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CIAO A TUTTI , IN QUESTI GIORNI HO VISITATO QUESTO FORUM E NON HO TROVATO NEANCHE DUE RIGHE A PROPOSITO DEL CASO DELLA BAMBINA CHE DEVE TORANRE IN BIELORUSSIA E DELLA SUA FAMIGLIA AFFIDATARIA CHE RISCHIA MOLTISSIMO CON IL RAPIMENTO MESSO IN ATTO.
COSA PENSATE DI QUESTO CASO , VOI CHE AVETE FIGLI IN AFFIDO O AVETE INTENZIONE DI AVERNE? C'E' LA VOSTRA SOLIDARIETA' ? AVETE DATO IL VOSTRO SOSTEGNO ANCHE MORALE A QUESTA FAMIGLIA? DA PARTE MIA POSSO SOLO FARE UN GRANDE AUGURIO CHE TUTTO SI RISOLVA PER IL MEGLIO E CHE UNA VOLTA TANTO , LE COSE SI RISOLVANO A FAVORE DEI BAMBINI, SONO QUESTA FAMIGLIA PER ME I NUOVI EROI DEL TERZO MILLENNIO,,,, TUTTI DOVREBBERO AVERE IL VOSTRO CORAGGIO... ALLEGO UNO DEI TANTI ARTICOLI
GRAZIE CIAO.
IL GIORNALE 19-09-06 pagina 17
La Bielorussia va alla guerra: «Ridateci Maria»
di Monica Bottino
Minsk esige il rimpatrio della bimba che gli affidatari italiani hanno trattenuto dopo aver scoperto che in orfanotrofio subiva violenze
Monica Bottino
da Genova
«La nostra concittadina deve tornare in patria. Poi parleremo. È imperativo: finché la bambina non sarà riconsegnata non me ne andrò da Genova». L’ambasciatore della Bielorussia, Alexey Skripko, non cambia mai tono di voce e con avveduta calma pronuncia le parole della Ragion di Stato. Il diplomatico è arrivato a Genova nella tarda serata di lunedì per incontrare la magistratura e assicurarsi che la bambina «venga cercata con ogni mezzo». «Non possiamo accettare questa azione di sottrazione che va al di là della legalità e può compromettere la collaborazione tra Italia e Bielorussia», ha detto il diplomatico, che ha definito le accuse formulate in questo caso «severe» annunciando che nell’istituto di Vileika - teatro delle violenze - sarebbe partita «una verifica» che per il momento avrebbe però solo natura amministrativa. Infatti il direttore dell’istituto di Vileika non risulta essere stato sollevato dall’incarico, e continua a essere il tutore legale della bambina, nonostante i gravissimi fatti denunciati nel dossier consegnato al tribunale dei minori di Genova.
Sono proprio le perizie mediche (peratro non di parte, bensì ordinate a eminenti specialisti dal Comune di Cogoleto, nominato tutore italiano dal tribunale dei minori di Genova), che hanno convinto Chiara Dagnino Bornacin e Alessandro Giusti a nascondere la bambina per salvarle la vita. Un atto illegale, estremo, certo «ma fatto per amore di una bambina che è stata definita dagli psichiatri a rischio di suicidio», dice la coppia. Un atto di amore che non solo i due sono disposti anche a pagare con il carcere, ma che sanno bene potrebbe avere conseguenze anche sulla domanda di adozione presentata tre anni fa.
A questo proposito l’ambasciatore ha detto categorico «prevarrà l’interesse della minore, non vogliamo la vendetta». Skripko ha affermato che «i medici bielorussi che hanno potuto vedere la bambina solo per un’ora non hanno trovato impedimenti al suo rientro in patria». «Con questa iniziativa dei coniugi genovesi - ha sottolineato - in questo momento la collaborazione con l’Italia per le adozioni è compromessa». «Mi auguro perciò - ha ribadito più volte - che la bambina venga restituita al più presto».
L’ambasciatore ieri mattina ha incontrato il procuratore capo Francesco Lalla. «Il procuratore è stato perentorio - ha rivelato -, mi ha assicurato che metterà tutte le sue forze in campo per rintracciare la bambina, nostra concittadina». I patti sono chiari: «Se la bambina non sarà restituita verranno compromessi i rapporti di fiducia e fratellanza con l’Italia», ha proseguito l’ambasciatore, aggiungendo di essere sempre stato disponibile a incontrare tutti i genitori che ospitano bimbi di Chernobyl. E l’incontro con Alessandro Giusti e la moglie è avvenuto, in gran segreto, all’aeroporto di Genova. Ma è stato un dialogo tra sordi: il diktat di riconsegnare la bambina alla Bielorussia non è stato mai messo in discussione. L’ambasciatore avrebbe ribadito la propria posizione: «I nostri specialisti che l’hanno visitata quest’estate hanno riferito che non sussiste alcun pericolo per la salute della bambina in merito al suo ritorno in Bielorussia». L’unica concessione, la possibilità che «medici italiani possano accompagnare la bambina in Bielorussia dove i nostri specialisti hanno già preparato un programma di recupero in un istituto di salute fisica e mentale». Irremovibile la coppia di Cogoleto che teme per la vita della piccola. Respinti al mittente anche i sospetti di voler trovare una strada «facile» per adottare la bambina: «Non vogliamo averla noi a tutti i costi, la lascino però in Italia, per rispettare la sua volontà di non tornare in un Paese dove è dimostrato che non è stata difesa né tutelata e di cui ha paura». E poi la coppia è giovane, può avere tutti i figli che vuole, e l’accoglienza alla piccola bielorussa è partita come gesto umanitario trasformandosi in un legame d’amore. Come le migliaia di gesti d’amore compiuti dalle famiglie italiane che, accogliendo i bambini di Chernobyl, hanno messo in moto un meccanismo che, come ha spiegato a suo tempo padre Wieslaw Stepien, direttore della Caritas nazionale della Chiesa cattolica latina d’Ucraina, «fattura» ogni anno qualcosa come 40 milioni di euro. Soldi, questi, spesi dalle famiglie per far arrivare in Italia due volte all’anno minori che viaggiano con la compagnia di bandiera Belavia (un viaggio per un adulto costa 220 euro, per un bambino accompagnato da istitutori fino a 800), per andarli a trovare (e spesso oltre i genitori partono nonni e zii), per vivere mesi negli alberghi della capitale Minsk, facendo regali a tutti. E quanti bambini sono coinvolti in questo programma internazionale per l’Italia? «Venticinquemila», dice l’ambasciatore. I conti sono fatti.
Intanto la storia di Maria diventa un caso internazionale con Stefania Prestigiacomo ex ministro delle Pari Opportunità che invoca l’intervento dell’Unione Europea per tutelare la piccola e il ministro per le Politiche della Famiglia, Rosy Bindi, che ieri ha incontrato le famiglie in attesa di adottare un bambino, preoccupate del possibile blocco delle pratiche da parte della Bielorussia. Don Oreste Benzi ha auspicato a sua volta che «la bambina, per evitarle ulteriori traumi, rimanga in affidamento temporaneo presso la famiglia di Cogoleto».
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penso che il diritto internazionale abbia una ragione d'esistere
(il mercato dei minori esiste davvero)
penso che i diritti di una bimba violata debbano essere difesi
(le violenze ci sono eccome...)
spero che il buon senso prevalga!
"SONO QUESTA FAMIGLIA PER ME I NUOVI EROI DEL TERZO MILLENNIO"
Non sono del tutto d'accordo con questa frase... Ci sono delle leggi, delle relazioni diplomatiche da rispettare. Forse c'erano altri mezzi più legali che nascondere la bambina... Anche perchè non sono certo che l'Italia possa dare lezioni ad altri paesi su questo tema
Comunque è difficile giudicare il tutto leggendo soltanto i giornali che spesso trattano con leggerezza le storie di questo genere... Basta legegre la storia che ci racconta Lemon...
Speriamo che finisca bene per la bambina e per tutti gli altri bambini di Chernobyl che venivano passare le vacanze in Italia.
Fra
il fatto è che questa famiglia ha avuto a che fare concretamente con la bambina e forse a loro non basta "sperare". Mettetevi nei loro panni pensando ai vostri bambini. La mamma affidataria sa benissimo di aver violato la legge. Tant'è che ha detto "sono pronta ad andare in prigione tutta la vita se serve per salvare la bambina".
Del resto è vero che non si può neppure creare un precedente che sarebbe pericoloso se impugnato da gente in malafede.
