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      CommentAuthormelena79
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Ciao a tutti, sono Elena, è da qualche settimana che vi leggo e che seguo le vostre storie, questa sera sento il bisogno di raccontarvi la mia perchè ho bisogno di fare un po' di ordine (e scrivere aiuta sempre!!) e soprattutto per capire se altri si sono trovati in questa situazione o semplicemente cosa ne pensate.
    Ho 28 anni sono sposata da 3 con D. ho un bimbo di pancia di 18 mesi e uno di cuore di cinque che è con noi da poco più di un anno. Ci siamo avvicinati al mondo dell'affido da ancora prima di sposarci attraverso esperienze in case famiglia e ci siamo sempre detti che ci sarebbe piaciuto avere una casa sempre aperta per quei bimbi che avevano bisogno di una mano, dell'amore di una mamma e di un papà anche se solo per qualche giorno,o per qualche mese , o per qualche anno. Abbiamo inziato con un primo affido con un bimbo di 40 giorni che è stato con noi per sei mesi. Poi è nato il nostro bimbo e dopo qualche mese abbiamo saputo che stavano cercando da diversi tempo una famiglia affidataria per un bimbo di 4 anni con una mamma che non aveva le capacità per fargli da mamma, che per 4 anni aveva girato tra varie strutture insieme al bimbo ma che ,arrivati al 4 anno, non era più possibile sostenere una situazione del genere. Ci si presentava quindi la possibilità di un affido a lungo termine perchè il bimbo non sarebbe comunque più rientrato in famiglia ma che, visto il rapporto comunque positivo che c'era tra il bimbo e la mamma, non sarebbe mai stato un bimbo adottabile e che la difficoltà nel trovare una famiglia affidataria per questo bimbo stava proprio nel trovare una coppia disponibile a fargli vivere una realtà di tipo familiare pur mantenendo "a vita" un rapporto costante con la mamma. Davanti a questo tipo di richiesta noi avevamo espresso un unico dubbio che era quello di avere la certezza di non dovere in futuro adottare il bimbo perchè non ci sentivamo "chiamati" a questo, non era quello che volevamo fare e non era un percorso che sentivamo nostro. Nonostante questo eravamo più che disponibili ad accogliere questo bimbo come se fosse nostro, come avremmo fatto con qualsiasi altro bambino, come credo debba essere per qualsiasi affido. Il servizio ci ritiene idonei ci conferma per l'ennesima volta che non sarà mai un'adozione e il bimbo arriva a casa nostra.Dopo due mesi la mamma perde ogni diritto sul bambino, gli incontri e le telefonate si fanno sempre meno frequenti e non sempre così positivi, nel frattempo il bimbo fa molta fatica a capire (e questo giustamente)i nostri ruoli e quello della mamma. Diverse volte chiediamo se non sia il caso di valutare per lui una situazione stabile di adozione ma ci viene risposto di no e noi comunque continuiamo a dichiaraci non favorevoli ad essere noi la famiglia addotiva. Qualche settimana fa incontriamo l'equipe che nel nostro territorio si occupa di affido e ci viene detto che questo è il classico caso del bimbo che prima o poi i servizi ci chiederanno di addottare perchè lui avrà bisogno per non "saltare" di sentirsi parte di una famiglia al 100% con tanto di cognome (cosa che sembra banale ma che ha un mondo dietro!), tantopiù perchè vivrà l'eterno conflitto con il nostro bimbo di pancia. Ci rivolgiamo quindi al servizio che ci ha affidato il bimbo e ci viene detto che effettivamente potrebbe col tempo diventare una sua esigenza ma che questo era chiaro per loro anche un anno fa..anche se non l'avevano esplicitato!Sembrava scontato.
    A questo punto dopo 14 mesi di affido ci troviamo a dover scegliere entro due settimane a partire da oggi se diamo la nostra disponibilità per un'ipotetica futura adozione che potrebbe esserci come non esserci ma che se diventa un'esigenza del bambino deve trovare risposta. Se non c'è la disponibiltà non siamo più noi la famiglia giusta ma si troverà altro...aldilà della considerazione che già un anno fa noi avevamo messo in chiaro le cose e ci sentivamo sereni sul progetto su questo bimbo..se loro sapevano già che poteva esserci questa edigenza potevano dirci che non eravamo noi la famiglia giusta e amici come prima...ma la psicologa non si capacita del fatto che siamo disponibili per un affido a lungo termine e non all'adozione...è una cosa così fuori dal normale? In ogni famiglia affidataria devono coesistere le due cose?Affido a lungo termine e adozione ormai sono la stessa cosa?!?!?In questo momento sento pesare su di noi il futuro di questo bimbo...dire no porterebbe all'ennesimo cambio di figure di riferimento, dire si porterebbe a dire quasi un si per forza a un adozione anche se adesso come adesso non ci sentiamo "pronti", e cosa potrebbe esserci di peggio di un'adozione non voluta fino in fondo?!?!
    Scusate la lunghezza e le frasi infinite la l'orario e la giornata non hanno aiutato!!!
    Grazie mille per aver "ascoltato"lo sfogo!
    Buona notte...o ben svegliati!

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Ciao Melena,

    benvenuta nel forum, prima di tutto :face-smile:

    Inizio dal fondo e parto con il dirti che per il bambino sarebbe uno strappo dover cercare una nuova famiglia in cui vivere per sempre, come già tu stessa sottolinei.
    Affidamento e adozione, sono due istituti che hanno obiettivi differenti, mentre il primo prevede un contatto continuo con la famiglia di origine per un futuro rientro in famiglia, l'adozione prevede al contrario un distacco completo e l'esercizio della patria podestà del bambino da parte della famiglia adottiva, come un figlio naturale. Spesso però accade, come già sai, che un affidamento possa trasformarsi in adozione a seguito del cambiamento dello stato della famiglia di origine del bambino. Affido a lungo termine e adozione non sono la stessa cosa, ma penso che il bambino sia stato dichiarato adottabile proprio per la sua giovanissima età. In questo caso infatti un'adozione credo che garantirebbe una maggiore tutela, rispetto ad un affidamento.

