Vanilla 1.1.2 is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.
Eccoci qui, appena tornati da Orentano con una nuova serie di spunti di riflessione. Io ed il marito, dopo aver visto quanto siano fantastici i ragazzi di Riccardo, eravamo già pronti a dare disponibilità all'affido di 2-3 adolescenti. Entusiasmo alle stelle. Ma ecco arrivare Riccardo ad insinuarci due enormi dubbi:
1) prima di tutto viene la tutela dei vostri figli naturali (7 e 2 anni). Avete pensato a cosa può succedere ai vostri bimbi, fisicamente e psicologicamente, messi a contatto con un bimbo affidato che ha vissuto storie tremende? e se il bimbo affidato ripete sulla nostra bimba le violenze che ha subito? e se pesta il piccolino? Io ci sono sempre ma se mi distraggo per 5 minuti, cosa succede in quei 5 minuti? Che rovino la vita dei miei bambini?
2) Il nostro piccolo vedendo andare via dopo tanti anni il suo fratelone-sorellona affidato come reagirà? La piccola è più grande, forse in grado di capire la temporaneità della situazione ma il piccolo no. Ci odierà per questo? nella fase della adolescenza, quella in cui si oppporrà a noi in tutto, avà anche quest'altro enorme motivo di dubbi e paure?
Riccardo ci ha aperto un mondo che non avevamo esplorato ancora fino in fondo. Risaliamo in macchina, ci guardiamo in faccia e ci diciamo "l'affido non è cosa per noi ora"
Poi facciamo qualche km ed iniziamo ad elaborare questi due punti difficili. Non vogliamo rinunciare ad aiutare. Le nostre risposte ai dubbi 1 e 2 sono state queste:
1) dobbiamo tutelare i nostri figli. Mi spiace, mi spiace un sacco porre un limite di età perchè è come dire ad un bambino della stessa età di mia figlia "Ti escludo". Ma il limite lo dobbiamo porre e saremo anche molto rigidi con le as soc su questo. Max 4 anni. E' molto più piccolo della nostra bambina e non tanto più grande del nostro bambino. E credo sia una età in cui ancora il piccolo affidato non sarà in grado di replicare le violenze viste o subite. Ed urleremo con le ass soc per avere tutti gli aiuti possibili per aiutare il piccolo affidato.
2) Abbiamo pensato che se io e mio marito siamo convinti che la nostra è una scelta giusta, gli sbagli saranno fatti per e con amore. Se i nostri figli ci odieranno perchè soffrono per la perdita di un fratello io e L saremo uniti per spiegar loro i motivi delle nostre scelte. Perchè sono state scelte fatte dopo profondi ragionamenti e fatte con amore. E forse sarà stata una scelta sbagliata ed incomprensibile per i bambini, ma prima o poi capiranno che è stata una scelta d'amore che ha dato loro tanto pur facendoli anche soffrire. Alla fine ci sentiamo più pronti ad affrontare la loro rabbia su una decisione del genere piuttosto che su cose tipo perchè mi hai fatto i capelli castani invece che rossi o perchè il mio cellulare ha ben 4 mesi di vita mentre quello del mio amico solo 2......
Allora, voi cosa ne pensate? Riccardo, tu cosa ne dici?
Aspettavo la risposta di Riccardo, intanto rispondo dicendo che anche noi come coppia ci siamo fatti un po' di lugubrazioni mentali sull'eventualità di avere un ragazzo/bambino in affidamento.....noi, coppia senza figli, senza esperienze di rilievo sull'educazione di bambini, figuriamoci adolescenti. Credo sarebbe stato un problema particolarmente sentito se avessimo avuto dei figli. Le tue considerazioni credo siano più, parlando proprio con una famiglia affidataria, un loro suggerimento era proprio accogliere, se possibile, ragazzi più piccoli almeno del primogenito, ci dicevano che il loro secondo figlio di 8 anni si era risentito perchè la nuova sorellina aveva 10 giorni in più di lui, la bambina è down e 10 giorni in più non corripondono all'etaà anagrafica ma lui, almeno inizialmente si è messo in competizione....credo sia normale!!!