Continuo il dibattito (forse esagerando un pò ma solo nell'obiettivo di sollecitare risposte e scambi di opinioni)
- "sono pronta ad andare in prigione tutta la vita se serve per salvare la bambina" dice la madre affidataria: affermazione del tutto lodevole ma solo teorica perchè il risultato sarebbe una potenziale madre affidataria in prigione con una famiglia distrutta e la bambina in Bielorussia; non serve la prigione per salvare la bambina; ancora una volta dico che ci sono sicuramente altri strumenti da utilizzare
- "Mettetevi nei loro panni pensando ai vostri bambini": una mia vicina di casa ospita ogni estate da 6 anni un bambino di Chernobyl... Adesso sembra finito... Chi si mette nei suoi panni (della vicina e del bambino)???
Ciao hoara,
è proprio vero, nessuno ha postato nulla su questa bimba, nonostante credo che tutti la seguiamo con interesse sperando in un lieto fine. Che dire io credo proprio che sono dalla parte degli affidatari, anche se non è nascondendola che hanno migliorato le cose, ma per lo meno si sono mossi per lei...come tante altre persone in questo momento.
Io spero che la decisione venga presa con testa e cuore pensando solo alla vita della bimba, a una sua esistenza dignitosa.
Ciao hoara....
ciao a tutti
Sono felice che tutto sommato anche in questo forum si sia affrontato il caso di Maria, posso o meno essere d' accordo sui commenti lasciati , ma in ogni caso se ne e' parlato, non so poi cosa sia giusto o sbagliato in questa vita , so solo che anche io trovandomi davanti ad un bambino che soffre e chiede aiuto avrei fatto lo stesso vedendo, che le instituzioni non avrebbero garantito niente di certo.....ma io non sono una mamma e forse non capiro' molte cose in questo campo., ma il mio cuore e la mia anima , mi han sempre portato a mettermi in gioco pagandone le conseguenze.
un bacio a te alissa , spero che la vita ti sorrida sempre a presto
PER NON RIMANERE SOLO SUI NS PARERI LEGGO E VI INFORMO:
da uff stampa AIBI:
21 settembre 2006
Caso Maria: reazioni dall'istituto di Vilejka
Dura la reazione del direttore dell'istituto di Vilejka, Nikolaj Volchkov, sulla vicenda di Maria "non capisco perchè i coniugi Giusto continuino a presentare ogni giorno nuove richieste, perchè non hanno avviato le pratiche per l'adozione di Maria seguendo le leggi bielorusse?".
(fonte: Il Mattino)
Intanto alcuni genitori che hanno visitato l'istituto di Vilejka e altri della regione rivelano le "verità nascoste" di queste strutture: "Molti istituti negli anni sono ristrutturati, ma in molti altri ci sono topi, scarafaggi. Abbiamo visto bambini vivaci rinchiusi negli ospedali psichiatrici e quando qualche bimbo mi chiedeva perchè veniva picchiato se faceva la pipì a letto io non sapevo rispondergli."
(fonte: Il Secolo XIX)
Procura di Genova: intensificate le ricerche per Maria
'Ogni soluzione passa attraverso la riconsegna della bambina' così ha detto il Procuratore di Genova Lalla sulla vicenda della piccola Maria. Il magistrato ha aggiunto: 'Credo che non ci possa essere soluzione diversa da questa perche' e' la soluzione della legalita' ma anche la soluzione della tutela della bambina'.
Lalla ha dato disposizione affinche' siano intensificate le ricerche della piccola Maria.
Quasi tremila firme raccolte: prosegue la catena di solidarietà per Maria
Prosegue la catena di solidarietà per la piccola bielorussa, affidata alla famiglia Giusto di Cogoleto.
Quasi raggiunto il tetto delle tremila firme sul sito di Amici dei Bambini.
Amici dei Bambini promuove dunque una raccolta di firme e rivolge un
ECCO IL TESTO DELLA PETIZIONE:
A tutti i cittadini, alle istituzioni e alla classe politica, alle associazioni di volontariato, all’intera società civile affinché la bambina:
1. rimanga in Italia per un periodo di tempo necessario a effettuare tutti gli accertamenti sulle violenze subite, sul suo status giuridico e sulla situazione a cui la bambina era sottoposta nell’istituto di Vileika (Bielorussia);
2. sia garantita alla bambina il diritto alla famiglia nel proprio paese di origine o, in alternativa, in un paese straniero, come previsto dalla Convenzione internazionale sui Diritti dell’infanzia siglata a New York il 20 novembre 1989 (artt. 3, 20, 21 lett.b e lett.c);
3. siano perseguite tutte le possibili soluzioni e utilizzati tutti gli strumenti per garantirle il diritto alla vita e alla salute psicofisica, nel rispetto della tutela del minore, dei trattati internazionali e della salvaguardia della legalità.
Marco Griffini, presidente Ai.Bi. – Associazione Amici dei Bambini
Ciao hoara,
ho la sensazione che questo forum lo utilizziamo soprattutto per confrontarci sulle "nostre" esperienze personali, piuttosto che discutere di argomenti di attualità (confronto comunque necessario e costruttivo, ma non obbligatorio!)
Dal mio punto di vista, cerco di non prendere per oro colato quello che dicono radio e televisione ... spesso iniziano delle "campagne" informative i cui fini si intuiscono in un secondo momento ...
Nel caso specifico ho la sensazione che farsi giustizia da soli, non restituire la bambina, non sia la soluzione migliore!
Sono d'accordo con Fra che rovinare la propria famiglia per "proteggere" la bambina non è un modo costruttivo di risolvere il problema.
E' necessario sensibilizzare chi deve prendere le decisioni, modificare le regole, non infrangerle .. quando sei dalla parte del torto (e il sequestro di persona è un reato!), anche se lo hai fatto con la migliore delle intenzioni, ti sei comunque precluso delle strade!
Scusami l'eccesso, ma se qualcuno "rapisse" uno dei nostri figli con l'intenzione di "proteggerlo"?
Mi pare che Riccardo abbia raccontato più volte che si è trovato nelle condizioni in cui volevano allontanare qualche bambino che gli è stato affidato, magari per reinserirlo in un contesto negativo e doloroso per lui, e ha raccontato di aver combattuto con tutte le sue forze per far valere le ragioni del bambino, ma di aver ceduto quando non aveva altre alternative e comunque.
Pur conoscendoli solo "virtualmente" ritengo che lui e Roberta siano "eroi", nella quotidianità, nella semplicità, nel silenzio delle loro battaglie, nella legalità delle loro battaglie!
Un saluto a tutti
Buongiorno,
Da repubblica on line
ROMA -"La rapidità con cui è stata fissata l'udienza sta a significare una presa di coscienza da parte della Corte della delicatezza e dell'urgenza del caso", dichiara l'avvocato Ricco che difende i coniugi Giusto. La data è prossima: il 28 settembre - la vicenda ha fatto scalpore - e sul reclamo presentato dalla famiglia affidataria della bimba bielorussa perché non sia costretta al rimpatrio come stabilito dal Tribunale dei minori si deciderà quindi a fine mese.
Mentre Alessandro Giusto e Maria Chiara Bornacin continuano a chiedere adeguate garanzie sul futuro di Maria, che da giorni nascondono per evitare che ritorni nell'istituto nel quale dice di aver subito violenze, le associazioni dei genitori affidatati si scagliano contro di loro, accusandoli di "arroganza" e "giustizialismo".
Ma c'è anche chi invece si schiera a fianco dei Giusto: stamane i parlamentari dei Verdi Tommaso
Pellegrino e Massimo Fundarò hanno presentato una interrogazione urgente al ministro degli Esteri Massimo D'Alema "affinchè intervenga con una forte azione diplomatica per scongiurare il blocco delle adozioni destinate a famiglie italiane annunciato dal governo bielorusso".
E Luciano Paolucci, padre di una delle vittime di Luigi Chiatti e da anni impegnato per la tutela dell'infanzia, si dice sorpreso dal fatto che nessuna associazione si sia schierata con i due. "Quei giovani - sostiene - stanno proteggendo la bambina ma sono stati abbandonati a loro stessi. Come si fa a rimandarla in un posto dove avrebbe subito violenze? Se dovessero arrestare quella coppia per sequestro di persona lo facciano anche con me perché io sto con loro".
Non la pensano così i genitori che fanno parte del Gruppo di Volontariato 'Raggio di Sole', che per lunedì 25 alle 18 hanno organizzato una fiaccolata da piazza Bovio a piazza Municipio di Napoli "per testimoniare solidarietà alla Repubblica di Belarus nonchè all'ambasciatore bielorusso in Italia Alexey Skripko", e che denunciano il fatto che "tante altre 'Maria' e 'Mario' grazie ai coniugi Giusto rischiano di non tornare più in Italia".
Analoga la posizione dell'Associazione delle Famiglie adottanti in Bielorussia, che lamenta: "Non ci risulta ancora messa in atto alcuna iniziativa giudiziaria nei loro confronti nè nei confronti di tutti coloro che si sono resi complici di questo gesto, sostenuto da un clima da giustizialismo da Far West e da un'arroganza assolutamente insostenibile per tutti noi".
Più comprensivi verso i Giusto, ma sulla stessa linea i genitori dell'associazione 'Un sorriso per Gomel - Forum per i Diritti dei Bambini di Chernobyl': "Noi tutti sappiamo condividere lo stato di apprensione e di preoccupazione che ha travagliato la famiglia in oggetto nel venire a conoscenza del drammatico vissuto di Maria ma, pur comprendendo l'esigenza umana di rispondere al dolore ed all'angoscia di un bmabino, sosteniamo fermamente la necessità di affrontare sempre i problemi nell'ambito della legalità", si legge nel comunicato diffuso oggi dall'associazione.
I coniugi Giusto rimangono al momento sulle proprie posizioni, dichiarandosi però pronti ad accettare una mediazione della Chiesa: "Confidiamo che la mediazione della Chiesa possa essere una via percorribile, visto che siamo in un vicolo quasi cieco e visto che altre direzioni per adesso non hanno portato frutti, trovarne una nuova ci dà un po' di speranza. Ma è una strada per ora del tutto inesplorata perchè non abbiamo un interlocutore. Spero che qualcosa si muova", ha detto oggi Alessandro Giusto.
22 settembre 2006
Caso Maria: fiaccolata per esprimere solidarietà al governo di Minsk
Le associazioni che organizzano soggiorni teraperutici hanno manifestato ieri a Roma per esprimere solidarietà al governo di Minsk. Oltre duecento genitori "affidatari" si sono radunati davanti all'ambasciata della Bielorussa per manifestare contro la scelta e la posizione dei coniugi Giusto.
Intanto un gruppo di parlamentari ha presentato un'interrogazione urgente al ministro D'Alema "affinchè intervenga per scongiurare il blocco delle adozioni per le famiglie italiane".
Intanto è stata fissata per il 28 settembre l'udienza presso la Corte d'Appello di Genova per decidere sul ricorso presentato dai legali della coppia genovese contro il provvedimento dei Tribunali dei minori del 7 settembre scorso.
(fonte: Corriere della Sera)
Scritto da: Ufficio Stampa AIBI il 22 09 06 | 10:04 am
22 settembre 2006
La Bielorussia chiede l'intervento dell'Interpol per trovare Maria
Il governo bielorusso si è rivolto all'Interpol con una ''richiesta urgente'': vuole che la polizia internazionale si mobiliti a fondo per rintracciare Maria e riportarla in patria. Questo passo - riferisce l'agenzia di stampa russa Itar-Tass - e' stato annunciato oggi a Minsk da Yekaterina Samusenkova-Shelegova, portavoce del ministero degli Interni.
Le autorità bielorusse vogliono che l'Interpol chiarisca anche ''le circostanze dell'incidente''. Secondo l'Itar-Tass, il ministero bielorusso della Giustizia ha domandato ieri da parte sua al ministro italiano della Giustizia di attivarsi per un ''rapido ritorno'' della bambina, ''tenuta illegalmente in Italia''.
(fonte: Ansa)
Scritto da: Ufficio Stampa AIBI il 22 09 06 | 1:03 pm
Credo che come al solito si confonde affido e adozione.
Hanno bloccato gli affidi, non le adoziloni.
perlanima non è che per ritorsione oltre che gli affidi abbiano bloccato anche le adozioni?potrebbe essere un arma o meglio una posizione convincente!mi informo poi vi dico, o meglio se lo sapee prima voi lo si scriva!ciao
25 settembre 2006
Il video di Maria: "Voglio restare qui"
Sarà presentato oggi alla procura di Genova il video in cui Maria lascia un messaggio: "Sto bene. Non voglio tornare in orfanotrofio, voglio stare con mamma e papà", sullo sfondo un muro bianco, nessun elemento che possa tradire i dettagli del luogo in cui Maria è nascosta da quasi venti giorni.
Il filmato è la prova richiesta da giorni dall'ambasciatore bielorusso Skripko, che si voleva accertare sullo stato di salute della bambina.
I coniugi Giusto restituiranno la bambina solo con la mediazione della Chiesa, Maria potrebbe essere temporaneamente affidata dalla famiglia a una struttura ospedialiera. Il vescovo di Savona, monsignor Calfagno, assicura: "La soluaizone individuata deve essere proposta al governo italiano e bielorusso.
(fonte: La Repubblica)
AIBI
Scritto da: Ufficio Stampa il 25 09 06 | 10:00 am
25 settembre 2006
Caso Maria: manifestazione di famiglie a Cogoleto
Si è svolta ieri a Cogoleto una manifestazione di circa 50 famiglie che accolgono periodicamente i bambini bielorussi in Italia. I manifestanti si sono radunati davanti l'abitazione dei coniugi Giusto: "Maria libera subito" questo uno dei messaggi più ricorrenti nei numerosi striscioni.
(fonte: Ansa)
aibi
Scritto da: Ufficio Stampa il 25 09 06 | 9:15 am
News > Libero Blog > Cronaca
Notizia del 21 settembre 2006 - 18:20
La crisi della bimba nascosta
La coppia italiana che la tiene in affidamento ha scoperto che nel suo Paese subiva abusi. La Bielorussia parla di sequestro di persona, l'autorità giudiziaria sta a guardare. Cosa ne pensi?
di Dienanni
E' ormai aperta ufficialmente la crisi tra Italia e Bielorussia sulla vicenda di Maria, la bimba nascosta dalla famiglia affidataria di Genova che si rifiuta di farla tornare nell'orfanotrofio in patria dove avrebbe subito delle violenze anche sessuali: è stato convocato l'ambasciatore italiano a Minsk e gli è stata consegnata una nota in cui si parla di "sequestro volontario di persona".
L'ambasciatore bielorusso in Italia, Aleksey Skripko chiede espressamente "la repressione di atti illegali compiuti da alcuni cittadini italiani che impediscono apertamente l'esecuzione di un provvedimento giudiziario assunto da un Tribunale italiano".
La famiglia si rifiuta ormai da tredici giorni di consegnare la bimba e non ha preso in considerazione l'ipotesi che la stessa fosse presa in cura dall'ambasciatore.
In questo caso, pur rispettando le legittime preoccupazioni della famiglia di Genova, è necessario che l'autorità giudiziaria provveda a risolvere quello che sta diventando, a tutti gli effetti, un sequestro di persona. D'altronde la strada intrapresa del muro contro muro, risulta evidentemente senza uscita e rischia di pregiudicare la possibilità per decine di altri bambini di usufruire degli accordi tra Italia e Bielorussia per trascorrere le vacanze nel nostro paese.
Forse nella trattativa l'Italia dovrebbe richiedere una severa ricognizione, da parte del governo bielorusso, delle condizioni dell'orfanotrofio incriminato, in modo da proteggere non solo Maria ma tutti i bambini che sono ospitati in esso, che potrebbero essere oggetto di violenze.
Tratto da: blog.libero.it/lacatasta
Molte volte ci siamo trovati a dover affrontare situazioni in cui la legge si scontrava con la ragione. Molti i casi ove le decisioni prese sui bambini non erano, a detta di molti, molto corrette. In certi casi sono stati fatti dei passi indietro anche da parte dei giudici, in altre situazioni questo non è accaduto. Credo che il cuore ci porterebbe ad agire in un certo modo, ma la ragione deve prevalere. Andare contro legge significa solo fare un danno. Sono un rivoluzionario, e chi mi conosce lo sa bene, ma ho sempre agito usando armi legali. Ho denunciato gli assenti socaili che a mio avviso si erano comportati male, ho fatto ore di anticamera pur di essere ricevuto da un giudice che alla fine mi ha ascoltato ed ha capito e condiviso le miei ragioni. Ma quando non c'è stato più nulla da fare, ho chinato il capo. Se avessi fatto una guerra, non solo non avrei salvato quel bambino, ma non avrei avuto più la fiducia delle istituzioni che non mi avrebbero permesso di operare e di aiutare altri bambini. Nel mio cuore c'è un grande dolore per un bambino che ci era stato dato in affido a 7 mesi, tolto a 6 anni e mezzo per essere immesso in una situazione veramente disastrosa. Ho perizie sia pubbliche che private ... ma non c'è stato nulla da fare. Cosa avrei dovuto fare? Tenerlo chiuso in casa? Per cosa? Per far intervenire prima o poi la forza pubblica creando in lui un trauma e non ottenendo nulla?
Quanti bambini rischiano adesso di non poter venire in Italia a causa di questa situazione?
E se al contrario con questa presa di posizione , si riuscisse a riaggiungere un compromesso e una situazione migliore per la bambina? e se questa eccezzione creasse la regola, e vantaggi per altri bambini? e se con questa presa di forza anche dentro gli istituti ci fossero maggiori controlli?
e se quella coppia ha usato il cuore e ha seguito l' istinto è giusto lasciarla sola? Non si tratta di essere rivoluzionari e' la dura legge dell'esistenza !!! sai quante persone nei millenni ci han rimesso anche la vita, sai quante altre purtroppo ne ha subito le conseguenze, ma se tutto cio' riesce a smuovere anche una piccola scintilla di consapevolezza, ben vengano... in fondo tutto questo per adesso a qualcosa è servito si è parlato di bambini in stato di necessita', si son viste le situazioni degli orfanotrofi, (non tutto e' oro cio' che luccica) si e' parlato di affido, di adozione...
E' vero quanti bambini non potranno forse venire in Italia, per il momento , ma forse dimenticate che per paesi come la bielorussia bloccare tutto questo e' uno svantaggio e che il governo ci guadagna in molti sensi , sia dal punto di vista morale che economico, questa e' la situazione anche se crudele e realistica... con questo chiudo caro Riccardo, io come te mi auguro sempre il meglio per tutti ...
aibi è anni che lavora con progetti proprio dentro gli istitui anche nell'europa dell'est, e avrà verificato sicuramente le carenze!però non ha interrotto per questo alcun rapporto,lavora propositivamente e instancabilmente,ma con diplomazia......altrimenti non la fanno più collaborare.
non appartengo a quell'associazione,ma conosco un'assitente sociale italiana di aibi (tra l'altro ex-dipendente pubblica passata al privato per vocazione e famiglia affidataria essa stessa) che va regolarmente in quegli istitui dell'est a fare formazione, a proporre alternative di tipo familiare ecc.,quello che si legge sul loro sito è proprio vero!
Ciao a tutti in merito a questa triste vicenda volevo dire la mia....
Sono Vittoria, mamma di Valentina eViola(in arrivo...)
e "sorella" di Olha che viene da noi in Italia da quando aveva 6 anni... Olha è cresciuta con noi e adesso fà parte della nostra famiglia...tanto che i miei hanno fatto domanda di idoneità per adottarla (abbiamo aspettato che fosse lei a comunicarci che voleva esssere parte della famiglia a tuti gli effetti...) abbiamo anche "ospitato" il Fratello che è stato con noi per 4 anni raggiunta la maggiore età ha trovato "un buon lavoro" in Bielorussia e ci sentiamo e lo sosteniamo a distanza...penso che ad entrambi abbiamo trasmesso come famiglia dei Valori...Amore ....Affetto li abbiamo aiutati a crescere ...e devo dire siamo stati fortemente ricambiati... Adesso siamo costretti a dire aVolga che dovrà passare il Natale nell'Internat e non con noi...non riusciamo a trovare le parole e forse in cuor nostro aspettiamo che la situazioni si sblocchi....Intorno a quest a vicenda c'è troppa POLITICA( si discute sulla "validità" di questi viaggi ecc..) e non si guardano gli interessi dei bambini...Olha era felice perchè a dicembre avrebbe visto nascere la sua nipotina e le avrebbe fatto da "madrina", e adesso... Stiamo male,questo lo potrei anche sopportare ma, non voglio che LEI soffra, questo NO!!!!
E poi da anni viene "Marta! nome di fantasia... una bimba diciamo "difficile" la sua fortuna...una "mamma "single Italiana che le ha dato tutto l'amore del mondo...forse sarà ancora più difficile comunicare a questa bimba che lei non verrà a Natale e forse mai più...
E poi mi sento dire che questi coniugi hanno fatto bene...NO!
La piccola Maria è stata ferita questo è vero ma, non è così punendo gli altri bambini che si risolvono i problemi...lo sappiamo quante"Maria" ci sono in giro...Io ne conosco una...la sua famiglia ha affrontato tutto nella discrezione, nella legalità e questa bimba adesso è serena con la sua famiglia...non potevano anche loro fare così....
Un bacino grande a tutti voi!
Vittoria
Em scusate ho aperto una discussione invece di inserire il post...PERDONATEMI per il doppione!!!!
25 settembre 2006
Lettera aperta a Napolitano da una bambina bielorussa
Di seguito pubblichiamo la lettera di un bambina bielorussa che, attraverso Amici dei Bambini, ha chiesto di lanciare un messaggio al Presidente Napolitano.
"Caro Presidente,
sono una bambina bielorussa, una tra i 28mila bambini che vengono in Italia due volte l’anno. Ti scrivo perché il tuo paese mi piace tanto: è bello, è caldo, è pieno di luce, ma soprattutto perché ho capito, qui in Italia, che cosa significhi il nome mamma e papà. Sai, io sono stata abbandonata da piccolina e ho sempre vissuto in istituto, certo lì non mi è mai mancato niente, pasti caldi in abbondanza, giochi e assistenza di ogni tipo. Ma da quando vengo in Italia ho capito che mi è sempre mancato qualcosa di molto più importante e ogni volta il ritorno in orfanotrofio è stato un buco doloroso nel mio cuore, una ferita sempre più grande.
Domenica scorsa, mentre ero a tavola, con la “mia” famiglia italiana ho sentito alla televisione che parlavi di un signore senza più speranza, pronto a morire e invitavi tutti i politici a riflettere su cosa si potesse fare per questo signore, come aiutarlo. Quello stesso giorno tutti parlavano di un cosa nuova e per me difficile da capire: un diritto alla morte.
Caro Presidente come mi sarebbe piaciuto se tu avessi anche parlato di noi bambini abbandonati e del nostro diritto alla vita, della possibilità di avere una “vita vera” con una mamma e un papà, disposti ad accompagnarti ogni giorno a scuola per mano, a darti il bacio della buona notte ogni sera.
E invece da anni mi devo accontentare solo delle briciole: un po’ di affetto, qualche giocattolo, poche telefonate durante l’anno con i miei genitori italiani.
Sai Presidente, un bambino abbandonato conosce bene il significato di questa parola; il diritto di un bambino secondo te non ha lo stesso valore di quello di un adulto?
Scusami se ho questo pensiero, ma non ti ho sentito dire niente sulla storia della nostra amica di Cogoleto, che sta lottando per far capire al mondo che un bambino abbandonato vuole avere una famiglia e non solo una vacanza. L’hanno chiamata Maria, ma io la conosco bene, so qual è il suo nome e so che lei, anche se molti non l’hanno ancora capito, sta lottando per tutti noi!
Eppur qualcosa avresti potuto dire, caro Presidente. Come se si trattasse di uno dei tuoi nipotini. Cosa diresti se ti facessero vedere uno di loro solo due volte all’anno? Certo loro sono fortunati: hanno due persone chiamate genitori (che nome magnifico) pronti a proteggerli, mentre noi bambini abbandonati da chi siamo amati? Chi ci protegge?
Ora c’è la piccola Maria e per “colpa sua”, dicono qui in casa, siamo diventati “ostaggi”. “Ostaggi della carità”, anche se non ho capito bene cosa significhi questa espressione. Adesso tutte le nostre famiglie italiane hanno paura di non vederci più il prossimo anno.
Certo, anch’io ho tanta paura di non poter tornare più qui, non sentire più il calore della bella Italia. Ma non crede, caro Presidente, che avremmo anche noi il diritto a qualcosa di più? Anche noi, sai, stiamo soffrendo e abbiamo tanta paura. Noi vogliamo vivere, non morire. Per questo, te lo chiedo per favore, pensa anche a noi.
Un caro abbraccio la tua “nipotina” bielorussa"
aibi
Scritto da: Ufficio Stampa il 25 09 06 | 6:00 pm
Mi sa tanto di strumentalizzazione....non metto in dubbio che questa lettera sia stata scritta da una bimba...ma, di certo mi sembra strano che ad oggi la preoccupazione principale sia quella di avere una mammma e un papà per sempre ( è scontato!!!!!!!!!!!!!!!)..... ma, di non vedere la mamma e il papà affidatari a Natale... è questo che vogliono adesso OLHA, VOLGA, KATIA ecc....Questa lettera è riportata dall'AIBI associazione che appoggia la scelta INCOSCENTE dei GIUSTO....tutti i bimbi hanno il diritto di avere una mamma e un papà è logico, ed umano, ma, Grazie ai Giusto ad oggi non hanno neanche le "bricciole"...
Adesso non si dovrebbe discutere sulla giustizia o meno di questi soggiorni terapeutici per i bambini ORFANI... ma, sul fatto che a questi bimbi gli è di fatto impedito di vedere i loro GENITORI affidatari................e non mi sembra bello che un'associazione appoggi una causa così drammatica per far valere le proprie opinioni!!!!!!!!!! NON ADESSO!
