, all'ascolto e al prodigarsi per il bene comune nel rispetto delle diversità) dovrebbe essere trasmessa, difronte alle ingiustizie e alle discriminazioni tace o spesso si limita solo ad esprimere opinioni nei confronti delle famiglie dicendo: "questo ragazzo è così e si comporta in questo modo perchè ha situazioni problematiche in famiglia. Povero! E' colpa dei genitori, ma noi non possiamo far nulla".
    Anch'io sono venuta a conoscenza di alcuni episodi in cui la scuola anche sotto diverse sollecitazioni si è rifiutata di denunciare casi particolari e di verificarne in maniera approfondita i fatti. Si deve passare alle minacce per far in modo che qualcosa si muova? Si parla tanto di scuola rinnovata in modo positivo. E' cambiato il metodo d'insegnamento, è cambiato il modo di interagire tra docente e studente..., ma cosa è cambiato nell'educazione dei ragazzi e nella trasmissione dei veri valori umani? Eppure la scuola, dopo la famiglia, è il luogo in cui i ragazzi trascorrono gran parte del loro tempo ed è lì che potrebbero ricevere esempi positivi. Gli insegnanti che prendono a cuore gli interessi e le esigenze degli alunni spesso si ritrovono soli a combattere contro chi non vuole ascoltare.
    Anche l'articolo menzionato da Memole conferma che spesso ad emarginare chi è più debole non sono i bambini o i ragazzi cosidetti "bulli", ma le persone dalle quali non ci si aspetta altro che rispetto, autorità e genitori compresi. Ma dove andremo a finire di questo passo?

  8.  

    Dove andremo a finire??? non lo sò ma, di sicuro non mi metto seduta a guardare in quel che posso mi muovo, e come mè ci sei tu, ci siete voi
    del forum,almeno una mossa ce la diamo, in quanti abbiamo scritto a quel sindaco ? ragazzi spero tutti!! Non è già un fare? i nostri bimbi in affido
    non sono già un fare? Ecco io direi di non smettere di guardare e poi...fare, dobbiamo continuare a indignarci,a parlare di quel che ci indigna a renderlo
    pubblico quando possiamo,con i prof. a scuola...non molliamo..quando cominciano con......ma vede signora.... alt che vedo scusi.....vedo che lei per favore
    faccia e bene il suo lavoro che io ogni settimana ripasso a salutarla!!!!! questo nel piccolo certo ma continuiamo almeno questo ee possiamo progredire eh
    Gente.....qualcosa bisogna pur fare nooo!!!

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      CommentAuthorire.let
    • CommentTime27 Mar 2008
     

    ma....... per avere notizie delle bambine come si fa sono a milano magari sono adottabili visto i precedenti

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime27 Mar 2008
     

    Anche io con il mio piccolo lavro da casalinga faccio qualcosa ogni giorno anche senzibillizando l'argomento con le altre mamme ma.....sono troppo prese dal lavoro i soldi ecc....ma non mollo non sono e non mi sento strana ome qualcune dici sono piena d'amore e ne ho per tutti sopratutto per i bambini.Sono d'accordo con voi non dobbiamo mollare!

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime27 Mar 2008
     

    dall'articolo pare che la situazione delle bambine sia ora in mano al Comune di Milano, quindi bisogna rivolgersi al Servizio Affidi dei Servizi Sociali dello stesso Comune.

  9.  

    Irene ... non è che se un bambino è picchiato è necessariamente adottabile.
    Ci sono molti passi prima di arrivare alla decisione da parte del giudice dello stato di adottabilità.
    E' importante capire che una famiglia, per quanto sbagli è pur sempre una famiglia. Prima di arrivare a toglierle un bambino è necessario verificare se è una famiglia che possa essere recuperata perchè il bene del bimbo è avere si una famiglia, ma che possibilmente sia la sua.
    Sai che trauma per un bimbo l'essere tolto dalla propria casa, tolto da tutti coloro che conosceva, tolto dalla sua cameretta, tolto dal suo modo (pur scalcinato) di vivere?
    Lo scopo dell'affido è proprio questo: capire i problemi di una famiglia e cercare di risolverli con interventi mirati che tendano a salvaguardare in primo luogo il bambino, ma anche la famiglia.
    Se in casa uno dei genitori non è un buon genitore, ma l'altro è solo debole si compie un'opera di rafforzamento verso quest'ultimo.
    Se un genitore si comporta male con il proprio figlio potrebbe farlo non per cattiveria, e allora si cerca di insegnargli quale sia il metodo migliore per avvicinarsi al figlio.
    Se le abitudini in casa non sono corrette, si cerca di far loro capire come comportarsi.

    Non si può, e a mio avviso non si deve, partire subito con la parola "adozione" ... togliere il bambino dalla famiglia e problema finito e risolto. Se così fosse tutte le adozioni avrebbero un bel finale.
    Rudy Guedè non era in affido, ma in adozione!
    Il nostro B. era in adozione.

    La ricerca e l'idealizzazione della famiglia di origine a volte sono un ostacolo maggiore che non la vicinanza quotidiana con la famiglia naturale.
    Il bambino, il ragazzo devono capire chi siano i membri della sa famiglia per poter fare un domani una scelta assennata ed anche per non sentisi in colpa per essere stati tolti o in colpa verso i genitori per non averli cercati.

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      CommentAuthorire.let
    • CommentTime27 Mar 2008 modificato
     

    visto i toni dell'articolo iADOTTATE TRE BAMBINE CINESI PICCHIATE DEL PAPA' volevo capire qualcosa di più visto che dall'articolo stesso fanno confusione

  10.  

    Hai ragione. Comprensibile.
    Ma se sono affidate ai servizi sociali sono in affidamento a loro che le collocheranno presso una struttura o una famiglia per un breve periodo in attesa delle decisioni del tribunale che ci saranno dopo incontri con i genitori ed i parenti prossimi

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime27 Mar 2008
     

    Si, se il titolo è chiaro, il testo sembra andare in una direzione diversa.
    Credo comunque che per le bambine sia stato disposto un affidamento, anche perché, a quanto pare, la madre ed il fratello sono presenti a Milano.

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime28 Mar 2008
     

    chi ha inviato la mail al sindaco di Barbania??
    qualcuno ha ricevuto risposta????
    saluti a tutti

  11.  

    Questa è andata così, ma la prossima volta suggerirei di fare un'unica lettera con più firme come gruppo affido legato al portale, altrimenti le critiche di qualcuno non vengono nemmeno lette, figuriamoci se rispondono

  12.  

    Ciao Memole!
    Anch'io ho espresso il mio parere a riguardo, ma credo che se e quando si presenteranno altre situazioni simili dovremo seguire il consiglio di Riccardo.

  13.  

    Si è ottimo il consiglio di Riccardo,alla prossima.......colpiremo in gruppo!!!

  14.  

    Ho letto l'articolo e (purtroppo), sebbene mi rattristi pensare che ci siano adulti così, padri o mariti che siano, non mi sconvolge poichè se ne sentono tante anche di italiani che si comportano in questo modo barbaro e indecente...

    Mi chiedo come facciano a vivere serenamente dopo aver compiuto certi atti, eppure proprio oggi ad un corso di formazione a genitori una mamma mi ha detto "non so come fare, glielo dico in tutti i modi, lo meno pure e lo meno di brutto anche, ma niente, non ottengo risultati..."
    Purtroppo queste metodologie di abuso di potere e di voglia di controllare i figli, deboli, impotenti, succubi e vittime, si usano ancora tanto...trooppo...

    Complimenti a voi invece!
    Mi piace lo spirito combattivo e reattivo dinanzi ai soprusi su minori di questo gruppo-forum!

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime29 Mar 2008
     

    Per quanto mi riguarda questi genitori sento i propi figli di loro propieta' e devono obbedire solo ha loro ,non avendo niente dalla vita li usano come oggetti e pensano che e' giusto trattarli male.Per loro e' un problema anche in eta' adulta quando potrebbero trovare una persona che li ami d'avvero e che li' possa allontanare da loro.Non capiscono con la loro ignoranza che amare non significa comandare.

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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime29 Mar 2008
     

    Ciao a tutti,
    dopo aver letto e riletto tutto quanto la rete mi metteva a disposizione al riguardo ho scritto la mail che vi allego qui sotto al sindaco di Barbania:

    Gent. sig. Sindaco,
    le scrivo dopo aver appreso dalla stampa e da diversi articoli pubblicati in rete che in seguito ad una sua ordinanza è stato cancellato un parcheggio riservato ad uno studente autistico di nove anni. Non so né non voglio credere che tale decisione sia stata dettata da motivi così futili e spregevoli come paiono suggerire alcuni degli articoli pubblicati a tal riguardo. L'esperienza mi ha insegnato ad applicare il dubbio metodico a tutte le informazioni che ci vengono propinate ogni giorno dai mezzi di comunicazione. Sono quindi portato a pensare che probabilmente i fatti non sono esattamente come ci sono stati raccontati, anche perché sarebbe troppo triste e deprimente accettare una tale versione dei fatti. Rimane però il fatto che tale decisione, anche ammettendo che sia stata dettata da motivi ben più validi e profondi, non sembra sia stata concordata con la famiglia né pare abbia preso in considerazione prioritariamente i bisogni del bambino. Credo che per garantire alle persone diversamente abili il godimento e l'esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali valga la pena fare tutti gli sforzi e i tentativi per abbattere eventuali resistenze, anche di carattere culturale che dovessero eventualmente presentarsi. E questo a partire da coloro che avendone maggior possibilità, si trovano ad amministrare la "cosa" pubblica. Del resto, come mi è capitato di leggere recentemente, sono certo che anche lei concordi sul fatto che una società a misura di tutti e realmente inclusiva si costruisce a partire dal modo in cui si affrontano questioni che ad un occhio superficiale possono sembrare "banali", ma che spesso possono rappresentare grandi conquiste di civiltà. La invito pertanto a ripensare alle scelte fatte, mettendo al centro dei suoi ragionamenti e delle sue eventuali decisioni future, i bisogni del bambino che, a me pare, sia la vera ed unica vittima di questa triste storia.

  15.  

    Condivido quanto detto da Riccardo
    La scuola è un'agenzia educativa che forma il futuro uomo e il futuro cittadino.
    I docenti hanno il dovere non solo di istruire,ma anche di educare:educare alla legalità.
    Nel momento in cui un docente viene a conoscenza di certi fatti, ha due doveri quello di formatore e quello di cittadino.
    Purtroppo spesso i docenti non sanno come muoversi e quindi preferiscono tacere, amalgamando ancora di più il malessere di un ragazzo vittima di violenza.
    Utilissime potrebbero essere le iniziative di sensibilizzazione e formazione per gli insegnanti, al fine di fornire loro modelli di lettura e chiavi di intervento circa le cause del disagio dei bambini.

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime31 Mar 2008
     

    Bella e molto ... diplomatica la lettera di Dimitri!