Chiudo dicendo che dovrebbero essere i servizi sociali a "scegliere" la famiglia affdataria più idonea anche con questi criteri.
Ciao e in bocca al lupo!
2-3 adolescenti in una volta sola? Mi sono venuti i brividi solo a pensarci!
noi ne abbiamo una "di cuore" (piace molto anche a me questa definizione di Pollon)da qualche mese e devo dire che è molto. molto, molto...impegnativa.
Non siamo alle prime armi come genitori, perchè abbiamo due figli "di sangue" (1 maschio e una femmina) già adulti e che vivono fuori casa da anni con i loro compagni, perciò non abbiamo problemi di confronti o di gelosie, anzi loro ci supportano con calore e affetto e sono molto affezionati alla nuova sorellina.
Ma io e mio marito ci siamo resi conto che avere in casa un'adolescente al giorno d'oggi è più difficile che 20 anni fa. Oggi tutti hanno il cellulare e se non ce l'hai anche tu sei tagliato fuori, perciò vuol dire permetterglielo ma con delle regole molte rigide sul suo uso e soprattutto lei non può usarlo senza la nostra presenza. Sembra una stupidaggine ma, con una figlia che conosci solo da poco tempo e con la quale è ancora in corso il percorso per il reciproco affiatamento e conoscenza, queste limitazioni vogliono dire discussioni a non finire e tante parole per cercare di farle capire che è lei che stiamo tutelando.
Poi alla fine ci si capisce, ma quanta fatica, rabbia e dolore.
Solo per un cellulare! Ma per lei è importante.
Immaginate per tutto il resto. Lei è affettuosa, carina e dolcissima ma quando si veste per andare a scuola con la pancia di fuori e una scollatura abbondante, sei obbligata a dirle qualcosa; allora per non ferirla le dici che forse il colore della maglietta non si addice al pantalone.... che forse è meglio coprirsi di più perchè fa freddo...che a scuola c'è un regolamento severo e lei non lo sta rispettando..e lei ti guarda "innocentemente" (io dico anche sguardo alla San Francesco) dicendoci : ma che problema c'è? Non sto mica facendo niente di male?
E allora...inizia un'altra tiritera ....e alla fine un po' scocciata si cambia la maglia.
Non vi ho detto che le avevo già chiesto di togliersi lo smalto nero sulle unghie e il trucco dagli occhi. Cose che non le ho comprato io ma che lei si è portata dietro come "corredo" e poichè sono i suoi tesori non le si possono togliere, almeno subito, ma cercare di limitare i danni. Lei andrebbe a scuola così, perchè prima era abituata così... e fa' solo terza media!
Credetemi, un'adolescente basta e avanza!
Per Cricchia.
Dico che alla fine siete voi a dover decidere.
Dico che c'è tanto bisogno di famiglie affidatarie, che il vostro entusiasmo e la vostra voglia di fare devono essere sostenute.
Mi sembra che i vostri propositi siano belli e chiari e ricordatevi, noi ci saremo sempre, per quel che può valere.
I problemi si affrontano quando si presentano. E' giusto quindi mettere un limite ed affronterete i problemia quando sarà il momento.
Se si parte pensando a tutto quello che può succedere ... nessuno partirebbe più.
La Fede mi insegna a ragionare, ma poi a fermare il ragionamento e dare fiducia all?omino che stà Lassù.
Quindi ... AVANTI TUTTA, CON FORZA E CON AMORE e che il Signore sia con voi.
Per Picchietta.Se aspetti che gli assistenti sociali facciano una scelta oculata ... sei fuori
A parte la battuta ... spesso i servizi si trovano nell necessità di collocare un bambino e a fronte dell'urgenza non sempre hanno disponibilità di famiglie e sono spesso costretti (a volte per faciolonerai, a volte peropportuismo, a volte per necessità) a dare il bambino alla prima famiglia che dica loro di si, sensa preoccuparsi troppo se quello sia l'abbinamento giusto o meno.
Porsi dei limiti, oltre i quali valutare seriamente eventuali deroghe, credo che sia importante e doveroso.
