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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime2 Apr 2008
     

    JJ la mia bimba ha sei anni e il bimbo due,lei si sente grande!!!

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime2 Apr 2008
     

    Credo anch'io che l'eventuale bambino in affido debba essere accolto come una nuova nascita, con tutte le attenzioni legate ad un neonato. Ma solo in una famiglia al primo figlio tutta l'attenzione è catalizzata dal neonato. Quando arriva il secondogenito non è così; le attenzione se le divide comunque con il fratello più grande, anzi forse si cerca di dare più attenzione al maggiore per non farlo sentire meno importante ora che è nato il fratellino. Non credo sia giusto che il nuovo arrivo, neonato o affidato, debba avere di più di chi c'è già. In una famiglia le attenzioni si dividono in parti più o meno uguali. E, anche nel momento in cui ci si dovrebbe concentrare solo su uno, ci sono delle intromissioni degli altri. E si urla, si litiga, ci si contende le attenzioni, ma si deve imparare a condividerle. Non sarò mai d'accordo nel dare di più a uno solo perchè in teoria ne ha più bisogno. E cercherò di riservare il momento da solo a turno (uno cucina con mamma e l'altro fa il bagno con papà) ma nella per me la famiglia è fare le cose insieme, ed anche quindi accettare l'intromissione costante dei fratelli.
    Non capisco, per mia più totale ignoranza di queste cose, come si possa pensare di introdurre un affido solo se il figlio bio ha almeno 14 anni. Viste le premesse di attenzione totale e quasi esclusiva per il bimbo in affido almeno per 1 anno circa, come la prenderebbe il mio adolescente in età già molto critica per definizione?
    Non so ancora che cosa faremo nel nostro futuro di affidatari. Non daremo la disponibilità per un bimbo grande (adolescente o pre), valuteremo fino ad una età intermedia dei nostri. Se un futuro come affidatari ci sarà.
    Ancora non mi sento di essere una in cerca del si dopo tanti no. Anche perchè nessuno ci ha detto no. Mi sento però una persona in cerca di risposte chiare; credo che mi siano dovute, a me come a tutte le persone che vogliono fare qualcosa per gli altri.
    Non è possibile dire chiaramente quali debbono obbligatoriamente essere le caratteristiche di una famiglia affidataria? E' assurdo che si scriva che i figli bio sono una risorsa quando poi sono un ostacolo fino ai 14 anni. Io, Emilia, Memole, Jappale probabilmente preferiremmo prendere ore di ferie per portare i bimbi al parco giochi piuttosto che per andare a fare colloqui con una psicologa se la premessa rimane fino a 14 no.

    Non sono bionica, anzi ho sempre la pressione bassa e peso 51 kg. Quasi sempre mi rispediscono a casa quando vado a fare le donazioni di sangue perchè la mia emoglobina ha preferito andare a fare un giro al mercato...... però l'altra sera tutti e 2 i bimbi hanno voluto essere portati a letto in braccio contemporaneamente e ce l'ho fatta.....settimana prossima mi opereranno di ernia però :face-monkey:

  1.  

    Non credo sia giusto che il nuovo arrivo, neonato o affidato, debba avere di più di chi c'è già
    Nel caso di un figlio naturale hai ragione, ma qui si parla di affidamento, di bambini ai quali sono stati negati dei diritti, di bambini ai quali è stato fatto del male, di bambini che porteranno pesanti cicatrici dentro di sè per tutta la vita.
    Se uno dei tuoi figli è malato, che fai? Dai le stesse attenzioni ad entrambi? Specie se la malattia è grave e non si sa se può cavarsela?

    Non è possibile dire chiaramente quali debbono obbligatoriamente essere le caratteristiche di una famiglia affidataria?
    Sarebbe auspicabile, ma non è così, la legge non individua dei parametri e lascia ai servizi il potere di decidere. In questa situazione non possiamo far altro che navigare a vista. Ognuno esprime il suo pensiero ed ognuno prende la strada che ritiene più idonea.
    Inoltre più volte si è detto che ogni caso è a sè stante e se una famiglia può essere adeguata per un bambino, potrebbe non esserlo per un altro, a prescindere talvolta dall'età