    Inoltre, se una famiglia si dichiara disponibile all'affidamento non è obbligata ad esserlo per l'adozione. In questo caso gli assistenti sociali sono stati poco trasparenti, poiché mi sembra di capire che fin da subito sapessero che presto quel bambino sarebbe diventato adottabile. Personalmente la cosa mi suona nuova, dato che spesso hanno la tendenza a sbilanciarsi nella direzione opposta.
    Capisco quindi in che situazione vi stiate trovando. E così per come sono le cose, sì, su di voi pende il futuro del bambino.

    Ciò che posso dire però è che la scelta di adottarlo non deve essere una scelta forzata, poiché in futuro potrebbero esserci ripercussioni molto pesanti. Credo infatti che anche nel vostro caso, in caso di adozione, sia previsto il periodo di affidamento preadottivo. 12 mesi in cui "provate" la vostra esperienza di adozione entro il quale potete decidere se tenere il bambino o meno. E personalmente vi sconsiglio vivamente di provare con poca convinzione, con la clausola di ridare il bambino indietro nello stesso modo in cui di cambia una maglia al mercato :face-devil-grin:

    Per questo motivo non prendete decisioni affrettate se non sono motivate da una profonda "voglia" di volere l'adozione :face-smile:.

    Rimando cmq il vostro caso a Riccardo, poiché lui può dare delle indicazioni molto più precise. A tal proposito se avete delle domande specifiche non esitate !

    Un saluto :face-smile:
    Jamin

  1.  

    Ciao Melena,
    la situazione di un affidamento che si trasformi in adozione è il sogno di ogni famiglia affidataria (o quasi, dico a questo punto dopo averti letto) perchè il problema principale di molte persone che vorrebbero avvicinarsi all'affido e poi si tirano indietro è "e se poi me lo levano?"
    Lungi da me il criticare, anzi ... devo farvi un apprezzamento più che positivo: il pensare all'affidamento e non all'adozione significa essere calati nello spirito dell'affido nel modo più giusto ... io per primo che ho avuto tanti bimbi in affido ho sempre il tacito sogno che il bimbo che arriva in casa nostra possa trovare amore e tranquillità e restare per sempre con noi qualora non ci siano gli estremi per un ritorno in famiglia (i ragazzi che arrivano da noi sono comunque quelli per i quali si sono cercate altre strade e per i quali il rientro in famiglia è difficile e/o sconsigliabile).
    Credo che non sia importante però come siano andate le cose, ma è importante la fotografia che deve essere fatta della situazione: c'è un bambino che ha conosciuto per 4 anni una realtà non degna di una buona crescita; una mamma che è inadeguata; un bimbo che ha conosciuto da un anno una situazione di amore e tranquillità; una coppia giovane che fa famiglia e che ha accolto a braccia aperte un bambino per dargli amore, sicurezza, conforto, serenità.
    Io credo che la soluzione al problema, almeno vedendola dall'esterno, sia una sola, quella cioè di continuare a donare amore a questo bambino in qualunque modo Dio (se non siete cattolici leggete "la Vita") ve lo stia chiedendo.
    Lui ha bisogno di voi e non di un'altra famiglia.
    Lui conosce voi ed è con voi che vorrebbe crescere.

    Difficilmente prendo una posizione così netta e radicale, ma in questo caso mi è chiaro quale sia il bene di questo piccolo cucciolo d'uomo.

    Saremo al vostro fianco qualunque sia la decisione che prederete.

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Ciao.
    Dunque, se voi dite ora NO a un'ipotetica adozione futura, i servizi troveranno un'altra famiglia per l'affido, pur non sapendo se il bimbo sarà reso adottabile?
    E la psico non capisce la differenza tra la disponibilità a un affido a lungo termine e un'adozione?

    piripillamoltoperplessa

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      CommentAuthormelena79
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    ciao..un passaggio veloce prima di svegliare i bimbi...si piripilla, il bimbo non è adottabile in questo momento. Ma potrà nascere in lui questo desiderio dicono i servizi (ed è forse comprensibile, anche se dovrà comunque continuare fino ai 18 anni a vedere la mamma) a quel punto non si potrà dire di no. Se non ci sentiamo pronti a questo, anche se dovesse succedere fra 10 anni, cercheranno un'altra famiglia affidataria con disponibilità all'adozione...
    La poca trasparenza dei servizi c'è stata sicuramente, vi giuro che quando mi sono sentita dire che era sottointeso e non c'era neanche bisogno di dirlo a fronte però di diverse nostre dichiarazioni in cui non ci rendavamo dispnibili ad altro se non a un affido, mi è crollato il mio bel castello addosso...SOTTOINTESO?!?!credo che per queste cose niente debba essere tenuto sottointeso, e come se noi non avessimo detto che non eravamo disponibili all'adozione...era sottointeso...siamo famiglia affidataria...face-devil-grin:

    ...si è svegliata la tribù...riccardo grazie...più tardi ti rispondo

    buona giornata!

  2.  

    Chiedevi se qualcuno ha una storia simile.
    Il primissimo affido in assoluto è forse quello che può spiegare perchè sia forse meglio l'adozione dell'affido.

    Abbiamo avuto un bambino a due anni e mezzo datoci dalla madre.
    A 4 anni arriva l'affido dal Tribunale.
    I rapporti con la madre sono burrascosi: una mamma prostituta, mozziconi spenti in viso, graffi su tutte le parti del corpo, bambino che vedeva i rapporti sessuali della mamma con i vari clienti ... cose inenarrabili, ma il bimbo l'aveva idealizzata.
    La madre stava periodi lunghissimi (anche 2 anni) senza farsi viva.
    Il bimbo è cresciuto con il sogno di tornare dalla sua mamma (anche perchè nel nostro ruolo di affidatari non gli avevamo distrutto questo suo ideale) e guardava al suo stile di vita (e a quello dei fratelli spacciatori) come alla libertà da tutto e da tutti.
    A 10 anni ha cominciato a chiedere con sempre maggior insistenza di voler tornare dalla mamma.
    A 14 anni i servizi gli hanno promesso di rimandarlo dalla mamma e lui si è affidato a loro.
    I servizi lo hanno così messo in una comunità dove aveva le visite stabilite con la mamma, ma solo in teoria poichè non aveva controlli ed era libero di fare quello che voleva e andava continuamente a casa dalla mamma.
    Ha cominciato con Bugie, piccoli furti ed è andato oltre.
    A 18 anni è uscito dalla struttura ed è tornato dalla madre.
    Adesso vive come uno sbandato ... sempre fuori, sempre con i soldi in tasca, senza un lavoro ecc.

