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      CommentAuthorCarmelaromana
    • CommentTime17 Jan 2006 modificato
     

    Ciao a tutti,
    ieri sera il mio bimbo, in un momento di intimità, sorridendo mi ha detto: "Adesso è quasi 2 anni che sono con te e quindi da domani io ti voglio chiamare mamma". La cosa mi ha colto molto di sorpresa e gli ho detto che lui la mamma ce l'aveva ma lui mi ha risposto che quando sarebbe tornato dalla sua mamma solo allora avrebbe richiamato anche lei così.
    Forse questo nasce dal fatto che è più di un mese che non si fa nè vedere, nè sentire, forse perchè non ha ricevuto gli auguri per il suo compleanno, nè quelli di Natale, anno nuovo o befana ... niente! Un periodo è stata 9 mesi a non dare per niente sue notizie e quando si è rifatta viva è stata quasi minacciata dall'assistente sociale che allorquando l'avesse rifatto non le avrebbero fatto più vedere i suoi figli.
    Non vi nascondo che sentire questa espressione del mio bambino mi ha fatto emozionare e anche molto ... ma nello stesso tempo mi ha messo in crisi!
    E' giusto bloccare questa sua emozione, lui che tanto difficilmente riesce a farlo? Questo episodio renderebbe molto felice la sua psicologa perchè è dell'idea di andare a sbiadire la figura materna, anzi sarebbe molto contenta se non si facesse più vedere, perchè secondo lei il bambino è sereno con noi. Inutile dire che l'assistente sociale, invece, è di parere contrario, ma questo è il bello della diretta ...
    Per questo motivo sono stata sempre un po' perplessa se mantenere vivo il ricordo di una madre (seppure sia tanto difficile dati i suoi comportamenti) assolutamente non presente oppure procedere nel cammino offuscandole la figura. Inutile dire che lui non ne parla assolutamente perchè "la odia" in quanto ha ricevuto dei maltrattamenti.
    E ora cosa faccio? Gli vieto di farmi chiamare così? E' giusto nei confronti della mamma?
    Quello che il cuore mi dice è di lasciarlo libero, di non troncargli la sua spontaneità, soprattutto perchè molto sto lavorando su questa, anche se tutto ciò mi lascia qualche dubbio, perplessità, imbarazzo forse nei confronti della madre naturale e in linea generale sulla giustezza della cosa. Non so se mi avete capita, spero di sì.
    Capisco che ogni situazione è diversa, ma mi sarebbe utile avere una vostra opinione dettata dalla vostra esperienza e, anche in mancanza di questa, del vostro pensiero.
    Grazie un forte abbraccio
    Carmela

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime18 Jan 2006 modificato
     

    il primo pensiero che mi viene è : se lui ti "sente" come mamma ,magari anche solo per un periodo ,

    lascialo fare. I fondo è una parola, e le parole sono fatte per esprimere quel che si prova. Evitiamo di rivestirla di un senso eccessivamente impegnativo , forse siamo noi (adulti, affidatari..) a temere un pò questa parola, forse è bene lasciarla un pò fluire insieme ai sentimenti.. Forse.

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      CommentAuthorrosa
    • CommentTime18 Jan 2006 modificato
     

    se posso dire la mia: lascialo fare! ricordagli ogni tanto che sei la mamma del cuore e non quella di pancia! questo si bisogna farlo! anche perchè al di la di quello che dice la psicologa e l'assitente sociale, è la pura verità! quello che capita domani non lo sappiamo, se questa donna si rifà viva, se un parente richiede di averlo, se, se, se, tu non potrai opporti al tribunale o ai servizi. certa è una cosa che dal momento che qualcuno ti chiama mamma fra te e lui-lei è per sempre.......al di la delle separazioni!!!per sempre intendo che è una relazione significativa!

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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime18 Jan 2006 modificato
     

    Ogni tanto la mia ragazzina decide di chiamarmi mamma, alle volte va avanti per giorni, altre volte mi chiama per nome...poi quando c'è una sgridata in arrivo...naturalmente sparisco come mamma e per un bel pò rimango con il mio nome. Insomma ha 11 anni ha capito tutto bene, decide lei i momenti e il se chiamarmi...io non le dico mai nulla e mi comporto normalmente sia se mi chiama mamma sia se per nome. Quello che le dico sempre è che il mio ruolo è quello di mamma. Questo lei l'ha capito benissimo ed è anche ben sicura che una mamma si comporta proprio come me, lo sa e ne ha la certezza quando si confronta con le sue amichette e le loro mamme.
    Mamma, Carmela...che importa, non dire niente sorridi solamente.

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      CommentAuthorFiordaliso
    • CommentTime19 Jan 2006 modificato
     

    lascialo fare! E' quello che sente ed ha bisogno di chiamarti così...

    Il bimbo a noi affidato ha cominciato a chiamarci mamma e papà dopo quindici giorni (i suoi genitori naturali li ha sempre chiamati per nome....). Inizialmente ho avuto gli stessi tuoi dubbi, fino a quando l'assistente sociale in un incontro, davanti a noi ed ai genitori naturali ,ha fatto a P. la domanda più stupida che potesse fare: ma P., perchè il tuo papà e la tua mamma li chiami per nome e i tuoi affidatari mamma e papà???

    P. non sapeva più che fare, si nascondeva sotto la scrivania, e l'assistente sociale, angelica, non riusciva a capire... Imbecille!!! Anche questo devono sopportare i nostri bimbi!

