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Quando si decise con alcuni frequentatori del Forum di aprire la discussione dulle "Esperienze Positive" l'intento era quello di far capire, a chi entrasse per la prima volta a contatto con il mondo dell'affido, che l'affido non è fatto di soli problemi (che certamente non mancano), ma anche di grandi gioie.
Sono state talmente tante le testimonianze positive ... che iniziamo, con questo post, a scrivere la "Seconda Parte" ... e il cammino prosegue e la Tribù degli affidatari aumenta
Vedere la gioia di Javier dopo il corso sub; la gioia di Manuel, Samuel e Roberto di venire a dormire nella casa nuova "Oasi Alex Baroni"; l'attaccamento dei miei ragazzi, la loro crescita ... ogni stanxchezza passa e tutti i sacrifici possibili sono non solo accettabili ... ma auspicabili.
Meditate gente ... meditate. Chi non si è ancora gettato nell'affido sappia che, come ogni cosa, presenta gioie e dolori, ma posso assicurarvi che le gioie superano abbondantemente i dolori.
Non pensate però al vostro egoismo, non pensate che soffrirete per il loro andare via ... pensate a quanto bene gli state facendo donandogli il vostro amore.
Si può vivere solo di Amore? La risposta è si ... basta volerlo.
Come? Veniteci a trovare e vi mostreremo una possibile realtà per poter vivere d'Amore.
un'altra coppia che frequenta noi ed altri amici affidatari sta iniziando il percorso di valutazione idoneità, che bello! tanto più che non sono proprio giovanissimi ed hanno due figli grandi!!!che voglia di ricominciare!ciao
ciao, noi abbiamo finito il percorso ci manca solo la visita domiciliare,siamo entusiasti di questa scelta,poi leggendo le vostre esperienze mi convinco sempre di più della scelta che abbiamo fatto
ciao, perdonami se mi intrufolo, sono carly e con mio marito abbiamo deciso di provare l'esperienza dell'affido. Posso chiederti in cosa consiste il percorso a cui ti riferisci? Noi ovviamente, siamo ancora in alto mare, stiamo aspettando che i servizi sociali ci degnino di rispondere ad una richiesta che abbiamo fatto (di cui parlerò in seguito).
Grazie.
Il Vangelo di Domenica 23 Ottobre 2004 insegnava "Amerai il prossimo tuo come te stesso"
Ogni sabato, dedico un pò di tempo nel pomeriggio alla lettura del Vangelo, con i bambini, in preparazione alla S. Messa del giorno dopo.
Cerco sempre nuovi metodi per far capire loro la Parola di Dio e, negli ultimi mesi, ho adottato l'idea di organizzare una piccola scenetta sui fatti narrati nel Vangelo del giorno.
Non sempre ciò è stato agevole, in quanto capita che non ci siano parabole o fatti da mettere in scena.
Sabato 22 mi sono trovato proprio di fronte a una di queste situazioni ... dovevo inventarmi qualcosa.
Mi è venuta un'idea ... fare un gioco con i ragazzi.
Ho mandato Samuel ed i più piccoli fuori ad aspettare mie istruzioni.
Ho fatto "mascherare" Javier da drogato, Roberto da moribondo, Eleni da donna ricca e Manuel da Dj che vive solo per la musica.
I quattro grandi sono entrati perfettamente nella parte.
Ad uno ad uno ho chiamato i piccoli, cominciando con Liyone ed evitando che potessero parlare tra loro dopo aver svolto la loro sessione di gioco.
Ad ognuno, singolarmente, ho chiesto di entrare in casa, guardarsi attorno e, dopo aver preso visione delle cari situazioni, agire di conseguenza, così come il loro cuore gli suggeriva.
Non ho detto altro, nemmeno chi o cosa avrebbero trovato.
Alcuni di loro si sono trovati in difficoltà e questo servirà alla nostra psicologa per valutare le motivazioni dei loro blocchi.
Ma non è di loro che voglio parlarvi, ma della grande gioia che due dei bambini, Liyone e Marco (mi è stato proibito di fare il suo nome, anche se solo di battesimo), hanno dato a tutti noi, strappandoci delle lacrime e facendoci restare con un bel nodo alla gola per tutta la sera.
