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Quante volte dite ti Voglio Bene alle persone a voi care?Ho notato che al giorno d' oggi questi gesti hanno poca importanza,ma per me contano moltissimo.Se vogliamo far cresciere i nostri bambini in un ambiente amorevole e cosi' far imparare a loro ha non vergognarsi ha isprimere questo sentimento.Cosa ne pensate?
Credo anch'io....
l'ultima cosa che dico ai miei mostrilli prima di addormentarsi è "ti voglio bene"...
già ho detto che sono una baciomane e una abbracciomane....e anche i miei figli sono come me..mia figlia di 15 anni mi bacia nell'atrio della scuola dove le ragazzine della sua età baciano i ragazzini...il mio mostruoso scorpione,il mio figlio di sangue minure,è velenoso ma ama i baci e gli abbracci,spesso cerca rifugio fra le mie braccia....il piccolino,figlio di cuore e un coccolonissimo e nessuno gli fa mancare baci e abbracci......prende anche qualche pugno e spintone però dai suoi fratelli...siamo a casa mica in paradiso ciao a voi
la mia piccola se ogni ora non mi dice mamma ti voglio bene non e felice infatti la mostriciattola approfitta anche quando fa le marachelle sa che mi sciolgo e arriva con frasi del tipo".....sei la mamma più bella del modo ti voglio bene..." ed e li che mi sciolgo e me la mangio di baci!
Non credo che questi gesti oggi abbiano poca importanza...le vostre testimonianze lo dimostrano.
Oggi siamo solo troppo spesso indaffarati e persi dietro al ritmo degli impegni quotidiani che forse gli unici momenti per emozionarsi sono solo quelli dettati dalla televisione (si ride e si piange solo se qualche programma ci fa ridere o piangere). E voi credetemi, siete una straordinaria eccezione. Bisognerebbe invece riappropriarsi delle emozioni. Si, ci vorrebbe proprio una bella educazione. Bisognerebbe non vergognarsi, ma non solo di dire "ti voglio bene". Bisognerebbe non aver timore di dire quali siano le nostre emozioni, i nostri turbamenti, le nostre debolezze. E per riuscire in questo bisogna a mio avviso essere molto tolleranti e insegnare ai bambini (e purtroppo non solo a loro) a non mettere mai in discussione i sentimenti degli altri, in modo da non inibire alcun tipo di esternazione. Forse solo così si può uscire da questa anestesia generale.
Con i miei pargoletti (ormai alcuni più alti e grossi di me) passo ogni sera ed ogni sabato pomeriggio a parlare.
Spesso mi scuso se ho sbagliato qualcosa verso di loro, oppure ragiono con loro della scuola, nel bene e nel male.
Il sabato pomeriggio leggiamo il Vangelo della Domenica e arriviam a parlare di tutto ... anche due o tre ore per volta.
Parlare con loro è la cosa che mi piace di più. Stimolarli al dialogo, a dire le cose che sentono dentro.
Chi ha ricevuto tanti abbandoni non sempre è pronto a dire "ti voglio bene" e non sempre crede a chi gli dice "ti voglio bene".
Dirlo è importante, e lo faccio spesso, ma credo che dimostrarglielo sia ancora più importante.
Tanti sono i volontari apparsi da noi, tanti gli hanno detto "ti voglio bene" ... per poi sparire nel nulla donde venivano ... senza nemmeno ricordarsi di loro con una telefonata o un biglietto di auguri per il compleanno.
Baci, abbracci e coccole non devono mancare, così come le regole, la coerenza, l'esempio, le dimostrazioni di affeto con i fatti.
Sono cresciuta senza mai aver sentito una frase come questa dai miei genitori, ma non ne ho sentito la mancanza perchè ogni giorno me lo hanno dimostrato con i loro gesti: alzandosi all'alba, accudendoci, pensando a mandarci a scuola con dei sacrifici, insegnandoci a "stare al mondo" con umiltà. Certo adesso io ho difficoltà a dirlo a loro ma cerco di dimostrarglielo ogni giorno, andandoli a trovare per una chiacchierata, cercando di far vdere che so badare a me stessa e che sono riusciti ad insegnarmi a "stare al mondo. Spero di essere con i miei figli un pochino più affettuosa ma non per questo critico i miei genitori."
Grazie mamma e papà vi voglio bene
Anche noi siamo molto affettuosi e la frase ti voglio bene si sente molte volte al giorno in casa nostra.
Io e mio marito poi amiamo molto i bigliettini e alcuni memorabili sono appesi in casa.
Per noi è naturale così ma guardando fuori a volte ci si sente un po' strani, un po' matti.
Però è bello sapere che non siamo gli unici ad essere un po' fuori dalle righe, quelle che la società di oggi vorrebbe imporci.
Dobbiamo davvero non vergognarci di essere quello che sentiamo nel cuore, autentici e semplici a costo di apparire un po' retrò.
Magari chi ci vede può prendere spunto e ricordarsi quanto un sorriso o un abbraccio scaldano il cuore.
L'educazione all'affettività è importante e in effetti i bimbi la imparano da noi adulti.
La frase "ti voglio bene" la dico spesso ma non ne abuso, la dico a poche persone, quando lo sento davvero.
Concordo che parole e fatti vadano di pari passo, è importante e piacevole dire e sentirsi dire "ti voglio bene", ma nello stesso tempo l'affetto e l'amore vanno dimostrati, accanto alle parole ci vogliono continue forme di presenza e attenzione all'altro.
Amo abbracciare, baciare, stringere e coccolare, mi piace comunicare con il "non verbale", con il corpo, oltre che con le parole...
Cristina
E' vero i bambini imparano da noi adulti ad amare.
Hanno bisogno di sentirsi dire "ti voglio bene" con le parole, ma soprattutto con i fatti. Condividere con loro i momenti della vita quotidiana, ascoltarli, soffrire e gioire con loro, rimproverarli, esprimere le nostre emozioni e sentimenti, abbracciarli ..., è dimostrargli il nostro affetto. E' importante per loro sentire di avere un posto nel cuore di qualcuno (come lo è per tutti) anche quando sono capricciosi o non facili da seguire.
A volte, però, i bambini ci sorprendono e sono loro ad insegnare a noi adulti.
Una sera ero in cucina a preparare la cena. Si avvicina a me la piccoletta di casa e mi chiede se può aiutarmi.
Scherziamo (la prendevo sempre in giro) e all'improvviso mi dice: "ti voglio bene".
"Anch'io ti voglio bene", le rispondo.
Poi lei continua "io di più". Aggiungo "io più di te".
Alla fine mi dice ancora "io ti voglio bene più del mondo".
Sembra un gioco di parole, ma non lo è. Una bimba di soli sette anni, con tanta sofferenza alle spalle e per la quale non è facile esprimere dei sentimenti è riuscita a farmi sentire, in quella sera, dentro al cuore, l'affetto, quello vero e incondizionato. L'affetto che io avrei dovuto insegnare a lei.
Io non so più dirlo....alla mia giga è da molto che non lo dico, ma ora mi sembra di prenderla in giro.
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