Non sei collegato (collegati)

Vanilla 1.1.2 is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

    •  
      CommentAuthorcoraggio68
    • CommentTime2 Nov 2005 modificato
     

    vorrei prima di tutto presentarmi.
    mi chiamo Alessandra, ed attualmente abito in provincia di Latina.
    Io e mio marito, abbiamo fatto domanda di adozione il 19 di ottobre, e stiamo aspettando notizie dai Servizi sociali.
    Facciamo anche parte di un associazione di volontariato che si occupa dei bambini e che ha la sede in una casa famiglia della zona.
    Mi piace tantissimo far parte di questa associazione, ho finalmente trovato degli amici veri.
    Frequentando questa casa famiglia, ci siamo affezionati a due bambini in particolare un maschietto di 9 anni e una feminuccia di 12 anni.
    La mia domanda è questa: ho un pò di timore a chiedere un appuntamento con i servizi sociali che si occupano di questi 2 bambini.
    ma secondo voi, è cosi che si fa? oppure si dà una disponibilità per l'affido e loro ti contattano per dei bambini che non conosci?
    posso chiedere di prendere questi due bambini in particolare?
    Un altro timore che ho è quello di riuscire a mantenere un certo distacco, perché so che è solo temporaneo e prima o poi se ne dovranno tornare alla loro famiglia..
    grazie se mi vorrete rispondere.

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime2 Nov 2005 modificato
     

    Ciao,

    a me è capitato più o meno così. Frequentavamo un'associazione che gestiva una casa fam. abbiamo fatto i volontari per un paio di anni, in questi anni io mi sono fatta coinvolgere da una bambina in particolare, mi sono informata sul suo progetto con chi lavorava e mi sono avvicinata pian piano così al suo progetto, ho conosciuto gli ass. soc. della bimba e mi sono proposta per lei.

    Abbiamo aspettato mesi senza risposta, silenziosamente e soffrendo standole accanto solo così (perchè ormai il mio pensiero era proiettato verso la sua accoglienza da noi) (abbiamo continuato a far volontariato. Poi abbiamo iniziato con i week a casa nostra per 9 mesi, dopo è venuta a vivere da noi. Attualmente è ancora da noi, stiamo bene insieme nonostante stia entrando nell'età delle provocazioni e dove tutto diventa una lotta.

    Questa è la mia storia detta velocemente.

    Ciao e buon proseguimento

    Alissa

  1.  

    Un grande Ciao a te e a tuo marito.

    Grazie per essere entrata nel nostro forum ed aver lasciato la tua "firma" che speriamo di poter vedere ancora tante volte.



    Credo che sarebbe cosa buona se prima di contattare i servizi sociali, ne parlaste con il responsabile dell'Associazione di cui hai scritto, onde evitare di creare dissapori con questa struttura e più che altro percercare di capire quali possao essere le intenzioni e i progetti su questi bambini.



    Proporsi per un caso specifico ai servizi sociali non è di per sè cosa sbagliata, ma talvolta i servizi sociali la leggono come un'intromissione nei loro compiti ... della serie "è compito nostro trovare la famiglia adatta per questo o quel bambino" ... dipende sempre da chi ci si trova davanti.

    •  
      CommentAuthorcoraggio68
    • CommentTime3 Nov 2005 modificato
     

    grazie per le vostre risposte ed incoraggiamenti.

    Intendevamo prima parlare con il responsabile della casa famiglia e chiedere loro di farci avere un appuntamento con i Servizi Sociali.

    Devo dire che è solo 1 mese che frequentiamo questa associazione, e volevamo all'inizio ospitare qualunque bambino durante il week end. La verità è che all'affido non ci volevamo proprio pensare per un discorso di attaccamento emotivo più che altro.

    poi abbiamo conosciuto questi due bambini che sono fratello e sorella, e il maschietto ha iniziato ad attaccarsi molto a mio marito, gli veniva in braccio, lo stringeva forte ogni volta che andavamo lì.

    Volevamo andarci piano, ripeto, e ci volevamo prima far conoscere per poi ospitarli durante il week end, ma non è possibile!!!

    le Assistenti sociali non vogliono più lasciarli andare dai volontari il sabato e la domenica e stanno cercando per loro una famiglia per l'affido! sicché il pensiero che stanno in casa famiglia anche il week end ci è insopportabile, ci siamo accorti che forse eravamo maturi per accoglierli a casa nostra, sperando di riuscire a non stare troppo male un giorno che andranno via..

    questi sono i nostri sentimenti, anche se è da cosi poco che ci stiamo avvicinando a questa realtà cosi diversa da quella che conoscevamo prima, e non vorremmo sopratutto fare passi falsi.

    sarei felice di avere tutti i vostri consigli, e grazie ancora.