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime2 Apr 2008
     

    Non stavamo parlando di malattia. Quando D è stato ricoverato aveva tutti intorno a lui. Nella vita normale no. Nella mia famiglia un figlio affidato non avrà più dei 2 bio. E non mi sto riferendo a malattie, terapie, o altri casi estremi che prescindono. Le cicatrici spariranno un pò vivendo una vita normale, provando l'amore di 2 genitori, facendo colazione con la torta fatta in casa, vedendo i normali alti e bassi, vedendo le normali gelosie e lotte tra fratelli. Se mi si chiede di far sparire le cicatrici di un figlio affidato facendone spuntare altre nei miei, l'affido non fa per noi. Tra l'altro credo che non sia per niente educativo dare di più a uno e meno agli altri. Non credo proprio sia un buon esempio per un bimbo affidato vedere che tutte le attenzioni sono per lui in quanto già ferito dalla vita.

  2.  

    Ciao Cricchia,
    accidenti devi essere operata? mi dispiace, Racconto il mio caso se può essere utile anche ad altri.
    Per Gulli volevano una famiglia con figli già grandi,e in verità ora abbiamo capito appieno il perchè, Lui vuole,esige assolutamente tutte le attenzioni del mondo sù di sè, e non sono assolutamente capricci, ma una esigenza per colmare il vuoto, la voragine affettiva che ha alle spalle.accio esempi, se mi scordo dicontrollare la pulizia delle orecchie (cosa imparata da noi, non conosceva cotton fioc!!) lui si sente offeso lo legge
    come una disattenzione affettiva e, arriva con cotton fioc a dirmi mi pulisci? Se ha un taglietto devo fare la scena della medicazione e lui è tutto felice con la fasciatura, se dico un brava distratto magari amia figlia (28 anni!) lui subito.....anche io sono bravo vero? Devo dire che ora dopo 2 anni la situazione è un pochino migliorata, credo abba capito che gli vogliamo bene davvero e che io ci sono ogni volta che lui torna da scuola o dai giochi, ma DEVO esserci altrimenti và in crisi.
    Perciò onestamente con un bambino più piccolo credo avrei avuto molte più difficoltà!! Poi non sò se ogni bambino ha le problematiche di Gulli, lui di sicuro
    ha bisogno ancora di questo.
    Ciao a tutte .

  3.  

    Che dirti Cricchia, ti auguro di poter mettere in pratica questa tua idea dell'affido, con un bambino non più grande dei tuoi, con un bambino che non abbia bisogno di attenzioni particolari, con un bambino che tu possa trattare uguale ai tuoi figli.

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime2 Apr 2008 modificato
     

    La mia ass.soc.mi a fatto capire che l'abbinamento viene fatto in base all'eta' dei bambini che gia' esistono nel nucleo famigliare,cioe' non saranno mai piu' grande dei miei figli.Questo secondo me e' esatto.Avendo iniziato il primo approccio con due bambine piu' grande di miei ,mi sono trovata ad affrontare delle situazione che non avevo ancora provato e non mi sono sentita adeguata ala situazione.Propio per non stravolgere una famiglia gia' esistente trovo giusto inserire un bambino piu' piccolo da coccolare e da non rompere l'iquilibrio della famiglia gia' esistente.Non sono d'accordo con Cricchia quando dice che non trova giusto dare piu' attenzioni ad uno e meno ad un'altro,sono semplicemente due bambini con diverse esigenze e faranno 3 o 4 o 5 bambini con attenzioni diverse.Sicuramente un bambino in affido cerchera' quello che non ha mai avuto "attenzione da parte di tutti"ma con questo non devi pensare che togli qualcosa ai tuoi figli.Sbagli quando non pensi che i ambini sono tutti uguali,ma anche i figli bio.non sono tutti uguali.Spero che non ti capiti mai ma se uno dei tuoi bambini sta veramente male e deve stare tanto ma tanto tempo all'ospedale e tu logicamente non puoi portare l'altro,cosa pensi?Non mi sento di avere fatto piu' o meno ad un 'altro e tanto meno mi sento in colpa.Nella vita ti capitano certe situazione che no avresti mai voluto.E se ti capitano come me allora cerchi di affrontarle nel migliore dei modi.