Liyone entra nella stanza. È confuso. Va dal drogato e gli porta una parola di amore. Va dal moribondo ed anche a lui porta una parola di conforto. Si reca poi dal Dj ed infine dalla donna ricca e chiede loro che gli diano una mano ad aiutare le persone bisognose, ma questi gli rispondono che non gli importa di chi soffre. Per entrambi Liyone ha un gesto di stizza e di critica.
Poi è la volta di Marco. Anche lui è confuso, ma non più di tanto.
Va dal drogato e lo ripulisce mentre cerca di parlare con lui, lo fa alzare da terra e lo mette a sedere perché in piedi barcollava. Gli toglie pure gli orecchini e i bracciali e gli mette la canottiera alla diritta.
Va dal moribondo ed anche con lui cerca di parlare, lo ripulisce dal sangue, gli rifa il letto.
Anche Marco si reca prima dal Dj e poi dalla donna ricca ... anche a lui rifiutano il loro aiuto.
Ma qui Marco dimostra una cosa incredibile.
Diventa logorroico. Fa di tutto per convincere i due che stanno sbagliando a comportarsi in quel modo. Lo fa con dolcezza, con amore, li prende per mano, gli chiede di fargli delle promesse e in cambio gli promette tutto ciò che ha, la sua amicizia.
Ho notato nel suo comportamento due cose bellissime, e tanta sensibilità in un bambino di 11 anni è assai rara.
Innanzitutto che non ha cercato di cambiare il mondo, non ha rimproverato il drogato, non ha cercato di guarire il moribondo ... non era compito suo. Ha cercato però di donargli dignità. Li ha ripuliti e ha lasciato che chi ne sapeva più di lui facesse il resto, pronto a restargli accanto in ogni momento.
Questo è un insegnamento che ci ha lasciato Madre Teresa e che molte persone, io per primo, non recepiscono. Quando vediamo una situazione che sappiamo non essere buon, vorremmo cambiarla ... vorremmo cambiare il mondo. Forse questo è talvolta un bene, ma non dobbiamo perdere di vista che ogni uomo ha la sua dignità e che anche se dovesse morire, vuole e deve morire con la sua dignità di uomo.
Secondariamente non ha criticato le persone che potrebbero aiutare e che non lo fanno, ma ha cercato di convincerle a dare qualcosa di sé stessi, anche poco. Ha parlato con loro di principi, non di quantità. Ha utilizzato le loro stesse argomentazioni e non ha mollato finché non li ha convinti.
Marco ci ha dato proprio una bella lezione di vita.
bellissimo! grazie
Sono orgogliosa di questo Marco!
non ho parole! credimi non riuscivo a leggere! siete delle persone fantastiche. devo dirti una cosa che fino ad oggi non mi sono sentita di dirti, x motivi miei mi sono molto allontanata dalla mia religione e da tutto quello che ne deriva. ma stasera leggendo mi viene da dire una sola cosa DIO esiste e voi nè siete la prova . un bacio a tutti voi. Nunzia.
Eggià che è così, se poi provi ad andare a messa a Orentano Dio te lo senti proprio accanto.
Ciao a tutti,
mi chiamo Carmela ed è la prima volta che scrivo sul forum dell'Associazione.
Quest'estate ho avuto il grande privilegio di vivere con gli "Amici della Zizzi" un'esperienza unica e irripetibile. Ho conosciuto delle persone che mi hanno accolta nella loro famiglia dimostrandomi tutta la loro disponibilità e affetto. Ho potuto toccare per mano una realtà di cui avevo solo sentito parlare.
Quello che più mi ha colpito è stato constatare con quanto amore e dedizione Riccardo e Roberta si prendessero cura dei bambini loro affidati. E' stato bello scoprire che in questo mondo non c'é solo egoismo ed indifferenza. Non è da tutti rinunciare alla propria "vita" per potersi dedicare totalmente e gratuitamente a chi ne ha più bisogno. Riccardo e Roberta lo hanno fatto. Avranno pure incontrato mille difficoltà e ostacoli, ma la cosa più importante è che non si sono mai arresi.
Nei giorni trascorsi insieme a loro ciò che pur mi ha meravigiata è aver visto negli occhi di quei bambini, che hanno tanta sofferenza alle spalle, la gioia di giocare, di ridere, di scherzare, di vivere perchè circondati da persone che gli vogliono un gran bene.
In quei giorni più che dare ho ricevuto tantissimo da ognuno di loro e li ringrazio per avermi fatta sentire parte della loro famiglia. Riccardo e Roberta dovrebbero essere un esempio per ciascuno di noi.
