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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime10 Mar 2008 modificato
     

    Buon giorno,
    sono egoista...c'è poco da dire...posso dire un sacco di cose, posso fare un sacco di discordi...ma le "mie persone" sono mie.:face-smile:
    Non fraintendetemi, casa mia è un porto di mare...piena di amici, è viva chiassosa, non sono una mamma apprensiva e limitante. Ma non so proprio se riuscirei serenamente ad accetare il distacco da un bambino che dopo un pò sentirei mio, da proteggere e amare, parte integrante della mia famiglia, con un suo posto nel mio cuore e il suo posto a tavola.
    Secondo voi devo parlare di questo mio limite con ass sociale e psicologa del centro affidi?
    Ci ho pensato:non credo all'affido part-time in un'altra famiglia(le famiglie se sane devono rimanere unite), non credo sia giusto l'affido per le vacanze...credo che per questo tipo di necessità bastano gli amici, non serve fare il corso per l'affido, basta essere un pò più disponibile nei confronti del prossimo..basta aprire il proprio cuore...sorridere al vicino di casa, dare la propria disponibilità alla mamma straniera che vediamo ai giardini..senza le istituzioni, senza far sentire quella mamma inadeguata.
    In fondo, in fondo al cuore credo che l'affido debba servire solo per problemi gravi,in fondo in fondo al cuore credo che alcuni problemi familiari gravi non si possano risolverere.
    Non capisco perchè molte situazioni "ristagnano", non capisco tutti i soldi che girano inrorno a questi bambini, non capisco le liste d'attesa, non capisco perchè è meglio una famiglia" più in alto" in lista d'attesa e non una famiglia che conosce il bambino, liste di bambini, liste di genitori, carta, carta...
    Siamo proprio sicuri che l'affido sia la soluzione?? Mi spiegate come si sana un pedofilo? un violento? ma voi il vostro bambino lo affidereste ad un"pedofilo sanato"???
    Scusate lo sfogo...

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime11 Mar 2008
     

    No, l'affidamento non è la soluzione migliore in assoluto. Ma è l'unica prevista dallo stato, quindi per il momento, l'unica strada percorribile per aiutare un bambino in difficoltà. So che non è la migliore risposta che si possa dare di fronte ad alcuni drammi della vita che certi bambini devono subire.

    Se parliamo per ideali, beh, io dico la mia, l'affidamento non dovrebbe esistere. Non dovrebbe esistere perché non dovrebbero esserci bambini che soffrono. Non dovrebbe esistere perché lo Stato dovrebbe impegnarsi di più e comunicare meglio quali siano i principi valoriali che fondano una famiglia, senza incorrere nell'errore di propagandare principi religiosi, perché il diritto alla famiglia è di tutti, cattolici o meno. Quindi dovrebbe attuare reali politiche familiari. Ma a monte dovrebbe offrire politiche sociali per combattere l'emarginazione, dovrebbe offrire a chi ha bisogno, luoghi dove disintossicarsi da ogni tipo di dipendenza...per evitare che si formino famiglie problematiche già ancor prima di mettere al mondo un figlio. Dovrebbe far campagne di educazione sessuale e uso di contraccettivi...

    Scusate la lunga catena di eventi e le provocazioni che questo mio pensiero volutamente estremo contiene, ma l'affido è solo un rimedio a ciò che non si è riusciti a prevenire prima...ed è naturale che i bambini non abbiano alcun tipo di colpa, ma su di loro ricadono i malfunzionamenti di una intera società, che con l'affido si cerca di sanare. E spesso ci si riesce e spesso si fallisce. Ma a fallire non è una famiglia, ma la società tutta. Perché quel bambino sarà un altro adulto sbandato, che magari avrà i suoi figli in affidamento, e la storia, a questo punto, la conosciamo tutti...

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime11 Mar 2008 modificato
     

    Jamin la penso come te...bisognerebbe non arrivare al punto in cui una mamma o un papà maltrattano un bambino...la colpa è di tutti..
    Stanotte avrei voluto i miei bimbi nel lettone per coccolarmi:face-smile:
    Ragazzi come sono nervosa in questi giorni....

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime11 Mar 2008
     

    Il pensiero potrebbe sembrare un po' estremo, e sicuramente ci sono delle forzature, ma credo profondamente che purtroppo ci sia una catena di eventi che non è possibile non tenere in considerazione. E' la società in cui viviamo, e come si vede siamo noi gli attori, siamo noi i primi responsabili e giochiamo una parte attiva !

    Emilia mi dispiace saperti nervosa, forse in questo momento però sei più arrabbiata, si sente dalle tue parole. Ma questo incoraggia a riprendere a lottare con grinta !

  1.  

    Ciao ragazze!

    Purtroppo tante cose non le capisco neanche io di questo sistema, di questa burocrazia, di questo giro di soldi troppo spesso sporchi e usati male sfruttando il dolore altrui, di tanta gente che soffre e tanta altra arroccata sul suo benessere, di bambini che muoiono di fame e altri che buttano roba da mangiare perchè non si può mangiare a cena ciò che resta del pranzo o il pane non appena sfornato...a volte credo che il mondo sia profondamente ingiusto e guardandomi intorno mi sento in colpa per tutto ciò che ho avuto la fortuna di avere dalla vita, a partire dai 5 sensi...

