qualcuno mi può informare se corrisponde a verità che i promotori del referendum prossimo e/o dei referendum in generale possano incassare 0,50 euro per ogni votante per una decina d'anni?
se si ci sarebbe qualche supporto legislativo o accenno a qualche articolo della legge ecc.?
mi sarebbe molto utile una vostra risposta! mi immagino che riccardo che è ferratissimo in molti campi mi possa aiutare, ma sicuramente anche qualcuno di voi! grazie mille

grazie riccardo - alla mia domanda rispondo da sola!!!!!!!!!!!! forse può interessare a qualcuno-

degli amici hanno trovato quanto segue:



stralcio ricerca goggle: referendum/compenso/promotori

punto c del sottotiolo liceità doverosità astensione



Tra l’altro, se il quorum verrà raggiunto, che prevalgano i «sì» o i «no» non fa differenza, i promotori del referendum riceveranno dallo Stato, cioè dal contribuente, cioè da tutti noi, una somma di circa due miliardi delle vecchie lire, come rimborso-compenso per aver mobilitato il 50 % + 1 degli aventi diritto. E, poiché nei comitati promotori dei referendum ci sono molti politici che già ricevono vari rimborsi elettorali, non è da escludere che essi siano pronti a rinunciare a favore dei radicali, i quali, non avendo parlamentari, non ricevono questi rimborsi. Chi vota al referendum provocherà anche questo introito in favore dei referendari.



è un motivo in più per pensare................

... si può mettere ai voti la vita umana?

Vita Migliore? Ho consciuto molta gente che fa una vita assai migliore di tanti altri pur nella malattia e nella sofferenza. Ma non credo sia questo il punto. Io penso che la vita umana nasca con l'idea stessa del concepimento ... figuriamoci se per me non è gia' vita umana un embrione, per quanto piccolo possa essere. Magari è la volta buona che si riapre il dibattito sull'aborto che vedo come omicidio legalizzato

PURE UN'ASSICURAZIONE CHE GARANTISCA I PROMOTORI DEL REFERENDUM DALL'INSUCCESSO!!!!!!! MA CHI PAGA TUTTO QUESTO?????



da internet



Fecondazione, polizza sulla sconfitta. “Se perdiamo, premio di consolazione”

di Aldo Torchiaro





Il Comitato per i referendum è sotto attacco: a Roma il sito del Comitato per i Referendum è fatto oggetto di una aggressione informatica senza precedenti, tanto che ieri un misterioso hacker ha disabilitato il sistema, rendendo invisibile per alcune ore il sito. I responsabili del Comitato hanno depositato una denuncia contro ignoti alla Polizia delle telecomunicazioni, che promette di seguire le indagini con la dovuta scrupolosità. La società che gestisce il server, la Koretek, definisce l’attacco un Dos (Denial of Serivice): alcuni indirizzi ip effettuano più connessioni contemporaneamente sul sito, attuando una sorta di bombardamento il cui effetto è quello di rendere inaccessibile il sito stesso, mandandolo in tilt. E mentre a Roma i pirati informatici davano l’assalto al web referendario, in quel di Bari il professor Paolo Livrea, rappresentante locale del Comitato per i Referendum, rimaneva vittima di ben più cruenta aggressione. Sull’episodio non rimane che investire la squadra mobile e la Digos di Bari. Livrea, che ha ricevuto parole di solidarietà innanzi tutto dal comitato per il sì ai 4 referendum di Bari del quale è presidente onorario, si trovava nel suo studio al policlinico di Bari quando due sconosciuti hanno fatto irruzione e lo hanno picchiato. Se il clima si fa pesante, l’interesse del cittadino medio sembra rimanere distante dalla mobilitazione referendaria. Tanto che il raggiungimento del quorum appare ancora distante. Lanfranco Turci, già presidente della Lega delle Coop, ed oggi senatore dei Ds, è tesoriere del Comitato per i Referendum. A lui è venuta in mente, per la prima volta nella storia refendaria italiana, l’idea di far ricorso ad una polizza assicurativa che metta il comitato al riparo dall’eventuale sorpresa del non raggiungimento del quorum.

“Dobbiamo garantirci un premio di consolazione: ce la mettiamo tutta a vincere, ma con questi chiari di luna finanziari non possiamo neppure precluderci la possibilità di ridurre il nostro esborso, se non riuscissimo a raggiungere il quorum”. Una polizza da 350 mila euro è stata sottoscritta tra il Comitato ed una compagnia assicurativa italiana, che chiede però di mantenere il riserbo. “Per ora abbiamo siglato l’intesa con uno scambio di fax, dobbiamo incontrarci a Roma nei prossimi giorni”, ci conferma un responsabile del Comitato. Se quindi la chiamata alle urne fallisse, e la maggioranza degli elettori optasse per il richiamo inesorabile delle spiagge, o per scelta, come dice il Comitato “Scienza e Vita”, preferissero astenersi, non tutti i soldi investiti in questi mesi per la campagna referendaria andrebbero in fumo. A molti questo ricorso all’”assicurazione della sconfitta” è apparso – fuori dai denti – come una ammissione di debolezza.