    E' una pena ed una grande soffernza per noi perchè era un ragazzino intelligentissimo con delle capacità fuori del normale e avrebbe potuto fare nella vita qualunque cosa avesse desiderato di fare. Peccato che i servizi di questo non se siano accorti.

    Se per lui fosse stata prevista l'adozione adesso sarebbe un ragazzino modello.
    E chi avrebbe dovuto fargli da genitori se non noi che lo avevamo accudito e coccolato da quando era piccolissimo?
    Pensa che ancora viene a trovarmi e mi racconta le sue malefatte ... quasi a cercare un rimprovero.

    Credo che questo significhi che comunque maggiore è la tutela di un bambino che non dovrà sottostare ai capricci di una mamma, maggiori sono le possibilità di farlo crescere sano e tranquillo.

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Cara Melena come mai voi non siete per l'adozione? Io credevo fosse il sogno segreto di ogni famiglia affidataria...credo che tra un bimbo e la sua famiglia ffidataria si crei un legame così stretto che viene naturale poi desiderare di poter avere più tempo di poterlo avere "sempre" con sè dipoterlo amare incondizionatamente per tutta la vita potendogli stare accanto. Cosa porta invece Voi a non volere tutto questo? Attenzione!!!! La mia non è assolutamente una critica mi piacerebbe solo capire il vs. punto di vista per poter imparare ancora qlc:face-smile:
    Saluti

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      CommentAuthorgrembo
    • CommentTime4 Mar 2008 modificato
     

    ciao, anch'io sto vivendo una situazione simile a quella di melena, ma con una ragazza di quasi 17 anni accolta in affido due anni fa.Situazione prospettata come semplice, con la mamma molto presente all'inizio e poi andata degenerandosi fino all'estrema soluzione in arrivo di un decreto di decadimento della partia potestà.
    Sono stata male per giorni sentendo la pressione da parte dei servizi circa la richiesta di adozione e anche quella, sempre velata, della nostra cara girl.Sono arrivata al punto che non sopportavo più la sua presenza accanto a me fino a che ho capito che mi sentivo pressata da una richiesta che non era una mia scelta. Dopo aver capito questa cosa ed essermi chiarita sul fatto che io NON VOGLIO ESSERE LA SUA MAMMA mi sono sentita meglio.La disponibilità data era per un affido e quello deve rimanere...chiaramente lei potrà stare con noi per sempre, ma non come figlia legittima....non ce la faccio proprio a pensare di adottare una ragazza che non ho cresciuto io, molto molto problematica....Penso sia sano desiderare figli sani....Peraltro sono mamma adottiva di un bimbo disabile...abbiamo una procedura di nuova richiesta adottiva aperta e un altro bambino di otto anni in affido...Credo che se melena deciderà di non proseguire con l'accoglienza del suo bimbo, con una preparazione adeguata sia possibile ancora accompagnarlo nella sua nuova famiglia...quella definitiva dove potrà trovare una mamma ed un papà...per sempre.Ritengo comunque assurdo che si lasci alla decisione di un minore la scelta adottiva, quando mi sembra ci siano già tutti gli elementi perchè il tribunale ed i servizi prendano questa decisione.:face-smile:

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    non è una contraddizione dire che è sano pensare di avere figli sani e quindi non vuoi considerare tua qst ragazzina di 17 anni con delle problematiche però hai in adozione un bimbo disabile quindi "non sano" con tutte le sue problematiche :face-sad: credo di essermi persa da qlc parte
    Un saluto

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Credo che con sano intendesse dare non una connotazione medica. Ha preso in affido una ragazza di 15 anni, quindi molto grandina, quasi una donna oramai. Cosa c'è di strano se dice che non si sente mamma di una persona che non ha per niente cresciuto, che ha avuto un rapporto forte con la mamma biologica? Se non la sente sua figlia, non la può e non la deve adottare. Del resto mi sembra che Grembo abbia dimostrato di avere una notevole capacità di dare amore visto il suo percorso adottivo ed affidatario. Figlia legittima implica tante cose, tutte serie e che devono essere tenute in considerazione, tra l'altro da tutte e due le parti in causa, sia genitori che figli.

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    CRICCHIA la mia non era un rimprovero o un giudizio io credo che ognuno debba fare quello che ritiene giusto per sè e per la sua famiglia e non bisogna fare nulla che non si senta in gradi di portare avanti con serenità volevo solo cercare di capire le sue ragioni

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Non lo avevo inteso come un rimprovero, Memole :face-smile: :face-smile:

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      CommentAuthorgrembo
    • CommentTime4 Mar 2008 modificato
     

    quello che volevo dire è proprio quanto scritto da cricchia...non mi sento sua mamma...oltretutto lei la mamma l'ha sempre idealizzata fino all'estremo..negando ogni problema..per quanto riguarda la mia adozione...è stato un percorso particolare....abbiamo dato la disponibilità solo per bimbi sani poi ci hanno proposto un bimbo con una malformazione fisica seria, ma col tempo risolvibile....la sua storia di abbandono più tutti gli interventi chirurgici subiti lo hanno chiuso in se stesso fino alla diagnosi di una sintomatologia autistica....Lo amiamo moltissimo e stiamo facendo tutto il possibile per aiutarlo perchè anche la sua situazione psicologica può essere reversibile...col tempo....L'incontro con lui inoltre ci ha aperto gli occhi sull'abbandono dei minori e dalla sua accoglienza è poi maturato il desiderio di diventare una risorsa anche per altri bambini in difficoltà.:face-smile::face-smile:

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Grazie grembo per la tua risposta ora sono decisamente più chiare le motivazioni :face-smile: In bocca al lupo per il piccolo

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime4 Mar 2008 modificato
     

    Pensate....2850 persone, solo a Firenze, sono in lista per l'adozione e magari non verranno mai calcolati finchè si stancheranno di aspettare..