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime2 Apr 2008
     

    Ripeto per la seconda volta che non sto parlando di malattie: è scontato che in situazioni del genere il bimbo sano venga trascurato perchè tutto è focalizzato su quello malato. Non ritenendo comunque giusto che uno venga tracsurato.
    E, Debora, non ho mai scritto che i bambini sono tutti uguali. Ogni bambino è diverso dall'altro ed è diverso anche da te e da come te lo sei sognato. Ma dire che sono diversi non vuol dire che io li tratterò in modo diverso. Ognuno avrà esigenze diverse, ad ogni esigenza diversa si risponderà in modo diverso, ma non per questo un bambino avrà tante attenzioni e gli altri meno perchè le sue richieste sono superiori.
    Inoltre assecondare il desiderio di attirare "attenzione da parte di tutti" mi sembra poco produttivo nell'immediato ma anche come insegamento per il futuro. Darò ad un bimbo affidato tutta l'attenzione e tutto l'amore che si merita, cercherò di colmare i soi vuoti affettivi, gli starò vicino come i suoi genitori non hanno saputo fare, ma tutto questo senza togliere tempo, amore ed attenzioni ai miei figli. Non mi si può chiedere di concentrarmi per un anno solo su di lui. Mi concentrerò su tutti. Ci sarà un momento in cui solo uno chiederà attenzioni ed allora le avrà tutte per lui, un momento in cui tutti insieme le chiederanno ed allora se le divideranno, come fratelli.
    E lo sconvolgimento arriverà comnque nella mia famiglia, sia con un bimbo dell'età della grande sia con n bimbo dell'età del piccino.

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime2 Apr 2008 modificato
     

    Certo che si appianano alcuni dubbi e me ne mettete in testa altri!!!!! Uff......:face-smile:
    E' che io non sono neanche abituata alle gelosie tra fratelli perchè Chicca non è gelosa affatto di Gigi!!! Lo ha voluto lei!!! Io ero un pò perplessa, lei ci ha martellato finchè...lo ha avuto!!!Ora litigano si picchiano...ma nessuna gelosia....
    Vi confesso una cosa...in fondo, in fondo al cuore, ma proprio in fondo...so già che "fine vorrei fare"..:face-smile::face-smile:

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime2 Apr 2008 modificato
     

    dIVERSO INTESO COME "ATTENZIONI"Ma certo che i bambini sono tutti uguali,ma tutti hanno un carattere ,un vissuto diverso per eta' diverse e questo che volevo intendere quando dico diversi.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    In un certo senso sono anch'io d'accordo con Cricchia quando dice che le attenzioni vanno divise in parti uguali fra i figli, ma credo che sia anche vero che ci sono dei momenti in cui c'è da seguirne maggiormente uno piuttosto che un altro. E questo non credo che voglia dire mettere gli altri in secondo piano. Anzi, magari renderli partecipi delle difficoltà dell'altro fratellino può esser motivo di maturazione. E credo che sia anche il modo per capire che non è intorno alla nostra esistenza che ruota il mondo.
    Non so se mi sono spiegata, ma ho avuto la sensazione che si parlasse per eccessi. Dare più attenzioni ad un figlio, non significa considerarne solo uno e per sempre senza prendere in considerazione minimamente gli altri ! Ed in questo ha ragione Cricchia quando dice bisogna concentrarsi su tutti.

    Ho la sensazione che tutti si stia dicendo la stessa cosa ma in parole e con esempi diversi ! Mi sto sbagliando ?

  4.  

    Ti sei spiegata, e trovo equilibrato quel che dici,
    ma se ti arriva un bambino che, prima ha paura del contatto fisico e poi, dopo che con pazienza ti sei avvicinata e, lui ti accetta e cerca,cerca questi gesti, queste attenzioni perchè scoprirle gli ha aperto un mondo che aveva visto solo da lontano, ecco con un bambino così tu devi per forza avere triplo tempo solo per lui, fichè è sazio e sicuro che questo nuovo mondo "sicuro e amorevole" resta suo tu devi esserci. IO ho fatto questi passaggi, ho agito d"istinto onestamente
    mi sono fidata di mè non avendo avuto supporto da specialisti, oggi Gulli ha allentato un pò la presa, ma ha ancora esigenze di conferme a tratti.
    Giustamente come dici Justin, D;sse diteci qualcosa.

