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Ciao a tutti, sono nuova, ma è da qualche tempo che visito regolarmente questo sito. Alla fine mi sono decisa ad iscrivermi e... a scrivere.
Io e il mio convivente, genitori di una splendida bambina di 15 mesi, abbiamo deciso da qualche settimana, di prendere in affidamento un ragazzo di 16 anni, che abbiamo conosciuto la scorsa primavera.
Siamo stati dall'assistente sociale, e insieme abbiamo optato per un affido part time, ovvero per il fine settimana. Per tutto il resto dei giorni il ragazzo è affidato ad una comunità, in una città non troppo lontana dalla nostra.
E' da quando abbiamo saputo della sua situazione familiare molto critica, che pensavamo di aiutarlo... e questa ci è sembrata la soluzione migliore. E' partita la pratica, ma per due mesi dobbiamo aspettare, perchè così ha deciso il giudice che lo ha in carico. Ci sentiamo quasi tutti i giorni, ma ancora non ce lo fanno vedere.
Ho un grande amore materno verso di lui, ma altrettanta paura... il ragazzo è difficile, e spero che la giusta quantità di affetto basti a farlo crescere sereno...cosa che fin'ora non è avvenuta.
Grazie di avermi letto
Lemon
Ciao lemon,
benarrivata!
E' giusto avere dei timori, all'inizio ... come per tua figlia, prima della nascita, immagino che ti facessi un sacco di domande: saremo all'altezza? riusciremo a gestire tutto? ecc.
E come per tua figlia avete affrontato ogni giorno le cose nuove (bagnetto, pappa, dentini, ecc) così vi trovete ad affrontare di volta in volta i problemi e le situazioni che vi si presenteranno.
Potrebbe essere positivo avere l'aiuto di qualcuno del "settore" (la stessa ass.sociale e/o la psicologa) perché l'età è un po' particolare e perché questi ragazzi spesso hanno sofferto al punto di non riuscire a "convivere" con i propri sentimenti.
Fatti guidare dal cuore e dal buonsenso ... non lasciarti bloccare dalle paure, vivi giorno per giorno anche l'attesa che vi hanno imposto ...
Intanto un grandissimo in bocca al lupo!!
Ciao Lemon,
hai fatto molto bene a scrivere, proprio perchè confrontandosi...spesso si trova un aiuto, una forza..almeno questo è quello che succede a me.
Una bimba di 15 mesi e un ragazzino di 16 anni, che sbalzo!
Sicuramente non sarà facile perchè le esigenze sono diverse, non sarà facile nemmeno per altri versi proprio per l'età, ma non è detto magari sarà un rapporto fantastico, dipende da quello che riuscite a trasmettergli e soprattutto a quello che vorrà apprendere lui. Ma fare da famiglia di riferimento o fam. per i week non vivendo la quotidianità non credo sia così catastrofico.
Ricordati alle volte di ragionare con il cuore, altre con solo la testa, altre volte di aprire le braccia e altre di stringere i denti, ma soprattutto di avere tanta costanza per andare sempre avanti tutta....auguri per un buon proseguimento.
Ti aspettiamo con i tuoi racconti!
Grazie dei vostri preziosi consigli... sono stata veramente fortuanata a trovare questo sito, che mi offre la possibilità di confrontarmi con persone che possono conoscere meglio la situazione... spesso i miei amici mi hanno detto parole di conforto, ma come per tutte le cose, ci sono anche quelli che mi continuano a ripetere che ho fatto una grossa <!-- BBcode auto-mailto start --><a href="mailto:c@zz....">c@zz....</a><!-- BBCode auto-mailto end -->
Io per ora ho solo ascoltato il mio cuore.... forse la mia testa poco.
