Non sei collegato (collegati)

Vanilla 1.1.2 is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

    •  
      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime10 Jan 2008
     

    Ciao a tutti!
    Finalmente riprendono le discussioni on line. Avevo tanto bisogno di trovare qualcuno con cui parlare.
    Con mio marito a Settembre 07 abbiamo intrapreso la strada dell'affido, chiamato le assistenti sociale di zona e fatto un primo colloquio informativo a fine ottobre. Poi più nessuna notizia fino a pochi giorni fa quando mi hanno chiamato per fissare il primo incontro con la psicologa lunedì prossimo. Purtroppo mio marito non sarà presente all'incontro perchè all'estero per lavoro.
    Sono in costante contatto con l'associazione che si occupa degli affidi nella mia provincia e grazie a loro abbiamo ottenuto un incontro "così presto" perchè le ass. soc. mi avevano parlato di Aprile- Maggio per il primo.
    Allora mi chiedo, perchè parlare tanto dell'affido, fare campagne di pubblicità sociale se poi le famiglie (poche)disponibili vengono lasciate in stand-by per una infinità di tempo. E poi il problema non è tanto delle famiglie affidatarie, ma mentre noi aspettiamo ascoltando le parole delle assistenti ("non vi preoccupate, vi chiameremo perchè la vostra famiglia ci interessa molto!") ci sono dei piccoli che aspettano una stabilità ed un pò di amore.
    Penso che l'adozione abbia dei tempi lunghi in modo orribile ma, volendo, possiamo dire che è una soddisfazione di un proprio bisogno personale, di una mancanza all'interno della propria famiglia. Il punto di partenza non è aiutare un bambin ma avere un figlio. L'affido, secondo me e senza dare nessun giudizio di merito, ribalta questo punto di vista. Noi famiglie affidatarie non cerchiamo un figlio, quasi sempre già lo/li abbiamo, cerchiamo di aiutare una persona. Allora perchè questa attesa folle? :face-crying:

  1.  

    Grande Cricchia, la penso come te sulla differenza tra adozione ed affido. Sono anche più brutale: si preferisce "comprare" all'estero un bambino piuttosto che occuparsi di uno che qui in Italia ha bisogno di una sola cosa: tanto affetto.
    Perchè i servizi sociali fanno aspettare? Sem,plice ... perchè molti comuni non amano fare affidamento sia per motivi economici, sia per motivi politici. Un affido costa in termini di retta e di assistenti sociali ed un affido tira l'altro aumentando i costi. Politicamente non è una buona operazione perchè non può essere pubblicizzata, perche' si perdono voti delle famiglie (spesso assai numerose) alle quali vengono tolti i figli, perchè i media spesso scrivono "il comune ha tolto un bimbo ad un povero padre che si è incatenato ai cancelli o si è dato fuoco" senza pensare che quello che si stava perseguendo era il bene del bimbo e non dell'adulto.
    Preparatevi ad affrontare non solo le lacrime vostre e dei vostri figli, ma sopratutto le battaglie contro i servizi sociali, sempre pronti a puntare il dito contro di voi più in difesa dell'adulto che non del bambino.
    Chiaramente non si può generalizzare e dire che fan tutti così ... ma la mia esperienza è di 9 su 10 che si comportano in tal modo ... ed è proprio per questo che non si deve mollare ... per non lasciare i bambini in balia non solo delle famiglie che mal si comportano, ma anche di chi dovrebbe occuparsi di loro e li tratta come merce di scambio o semplicemente come pratiche da mandare avanti il più tardi possibile ... con il motto "meno si lavora e meglio è"

    •  
      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime10 Jan 2008
     

    Grazie Riccardo., nel frattempo ti ho scritto anche una mail per chiederti consigli.....

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime10 Jan 2008 modificato
     

    Salve,

    •  
      CommentAuthormara52
    • CommentTime10 Jan 2008
     

    Ciao Emilia,
    noi abbiamo già fatto i colloqui con lo psicologo insieme ai nostri 2 figli di 22 e 17 anni.
    Abbiamo subito premesso che la nostra è una famiglia strutturata da tempo, con dinamiche difficilmente modificabili, data l'età dei nostri figli.
    Il minore straniero che abbiamo preso in carico è un ragazzo di 14 anni, forse 15, che necessita di fortificarsi nella personalità in previsione del suo rientro in patria appena raggiunta la maggiore età.
    Nel nostro intento è dargli la possibilità di studiare e di crescere sentendo il calore di una famiglia, poichè era destinato ad una comunità di adolescenti con vissuti anche più dolorosi del suo.
    Il risultato dei colloqui è stato che siamo idonei e devo dire che i miei figli hanno ricevuto i complimenti dello psicologo per l'impegno che hanno deciso di assumersi.
    Mi hanno affidato il minore e il suo ingresso in casa è avvenuto una settimana dopo l'ultimo colloquio.
    Se fossi in te nn starei in ansia: dalle tue parole traspare il tuo entusiasmo e la tua consapevolezza.....
    Ti faccio i miei auguri x l'avventura nella quale ti stai imbarcando anche tu, insieme a me e a tanti altri:face-smile:

    •  
      CommentAuthorannalisa
    • CommentTime10 Jan 2008
     

    abbiamo seguito l'iter per l'idoneità all'affido della nostra usl nel 1996,da allora siamo stati completamente dimenticati e mai interpellati dai nostri servizi sociali,più volte abbiamo chiamato chiedendo se la nostra zona era così fortunata da non necessitare di famiglie affidatarie...dove stà il problema !!!ogni comune è un'isola per cui l'unico comune che ti conosce come disponibile all'affido è il tuo comune ma quello a 2 km dal tuo non ne sà più nulla e sei fortunato se non cambia l'assistente sociale (di solito ogni 2-3 mesi una è in gravidanza,una viene trasferita ecc.ecc) perchè la nuova assistente sociale non sa nemmeno che esisti e che sei idoneo all'affido..per noi è stato così,il nostro nome si è perso nei meandri di cosa non si sà..se abbiamo avuto bimbi in affido è stato grazie a comunità più o meno religiose che hanno fatto il nostro nome ma solo casualmente e per amicizia...anche io mi sono chiesta da sempre se non sia giusto istituire una sorta di registro provinciale,regionale,nazionale delle tante famiglie disponibili,preparate e mai interpellate,dimenticate,così che ogni servizio sociale possa conoscere i nostri nomi e scegliere la soluzione più opportuna per un bimbo che ha bisogno di essere affidato....ieri ho fatto l'ennesima telefonata al comune del paese a 2 km dal mio chiedendo se sapevano della nostra esistenza come famiglia "affidataria"..l'assistente dall'altro capo del tel mi ha risposto di essere arrivata da 2 mesi e di non sapere nulla di nulla..mi ha promesso che avrebbe parlato con la sua responsabile per fissare un colloquio,l'ennesimo colloquio...io e mio marito ne avremo fatto...non so quando ma la settimana dopo il colloquio,l'assistente cambia e tutto è dimenticato....buffo se non fosse tragico ciao a tutti

