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Leggendo le vostre presentazioni mi sono resa conto di una cosa: dei presenti su questo forum solo una piccola parte ha avuto esperienze di affido. Molti di noi sono ancora nella fase di limbo, con i piedi pronti a scattare ma fermi al via.
Perchè?
A gennaio, parlando con una mamma che non vedevo da un pò di tempo, ho raccontato di aver iniziato il percorso per diventare affidataria. E lei mi ha risposto: "Lo sarai nel giro di pochi giorni allora! C'è pieno di bambini che devono andare in affido!".
Sapete, la pensavo così anch'io fino a pochi mesi fa. Pensavo che i Comuni avrebbero iniziato a fare salti di gioia subito dopo la mia telefonata e che una settimana dopo avrei avuto un bimbo in casa. D'altronde è risaputo che tutti cercano genitori affidatari!!! Quando poi ho avvisato i servizi che volevamo dare la disponibilità anche per l'handicap pensavo ancora che sarebbero corsi un paio di ore dopo a casa mia a lasciarmi un bimbo.
Non voglio riaprire il discorso sulle incapacità o sulla cattiva volontà dei servizi sociali, ma provare ad analizzare la situazione anche da altri punti di vista. Perchè, ora lo posso dire con certezza, è veramente difficile diventare genitori affidatari.
C'è il problema delle volontà dei servizi sociali, c'è il problema dell'età dei figli biologici, c'è il problema di analizzare le motivazioni che spingono all'affido.....e quali altri problemi?
Di fatto vedo che di fronte ad una emergenza, pensiamo agli appelli dei comuni di Torino o di Milano, non è propriamente vero che non ci sono famiglie che si rendono disponibili. Ma di quelle famiglie molte non sono adatte. Oppure lo sarebbero ma non vengono trovati i mezzi per renderle adatte ed ampliare così il range delle disponibilità?
Allora, domanda fatidica, è veramente l'affido la strada adatta per aiutare questi bambini in difficoltà? o l'affido è una risposta non completamente pertinente alla domanda posta?
Sarebbe interessante inoltre avere i grafici delle risposte agli appelli dei Comuni. Intendo: lancio l'appello, ricevo x risposte, di quelle x ne ho scartate un numero y per vari motivi, delle z rimaste h casi si sono concretizzti. Ci sono da qualche parte, Riccardo? Perchè magari partendo da questi dati concreti si potrebbe arrivare a capire meglio questa realtà...
Scusate, ho scritto un sacco!!!!
Non ci sono dati disponibili, almeno nei termini da te richiesti, perchè essendo tutto demandato ai vari comuni ... e non essendoci obblighi di legge in tal senso ... ed essendoci la privacy ... i comuni non forniscono questi dati, anche per non essere magari criticati.
So di Livorno, quanto mi disse una volta qualche anno fa la responsabile dei servizi, che su 30.000 volantini messi in città 3 furono le famiglie che risposero, ed una sola fu quella considerata idonea.
Siccome eravamo in un contesto che "Livorno fa poco per l'affido", si voleva comunque addossare la colpa sulla mancanza di famiglie ... quindi dubito fortemente tali dati ... magari li ho capiti male io
Il problema è un altro: c'è tanta ignoranza (a proposito di questo aprirò tra poco un'altra discussione) nella gente ... molti non sanno cosa sia l'affido e chi lo sa non ha idea di come si porti avanti ... noi siamo nati proprio per cercare di dare queste risposte ... ma fare cultura è cosa lunga e difficile. I comuni avrebbero le armi per farlo, ma tutto costa ed allora i primi tagli avvengono proprio in questo settore. Qunati sono i comuni che facciano vera sensibilizzazione verso l'affido? Quante volte sentite spot sull'affido in tv o in radio? Quanti cartelloni pubblicitari vedete nelle strade delle vostre città o paesi?
Anzi ... anche comuni che camminano bene in questo campo (ne ho avuto notizia pochi giorni or sono) tagliano i fondi, riducono i dipendenti, diminuiscono i monte ore, cambiano persone con esperienza perchè il loro stipendio sarebbe troppo elevato con ragazzine di prima nomina che tutto devono imparare e lasciano che gestiscano affidi difficili che poi vanno inesorabilmente a fallire.
Che l'affido non sia la miglior risposta per aiutare un bambino è fuori discussione. Ma se l'affido è difficilmente percorribile, figuriamoci altre soluzioni, del tipo metto una persona di mia fiducia in casa (una serie di persone che si diano il cambio) 24 ore al giorno per un certo periodo dopo il quale se le cose vanno bene e migliorano ok, altrimenti il bambino va in adozione diretta.