    Per Emilia: non credo tu sia egoista, è naturale mettere in conto di dover soffrire al momento della separazione dal minore a cui ci si è legati, ma se ami qualcuno vuoi il suo bene e se il suo bene è tornare nella casa in cui è nato, dai suoi genitori, ed è felice così, fidati che, nonostante il dolore per il distacco, lo accetteresti, proprio in virtù di quell'amore e del volere il bene di coloro che amiamo...

    A presto,
    Cristina

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      CommentAuthormarzia bianca
    • CommentTime12 Mar 2008 modificato
     

    ciaograzie

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime12 Mar 2008
     

    :face-smile:Nella vita n:face-smile:on sai mai quello che ti capita e al giorno d'oggi siamo molto attenti alle cose brutte ,io e mio marito abbiamo deciso dI soffrire per una bambina che ha bisogno del nostro amore ,della nostra pazienza,del nostro coraggio ,in poche parole della nostra vita.Non so' se avremmo l'occasione di conoscerla e se avremo la fortuna di amarla ,ma quando succedera', come un figlio di pancia, crescera' e vivra' la sua vita come noi abbiamo scelto della nostra .Amare incondizionatamente senza avere la presunzione che faranno le nostre scelte.QUESTA E' LA VITA.:face-angel:

  2.  

    assolutamente daccordo Debora,
    ma i bambini che abbiamo in affido non hanno avuto la possibilità di averla una vita decente da vivere
    io sò quello che mi racconta Gulli e ti assicuro che non aspettava altro che di aver regole risposte e anche sgridate.
    Vedi io credo che molti di questi ragazzi possono vivere la loro VITA solo dopo che un papè e un mamma affidatari li
    abbiano accompagnati a scoprirla e conoscerla un vita veramente vivibile.
    un abbraccio a te e a quella bimba

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime12 Mar 2008
     

    Buon giorno a tutte...non ho mai pensarodi poter "soffrire" per il ritorno a casa dell'ipotetico bimbo, la mia paura è che non potrei sopportare (nel senso che lotterei) per un ritorno, magari frettoloso ...non accetto il.."ritorno d'ufficio" mettiamola così..:face-smile:

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime12 Mar 2008
     

    :face-smile::face-smile:siamo pronti prontissim!!!! Ho deciso di "lasciarmi guidare" e non"scegliere".....nel senso che noi finiremo il percorso e aspetteremo...chiunque "il cielo" vorrà mandarci e per quanto tempo sarà utile saremo pronti ad accoglierlo nella nostra caotica famiglia!!!:face-smile:
    Sono molto più serena....

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime12 Mar 2008
     

    Dobbiamo pensare che questi bambini sono "fortunati" mi spiego.Ci sono bambini come loro ,che combattono contro malattie non curabili e anche se provengono da famiglie serie non gli serve,non dobbiamo essere sempre pessimisti ma tutto ci serve per capire quanto siamo fortunati tutti i giorni,non soffermiamici troppo sul domani, neanche noi sapremo come andra' .VIVIANO OGGI senza pentirsi di NON AVER AMATO QUALCUNO CHE AVEVA BISOGNO DI NOI.AMIAMO SENZA PENSARCI TROPPO......:face-angel:

  3.  

    Ciao Emilia
    io ho messo in conto di poter soffrire perchè mi immagino che il cuore un pò male
    mi farebbe! Ovviamente se e quando si presenterà la faccenda del rientro sia chiaro chiarissimo che chiederei e mi informerei
    in ogni modo su come si è rimessa in sesto la famiglia di origine.Su questo non ci piove che siamo e saremo pronti a lottare .
    per tutelare il nostro ragazzo.

  4.  

    Brava Emilia!:face-smile:

    Sono contenta per te, anzi per voi e per chi vi sta aspettando per entrare nella vostra famiglia dalla porta di ingresso!!!

    In bocca al lupo!

  5.  

    Grandi!!!
    Sono orgoglioso di conoscervi!!!

    Emilia ... Egoismo? NO!!! Non è egoismo. E' umano pensare che si soffrirà e che non si debba accettare un ritorno frettoloso.
    Lottare? Certo che dovrai lottare. Se una cosa non ti è chiara tartassa i servizi sociali e se loro non ti danno soddisfazione vai dal giudice fincheè non avrai risposte chiare e precise ... fai la rompiscatole per il bene del bimbo.
    Ma come dice Marzia ... vedrai che sari in grado di lasciarlo andare ... anzi, lo vorrai tu, se capirai che il suo bene è quello di tornare in famiglia perchè la sua famiglia ha risolto i problemi. E capirai che così facendo gli avrai donato serenità e fiducia nel prossimo, nell'adulto che prima lo aveva fatto cadere, ma che poi lo ha aiutato a rialzarsi ...lo hai aiutato a non generalizzare ... lo hai aiutato ad avere una scelta su come vorrà essere.

    Non credo che sia importante mettersi davanti allo specchio e chiedersi se voler prendere un bambino in affido ... non tanto importante quanto la certezza che ognuno di noi ha che se noi non ci proponiamo per l'affido ... un bambino in più verserà in stato di abbandono e non avrà scelta ... creerà quella catena di cui parlava Jamin che sarà dura poter spezzare.

    Marzia ... anche io rispondo sempre così quando mi dicono "ma poi si soffre" ... ed io dico loro ... per non soffrire tu, lasci che un bambino soffra ... come fai a dormire?