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      CommentAuthormammamarzia
    • CommentTime22 Jan 2006 modificato
     

    ciao sono la mamma di tre bellissimi bambini ue naturali(15 e 4 anni) ed uno(7 anni) in affido da 5 anni con non poche difficoltà(legate non tanto al bambino ma più alla famiglia d'origine )vorrei toccare un argomento che generalmente non viene affrontato in queste circostanze e cioè quanto i nostri figli naturali vengano realmente coinvolti nell'affido ,esperienza che cambia radicalmente la loro vita ;nel nostro caso è stato un pò traumatico per la nostra primogenita che dopo11 anni figlia unica si è trovata nel giro di 3 ore cin un fratello che doveva rimanere per qualche giorno e siè fermato ormai da 5 anni.Spesso ci si preoccupa di chi ha urgenti difficoltà ma ricordiamoci che contemporaneamente ci sono anche loro.Spesso abbiamo incontrato grosse difficoltà e le nostre figlie ci hanno sempre sostenuto e aiutato ,questo penso ,soprattutto per la prima, è stato motivo di crescita e un grosso passo ma fino a che punto mi chiedo loro lo vogliono.quando io e mio marito le abbiamo detto che eravamo in lista per la pronta emergenza nella nostra associazione di famiglie affidatarie non ha fatto troppo i salti:forse il suo spazioègià stato troppo invaso!

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      CommentAuthorrosa
    • CommentTime22 Jan 2006 modificato
     

    mhhhhhhhhhh, argomento spinoso questo, però ho visto che i nostri naturali han fatto fatica, tanta anche.......però alla fine da grandi sono riusciti bene.......insomma non sono morti, e fanno delle belle cose anche loro, diverse da noi ma belle......certo che bisogna dar spazio alle loro emozioni......e stare attenti....

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    Hai toccato un tasto dolente.

    Sono sostenitore, spesso criticato per questo, che l'affidamento vada dato a coppie i cui figli abbiano un'età superiore di almeno 4 o 5 anni a quella dei bambini in affido.

    Inoltre credo sia necessario che i figli naturali abbiano un'età tale che possano capire cosa stia realmente accadendo e partecipino alle decisioni della famiglia sin dal momento della decisione di prendere in casa un bambino e che no venga loro imposto.

    Conosco diverse coppie, adesso anche la tua, che hanno avuto bambini in affido nonostante no ci fossero le condizioni di cui sopra.

    In taluni casi è andata bene, in altri meno bene, in altri malissimo ... come ogni affidamento.

    Credo che ogni caso di affido, ogni famiglia ... rappresenti un caso a sè stante e che no sia possibile generalizzare più di tanto.

    Credo che sia giusto dare delle linee guida, delle idee ... ma restano solo idee.

    Ognuno deve valutare la propria situazione familiare dall'interno.

    Unica cosa che mi permetto di raccomandare e che certamente non porta niente di negativo, è l'aiuto di una psicologa non solo (doversoso) per il bambino in affidamento, ma anche per tutti i membri della famiglia, specie per quei figli che siano in età adolescenziale.

    Ogni volta che ci propongono un caso, ne parliamo prima tutti insieme e poi valutiamo sempre la situazione con la psicologa che parla con ognuno di noi, specie con i bimbi.