Così come lo sono stati per Marco che durante un gioco, mentre si rappresentava il brano del Vangelo di domenica ha saputo darci una lezione di vita.
A volte i bambini con le loro azioni ci sorprendono perchè ci regalano l'emozione di assaporare le vere gioie della vita. Marco con il suo gesto ci insegna tantissimo: a volte basta poco, la sola umiltà, per aiutare chi ne ha veramente bisogno. L'azione del piccolo non è solo espressione della sua sensibilità, ma è anche il frutto dell'amore di due persone che si prendono cura di lui. Nel momento del gioco Marco ha saputo, forse inconsciamente, mettere in pratica i principi, i valori che gli sono stati trasmessi. Forse comincia a comprendere quanto aiuta essere accettato per quello che si è e quanto sia importante essere compreso e perciò ascoltato e amato.
In questo "gioco" Marco è stato per gli altri ciò che Riccardo e Roberta sono per lui:presenza, disponibilità e semplicità. Ha voluto donare ciò che a lui stesso viene donato: amore gratuito.
Riccardo e Roberta ci testimoniano che "il segreto della felicità è fare della vita un dono"
Grazie Amici della Zizzi!
Trovo molto bello e utile “attualizzare” il vangelo con scenette per spiegare la Parola.
D’accordo con te e con Carmela sul giudizio nel comportamento di Marco; credo che anche Liyone abbia attuato gesti d’amore (l’amore si manifesta con atti e parole!).
Rivolgersi ad un drogato è difficile, mette in difficoltà (come mi avrebbero messo tutte le situazioni della scenetta!!!).
Non so proprio come avrei reagito. (Dovrò anch’io rivolgermi alla psicologa?)
L’unica cosa che ci può dare felicità è orientare la nostra vita verso l’amore e non vedo “direzione” migliore se non quella di aiutare gli altri, soprattutto chi soffre (ma ho ancora molti blocchi: mi dico sempre che tutta la vita mi serve per superarli).
Tornando alla donna ricca (Eleni) e al Dj (Manuel) hanno dimostrato che lasciarsi amare è difficile; amare, bene o male, ci riusciamo tutti, secondo il nostro concetto d’amore, che è sempre personale. L'impresa più difficile è lasciarsi amare, perché entra in gioco il nostro amor proprio e Marco ha cercato di trasmettere l’amore che per primo ha ricevuto, quell’unico bene, valore, tesoro… che uno possiede.
Ama gli altri perché è amato e si ama, cioè si sente accettato, e non è un atteggiamento naturale, immediato; riesce a trasmettere quell’energia che ha ricevuto, condividendo con altri l’amicizia che regna nella casa.
Non dimentichiamo il nome dell’associazione!!
Basta lezioni, prof
Vi penso sempre, Paolo.
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Domenica per il mio compleanno le ragazze mi hanno fatto un bigliettone con sopra disegnati loro 4 (proprio ben fatti) e con su scritto "Grazie per aver formato questa splendida famiglia".
Mi sono commossa...
Be' non hanno tutti i torti per dirlo loro!
Che teneri!
Ogni giorno è un'esperienza positiva. Ogni giorno interagisco con i miei ragazzi e sono sempre più orgoglioso di essere il loro papà. Se mi mettessi a raccontare tutte le gioie che mi danno, dovrei essere sempre a scrivere ... ma quella di ieri sera è stata una bella serata.
Arrivo a casa alle 19.30 con la macchina nuova - una punto rigorosamente usata (la panda dal primo gennaio andrà fuori legge per raggiunti limiti di età), chiamo i bimbi per fargliela vedere ... e loro eccitatissimi mi dicono "c'è una sorpresa" ... "ma che razza di sorpresa è se me la dite" ... ma loro nulla "c'è una sorpresa, c'è una sorpresa!"
Entro in casa e mi fermo a parlare con volontari e psicologa che andavano via sulla porta di casa ... a turno quasi tutti i bimbi corrono da Roberta eccitatissimi, le dicono cose nell'orecchio, sono impazienti, scalpitano ... entro nel salotto ... si spengono le luci ... inizia la musica ... dalle scale un faro illumina la scena e B. inizia a ballare ... cambia la musica e scendono Manuel, Roberto, Filippo e Liyone che iniziano con B un balletto fatto di piroette.
Bravissimi davvero ...