    Da allora, con molta tranquillità, abbiamo sempre lasciato libero P. di chiamarci come voleva e lui due giorni dopo la "sgridata" dell'A.S. ha ripreso a chiamarci mamma e papà. Inizilamente, con un progetto d'affido destinato a durare due anni, abbiamo sempre aggiunto il nostro nome o quello dei genitori naturali al "mamma" e "papà" ed ha funzionato benissimo, mamma G. e mamma L.

    Ora, dopo 8 anni, il problema non si pone. Anche la mamma naturale quando si rivolge a lui parlando di me, a volte dice, dice "la tua mamma".... (non so che pensare...?????)



    Una cosa bella successa qualche mese fa: mentre andavamo ad uno dei colloqui quindicinali, in macchina mi accorgo che ha la bocca sporca di cioccolata e gli dico: "P. per favore pulisciti la bocca, non voglio che tu vada così conciato da tua madre!" e lui di botto risponde "Zitta! Mia madre sei tu!"

    Detto in questi termini, di botto, senza pensarci, è quanto gli veniva da cuore e questo mi ha molto emozionato (ed ha reso ben felice la psico che lo segue, per le stesse ragioni della tua).

    Ciao

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      CommentAuthorsasaso
    • CommentTime19 Jan 2006 modificato
     

    Il nostro bimbo è arrivato a quasi quattro anni, quando nostra figlia ne aveva cinque. Sono bastati pochi giorni, poi, sentendo l'altra bambina ha deciso, comunicandocelo, di chiamarci mamma e papà. Noi lo abbiamo lasciato fare, anche perchè questo gli facilitava le cose soprattutto all'esterno: ve lo immaginate al parco, a scuola, dal dottore, ecc... ecc... un pulcino che ogni volta che ti chiama per nome, anzichè mamma viene sempre guardato con curiosità? Però come affidatari, gli abbiamo sempre ricordato di essere i suoi "secondi" genitori, che qualli naturali esistevano ed esistono e che lui ha sempre due famiglie. Aveva però anche deciso, da solo, che agli incontri con i suoi non avrebbe dovuto chiamarci mamma e papà, e non vi dico che peripezie, e che fatica doveva fare per non sbagliarsi e non chiamarci in alcun modo, pur parlandoci. Ad un certo punto non ce l'ha fatta più: ha voluto che la psicologa dicesse al padre il suo "segreto" e lui stesso gli ha spiegato che sa bene che noi siamo i suoi genitori affidatari, lui non doveva offendersi perchè il suo legame con noi è un legame diverso da quello naturale.

    Ora ha due famiglie, e spesso lascia interdetto qualcuno raccontandogli che ha due mamme, due papà, ecc.... ma questo lo vive come una cosa normale. E la famiglia naturale? non l'ha presa molto bene, ma come dice il nostro bambino, un giorno anche suo padre crescerà e capirà come è successo a lui.

    N.B. quando gli neghiamo qualcosa o è arrabbiato con noi, a volte, ci chiama intenzionalmente per nome!

  1.  

    Da quando entrò in casa Nicholas, a 7 mesi (andato via quasi tre anni fa a 6 anni!) ... ha imparato a parlare chiamandoci mamma e papà ed ha insegnato agli altri.

    Tutti i nostri ragazzi ci chimano papà e mamma.

    I genitori naturali all'inizio si ingelosiscono ... ma poi capiscono. Chi ci mette più tempo, chi meno, ma capiscono. Questo accade quando realizzano che non vogliamo portar via loro i figli, che non cerchiamo di mettere fra loro barriere.

    Due delle bimbe che vivono in casa con noi abitano sotto lo stesso tetto della loro mamma naturale, Lumturije. Entrambe chimano Mamma sia Lumturije che Roberta ... ed è fantastico vedere il bel rapporto che hanno con tutte e due, seppur diverso, e come Roberta o Lumturije si voltino alla chiamata "mamma" da parte di una di loro a seconda dell'inflessione della voce usata.

    Sono solo parole ... ma per loro son parole importanti.

    Ritengo che MAI si debbano tarpare le ali ad un bambino e credo che in certe cose, e questa è una, non si debba forzare la mano in un senso o nell'altro.

    Di persone stupide è pieno il mondo: Nicholas aveva appena 2 anni e mezzo, camminava appena e parlava poco. Vennero l'assistente sociale e la psicologa a decidere se formalizzare l'affido per questo bambino che già era con noi d diverso tempo. Ci sedemmo attorno ad un tavolo e la prima cosa che la psicologa ci chiese fu "come vi chiama" e noi angelicamente, perchè ci sembrava la cosa più naturale del mondo, rispondemmo "Mamma e Papà" con grande gioia ed un sorriso a 72 denti.

    La psicologa, guardata allibita anche dall'assistente sociale, si alza e dice "voi non siete adatti a fare gli affidatari", si gira e senza nemmeno salutarci, come fossimo delinquenti, se ne va seguita da un'assistente sociale incapace di aggiungere una sola frase se non un mero "buongiorno".

    per fortuna, no solo nostra, ma anche di Nicholas, il Tribunale è stato di parere contrario.

    Pensate a quanto danno può fare una stupida. Avremmo potuto darle retta e non continuare sulla strada dell'affidamento ... in fin dei conti a parlare era stata una psicologa che certamente doveva saperne più di noi!