  2.  

    Consigli da dare ce ne sono pochi.

    Avete lasciato aperta la porta del cuore e l'Amore di questi bambini è entrato in voi, cambiando in nu attimo alcune delle vostre idee. Se siete disposti ad amare senza riserve, se siete disposti a soffrire per questi bambini e con questi bambini ... allora la risposta è già dentro di voi ... siete famiglia in grado di ospitare nel modo giusto qualunque bambino in difficoltà.



    Se il responsabile dell'associaizone non vi fissa l'appuntamento con i servizi ... andate voi a bussare alla porta dell'assistente sociale ... troppi intermediari non fanno capire al nostro interlocutore il vero senso della richiesta.



    Se vorrete venire in Toscana a conoscerci e a trascorrere con noi magari un fine settimana, ci farebbe molto piacere. Sarebbe certamente anche per noi un arricchimento.



    Mi ha colpito il fatto che diciate "ci è insopportabile che questi bambini trascorrano anche il fine settimana in casa famiglia". Il flash che ne ho avuto è che la struttura che li ospita sia asettica, priva di amore, priva di calore umano ... altrimenti sarebbe una gioia per i bambini stessi trascorrere il sabato e la domenica in spensieratezza all'interno della casa famiglia, evidentemente molto casa e poco famiglia, almeno stando alle vostre parole e senza la velleità di dare alcun giudizio di merito.

    I nostri ragazzi invece non vedono l'ora di arrivare al fine settimana per stare tutti insieme, giocare, ricevere gente, preparare da mangiare, fare qualche lavoretto ... e tanto altro ancora ... per il gusto di stare insieme, di trovare un momento per fare Famiglia.

    •  
      CommentAuthorcoraggio68
    • CommentTime4 Nov 2005 modificato
     

    >Mi ha colpito il fatto che diciate "ci è insopportabile che questi bambini trascorrano anche il fine settimana in casa famiglia". Il flash che ne ho avuto è che la struttura che li ospita sia asettica, priva di amore, priva di calore umano ... altrimenti sarebbe una gioia per i bambini stessi trascorrere il sabato e la domenica in spensieratezza all'interno della casa famiglia, evidentemente molto casa e poco famiglia, almeno stando alle vostre parole e senza la velleità di dare alcun giudizio di merito.



    credo di essermi espressa male. E dalla mia, devo dire di essere ancora molto inesperta e un pò fuori da questa nuova realtà. Non mi permetterò mai di dire che i bambini non si trovino bene lì o che non siano accudati a dovere. Anzi sono sicuramente seguiti di più dei ragazzi cosidetti "normali".

    Questa casa famiglia è un istituto gestito da un ordine religioso (Don Bosco), e la madre superiore è la persona più dolce e buona che ho mai conosciuto.

    Ma per me non è una casa vera e propria, non riesco a spiegarmi bene. Lì i bambini sono tutti uguali, non c'è nessuno che si dedichi esclusivamente ad ognuno di loro, e nella mia inesperienza ho sempre creduto che i bambini hanno bisogno di un amore esclusivo. Ma sicuramente mi posso sbagliare.

    Da domani iniziamo un corso di formazione che ci farà sicuramente bene.

    Per finire, dirò che questo percorso di affidamento lo sento più io di mio marito, che è ancora un pò restio (non ad accogliere bambini, lo ripeto!) ma è preoccupato per varie questioni, e sopratutto su quel che riguarda la famiglia di origine.

    Ieri, ha trovato un sito su internet un po' negativo sull'affido e me ne ha parlato. Visto che, sono nuova di questo percorso, non ho saputo rispondere.

    Ti mando questo sito, e se vorrai tu rispondere ne farò parte a mio marito.

    <!-- BBCode auto-link start --><a href="http://www.amiciamici.com/public/valtaro/modules.php?name=News&file=article&sid=533" target="_blank">http://www.amiciamici.com/public/valtaro/modules.php?name=News&file=article&sid=533</a><!-- BBCode auto-link end -->



    Ancora grazie di aver creato questo sito, questo forum, che è una perla di bontà, incoraggiamento in questo mondo pieno di menefreghisti.



    La gente mi dice Brava, stai facendo una cosa buona...



    ma io non mi sento così brava, sento piuttosto che ci sono troppi bambini che soffrono ed è compito di ognuno di noi, di far qualcosa, nel nostro piccolo, qualsiasi cosa...

    Scusa questo sfogo, ma mi ha fatto bene

  3.  