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    quella dell'adozione è uan strada allucinante proprio ieri parlavo con una coppia nostra vicina di casa che è andata a prendere ilsuo pargolo in Colombia e lo hga portato a casa sabato scorso mi dicevano che loro hanno speso circa 17/18.000 euro per qst adozione capperi ma io non ho tutti quei soldi da spendere vorrà dire che devo mettermi il cuore in pace per quanto riguarda l'adozione???? :face-crying:

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    non so memole...è tutto molto triste....

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    ho letto anche sul forum di al femminile di qst costi ma non volevo crederci invece mi vengono confermati ma come mai tutte qst spese???? da dove scaturiscono??? e ci sono anche per l'adozione nazionale????

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    per l'adozione nazionale non mi risultano costi...

    I costi per l'adozione internazionale sono giustificati da:

    - pagare l'ente che fa da tramite
    - pagare l'avvocato nel paese di origine
    - pagare il soggiorno nel paese d'origine

    comunque gli enti mi pare debbano specificare i costi e la loro motivazione

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Ai costi di segnalati da Piripilla bisogna aggiungere quelli occulti..... tipo: alcuni paesi richiedono un periodo di permanenza a volte anche molto lungo (2 mesi) degli adottivi nel paese di origine del bimbo = 2 mesi di aspettativa senza stipendio. Più biglietti aerei, spese di soggiorno. Alcuni genitori fanno più viaggi di questo tipo prima di portare a casa il pupo. Moltiplicate quanto sopra. :face-plain:

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      CommentAuthorgrembo
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    per questi motivi noi pensiamo di aver ricevuto un dono davvero speciale quando siamo stati chiamati per l'adozione del nostro piccolo che aveva soltanto 29 giorni.
    Per chiarire l'adozione nazionale non costa nulla, ma purtroppo sono pochi i bambini dichiarati adottabili dai nostri tribunali....si preferisce lasciarli nel limbo dell'incertezza di affidi sine die a volte davvero senza senso....

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Posso chiedervi una cosa? Non capisco qual'è la differenza psicologica (materiale la capisco), per le persone che prendono in casa un minore , tra un affido sine die e un'adozione....
    In fondo, a quanto ho capito , entrambe sono per sempre....
    (giuro che non è una polemica è veramente, solo, per capire....)

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Ciao MElena, ben arrivata io posso solo dirti che anche io come te non parlo di adozione e la sola parola per il momento un po' mi spaventa.Forse la mia paura piu' grande viene quando penso ai miei figli e mi domando:Saranno d'accordo con questa nostra scelta?E quando mi domanderanno :perche' hai voluto adottare un'altro bambino?Io cosa rispondero'?Adesso non ho nessuna risposta a tutti questi????????? e credo che se dentro di noi non c'e' nessuna finestra aperta ,sia giusto raggoinarci molto molto bene.Sia per il bimbo ma anche per il tuo.Non voglio sembrare fredda nei confronti del bambino,ma certe nostre scelte ricadranno anche su tutta la famiglia e pensarci bene e' la cosa piu' giusta da fare per il bene di tutti.Spero di essere stata capita , sembrera' un po' freddo il mio modo di pensare,ma al momento e' quello che seto e volevo condividerlo con te.Spero troverai la rissposta ai :face-smile:tuoi ?????????Un saluto dalla tua amica di forum Debora

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Salve debora!!!
    questi problemi me li sono posti anch'io...ma quando hai avuto il secondo bimbo hai chiesto il permesso al primo? io no...l'ho resa partecipe, l'ho entusiasmata, ma abbiamo scelto noi e lei ne è contenta e beata! (si sta meglio in in due non da soli!!)
    Noi ci siamo avvicinati all'affido non perchè ci sembrava meglio per noi o alternativamente all'adozione ma perchè ci sembrava giusto aiutare delle famiglie in difficoltà, magari illudendoci, pensavamo che qualcuno avrebbe lavorato con noi per aiutare il bambino e intanto qualcun altro "lavorava" con la famiglia per far tornare tutto a posto!Non siamo ancora nel data base, dobbiamo ancora finire il percorso e non vedo l'ora di scendere in campo, e...avere tutti..i diritti di lamentarmi!!!:face-devil-grin::face-smile::face-devil-grin:
    IL nostro più grande problema è, invece, se non dovessimo essere totalmente convinti che la famiglia d'origine è "guarita" saremmo capaci di lasciare andare il mostriciattolo??? Saremo capaci di accettare e non criticare la famiglia d'origine? I nostri figli non si toccano, questo è chiaro:face-smile: ma riusciremo a limitare l'amore per lil bimbo in affido???
    Non vedo l'ora di cominciare!!!!!:face-smile:

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Infatti io mi riferivo alla definizione ADOZIONE che e' molto diversa d'affido, non e' una colpa non essere adatti ad adottare un bambino o non essere portati ad una decisione cosi' (parlo per me)importante per tutta ala famiglia.Se mi sono avvicinata al mondo dell'affido e non quello dell'addozione ci sara' un perche'.

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Io mi sono avvicinata all'affido, per il percorso di affido e non di adozione come alcuni fannoe non mi sento pronta per una situazione cosi' definitiva.Quando ho deciso di fare il secondo lo abbiamo sentito con il cuore e poi ci abbiamo provato non era detto che il boun DIO celo avrebbe mandato.

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Certo...ognuno ha le proprie motivazioni e ognuno ha un modo diverso di porsi...ma l'importante è dare una mano dove si può e finchè si può!!!!!
    vado a giocare apalla con Gigi!!:face-smile:

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      CommentAuthorgrembo
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    per emilia: affido sine die...sino alla maggiore età sicuramente e poi spetta al ragazzo/a decidere cosa fare...se rimanere con te, tornare a casa sua o rendersi indipendente....è probabile che la famiglia d'origine continui ad esserci...dunque che il minore la incontri, anche se magari solo sporadicamente...dunque chi hai in affido ha dei genitori naturali in vita. Adozione:chi viene accolto diventa tuo figlio legittimo a tutti gli effetti e della sua famiglia d'origine tu non sai nulla..Solo l'adottato al compimento del 25°anno di età può chiedere l'apertura dei fascicoli in tribunale per conoscere le sue origini. E poi vi assicuro che non si vivono le stesse emozioni...io sento molta differenza a livello emozionale tra mio figlio e i bambini che ho in affido per i quali non sono comunque l'unica persona di riferimento...

