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      CommentAuthorJo
    • CommentTime12 Feb 2008
     

    Vorrei sapere che cosa significa affido sine die o a tempo indeterminato. E' la prima volta che ne sento parlare.
    Grazie infinite.
    Jo

  1.  

    Affido Sine Die, ovvero un affido per il quale non si prevede un rientro in famiglia e per il quale non è possibile prevedere un'adozione.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime13 Feb 2008
     

    Colgo l'occasione per comunicare che sono in corso di elaborazione nuove faq che saranno presto disponibili per tutti voi. In questo modo avrete la possibilità di dare una risposta a tutti i dubbi che avete, ricordando però che c'è sempre qualcuno sul forum pronto a rispondere e ben contento di instaurare un dibattito ! :face-smile:

    Jamin

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime13 Feb 2008
     

    quindi un affido che dura fino alla maggiore età del bambino???? e poi? potrebbe decidere di restare nella famiglia che lo ha accolto?

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      CommentAuthorire.let
    • CommentTime13 Feb 2008
     

    proprio così l'altra sera al corso c'era una famiglia che ha in casa un ragazzo di 22 o 23 anni ed è arrivato da loro piccolo

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime13 Feb 2008
     

    quello che mi chiedo è come mai non è stato possibile alla famiglia adottarlo?? non èlka stessa cosa lla fine ma così il ragazzo sarebbe stato più tutelato no???

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      CommentAuthorire.let
    • CommentTime13 Feb 2008
     

    da quanto ho capito il ragazzo ha dei genitori che comunque sente ma lui ha scelto di rimanere con i suoi genitori affidatari perchè ormai erano loro la sua famiglia

  2.  

    L'affido termina ai 18 anni. Puoò essere deciso dal Tribunale dei Minori, se il ragazzo è d'accordo, che resti in quella situazione (famiglia o comunità o casa famiglia) fino ai 21 in "affidamento amministrativo" (cioè i servizi continuano a tutelarlo e pagano la retta).
    Al compimentio del 21° anno di età viene madnato via dalle comunità, ma nel frattempo dovrebbe essere stato istruito su un percorso di autogestione, magari con un inserimento lavorativo.
    Le famiglie possono decidere di tenerlo finchè vogliono, come un figlio, sempre che lui lo desideri.
    In certi casi non è possibile l'adozione per mille possibili motivazioni:
    - il ragazzo che non vuole per non perdere legame con la famiglia (anche se piccolo viene ascoltato)
    - un legame effettivo e positivo con almeno un membro adulto della famiglia
    - opposizione dei genitori
    - età difficile (dai 14 anni in su ... ma direi anche dai 10) per trovare famiglia adottiva
    - impossibilità della famiglia affidataria a prenderlo in adozione per mancanza dei requisiti di legge necessari all'adozione
    ecc.

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime13 Feb 2008
     

    Come al solito Riccardo sei stato chiarissimo
    Grazie mille!!! :face-smile:

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      CommentAuthorpollon84
    • CommentTime13 Feb 2008
     

    ho letto che esiste una proposta di legge che vuole cambiare l'affido sine die in adozione mite... cosa ne pensate?

    progetto di legge chiamato “Adozione mite”, un progetto di legge formulato dal Tribunale per i Minorenni di Bari, nel maggio del 2003. Si tratta di una forma di adozione intermedia tra l’adozione ordinaria e l’affidamento familiare, capace di creare un rapporto stabile con il minore, senza recidere i suoi rapporti con la famiglia di origine. Con l’adozione mite viene dato al minore il doppio cognome. Per poter intraprendere questo tipo di adozione occorre dare la disponibilità per l’affidamento familiare; l’adozione mite è, infatti, un’evoluzione dell’affidamento ordinario . La famiglia che prende il minore in affido ha l’obbligo di assumere un comportamento che consenta il facile rientro del minore nella famiglia di origine alla scadenza del periodo di affidamento, e di rendersi disponibile ad adottarlo, qualora la famiglia rimarrà nell’impossibilità di poterlo adeguatamente accudire. I minori che vengono presi in considerazione non possono essere dichiarati adottabili, in quanto essi non si trovano in stato di abbandono determinato da colpa dei genitori, ma la famiglia di origine non può prendersi cura di loro adeguatamente, anche se è riuscita, con il tempo, a stabilire un buon rapporto con il minore. In questi casi i rapporti con la famiglia di origine non cessano e vengono regolati dal Tribunale dei minori; tuttavia la famiglia affidataria/adottante ha maggiori poteri tutelari e decisionali sul minore .