Sono stato categorico e certo sarebbe una soluzione tutta da verificare (addirittura impossibile con le leggi attuali perchè prima di arrivare ad un decreto di adozione definitivo, laddove la famiglia si opponga, passano talmente tanti anni che il bambino ha un'età tale che nessuno lo voglia più neanche in adozione), ma questo per dire che l'affido è attualmente l'unica arma che abbiamo per aiutare i bambini. Va migliorata, certamente ... ma questa è.
Proposta.
Vedete la legge sull'affido - Legge 28 marzo 2001, n. 149 - e vedete cosa cambiareste o quali suggerimenti dareste, o quali critiche fare ai comuni e ai
servizi sociali ... qualcosa non di cattivo, ma di costruttivo, del tipo:
la legge dice di fare pubblicità all'affido. I comuni non la fanno. Ci dovrebbe essere una commissione di vigilanza che, partendo dalle segnalazioni dei cittadini, si muova e produca una lista, consultabile da tutti su chi fa pubblicità all'affido, quali iniziative, quante famiglie affidatarie stanno facendo il corso per l'affido (previsto dalla legge), quante si "diplomano", quante iniziano l'affido ed entro quanto tempo dalla loro richiesta di esser famiglie affidatarie.
Allora i comuni avrebbero visibilità, avrebbero voti, sarebbero incentivati a investire nel sociale.
So che è brutto ... ma per svegliare i politici il solo modo è quello di fargli vedere un ritorno in termini di immagine. Anche laddove ci sia un politico che agisca con il cuore e voglia dare soldi al sociale, trova sempre altri politici (la maggior parte) che fanno i conti e dicono "un milione mi fa prendere più vosti se destinato ad abbellire una piazza oppure se invaito al sociale". Ora la risposta è ovvia, ma se riuscissimo a far si che i politici ed i comuni avessero visibilità con il sociale in generale e con l'affido nel nostro caso ... sono certo che qualcosa cambierebbe in meglio.
Sono apprezzati anche i suggerimenti dai servizi sociali, dai politici, dai comuni.
Se vi va l'idea siate molto schematici nelle vostre risposte per non perdersi in mille parole e rischiare di non farcela a leggere tutto.
Scrivete le vostre idee sul forum e poi mandatele per mail anche a me info@sos-affido.it e a Jamin admin@sos-affido.it
Se riusciamo a fare una cosa veloce, magari le mandaiamo ai politici che stanno chiedendo il nostro voto per il 13 aprile e vediamo se e cosa rispondono ... il momento è propizio.
La mopglie di Fassino, al Serafini, nelle liste di Veltorni è la presidente della Commissione Infanzia ... vediamo un po' che ci dice.
su questo forum avevo letto una proposta interessante (ma è da vedere come viene attuata) di creare delle liste regionali delle persone che si vogliono occupare di affido... in modo che se ci sono comuni sensibili al tema possano trovare le famiglie. così non sarebbero più le famiglia a dover cercare i comuni cosa che mi sembra che accada adesso.
ho visto che le famiglie affidatarie intervistate per la tesi vedono come "necessaria" una figura professionale diversa dagli assistenti sociali che si occupi solo di loro (se hai bisogo o ci vuoi capire meglio ti mando la tesi...). quindi perchè non proporla?
penso che ci sia bisogno di fare publicità veritiera sull'affido.... non so se avete visto quella di milano...orrida secondo me!
se hai bisogno di ricercare materiale specifico sono qui...
Grazie Pollon. Se mi mandi la tesi ne sono contento.
Per le liste regionali deve però cambiare la legge perchè tutto ciò che è materia di affido è demandato ai comuni.
Poi c'è la privacy e gestire dei nominatvi oggi è cosa assai difficoltosa.
te la mando quando è finita... entro la prossima settimana
3 famiglie in tutta Livorno sembra veramente poco credibile !
E' da ieri che penso al post che ho scritto, è un argomento che mi interessa tanto, anzi che brucia per me. Non arrivare mai ad un affido perchè ho dei figli piccoli è una cosa che difficilmente riuscirei a digerire. Molte famiglie come la mia potrebbero essere scartate per lo stesso motivo. Allora mi chiedo se non si potrebbero valorizzare in altro modo.... come? il grande enigma! Butto lì qualche rilessione: un data base a livello nazionale (che bella utopia!!!!) di famiglie disponibili e bambini da affidare, incentivare l'affido di certe categorie di disabilità e dare adeguati supporti alle famiglie per sostenere questo impegno, valutare bene le reali possibilità delle famiglie che si offrono. Leggevo ieri i vecchi post. Ne ho trovato uno (forse il titolo era la prima volta, ma non sono sicura) dove si raccontava del primo contatto tra una neo famiglia affidataria e le ass soc su un caso specifico. Si trattava di un bimbo cinese di 4 anni con problemi motori( tutore rigido ad una gamba), un affido "facile" perchè i genitori erano validi affettivamente per il piccolo ma non avevano il tempo per seguirlo da un pdv medico. Tra l'altro un affido parttime mi sembra di ricordare. Era stata selezionata una famiglia senza figli con entrambi i coniugi occupati. In un caso come questo una situazione familiare come la mia o come quella di Emilia (bimbi piccoli) sarebbe stata da tenere in considerazione.