Una coppia alla prima esperienza scoppierebbe con un ragazzino adolescente o semiadolescente. E' già successo, anche a chi è in questo forum ... Alissa e Francy (specialmente quest'ultima ... si leggano suoi interventi di circa 3 anni fa).
Per trefigli.
Cellulare: nessuna stupidaggine.
Da noi è proibito. Abbiamo provato diverse volte ... ma sembra una bacchetta magica al contrario ... capace di stregare chi lo possiede. Abbiamo avuto delle esperienze allucinanti ed abbiamo per questo aggeggio perso Andrea (di cui ad altro post) che si è messo in contatto con il padre, complice la sorella, al quale era stata addirittura tolta la patria potestà (cosa rarissima in casi di affido). Si è fatto blandire dalle sue parole. Ha creduto veramente che questo gi volesse bene, fosse cambiato ... ed invece la realtà è risultata essere un'altra ... ma se ne è accorto solo quando a 18 anni ha deciso di andarsene nonostante gli accorati appelli nostri, dei servizi sociali e persino del tribunale di Milano ... tutti in sinergia e tutti a favore del bene del bimbo (servizi sociali di Melegnano, altro comune in gamba per l'affido).
Anche noi abbiamo messo un limite ... 13 anni ed ogni volta valutiamo a seconda della "febbre" dei nostri ragazzi. Perchè se una cosa è buona, non è detto che lo sia in assoluto, nel senso che ci sono dei momenti in cui una new entry sarebbe troppo destabilizzante per tutti.
Pensate ad una famiglia dove c'è un bambino in attesa ... troppo rischioso fare un inserimento in quel momento o subito appena nato.
Sono con trefigli ... un adolescente alla volta ... almeno finchè il puledro non è abbatsnza domato
si, si....lo sapevo che dovevo aspettare la tua risposta!!!
Grazie....penso che i limiti devono essere spiegati, senza un'associazione (meno male che noi abbiamo voi!) a cui chiedere consiglio è difficile capire le innumerevoli problematiche e si finisce per non fare niente e questa è l'ultima cosa che si vuole. Tenacia e convizione.
che dirvi della nostra esperienza...noi abbiamo avuto in 12 anni affidi di bimbi più grandi e più piccoli rispetto ai nostri...bimbi ed adolescenti...ma mia figlia non ha mai avuto problemi con grandi e piccoli,ha aiutato,si è adattata e arrabbiata.e ogni volta ,al termine dell'affido ,ha lasciato un pezzettino di cuore a ciascuno dei suoi fratelloni o fratellini...............l'altro mio figlio di sangue invece ha mal tollerato piccoli e grandi -almeno apparentemente-non ha mai creato rapporti fraterni con loro ma solo di convivenza....e ogni volta è parso contento di una fine e scocciato di un nuovo inizio.....ribadisco che dalla mia esperienza,non è l'età che conta,ne i problemi (nei limiti della decenza)ma la genetica dei nostri figli e quello che noi riusciamo a far capire e sentire.....sono entrambe figli nostri ma uno vive il nostro stesso modo di amare,l'altro ha un modo tutto suo di amare,noi,la sua sorella biologica e i suoi fratelli di "non cuore"...e si perchè nel nascondimento ha compiuto atti di amore addirittura più profondi di sua sorella ....
ma pare che io sa l'unica a pensarla così
Il mio volere 2-3 adolescenti in un colpo solo era un modo di dire scherzoso dopo aver visto quanto sono bravi gli adolescenti di Riccardo. Ovviamente scherzavo, sarebbe una follia vista la mia situazione fam e la totale mancanza di esperienza. Io ho visto dei rgazzi fantastici; ma solo Riccardo sa cosa è successo prima di arrivare a questo punto.
A proposito, dopo aver visto i figli di Riccardo, stasera la mia bimba si è messa ad apparecchiare la tavola da sola e senza dire niente. Sono troppo contenta.
Il discorso del cellulare apre una voragine di domande, magari aprirmo un altro post a proposito. Domande che vanno al di là dell'affido e che partono dalla base di: "Quanto è necessario che siano uguali agli altri? quanto devo loro dare?"
