Non sei collegato (collegati)

Vanilla 1.1.2 is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

    •  
      CommentAuthoralekarl
    • CommentTime31 May 2006 modificato
     

    Queste sono state le parole del ragazzo quattordicenne che vive con noi da quasi tre anni!
    La settimana scorsa è uscito di casa sbattendo la porta e dopo un'ora e mezza l'assistente sociale (che alla fine ho chiamato per avvertire del problema) ed io siamo andate a cercarlo, perché non si era ancora visto ...

    Queste parole le ha ripetute anche all'incontro con assistente sociale e psicologa, anche se non è riuscito a dare motivazioni convincenti a questa sua richiesta. Tutto quello che continuava a ripetere era "tanto con loro non ci voglio più stare!"
    Il problema fondamentale è la difficoltà a rispettare le regole (tra le quali gli impegni che derivano dalla scuola) e la nostra caparbietà a chiedere che comunque vengano rispettate!

    Al di fuori, per amici e conoscenti sembriamo la famiglia del "mulino bianco" che vive in perfetta armonia con sè e con il mondo, continuiamo a ricevere i complimenti per i cambiamenti che ha fatto il ragazzo da quando è con noi, ma all'interno di casa si creano delle tensioni che spesso sfociano in litigate furiose, scatti di rabbia e lanci di oggetti!

    Immagino che tra tutti i visitatori del forum ci siano altre famiglie che accolgono ragazzi preadolescenti ... è successo qualcosa del genere anche a voi? come si è risolto?

    Siamo alla soglia del rinnovo dell'affido per altri due anni ... (il ragazzo non può tornare in famiglia se non quando sarà maggiorenne) ... con questi presupposti!!
    I tre anni già trascorsi non sono stati sempre semplici e sereni ... la prospettiva di affrontarne altri 2 con un ragazzo che minaccia al minimo problema di andarsene di casa ... e intanto cresce ...

    Per ora mi metto in ascolto di eventuali risposte ... fiduciosa

    •  
      CommentAuthoralekarl
    • CommentTime31 May 2006 modificato
     

    Vedo che il contatore degli accessi a questo messaggio aumenta ... ma nessuno lascia una parola ...


    •  
      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime31 May 2006 modificato
     

    ciao carissima!

    E' che l'unica cosa che mi viene da dire è: AIUTOOOOOOOOOO!



    I servizi che dicono? Il ragazzo è consapevole della sua situazione? cosa propone? un istituto?

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime31 May 2006 modificato
     

    Ciao Ale,

    prima di tutto voglio ancora dirti GRAZIE per l'amicizia che mi stai regalando e che giorno per giorno sento più vicina.



    Credo che il tuo ragazzo assomigli molto alla mia "signorinetta", perfortuna cose in aria lei non le ha ancora lanciate, ma per il resto abbiamo visto che sono molto simili quei due, quasi fratelli nel modo di porsi, di comportarsi.

    Sono sicura che anche il resto degli altri ragazzi si assomiglino in questo senso. Quante volte mi sono ritrovata nella mia storia sentendo qualche altra mamma affidataria, e quante si sono trovate nella mia sentendomi ufff...



    Una sfida continua e incontrollata, frenetica per provocare, per vedere fino a che punto vogliamo a loro bene, oggi penso così, oggi voglio pensare così Ale!



    Il tuo supporto, il tuo confronto...mi fa sentire sempre meno "UNICA" non come ALISSA, ma Alissa che subisce, Alissa che ingoia, Alissa che scoppia, Alissa che alle volte anche gioisce sia chiaro.

    Tipo oggi mi ha detto: sai cosa vuol dire TVUBI?

    TI VOGLIO UN BENE IMMENSO!

    Io: giuda!

    Lei: No è vero oggi ti voglio un bene immenso!

    Quindi anche lei va a giorni proprio come Alissa, quindi può essere che qualche volta è anche colpa di Alissa che lei va avanti, avanti, avanti...fino a distruggermi l'anima.



    Un abbraccio di quelli enormi!



    Comunque ogni volta che ti ascolto, mi convinco sempre di più che lui NON vuole assolutamente andarsene da voi...ma crede di ferirti così, crede che infondo tu lo lascerai andare, crede che il bene non sia così forte, come in realtà lo è. Sbaglierò.

    Forse basterebbero delle rassicurazioni in più, forse molte, magari nemmeno quelle e fino a che non passa sta benedetta età critica sarà così. Boh!