Altra considerazione: bisognerebbe che una legge fissasse i tempi massimi per concludere l'istruttoria e dare un esito agli affidatari.
http://www.comune.torino.it/casaffido/aff_diventa.htm A seguito dei colloqui e/o degli incontri di gruppo di cui sopra le persone disponibili all'affido dovranno seguire un percorso di conoscenza individualizzato.
Tale percorso, consistente, di norma, in 4 colloqui con un'Assistente sociale ed uno Psicologo, da un lato deve consentire una conoscenza di tutti i componenti della famiglia e dall'altro permettere agli aspiranti affidatari di comprendere la realtà dei nuclei familiari seguiti dai Servizi territoriali ed i loro bisogni.
Questo percorso, da svolgersi entro quattro mesi dall'offerta di disponibilità, si conclude con un momento di "restituzione" da parte degli operatori che informano gli aspiranti affidatari circa l'esito dello stesso.
Un tempo certo e massimo sarebbe una cosa molto positiva. Ad esempio, secondo me la mia provincia è abbastanza predisposto all'affido, fa pubblicità attraverso un cinema itinerante con dibattito finale, ha uno sportello affido aperto una volta alla settimana, ha una presidente di associazione sempre disponibile a risponderti anche al cellulare. Però i tempi sono devastanti a livello comunale. Quindi in teoria funziona, in pratica no.
Sai Cricchia, c'è anche un'altra possibilità. Se si "entra nel giro" delle famiglie affidatarie, forse puoi dare una mano in un altro modo, prima di arrivare ad un affido: dando una mano, un appoggio, un paio di ore in cui una famiglia affidataria ha da fare qualcosa e potresti tenere il bimbo affidato o no. Oppure fare una telefonata, sentire come va... non bisogna sottovalutare questo tipo di aiuto.
Hai ragione, questa è la mia idea di vita. Vivo circondata da persone che si fanno pagare per aiutare, è una mentalità orrenda ma è inutile negare che è quella più comune. Aiuto chiunque mi capiti a tiro () e aiuto per amicizia o perchè essendo spesso sola anch'io capisco le necessità di chi ha bisogno di aiuto. Una mia amca mi ha chiesto se avrebbe potuto contare su di me una volta nato il suo secondo figlio nei periodi in cui era all'estero per lavoro. Ovviamente ti pago, ha aggiunto. Ed io l'ho guardata un pò stralunata e non ho potuto che risponderle: se ti aiuto è perchè mi fa piacere aiutarti, se vuoi pagare qualcuno non chiedere a me.
Questa è la vita che piace alla mia famiglia.
Ma non mi basta. Io sento il peso di chi non posso aiutare di più. Il pensiero che c'è un bimbo che vive in una situazione di merda mentre io sono ferma prima del via non mi da pace. Oggi ero dalla pediatra per far visitare la mia bimba malata. Aveva la febbre alta ed era in braccio. Ovviamente anche il piccino è venuto a sedersi in braccio. E così, accatastati uno sull'altro, abbiamo passato 10 minuti facendo naso-naso-naso, fronte-fronte-fronte, etc.... ero la mamma più contenta del mondo ma allo stesso tempo c'era una voce che mi diceva: "che schifo, ci sono bimbi al mondo che non hanno mai fatto naso-naso ed io ho ancora un pò di posti sulle mie gambe"!
mentre stavo leggendo il tuo post e arrivata di corsa la mia piccola che mi ha tirato giu la testa e mi ha dato un bacino e mi ha detto mamma ti voglio bene ed e scappata via ....ho ancora tanti bacini da dare spero di fare felice qualche altro bimbo
In questi giorni la mia bimba grande è malata. Di solito è veramente scorbutica ma quando è malata diventa uno zuccherino. La sto prosciugando di baci. E poi passo al bimbo più piccolo, sempre pronto a darli e riceverli. Poi al gatto nero. Poi al gatto bianco, solo che ha il raffreddore ed è un pò fastidioso baciarlo per via dell'alito. Quasi quasi ora tiro fuori un pesce rosso dall'acquario!!!!!!
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