...uff...lo sto vedendo anch'io!!!

L'uomo orami ha deciso di stravolgere completamente ciò che la natura crea....

I diversi sono queli che non accettano le persone per quello che sono.

Quando ero piccolo soffrivo tremendamente per le mie orecchie a sventola ... mi prendevano tutti in giro ed io ci stavo male.
Quella debolezza è diventata la mia forza. Il non voler apparire diverso da quello che ero, da quello che mi aveva dato il Signore. Farsi un'operazione significava dire al Buon Dio "hai sbagliato".
Ognuno ha pregi e difetti ... e con quelli deve fare i conti.
Ho imparato a farmi accettare per altre qualità, specie dalle ragazze.
Non sono mai stato il bello della classe ... anzi ... ma ero comunque apprezzato perchè ero riuscito ad andare al di là dell'aspetto fisico ed avevo cercato di esaltare le fiammelle pilota di altre qualità.
Così mi è venuta fuori la parlantina ... ed incantavo le ragazze parlando ... diciamo pure che le anestetizzavo ... lasciando a becco asciutto i miei amici belli

Viva la diversità.
E poi credo che non si debbano scegliere certe cose per il figlio ... l'aspetto non è un vestito ... ed anche quello è giusto che se lo scelgano loro ... a maggior ragione l'aspetto

Le orecchie a sventola è un pò diverso dai tratti somatici tipici del down .. non lo so..sinceramente non so se il gioco vale la candela...un'operazione è sempre rischiosa! Noi abbiamo "subito" un'anestesia totale della grande, per la gastroscopia..mi sono sentita morire quando si è addormentata....

Vero!

conosco una bimba down avrà circa 4 anni ora avete presente un agelo biondo occhi azzurri con i boccolotti lei e più bella....

Se cambiare una parte del proprio corpo può migliorarci la vita, e un bambino non può decidere per sè, ci devono per forza pensare i genitori. Se un bambino soffre per le orechie a sventola e i genitori se ne accorgono e lo portano a fare un intervento correttivo, è brutto?

Per me si ... a me non sarebbe andata giù.
E poi per cosa? Per sembrare più bello?
E' questo il valore della vita?
Invesirei tempo in altro ... ad esempio colloqui o giochi ... ma non operazioni per migliorare qualcosa che è fuori.
Se dovessi piacere di più agli altri per il mio aspetto ... non mi piacerebbe piacere.
Mi piace essere apprezzato per le parole, per i gesti, per il cuore ... non per le orecchie o per il naso o per gli occhi verdi.
Un bimbo down sarebbe più apprezzato se assomigliasse ad un bimbo non down?

Uno dei nostri ex bimbi era considerato un bellissimo ... eppure era tenuto a distanza da tutti i suoi amici (qualcuno ricorderà che scrissi di quel compleanno dove tutti dissero che sarebbero venuti e poi si accordarono per non andare e prenderlo in giro il giorno dopo)

Riporto da “La Stampa”:

L’operazione, ha spiegato Lawrence, il padre di Ophelia, lui stesso chirurgo, consiste nella correzione «degli occhi, del naso, troppo largo, delle labbra troppo sottili, della lingua, che fuoriesce dalla bocca, nonché dello spessore del collo».

«Non è giusto che Ophelia, e altri nella sua stessa condizione, vengano giudicati dalle loro apparenze, e magari scartati per un lavoro che invece possono benissimo svolgere»,

Mi pare che le motivazioni dei genitori siano condizionate più dal giudizio degli “altri” che non dalla ricerca del benessere e dell’autostima della figlia.

Ed inoltre mi chiedo: possibile che l’accettazione di una persona nella società sia condizionata da un centimetro in più o in meno di collo, da mezzo centimetro di naso, da un angolo degli occhi di qualche grado troppo acuto?
Possibile che il giudizio degli “altri” (ovvero di noi) passi attraverso queste tristi misurazioni?

Diverso il caso di menomazioni o deformità gravi che veramente possono condizionare pesantemente l’autostima di una persona: ho conosciuto il caso dei genitori di una bimba che ha avuto gravissimi problemi di salute dalla nascita (oggi per fortuna risolti) che le hanno lasciato dei segni molto profondi sul volto (piaghe e soprattutto pigmentazione della pelle molto evidente) e grazie alla chirurgia plastica sono stati in parte alleviati.

….Ma nel caso dei ragazzi Down anche secondo me mettere mano al bisturi è una forzatura inutile soprattutto se al centro non c’è l’autostima il ragazzo/bambino ma il giudizio degli “altri”.

L’autostima di un bimbo/ragazzo con un problema (estetico o di qualunque altro tipo) secondo me si coltiva con ben altri strumenti che non con una incisione di bisturi.

Io ho trovato l’esempio raccontato di recente da Marzia del suo Gulli che si afferma attraverso il calcio e grida la sua autostima riconquistata (o conquistata per la prima volta) a suon di goal molto significativa e giustamente lei ne va orgogliosa.

Brava Marzia!