    •  
      CommentAuthoralekarl
    • CommentTime31 May 2006 modificato
     

    Stasera, durante una pacata discussione, ha detto: "arriverò al punto in cui sarete voi a non poterne più, a decidere di mandarmi via ... e io avrò raggiunto comunque il mio scopo: andar via"



    Per Piripilla, il ragazzo propone la casa famiglia (possibilmente quella da cui arriva) dove è convinto di riuscire a non fare niente!

    I servizi gli hanno detto che dovrebbe dare delle motivazioni credibili per essere ascoltato, altrimenti lo considerano un capriccio ... e la motivazione credibile non può essere chiaramente non voglio fare nulla!

    Penso che sia consapevole della sua richiesta, ma convinto che non possa essere messa in pratica! quindi lui come sempre si trova nella situazione in cui non gli viene dato ascolto e deve subire quanto deciso dagli altri!



    Per Alissa, grazie anche a te dell'appoggio e della condivisione ...

    Anche io sono convinta che non ci creda neanche lui nella possibilità di andare via, ma perché non provarci? Ma ti assicuro che mi spaventa non poco proseguire con la possibilità che aumenti la conflittualità.



    Noi abbiamo anche una "ragazzina" di pancia di 11 anni che vive con angoscia queste tensioni ... hai voglia a mantenerti tranquilla, a non cadere nella trappola della polemica e dei nervi ... ma ogni tanto (a volte ogni spesso) scatto ... e lei si preoccupa a sentirmi urlare!



    E ora non so come contrastare il ricatto "e io me ne vado" ... per questo cercavo conforto ... ma forse siamo gli unici che non hanno un rapporto "idilliaco" con il ragazzo affidato


    •  
      CommentAuthorFiordaliso
    • CommentTime1 Jun 2006 modificato
     

    >>ma forse siamo gli unici che non hanno un rapporto "idilliaco" con il ragazzo affidato

    >>



    ???? scusami, ma forse non ho capito bene. Nel nostro gruppo di genitori affidatari di rapporti idilliaci o quasi ne conosco uno solo (12 anni, affidato a 18 mesi per problemi di salute...), tutti gli altri si sono trovati più o meno nelle tue condizioni. Me compresa. Il "me ne vado" lo sentito molte volte, e mi sono sentita male come te. Stesso copione, non accettava di seguire le poche ma ferme regole che abbiamo posto in famiglia. Una volta mi ha ferito moltissimo dicendomi "tu non sei capace di fare la mamma" , me ne cerco un'altra. A distanza di tempo me l'ha ripetuto e non c'ho più visto. Gli ho piazzato un'urlata dicendogli, di getto, che ero molto più brava di tante altre mamme. Facile voler bene ad un figlio che è uscito dalla tua pancia, ma voler bene ad un figlio che non hai generato è ancora più grande...

    Si è zittito, non l'ha più ripetuto, anzi qualche giorno dopo mi ha fatto un'osservazione (leggasi critica...) per qualcosa ma ha premesso "... lo so che sei una brava mamma ma..." . Mi ha fatto sorridere.

    Questo è successo in altra età (10 anni) rispetto al ragazzino a te affidato e, se devo essere sincera, in questo momento di quasi tranquillità (non si è mai tranquilli con un affido....) mi sento come se stessi solamente ricaricando le batterie in attesa della burrasca adolescenziale (compirà 13 anni a giorni....) e mi aspetto che sarà molto dura. Ti capisco e ti sono vicina.

    Credo comunque che come tutti i ragazzini a noi affidati abbia bisogno di conferme, conferme, conferme, rassicurazioni e manifestazioni d'amore. A P. piace molto quando gli dico che sono contenta di essere la sua mamma, è una sciocchezza, ma lo rassicura molto. E forse ha sentito che ora è vero. Non ho molti messaggi al mio attivo qui nel forum, ma soprattutto i primi erano disperati. Abbiamo passato momenti d'inferno ed all'epoca in realtà devo riconoscere che non ero molto contenta di essere la sua mamma affidataria (ci ha messo a dura prova, ha tirato fuori il peggio di me, inizialmente, e poi avevamo tutti contro, parenti e amici compresi che continuavano a dirci di lasciar perdere, che ci avrebbe rovinato la vita....). Mii sono trovata ad essere mamma affidataria, per una serie di ragioni, con molta incoscienza ed impreparazione e ci sono voluti anni per arrivare a dire: sono contenta di esserlo! Mi vergogno a dirlo, ma è così. Ora le cose vanno molto meglio, grazie anche all'aiuto di una psico molto in gamba che ci ha aiutati tantissimo (trovata da noi, a nostre spese, ma ci ha salvato...). Ma so che si tratta solo di una tregua. E questo mi fa tremare.