    Carissima Alessandra,

    chiedo scusa io di aver forse mal interpretato le tue parole. Grazie comunque del chiarimento utilissimo e che mi riempie il cuore di gioia nel sapere che persone dolci si occupino con amore dei bambini.

    Per certi ragazzi è comunque difficile ambientarsi in una famiglia ... ma si deve aver riguardo da bambino a bambino.

    Coraggio ... eh si, ti sei data proprio un bel nome, appropriato devo dire ... dalle tue parole si capisce la tua determinazione ad andare avanti ... il corso ... il marito un po' restio ... pero' avanti ... e non da stupida, ma volendo conoscere, informarsi, fare i passi giusti uno dietro l'altro.

    Se ti dicono "brava" ... prenditi il tuo "brava" perche' te lo meriti.



    Sono purtroppo d'accordo con te che su 25.000 bambini seguiti dai servizi sociali e collocati in strutture o famiglie (e chissà quanti altri non seguti!) aiutarne uno o due o undici sia cosa irrisoria ... ma mi consolo pensando alle parole di Madre Teresa "Siamo una goccia nell'Oceano, ma se non ci fossimo l'Oceano sarebbe più povero". Se tutte le famiglie con possibilità economiche e di tempo prendessero un bambino in affido ... forse non ci sarebbero bambini che soffrono ...

    Penso sempre che un voto singolo non è nulla e non influisce sulla politica di un paese, ma la differenza tra il darlo e il non darlo è la differenza che passa tra democrazia e dittatura (in assenza di voti si lascia che il primo bischero si metta a comandare su tutti).



    Grazie delle belle parole sul nostro lavoro e sul portale ... ogni tanto qualche carezza fa sempre piacere.



    Hi visitato il sito che mi indichi ....



    Già leggendo all'inizio "molte coppie, che maternamente abbracciano il desiderio di poter, finalmente, avere un figlio." ... partono già male ... partono dal desiderio egoistico di una coppia che non può avere figli e si rivolge all'adozione. Bisognerebbe che le persone pensassero all'adozione come l'aiuto ad un bambino e non all'appagamento di un loro bisogno. Purtroppo in Italia sono moltissime le adozioni che falliscono ... noi ne abbiamo e ne abbiamo avuti diversi casi. Questo perchè le coppie partono con aspettative che poi si rivelano sbagliate e subentrano le delusioni fino ad arrivare, in moltissimi casi, all'allontanamento del bambino.

    Quante telefonate o e-mail che mi arrivano dicendo "mi è precluso il cammino dell'adozione, allora vado sull'affidamento, metodo più veloce per avere un bambino ... e poi continuano chiedendolo piccolo, bellino (si, anche bellino mi è stato chiesto), italiano (sopratutto) e senza dover avere a che fare copn la famiglia naturale ... si ... e poi?



    Per adozione mite si intende un affidamento sine die ... sono solo parole.

    Il succo del discorso è che la paura folle di tante coppie nel lanciarsi nel mondo dell'affido sta nel fatto che ci sia la possibilità di vedersi togliere il bambino perchè sia restituito alla famiglia di origine, come è giusto che sia laddove ce ne siano i presupposti.

    Essendovi però degli affidamenti che sono considerati sine die (dei nostri undici ragazzi due sono certamente sine die ed altri due lo sono con molta probabilità) ... si è rovesciato il nome ... chiamandoli "Adozione Mite" ... cosa che viene (o dovrebbe) essere spiegata alle famiglie.



    Tutto il resto è fumo ... le cifre ballano ed esdperti del settore parlano di 25.000 ragazzi (intervista sentita anche pochi giorni or sono su Radio Rai Uno).

    Io penso che anzichè distruggere il lavoro di chi cerca di trovare soluzioni, sarebbe opportuno aiutare a individuare le coppie disposte all'accoglienza, parlare loro delle difficoltà, supportarli nel loro cammino, dare loro gli strumenti necessari per capire e confrontarsi con istituzioni, servizi sociali, scuola, famiglie naturali ...

    Sbagliano i magistrati a parlare di adozione mite? Io non credo ... ma anche se fosse è un inganno come dice l'articolo (e non credo proprio), sarebbe un inganno ed un raggiro per cosa? Per un tornaconto personale? No, solo (e scusa se è poco) per trovare soluzioni per collocare dei bambini in difficoltà in famiglie che gli vogliano bene.


    •  
      CommentAuthorcoraggio68
    • CommentTime4 Nov 2005 modificato
     

    grazie per le tue parole.

    Devo dire che ho iniziato a informarmi, leggere, e pensare ad adozione e affidamento solo dopo aver rinunciato per sempre alla speranza di avere un bambino biologico.