I miei genitori mi hanno insegnato, ed io insegno ai miei ragazzi a credere nelle loro idee, nei loro principi ... qualunque siano le idee ed i principi (o i non principi) degli altri loro amici e coetanei.
Tutti hanno il cellulare? Se ritengo che sia sbagliato ... ne parliamo ... infatti come vi ho detto sono tornato diverse volte sulle mie posizioni ed ho sperimentato sentieri e strade diverse ... ma poi riparlandone sono tornato sui miei passi. Per altre cose invece ci è sembrato giusto il cambiamento. Alcuni dei nostri ex bimbi, quando vengono a trovarci, mi dicono "come ti sei rammollito" ed io spiego loro che i tempi cambiano, che le persone maturano ... ma un pò mi criticano e non mi vedono di buon occhio nella mia nuova veste
Non credo che sia importante che assomiglino alla massa ... credo che sia importante che invece credano in qualcosa e combattano per essa, anche a costo di essere soli ... e vi assicuro che soli non sono. Samuel ha nella scuola diversi ragazzi che lo hanno fortemente in antipatia, per non dire di peggio, e questo perché sin dall'inizio ha chiesto loro di non bestemmiare, almeno in sua presenza.
Qualche mese fa si è messo contro un gruppo di ragazzi albanesi ... diciamo pericolosi ... che davano pesantemente fastidio ad una ragazza ... e chissà come sarebbe potuta finire. Lui si è messo in mezzo, ha fatto la voce grossa ed alla fine quei ragazzi hanno desistito. E tutto questo chi ce lo ha raccontato? Non certo lui ... aveva fatto una cosa per lui normale. Poco importa se adesso lo additano come il diverso ... i suoi amici li ha e sono amici veri, amici che sono venuti a casa a festeggiare i suoi 18 anni, affettuosi ed educati come è lui ... ha saputo scegliersi le sue amicizie, non senza difficoltà, ma con tanta soddisfazione.
Dico sempre loro: ricordatevi che Gesù era solo ed erano pochi quelli che lo amavano, molti di più quelli che lo hanno messo in Croce ... guardate adesso quante sono le persone che credono in Lui.
E' difficile a volte ostacolare un figlio. Vedi il racconto di Memole ... ma è necessario farlo, occorre pazienza e polso fermo e tanto affetto e comprensione. Ma su certe cose, in un modo o in un altro un no deve essere un no e deve restare no fin tanto che non ci si mette ad un tavolino, con serenità, a cambiare una regola.
Auguri Papà e Mamme, Auguri Mamme e Papà Affidatari, Auguri Genitori Adottivi ... è proprio vero che il mestiere più difficile è quello di genitori ... a qualunque livello, a qualunque età.
wow che argomentone..... ora però mi e venuto un dubbio a noi le as hanno proposto di darci in affido un bimbo dell'età 5-7 anni quindi più grande della mia piccola che ne ha 4 ad aprile giustificando che non hanno disponibilità di bambini più piccoli "?????" sara verò? comunque noi ora abbiamo il colloquio finale con tutta la famiglia figli compresi il 25 febbraio consigliatemi che faccio mi impongo dicendo che se vogliono devono propormi un bimbo più piccolo della mia piccola monella appunto per tutelarla o accettare la loro proposta premetto che ho gia messo in chiaro che sono disponibile solo per un affido a lungo termine
Bel dilemma ... difficile rispondere.
Comunque partiamo dal fatto che bambini piccoli di solito seguono altri percorsi tra cui l'adozione (ma non solo).
Certo il pericolo è reale ... ma dovete valutare la situazione particolare.
Se comunque fosse un affido a lungo termine, qualche problema già si risolverebbe. Ma se dovessero dirti "si, è a lungo termine" prendi la cosa con le pinze per due motivi: le cose cambiano (anche i servizi sociali e la politica di gestione di un affido); inoltre considera che se si sa già che i partenza è un "lungo termine" ... perché non si va verso l'adozione? 5/7 anni è ancora età da adozione. Cercate quindi di capire se è per mantenere un legame affettivo con un genitore che comunque è reputato incapace di accudire il figlio (ma in questo caso il rapporto sarebbe costante e forte e non sarebbe facile la gestione del bimbo se con quel genitore non ci fosse pieno accordo.