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    certo che ci sono momenti in cui un figlio ha più bisogno degli altri, ma questo non vuole dire che tutto debba ruotare intorno a lui in quel momento. In una famiglia in cui ci sono altri figli, ovviamente. Marzia sta facendo tutto questo con Gulli, con ottimi risultati. Ma i suoi figli naturali sono adulti.
    Gli esempi portati da Riccardo non reggono in nessuna famiglia, ne nella mia dove ci sono bambini piccoli ne in famiglie dove ci siano adolescenti.
    Scrivendo cose come: se fa i compiti e ti chiede una cosa la tua attenzione deve essere solo ed unicamente per lui, non può essere distolta da niente preclude la presenza di altri figli. Perchè sempre capiterà che arrivi un altro bimbo a raccontarti una cosa, sempre ci si interromperà per farsi una risata, o per dirgli continua un attimo da solo che devo andare a vedere cosa sta succedendo nell'altra stanza. La vita in famiglia è questa.
    Se mi si dice che tutta la mia attenzione deve essere concentrata per mesi, magari anche per un anno, sul nuovo arrivato mi si chiede di fare affido solo se i miei figli sono già adulti, perchè con degli adolescenti in casa non lo potrò comunque fare.
    Il momento in cui si deve seguire più un figlio piuttosto di un altro, ha ragione Jamin, ci sarà. E' ovvio che un nuovo ingresso in famiglia catalizzerà le attenzioni ma questo non significa concentrazione totale ed assoluta solo su di lui. Altrimenti vanno a rotoli i tuoi figli, tuo marito ed anche tu.

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime3 Apr 2008
     

    Francamente parlare così in astratto di età di bimbi affidati, bimbi della coppia secondo me lascia il tempo che trova. Nel senso che: va benissimo parlare della problematiche differenti che si POTREBBERO venire a creare, tenere presenti molti dei meccanismi che si POTREBBERO formare, ma... sono troppe la variabili in gioco.
    Secondo me, parlando di famiglie affidatarie (scusa Ric, ti tengo fuori dal discorso famiglie affidatarie, perchè i tuoi ragazzi sono in una situazione diversa) bisogna fare in modo di conoscersi come coppia il più possibile e il più possibile carcare di capire i punti forti e deboli del nucleo familiare. A questo serve il percorso per l'idoneità. Tra il resto anche le assistenti sociali tengono presente il profilo familiare. Lì dipende molto dai servizi. Se però non si entra in un rapporto di fiducia con loro (e anche se la fiducia c'è) è bene avere qualcuno con esperienza e di cui si ha fiducia per un confronto, anche per la proposta di inserimento. La decisione ultima spetta... a noi, ma l'interlocutore può farti venire dubbi e domande che non ti sarebbero venute in mente.
    Per il resto... è difficile perchè noi e la nostra famiglia siamo in continuo cambiamento: situazioni che ieri mi sembravano impossibili da affrontare, oggi le affronteremmo senza problemi e viceversa. Ci sono problematiche (di partenza) che la propria organizzazione familiare permette di supportare e altre no.

    Ti ho tenuto "fuori" Ric, perchè difficilmente una famiglia potrebbe gestire 7 ragazzi mi pare quasi tutti adolescenti. E giusto per tornare a parlare di età, qui si sconsiglia di avere figli coetanei. Mi pare invece che voi riusciate a gestirli e bene, no? :face-monkey: questo perchè voi come persone e la vostra organizzazione, lo permette. Invece probabilmente la vostra organizzazione non vi permetterebbe di accogliere un bambino con malattie che richiedono ospedalizzazioni, o controlli particolari o.... allergici alla campagna!

    Quella famiglia adottiva: l'errore è stato di chi ha dato l'idoneità.

    Quello che confusamente volevo dire è che ogni famiglia ha delle risorse: queste risorse devono essere conosciute dalla famiglia stessa, che spesso ne è inconsapevole, e dai servizi. Quando i servizi hanno un bambino da affidare, devono poter pensare: questa famiglia ha le risorse giuste per questo bambino?
    Poi è vero che molti servizi non fanno questo discorso, ma allora deve essere la famiglia e la rete intorno a lei, che valuta la situazione.

    PS: quando abbiamo avuto il nostro terzo figlio, nato per adozione, eravamo preparatissimi su tutti i problemi che POTEVANO verificarsi.... e che non si sono verificati; in compenso se ne sono verificati di diversi, del tutto nuovi e specifici per la situazione... Secondo me la prima e forse l'unica caratteristica che una famiglia affidataria deve avere è la capacità di saper chiedere aiuto.

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime31 May 2008
     

    Cris ecco il post , ecco di cosa si sta parlando!!!

  5.  

    :face-smile: