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      CommentAuthorStaff
    • CommentTime17 Dec 2002 modificato
     

    Argomento: Affido con handicap

    Inviato da: Maria

    Data/ora: 18/01/02 13.49.08


    Mi sto chiedendo se una famiglia disponibile all'affido possa esprimere una preferenza,per esempio un bimbo disabile con un certo tipo di patologia o anche una fascia di età.Grazie



    Risposta: Affido con handicap

    Inviato da: M.M.I.

    Data/ora: 18/01/02 14.40.30


    Sì: io e mio marito abbiamo parlato molto liberamente con le assistenti sociali e la psicologa che ci ha seguito durante il percorso della difficoltà di accettazione di un bambino portatore di handicap e di bambini oltre i 10/12 anni di età.

    Credo che la disponibilità all'affido debba anche voler dire onestà e chiarezza nei confronti del Servizio e nei confronti degli eventuali propri limiti.



    Risposta: Qualcuno deve pur avere cura di loro

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/01/02 16.45.30


    Sono d'accordo nel riconoscere i propri limiti, ma a volte si tratta di paura. E poi non dimentichiamoci che dire di no ad un bambino, con handicap o gia' grandicello, potrebbe voler dire condannarlo. E' difficile, lo so per esperienza diretta, prendere in casa un ragazzo di 14 anni ... ma e' una scommessa con il mondo: qualcuno gli ha fatto del male, è ora che qualcuno gli dia amore.

    Inoltre son convinto che se un bambino bussa alla tua porta non è mai per caso ... non me la sento proprio di dire di no.

    Purtroppo ho dovuto farlo un paio di volte in casi estremi, ma la cosa mi brucia ancora: una bambina di 16 anni con disturbi psichiatrici ed autolesionismo ed un ragazzo di 17 anni e mezzo prossimo al rimpatrio e gia' con la fedina penale sporca ... ho dovuto dire di no per tutelare i bambini piccoli che ho in casa ... ma credetemi, la cosa ancora mi brucia dopo quasi un anno



    Risposta: Qualcuno deve pur avere cura di loro

    Inviato da: Maria

    Data/ora: 19/01/02 1.06.40


    vi ringrazio della risposta però mi spiego meglio.Adesso non sono ancora nelle condizioni di poter prendere un bimbo in affido ma potrei essere in futuro.Per vissuti personali e anche per esperienza lavorativa (seppure volontaria,sono psicologa) desidererei molto poter accogliere un bimbo con sindrome down.a volte capita di sentire che bambini con qyeste patologie vengono lasciati all'ospedale e non riconosciuti nemmeno oppure certe famiglie possono non sentirsela di crescerli.ci sono di questi casi? E' un assurdo proporsi per un'esperieza di questo genere,che sarebbe sicuramente a lungo termine? Grazie



    Risposta: Non è facile imporre amore

    Inviato da: Eleonora

    Data/ora: 20/01/02 11.28.12


    Come è già successo, non mi trovo d'accordo con qello che dici, Riccardo:"...dire di no ad un bambino...potrebbe voler dire condannarlo". E allora anche dire di sì col groppo in gola dell'imposizione,dell'incertezza, dell'oppressione data dalle convenzioni potrebbe voler dire condannarlo. Faccio l'educatrice da 12 anni, di bambini e di famiglie ne ho conosciute tante, comprese famiglie adottive e/o affidatarie.

    Ho visto famiglie che affidano solo per soldi, che adottano e affidano solo perchè angosciati di non essere riusciti ad avere un figlio "proprio", guardando ogni mossa del nuovo venuto con sospetto, per nn aggiungere altro. Credo che dovremmo essere MOLTO più realisti e concreti: l'amore non è sempre e solo DECIDERE DI AMARE.



    Risposta: Non è facile imporre amore

    Inviato da: Gianna

    Data/ora: 20/01/02 16.46.33


    Sono completamente e assolutamente d'accordo con eleonora!



    Risposta: Non è facile imporre amore

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 20/01/02 18.57.42


    E' vero ciò che dici sulle motivazioni che spingono molti genitori a prendere dei bambini in affido o in adozione per soldi o per non aver avuto figli propri. E' vero che bisogna essere realistici e capire quali siano i propri limiti ... ma non sono d'accordo quando dici che "l'amore non è sempre e solo decidere di amare". Capisco che ci sono tanti fattori esterni, ma credo che se uno crede veramente quello che fa, dovrebbe buttarsui a capofitto nelle situazioinj più difficili. D'altra parte mi fai l'esempio di quei genitori che prendono i bambini in affido per avere una retta o per puro egoismo ... credo che tali persone non solo non dovrebbero prendere bambini difficili o con handicap: proprio non dovrebbero prendere bambini e basta!!!

    Chi vuole fare questa scelta di vita (perche' di questo dovrebbe trattarsi: una scelta di vita) sono convinto che non debba guardare al colore della pelle, all'età o all'handicap. Quando nasced un figlio non lo si sceglie ... perche' dovremmo farlo quando si prende un bambino in affido?