    Forse, chi sa, se ne avessi avuto uno (bio), non avrei mai approfondito questo camino.. non lo so, e su questo sono sincera...

    E tengo anche a dire, che solo dopo aver letto libri sull'adozione consigliati dai Servizi sociali della mia zona, che ho cominciato a incuriosirmi, e cercare di capire meglio...

    Ho anche io il desiderio di crearmi una famiglia, perché amo profondamente mio marito, e sento di aver tanto amore da dare...

    penso, però, che sia un bisogno egoistico... credo che sia anche umano...

    la domanda di adozione, l'abbiamo però inoltrata dopo un mese buono dalla frequentazione della casa famiglia, perché sentivamo che era questa la nostra strada, il nostro cammino e non quello dell'accanimento farmaceutico con PMA. Non intendo giudicare chi lo fa, ma nel mio caso personale mi ha distrutto.. e sopratutto ho sempre pensato che se Dio non mi ha permesso di avere dei bambini biologici è perché da qualche parte c'è qualcuno che aspetta me...

    come vedi, il mio primo desiderio è quello di adottare un bimbo o due e farmi una famiglia... e non chiederò né che sia bello, né che sia bianco, neanche che sia piccolo, ho soltanto tanto amore da dare...

    ed è partendo da questo concetto, che avevamo deciso che nel frattempo potevamo cercare di aiutare i bambini che non hanno la fortuna di poter essere adottati. Ci siamo quindi resi disponibili a fare da famiglia di riferimento (durante il Week-end), cosa porta cosa, adesso io mi sento pronta anche ad un affido.

    tutto questo, scusa se mi dilungo, è partito sempre da me, e ho anche un po' trascinato mio marito... che si è lasciato trascinare volentieri, ma sempre e comunque trascinato...

    Il suo vero problema, (di mio marito), riguarda la famiglia di origine per un eventuale affido...

    il discorso, che possano venire in contatto con noi persone non buone, (deliquenti, ladri, zingari, etc...), visto che i bambini non perdono il contatto con la famiglia di origine... questo è cmq, un problema che bisogna tenere in conto. Per noi, non è il fatto che poi ritornino a casa loro, anzi ne sarei felicissima, però le pressioni della famiglia di origine, minacce, o altro, ecco che cosa lo intimorisce veramente...

  4.  

    ... e pensa tu quanto tali persone intimoriscano i bambini.

    Noi siamo adulti, in grado anche di gestire certe eventuali situazioni limite ... loro no e noi dobbiamo essere lo scudo e talvolta la spada che deve difenderli e proteggerli.

    •  
      CommentAuthorcoraggio68
    • CommentTime4 Nov 2005 modificato
     

    hai proprio ragione.

    grazie per questi chiarimenti.

    purtroppo, non si può impedire ai bambini di vedere la propria famiglia di origine, anzi dovrebbe essere questo il ns. compito, quello di farli reintegrare a casa loro... ma quando la famiglia di origine fa più male che bene, cosa dobbiamo fare? sopratutto se i Servizi Sociali non vietano i contatti??

  5.  

    I bambini soffroo eventuali conflitti e chi ti parla ha iniziato proprio facendo questo grande errore. Quando sentivamo parlare di pedofili, prostituzine, abusi ... il primo pensiero era quello di dare una sscarica di legnate a questi genitori, ma la civiltà ce lo impediva, ma comunque mettevamo loro un grande muro ... che tanto faceva soffrire i bambini.

    Poi abbiamo capito con l'aiuto dei segnali dai bimbi e con i consigli degli psicologi e abbiamo cercato così di instaurare un rapporto buono con le famiglie ... accorgendosi che le prime vittime sono proprio loro. Adulti rimasti bambini, adulti che nessuno ha aiutato quando erano piccoli e magari i primi ad essere stati abusati.

    Non condanniamoli, sono i primi ad avere bisogno del nostro aiuto. Insegnamo loro a fare i genitori e poi aiutiamoli a costruire un rapporto con i figli. Sarà solo amore, sarà solo bene.

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime4 Nov 2005 modificato
     

    Io non vivo conflitti con la famiglia di origine della mia gigante, ma anzi se si può mettere dentro la parola collaborazione reciproca nel non ostacolare entrambi, la uso così.

    La gigante è serena, loro pure e noi idem. Così nessuno mette un muro a nessuno e la voglia di amare esce meglio.

    Se nel mio cammino dovessi scegliere ancora di accogliere qualcuno, quello che spero è proprio di poter essere capace di affrontare i genitori ancora in questo modo. Accogliendo mentalmente anche i loro problemi e non giudicandoli. Questa è anche stata la chiave per un pò di serenità.