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime4 Mar 2008 modificato
     

    :face-smile:
    si la legge la conosco.
    La "parte delle emozioni" no...è proprio l'interazione è la parte che a me spaventa.

    Mio figlio ha preferito giocare con la sorella....:face-smile:

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    Per quanto mi riguarda, sono stata sempre molto sicura di come muovermi, prendere e aiutare un bambino che ha delle difficolta e' ben diverso da volerlo adottare .Non so' perche' ma riesco ha persare all' affido e no all'adozione,non velo so' spiegare.Pero' no credo che non ci possa mettere sentimento in tutto questo.

  3.  

    Quando arriva un bimbo in casa nostra, anche solo per le vacanze estive, io lo sento già figlio.
    Non mi riesce di fare distinzione tra chi è piccolo e chi grande, problematico o meno problematico.
    Non invado con questo la sfera della famiglia di origine, ma sto bene con ognuno di loro per il solo fatto che sono grato a Dio di avermeli mandati, anche per un solo giorno o una sola settimana.
    Chiedere a Chiara che bel rapporto con sua figlia in poche ore e chiedere sempre a lei se si è creata gelosia oppure ho invaso la sua sfera di genitore o quella del babbo.
    Un ragazzino che viene da due anni da noi in estate e verrà con noi in montagna sabato prossimo, mi chiama babbo ... e nessuno gli ha chiesto questo ... ma si vede che il rapporto che si è instaurato in maniera del tutto naturale mi fa riconoscere da questoi ragazzo come UN babbo ... non come IL babbo.
    A dimostrazione di ciò c'e' un ottimo rapporto con la famiglia di origine senza alcuna gelosia o interferenza ... anzi sono contentissimi del bel legame che abbiamo instaurato.

  4.  

    Adozione e Sine die.
    A volte non è che i tribunali vogliano tenere nel limbo certe situazioni ... il fatto è che spesso i tribunali dichiarano l'adottabilità di un bambino ma tra ricorsi ed appello ... da piccolo diventa grande ed è difficile, magari dopo un percorso di varie comunità, trovargli una famiglia adottiva.

    Ci sono invece tanti bambini che hanno problemi fisici non indifferenti: autistici, sindrome di down, senza un braccio, ciechi, labbro leporino (quindi da piccole a grandi malformazioni) e questi giaciono negli istituti ... quei bambini sono facilmente adottabili, ma nessuno li vuole.

    Devo togliermi tantio di cappello davanti a grembo e ringraziarla perchè non solo ha avuto il coraggio, come Lory, di accogliere un bambino la cui gestione non è facilissima, ma addirittura di rimettersi in gioco per un'altra adozione di questo tipo.

    Se non vuole l'adozione di una ragazza che ha in affido avrà le sue buone ragioni.

    Spero Grembo che potrai venire presto a trovarci in Toscana
    http://www.zizzi.org - 347.184.185.0

    Il sine die è qualcosa che nasce anche da esigenze particolari, che sono diventate quasi la norma: famiglie che mai potranno riprendere un figlio in casa, ma dove i rapporti con almeno un genitore siano buoni e non sono da interrompere.

    •  
      CommentAuthorroberta
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    ciao Melena e ciao a tutti, e' un po' che non mi faccio viva... ho visto che la tua storia ha suscitato molti commenti... diro' anche io il mio pensiero e scusa se sara' un po' "diretto". Non ho capito quale e' la differenza concettuale e pratica che tu attribuisci ad un'adozione rispetto ad un affido sine die. Me la spieghi? perche' quelle che vengono in mente a me sono solo negative... Magari invece ce ne sono di positive ma io non le vedo proprio. Ho conosciuto una coppia che aveva avuto un'affido sine die (che e' MOLTO diverso da un affido temporaneo) e il loro rimarcare sempre i confini della loro non genitorialita' anche di fronte al bambino, il loro tenerlo a distanza affettiva , la loro disponibilita' sempre limitata dai "principi" mi ha sempre messo una certa tristezza... Purtroppo per come ' finita non mi sbagliavo e il bambino ha sofferto tanto a causa di due egoisti. Non voglio dire che sia cosi' anche per voi ma veramente mi chiedo come si possa accogliere nella propria famiglia un bambino (sopratutto piccolo) stabilendo a priori una linea di confine nel non farlo sentire veramente parte di quella famiglia, figlio amato e voluto e accettato fino in fondo. Nell'affido questo non succede quando bisogna preservare rapporti con i genitori biologici, quando si sa che e' una parentesi di aiuto, quando l'eta' se il ragazzo e' gia' piu' grande (e non ne sente il desiderio) crea rapporti "tra adulti" e non genitore-figlio, quindi per "difendere" il bambino da sofferenze e mantenerlo consapevole della realta' della sua situazione (e chi fa affidi sa come e' difficile...). Ma in caso di un affido sine die la disponibilita' ad essere GENITORi deve essere totale. Qual'e' il confine? il cognome? La divisione dell'eredita' con i figli propri? Scusate ma io non trovo per niente sano desiderare figli sani... lo trovo un po' inquietante. E' sano desiderare figli felici e fare il possibile per renderli tali. E' sano se si sceglie di dedicare parte della propria vita a qualcun altro, farlo senza confini e limiti se non quelli che ci impone la legge e che razionalmente dobbiamo accettare. Se siamo noi ad avere troppi confini... bah, forse era meglio fare qualcos'altro. Se no si rischia di avere un bambino di cinque anni abbandonato prima dalla madre e poi da quella che lui riteneva essere la propria madre (e come dargli torto...) perche' non si merita un cognome. Scusate forse sono stata troppo dura ma e' cosi' che penso

    •  
      CommentAuthorire.let
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    palle palle palle .....scusa riccardo ma e uno sfogo tu dici che questi bambini sono adottabili ma in istituto perchè nessuno li vuole ebbene non so quanti fax ho mandato e quante telefonate per cercare di adottare un bambino F di pochi mesi senza un braccino ho fatto richiesta esplicita di disponibilità per bambini con handicap non gravi , questo non perchè ho pregiudizi ma perchè lavorando tutti e due un assistenza continua non potremmo comunque darla, e preciso che siamo idonei all'adozione nazionale ma forse tenerli in istituto e nell'interesse di qualcuno senno perchè.....