Avevano provato tutto il pomeriggio ... per me (in questo periodo gli manco perchè la sera abbiamo il corso sub con i più grandi).
Poi a tavola ho messo sul piatto la possibilità di accogliere un altro raazzo difficile, definito dai servizi come "La Bomba" ... ho detto loro che se il Signore bussa alla nostra porta ...
Allora non vi dico la solidarietà dei miei ragazzi ... momenti che è difficile raccontare nella loro pienezza perchè fatti di emozioni, di sguardi, di coinvolgimento.
frutto dell'affido sono anche le gioie che riceviamo dai nostri ex affidati.
siamo nonni di tre nipotini, figli di una ragazza che è stata da noi, e che è diventata proprio
una brava mamma!! mi gongolo tutta quando questi maschietti ci girano attorno e abbracciano me e mio marito, soprattutto stravedono per lui, che si commuove!!!
Gioie e Dolori ... anche noi abbiamo ragazzoni che ci vengono a trovare ... ancora troppo giovani per darci dei nipotini (anche se uno di loro ha quasi 31 anni .... ma è Sabino e Sabino .... è Sabino ... per chi lo conosce ogni parola è superflua, per chi non lo conosce, ogni parola no servirebbe a spiegare Sabino).
Uno di loro, purtroppo ... 25 anni ... è in un brutto momento ... arrestato ... siamo in apprensione per lui. Gli saremo vicini, e se deve pagare per i suoi errori è giusto che paghi ... questo non sminuisce l'amore per lui anche se ciò che ha fatto è deprecabile e condannabile ... giudichiamo le opere, non le persone che le commettono ... a quello penserà Dio.
Sia lui che Sabino erano in diurno e arrivato all'adolescenza hanno scelto altri percorsi per poi tornare a frequentarci ogni tanto
Amici, che cena stupenda quella di stasera!!!!!!
Andrea non c'era perchè era andato a trovare sua mamma in ospedale e io ero un po' preoccupata di essere sola con i ragazzi a cena in quanto in questi giorni I. è un po' agitato e irrequieto e manda fuori anche gli altri a catena.
Allora dopo aver mangiato un po' ho iniziato con loro il gioco del telefono senza fili, così, per creare un diversivo e distrarre tutti da I. che stava iniziando a provocare e a fare lo sciocchino stuzzicando gli altri.
E' stato divertentissimo! K. si sganasciava dalle risate sentendo le storpiature di Marco piccolino, D. aveva uno sguardo limpidissimo e stupendo, Marco si è divertito un mondo e I. è riuscito a reggere bene tutta la cena che alla fine è durata 55 minuti.
E io? FELICE, FELICE, FELICE COME NON MAI DI AVERE TUTTA QUESTA BANDA PER CASA, DI ESSERE LA LORO MAMMA E DI VEDERLI CRESCERE GIORNO DOPO GIORNO!
La mia gigante è andata via per tre giorni con gli scout...e quasi, quasi anzi togliamo il quasi, vi dico che mi manca tantissimo.
Penso a lei ogni momento e nonostante mi sto rilassando e riposando sto meditando anche sui nostri errori nei suoi confronti, così mi sto preparando a cercare di essere un pò più nuova dentro proprio come il nuovo anno.
Di una cosa sono sicura ora, che la nostra casa senza di lei è troppo silenziosa, quasi triste.
Stasera è tornata, io ho tirato un sospirone...in effetti non sono più abituata a questa casa tranquillissima, questa tranquillità mi metteva a disagio. Finalmente è tornata.
Appena è arrivata è andata in bagno e io attaccata alla porta dal di fuori le ho detto: MENO MALE CHE SEI TORNATA, CHE BRUTTO STARE A CASA DA SOLI, CON TUTTO QUESTO SILENZIO, NON VEDEVO L'ORA TORNASSI!
Non ho più sentito nulla.
Ho aperto la porta per dire ma ci sei...e lei aveva un sorrisone. Poi sotto la doccia non ha fatto altro che cantare.
Ha cenato e prima di andare a dormire mi ha riempita di baci. PIU' FELICE DI COSI' ALISSA NON PUO'!