Va anche detto che 5/7 anni è un'età in cui si riesce ad effettuare ancora un buon contenimento.
Una cosa da capire è in quali rapporti è con il resto della famiglia, la cosiddetta "famiglia allargata" (nonni, zii ecc.) perché potrebbero fare ricorso e chiederne l'adozione.
Valutando ciò che scrivi solamente ... questo sembra un affido possibile da gestire.
Ciò non significa senza problemi. Ma da qualche parte si deve pur iniziare ... se si dovesse aspettare la perfezione nessuno farebbe mai affido. L'importante è riuscire a non mollare perché il danno che si fa al bimbo mandandolo via, una volta preso nel proprio cuore, è peggiore di quello che possono avergli fatto i suoi genitori.
Anche io e Roberta ci siamo dati delle regole e dei limiti nell'accoglienza ... ma ogni proposta che ci fanno, anche se è fuori dalle righe e dai limiti autoimposti, la valutiamo e difficilmente diciamo no.
S. ne è un esempio ... non volevamo prenderlo perché troppo difficile per noi ... e così è stato ... molto difficile. Ma che soddisfazione adesso!!!! E questo perché abbiamo oluto andare oltre il nostro orizzonte.
Nel tuo caso credo che la linea di confine sia superata di poco ... magari è il caso di buttarsi.
mi hanno detto che sono bambini con rischio giuridico molto alto solo questo
allora possibile adozione ... voi siete idonei all'adozione nazionale?
Da altro post mi sembra di ricordare di si.
Se così fosse, allora sarebbe cosa ok ... vuol dire che pensano a voi come possibile famiglia affidataria trasformabile in famiglia adottiva ... caso particolare o caso speciale.
vedremo comunque vada ben venga l'importante e che almeno un bimbo trovi la serenità e una famiglia che lo ami
no ric: dal poco che c'è scritto... non potrebbero adottarlo, perchè il bimbo è più grande. Per carità, non so se è legge scritta o prassi, ma si mantiene la primogenitura.
In bocca al lupetto!
Ciao scusate se mi intrometto, ma secondo dalla mia esperienza di figlia e breve esperienza di tirocinio, dovreste prendere più serenamente l'età dei figli che vi danno... credo sarebbe controproducendete per i servizi dare a famiglie affidatarie adolescenti che devastano la casa... sono d’accordo però con uno per volta(la coalizione/competizione che si può creare tra di loro può fare impazzire).
forse una rassicurazione per trefigli...anche se penso che lo sai già... un adolescente ha sempre gusti orridi nel vestirsi e nel truccarsi, con questo non voglio dire che gli devi far fare quello che vuole, ma è la loro (ed è stata anche mia) normalità.
baci
no Piripilla, non esiste per legge che deva essere mantenuta la primogenitura. E' a discrezionalità dei giudici. Alcuni tribunali lo indicano nell'idoneità per l'adozione con frasi tipo nato dopo il.... ma la prassi non fà la legge. Se Irene e la sua famiglia dovessero avere un affido con un bambino più grande della loro piccola e questo poi si trasformasse in adozione almeno l'età non sarebbe un impedimento a che ciò accada.
Notavo come è controverso l'uso del rischio giuridico alto o basso, normalmente nelle dozioni nazonali si parla di rischio giuridico alto quando è alta la possibilità che la famiglia biologica vinca il ricorso ed il minore rientri nella stessa, basso quando la percentuale che ciò accada è molto bassa a causa della gravità della situazione di partenza. Irene lo ha usato al contrario (ciò le persone che hanno parlato con lei), e mi sembra più corretto visto che sempre, anche quando si viene conocati per una AN, si tratta di affido a rischio giuridico di adozione, quindi più il rischio giuridico è alto più è concreta la possibilità che l'adozione si concretizzi.
Jolly
Per Piripilla ... è prassi, ma non legge.
Il nostro B. (che era in adozione) era della stessa età della bimba biologica ed il tribunale ha consigliato che venisse preso un bambino più piccolo per tutelare la primgenitura ... ma era solo un consiglio.
