Non me la sono sentita di dire di no ad un bambino di undici anni.
Ogni storia ha la sua tristezza e qui ce n'è tanta.
Le colpe non si possono mai sapere dove risiedono, ma certamente possiamo sempre dire che non sono mai nel bambino. Ogni suo comportamento è indotto dall'adulto.
E ci vuole Fatica, Pazienza, Amore, Fiducia ... ed ogni altra risorsa che sia disponibile, per andare avanti giorno dopo giorno, sperando in piccoli risultati, non scoraggiandosi per gli inevitabili passi indietro, pronti a gioire per ogni sorriso, trattenere le lacrime per ogni schiaffo che provenga non solo dal bambino ma anche da chi dovrebbe tutelarlo e che troppo spesso fa gli interessi di tutti meno che del bambino.

Tanta tristezza in questa storia.
Un incubo che dura da tanti anni e che lo ha visto passare dalla famiglia che dire negativa è dire poco .. da una famiglia affidataria con il sogno dell'adozione e quando, dopo tanti anni, il sogno si è infranto ... l'abbandono per levarsi un problema e non affrontarlo ... un percorso alternativo con il bambino in comunità fino al momento in cui ... "da domani non veniamo più".
E poi si dice ... eh, ma quel bambino, come è violento.
Sarà dura ripulirlo da tutto questa ... sporcizia ... ma ce la metteremo tutta.
Il Signore lavorerà per noi e con noi, così come ha fatto con Samuel e con altri ... e speriamo in un altro miracolo.
Il 18 si comincia ... pregate per noi e sopratutto per lui

Anche se dentro queste persone c'era il desiderio dell'adozione, anche se l'affido che hanno scelto non ha nulla a che vedere all'adozione, non riesco a capire il loro cuore come non ha fatto a sciogliersi davanti a un essere umano che è incolpevole e pieno di cose da scoprire...ma soprattutto da volere bene.

Io non riesco a capirlo proprio...io sono mamma affidataria...avrei voluto tanto esserlo biologica, avrei tanto voluto esserlo ma non lo sono, ho scelto di fare da mamma alla gigante, nonostante non lo sono, nonostante i tanti ostacoli, nonostante i tanti pianti nascosti...mi sento di farle la mamma e la farò fino a quando sarà destino...proprio come se fossi una mamma di pancia, una mamma di cuore...ho scelto di fare la mamma e sono responsabile della mia scelta e devo portarla fino in fondo. Non è orgoglio è dovere un dovere che viene dal cuore e a dei sentimenti verso questa bambina che io in un modo o nell'altro ho cercato e ho voluto.

Non c'entra nulla sto discorso con voi...ma sono arrabbiata con chi ha mollato lasciando in un bimbo un miscuglio di sentimenti immagino terribili.

ARRIVATO!

Ne siamo contentissimi, sia noi grandi, sia i ragazzi.

E' intelligentissimo.

A leggere la relazinoe vengono i capelli ritti, ma secondo me ha solo bisogno di un cosa: amore, tanmto amore, amore di chi non lo abbandonerà mai, sentirsi protetto e al sicuro.

Già il primo giorno abbracciava tutti i ragazzi dicendo loro che sono fratelli e che non vuole andare via.

In accordo con i servizi avevamo deciso una settimana di conoscenza ... è la prima volta ... ma credo che sarà anche l'ultima.

Si vede nei suoi occhi il timore di un nuovo abbandono e non vorrei mai essere io la causa del dolore di un bambino.

... sì, una primavera che sono sicura porterà tanti frutti!

Come sono altrettanto sicura che questa ultima gemma andrà ad arricchire quel bellissimo giardino curato con tanto amore che ha trasformato dei fragili fiori in ricchi e rigogliosi arbusti.

Buon cammino

Carmela

ben arrivato..

ben presto ti conoscero´.....sono proprio contenta....

ciao l´h