Guardate se non è così vi riporto un articolo del sig. GRIFFINI presidente dell'AIBI.....
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Amici dei Bambini: "Diritto alla famiglia, non alle vacanze"
di AiBi (francesca.mineo@amicideibambini.it)
20/09/2006
Griffini: "I bambii adottabili siano tolti dalle liste deiprogrammi di vacanze terapeutiche"
Spegnere i riflettori sul caso Bielorussia e ripartire da zero. Regolamentare l'affido internazionale e sospendere il giudizio. L'associazione Amici dei Bambini, alla luce del caso della piccola Maria e del crescente numero di bambini bielorussi abbandonati in istituto - quasi 30 mila ogni anno – che arrivano in Italia per trascorrere alcuni mesi in famiglia, chiede che sia regolamentato l'istituto dell'affido internazionale e che soprattutto, i bambini abbandonati siano esclusi dai programmi delle vacanze terapeutiche.
“Per i bambini abbandonati occorre pensare a un programma specifico e personalizzato - ha detto Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini - Queste vacanze sono un vero e proprio stillicidio per le migliaia di bambini che per qualche mese conoscono il calore e l'affetto di una famiglia e poi vengono riportati alla realtà degli istituti nel loro paese d'origine. Il bambino abbandonato ha diritto ad avere una famiglia, non vacanze occasionali”.
La disciplina dell'affido internazionale può, infatti, tutelare i bambini abbandonati proprio perché è finalizzato all'adozione, unica possibilità per un bambino abbandonato di essere accolto in famiglia. In questo caso l'attività equivarrebbe a una sorta di affido pre-adottivo.
“Anche il governo italiano deve prendere posizione in merito e riformulare i rapporti con i paesi che sono responsabili dei loro bambini – aggiunge Griffini –. Innanzitutto occorre togliere dalle liste per le vacanze terapeutiche i minori adottabili. E' il caso di Maria: adottabile da due anni, accolta temporaneamente da una famiglia con decreto di idoneità, eppure non può essere figlia della coppia che ha scelto come genitori”.
La proposta di Amici dei Bambini sulla gestione dell'affido internazionale riguarda la disciplina della materia a livello europeo per facilitare la collaborazione tra gli Stati, l'istituzione di un sistema di controllo da parte di un'Autorità centrale italiana e la valutazione e formazione delle famiglie ospitanti da parte dell'Ente autorizzato all'affidamento internazionale.
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Vi sembra il momento per affrontare questi discorsi?
Pensate se OLHA leggesse...."Griffini: "I bambii adottabili siano tolti dalle liste dei programmi di vacanze terapeutiche"..... MInimo mnimo sviene.....
VOVA prima volta in Italia a 14 anni per 4 anni con noi! Quanti sono disposti a d adottare un ragazzo di 14 anni? E allora dai neghiamogli di stare bene di avere una "famiglia" Che gli vuole bene, lui è per pochi mesi fisicamene con noi ma, l'amore e i Valori che gli abbiamo trasmesso questi lo accompagneranno per sempre!.
VIttoria
E se non è ancora chiaro il concetto andate adesso OGGI a chiedere a quella bambina di scrivere una lettera al Presidente... secondo me scriverebbe....
Caro presidente, perchè non posso venire in Italia a Natale e forse mai più....?
Cosa ho fatto di male? Questo è quello che molti bambini stanno pensando....Non vi dico lo strazio delle telefonate....(quando riusciamo a sentirli)..............................
Scusate ancora per la mia lungaggine....Vittoria.
em...come non detto.....
Mi ha appena scritto un sms Olha la notizia si è diffusa... ho cercato di calmarla ma, lei ha paura..... SPERO SOLO CHE SI RISOLVA TUTTO PRESTO!
Vittoria
>>E se al contrario con questa presa di posizione , si riuscisse a riaggiungere un compromesso e una situazione migliore per la bambina? e se questa eccezzione creasse la regola, e vantaggi per altri bambini? e se con questa presa di forza anche dentro gli istituti ci fossero maggiori controlli?
>>e se quella coppia ha usato il cuore e ha seguito l' istinto è giusto lasciarla sola? Non si tratta di essere rivoluzionari e' la dura legge dell'esistenza !!! sai quante persone nei millenni ci han rimesso anche la vita, sai quante altre purtroppo ne ha subito le conseguenze, ma se tutto cio' riesce a smuovere anche una piccola scintilla di consapevolezza, ben vengano... in fondo tutto questo per adesso a qualcosa è servito si è parlato di bambini in stato di necessita', si son viste le situazioni degli orfanotrofi, (non tutto e' oro cio' che luccica) si e' parlato di affido, di adozione...
>>E' vero quanti bambini non potranno forse venire in Italia, per il momento , ma forse dimenticate che per paesi come la bielorussia bloccare tutto questo e' uno svantaggio e che il governo ci guadagna in molti sensi , sia dal punto di vista morale che economico, questa e' la situazione anche se crudele e realistica... con questo chiudo caro Riccardo, io come te mi auguro sempre il meglio per tutti ...
Scusami dipingi i GIUSTO come eroi.... perchè hanno rapito la bimba per il suo bene... e poi dici e vabè se non potranno venire questi bimbi per il momento...Certo si loro stanno male piangono ed'è normale...
e leggere queste cose su un portale che riguarda l'affido...mi fà ancora più male, rispetto le tue idee, no le condivido ma, le rispetto, se solo avessi conosciuto i nostri bambini...forse forse non la penseresti così...
Saluti.Vittoria
per resci78: tieni presente che ho riportato semplicemente un comunicato stampa, ciò vuol dire che sono fonti tra le tante e non la verità assoluta, ciao
26 settembre 2006
Caso Maria: la proposta del vicepresidente del Parlamento Europeo Mauro
Il vicepresidente del Parlamento Europeo Mauro chiede un "dibattito urgente in Europa per prendere in esame la posizione dei minori che vivono in orfanotrofio. Considero illegittima la decisione della Bielorussia di rivolgersi all'Interpol per ritrovare la piccola Maria".
E' duro l'intervento di Mario Mauro sulla scelta del paese estero di rivolgersi alla polizia internazionale e, partendo da questo caso, parte la proposta di individuare politiche per evitare che si possano ripetere situazioni di questo tipo.
Il caso di Maria, del resto, si sta rilevando solo la punta di un iceberg che coinvolge migliaia di bambini abbandonati che due volte lasciano gli istituti della Bielorussia per passare qualche mese in famiglie italiane.
(fonte: Il Tempo)
aibi uff stampa
genitori affidatari: "Siamo disperati"
E' finita la caccia al nascondiglio dove i genitori affidatari avevano lasciato Maria, la bimba bielorussa al centro di un caso diplomatico internazionale: la bambina era a Saint Oyen, in Val d'Aosta, affidata alle "nonne" che l'hanno accudita per tre settimane. Alla vista dei carabinieri le donne non hanno opposto resistenza. Maria è già stata presa in consegna dalle forze dell'ordine che la stanno trasferendo in una struttura protetta.
QUESTO E' L' INTERVISTA ALLA NONNA DELLA BAMBINA BIELORUSSA, SPERIAMO CHE QUESTA VICENDA SI CONCLUDA AL MEGLIO PER MARIA E PER TUTTI I BAMBINI CHE SI TROVANO NELLE SUE CONDIZIONI... IN QUESTE SETTIMANE HO PROVATO UNA SVARIATA GAMMA DI SENTIMENTI, E RIBADISCO CHE E' STATA UNA VERGOGNA DA PARTE DELLA SOCIETA' DEL TERZO MILLENNIO, USARE COME MERCE DI SCAMBIO BAMBINI, ASSOCIAZIONI CONTRO GENITORI , BAMBINI CONTRO BAMBINI E VIA DICENDO.....E CON QUESTO MIO ULTIMO INTERVENTO SALUTO TUTTO IL FORUM. (UN PARTICOLARE ABBRACCIO A ALISSA LAHIARA E RICCARDO).CHE IL CIELO PORTI SEMPRE BUONE COSE A TUTTI VOI E TANTA CONSAPEVOLEZZA
Una delle "nonne" italiane della bimba bielorussa chiama la radio
per spiegare le ragioni che hanno portato a nascondere la piccola
"Maria ha minacciato il suicidio"
La 'nonna' telefona a Prima Pagina
"Ci ha detto che si sarebbe uccisa con un coltello"
"Non mi sento colpevole, ci sono leggi superiori a quelle degli uomini"
ROMA - "Maria ci ha detto che se l'avessero
riportata in Bielorussia lei avrebbe preso un coltello e si sarebbe suicidata". Lo rivela una delle 'nonne' di Maria, la bambina bielorussa ritrovata ieri in Valle d'Aosta, che stamane ha chiamato Prima Pagina su Radiotre e ha raccontato la sua versione dei fatti.