Quando le cose sono andate male, il Tribunale ha scritto "ve lo avevamo detto"
Ma comunque il bimbo era arrivato lo stesso perchè la famiglia adottiva aveva detto "lo vogliamo lo stesso"
vero quello che dice jolly infatti c'e contraddizione nella relazione asl per l'adozion mi parlavano di disponibilità ad adottare minori con bassi rischi giuridici invece nell'affido e il contrario mi hanno parlato di minori con rischi giuridici alti che difficilmente possono fare ritorno in famiglia anche io inizialmente sono andata in pallone
Sempre il solito caos nelle adozioni!
Grazie per le delucidazioni della primogenitura.
per Pollon
grazie per il tuo intervento. Lo so che tutte le ragazzine oggi si vestono un po' "strane", ma la mia ragazzina è molto sensuale per l'età che ha ed è questo che mi mette paura, paura per lei, perchè al giorno d'oggi senti che succede di tutto nelle scuole e lei si trova in un ambiente nuovo.
E' il suo modo di essere al centro dell'attenzione, di essere notata. E il mio correggere le sue abitudini è per farle capire che può essere carina e stimata anche senza eccessi e che i suoi compagni la devono considerare prima di tutto perchè ha un'intelligenza vivace e spiritosa e poi per il suo aspetto.
E' un passaggio difficile.
Riccardo, hai perfettamente ragione sull'uso del cellulare.
E' stato uno dei primi scogli che abbiamo dovuto affrontare.
Ma siamo dovuti scendere ad un compromesso e mettendo delle regole, che lei ha accettato.
Se sgarra glielo togliamo. E' stata due mesi senza e non si è lamentata più di tanto.
(a parte chiedere tutti i giorni: quando lo posso riavere?).
Se prende un brutto voto a scuola glielo sospendiamo fino al recupero del voto.
E' un lavoro credimi gestirlo, ma lei si sta abituando e se all'inizio era sempre attaccata al cellulare, adesso lo usa con più criterio, comunque sempre in nostra presenza e non ha il permesso di portarlo fuori casa. I numeri che chiama sono elencati e di nostra conoscenza.
I costi li paga lei con la sua paghetta settimanale.
Le abbiamo concesso la nostra fiducia e a distanza di tempo e dopo qualche errore, ci sta ripagando. Sa che se chiama persone che non può le verrà tolto definitivamente. Per il momento la paura di esserne privata ha il sopravvento sull'uso improrio. Nel frattempo lei sta cominciando a capire che di noi si può fidare e che le vogliamo bene davvero, e per lei in questo momento darci un dispiacere o deluderci la fa pensare un po' prima di agire.
Grazie a tutti per i consigli, sono preziosissimi.
E' un lavoraccio, ma se riuscite è cosa non buona, ma ottima
quando in casa nostra e' arrivato un adolescente , facendoci precipitare nel "mondo dei ragazzi" all'improvviso, visto che avevamo tre bambini molto piu' piccoli, ci siamo dovuti scontrare con una serie di abitudini che aveva. In parte erano dovute alla realta' che aveva vissuto fino a quel momento e in parte erano proprie degli adolescenti. Noi non siamo persone gia' particolarmente rigide di nostro, ma nel suo caso abbiamo ritenuto di dover usare un po' di elasticita' supplementare... Anche se appena arrivato avrebbe fatto qualsiasi cosa per compiacerci non abbiamo voluto metterlo troppo sotto pressione con troppe regole e divieti, cosi' abbiamo chiuso un occhio su alcune cose, anche se normalmente non le avremmo accettate (e nei nostri figli per esempio non le accetteremmo cosi'). Per esempio a quattordici anni fumava come un turco.... e va beh, ci siamo detti c'e' di peggio. Per esempio girare sempre con un coltello a serramanico in tasca, e questo no che non lo accettiamo. Abbiamo cioe' diviso le abitudini che non andavano in due e abbiamo lavorato su quelle che ci sembravano davvero importanti, chiudendo un occhio sulle altre. Considerando poi che gli adolescenti di tutte le generazioni hanno avuto atteggiamenti e abitudini che "non piacevano" ai propri genitori, tutto sommato penso che si possa soprassedere se per esempio una ragazza si trucca troppo o si veste come non ci piace...Sono peccati "veniali" se sta lavorando bene su altri fronti...E magari se sono il sintomo di una sua insicurezza tra un po' li mollera' da sola...Mio figlio quando e' arrivato era nella fase punk e aveva la cresta blu: dovevi vedere le facce dei nostri conoscenti...Poi siamo passati alla fase dove si vestiva come un pusher di Rozzano (e li' devo ammettere che mi vergognavo di piu'...) Ho sempre evitato di criticarlo troppo, magari facendo un lavoro piu' subdolo ai fianchi per evitare alcuni eccessi, ma sulle cose importanti siamo stati intransigenti e lui non ci ha deluso...il resto poteva aspettare. E comunque mie amiche con figli adolescnti hanno gli stessi problemi ma non sempre le stesse soddisfazioni e quindi ...