    Non ho suggerimenti da dare... so cosa provi. Ma ti prego non pensare di essere l'unica a non avere un rapporto idilliaco! Non sono ragazzini facili, non lo saranno mai. A noi il compito di cercare di aiutarli a trovare un minimo di equilibrio, con tanto tanto tanto amore.

    Un caro saluto ed un abbraccio forte.


    •  
      CommentAuthormanu967
    • CommentTime1 Jun 2006 modificato
     

    Ciao Alessandra il nostro G. di 12 anni quando è arrabbiato dice "non vedo l'ora che arrivino i 18 anni così potrò fare quello che voglio!"..sicuramente le regole stanno strette a tutti..io stessa nell'età adolescenziale sono sempre stata una ribelle e debbo dire che ero sempre in contrasto con mia mamma..molte volte le ho detto "non vedo l'ora di andarmene di casa" ,non mi sono mai sentita capita, anzi mi sentivo contrariata in tutto e allora mi ribellavo per cercare di far presente il mio punto di vista..ancora oggi mia mamma non mi sostiene nella scelta che ho fatto per l'affido, anzi , ha delle priorità esistenziali molto diverse dalle mie. Io credo che dobbiamo riuscire a trasmettere il nostro amore ma non a modo nostro..accertarci che i nostri figli lo capiscano..scoprire come fare per farglielo capire

    Un abbraccio forte forte Manuela

  1.  

    Ricordiamoci sempre che sono cuccioli ... ma sono cuccioli di leone.

    Cio' che dice Manu è vero ... la ribellione alle regole e alla famiglia che ce le impone è una caratteristica dell'adolescenza ... anche io, ma penso quasi tutti, volevo andare via, andare da altri che mi capivano di più ... è sempre il problema che l'erba del vicino è sempre più verde.



    Credo che il punto sia quello di fargli vedere che non ci sono alternative ... che è necessario combattere e non scappare davanti alle difficoltà. E' però difficile rendere questa cosa concreta perchè il bambino idealizza e si immagina che altri posti siano migliori. Potresti portarlo a vedere, con l'aiuto dei servizi, posti che possano spaventarlo e capire che la vostra famiglia, per quanto non perfetta (secondo il suo modo di vedere) è pur sempre migliore di tante altre realtà. Se gli faceste vedere una comuntà terapeutica, o una comunità la cui fascia di età sia tra i 14 ed i 21 anni (dove lu sarebbe il più piccolo, vittima di possibili soprusi da parte dei più grandi) o, se possibile, un riformatorio ...

    Il problema è nel fatto che molte comunità lasciano che i ragazzi facciano quel che vogliano ... e se era in una di queste l'unica via d'uscita è quella di dirgli (o meglio di fargli dire da loro) che non hanno posto o anche (cosa peraltro spesso vera) che non prendono ragazzi che abbiano più di 14 anni.



    S. aveva 2 anni e mezzo quando è arrivato da noi. A 11 anni ha cominciato a dire che voleva andare via perchè voleva più libertà e voleva stare di più con sua madre (non possibile). Dopo tre anni di lotte dure, tipo quelle da te enunciate, i servizi hanno accolto le sue richieste, ma non lo hanno mandato dalla madre, bensì in una comunità dove ha la massima libertà di movimento ed ha provato tutte le esperienze possibili. Ha voluto la libertà e l'ha ottenuta ... ma a quale prezzo!!! Quasi da subito ha mantenuto i contatti con noi, specie con me poichè mi ha sempre visto come la figura paterna, ma questo non lo esime dal comportarsi senza regole ... come una bestiolina ... e non sai quanto mi piange il cuore vederlo così ... ma così è andata.

    Io penso che dobbiamo fare il possibile per aiutare questi ragazzi ... ma come tutti ben sappiamo non è per niente facile. Tieni duro fin tanto che ce la fai ... ma se lui insiste nel suo proposito ... dovrai lasciarlo andare al suo destino, qualunque esso sia, fosse anche quellod i delinquenza, almeno così abbiamo fatto noi, pur anche dopo aver lottato (e che lotte!!!!) per tre lunghi, lunghissimi anni.



    Potrebbe essere il suo un comportamento di gelosia avverso tua figlia?

    •  
      CommentAuthorluisa
    • CommentTime1 Jun 2006 modificato
     

    Ciao Alessandra



    forse il fatto che la prima fase del percorso di affidamento stia scadendo è il motivo di questo atteggiamento.