"Maria - aggiunge la signora - aveva persino disegnato una mappa dell'istituto dove era stata in Bielorussia, e ci aveva fatto vedere tutti i punti nei quali si sarebbe potuta nascondere, lei e noi". "Lì, in quell'istituto - prosegue - ha subito delle minacce e non siamo stati noi a dirlo, ma è quanto hanno accertato i medici che l'hanno visitata. Lei non vuole ritornare in quel posto...".
Quando le viene chiesto la famiglia Giusto non abbia pensato alle 30 mila famiglie che puntavano ad adottare bambini bielorussi e che sono state messe in crisi dalla vicenda, la donna risponde: "Certo che ci abbiamo pensato, ma non avevamo altra scelta. Per tre anni abbiamo bussato a tutte le porte. Siamo stati diverse volte in Bielorussia e abbiamo toccato con mano quel tipo di realtà. Abbiamo visto quegli orfanotrofi. E siamo anche sicuri che comunque il flusso delle adozioni non si bloccherà perché dietro, mi creda, ci sono parecchi interessi....Ci hanno messo con le spalle al muro, non avevamo altra scelta. E' stato un gesto di amore infinito per una bambina che nell'istituto in cui stava aveva subito violenze e minacce".
E ancora: "Io sono d’accordo con la giudice costituzionale Fernanda Contri che in una intervista diceva questi bambini non devono essere adottati, quando una famiglia finisce il suo compito deve lasciare tornare in bambino in un' altra famiglia, in Bielorussia, dove ha degli affetti. Ma questo caso è diverso. Questa bambina è dall'età di 4 anni che è in un orfanotrofio. Questi bambini non hanno bisogno di una vacanza, ma hanno bisogno di una di famiglia e le famiglie che si sentono di farlo perché non devono essere aiutate?"
La signora, che parlava con voce chiaramente emozionata, rivela anche un altro particolare inedito della vicenda e cioè che durante i tre anni in cui Maria era stata data in affido temporaneo alla coppia italiana, i coniugi Giusto avevano rinunciato ad avere un figlio loro "perché altrimenti la pratica di adozione si sarebbe interrotta".
Racconta ancora la 'nonna' di Maria: "Sono laureata in greco e in latino e per tutta la mia vita ho studiato letteratura greca e vorrei ricordare la famosa frase di Antigone: 'Ci sono delle leggi superiori a quelle degli uomini che sono nel profondo del nostro cuore e che io devo seguire'. Ecco, io mi rifaccio a questa frase. Non mi sento assolutamente colpevole. E' stato solo un gesto d'amore". E poi conclude: "Non mi sento colpevole, ci sono delle leggi superiori a quelle degli uomini che io mi sono sentita di rispettare".
Ho imparato che un po' di diplomazia è più efficace di tante guerre ... sempre comunque pronto a farle quando però "non debba nascere una guerra che uccide migliaia di persone per liberare un soldato"
«Vi mando come pecore in mezzo ai lupi»
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10, 16-23)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Ecco: io mando voi come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre nostro che parla in voi”.
Commento al Vangelo
Vere e proprie “Linee guida” sono queste parole di Gesù. E’ inutile illudersi: la strada di chi decide di camminare al fianco del più piccolo, più povero, dell' “abbandonato” non viene capita dal “mondo” dalla cultura dominante, da chi non si interessa dell’altro.
Anzi viene continuamente ostacolata: quasi un accanimento. Trovare secondi fini, mettere in dubbio gli atteggiamenti, le parole, i progetti, le finalità.
E’ veramente una strada in salita: soli, disarmati, inermi; in mezzo ai lupi!
Ma… la luce si è accesa, il pastore è al nostro fianco… lungo la strada, mano nella mano, ci condurrà per dove Lui vorrà. Perché preoccuparci?
30 settembre 2006
Maria: “Ha vinto il business delle vacanze, nessuno ha difeso la bambina”
L’associazione pronta con azioni legali contro lo Stato italiano – “Assenti le ong per la tutela dell’infanzia”
“Ha vinto il business delle vacanze. L’Italia si vergogni per come ha tradito Maria e tutti i bambini abbandonati come lei che chiedono una famiglia. Maria è stata trattata peggio di un criminale. E’ stata sacrificata in nome delle vacanze. E il piano del rimpatrio era così pianificato che si è atteso perfino lo sciopero dei giornalisti per agire in tutta tranquillità”.
Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini, denuncia duramente il blitz notturno che ha portato al rimpatrio della bambina bielorussa, senza attendere il parere dalla Corte d’Appello di Genova, cui si era rivolta l’associazione presentando un “intervento adesivo” a sostegno della minore, affinché fosse garantito il suo diritto alla famiglia e ad essere ascoltata, in nome dell’interesse diffuso che riguarda non solo Maria ma anche migliaia di bambini abbandonati.
L’associazione intende ora agire con una serie di azioni legali attraverso un pool di esperti composto dagli avvocati del proprio Ufficio Diritti dei minori e da alcuni docenti universitari: è allo studio in particolare un’azione di responsabilità civile per danni contro lo Stato italiano per aver negato il diritto alla difesa e altri diritti fondamentali che riguardano la minore.
“Perché non erano con noi in tribunale Unicef o altre organizzazioni internazionali che tanto hanno lottato per difendere i diritto dei minori? – conclude Griffini – Nessuno ha speso una sola parola per Maria. Questo caso è l’esempio di come i bambini abbandonati non esistano e i loro diritti siano continuamente calpestati”.
uff stampa AIBI
30 Settembre 2006
Il trionfo della Giustizia
Da quanto tempo in questo blog ci battiamo, senza cavare un ragno dal buco, per il ripristino della legalità? E’ per questo che oggi possiamo e dobbiamo celebrarla. Oggi che la giustizia, quella giusta, che non guarda in faccia a nessuno, neppure alle bambine di 10 anni, la giustizia ceppalonica dell’indulto, ha trovato la sua giornata di gloria.
Uno spiegamento di poliziotti e agenti in borghese ha circondato il pericoloso convento di Sant Oyen in Valle D’Aosta. Ha prelevato una bambina bielorussa di nome Maria. L’ha accompagnata in aeroporto e rimpatriata con urgenza.
Maria ha minacciato il suicidio, ma la Bielorussia l’aspetta. Sarà ospitata nel suo vecchio e accogliente orfanatrofio di Vilejka dove ha, secondo la coppia genovese che vuole adottarla, subito violenze inaudite. Sono sicuro che il nostro ministro delle Giustizia manderà degli ispettori per le opportune verifiche.
I genitori affidatari hanno fatto ricorso alla Corte d’appello di Genova per trattenere Maria in Italia. Ma non si è aspettato neppure che si pronunciasse prima di metterla su un aereo. Una extracomunitaria in meno.
Tornerà forse un giorno nel nostro Paese. Chissà, la troveremo lungo qualche viale cittadino, importata dalle mafie dell’Est. Addio Maria.
IMPORTATO DA BLOG BEPPE GRILLO
Quando la famiglia ha preso questa bambina, le leggi nazionali ed internazionali già esistevano.
E' risaputo che i bambini di molti paesi vengono picchiati e seviziati nelle strutture dove risiedono.
Così come sappiamo che ogni minuto in africa muore un bambino.
E' vero ... qualcuno deve fare qualcosa ... ma nel rispetto delle leggi, nazionali e internazionali.
Altrimenti seguiamo l'esempio di Bush e andiamo a liberare, mitra in pugno, tutti quei paesi che, a nostro avviso, sono sottosviluppati.
Ci piacerebbe se un nostro figlio andasse in vacanza negli stati uniti e raccontando, a torto o a ragione, che viene picchiato e seviziato dai genitori, la famiglia che lo ha ospitato (mai vista nè conosciuta), decida di trattenerlo, in barba a tutte le leggi. Con quale animo mandereste un bambino italiano ancora negli Stati Uniti, se leggi che ci sono non lo garantiscono?
E se la Bielorussia decidesse di dare un esempio al mondo occidentale e dicesse: è successo questo in Italia? Ok ... in Italia (per un pò o per sempre) non mandiamo più un bambino?
Quanti bambini soffrirebbero? Quante famniglie in attesa di un bambino in vacanza o in adozione soffrirebbero?
E' bello portare la Parola di Gesù ... ma non dimentichiamo che sta scritto anche "a Cesare quel che è di Cesare". C'è anche scritto "non uccidere" ... ma nessuno si ribella contro l'aborto, non nominare il nome di Dio invano ...ma nessuno si ribella alle bestemmie; no osi l'uomo dividere ciò che Dio ha unito ... ma nessuno si ribella contro il divorzio che fa soffrire milioni di bambini!!!
Dedico la mia vita ai ragazzi con problemi, ma cerco di fare delle battaglie che non distruggano il lavoro e le conquiste che tanti altri hanno fatto, mettendo a repentaglio l'esistenza di una miriade di bambini.
I "genitori affidatari" ... non sono nè i genitori, nè affidatari della bambina in termini di legge e quindi se si rivolgono alla legge e la considerano valida ... devono accettare le regole. Non c'era da aspettare perchè il ricorso era fatto da persone che non potevano farlo
MINORI 12.2202/10/2006
Dall'accoglienza all'adozione: in Italia altri 300 potenziali ''casi Maria"
Tante sono le domande pendenti nei tribunali minorili secondo il magistrato Luigi Fadiga. Il 10% delle circa 3.000 le adozioni internazionali concluse ogni anno. Oltre 35mila i ''bimbi di Chernobyl'' ospitati
da il redattore sociale
Lo stesso articolo messo da Rosa, continua:
Il punto dell'Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie: "Anche per queste accoglienze è richiesta la valutazione dell'idoneità della famiglia"
Ritengo giusto che si proceda con una valutazione circa l'idoneità della famiglia che accoglie.
"Ci piacerebbe se un nostro figlio andasse in vacanza negli stati uniti e raccontando, a torto o a ragione, che viene picchiato e seviziato dai genitori, la famiglia che lo ha ospitato (mai vista nè conosciuta), decida di trattenerlo, in barba a tutte le leggi. "
Bè mi sembra che se "a torto" o "a ragione" faccia una bella differenza. Se a ragione forse non piacerebbe tanto ai suoi genitori, ma come osservatrice esterna francamente non li compiangerei più di tanto.
NON ERA UNA FAMIGLIA AFFIDATARIA,MA UNA FAMIGLIA OSPITANTE,NON DOVEVA TRATTENERLA,DOVEVA DENUNCIARE IL FATTO ALLE AUTORITA' BIELORUSSE.........
MA UNA BAMBINA CHE DENUNCIA UN FATTO DEL GENERE (ABUSI,MALTRATTAMENTI) HA IL DIRITTO DI ESSERE SENTITA.......
IL QUESITO E' DA CHI? LEGITTIMAMENTE DOVREBBE ESSERE DAL SUO PAESE.......
MA ANCHE SE RAPIAMO UN BAMBINO AFRICANO CHE STA MORENDO DI FAME E' REATO......
CIOE' PER ASSURDO VADO IN VACANZA IN KENIA CONOSCO UN BAMBINO CHE SO PER CERTO CHE MORIRA' DI FAME,LO NASCONDO E LO PORTO A CASA, E' REATO!!!OPPURE SO CHE I MIEI VICINI MALTRATTANO I FIGLI, DEVO DENUNCIARE LA SITUAZIONE AL DI LA CHE BUIROCRAZIA SIA LENTA, ECC.,NON POSSO NASCONDERLO NEL MIO APPARTAMENTO!
OH RAGAZZI CHE CONFUSIONE-HO FATTO DELLE CONSIDERAZIONI-SEMPLICEMENTE E ASSOLUTAMENTE SEMPLICI CONSIDERAZIONI!!!
Rosa sono d'accordo con te.
perlanima "a torto o a ragione" è un modo di dire che in Toscana usiamo spesso ... quel che volevo dire è che se un ragazzo dice delle cose, on è detto che siano vere oppure no, ma questo (se siano vere oppure no) non è determinate per il concetto di principio. Come dice Rosa una persona che ha informazioni le comunica alle autorità e queste le gestiscono secondo legge o secondo trattati internazionali ... ma certamente un bambino residente in un certo paese deve essere giudicato e tutelato dalle autorità di quel paese. Sicuramente nessuno può o deve farsi giustizia da sè e non si può mettere in discussione la regolarità delle leggi di uno Stato.
Beati voi, che ancora credete che tutto sia bianco o nero, io credo che in mezzo ci stiano una miriade di colori............giudicare, condannare,a cosa serve... se qui un gruppo di persone ha agito per Amore? Comunque Riccardo mi ha chiesto di cuontinuare a lasciare le mie opinioni in questo forum...ma ogni qual modo la si giri siam lontani secoli, sarò un idealista una rivoluzionaria un artista fuori dal mondo, che vi devo dire.Dipende da come si guardano le situazioni e' come se Madre teresa vedesse una persona indiana,che stava morendo in mezzo alla strada e non la avesse lasciata morire, perche in india ce ne son miliardi che stanno male.e lo stesso e' come se avesse interrotto la sua opera di amore perche la legge di quel paese o di tutti paesi la ostacolava sempre....arrivando piu' volte a minacciarla....io prefersisco vederla con gli occhi della compassione divina.... lascio a voi le legge e gli affari di questa terra come diceva anche un filosofo greco di cui non ricordo il nome......
ma con tutto il rispetto hoara1968 anzi con il massimo rispetto, madre teresa aiutava li sul posto non rapiva nessuno.....ed è stata accettata in un contesto come l'india dove i cattolici non sono proprio ben visti proprio perchè ha usato diplomazia.........
comunque capisco bene cosa intendi e qualsiasi cosa tu mi risponda prometto che non replicherò più ciao e scusa
"RAPIMENTO" E' VERAMENTE UNA PAROLA GRANDE IN QUESTO CONTESTO ........E POI TUTTE LE FONTI DI MADRE TERESA ERANO FALSE ALLORA..... NON E' STATA BEN VISTA DAL GOVERNO INDIANO E GLI HAN CAUSATO ANCHE SVARIATI PROBLEMUCCI, E POI TANTO DIPLOMATICA NON ERA.. E' NOTA ANCHE PER IL SUO CARATTERE DECISO E NON PERDEVA UN ATTIMO PER AIUTARE IL PROSSIMO SFIDANDO PERSONE PIU' POTENTI DI LEI...MA NON STIAM DIBATTENDO SU QUESTA NOBILE PICCOLA DONNA FORTUNATAMENTE LEI VOLA ALTO E ANCHE QUANDO ERA IN TERRA VOLAVA ALTO.....SALUTI ANCHE A TE E NON C'E PROBLEMA PUOI ANCHE RIBATTERE CI MANCHEREBBE SIAMO SU DI UN PAESE LIBERO ...TI AUGURO UNA BUONA SERATA
Rossella, ti stimo e in linea di massima sono d'accordo con te.
Mi spiego.
Se vedo qualcuno che soffre lo aiuto, ho compassione, lo proteggo.
L'ho sempre fatto e sempre lo farò.
Ma ...
ma nel tempo mi sono reso conto che non si può aiutare tutti.
Di gente per la strada ne vedo tutti i giorni e non posso raccattare tutti e portarli in casa ... non avrei pane per tutti, non avrei spazio.
Allora ho deciso di aiutare con cuore e con amore ... almeno ci provo ... ma anche con cervello.
Questo impone di fare delle scelte, scelte legate alla possibilità di poter fare il più possibile.
Credo che questo portale ne sia un esempio.
Nato nel 2001 per dare risposta a quanti volessero fare affidamento e riuscire così ad aiutare più bambini di quanti non potessi fare direttamente ... e altri progetti sono in cantiere
Questo comporta ad andare anche contro noi stessi ... a dover dire di no ad un giudice o ad un servizio sociale quando ti propone un bambino in più, perchè le forze sono quelle.
Perchè tale famiglia e tutti coloro che insieme a loro e per loro hanno fatto fiaccolate ... non prendono in adozione la bambina di colore di 11 anni a cui la madre ha tirato l'acido negli occhi per far muovere a compassione chi potesse darle l'elemosina?
Perchè non prendono la bambina di 11 anni con un ritardo che la porta ad essere come una bambina di 5?
Perchè si rifiuta l'adozione di bambini con la sindrome di down?
Perchè prima c'era la moda di andare in Bolivia a prendere bambini in adozione e adesso invece ci si rivolge alla russia? I bambini boliviani sono bassi e scuri ... quelli dell'est sono alti, occhi azzurri, biondi ...
Non dico che la famiglia che ha coolto questa bambina non abbia avuto cuore ... per la bambina ... ma non certo per gli altri bambini della bielorussia in attesa di venire in Italia.
Non giudico e non condanno tale famiglia ... giudico e condanno l'atto.
Come per la pedoflilia ... la giudico e la condanno, ma se mi capita di avere la possibilità di aiutare un pedofilo, lo aiuto senza giudizio su di lui ... quello spetta a Dio.