Si, vita migliore.. non capisco perchè si parli tanto di ricerca scientifica allora! Penso che nessuno voglia ledere i diritti altrui, tanto meno quelli di una forma di vita che non si può difendere.. ma non è nenche corretto impedire che la scienza vada avanti e francamente penso che davanti al dolore non esista solo la rassegnazione... sono solo punti di vista.. diversi ...Cate

>>non ho mai preso per oro colato nulla che venisse da qualsiasi parte-nè tantomeno pendo dalle labbra di oriana fallaci, figurarsi! mi sono solo chiesta perchè un'atea possa essere contraria................voglio dire che altri non cattolici hanno dato il loro parere sfavorevole, con altre motivazioni,non sto a elencarveli,basterebbe andare a fare ricerche in internet.

>>così come per l'articolo, di tutto l'insieme ho letto anche quello che riguarda l'assicurazione!

>>mi piace essere critica e non fermarmi al parere nè della chiesa, nè di altre correnti politiche, ma ho chiesto il confronto stimolante vostro e vi ringrazio!

>>altra domanda che mi ponevo: ma i nostri legilatori al parlamento allora cosa ci stanno a fare?lo sapete che sono i meglio pagati d'europa?anche qui non pretendo d'avere ragione, mi raccomando!

>>magari voi potete suggerirmi qualche nuovo stimolo! certo che i contribuenti sono sempre sotto torchio, e quali? guarda caso le fascie meno abbienti.

>>poi se c'è da riconoscere un extra per le spese di un affidato fanno storie..............e anche qui non parlo della mia regione..............

>>ciaoooooooooooooo



scusami ma forse son io che non capisco...ma...

perchè ti stupisci che un laico possa aver votato no o peggio non votato?

quindi tu non sei andata a votare solo perchè te l hanno detto nella tua chiesa o il papa?

spero di no,ci avrai pensato e ti sarai data come risposta che la cosa migliore da fare come cittadina italiana era qualla di non andare a votare.

CATERINA DICE:
ma non è nenche corretto impedire che la scienza vada avanti e francamente penso che davanti al dolore non esista solo la rassegnazione... sono solo punti di vista..
ESPRIMO IL MIO PENSIERO: (come mamma affidataria)
Penso a quelli non come me, a quelli che non hanno fatto la mia scelta...a quelli che un bimbo lo vogliono e a tutti i costi, sinceramente...perchè negarglielo.
(come persona/paziente)
Penso a ciò che ho, alla mia vita, penso che se oggi sono qui è grazie a Dio che mi ha dato fino ad ora tutto ciò, ma grazie alla scienza che mi permette forse di vivere anche sorridendo e sperando in un futuro migliore. Io credo in Dio, ma credo anche nelle ricerche e nei risultati che habbiamo ottenuto e concordo con la frase che riporto sopra di Cate.
Parlo così forse perchè sono coinvolta in prima persona da una malattia genetica.
Questa è la mia testa e sono anche convinta!
Alissa

Alissa cara, penso che la tematica affrontata da questo referendum sia delicata e importante.. e credo che persone come te diano un importante testimonianza.. E ' vero, si possono sempre fare delle scelte diverse..ma qui non siamo chiamati a decidere per la nostra di vita.. ci viene chiesto se è giusto o meno portare avanti gli studi su cellule che potrebbero un domani (si spera immediato) aiutare veramente tante persone a vivere meglio, e onestamente non ci trovo niente di mlae nello sperare in questo.. e lo faccio pensando a persone meno fortunate di me che hanno il diritto di poterci credere in un futuro fatto non solo di sacrifici e di dolore..Preferisco non toccare gli altri quesiti anche perchè visto i risultati non serve a molto.. Ma la cosa che mi fa rabbia è che le persone che non sono andate a votare non lo hanno fatto non perchè pensino realmente non fosse il caso, ma perchè non hanno capito L'IMPORTANZA DELLA TEMATICA, aldilà della scelta di votare si o no.. Ovviamente sottolineo il ftto che sia sempre giusto non ledere i diritti altrui, tantomeno di un embrione..che ritengo sia già un principio di vita ma anche qui ci si potrebbe scontrare a lungo.. Cate

spero proprio di beccarti da Riccardo cara Cate, noi pensiamo di fare un salto ad agosto, ma non so ancora quando pultroppo.

ciao bacioni

ps. non ti ho più sentita in chat