    "Io ti lascio prima che tu lo possa fare....io sono il primo a dire basta, io decido, non subisco più, non mi freghi anche tu"



    Forse non lo sa nemmeno lui che tutto ciò probabilmente è proprio una delle più grandi dichiarazioni di affetto e richieste di affetto. Un affetto che mi auguro possa crescere e si possa trasformare in un sano modo di amare dove inevitabilmente si deve anche rischiare che gli altri ti possano abbandonare.



    in bocca al lupo

    saluti

    luisa




    •  
      CommentAuthoralekarl
    • CommentTime1 Jun 2006 modificato
     

    Grazie per la vicinanza che mi state dimostrando!

    Per Fiordaliso:
    non volevo dire che solo noi abbiamo difficoltà con il nostro ragazzo, mi chiedevo solo se si arrivasse a questo livello di conflittualità ... se qualcuno fosse "andato via" non solo a parole (mi rendo conto che sarei più pronta a capire una fuga da una casafamiglia che non da una famiglia affidataria).
    Mi sono riconosciuta molto nella tua storia ... provo lo stesso tipo di vergogna di cui parli, ma non sono felice di essere una mamma affidataria, oggi ... mi sento considerata come un "educatore" di casa famiglia e non come una mamma e mi sento "soffocata" da questa situazione!

    Per Riccardo:
    La ribellione in famiglia è "fisiologica", ma mi sento sinceramente spaventata dalla possibilità che una volta esca con l'idea di non tornare davvero ... a forza di ripetere la tiritera "voglio andare via!",
    Penso che la tua proposta di fargli vedere qualche situazione "critica" potrebbe aiutare a sfatare alcune "illusioni" che si crea nella mente (a ottobre, in un altro periodo di crisi durante il quale i servizi avevano detto che avrebbero cercato una soluzione e poi erano spariti ,,, ripeteva "meglio la prigione che questa famiglia" dove la prigione la vede come il posto dove non si fa niente!)
    La casa famiglia da cui proviene è nello stesso isolato di casa nostra ,,, e già a ottobre avevano detto che loro potevano ospitarlo solo come situazione di emergenza, ma per pochi giorni ... quindi ha provato con mano che non può disporre di tutte le risorse che immagina.
    Per quanto riguarda la gelosia per mia figlia, non saprei che dire: spesso lui ci rinfaccia un comportamento diverso tra loro due, ma dal mio punto di vista sono più severa con mia figlia che con lui, proprio per non sentirmi dire queste cose

    Per Luisa:
    anche io ho la sensazione che ci sia qualcosa che lo spaventa molto in questo periodo (fine dell'affido? esame di terza media? qualche minaccia a scuola?) ma non riesco ad ottenere una apertura da parte sua che mi permetta di capire ... Ma una situazione simile si era verificata anche a ottobre 2005 quando questi argomenti non erano di "attualità" ... non so che pensare

    Per tutti:
    Grazie ancora per il supporto

    •  
      CommentAuthorsasaso
    • CommentTime1 Jun 2006 modificato
     

    Ringrazio Fiordaliso per aver descritto con tanta chiarezza sensazioni che sottoscrivo in pieno. Anche noi stiamo trovando la strada giusta grazie all'aiuto di uno psicologo.

    Ci ha detto subito: <vi capisco, capisco il vostro dolore e la vostra fatica, il bimbo si sente la morte dentro, e' sicuro di non meritarsi niente e che tutti i suoi guai derivano dal fatto che è cattivo. Proprio per questo tutti lo abbandonano. Ne è così sicuro che vi colpirà ancora, e ancora, e ancora, così che anche voi finalmente lo abbandonerete dimostrando che aveva ragione.

    Ma noi siamo sicuri che vinceremo, teniamo tanto duro che certamente alla fine cederà al nostro amore e si / vi permetterà di essere felici.>

    Se riesci a sentire questo, a trasmettergli sempre e comunque messaggi positivi (tipo: certo, sono arrabbiata per questo tuo comportamento, ma sappi che ti voglio bene comunque); amore e sicurezza che non lo abbandonerai, vedrai che alla fine tutto rientrerà. Tieni duro.

    •  
      CommentAuthorLory
    • CommentTime3 Jun 2006 modificato
     

    Mi auguro di tutto cuore che si avveri ciò che dice Sandra.......a noi purtroppo non è andata così, anche noi siamo andati da una psicologa e anche lui ha accettato di farsi aiutare da una psicologa ma a nulla è servito, dopo aver ripetuto spesso che voleva andarsene, un bel mattino (si fa per dire!) ha preso il motorino e anzichè andare a scuola è tornato a casa sua. La psicologa ha detto che l'ha dovuto fare per non tradire la madre che lo sellecitava continuamente alla fuga, ma che si aspettava che qualcuno intervenisse per riportarlo indietro.........così non è stato, purtroppo per lui e ora son passati due anni, ha smesso di andare a scuola , lavora per mantenere la famiglia e sogna di potersene andare presto da casa per vivere per conto suo.

    L'unica consolazione è quella di avergli, lasciato in 5 anni di affido, il ricordo vivo di cosa significa essere famiglia, amarsi, rispettarsi e questo, anche se non me lo ha mai detto apertamente, me lo ha fatto capire con uno sguardo. Da un pò di tempo a questa parte (prima non è stato possibile perchè la mamma glielo impediva) ha ripreso a frequentarci e anche ieri ho ricevuto una sua telefonata per chiedermi il permesso di venire a giocare a calcetto a casa nostra con un pò di amici e rimanere a mangiare con noi la pizza.

    Fatti coraggio Alessandra, se puoi resisti.......ma non è detto che lui rimanga però non potrà mai dire: "anche lei non mi ha più voluto..."

    Capisco perfettamente il tuo stato d'animo e quello di tua figlia......anche i miei erano arrivati a dirmi che stavo andando fuori di testa

    Il tuo racconto mi ha catapultato indietro nel tempo e mi fatto rivivere le stesse sensazioni di allora....per niente piacevoli

    Ti abbraccio forte forte

    Lory

    •  
      CommentAuthorrosa
    • CommentTime3 Jun 2006 modificato
     

    in certe circostanze quando la situazione si fa dura i figli naturali hanno il diritto di dire: così non può andare-che sta a significare: non vogliamo vedervi star male cosi', non sopportiamo che per colpa di...voi soffriate a quel modo!

    •  
      CommentAuthorFiordaliso
    • CommentTime3 Jun 2006 modificato
     

    , ma non sono felice di essere una mamma affidataria, oggi ... mi sento considerata come un "educatore" di casa famiglia e non come una mamma e mi sento "soffocata" da questa situazione!



    Per tanto tempo, dopo l'entusiasmo iniziale, a dir la verità durato molto poco, mi sono sentita così: con un bimbo tremendo in casa da accudire, con un progetto d'affido inizialmente di due anni... proprogato a sei mesi dalla scadenza. Il primo anno e mezzo abbiamo resistito solo perchè... mancava ancora poco alla fine. Quando si è trattato di dare la disponibilità alla prosecuzione, nonostante le difficoltà non ce la siamo sentiti di dire di no. Ma quanta fatica. Per anni mi sono sentita in prigione, in una prigione da cui mai sarei uscita. Da una parte un bimbo con un disperato bisogno di amore, con tanta rabbia in corpo, sfogata su di noi ed a scuola, dall'altra la consapevolezza che il passare da un orizzonte di breve termine (i due anni iniziali) al lungo termine (fino alla maggiore età e quindi... per sempre) mi aveva letteralmente ribaltato la vita. Ho dovuto ripensare a tutto, rinunciare a tanti progetti, ripensare al tipo di lavoro che mi avrebbe consentito di fare la mamma. Ad un certo punto ho deciso di non lavorare per alcuni mesi e di sperimentarmi nel ruolo di mamma, e la cosa mi è servita, una sorta di gravidanza a posteriori. L'incontro, peraltro casuale, tramite una coppia di amici di amici, con la psico che ora segue il bimbo e con la quale P. è entrato subito in sintonia, la pratica del contenimento che ci ha aiutato moltissimo a gestire le sue rabbie e ha fatto capire a lui che queste sue rabbie a noi non facevano paura (che conquista per entrambi!!!!), la decisione nata, anche se a fatica, dentro di me di "essere mamma" del bimbo a noi affidato, insieme a situazione oggettive esterne hanno facilitato le cose (P. non vede il papà da anni e l'aver ottenuto che gli incontri con la mamma, quindicinali, fossero in ambiente protetto), hanno migliorato una situazione che mi stava facendo morire dentro. Non so cosa sia successo, ma ad un certo punto è avvenuto e credo che P. abbia ad un certo punto capito che su di noi poteva contare veramente. Non dice più "me ne vado" , anche se ancora pensa che la nostra famiglia sia un pò "strana" per via di regole che non capisce ma accetta. Si è fidato di noi, si è affidato a noi. Mi ha perfino detto che è contento di essere il mio bimbo!!!! (tranquilla, ... qualche mese fa mi ha anche detto "ti odio quanto mi fai fare queste cose" semplicemente perchè l'avevo portato ad una funzione religiosa con me una sera...)

    Tanto è successo nel frattempo e non saprei dire cosa ha fatto mutare il suo atteggiamento, probabilmente una serie di fattori e non uno solo, ma dentro di me è forte la sensazione che tra i fattori decisivi ci sia stata la mia decisione (o disponibilità o resa..., non so come chiamarla...) di essere la sua mamma. Momenti di difficoltà ce ne sono ancora, e nello sconforto la mia mente inevitabilmente ripercorre la lunga lista delle cose a cui ho dovuto rinucniare, ma ora sono solo momenti e non mi sento più un'ergastolana. In realtà questa esperienza ha fatto bene a lui ed ha rafforzato anche me. E l'affidamento non è più in discussione. Ma credimi, è una conquista relativamente recente, che ha lasciato morti e feriti sul campo.

    Ti sono vicina.

    •  
      CommentAuthoralekarl
    • CommentTime4 Jun 2006 modificato
     

    Vi ringrazio ancora tutti per la vostra testimonianza ...

    Qualche giorno fa ho chiesto al ragazzo come mi considera, se mi considera una mamma, un'educatore di casa famiglia, la proprietaria di un bed & breakfast e lui mi ha risposto che mi considera un'amica che lo sta ospitando per molto tempo ... e che non ci sono figure di adulti paragonabili alla mia, nella sua vita!

    Non credo che venga istigato da qualcuno ad andar via, credo che sia un'idea che ha creato nella sua mente di un modo di vivere dove si possa avere tutto senza sforzo che lo attrae A quanto mi ha raccontato (e mi hanno raccontato anche altre fonti) a scuola i compagni cercando di fargli capire che la situazione non sembra così terribile come la disegna!

    Per quanto riguarda il supporto della psicologa lui stesso ha detto, ci ho provato tante volte ... non serve a niente! (questo all'età di 14 anni scarsi!!). Se non vuole lui, non credo che possa scattare qualcosa solo con un intervento esterno!

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime4 Jun 2006 modificato
     

    Quante volte in questi periodi mi sento un'ergastolana, una in prigione, una persona non contenta di essere mamma affidataria di...una che tira fuori il peggio di se, una che pesa questa situazione, che pensa troppo spesso alle rinunce fatte e che deve continuare a fare...

    Nelle parole, nel racconto di Fiordaliso mi ci sono quasi rispecchiata e con tristezza me ne dispiace di sentire tutto questo.

    Aspettando con ansia che tutto passi, che tutto migliori che tutto finisca per ritornare a sorridere.

    Abbraccio Ale e tutti del forum.

    •  
      CommentAuthorrosa
    • CommentTime9 Jun 2006 modificato
     

    adolescenze, ribellioni,rifiuti delle figure genitoriali..........ok, ma non potrebbe essere davvero che al di la della nostra disponibilità e capacità ad educare e ad amare, le loro ferite siano profonde e

    siano talmente incasinati che.......................

    •  
      CommentAuthoralekarl
    • CommentTime10 Jun 2006 modificato
     

    Ieri c'è stato l'incontro con la mamma ... eravamo solo noi tre e abbiamo chiacchierato per un paio d'ore!

    La mamma ha cercato di fargli capire che spera che lui rimanga con noi fino a quando non possa tornare a vivere con lei, gli ha fatto notare le cose di cui lui dispone oggi che lei non avrebbe potuto dargli, gli ha spiegato che quando tornerà sarà necessario avere una certa indipendenza perché la situazione familiare non è molto buona ... gli ha chiesto di riflettere sulle alternative e di cercare di valutarle per quello che sono realmente ...

    Poi gli ha chiesto: "Ma rispondi sinceramente, vuoi davvero andare via da casa loro?", lui ha fatto un po' il broncio e poi, quando sollecitato di nuovo dalla mamma, ha risposto: "sì, davvero voglio andare via da loro". Non era in seguito ad un litigio, a una arrabbiatura, a una discussione ... era un momento molto tranquillo ed è stata una risposta molto determinata!

    Il 20 ha un incontro con la psicologa che segue l'affidamento ...

    Nel frattempo la conflittualità si è molto ridotta, il rispetto nei nostri confronti è aumentato...

    Sta cercando di guadagnare credibilità perchè la sua richiesta venga presa sul serio o sta cercando di dire con il comportamento cose che non vuole dire a parole?

    La domanda di Rosa, i discorsi di Riccardo ... forse è giusto lasciarlo andare ... nella speranza che quello che abbiamo vissuto insieme rimanga comunque dentro di lui e forse possa dargli una marcia in più nel futuro!

    •  
      CommentAuthoralekarl
    • CommentTime20 Jun 2006 modificato
     

    Che dire? ... ieri l'assistente sociale ha disdetto l'incontro di oggi con la psicologa ... con la motivazione di far finire gli esami di terza media e di creare una strategia tra noi adulti, prima di affrontare il discorso con lui ...

    Intanto continua il periodo di calma, anche se oggi siamo tornati ad avere una ribellione (fortunatamente non violenta!)


    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime20 Jun 2006 modificato
     

    Goditi questo periodo di calma, fai come le formichine...fai provvista di energie ora per il domani.

    La mia invece è sempre una gran guerriera, quando invece viene qualcuno a casa nostra o noi andiamo dagli alti si trasforma in una bambina gentile ed educatissima, facendoci fare un figurone, poi a casa si scatena...

    •  
      CommentAuthorrosa
    • CommentTime21 Jun 2006 modificato
     

    diceva uno psicologo nostro consulente che non si misura la realtà da come si comportano a casa ma fuori......

    •  
      CommentAuthoralekarl
    • CommentTime21 Jun 2006 modificato
     

    >>diceva uno psicologo nostro consulente che non si misura la realtà da come si comportano a casa ma fuori......



    E la tua esperienza? Confermi questa ipotesi?

    La mia sensazione è che al di fuori della famiglia ci tengano a fare bella figura (perché costa poco impegno, questione di ore ...) mentre dentro casa non hanno più nulla da perdere e non possono "abbindolare" nessuno con sorrisi, gentilezza, rispetto, educazione perché non si può mantenere questo comportamento a lungo senza sentirselo dentro...

    •  
      CommentAuthorrosa
    • CommentTime25 Jun 2006 modificato
     

    ehhm lo psicologo lo diceva in realtà riferendosi ai miei figli naturali e credo che lo stesso poteva valere per gli affidatari! Infatti i naturali in casa facevano confusione e fuori no, gli affidati (non tutti) in casa si comportavano bene e fuori no! forse perchè i naturali sono sicuri che comunque vada ci possono sfidare, gli affidati sanno che comunque possono essere provvisori ed allora.....................

    naturalmente non è una regola fissa per tutti............ma ripensandoci dopo tanto mi sono venute queste considerazioni!

    •  
      CommentAuthorrosa
    • CommentTime25 Jun 2006 modificato
     

    insomma volevo dire che è la globalità che conta, io non ho mai avuto crisi adolescenziali,allora non si poteva ribellarsi contro nessuno, ma le ho avute in età adulta (in riferimento a rapporti coi genitori ad esempio oppure contro certe costrizioni dettatemi dall'esterno!!), mi sono sfogata un po' e poi sono rientrata nella normalità!! ciao buone vacanze,buon riposo,buon caldo,buone accoglienze!

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime25 Jun 2006 modificato
     

    Mi vien da dire che Rosa, va in vacanza...o lo stai augurando solamente a noi senza allontanarti?

    Se così fosse tienici compagnia con i tuoi consigli sempre ben accetti. Io sono a casa fino ad agosto, non sono in grandissima forma per poter sprizzare gioia da tutti i pori e nemmeno per scriverla ma sarei felice di leggere comunque le cose che potete raccontare.

    Ciao a presto

    •  
      CommentAuthorrosa
    • CommentTime25 Jun 2006 modificato
     

    si si ci sono sino al 20 agosto circa,auguravo a voi buone vacanze,e ogni tanto mi farò viva ben volentieri,sono rimasta assente per un po' ma non vi ho mai dimenticati!!

    •  
      CommentAuthorrosa
    • CommentTime25 Jun 2006 modificato
     

    si si ci sono sino al 20 agosto circa,auguravo a voi buone vacanze,e ogni tanto mi farò viva ben volentieri,sono rimasta assente per un po' ma non vi ho mai dimenticati!!

    •  
      CommentAuthoralekarl
    • CommentTime27 Jun 2006 modificato
     

    Aggiornamento:

    Ieri mattina abbiamo avuto un colloquio mio marito, il ragazzo ed io con l'assistente sociale e la psicologa.

    Questa volta la scena è stata diversa ... il ragazzo ha fatto quasi scena muta, non rispondendo alle domande che gli venivano poste e rimanendo a occhi bassi!

    Ha fatto la scena del cagnolino bastonato, finché gli hanno fatto notare che non era credibile in quanto il suo comportamento era decisamente fatto per provocare le punizioni e le pressioni di questo momento che peraltro erano state annunciate.

    Loro due hanno avuto la sensazione che il ragazzo ci stesse sfidando apertamente, iniziano ad avere dei dubbi sulla possibilità di proseguire l'affidamento perché questo atteggiamento porterebbe, a loro parere, entro brevissimo tempo, ad un periodo di crisi per uno di noi quattro, e non è detto che alla fine porterebbe a qualcosa di buono per lui.

    Anche se l'idea del ritorno in casafamiglia risulta come un fallimento per ognuno di noi adulti...

    Ci hanno anche proposto di farlo seguire da qualcun'altro per la parte scuola e studio, ma la ribellione, la non accettazione delle regole è generalizzata, e può essere una soluzione di comodo vederla finalizzata solo alla scuola.

    Non ci siamo resi disponibili per questo tipo di organizzazione che creerebbe ampie possibilità di triangolazioni con chi lo seguirebbe per i compiti e che ci relegherebbe alla condizione di albergo!

    Ora sono stati previsti due incontri con lui da solo per cercare di fargli tirare fuori qualche motivazione che vada al di là del fatto di andare in casafamiglia per poter stare senza far niente!

    Poi ne riparleremo tutti insieme ...

    Intanto domani ci sono gli orali dell'esame di terza media ai quali non è riuscito a prepararsi per problemi di capricci e prove di forza, e che adesso gli stanno provocando non poco stress!

    Come dice Edoardo de Filippo: Ha da passà la nottata!!



    Per Alissa e Rosa: anche noi non ci muoveremo per le prossime settimane ... spero di riuscire a incontrare anche qualcun'altro sul sito

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime28 Jun 2006 modificato
     

    Ho pensato a voi tutto il giorno, spero sia andato tutto ok ma soprattutto che ora siete tutti più rilassati dopo questo sospiro, speriamo...di sollievo.

    •  
      CommentAuthoralekarl
    • CommentTime29 Jun 2006 modificato
     

    Siamo stati a vedere i quadri ...

    promosso con sufficiente! C'è rimasto male perché si aspettava buono

    Ora un po' di meritato (? ?) relax e poi la prossima settimana l'incontro con la psicologa!



    Grazie ad Alissa per la sua vicinanza e partecipazione!

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime30 Jun 2006 modificato
     

    Allora oggi che aria si è respirata a casa vostra, dopo quel bel colpo di sospiro?

    Un abbraccio affettuosissimo.


    •  
      CommentAuthoralekarl
    • CommentTime3 Jul 2006 modificato
     

    Il silenzio protratto ... è dovuto al fatto che l'atmosfera si è calmata, con un po' di ritardo!

    Mi spiego meglio:

    Dopo essere andati a vedere i quadri, c'è stato qualche battibecco legato ad argomenti di vita quotidiana, vestiti sporchi lasciati in giro, incuria per le cose di tutti, ecc.

    Promessa spontanea da parte sua di fare il bravo per almeno 5 giorni di seguito, altrimenti ero autorizzata a punirlo (aveva fatto tutto lui, da solo!)

    La mia risposta che bisogna fare i bravi "sempre" e non solo per 5 giorni per potere essere credibili nei confronti delle persone con cui vivi o forse il desiderio di rovinare una cosa che va bene (la promozione insperata!) lo hanno portato a scappare di nascosto, scavalcando dal giardino!

    Io pensavo mi tenesse il broncio e per un po' non l'ho cercato ... ma a ora di cena, quando dovevamo uscire perché avevamo previsto di andare a cena fuori, mi accorgo che non è più in casa.

    Lo abbiamo cercato, prima da soli, poi con l'assistente sociale (che effettivamente è al nostro fianco quando serve, indipendentemente dall'ora e dagli impegni) e alla fine ci siamo rivolti ai carabinieri ...

    Dei conoscenti dell'ass. lo hanno visto in giro e lei ce lo ha riportato alle 2.30 di notte. Meno male, non è successo niente di male, ma lui non ha aperto bocca tornando a casa. Ha chiesto scusa a denti stretti perché sollecitato dall'ass.

    Ora si comporta come se non fosse successo nulla! E' carino, servizievole, e fa risatine e parla con la vocina in falsetto! Fa ancora più rabbia!!

    Che io sappia non ha chiesto scusa neanche alla "sorella" che era disperata sapendolo in giro da solo in piena notte!

    Ora stiamo vivendo la quiete dopo la tempesta, ma è una quiete più che altro dovuta al fatto che ci stiamo ignorando reciprocamente!