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      CommentAuthorDomenico
    • CommentTime13 Jun 2005 modificato
     

    Relativamente all'affido, mi interesserebbe sapere:

    1) Quanto tempò o deve durare un affidamento?
    2) E' possibile dare una preferenza circa l'età del bambino?
    3) L'Affidamento dipende dal reddito?
    4) Quali i doveri di chi si assume questa grande responsabilità?

    Grazie a chi potrà rispondermi

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      CommentAuthorrosa
    • CommentTime13 Jun 2005 modificato
     

    in teoria l'affido è temporaneo e dovrebbe durare non oltre i due anni

    in pratica non è così come previsto dalla legge....

    si può indicare la preferenza dell'età del bambino con delle motivazioni che vanno dalla composizione del proprio nucleo,dall'età degli affidatari,ecc....

    il reddito degli affidatari non è pregiudizievole per l'accoglienza, l'abitazione deve essere però idonea

    la famiglia affidataria deve essere disponibile al coinvolgimento affettivo,a quello educativo ed in pratica fornire tutto ciò che un bambino momentaneamente lontano dalla famiglia necessita,

    inoltre deve essere disponibile a non escludere la famiglia d'origine del minore affidato dalla vita dello stesso

    il progetto si redige con il servizio sociale e se possibile anche coi genitori, di solito è verificato con l'assistente sociale



    se qualcuno vuol aggiungere qualche cosa che ho dimenticato..........


  1.  

    Buongiorno, cercherò di rispondere alle sue domane:



    Quanto dura un affido.

    Domanda da un milione. Dipende da caso a caso.

    Ci sono affidamenti che durano fino al raggiungimento dei 18 anni, altri permangono fino al ventunesimo anno di eta'.

    Ma ce ne sono anche altri che durano pochi mesi o pochi anni.

    Tutto dipende dall'evolversi delle situazioni familiari e/o sociali che hanno dato orgine alla necessità di mettere in affido un determinato bambino. Dipende anche dai giudizi degli operatori (assistenti sociali, giudici, psicologi). Dipende talvolta anche dalla volontà del bimbo (tenuta in scarsa considerazione) e dal grado resistenza della famiglia affidataria nell'affrontare i problemi che ogni affido comporta.



    Scegliere l'età.

    Non e' una questinoe di scelta, ma di preferenza che viene indicata ai servizi sociali al momento della domanda.

    Saranno i servizi a proporle, se la sua famiglia viene ritenuta idonea all'affidamento, un determinato caso che lei avrà la possibilità di accettare o di rifiutare.

    Se dovesse accettarlo, le chiedo con il cuore in mano di non rifiutarlo in un secondo momento. Ho conosciuto molti bambini abbandonati dalla famiglia affidataria che si sono incolpati di tale situazione soffrendone in maniera spropositata (maggiormente che per il distacco dalla famiglia di origine).

    Per questo motivo ci rendiamo sempre disponibili al dialogo e ad una conoscenza diretta del mondo dell'affido, spalancando le nostre porte alle famiglie che vogliano intraprendere tale percorso, mettendo loro a disposizione i nostri consigli e la nostra psicologa, in modo da capire e poter toccare con mano la realtà verso la quale si stanno incamminando.



    Doveri di chi ha l'affidamento di un bambino.



    Principalmente sono quelli di una famiglia che ami il proprio figlio: accudimento, amore, insegnamenti di sani principi ...

    Nel caso specifico si deve fare in modo di avere un rapporto buono con la famiglia di origine (cosa non sempre facile) per permettere un graduale riavvicinamento ad essa da parte del bambino (quando questo si ritiene possibile) utilizzando grande pazienza e tanta diplomazia (in certi casi i genitori sarebbero da ..., ma è necessario, per il bene del bambino, elargire loro grandi sorrisi e mai parlarne male al bimbo).

    Altri obblighi specifici non ci sono se non quello di essere disponibili agli incontri con i servizi sociali e con il tribunale (non molto frequenti e comunque variabili a seconda del caso trattato).

    Bisognerebbe, semmai, parlare dei doveri dei servizi e dei diritti degli affidatari ... spesso calpestati (ma tutto dipende dall'assistente sociale che trovate ... ce ne sono di bravissime, ma anche di ... non bravissime).



    Reddito.

    No, l'affidamento non dipende dal reddito, anche se è logico che i servizi valuteranno la possibilità di mantenimento del bambino, il lavoro, la casa, la stabilità familiare.

    E' prevista comunque una retta, che varia dai 300 ai 500 euro mensili a seconda del comune ed è erogata alla famiglia affidataria dal comune di residenza del minore (in molti casi i comuni fanno orecchie da mercante, ma la retta e' dovuta per legge ... può andare a leggere la vicenda di Marika nel forum del nostro portale ed il cui titolo è "Contributo Economico".

    La legge comunque parla chiaro e cita che un affido non puo' andare male per motivi economici (quindi deve essere il comune o la provincia o la regione o lo stato a farsi carico delle necessità del bambino).



    Spero di esserle stato di aiuto e spero che trovi il tempo per venire a trovarci.


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      CommentAuthorDomenico
    • CommentTime14 Jun 2005 modificato
     

    Grazie Rosa e grazie Riccardo per avermi risposto. Vi sarò sembrato forse un pò troppo tecnico, ma vi assicuro che nel mio cuore c'è tanta voglia di dare amore, quello vero, quello che solo una famiglia può dare. Devo però ammettere che ho una grande paura di iniziare perchè ho letto, anche sul vostro forum, cose che mi hanno fatto rabbrividire. Ho capito che i problemi sono tanti. E' stata una buona idea mettere il messaggio delle idee positive che mi hanno dato la forza di lasciare accesa la luce della speranza.

    Non sarà un cammino facile, ne sono consapevole, ma ci proverò, mi metterò in discussione e proverò ad aiutare almeno un bambino. Spero che potrò contare sempre sui vostri aiuti e consigli.

    Ciao, Domenico

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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime14 Jun 2005 modificato
     

    Allora tanto per incoraggiare, credimi caro Domenico fa un'immenso piacere quando senti da un bimbo una frase simile FINALMENTE HO QUALCUNO CHE SI OCCUPA SEMPRE DI ME E NON SI DIMENTICA CHE CI SONO ANCHE IO.

    Questa è la frase di ieri sera detta dalla mia bimba che tornando dal grest raccontava che due bambini non avevano dietro nulla da mangiare per pranzo, perchè la mamma si era dimenticata di loro e lei mi ha subito aggiunto questa frase dopo avermi detto com'era buono il suo panino al prosciutto e la barretta di cioccolato che le ho preparato nello zainetto.

    Dai forza, non è poi proprio tutto tragico!