    •  
      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime10 Jan 2008
     

    Oddio Annalisa!!!! Che tragedia leggere il tuo intervento. Nella mia provincia c'è una bravissima presidente di Associazione che tiene un pò le fila dei bisogni, suggerendo a questa o quella asl di competenza gli abbinamenti. Questo però non cambia che il primo passo siano purtroppo degli assistenti sociali a volte poco volenterosi e non disposti a lasciar varcare i confini della propria isola.
    E così le famiglie si perdono nel nulla; l'entusiasmo e la buona volontà vengono meno perchè uno inizia a chiedersi cosa faranno in caso di problemi ad affido iniziato se non riescono neanche a gestire dei colloqui.
    Sempre più demoralizzata!!!!!! :face-crying:

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime11 Jan 2008 modificato
     

    Salve!!!

    •  
      CommentAuthormara52
    • CommentTime11 Jan 2008
     

    Io credo che ad affido iniziato se ne lavino le mani un po' tutti, compreso lo psicologo che dovrebbe tutelare sia il minore che la famiglia, dal punto di vista dell'interazione.
    Io ho chiesto un supporto con incontri regolari per aiutare il ragazzo a superare il distacco netto e forzato con la sua famiglia d'origine,che si trova in Serbia, la quale lo ha "ceduto" ad un estraneo x "avviarlo al lavoro"....(accattonaggio e lavavetri con companatico di legnate).....
    Ebbene, al 2° incontro lo psicologo mi ha detto che nn gli sembrava il caso di "medicalizzare" l'intervento e di farmi sentire in caso di problemi.....
    E il fatto che il ragazzo alterni momenti di allegria con momenti di depressione in cui minaccia di tornarsene in patria da solo? evidentemente nn è un problema...............

  2.  

    Cara Emilia, mia madre diceva "Se non son matti non li vogliamo" ... il tipo di Pazzia da te descritta è secondo me l'hums, il concime per ogni buon rapporto di famiglia ed è certamente il modo migliore per conquistare tanti bambini che sono reticenti a volte ad aprirsi e a darti fiduci perchè hanno tanto subito dal mondo degli adulti.

    Purtroppo le voci sui servizi sociali sono vere, anche se bisogna stare attenti a non generalizzare. Conosco infatti comuni che si occupano di affido in maniera egregia, ed altri che invece ... preferiscono non fare affido e fanno di tutto per scoraggiare le famiglie affidatarie (motivi economici e politici) ... e quando non le scoraggiano fanno di tutto per usarle ed imporre la loro autorita'.
    Per quanto riguarda i controlli sulla famiglia credo che facciano bene, ma questo non giustifica l'essere arroganti che fa parte della cultura di ognuno di noi. Ho incontrato assistenti sociali dolci e carine e molto dialoganti, altre invece nate prima del sorriso e parenti strette di Hitler.
    La rassicurazione di qualcuno che vi segua nel percorso dell'affido e' importante ... ma non sempre questa puo' essere l'assistente sociale che ha mille altri casi da seguire e non puo' farcela ... cosi' lascia i casi che hanno trovato una certa soluzione a favore di quelli nuovi. Qui il problema e' nel comune che poco investe per l'affido quando dovrebbe assumere altre assistenti sociali e non lo fa per una questione di budget o di convenienza.
    In teoria l'assistente sociale vi segue ... ma piu' che seguirvi controlla che tutto vada bene ... ma se avete bisogno di aiuto, difficilmente ne avrete dai servizi sociali.
    Ripeto comunque di non generalizzare. Collaboriamo con diversi comuni che si prodigano enormemente per l'affido e molti non ne conosco, ma purtroppo ho anche diverse esperienze dirette e indirette di servizi sociali che si comportano cosi' come sopra descritto.

    Ma forza e Coraggio, non vi sgomentate. I bambini hanno bisogno di voi. Pensate che anche loro sono in balia di chi esercita un potere in maniera arrogante e/o superficiale e ci vogliono persone motivate per cambiare questa metodologia e sopratutto per dare ai bambini quello di cui hanno maggiormente bisogno, cioe' l'Amore e l'Accudimento di una famiglia accogliente.

    Primogenitura della vostra piccola di 6 anni. Grande maturita' quella di vostra figlia ed e' giusto che sia cosi'. Anzi, aggiungo che sarebbe opportuno che tra vostra figlia ed il bambino in affido ci siano alcuni anni di divario e non solo uno o pochi mesi perche' considerate che i ragazzini che hanno subito nella vita sono piu' maturi di altri. Quando un bambino di una famiglia senza problemi diventa adolescente e' alla soglia dei 14 anni ... un bambino che ha un certo vissuto e' gia' adolescente verso i 10/11 anni (anche qui senza voler generalizzare troppo).
    Fossi in voi accetterei l'affidamento di un bambino dai 4 anni in giu', maschio, ma non piu' grande.
    Se dovesse passare un po' di tempo prima di una proposta reale e concreta, visti i limiti di eta', utilizzate questo periodo per informarvi sempre meglio sull'affido che ha tanti risvolti ... maggiormente si e' preparati, minori sono i problemi nei quali si puo' incorrere e minori i danni che possiamo fare e subire.

    Come gia' detto nella precedente mail vi invito a venirci a trovare in Toscana, magari fermandovi con noi un fine settimana, in modo che si possa parlare con maggior tranquillita'

    Cari Saluti e grazie per esservi in qualche modo uniti a noi,

  3.  

    Carissima Annalisa,
    quel che dici è purtroppo male comune.
    Torna il discorso che il comune ha un costo per l'affido (economico e politico) che non intende sostenere e può accadere che solleciti le assistenti sociali a non muoversi.

    Una banca dati, specie in questi tempi di facile comunicazione attraverso internet, sarebbe la cosa migliore da farsi e la più intelligente ... ma ... non si può perchè la legge nazionale sull'affido demanda alle regioni che demandano ai comuni ... quindi non è possibile fare una banca dati nazionale e forse nemmeno regionale.
    Abbiamo chiesto, volevamo farla noi, ma questa è stata la risposta.
    ma non ci arrendiamo ... se la legge vieta indirettamente questo strumento ... cambiamo la legge.
    Impossibile? No, non c'è nulla di impossibile, ma solo difficile ... ma non certo impossibile.
    Per l'affido comunque puoi rivolgerti ad altri canali. Sono molte le città che cercano famiglie affidatarie. Manda la tua richiesta a più enti dicendo che comunque hai già esperienza di affido e che avevi già ricevuto a suo tempo l'idoneità. Quando un servizio sociale vorrà mandarti un bimbo allora verrà a valutarti, come è giusto che sia.