  5.  

    Che ci sia un interesse a tenerli in istituto è chiaro da parte delle comunità.
    Che a volte l'interesse sia anche dei servizi che non devono rompersi le scatole più di tanto della serie "c'è già una soluzione, lasciamo questa" è altrettanto chiaro.
    Che purtroppo c'è una legge che non tutela i bambini e lascia che anche ragazzine fresche di laurea che non sanno cosa voglia dire sofferenza possano decidere sul futuro di un bambino è tristemente acclarato.

    Ma ci sono anche giudici che nel loro tempo libero si dedicano a cercare una famiglia a quei bambini per i quali i servizi sociali hanno gettato la spugna marcandoli come "bambini destinati a vita alle comunità terapuetiche o agli istituti per bambini con menomazioni" e sono giudici che si mettono anche contro i servizi sociali.
    Ho la grande fortuna di essere amico di uno di questi (uno dei nostri bambini arriva da lui).
    Non credo che bisogna sparare sul mucchio. Se si spara si deve mirare bene, ovvero sparando a chi individui essere colpevole di mancanze o di cose errate, ma non su tutti.
    E bisogna anche sapersi guardare in giro per distinguere chi nel mucchio è a favore dei bambini e chi no e rivolgersi ai primi piuttosto che ai secondi.

    Se vuoi ti posso far incontrare con qualcuno che potrebbe aiutarti.
    Prima di far questo però è necessario conscerci di persona perchè sarei chiamato a parlare di te e della tua famiglia e non posso farlo dicendo di averti conosciuto solo dalle righe di un forum.

    •  
      CommentAuthorire.let
    • CommentTime4 Mar 2008
     

    SCUSA L'ATTESA NELLA RISPOSTA STAVO LEGGENDO A MIO MARITO LA TUA RISPOSTA NOI (LAVORO PERMETTENDO) dovremmo riuscire ad avere 4 giorni di ferie la 1 maggio al 4 maggio potremmo se sei disponibile venire a trovarti e conoscerci meglio

  6.  

    Grande! Vi aspettiamo a braccia aperte e con enorme piacere.
    Considerate solo una cosa che il 17/18/24/25 maggio avremo una grande festa con più di 7.000 persone quindi in quei giorni saremo immersi nei lavori e nei preparativi.
    Parleremo, ma solo a fine giornata ... ma in quattro giorni il tempo per parlare sarà comunque tanto e sarà comunque bello conoscerci.

    •  
      CommentAuthorire.let
    • CommentTime5 Mar 2008 modificato
     

    noi verremmo dal 1 maggio al 4 maggio io dopo non posso lavoro e comunque potremmo dare una mano nei preparativi

  7.  

    Ok ... letto la modifica :face-smile:
    Condividerete con noi questo momento e servirà per conoscerci meglio

    •  
      CommentAuthorgrembo
    • CommentTime5 Mar 2008
     

    che bella l'immagine scelta per il mio nome...suono davvero la chitarra e dunque mi rappresenta...in realtà non sono nuova a questo forum ma ho dovuto ricrearmi un nuovo nome perchè non sono riuscita a ricordarmi la password nè a cambiarla con la procedura suggeritami...sono mooolto imbranata.... Non capisco perchè sia inquietante desiderare un figlio sano....penso che ogni mamma in attesa desideri avere un figlio sano, questo non significa certo per me che un figlio con problemi possa essere meno amabile perchè la vita è amabile in tutte le sue forme ed è compito di ciascun genitore garantire la serenità e la felicità per ogni figlio...In realtà io sono mamma di una casa famiglia, per cui le accoglienze di bambini in casa saranno numerose e mutevoli. Anche io accolgo ogni bambino che arriva da me come un figlio e lo vivo da subito così, ma sto bene attenta a non coltivare illusioni in coloro che entrano a far parte della mia famiglia, perchè so che non sarà per sempre e per loro desidero che possano trovare una famiglia stabile e per sempre..che sia la loro o un'altra....Mi piacerebbe andare a Livorno a confrontarmi con Riccardo e chissà...magari più avanti...riuscirò a combinare una vacanza....

  8.  

    ... e noi saremo ad Orentano ad aspettarti con la tua tribù per un confronto ed un reciproco scambio di esperienze ed opinioni. La pasqua è in arrivo e poi ci sono i ponti del 25 aprile e del primo maggio.
    Vi aspettiamo

    •  
      CommentAuthormelena79
    • CommentTime5 Mar 2008
     

    ciao, scusate non sono sparita, sono solo state giornate un po' piene, un po' invidio chi riesce a passare spesso per il forum;)
    avete detto un sacco di cose in cui mi ritrovo e altre in cui non mi ritrovo per niente...ma forse perchè le interpreto male. Sono diversi giorni che anche io continuo a domandarmi perchè non mi sento pronta ad un si all'adozione, sia a livello generale sia riferito alla situazione che stiamo vivendo.
    Non so fare un elenco dei motivi come Roberta del perchè no..so solo che se mi penso mamma adottiva non mi ci vedo..e anche a me vengono un po' i brividi, è un percorso che non ho valutato e che non sono intenzionata a valutare perchè lo sento proprio lontano da me e da quello che mi sembra che sia la mia famiglia, non una famiglia adottiva ma una famiglia affidataria. Se cerco in internet le due definizioni di affido e adozione sono due cose dove sulla carta una a un termine , una famiglia di origine quasi sempre presente,e non hai nessun legame giuridico con il bambino, l'altra non ha termine e tu ti prendi in carico il minore al 100% come se fosse un bimbo di pancia, e non c'è nessuna famiglia con cui mantenere i contatti. Ecco, io mi sento più per la prima, non per la seconda, sento di poter dare un sacco di amore a chiunque passerà per la nostra casa ma mantenedo salde le sue origini, dando un tempo più o meno lungo alla cosa, dando la possibilità una volta grande alla persona di scegliere dove stare, dandogli comunque una famiglia.
    Se volete posso anche proavare ad analizzare la situazione che vivo attualmente ( e qui Grembo mi ha dato una mano)anche io non mi sento e a oggi non voglio fare LA MAMMA di L.Attenzione non prendetela male, gli voglio un bene incredibile, è parte di noi, quando vedo giocare L. e mio figlio insieme sono una cosa meravigliosa e il mio bimbo di 18 mesi a volte mi insegna quasi quasi di più lui che altre persone l'amore incondizionato per questo bimbo. Ma in contemporanea a questo c'è una vera mamma, c'è una vera mamma che chiama tutte le settimane e che lo vede mensilmente, c'è un desiderio incredibile di L. di stare e tornare con lei (più che comprensibile, non gli ha mai fatto niente di tremendo ai suoi occhi, non ha storie di abusi e di violenze), c'è una forza incredibile che lo spinge a rifiutare la figura di una "nuova mamma", non vuole le mie coccole, non mi corre incontro all'uscita di scuola anzi chiede se può rimanere lì, l'altro giorno con una rabbia incredibile ha urlato che voleva ammazzarmi...e ci sta tutto se volete perchè sente di non poter "tradire" la sua vera mamma. Al contrario di quello che dice Roberta è lui che mi chiede di dire che non è nostro figlio, è lui che chiede dei "confini" e che non accetta che si dica "Guarda è arrivata la mamma"quando lo vado a prendere a scuola.E io umananmente ammetto che davanti a tutto questo provo con tutta la mia forza a fargli da mamma ma a oggi forse neanche io sarei in grado di dire che voglio ESSERE LA SUA MAMMa.
    Mi rendo anche conto che sono cose talmente difficili da esprimere che probabilmente le parole non aiutano a capire bene cosa sento.
    Voglio però rispondere a Roberta, dicendo però fin da subito che forse intendo male le sue parole...

    Ma in caso di un affido sine die la disponibilita' ad essere GENITORi deve essere totale

    E' sano se si sceglie di dedicare parte della propria vita a qualcun altro, farlo senza confini e limiti se non quelli che ci impone la legge e che razionalmente dobbiamo accettare. Se siamo noi ad avere troppi confini... bah, forse era meglio fare qualcos'altro.

    Questo era un affido sine die un po' particolare, chiedevano una famiglia che non lo prendesse in affido pensando di mantenere rapporti settimanali con la mamma fino alla maggiore età, certo una famiglia di riferimento, LA famiglia di riferimento anzi, ma sempre con un rapporto costante con quella di origine. DAvanti a questo nessuno diceva di si proprio per il discorso della mamma, a noi fin dall'inizio dell'iter il problema della famiglia di origine non dava problemi e quindi ci sembrava un affido giusto per la nostra famiglia.

    E' sano se si sceglie di dedicare parte della propria vita a qualcun altro, farlo senza confini e limiti se non quelli che ci impone la legge e che razionalmente dobbiamo accettare. Se siamo noi ad avere troppi confini... bah, forse era meglio fare qualcos'altro.

    Per me è più che sano se si sceglie di dedicate parte della propria vita a qualcun altro attraverso l'affido farlo con dei confini e dei limiti ben precisi. Quando ci fanno il cosro per diventare affidatari ci chiedono a che tipo di accoglienze ci sentiamo portati, questo per evitare di fare abbinamenti sbagliati...è un limite?O è la strada migliore per evitare di far star male dei bambini. Certo poi ci sono famiglie splendide che non danno limiti e sono pronte a tutto...meglio per loro e per chi vivrà con loro. Ma non si può quando si parla di affido pensare che vada bene tutto, perchè ognuno di noi è portato e chiamato per fare alcune cose magari altre no. Non sarei mai in grado per esempio di prendere bimbi sieropositivi, so che vivrei nel panico, egoismo?Chissà...Vuol dire che non sono portata per l'affido?No vuol dire che non mi sento pronta a questo.
    Ho visto famiglie prendere in casa tutto, senza darsi limite ed arrivare a scoppiare senza riuscire a seguire bene nessuno, ne ho viste altre invece reggere situazioni incredibili, li ammiro si, ma non vuol dire che tutti debbano essere così.
    Scusate la pezza ma non riuscendo a scrivere più volte al giorno vi tocca leggere un solo messaggio interminabile ;)

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime5 Mar 2008
     

    Cara Melena , io ti appoggio in tutto quello che ho letto,avere dei limiti non e' da vergognarsene ,specialmente quando si tratta di famiglie e bambini.Anche io come te ho sempre pensato all'affido e no all'adizione ,ma con questo non voglio dire ,che i bambini che avro' in affido saranno meno amati di altri.SONO DACCORDO CON TE :face-angel:

  9.  

    Grazie delle tue spiegazioni Melena.
    Forti e chiare.
    Capisco che sono sensazioni, stati d'animo molto particolari e difficili da riuscire ad esprimere a parole su un forum dove a livello umano nessuno cnosce te, nè le tue esperienze, nè la tua famiglia ...
    Grazie perchè avresti potuto risentirti dalle nostre parole e scappare chiudendoci la porta in faccia.
    Invece con amore e pazienza hai aperto il tuo cuore ed hai cercato di spiegarci la tua sensazione.
    Rispetto tutto questo e ti ringrazio profondamente per questa opportunità di confronto che ci doni.
    Non condivido tutto ciò che dici, ma mi sono già espresso e non voglio ripetermi, ma rispetto le tue idee e sono contento che ti occupi di bambini e di affido e sono certo che saprai fare un ottimo lavoro ed essere un'ottima famiglia affidataria.
    Mi farebbe davvero piacere se un giorno poteste venire a trovarci, sarebbe bello davvero potersi conoscere di persona e confrontarsi.
    Un abbraccio a te e alla tua famiglia.