Permettimi una parola su Madre Teresa.
Aveva il suo carattere e non poteva essere che così ... ma si è fatta accettare ... usando la diplomazia ... che non vuol dire "leccare il ... " a nessuno, ma in un modo o in un altro farsi accettare.
Anche noi ... non siamo ben voluti dal Comune di Livorno ... ma ci deve accettare perchè con diplomazia e concretezza siamo entrati nel cuore della stragrande maggioranza dei livornesi ... elettori dei rappresentanti del comune.
E sono lotte ....
Ho urlato contro un giudice e contro diversi assistenti sociali ... senza troppa diplomazia ... ma a volte ho dovuto arrendermi.
Quel che dico è che a volte bisogna fermarsi a ragionare sulle conseguenze ... anche di un nostro atto di amore ... perchè se il bene verso uno provoca danni e dolore per altri ... beh ... non so quanto sia amore e quanto sia egoismo.
Nella vita, credo, è sempre necessario sapere quando fermarsi.
Sempre su Madre Teresa ... era nel seno della Chiesa e all'inizio è stata da questa osteggiata.
Poteva levarsi il velo e fare tutto quello che ha fatto senza la Chiesa ... ma aveva deciso di restare in quel contesto ... e a quel contesto si adeguava ... alle sue leggi e alle sue regole, anche se scalpitava, anche se spesso non era d'accordo.
Infine ... ma doveva essere all'inizio ... Grazie per aver accolto il mio appello a restare, ne sono felice. Essere lontani anni luce ... anche se non mi pare sia così ... non vuol dire non poter dialogare, anzi da la possibilità a tutti noi di esprimere i propri sentimenti e ci costringe a guardarci dentro il cuore con assoluta franchezza, rendendo gli altri partecipi dei nostri sentimenti più nascosti.
E' quindi grazie agli spiriti critici che tali sentimenti vengono alla luce e vengono condivisi con altri.
Quindi Grazie di essere con noi e Grazie per il tuo amore per i bambini ... tutto il resto sono sfumature filosofiche e di pensiero ... modi di interpretare una realtà ... ma l'amore per i bambini resta comune a tutti noi ... ed è proprio per questo che non siamo lontani anni luce ... solo utilizziamo o utilizzeremmo metodologie diverse.
Ogni famiglia ha il suo metodo educativo ... ma alla fine tutte le famiglie agiscono per il bene dei propri figli (esclusi alcuni casi, logicamente)
Difficile aggiungere ancora qualcosa a quanto è stato detto sulla storia di Maria, ieri sera ho seguito un po' "Porta a Porta", poi ho spento la TV perchè mi si chiudeva lo stomaco. Tutti hanno le loro ragioni: i coniugi Giusto che si sono buttati in questa avventura dell'affido forse con scarsa consapevolezza di quello a cui potevano andare incontro, con scarsa informazione (credete che sia solo una dimenticanza delle associazioni che organizzano questo tipo di soggiorni? Una cosa è ospitare per una vacanza climatica un bambino colpito da radiazioni che però nel suo paese ha una famiglia che lo aspetta ed un'altra è ospitare un bambino che ha vissuto l'esperienza dell'abbandono e dell'istituo!!!), poi c'è l'ambasciatore bielorusso che non vuol sentire ragioni diverse dal diritto e dalle ragioni di Stato, c'è lo stato italiano preoccupato per la diplomazia con il paese di origine della bambina, poi ci sono le altre associazioni di famiglie che ospitano questi bambini, giustamente preoccupati che con questo caso si blocchino i soggiorni, ma altrettanto indifferenti, a volte ostili o quasi al caso specifico...tutti a tutelare i propri interessi, tutti a preoccuparsi per il proprio orticello...ci vorrebbe chiarezza.. non si può paragonare un affido estivo ad un affido vero e proprio e dall'altro canto non si possono creare nei bambini aspettative che poi non possono essere realizzate....sono nel cuore della Sig.ra Giusto che con tanta disponibilità si è aperta a questa esperienza ma che si è scontrata con una burocrazia, non solo pubblica, attenta solo a tutelare i propri interessi di parte. Vero
sicuramente tutta questa situazione dei soggiorni dei bambini bielorussi mette in moto moltissimi intressi economici (per le istituzione) ma anche affettivi per i bimbi e per gli "ospitanti" quindi diciamo che può esserci una buona sinergia. Ed è per questo che tutti fingiamo di non sapere che i bambini colpiti dalla nube hanno oggi minimo 20 anni, fingiamo di credere che un soggiorno di un mese possa diminuire i valori tossici del 50% (naturalmente fa ridere qualunque medico o anche solo persone di buon senso) , che alcuni bambini vengono qui ormai sistematicamente quindi dovrebbero essere guariti già al secondo soggiorno...
Per tornare ai Giusto e alla loro richiesta di adozione : il fatto che abbiano portato il loro caso alle cronache non vi sembra possa danneggiare la bambina e il suo diritto alla riservatezza ? Se la dessero a loro tutti saprebbero quanto è successo alla bambina, mentre fosse stato fatto tutto in modo riservato non sarebbe così.
Per Bielorusso ... l'argomento lo avevamo già trattato a suo tempo, ma non per questo on possiamo continuare la discussione se qualcuno desidera farlo
Tutto quanto di sbagliato lo avete detto.
La catastrofe di Chernobyl purtroppo è ancora in atto e i bambini che nascono già ammalati dalle radiazione sono ancora tanti . Perchè invece di parlare e scrive a casaccio non fate visita nell'ospedale oncologico di Kiev (il più importante) o di minsk e vi rendete conto dell'enormità della catastrofe e,certamente non troverete ragazzi con pù di ventanni ma tantissimi bambini e negare ciò è da folli.
I soggiorni terapeutici sono utili per il semplice fatto di dare un sorriso sul volto di un bambino o ragazzo che sia e dargli quella forza d'animo per affrontare il loro futuro un futuro che noi possiamo solo immaginare e basta!
La vicenda di Vika purtroppo sta andando avanti (vedasi trasmissioni da salotto come "domenica in famiglia "di domenica scorsa ) portata da chi senza scrupoli e solo per fare soop ecc.. ecc..
come vedete non sono io che ne parlo ma Ahime.
Carissimo Bielorusso, grazie del tuo apporto, ma credo che in una discussione nessuno di noi dovrebbe partire con la verità in tasca.
Scrivere che abbiamo detto "tutto quanto di sbagliato" ... può darsi che per te non sia corretto, ma forse non sarebbe stato male un altro tono. Ognuno ha le sue convinzioni.
Mi sembra inoltre che 4 pagine fitte di post in questa discussione ... non possano esserci solo cose sbagliate.
Comunque ti ringrazamo per il tuo apporto e speriamo possa illuminare le nostre menti
Noi abbiamo avuto due gruppi della bielorussia, un mese ciasacun gruppo, dove i bambini hanno rubato e picchiato e la loro accompagnatrice faceva loro da palo.
Gli stessi bambini ci hanno mostrato le foto delle loro case ... tutte ville ...e aprlavano di vacannze che per noi sono solo sogni.
Abbiamo fatto venire i grupi gratuitamente, ma l'associazione che li ha inviati ha lucrato sulla nostra generosità facendosi pagare 300 dollari a bambino ... quando lo stipendio medio era di 60 dollari.
Sicuramente ci sono casi da aiutare, ma è anche vero che su questi bambini ci sono tante persone che si approfittano.
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Una cortesia Bielorusso ... alla tua iscrizione hai immesso una e-mail fasulla.
Per regola bisogna "iscriversi" e non fare finta di iscriversi.
Sei cortesemente sollecitato a fornirci una e-mail corretta, che verrà custodita e non divulgata, altrimenti mi vedrò costretto a cancellare il tuo nominativo dall'elenco degli iscritti.
Grazie
Dott. Riccardo Ripoli
<!-- BBcode auto-mailto start --><a href="mailto:info@sos-affido.it">info@sos-affido.it</a><!-- BBCode auto-mailto end -->
sono perplessa : possibile non ci sia un metodo medico-scientifico per capire se degli aspiranti genitori metterebbero al mondo figli malati? E la prevenzione ? (parlo naturalmente di prima del concepimento). Un conto è ciò che è successo ai bambini di allora, sorpresi dalla nube, ma ora?
Un'altra perplessità : chi mi spiega che significato ha bloccare le partenze per l'Italia solo perchè una famiglia italiana si sarebbe comportata in modo scorretto? Perchè allora non bloccarle in tutto il mondo o in Europa? o solo in Liguria o nel comune di Cogoleto?
Non mi pare che le istituzioni italiane abbiano favorito il "rapimento"