    Nel nostro piccolo cerchiamo di mettere in contatto famiglie affidatarie e servizi sociali o tribunali che ci facciano richiesta di famiglie per un collocamento ... ma anche noi non passiamo nominativi senza prima averli almeno conosciuti di persona.
    L'invito è quindi quello di venirci a trovare, in maniera informale, amicale e stando con noi, ospiti nostri, almeno un fine settimana. Da cosa nasce cosa. Certamente può nascere una bella Amicizia, collaborazione e comunque un'esperienza utile per entrambi.

  4.  

    Cara Mara,
    avere uno psicologo che faccia un monitoraggio continuo sul ragazzo e su di voi per prevenire, piuttosto che essere costretti poi a curare, è cosa saggia ed importante se lo psicologo ha detto che non è il caso è solo perchè hanno tanto da fare e meno fanno meglio è. Si torna al discorso della gestione dell'affido ... con pochi soldi e poche risorse e sopratutto con poca o nulla volontà da parte delle istituzioni.

    Un metodo per avere ciò che chiedete c'è ed è quello di rivolgersi al Tribunale dei Minori sempre molto più attento alle esigenze delle famiglie affidatarie e dei ragazzi in affido.

    La legge preved, ade esempio, che i comuni facciano pubblicità all'affido ed organizzino dei corsi ... ma in pochi lo fanno. I cittadini devono rispettare le leggi e se non lo fai sono dolori .... ma non dovrebbe valere anche per gli enti pubblici?
    Siccome gli enti pubblici, senza tanti complimenti, ci fanno osservare i dettammi delle leggi richiamandoci all'ordine ... anche noi cittadini dovremmo fare lo stesso. Scrivere a difensore civico, tanto per iniziare, citando la legge e chiedendo perchè nulla si stia facendo (legge 149/2001 articolo 1 comma 3). Così i Comuni sono anche tenuti al pagamento di una retta mensile per l'affido ed a fornire tutte le facilitazioni economiche (mensa, scuolabus, libri scolastici ... ) di cui il bambino ha diritto in quanto la patria potestà (e quindi il reddito relativo di paragone) resta alla famiglia di origine (articolo 5). Anche gli assegni familiari devono arrivare alla famiglia affidataria in quanto vengono erogati a chi si occupi materialmente del bambino.
    La stessa cosa la si può fare per tutto ... anche per uno psicologo che non ritiene opportuno prendere in carico un ragazzo e/o una famiglia per il bene del primo.

    •  
      CommentAuthormara55
    • CommentTime11 Jan 2008
     

    Caro Riccardo,
    concordo con te sui diritti del minore, che debbano essere reclamati e pretesi....Certo, però, dispiace dover lottare per qualcosa che ci spetta.
    D'altronde noi ci impegniamo e ci esponiamo in prima persona per dare un servizio, con sacrifici, dispendio di energie e limitazioni della nostra libertà, ma a quanto pare, dopo i complimenti e gli auguri dei primi giorni, da parte degli operatori, non resta granchè.
    Il mio è soltanto uno sfogo: sono molto contenta di aver intrapreso questo percorso, che ho voluto fin dal primo momento (ho conosciuto il ragazzo a febbraio del 2007 e ne ho chiesto l'affidamento ad ottobre dello stesso anno).

  5.  

    Capisco lo sfogo. E' veramente brutto dover combattere contro chi è preposto ad aiutare i ragazzi , ed invece spesso e volentiri rema loro contro. Ma il tuo spirito è quello giusto, dobbiamo farci forza, attaccarci alle gioie dell'affidamento, alla consapevolezza che il nostro modo di operare può aiutare un bambino, alla certezza che non è un atto di egoismo (come in molti casi è l'adozione), ma un sacrificio che rivela però delle gioie infinite. Vedere un ragazzo che esce da una strada nella quale si era incaminato e che lo avrebbe portato su sentieri pericolosi e dolorosi, ti fa affrontare ogni difficoltà.
    Ci tengo a dire una cosa però. Per quanto i servizi sociali dimostrino molto spesso scarso interesse o, purtroppo, interessi diversi da quelli di aiuto del minore, devo dire che i tribunali dei minori incarnano i nostri principi. C'è troppo spesso il timore di rivolgersi ad un giudice ... lo si vede in alto, inarrivabile ... ma non sapete quanto siano umani e quanto siano dalla parte dei bambini. In questi ultimi anni ho conosciutoo diversi giudici ed ho potuto constatare come si comportano, come la pensano, come agiscono. Ho conosciuti giudici che hanno chiesto scusa per un loro provvedimento che non era nell'interesse del minore. Purtroppo anche loro, come tutti noi, sono uomini e pertanto soggetti all'errore.
    Pensate però che il giudice, contrariamente all'assistente sociale, non tocca con mano il caso più di tanto e si avvale, per le sue decisioni, sulle risultanze delle segnalazioni di asistenti sociali e psicologi.
    Troppe persone hanno timore a rivolgersi ai giudici e così il magistrato ha davanti una sola versione della realtà che spesso è la realtà letta ed interpretata da burocrati il cui interesse non è certo il bambino, il suo bene o la sua felicità.
    Avete un problema con un'assistente sociale? Non riuscite ad avere il suo appoggio in una certa situazione? Scrive al tribunale dei Minori ... anche se non dovessero rispondervi metteranno le vostre osservazioni nella cartella del minore di cui parlate e state certi che i vostri scritti verranno presi nella dovuta considerazione al momento di decisioni importanti, quali il rientro in famiglia.
    Se poi venite chiamati in tribunale o viene nominato un CTU (perito del tribunale, di solito uno psicologo) per fare chiarezza e che vi "indagherà" ... non abbiate timore, perchè è un atto dovuto qualora le vostre osservazioni dovessero essere in aperto contrasto con quelle degli operatori pubblici. E' chiaro che in tale situazione un giudice non possa dare ragione ad una delle due parti, ma state certi che capirà chi agisce nell'interesse del minore e chi in quello di altri o nel proprio.

    •  
      CommentAuthormara52
    • CommentTime11 Jan 2008 modificato
     

    Il tuo discorso sui giudici mi risulta proprio utile in quanto siamo stati convocati a fine di questo mese dal Tribunale dei Minori ed è x noi la prima volta.
    Non so cosa ci aspetta, nè se potremo parlare....
    Vorrei chiedere alcuni chiarimenti sulla libertà di azione che abbiamo riguardo a portare il ragazzo in vacanza in Italia o all'Estero e anche se ci è permesso di lasciarlo con i nostri 2 figli, di cui una è maggiorenne, nel caso io e mio marito volessimo allontanarci qualche giorno...x staccare la spina.
    Qualcuno ha esperienze di questo genere?

    •  
      CommentAuthorannalisa
    • CommentTime12 Jan 2008
     

    caro riccardo ni ci conosciamo già..questa estate sono stata ben due volte nel vostro stupendo casale per accompagnare Chiara mia figlia che vi ha dato una mano per una decina di giorni e poi con la mia famiglia al completo quando siamo venuti a riprendercela...ma naturalmente non puoi ricordare tutti quelli che passano da te e poi con tutto il da-fare che avete ,tu e Roberta non avete molto tempo per chiaccherare,ma vivere con voi insegna comunque...a parte questo mi dicevi di mandare le nostre "referenze " a quanti più enti possibili???? ma quali enti ora che gli "istituti " sono chiusi, i servizi sociali praticamente irraggiungibili o introvabili...è veramente difficile.
    Io poi non ho mai capito -e tu di certo-potrai delucidarmi,come faccia certa gente a dar vita addirrittura a "case famiglia"...nel comune vicino al mio ,una signora e un signore hanno in pochi mesi avuto in affido 4 bimbi (non fratelli)che sommati ai loro (suoi di lei o suoi di lui)diventano 8-9 figli...ma non servono autorizzazioni particolari,iter particolari per dar vita a strutture come queste,per aver poi educatori e psicologhi e aiuti vari...bastano agganci e amicizie particolari o per vie legali e con requisiti oggettivi si può iniziare un tipo di assistenza di questo genere?? buon fine settimana a tutti

  6.  

    Carissima Mara, per portare il bambino affidato all'estero occorre il nulla osta dei servizi sociali che lo seguono, ovvero quelli di residenza dela famiglia del bambino. Occorre anche l'autorizzazione di chi abbia la potestà genitoriale, che di solito resta ai genitori naturali.
    Non è una cosa semplice portare un bambino in affidamento all'estero, ma dipende molto dalla lungimiranza dei servizi sociali (ad esempio volete andare in un certo paese, ma l'assistente sociale non lo reputa uno Stato sicuro e può dare parere negativo).
    Noi abbiamo portato in Egitto, Tunisia ed in alcuni Stati europei i nostri ragazzi in affidamento. Per ognuno pratiche diverse, ma alla fine siamo partiti.
    L'unico bambino che abbiamo dovuto lasciare a casa in un'occasione è stato quello che era in adozione ad una famiglia che non lo voleva più, ma che non ha dato il permesso (mantenendo sempre la potestà genitoriale) per richiedere il passaporto (nonostante l'insistenza, messa anche in forma scritta, dello stesso giudice del tribunale dei minori).
    Per quanto riguarda il lasciarlo con uno dei vostri figli ormai maggiorenni, non ci sarebbe alcun problema, ma sarebbe sempre meglio chiedere ai servizi di caso in caso, quanto meno avvertendoli. Cosa buona comunque sarebbe quella di non lasciarlo troppi giorni, perchè gli affidatari siete voi e non i vostri figli e se succedesse qualocsa ne sareste voi i responsabili.

  7.  

    Carissima Annalisa ... va bene che l'età incombe ... ma non ricordarmi di chi sia venuto a trovarci qualche mese fa e chi sopratutto sia rimasto presso di noi per oltre una settimana sarebbe da demenza senile :face-smile:
    Non avevo collegato che Annalisa fossi tu :face-sad:

    Quando dico di mandare le referenze agli enti, non intendo dire gli istituti che comunque, seppur trasformati, non sono autorizzati, come non lo siamo noi, a dare bambini in affido, compito che spetta solo ai centri affidi (consensuale) e ai tribunali dei minori (giudiziali). Intendevo di farsi avanti con i centri affido. Ogni centro affido fa vita a parte e quindi più centri affido vengono contattati e maggiore è la possibilità di essere chiamati.
    Dici che i servizi sociali sono introvabili ... non c'è bisogno di contattarli per telefono, è sufficiente mandare loro una lettera dove dichiarate la vostra disponibilità allegandovi una specie di "curriculum familiare". magari, per essere sicuri sarebbe opportuno inviare la lettera nella forma di raccomandata con ricevuta di ritorno.

    Case Famiglia. Discorso a parte ed ogni regione si comporta diversamente. Ci sono delle leggi regionali che indicano dei parametri per poter dar vita a strutture di accoglienza (siano esse per minori o anziani o altro) e indica nei servizi sociali gli organi preposti alla concessione di autorizzazioni. Se una casa famiglia apre, stai certa che ha i requisiti per poter aprire, altimenti non trova comuni che si convenzioni con essa (costo stimato per una casa famiglia in Toscana: 350.000 Euro l'anno) convenzioni necessarie alla sopravvivenza visti i costi. Inoltre nessun ente rilascerebbe i permessi all'apertura se tutte le norme non fossero rispettate per non rischiare il penale.
    Diverso è se una famiglia accoglie in casa uno, due, tre, cinque, dieci bimbi. Ogni affido viene valutato dal servizio sociale che guarda, nel momento del possibile inserimento, quale sia la situazione familiare (strutturale, economica, numero di poersne e bambini conviventi) e decide, tenendo in considerazione il determinato caso, se procedere con l'affido.
    Ritorna un po' quello di cui abbiamo discusso nel post dedicato all'affido con presenza di figli naturali. Poco importa se i figli siano naturali o affidati o adottivi ... quando si valuta un caso si tengono presenti tutti i parametri della famiglia.
    Non c'eè un limite di legge a quanti bambini una famiglia o un single può avere in affdamento contemporaneamente.

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime14 Jan 2008 modificato
     

    Salve

  8.  

    Firenze so che lavora bene nel campo dell'affido ... altri comuni non sono cosi' rapidi ... a volte inesistenti :face-devil-grin:

    •  
      CommentAuthorValeria
    • CommentTime14 Jan 2008
     

    E' un po' complicato per me scrivere un commento...perchè non so se farlo come "famiglia affidataria" o come "operatore di servizi socio-educativi"...so che spesso le lungaggini dei servizi sono frustranti, che spesso si pensa che chi sta lavorando, lavora, quindi si preoccupa di fare le sue ore, chiuso in un ufficio e meno si stanca meglio è...ma vi assicuro che spesso non è così...e ve lo dico perchè è veramente difficile non occuparsi velocemente e nel migliore dei modi di minori che vivono in situazioni davvero difficili (e definirle "difficili" è un eufemismo!!!), i servizi, o meglio, gli operatori dei servizi conoscono quei bambini e quei ragazzi...li conoscono personalmente, conoscono i loro occhi, e non è facile far finta di niente e pensare al proprio incarico come ad un lavoro e basta....con questo non voglio dire che siano (...o siamo) tutti dei santi pronti a dedicarci al nostro lavoro giorno e notte...ma è un lavoro molto difficile, è difficile valutare gli abbinamenti, le famiglie che si rendono disponibili, per noi sono una grande risorsa, ma, ripeto, è difficile...ne abbiamo visto davvero tanti fallire e chi ne paga le conseguenze sono sempre i più deboli, quelli che tutti ci eravamo impegnati a tutelare.
    Vorrei aggiungere solo una cosa...è vero che spesso (non sempre, stiamo attenti a non generalizzare troppo) chi fa domanda di adozione lo fa per soddisfare un bisogno, il proprio bisogno di coppia di avere dei figli, perchè spesso si tratta di coppie senza figli...ma cosa c'è di così sbagliato nel riconoscere un proprio bisogno e cercare di soddisfarl? Anche chi offre la propria disponibilà all''affido lo fa per soddisfare un proprio bisogno...occorre guardarsi dentro e riconoscere di quale bisogno si tratta....solo la consapevolezza ci rende idonei a questa esperienza...

  9.  

    Carissima Valeria,
    ti ringrazio per essere entrata a far parte del nostro forum, della nostra comunità, del nostro insieme il cui unico scopo è quello di riuscire, nel nostro piccolo, ad alleviare qualche sofferenza e porgere una mano a chi sia in difficoltà, siano essi bambini, adulti o servizi sociali. Pretesa forse troppo elevata, ma ho la convinzione che la differenza fra l'impossibile ed il possibile sia il provarci. E come diceva Madre Teresa "Se nella mia vita avrò aiutato anche una sola persona, la mia vita non sarà andata sprecata"

    Un grazie in partcolar modo perchè è la voce di chi opera (anche) dall'altra parte, da una parte spesso scomoda per le tante critiche che vengono rivolte ai servizi, agli assistenti sociali.
    Apprezzo la tua difesa degli "operatori dei servizi socio-educativi" e sento che è sincera. Ho la consapevolezza e la conoscenza diretta di molte realtà ed ho letto tante relazioni dei servizi sociali, ho amiche assistenti sociali e fra queste la più cara è responsabile dei servizi sociali di un comune importante, nonchè membro di un ente nazionale rivolto ai minori. Questo per dirti che so benissimo che vi sono operatori che lavorano seriamente (anche se a volte non sono messi in grado di operare dai loro datori di lavoro ... i comuni) e che guardano ai bambini come persone che hanno bisogno di aiuto e protezione e fanno di tutto affinchè questo avvenga, ma so parimenti che vi sono tantissimi operatori che mal si comportano, che sono negligenti, che respingono ogni addebito, che sono arroganti, non dialoganti, dittatori su regole e comportamenti da tenere.

    Come reputi un'assistente sociale che dice ad una famiglia "voi non avete assolto il vostro compito perchè avete lasciato che il bambino si affezionasse a voi" ... un bambino che per 7 anni ha visto e subito solo violenze, portato in Italia in adozione da una famiglia che poi lo ha maltrattato e dopo 3 anni lo ha mandato via ... ha trovato una famiglia che gli ha voluto bene ... relazioni contrarie a questa famiglia al tribunale ... varie lotte anche con visite a sorpresa ...
    Oppure come vedi una psicologa che dice ad una famiglia "il bambino (stato in casa 6 anni da 0 a 6 e non visto la madre per i primi tre anni) dovrebbe stare con voi, siete voi per lui la sua famiglia ... ma io contro una collega non mi ci metto" ... collega non certo migliore visto che ha deciso il rientro del bambino senza mai averlo visto in 5 anni, e basandosi solo sull'osservazione di una madre che non è stata capace di vedere negli occhi della figlia la pedofilia subita per tre anni da un convivente della casa dove abitava, in odore di spaccio e di prostituzione, omosessuale convivente con altre due donne omosessuali. E' questo per te lavorare bene?
    Lo so anche io che non si può e non si deve generalizzare, per questo ti ho anticipato che molti sono gli operatori che fanno bene il loro dovere quando non viene loro impedito, ma credimi, sono tantissimi, molti di più quelli che scaldano le sedie o che, peggio, fanno del male ai bambini per inseguire una teoria o per interessi che esulano ogni buon senso ed ogni principio.
    Oltre 500 sono i bambini che dal 1986 ad oggi abbiamo accudito ... pensa tu quanti sono i servizi sociali di tutta Italia che abbiamo incontrato.
    Ma proprio perchè non generalizzo, siano i benvenuti qui tutti i servizi che vogliano dialogare, anche in contrasto con quanto asseriamo, tutti pronti alla mediazione per trovare, attraverso critiche costruttive reciproche, soluzioni ai problemi del momento o a proposte che possano arrivare in più alto loco.
    Il nostro Portale esiste da sei anni e molti sono i servizi sociali che ci leggono ... ma in pochi scrivono.
    Pronti al confronto e al dialogo, ora più che mai, restiamo in attesa.
    Dici che gli operatori conoscono i ragazzi personalmente, conoscono i loro occhi. Sicuramente gli operatori che conosci tu, non quelli che conosco io o altre famiglie che su questo forum scrivono. Assistenti sociali che vedono una, forse due volte un ragazzo, ci parlano in uno studio dove sono stati condotti a volte a forza, intimoriti dall'ambiente simile ad un ospedale quando non assomiglia ad un posto di polizia, inondati di domande imbarazzanti. Dopo il collocamento ... buio completo ... quando va bene una visita una volta l'anno ed ogni anno fatta da persone diverse. Abbiamo avuto un bambino all'eta' di due anni e mezzo, direttamente dal tribunale (con supervisione obbligatoria da parte dei servizi sociali) ... la prima volta che questo bambino ha visto un'assistente sociale è stato a 14 anni quando è stato lui a chiederlo!!!
    Quanti altri casi!! Ne ho tantissimi nel cassetto del mio cuore. Bambini maltrattati più dai servizi sociali che dalle loro famiglie, bambini privati del sonno per frasi sibilline dette da certi operatori che in un'ora di vista l'anno devono indagare come a voler per forza trovare qualcosa che non va pur di far rientrare un affido e poter dire "affido concluso con successo" ... si, un tubo ... affido concluso, ragazzo rovinato, i figli suoi prossimamente in affido.

    Hai detto che ne hai visti tanti fallire ... e di chi è la colpa? Dici bene, fare abbinamenti è difficile ... non viene forse il dubbio che il metodo è errato? Non viene forse il dubbio che le coppie affidatarie sono abbandonate a sè stesse?
    Non voglio riversare tutte le colpe sui servizi, neanche i comuni che non assumono abbastanza operatori quanti ne servirebbero sono privi di colpe, ed anche le famiglie affidatarie hanno da fare il loro bell'esame di coscienza.
    Ma allora perchè non dialogare? Perchè i servizi sociali si mettono sempre su una posizione egemonica, di assoluta superiorità e qualunque cosa dica una famiglia per il bene del bambino è vista come una manovra di impossessamento del minore? Perchè arrivano a casa tua con la forza della legge, portando in tasca soluzioni già preconfezionate che spostano il bambino da una parte ad un'altra per pagare meno retta o per avere meno distanza da percorrere per poterlo incontrare o per tutelare adulti che tutto meritano meno che la loro tutela. Soluzioni che non sono pronti a contrattare.
    Quale l'unico sistema per tutelare il bambino? Rivolgersi ai giudici, scavalcare tali operatori e quando il tribunale da ragione alla famiglia e ascolta il bambino ... ti fa additare come un rivoltoso, come uno che non si piega allo stato naturale delle cose, come colui che si sente piu' bravo ... come colui da battere e da soverchiare.
    Neanche davanti ad un giudice che ha detto "ho sbagliato ad emettere un tale decreto perchè nocivo per il bambino" hanno avuto il coraggio di dire "ho sbagliato" e lo sbaglio era palese non solo agli occhi nostri e di vari psicologi anche di altre asl, ma sopratutto al collegio giudicante del tribunale che ha emesso un secondo decreto accogliendo ogni obiezione da noi fatta. Quanto deve durare questa superbia?!!!
    Potrei continuare per ore, ma so di avervi annoiato abbastanza. Scusatemi, ma non ammetto la difesa dei servizi sociali a spada tratta, senza riconoscere, nonostante le evidenze portate anche da tante altre famiglie in questo forum, i continui e gratuiti errori fatti sulla pelle dei bambini.
    Noi abbiamo fatto i nostri errori, ma vedere ragazzi, quasi uomini, a giro per la strada a delinquere e sapere che ripetute segnalazioni quando erano bambini, con soluzioni possibili portate su un piatto d'argento e rifiutate quasi con sdegno ... mi fa stare male e mi fa pensare "quanti sono i delinquenti di oggi che da bambini potevano essere aiutati a diventare uomini e donne bravi?" ma peggio ... penso "quanti sono i bambini che oggi potrebbero essere salvati ma per i quali nessuno fa niente?"
    Come mai ci sono famiglie che da mesi aspettano ancora il primo o il secondo colloquio?
    Quando una famiglia o un singolo mi chiede "come posso fare per avvicinarmi all'affido?" la prima cosa che gli dico, dopo aver spiegato loro l'iter procedurale burocratico, è "vieni a trovarci, parliamo, capiamoci" per poi cercare di indirizzarlo verso quei servizi che sono alla ricerca effettiva di famiglie affidatarie.
    Bisogna dare a chi si avvicina all'affido una risposta immediata, pronta e tranquillizzante.
    Davanti ad una persona che ti telefona e ti dice "vorrei regalarti dei soldi, quando posso venire a portarteli?" chi risponderebbe "vieni fra tre mesi o fra quattro o fra cinque?
    Se allora la famiglia è una risorsa, perchè non chiamarla subito?
    E' evidente che una famiglia non è una risorsa, ma una rogna in più da gestire. Con famniglie disponibili non si può più ripondere al tribunale "non possiamo portare avanti l'affido per mancanza di famiglie. Capiamo la posizione del Tribunale su questo minore, ma non sappiamo dove collocarlo".

    Adozione ed affidamento ... non generalizzamo troppo ... ok ... ma ancora devo trovare una famiglia adottiva che non cerchi un bambino perchè non ne vengono di propri. Non condanno questo, ho diversi amici che stimo profondamente, che si sono rivolti all'adozione perchè non possono avere figli ... ma non venitemi a dire che questo sia il massimo dell'altruismo. Se così fosse perchè non prendere bambini di 12/13 anni in adozione in Italia? Perchè andare all'estero? Per prendere bambini piccoli!!! Perchè non prendere una bambina non vedente o affetta da nanismo o con un sol braccio o una sola gamba?
    Si legge in un provvedimento che una famiglia accusa di essere stata tradita dallo Stato perchè aveva espressamente fatto richiesta di prendere un bambino senza problemi e gli è stato dato un bambino con problemi. Questo "bambino con problemi" oggi studia, va bene a scuola, è cercato da tanti amici, è primo nello sport che fa. Scemo?!!! Chi volevano, il clone di Newton? Non è egoismo questo?
    E rimandare indietro un bambino in adozione, e chi è operatore del settore sa bene cosa questo comporti, non è aberrante? Motivo? Non rispecchia le aspettative e quindi un calcio nel sedere e arrivederci ... e la legge lo permette!!!
    Affido ... certo, ogni cosa ha che facciamo parte da un nostro bisogno. Molti di coloro che arrivano all'affido lo fanno perchè è la soluzione burocraticamente più facile rispetto all'adozione e non per aiutare un bambino. Ma un bisogno potrebbe essere il desiderio di vedere un mondo migliore, partendo da 1, partendo cioè dal cominciare ad aiutare un bambino affinchè domani possa essere un uomo o una donna migliore, capace di insegnare ai propri figli a comportarsi civilmente e con dei sani principi. Questo è il mio bisogno e certamente quello della maggior parte delle famiglie affidatarie.

    Non me ne volere Valeria, non è un attacco a te, ma ad un sistema che lascia che persone negligenti e a volte in mala fede conservino il loro posto di lavoro nonostante i molti danni che sono capaci di fare e che sono sotto gli occhi di tutti.
    Sono certo che tu sia in buona fede, e tu ed i tuoi colleghi siate operatori entusiasti e pieni di buona volontà, ma credimi ... la nostra Italia è piena di operatori che non vi assomigliano nemmeno lontanamente.

    Credo che dovreste essere i primi a fare pulizia in casa vostra per togliere le mele marce, per far sì che tante famiglie si avvicinino con fiducia all'affido, per poter seriamente e realmente donare a tanti bambini un futuro migliore.

    •  
      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime15 Jan 2008
     

    Oh ric!
    davvero non conosci NESSUNO che ma ancora devo trovare una famiglia adottiva che non cerchi un bambino perchè non ne vengono di propri.

    :face-crying:

  10.  

    Piripilla Scusami :face-crying:
    Preso dalla foga ho generalizzato troppo ... qualcuna c'è.
    Ricordo anche di una famiglia che ha deciso di prendere in adozione solo ragazze boliviane di 14 anni perchè escono dagli orfanotrofi a quell'età e vanno sulla strada a prostituirsi. Così questa famiglia, già con una figlia grande, adottava queste ragazze. Encomiabile ... ma sono ... siete ... poche gocce nell'oceano.

    •  
      CommentAuthorValeria
    • CommentTime16 Jan 2008
     

    Caro Riccardo, ho letto prima il tuo contributo alla mia discussione, e solo ora questo tuo commento, o meglio attacco...che dovrei risponderti? Lavoro da oltre 12 anni in vari servizi, servizi per minori, per tossicodipendenti, per diversamente abili, per sofferenti mentali, per l'attivazione di risorse, in servizi per l'antidispersione scolastica...potrei continuare all'infinito, te l'assicuro...e nella mia esperienza professionale ne ho viste di tutti i colori, compreso il fatto che molti dei servizi nei quali ho lavorato avevano come unico obiettivo dar lavoro ad alcuni operatori. Ma questo non mi ha portato ad essere così dura e giudicante verso nessuno, nè da una parte nè da un'altra...di persone motivate ne ho incontrate moltissime, e anche di competenti...Potrei farti esempi su esempi di servizi che funzionano, di casi affrontati nel miglior modo possibile, così come poteri farti un'infinità di esempi di famiglie candidate all'affido che tutt'altra cosa dovrebbero fare, di struttura allucinanti, di persone che utilizzano l'affido per altri scopi...ma credo che sia difficile per qualunque operatore comunicare con chi sa solo esprimere critiche come hai fatto tu con me. Che ne sai tu di me? Perchè mi tratti come se fossi una delle peggiori operatrici con le quali ti sia capitato di avere a che fare? A casa mia questi si chiamano pregiudizi, ed è difficile, da operatore continuare una qualunque forma di dialogo con chi ti tratta in questo modo...nella mia parte personale e non professionale c'è solo una categoria di persone con le quali veramente mi è difficile avere a che fare: sono quelle convinte di avere ragione...con loro mi è veramente impossibile aprire un dialogo. Ti ringrazio del tempo che mi hai dedicato ma non credo di avere niente da aggiungere al vostro forum...sapete già tutto, non avete bisogno né di scambi, né di confronto...

    •  
      CommentAuthorroberta
    • CommentTime16 Jan 2008
     

    ciao Valeria ,
    come te sono nuova di questo forum e quindi, ho letto il tuo commento e poi la risposta di Riccardo credo in maniera molto neutra..
    Perche' ti sei sentita attaccata in prima persona dalle parole di Riccardo? Mi e' parso che nella sua risposta ci fosse proprio il riconoscimento che in questa realta' (e probabilmente vale in tutti i settori, solo che in qualcuno e' piu' doloroso e dannoso che in altri) ci siano livelli di professionalita' e di capacita' e di volonta' di agire nel bene dell'altro MOLTO diversi. Non ti devi sentire per forza chiamata in causa ma non sono d'accordo sul fatto che non si deve essere duri e giudicanti. Bisogna essere duri e giudicanti con chi se lo merita, non le categorie, ma le persone, nomi e cognomi, che non fanno bene il loro lavoro. Solo cosi' si puo' migliorare. Quella che tu hai scambiato per supponenza a me e' sembrata esperienza e gli attacchi non erano certo rivolti a te, ma a quelli che al contrario di te fanno male cio' che devono e poi non vogliono neanche essere giudicati..
    spero di risentirti, siamo appena arrivate se gia' te ne vai...

    •  
      CommentAuthorannalisa
    • CommentTime16 Jan 2008 modificato
     

    cara valeria

    da 12 anni abbiamo esperienze di affido e in questi 12 anni abbiamo avuto a che fare con 5 diversi Servizi..non voglio discutere sulle competenze e la preparazione delle varie Assistenti,ciò che ho criticato e critico tutt'ora al sistema è
    1)l'instabilità...l'ultimo affido tutt'ora in corso ha visto cambiare 6 assistenti sociali in 3 anni (bimbo di 2 anni all'arrivo),il precedente in 3 anni 4 assistenti di cui l'ultima 24 enne arrivata da 2 mesi ha dovuto prendere la difficile decisione di far tornare o meno il ragazzo in famiglia al termine del ciclo delle scuole medie (il ragazzo è tornato a casa ed è stato un totale fallimento
    2) i servizi si arrogano il diritto di decidere costantemente come se la famiglia affidataria non avesse mai la capacità di dire la sua anche dopo anni di vita con un bimbo..le decisioni vengono prese e poi la famiglia viene messa al corrente ( la madre del nostro bimbo ha cambiato 4 comunità in 3 anni e noi ne siamo stati messi al corrente a posteriori,ogni nostro intervento è visto come ingerenza e frutto di ignoranza sul caso..)come se fosse sempre un optional nella vita dell'affidato
    3)quando però le decisioni importanti sono state prese o nei periodi fra una decisione e l'altra,il più assoluto silenzio e abbandono,nessuna promessa mantenuta,nessuna notizia trapelata (dopo 2 anni di affido di daniele,arriva una telefonata che ci comunica che si voleva tentare un riavvicinamento del bimbo alla madre e che 2 gg dopo il bambino se ne sarebbe andato,tre mesi di silenzio perchè era meglio -a loro parere-che il bimbo si disabituasse a noi e riprendesse il rapporto con la madre,altra telefonata,il tentativo è fallito o lo riprendete o cerchiamo un'altra famiglia)
    Carissima non sai quanto anche a me danno fastidio le persone che pensano di avere la verità in tasca...le persone che ostentano un potere che ricade sulle spalle dei bimbi (alle ultime mie rimostranze per l'ennesimo cambiamento di assistente per l'abbandono ecc ....la risposta è stata la minaccia di trovare un'altra fam affidataria se le cose così non ci andavano bene)
    certamente tu non sei fra queste persone e io non intendo fare di tutta l'erba un fascio,ma in effetti lo sconforto di tante famiglie affidatarie mi fa pensare che tu sia l'eccezione anzichè la regola...comunque rimani con noi nel forum perchè una discussione in cui tutti sono d'accordo non porta a nulla e grazie di esistere,ci dai speranza

  11.  

    Resto esterefatto Valeria della tua risposta. Ti chiedo scusa se in qualche modo ti ho offesa. Il mio non è un attacco alla categoria, non è un attacco a te, ma alle cose che non vanno bene nei servizi, negli operatori, nei comuni. Quando si tratta di difendere un bambino non sono tenero con nessuno, nè con assistenti sociali, nè con famiglie affidatarie. Quando credo che stiano sbagliando lo dico, e a volte sono arrivato perfino a fare denunce. Questo non vuol dire che non sia obiettivo prendendomi la responsabilità delle mie azioni e dele mie parole. Difendo, stimo ed aiuto famiglie affidatarie e servizi che a me si rivolgono. Molti i bambini, anche adolescenti, anche menomati (quelli che nessuno vuole) che ho accolto in casa oppure ai quali siamo riusciti a trovare una casa su richiesta dei servizi o degli stessi tribunali dei minori. Molte le famiglie che hanno iniziato un affido grazie al nostro parlare.
    Forse ti sono sfuggite alcune parti del mio post, tipo "Non me ne volere Valeria, non è un attacco a te, ma ad un sistema che lascia che persone negligenti e a volte in mala fede conservino il loro posto di lavoro nonostante i molti danni che sono capaci di fare e che sono sotto gli occhi di tutti.
    Sono certo che tu sia in buona fede, e tu ed i tuoi colleghi siate operatori entusiasti e pieni di buona volontà, ma credimi ... la nostra Italia è piena di operatori che non vi assomigliano nemmeno lontanamente"
    ... piena non vuol dire che sono tutti così.
    Ma evidentemente è più facile sentirsi criticati e vittima e indicarmi come uno che ha la verità in tasca.
    Non mi sono permesso di giudicare te. Quando esprimo un giudizio lo faccio nei confronti di un determinato comportamento e mai verso una persona. Evidentemente in questo siamo diversi.
    Tu non mi conosci nemmeno lontanamente e ti permetti di dirmi che non sono obiettivo.
    Tu hai 12 anni di esperienza lavorativa con vari tipi di servizi.
    Io ho 22 anni di esperienza di vita ... vivo con loro 365 giorni l'anno, 24 ore a giorno ... con bambini problematici.
    Se dobbiamo fare una gara ... eccomi.
    Ma non siamo qui per questo, anche se siamo arrivati ad uno scontro.

    Ma ....

    dopo che ci siamo abbaiati contro ... io sono qui pronto al dialogo. Pronto a vedere insieme le cose che non vanno nei servizi sociali e nelle famiglie affidatarie. Non per giudicare le persone, ma per giudicare INSIEME quali siano i comportamenti scorretti che DALL'UNA E DALL'ALTRA PARTE si debbano evitare per poterli suggerire quando ce ne viene data l'occasione o creando le occasioni per farlo (ad esempio stiamo organizzando due conferenze sull'affido per il mese di Maggio).
    Secondo te chi me lo fa fare di portare avanti questo portale? Forse perchè voglio un dialogo costruttivo, non certo per poter avere un pulpito dal quale predicare ... ho già abbastanza cose da fare.

    Se vorrai andartene, come hai detto ... affar tuo, ma certo dimostreresti solo l'incapacità al dialogo.

    Un fraterno abbraccio se deciderai di restare con noi.
    Un "Buon Cammino" se deciderai di andartene sbattendo la porta

    •  
      CommentAuthorValeria
    • CommentTime17 Jan 2008
     

    Caro Riccardo...non sono solita andar via sbattendo la porta...e forse neanche in punta di piedi, ma ci sono cose che davvero sopporto male: la prima è sicuramente la tua posizione nei confronti dei servizi, condivido il fatto che metterci a fare a gara rispetto ad esperienze e testimonianze non ci porterebbe molto lontano, ma su una cosa veramente non concordo con te, le famiglie, i volontari, le comunità, gli operatori e tutti quelli che hanno un minimo di sensibilità per avvicinarsi a chi vive situazioni di disagio, tutto deve fare meno che giudicare (Non per giudicare le persone, ma per giudicare INSIEME quali siano i comportamenti scorretti che DALL'UNA E DALL'ALTRA PARTE si debbano evitare per poterli suggerire quando ce ne viene data l'occasione o creando le occasioni per farlo )...nessuno di noi è chiamato a giudicare niente e nessuno...condivido le segnalazioni sugli errori, se vuoi anche le denunce, ma non mi permetto mai di giudicare....credo non spetti nè a me nè a te...
    Credo che tutti noi dovremmo interrogarci su che ruolo vogliamo che abbiano i servizi, su che ruolo vogliamo avere noi come membri di una COMUNITA' intera che forse dovrebbe mettersi in discussione più dei servizi, sarai d'accordo con me se le nostre comunità (per comunità intendo territori geografici...non strutture) funzionassero, se ci fosse maggiore solidarietà, maggiore senso di appartenenza, maggiore assunzione di responsabilità, forse i servizi servirebbero meno...perchè riteniamo che loro siano la causa di ciò che non funziona? Ti assicuro che non lo sono solo loro...quando si interviene è sempre molto tardi rispetto alla sofferenza, soprattutto dei minori...prendere decisioni che siano obiettive temo sia la più grande stupidaggine dei nostri tempi e del nostro lavoro, ma come si può essere obiettivi e impersonali, o ancora non coinvolti? ...Stiamo parlando di bambini...
    Non amo l'atteggiamento di chi è pronto a puntare il dito contro gli altri...è vero, molte cose non funzionano "nell'istitutuzione affido"...parliamone, troviamo soluzioni, mettiamo in discussione certi schemi e modelli che forse non rispondono ai bisogni reali...ma scusami, e scusatemi tutti voi che siete per lo più famiglie affidatarie, i servizi non possono mettere tra le loro priorità le esigenze di risposte veloci a chi offre la propria disponibilità all'affido. Esistono oggi i "centri affido" (e se li abbiamo in Sardegna, nel resto d'Italia devono esserci ormai da decenni), il cui obiettivo è quello di avere a disposizione personale competenze pluridisciplinare che organizza percorsi di formazione e istituisce banche dati...le cose ora sono più veloci....ma ti ripeto, la priorità sono i minori, non le famiglie...e il sostegno a chi vive esperienze d'affido perchè lo riteniamo fondamentale solo da parte dei servizi? Non sarebbero più utili scambi come questo portale, o gruppi anche informali a cui potersi rivolgere? ...Ti prego non lottiamo per istituzionalizzare tutto....credo che questo sia uno dei motivi di tante lungaggini, di troppe frustrazioni, di aspettative che andranno inevitabilmente deluse...noi possiamo molto, e lo possiamo più come cittadini che come operatori, su questo credo tu sia d'accordo con me