Ma sono decisa ad andare avanti, anche perchè una rinuncia adesso sarebbe l'ennesimo abbandono per lui, che ci chiama quasi tutti i giorni. Domenica la direttrice dalla comunità ci permette di andare a trovarlo, ci ha pure invitato a pranzo... ho una paura tremenda, ma sono allo stesso modo felicissima di vederlo... nn sono mai stata in un posto del genere, nn volevo presentarmi a mani vuote... nn so, sembrerò stupida, ma nn ho proprio idea di come si possa svolgere la cosa... mi parlano di colloqui....
non mi sono molto chiare le ultime tre o quattro righe , ma se il ragazzo vi chiama di sua iniziativa tutti i giorni (un maschio adolescente!) mi sembra che da parte sua ci sia un grande interesse per voi.
Si, per quanto riguarda l'interesse, per lui siamo un gran punto di riferimento... conta molto su di noi, ed è stato lui a chiederci di andare a trovarlo, e a spingere la direttrice della comunità a permettercelo... Questa comunità appunto, è una mia grossa paura... è una struttura per recupero di tossico dipendenti, e neanche l'assistente sociale ha capito perchè il giudice ha sistemato lì il ragazzino...che fortunatamente in queste cose non c'entra niente.... lunedì vi racconterò com'è andata.
Grazie di tutto, siete delle persone splendide
Quando andavo in comunità a passare il fine settimana con i bimbi, mi ricordo che i ragazzi e le ragazze più grandi, avevano questa voglia, "voglia di avere una famiglia", voglia di sapere che qualcuno c'è anche per loro, voglia di poter raccontare anche loro di una loro famiglia normale, di fare cose che fanno tutti, di avere una vita più o meno come gli altri. Mi succedeva che proprio loro i ragazzi più grandi, mi chiedevano di poter venire a casa nostra alla domenica. Forse per evadere, forse per sentirsi liberi, forse per respirare aria di famiglia almeno solo un giorno ogni tanto...bo, so solo che questa voglia l'avevano quasi tutti.
La mia ragazzina ora che ha quasi dodici anni credo che per lei in questo momento la cosa più bella di averci come famiglia è perchè come normalmente succede agli alti anche lei può raccontare le cose che fa, dove andiamo, può invitare le amichette e sentirsi meno discriminata di prima che era la bimba che viveva in comunità.
Per Lemon: porta delle paste secche per tutti, questo è il mio consiglio....così non parti subito con il regalo a lui. Pultroppo questi ragazzi o i bambini sono attratti soprattutto dalle cose materiali. Io parlo per la mia esperienza si intende.
La giornata è stata lunga e difficile. Il posto che ho visto, le persone che ho conosciuto.... è stato tutto molto pesante da sostenere, tant'è che tornata a casa sono scoppiata in un mare di lacrime (che avevo messo in conto).
Il ragazzino è stato contentissimo di vederci, ma la cosa che aveva da raccontarci non era altro che la disperazione di quel posto e di quelle persone. Non credo (e nn spero) che tutte le comunità di recupero siano in quel modo, penso che questa sia proprio per "gli irrecuperabili" o "recuperabili al 50%". Non c' è nessunissima attività che gli viene proposta, stanno lì tutto il giorno a vegetare, pieni di metadone e psicofarmaci....
E nel mezzo c'è il mio ragazzo, l'unico minorenne e l'unico "sano di spirito".
Ho provato a chiamare l'assistente sociale, voglio toglierlo di lì assolutamente...
Ma la tipa è in ferie, oggi proverò a chiamare l'altra... l'ultima volta nn mi era sembrata molto disponibile.....
Ciao Lemon,
cosa ti avevo detto io: voglia di evadere!
Ed ecco che si è presentata la voglia di evadere da un posto orribile, da un posto che per lui non è il suo posto.
Si forte e aiutalo se te la senti.
Credo che dovrete essere molto, molto forti e più che convinti.
quel che mi viene da pensare è che dovrai fare appello a tutta la tua razionalità, senza farti troppo travolgere dalla passione materna. Lui solo il bravo ragazzo fra gli "irrecuperabili" (? )... ascolta i servizi sociali, tuo marito, cerca soprattutto di capire la scelta del giudice.
Comunque una comunità così come la descrivi (vegetano imbottiti di psicofarmaci) è da denuncia, non trovi?
Diciamo che lui è lì per "punizione".... è in attesa di processo per dei furti che ha commesso qualche mese fa, e il giudice l'ha messo lì (dopo che era scappato due volte da un'altra comunità), come misura cautelare... nel senso che è possibile che archivi il caso se si comporta bene e non scappa... altrimenti lo processano e finisce dritto in carcere minorile....
Lui ha capito la situazione e si sta comportando bene. Conosco la situazione, ci abbiamo pensato molto, e nn metteremo mai a repentaglio la nostra famiglia (con una bambina di 15 mesi) se non sapessimo bene quello che facciamo.
Anche secondo me quel posto è da denuncia...
Intanto stamani ho chiamato l'assistente sociale (quella non molto disponibile...
l'altra è in ferie ).... mi ha trattato come una stupida, non mi ha fatto neanche parlare e mi ha praticamente urlato di contattare quella della mia zona (ma se è in ferie!!!!), riattaccandomi infine senza neanche dire ciao.
scusa , non intendevo chiederti i dettagli della situazione. bene se tutto chiaro!
ma queste assistenti sociali spesso sono veramente INCREDIBILI!!
In bocca al lupo! ciao
sarà difficile,sarà difficile gestire questa storia!hai fatto un percorso?hai frequentato gruppi di famiglie affidatarie?
Leggo la preoccupazione di Rosa e sinceramente anche io leggendo lo sono.
Carissima Lemon, spero tanto e davvero tanto con il cuore che tu sia davvero a conoscenza di proprio tutto e soprattutto che ti senta forte non solo con il cuore.
Il tuo cuore mi sembra uno di quei cuori enormi, pieni di voglia di amare, e tu devi essere una persona davvero piena di voglia di accogliere, se hai pensato subito a una situazione abbastanza complessa, devi essere una donna straordinaria...ma alle volte non basta. Ascolta bene i servizi, il tuo cuore, le tue ragioni, il tuo io, quello che ti spinge a farlo...e poi se davvero ti senti così determinata fallo, ma cerca più supporti possibili, non fare mai da sola, è dura...è dura per me che ho una ragazzina di dodici anni con una situazione al confronto molto, molto "soft". Sono ragazzi che hanno bisogno di aiuto, ma anche ragazzi che spesso non è facile aiutare come si vorrebbe.
Spero che le mie parole, non si presentino a te come un'opportunista che si permette di parlarti, di entrare dentro i tuoi pensieri, ma che siano di aiuto a riflettere a lungo e tanto, per poi farti arrivare alla tua scelta, sperando sia quella migliore per la vostra famiglia.
Io sono comunque la prima che vivo e ragiono con questa frase stampata dritta davanti a me:
ASCOLTA SEMPRE IL TUO CUORE, SEGUILO E VA, VA DOVE LUI TI PORTA.
Quindi non vuole essere un messaggio negativo ma di riflessione. Ciao
Fino a qualche tempo fa, non sapevo neanche cosa volesse dire “Affidamento”, cosa comportasse e cosa implicasse.
Credo che siano cose talmente delicate (e in qualche modo complicate) che se non ci sei dentro non capisci… o non ti interessa capire.
Come nelle favole “un bel giorno ho conosciuto un ragazzino”… lo so, la vita non è una favola, e tanto meno va vissuta come se lo fosse, ma a poco a poco siamo diventati amici, e giorno dopo giorno lui mi raccontava qualcosa sulla sua vita. Credo di non essermi mai lasciata “imbambolare”, ma sono nel pieno della mia maternità, e ricordo di aver pensato a lettere cubitali soltanto una frase “Non vorrei mai che mia figlia passasse quello che mi sta raccontando adesso lui”. E poi è successo una cosa straordinaria… lui mi ha chiesto aiuto, quando io in realtà erano giorni che stavo parlando con il mio convivente sul da farsi. Adesso siamo diventati un punto di riferimento molto importante per lui, e lui lo è per noi.
Sento spesso l’assistente sociale (quella della mia zona, l’altra è insostenibile), e ci ha dato pieno appoggio e piena disponibilità. Sto cercando di prepararmi interiormente (e con me anche il mio convivente) ad accogliere il ragazzo, diciamo come un fratello minore (visto che ci sono appena 8 anni tra me e lui e 13 tra lui e mio marito). Sarà dura. Lo so. Non so quanto, ma lo imparerò presto. Intanto passano i giorni, le vicende processuali sono sempre più lunghe, ci siamo infilati nel labirinto della burocrazia e nn riusciamo ad uscirne. Ci vuole pazienza, tanta pazienza e tanta calma. Questo l’ho imparato.
“Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose”
Grazie di farmi pensare, grazie a tutti.
Mamma mia che storia!!!
Le comunità terapeutiche sono qualcosa di allucinante!!!
Sono il ripostiglio di questa grande casa che è il mondo dove si mettono gli stracci sporchi che nessuno vuole più.
Questo non vuol dire che chi gestisce il ripostiglio siano persone negative o facciano qualcosa di sbagliato. Ci sono comunità buone e comunità cattive, così come ci sono famiglie o persone buone e cattive.
Devo levarmi tanto di cappello davanti a voi che volete prendervi carico di un ragazzo difficile di 16 anni. Con tutto il mio amore per i bimbi, ti confesso che non ce la farei. Abbiamo ragazzi di 16 e 17 anni, nemmeno troppo facili, ma arrivati da noi in età inferiore, un'età in cui era più facile insegnarli un comportamento da tenere anche quando fossero stati adolescenti.
Sono contento che ci sia qualcuno pronto a prendersi carico di questo ragazzo e vi offro, per quel che può valere, tutta la nostra collaborazione (parlo anche a nome della psicologa che collabora con noi).
Certo, specie per il fatto di avere una bambina piccola, non sarà una passeggiata ... ma comunque vi giungano i miei più cari auguri per questa vostra difficile, ma meravigliosa decisione
Grazie di cuore Riccardo, le tue parole mi sono di grande conforto.
Vengo dalla "scuola" di Coehlo...
"Quando il tuo cuore desidera qualcosa, tutto l'Universo si muove affinchè tu possa raggiungere il tuo scopo (ovvero la tua Leggenda Personale)"
Domani faremo un'altra visita al ragazzo, stavolta sono più preparata, ma nn posso dirgli altro di avere pazienza e di attendere che qualcosa si evolva.
Grazie, grazie ancora
Il periodo cautelativo, a sorpresa di tutti noi, è finito due giorni fa... il ragazzo ha chiesto di poter venire da noi la sera stessa...io ero un po' titubante, volevo parlare con l'assistente sociale per capire se fosse tutto in regola, ma era tardi... e così è andato da sua madre, giustamente nn voleva restare un giorno di più in quella comunità. Ieri, d'accordo con la mamma, ha preso il treno, ed è arrivato da noi nel tardo pomeriggio... E' stato tutto così veloce, che nn ho avuto il tempo di preparare niente (compreso me stessa), neanche la sua camera, che abbiamo "arrangiato" ieri sera. Non è in affidamento, ma solo "in visita". Sabato abbiamo appuntamento con l'assistente sociale, e domenica lo riportiamo a casa, così conosceremo la madre. Sono contenta, ma anche pensierosa...è normale no, avere un po' di paura in questi casi?
Vorrei gli assistenti sociali più vicini... ma sembrano un po' latitanti...
Vorrei parlare del suo futuro, visto che al momento nn fa niente, nn studia e nn lavora... e lui nn ha le idee molto chiare, è solo contentissimo di essere da noi, e di essere venuto via da quella comunità...
Ti sono vicino e spero che questo inizio ... un po' fuori dagli schemi ... possa essere l'inizio di una storia importante, sopratutto per lui.
Assistenti sociali latitanti ... non è una novità, è la regola.
Spesso non è nemmeno colpa loro ... sono molti i comuni che destinano poche risorse al sociale, così vi sono pochissimi assistenti sociali sul territorio, con il risultato che debbano occuparsi di miriadi di cose e quando un caso eè in via di risoluzione o un bambino ha trovato una collocazione, passano ad un altro ... anche se molte di loro lo fanno con assoluta calma (ne ho conosciute altre, comunque, che mettono molto impegno nel loro lavoro).
Buongiorno a tutti,
è un po che manco dal forum ma ho sempre letto tutti i post e riflettutto tantissimo. Mi ero un po chiusa in me stessa dopo la delulsione di luglio (affido estivo di due bambine poi per l'intervento del loro padre non è andato avanti).
Ora stiamo facendo nuovi colloqui per l'affidamento (giudiziario) di due bambini italiani di 5 e 7 anni che vivono solo con la madre sordomuta e una zia che ogni tanto da una mano.
Mercoledi prossimo ci sarà l'incontro con la madre e con un interprete dato che non conosce il linguaggio dei gesti e non sa leggere molto.
Spero proprio che questa volta si riesca a portare avanti la nostra disponibilità di aiutare. Mi sembra che l'assistente sociale dei bambini sia fortemente decisa a che l'affidamente (pur essendo giudiziario) possa essere piu vicino al consensuale per il bene dei bambini.
Penso sempre alle parole di Alissa che mi disse di non fare "castelli in aria" ma di rimanere con i piedi per terra per non illudersi troppo per non rimanere male... e ora sto facendo prorpio così... vado avanti colloquio per colloquio cercando di conoscere di apprendere piu lati possibili del problema.
Un saluto particolare a Riccardo e Roberta (non vi ho dimenticati anche se è tanto che manco da Orentano... spero di tornare presto casomai in 4)... e tante grazie a tutte voi Alissa, Rosa, Alekarl, Elettra, Sasaso, Lemon, e tante altre per le vostre riflessioni, pensieri, spunti, approfondimenti.
Grazie di cuore di portare avanti senza mai perdere la speranza che tante altre persone si avvicinino a questo splendido forum. Con la vostra tenacia riusciamo ad esternare i nostri malumori le nostre delusioni perplessità, le nostre richieste di aiuto (che non sempre è facile).
Una preghiera dolcissima per la nostra amica del forum... una preghiera per alleviare la sua sofferenza.. una preghiera di speranza
Aspettiamo da te "buone notizie"...presto o tardi che sia...il tempo che ci vuole, ma prima o poi le racconterai.
Un abbraccio.
Ragazzi miei che esperienze!
Come sta andando? Quante domande vi passano per la testa? e come stiamo a fatica?
Lucia: due in un colpo? Non pensavo che l'essere sordomuto portasse ad un affido: c'è anche qualche altro problema, immagino. Un grande in bocca al lupo anche a te e facci sapere come va avanti....
La conoscenza della madre è stata da una parte "illuminante"... dall'altra molto imbarazzante per varie situazioni che esistono nella casa in cui vivono...
Intanto si è fatta sentire l'assistente sociale che ce l'ha in carico, puntualizzando che farà di tutto per rispedire il ragazzo in una comunità (spero nn quella in cui era prima).
Noi, con la nostra ass.soc. iniziamo l'iter domani mattina, ci incontriamo con lei e poi dalla prossima settimana inizieranno i colloqui con lo psicologo.
Intanto il ragazzo stasera torna da noi...sempre "in visita" per tutto il fine settimana. Voleva già venire ieri, ma ho preferito di no... nn voglio dargliele tutte vinte, seppur sapendo che dalla madre sta poco volentieri.
Buon fine settimana a tutti !
p.s. per Riccardo: ci stiamo organizzando, spero di poter venire presto a farti visita. un bacio
Vi aspettiamo con gioia
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