Quel che dice Roberta è molto saggio e parimenti giusto, ma a volte è difficile riuscire ad accettare aspetti e modi di fare che generalmente non accetti.
Bisognerebbe lavorare anche su noi stessi.
Ad esempio il fumo ... anche io sono elastico ed i ragazzi che hanno voluto fumare lo hanno fatto ... anche se chiedevo loro di farlo non in nostra presenza.
Ma il mio comportamento era di critica verso il fumo e se accettavo con le parole, molto probabilmente con il mo atteggiamento ero meno elastico.
Ed il fumo mi preoccupa meno ...
E' difficile accettare ciò che di solito si condanna o si critica
Sì, cara Roberta, come dice Riccardo è giusto quello che dici, anche se non sempre è facile da accettare, io mi considero una mamma severa ma credo di essere anche moderna, nel senso che quando mio figlio di sangue ha iniziato a fumare di nascosto a 15 anni, sono intervenuta duramente, gli ho chiesto di smettere e gli ho spiegato i danni che stava facendo alla sua salute, dopodichè, vista la sua cocciutaggine gli ho detto che se proprio voleva farsi del male e continuare a fumare non doveva assolutamente farlo in casa e in mia presenza. Mio figlio ora ha 35 anni, purtroppo fuma ancora anche se sta cercando di smettere, ma ancora adesso mai in casa e mai in mia presenza, io a volte lo prendo in giro per questo e lui mi dice: avevi ragione, non ti ho ascoltata ma tu hai rispettato una mia scelta anche se ti procurava un dispiacere, l'ho capito dopo, non riesco a smettere anche se ci sto provando, ma mi spiace farmi vedere da te e darti comunque un dispiacere.
Non so come affronterò il problema con la mia figlia di cuore, perchè lei è già una ex baby fumatrice, ma il suo stare 1 anno e mezzo in una comunità dove lei era la più grande, prima di essere data a noi in affido, dove logicamente non le hanno permesso di fumare e capire che è meglio non fumare. Lei dice che non fumerà mai più, ma frequenta ragazzini di 12 anni, suoi compagni di scuola, che fumano, non so quanto potrà resistere.
La psicologa e le assistenti sociali proprio ieri ci hanno detto di non essere così severi, perchè anche se non riusciremo io e mio marito a raggiungere il 100% dei nostri obiettivi con lei, stiamo facendo comunque uno splendido lavoro e i risultati si stanno notando anche se sono passati solo pochi mesi.
Questo loro limite però non mi è piaciuto. Mio marito dice che l'hanno detto apposta perchè così non ci scoraggiamo davanti ai suoi comportamenti nei nostri di confronti di rifiuto e di disprezzo.
Riccardo, perchè questi ragazzi hanno questi scatti di disprezzo verso chi li sta amando, curando e proteggendo?
Vedi che lo fanno apposta per provocarti perchè poi ci sta male anche lei, e una volta quando le abbiamo detto che casa nostra non è una prigione e che la porta è aperta e può andarsene quando vuole; specificando che non saremo mai noi a mandarla via ma deve essere lei a scegliere di farlo, la vedi che cambia subito atteggiamento e in lei subentra la paura:ma io non voglio andarmene, ci dice, io qui sto bene e vi voglio bene, ma non mi sento libera.
