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      CommentAuthorStaff
    • CommentTime17 Dec 2002 modificato
     

    Argomento: questione di colore

    Inviato da: patty

    Data/ora: 09/03/02 1.40.50

    Ho appena accompagnato una classe di scuola media ad una uscita didattica per un progetto sulla multiculturalità intitolata "una giornata africana". Due dei miei alunni non hanno partecipato perchè si sono dichiarati razzisti. La cosa non mi ha stupito più di tanto perchè forse anche loro si sentono emarginati, pluriripetenti, così diversi dai loro compagni, con famiglie che non riescono a seguirli. Come si fa a non vedere/accettare le differenze, quando le differenze le vivi ogni giorno? E quando hai davanti a te solo certi modelli? E quando ti devi in qualche modo distinguere? E quando senti i discorsi degli adulti? Qualche giorno prima, mia figlia di 5 anni mi ha detto che non le piacciono i bambini neri. Ho avuto un attimo di disperazione. Tutti i miei insegnamenti e valori svaniti così presto? Poi le ho fatto notare che la sua migliore amica è una bambina di colore. Mi ha risposto "E' proprio così". Non l'aveva nemmeno notato, il colore della sua pelle.




    Risposta: questione di colore

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 15/03/02 11.21.39


    Purtroppo chi vede le differenze ha alle spalle genitori o adulti che le fanno vedere loro. Certe volte vengono individuate famiglie con problemi, i cui figli sono soggetti all'affido, ma fra i problemi sarebbe quasi da considerarsi anche un'educazione razzista. Purtroppo i cattivi ideali non si imparano solo in famiglia, ma anche a scuola, in televisione, al mare o in altri luoghi di svago o villeggiatura. I bambini sono spugne, come tutti sappiamo, e basta talvolta una frase, magari detta con ironia, per ingenerare in loro la formazione di un qualche cattivo pensiero. Per questo credo che sia opportuno controbilanciare questo "bombardamento" di cattive parole con azioni e insegnamenti positivi ... non stancarsi mai di fare il genitore, non abbandonare mai la ricerca di un insegnamento finalizzato ad inculcare valori positivi nei ragazzi. La parola magica è una sola: Dialogo. Abolite la televisione, giocate con loro, parlate con loro ... non reputateli mai troppo piccoli per capire o per parlare di un problema ... solo usate parole e toni pacati, adatti ad un bambino.