Bene Alissa, condivido in pieno la tua gioia e sono felice insieme a te!
l'ultima nostra accoglienza termina oggi il progetto e torna a casa sua domani... ho chiesto come sta ad emozioni, mi ha risposto che chi non ha alternative non può permettersi alcuna emozione...... ho confidato che per me dopo tanti anni non è facile, ma che a casa sua è attesa......devono solo abituarsi, costruirsi una conoscenza reciproca maggiore....
mi ha risposto che fra noi sarà "per sempre" anche se cambia letto, ed io mentre vi scrivo sto piangendo........
So che prima o poi sarà così anche per noi, so che l'affido è temporaneo, so che piangerò anche io un giorno, ed è per questo che mi sto emozionando seguendoti e mi chiedo com'è poi essere nei panni, mi dispiace tanto anche se so che è l'affido.
Credo che si sta male come cani, come un lutto, come una grande perdita anche se dall'altra parte si dovrebbe gioire per l'affidatario, ma credo che questo dipenda tanto dal progetto, dall'inserimento che c'è stato, da quel costruirsi un qualcosa di grande, dal tipo di affido...Un abbraccio
Carissima Rosa, questa è la condivisione del forum: sono con Alissa nella gioia, sono stretta insieme a te con le lacrime. So che posso solo immaginare quello che provi perchè alcune esperienze bisogna viverle per capirle appieno; voglio che tu sappia, però, che hai tutta la mia e sono sicura quella di tutti, comprensione e sono altrettanto certa che tutti siamo vicini a te a capirti perchè viviamo questa realtà, anche se ancora non siamo arrivati al "capolinea".
So che il vuoto sarà tanto e ti sembrerà incolmabile; forse sarà anche inutile dirti, perchè credo che tu sia abbastanza intelligente per farlo, di guardare la ricchezza che ora hai dentro, l'amore che hai costruito e donato, sono sicura che di tutte queste cose ti renderai ben conto.
E se solo lo scoraggiamento del momento non te le dovesse far vedere, sappi che sono convinta che ognuno di noi, compreso te, ogni giorno sta contribuendo alla salvezza ed al dare dignità ad una creatura e tu sicuramente, giunta al capolinea, ci sei riuscita!
... E non solo la tua creatura rimarrà nel tuo cuore, nei tuoi pensieri, nella tua anima ma, come ha detto lei, ci sarà PER SEMPRE. Custodiscila e custodisci il tuo amore, la tua forza, il tuo coraggio, la tenacia che hai profuso in questo tempo e che sono stati il mezzo necessario per farti diventare la persona che ora sei!
... e io sono qui ad asciugare, seppur virtualmente, le tue lacrime.
Carmela
grazie per la condivisione,la apprezzo molto!
La razionalità e l'esperienza non servono a nulla in questo caso, deve solo passare un po' di tempo,vedere che tutto sommato se la cava, ed allora li sarà la mia consolazione.
Meno male che mio marito ha svolto la parte del "meno sentimentale", ci voleva proprio quello che effettuava il trasloco, che ragionava sul dopo ecc...
Intanto metto a posto quelli che erano i suoi spazi.........
e dire che sono facilitatrice di un gruppo di mutuo aiuto........
oggi l'ultima nostra accolta ritorna a prendere delle cose lasciate qui....
in questi giorni è rimasta in collegamento con noi frequentemente con sms (come usano i ragazzi oggi!)....
poi vi aggiornerò!
ha cenato con noi, l'ho trovata serena, non si lamenta di casa sua più di tanto, anzi ha apprezzato alcune cose positive della famiglia d'origine, a me basta questo!
Che bello dev'essere ritrovarsi...e non perdersi del tutto!
Questo è quello che spero anche io nel nostro futuro. Un ritrovarsi e non perdersi per sempre.
Non urlo troppo, perchè come al solito quando canti ippippiurrà la sfortuna ti salta addosso. Comunque che bello quando tutto fila liscio, quando tutto è sereno, quando la vedi sorridere, cantare e che le amichette la cercano. Quando vedi che anche i genitori si fanno vivi e lei è serena...che bello se fosse sempre così. Ma cogliamo questa magnifica sensazione e teniamocela stretta fin che è così!
Queste sono le soddisfazioni per me del mio affido. Vederla serena e che vive attimi di spensieratezza, che viva in una dimensione reale e normale, anche se tutto intorno può essere diverso.
Ne sono felice.
Mare
Oggi la mia gigante mi domanda:
GIGA:ieri avete conosciuto la fam. affidatadia di A.?(il fratellino che è appena andato in affido).
Sai a me spiace per T. (l'altro fratellino che è rimasto solo in comunità) perchè è rimasto solo, ma comunque per poco, perchè sai gli stanno cercando una fam. affidataria anche per lui...speriamo vada presto!
IO:perchè tu vuoi che vada anche lui in affi? perchè?
LEI:perchè mi dispiace pensarlo tutto solo in comunità, e poi perchè voglio che anche lui abbia dei genitori che gli vogliono bene, e che gli insegnano tante cose.
cercando informazioni in giro sull'affido ci siamo imbattuti in un'esperienza molto positiva. Un ragazzo ci ha detto scherzando di "aver adottato i suoi genitori". Ci ha raccntato di essere stato in affido dai 13 ai 18 anni. Una volta compiuta la maggiore età ha iniziato un suo percorso per acquisire il cognome della famiglia affidataria. Parlando con lui ci ha mostrato una determinazione speciale, una battaglia per quello che lui ha definito il più importante dei diritti: quello al proprio nome. Una battaglia che lui ha vinto. Non credevo che nel mondo dell'affido esistessero storie di questo tipo.
Esistono, esistono ... per fortuna, alrimenti dove prenderemmo la forza di superare mille ostacoli?
I miei ragazzi più grandi, 16 e 17 anni, continunano a ripetere che la loro vita sarà con noi per sempre e per sempre all'aiuto dei bambini meno fortunati, così come loro sono stati aiutati.
Penso sempre ad un "arruffianamento" e cerco sempre di dissuaderli, usando tutti gli argomenti possibili che mi vengono in mente e nello stesso tempo di tranquillizzarli con esempi.
Dico loro che faranno una famiglia e che potranno aiutarci anche a distanza, oppure come volontari e che il nostro bene per loro sarà comunque lo stesso.
Niente da fare ... cape toste!!!
Non andrò mai via da qui, ripetono.
Forse hanno visto troppe persone dire "vengo e resto per sempre" e poi andare via.
Forse hanno capito, prima di tanti adulti, quanto sia bello aiutare e che questo non esclude la gioia, ma solo una scelta diversa da quella fatta dalla maggior parte delle persone.
Forse ....
Qualunque sia il motivo ... devo dire che sono contento di averli incontrati sulla mia strada e se indegnamente ho fatto qualcosa per loro, posso dire con assoluta certezza che loro hanno fatto molto per me ... molto di più di tanti adulti, molto di più di quanto non mi sarei mai aspettato.
RIPRENDO QUESTA FRASE DI RICCARDO:
>>Forse hanno visto troppe persone dire "vengo e resto per sempre" e poi andare via.
SENTO TANTA AMAREZZA.......COLMATA POI DA TANTA GIOIA!!
Nonostante un periodo piuttosto burrascoso con il ragazzo in affido (età adolescenziale inclusa ...) ho visto riaffiorare in lui la capacità e la volontà di fare delle cose che aveva imparato in casa famiglia (ormai quasi tre anni fa) e che non aveva quasi mai fatto da quando è con noi.
Ecco i fatti: per una stupida caduta mi sono trovata con una gamba immobilizzata da un tutore ortopedico, non dovrei appoggiare il piede in terra e a complicare un po' la situazione c'è da dire che la nostra casa è su due piani.
Per farla breve, il ragazzo mi aiuta regolarmente con la lavatrice, stende, ritira i panni, li piega e li divide per "proprietario", proprio come facevano a turno in casa famiglia (dove queste attività erano vissute come un dovere). In 3 anni di convivenza non ha mai fatto niente del genere, anzi gli è capitato di sollecitarmi a lavare qualche indumento particolare che aveva aspettato troppo nella cesta dei panni
Questo comportamento ha riacceso in me la speranza che le cose che oggi vive come doveri e imposizioni, quello che ogni giorno fa con grande fatica e a seguito di mille sollecitazioni (per usare un termine edulcorato ) probabilmente gli rimarrà dentro e riuscirà allo scoperto nel momento della necessità.
E in un momento pieno di dubbi e di scoraggiamento, molto vicino al rinnovo dell'affidamento questa speranza apre nuovi orizzonti.
eh si loro sanno riconoscere bene di chi fidarsi, di chi ritenere credibili ed è su questa base che tutto viene fuori!!!
Alla fine anche lui, ogni tanto ti lascia a bocca aperta Ale...ne che è così?!!!
Un bacione, mille bacioni da parte mia.
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