Le abbiamo chiesto di avere fiducia in noi e di concederci 1 anno di tempo per permetterci di conoscerci, perchè la libertà che lei chiede a 13 anni non gliela possiamo concedere e su certe regola di famiglia non si discute.
Ora è più tranquilla, la sua psicologa, che la conosce da anni, ci ha detto che comincia ad avere verso di noi un sentimento di gratitudine e di stima e secondo lei è un grande traguardo. Di avere solo tanta pazienza e spalle larghe.
Scusate forse mi dilungata un po' e forse sono andata fuori tema, ma avevo questi pensieri in mente.
buona giornata a tutti
Per Trefigli:
"Riccardo, perchè questi ragazzi hanno questi scatti di disprezzo verso chi li sta amando, curando e proteggendo?"
Cara Trefigli (non conosco il tuo nome) questa domanda mi ha colpito molto e provo a risponderti...
I bambini o adolescenti in affido sono, di solito, bambini che spesso hanno subito dagli adulti abbandoni, maltrattamenti, abusi o comunque non sono stati adeguatamente accuditi, tutelati, amati....
Quello che la vostra figlia di cuore sta facendo è naturale, vi sta assaporando, vi sta assaggiando e, soprattutto, vi sta mettendo alla prova per capire fino a che punto lei possa fidarsi di voi in qualità di adulti e di figure genitoriali, fino a che punto voi ci tenete a lei e non la porterete come un pacco da restituire ai Servizi, fino a che punto lei può instaurare con voi un legame profondo basato sulla fiducia, sull'accettazione e sull'amore incondizionato....
La vostra figlia di cuore credo stia cercando di capire se può instaurare con voi quella famosa "Base Sicura" su cui potersi poggiare e da cui poter attingere amore e accudimento senza limiti...
Tu stessa dici che noti che lei ti provoca e poi ci sta male...lei ha bisogno di provocarti per capire, so che può sembrare strano e poco logico ma lei ha bisogno di capire se può fidarsi di te poichè ha una fortissima paura di soffrire ancora per un'ennesima delusione ed un ennesimo abbandono...
Concordo che dobbiate cercare di avere spalle larghe, di avere pazienza, di rassicurarla aiutandola a capire che voi ci siete, che di voi si può fidare, sebbene costi fatica e spesso ti faccia temere una sconfitta...siete sulla strada giusta, il fatto che lei vi stimi e vi sia grata è una cosa importante, è un ottimo punto di partenza, lei sta iniziando ad assaporarvi e a gustarvi...Non scoraggiarti, siamo con te!
Forza!
scusate il mio intervento che risulerà una nota stonata tra tutto questo donare e donarsi.
Io ci ho provato. L'ho desiderato con tutta me stessa per quasi un anno.
C'ero arrivata pensando di aver superato ogni ostacolo, mio marito, i miei figli.
I colloqui erano andati benissimo.
Poi qualcosa è andata storta nella dinamica familiare, nelle relazioni.
O forse era già storta da prima senza che ne fossimo consapevoli.
Adesso abbiamo avvertito i servizi sociali e presto avremo un colloquio x stabilire il male minore.
Sono amareggiata e mi sento molto in colpa.
Sono felice di leggere le storie vostre e dei vostri ragazzi... deve essere bello assaporare e gustare....il mio B. non ne ha avuto il tempo.
cara Mara in tutto questo donarsi ci sono anche stati tanti tentativi falliti e tante volte in cui abbiamo compiuto errori madornali e ce ne siamo accorti troppo tardi (almeno per me è così),ho raccontato in un altra discussione del nostro primo terribile affido...ma non voglio ripetermi...solo per dirti che il minore dei mali è senz'altro accorgersi il prima possibile di non essere adatti o di non volere o che la nostra famiglia non è pronta o che i nostri figli non sono pronti......esistono tanti modi per essere utili agli altri...a agnuno il suo..nessuno meno dignitoso e importante di altri con affetto
Mara mi spiace....
da 1 a 30 su 30