  3.  

    Tale proposta, il trib. di Bari fu il primo a parlare ufficialmente di affido sine die sollevando una levata di scudi contro tale terminologia (dicevano se è affido on può essere sine die ... per me grande cavolata perchè ci sono tante raginoi che spingono ad un affido piuttosto che ad un'adozione ed altrettante ragioni che portano tale affido a durare nel tempo senza la possibilità di un rientro in famiglia di origine e senza la possibilità di un'adozione), è secondo me potrebbe essere buona perchè tutelerebbe maggiormente la famiglia affidataria ... bisogna vedere se per l'adozione mite vengano indicati parametri diversi di quelli per l'affido e simili a quelli per l'adozione ... il che complicherebbe la situazione.
    Tale tutela però già esiste ora con l'attuale legge ... si tratta dell'adozione in casi particolari e dell'adozione in casi speciali ove non occorrono i requisiti di legge previsti per l'adozione (infatti in questi casi adottante può essere anche un single) e dove si parte prima dall'affido.
    La famiglia di orgine continua ad avere rapporti con il minore, ma non più in posizione privilegiata, ma con maggiori limitazioni e la supervisione del tribunale ... quasi come nel caso di coppia divorziata e affido del minore ad uno dei due. In questi casi i servizi sociali avrebbero un ruolo secondario, di semplice controllo, perchè la patria potestà andrebbe agli affidatari (adottivi speciali o particolari). A dimostrazione di ciò, infatti, il comune non pagherebbe più la retta per l'affido alla famiglia affidataria.
    Comunque è una vecchia proposta che gira da tanto tempo, ma che avendo trovato l'opposizione di molti ... dubito che approderà a qualcosa di concreto in tempi brevi.
    Vero è che la legge sull'affido dovrebbe essere cambiata, innanzitutto dividendola dalla legge sull'adozione per non ingenerare ed ampliare i dubbi già forti e presenti. Poi maggior tutela della famiglia affidataria e maggior chiarezza nell'operato dei servizi pubblici. Ma anche una banca dati nazionale e tanto altro ancora ...

  4.  

    Purtroppo ancora oggi le coppie affidatarie (rispetto al bisogno dei minori in difficoltà) sono pochissime e coppie disposte a prendere in affido dei bambini con il rischio che vadano via sono ancora meno...almeno tra quelle che ho incontrato io.
    Dicono che sia troppo straziante l'allontanamento e opterebbero per l'adozione, aspettando anche da 4 a 6 anni per incontrare il minore ed averlo definitivamente a casa.

    Questa legge sull'adoz.mite, a metà tra l'affido e l'adozione, potrebbe essere una cosa buona, considerato il fatto che molti affidi da temporanei diventano sine die, ovvero il minore non rientra mai nella famiglia di origine, e con la possibilità del doppio cognome, attraverso l'adozione mite, si potrebbe dare una maggiore validità e riconoscimento giuridico a quei minori, ormai figli a tutti gli effetti della famiglia affidataria e a quelle famiglie, coppie, single affidatari ormai genitori di quei minori a tutti gli effetti.

    Concordo che tra affido e adozione vi sia ancora una grande confusione, poca uniformità nella procedura e tanto malcontento....

    Cristina

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime5 Jun 2012
     

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