  10.  

    Ciao a tutti!

    E' da qualche giorno che non scrivo ed ora vi ho letto tutto d'un fiato...questa discussione mi appassiona molto e mentre vi leggevo avrei voluto dire un sacco di cose ma(come sempre!) non so se riuscirò a dirle tutte...

    Credo che Elena abbia espresso nell'ultimo post, molto chiaramente, le sue paure, i suoi limiti e le sue difficoltà...

    Premesso che in queste cose non credo si possa parlare in termini di "giusto e sbagliato", poichè ognuno è diverso dall'altro, ognuno ha una storia personale unica e irripetibile, ognuno ha le sue motivazioni squisitamente e intimamente personali, non giudicabili, per fare delle scelte piuttosto che altre che abbiano a che fare con il prorpio bagaglio di vissuti, emozioni, esperienze, relazioni.

    Credo che Elena abbia paura più di non essere accettata in qualità di GENITORE da L., più che di accettare L. in qualità di FIGLIO.
    Che si tratti di affido o adozione è importante che si inneschi quel legame intimo di reciproco riconoscimento, di reciproca fiducia e investimento emotivo, quella famosa "BASE SICURA" su cui poggiare l'intero percorso evolutivo, educativo e di crescita e genitorialità.
    A volte l'adulto parla tenendo in considerazione solo il punto di vista dell'adulto, in questo caso il genitore, ma dall'altra parte c'è un'altra persona, altrettanto importante, che necessita di riconoscere l'altro ed investirlo di fiducia e legame genitoriale, il bambino appunto.

    Il caso che Elena ci riporta è un caso in cui il bambino non la riconosce, non la gratifica, le manifesta rabbia ecc...
    Questo credo sia inevitabile perchè lui sa bene che la sua mamma sia un'altra e magari percepisce anche Elena come la "strega" che lo porta via dalla madre, e non come colei che lo aiuta in una importante fase di crescita.
    Il bambino non ha ancora gli strumenti per comprendere la delicata e difficile politica dell'affido (spesso difficile da comprendere anche per gli adulti, figuriamoci!) per cui è normale che se la prenda con chi non centra, d'accordo, ma con chi attua (secondo lui) questo distacco per lui doloroso.

    Credo che questo ferisca Elena e la porti ad essere spaventata, poichè non deve essere facile per lei, ed inevitabilmente a difendersi poichè questo sentirsi rifiutati fa male..

    L. non rifiuta Elena in quanto Elena ma rifiuta qualsiasi cosa lo allontani da sua madre, è arrabbiato, è naturale...
    provate a tornare ai vostri 4-5 anni...lo avreste accettato con facilità, amato ecc...chiunque vi avesse portato via dalla vostra adorata, idealizzata, onnipotente e bellissima MADRE????

    Elena in bocca al lupo!

    Per Memole rispetto alle Adozioni Internazionali:

    Ci sono Enti in cui si spende anche meno di 17,000euro, oramai ci sono comunque delle tariffe a cui gli Enti devono attenersi, prima era un pò una giungla, ognuno faceva ciò che gli paresse, poi la CAI (Commissione Adozioni Internazionale) ha stabilito un tariffario e dei criteri omogenei... L'Ente presso cui lavoro credo spazi dagli 11 ai 13mila euro, considera che una piccola parte va all'Ente per pagare il corso di Formazione alle coppie obbligatorio, per le spese di mantenimeto dell'ufficio, del personale, per le pratiche eccc...Considera che un'altra parte va al viaggio, vitto e alloggio (per adottare in Russia ad es. devi andare in Russia 3 volte, per l'abbinamento, la sentenza e la sentenza ingiudicata, e stare lì 1 settimana ogni volta), un'altra parte va al paese di origine del minore poichè viene pagato un traduttore per ogni pratica e documento inviato dall'Italia, e un interprete che vi seguirà in quel viaggio dall'inizio alla fine, dall'aereoporto all'Istituto, all'abbinamento, alla sentenza ecc...almeno il nostro Ente funziona così.

    Spero di essere stata chiara, sebbene lunga!
    Ma dopo qualche giorno di non assidua presenza avevo qualcosa da dire!:face-smile:

    Cristina

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime5 Mar 2008
     

    11.000 euro cioè 22 milioni di vecchie lire.....
    credo che solo i benestanti possano avvicinarsi all'adozione internazionale...

  11.  

    Si purtroppo si...anche se, l'altro giorno, parlavo con il responsabile dell'Ente che è più dentro a queste cose diciamo burocratiche e si occupa di questo e mi diceva che ci sono una serie di sgravi per le coppie adottive es. ti danno mille euro per il primo figlio, altre mille per un'altra cosa, altre mille per un'altra ancora...insomma la somma si ridurrebbe...se vi interessa potrei farvelo sapere meglio...

    Purtroppo le adozioni nazionali sono in percentuale bassissima, per cui l'adozione internazionale è una strada quasi obbligata per chi vuole adottare, le nostre coppie adottive sono tutte idonee sia per la nazionale che internaz. ma dopo anni di attesa si sono rivolti a noi...e mi dicevano che la maggior parte dei bimbi dichiarati adottabili in Italia sono stranieri poichè in italia ormai vince più la politica dell'affido, in effetti prima che ti tolgano la patria potestà ce ne vuole...

  12.  

    ... se l'affido fosse gestito seriamente credo che sarebbe un'ottima politica

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      CommentAuthorire.let
    • CommentTime5 Mar 2008
     

    pensate che ci sono delle banche che aprono mutui a tassi agevolati solo per adozioni internazionali

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime5 Mar 2008
     

    Grazie Cristina certo è che i costi sono sempre elevati x noi :face-sad:
    ma anche se è straniero ma vive in italia viene considerato nazionale giusto??? scusate l'ignoranza....a noi va benissimo un bambino straniero non abbiamo pregiudizi l'unico problema per noi sono i costi per l'internazionale e i tempi di allontanamento da casa :face-sad: