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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime28 Feb 2005 modificato
     

    Stamane la scuola elementare aveva una gita di un paio d'ore di distanza dalla nostra città, sempre nella stessa regione.
    La cosa che mi ha sbalordito è vedere che molti, non tutti, ma molti bambini avevano dietro il telefonino. Ad un certo punto dopo che tra me e me lanciavo continuamente giudizi negativi sui genitori che hanno dato al loro figlio il telefonino, mi sono anche sentita io la stupida, perchè alla fine ero io quella che faceva parte delle poche e non che ha seguito il gruppo di quelle mamme che il darlo era nella normalità...insomma discorso contorto, ma mi sto chiedendo, non è che sono un pò antiquata nonostante i miei 32 anni e i 10 della mia bimba.
    Tra l'altro mi ha anche chiamata da un telefonino prestato da una sua compagna per salutarmi, grazie del pensiero tesorino, ma l'avrei divorata, dopo tutte le volte che le ripeto, non si chiede, non si chiede e non si chiede...se non è veramente "superneccessariononsichiedemainullaaglialtri!"

  1.  

    ... anche io sono stata educata al non si chiede, non si chiede e non si chiede...se non è veramente "superneccessariononsichiedemainullaaglialtri!"

    Mi ricordo mio papà che ci inculcava (a ragione, peraltro!) questa filosofia di vita e soprattutto ci insegnava a non avere "debiti" con altri, di tutti i generi, anche a non essere dipendenti dalle cose altrui.

    Io sono cresciuta molto esigente con me e con gli altri, frutto della mia educazione e degli studi fatti (liceo classico vecchio stampo), forse sono cresciuta anche un po' rigida per certi aspetti.

    ... poi ho imparato la tolleranza, prima con i pazienti psichiatrici nella comunità dove lavoravo, e poi con K. e con gli altri bimbi in affido.

    E' vero che non si chiede, sacrosanto, ma è anche vero che questi bambini sono in credito verso tutti, verso la società intera oltre che verso le loro famiglie, quindi ciò che chiedono e ciò che gli amici, i compagni, la gente dà loro è solo restituzione di quello che qualcun altro ha loro tolto e di cui sono stati privati.

    Se ti senti amato da un papà e da una mamma non hai bisogno di chiedere altro, ma se non lo sei o se lo sei in modo deprivato allora hai bisogno di altre cose e le attingi ovunque.

    Marco, nostro figlio, quando la panettiera gli chiede se vuole il grissino risponde "C'è ghissino dentro mia casa"... gli altri lo chiedono prima ancora che venga loro offerto!

    Per il telefonino... bèh... non so che dirti; noi proviamo sempre (e non è detto che sempre ci riusciamo...) a metterci nei panni dei bambini e cerchiamo di capire che significato ha quella cosa lì per loro anche dal punto di vista del sentirsi al pari coi compagni... per lo meno nelle cose, visto che sono in svantaggio per molti aspetti (relazionali, di amicizia, famigliari...).

    Non divorarla per così poco... cerchiamo sempre il buono nei loro gesti, altrimenti è una guerra che non finisce più e non porta a niente.

    Ti penso, Manu.

  2.  

    Come dar torto a Manuela. Hanno tante privazioni ed è quindi giusto che in qualche modo compensino. Per questo, nonostante le critiche che spesso ci sono state mosse, mi piace portare i bambini a fare belle gite, a sciare, l'estate in campagna ...

    ma ritengo che ci siano degli insegnamenti che se non rientrano nei miei principi, perchè così sono stato educato, non debbano essere dati ai nostri figli o ai nostri affidati.

    E' vero che il mondo cambia ed in certi casi è anche giusto adeguarsi ... ma su certe cose on amo i compromessi.

    Il telefonino è uno di questi aspetti.

    Inizialmente lo avevamo proibito ... e apriti cielo. 4 di loro son arrivati persino a rubarlo ai propri compagni pur di averlo, schede fatte di nascosto dai genitori ...

    Abbiamo cercato di capire ed abbiamo cercato il dialogo con i ragazzi, prima da soli e poi con l'aiuto della psicologa.

    Il telefonino era visto come una risorsa indispensabile: si poteva rinunciare al cibo, ai vestiti ... ma non al telefonino (come avremo fatto noi a crescere quando i telefonini non c'erano!).

    Abbiamo mediato ed abbiamo concesso, ma con delle limitazioni: solo ai piu' grandi (over 14), solo in casa, solo a certe ore, non ai genitori (che in certi casi devono essere sentiti solo alcune volte alla settimana, ed in certi casi alla presenza nostra, onde evitare lavaggi del cervello.

    Ma non bastava ... abbiamo mediato ancora: anche fuori, ma non a scuola.

    Risultato? Un approffitarsi completo ed ulteriori difficoltà nella gestione dei ragazzi: telefonate sessualmente forti perpetrate ai danni di ragazzine scout venute da noi a fare volontariato, telefonate ai genitori a tutte le ore del giorno e della notte, schede telefoniche portate ed usate a scuola, lavaggi del cervello da parte dei genitori, eliminazione di ogni socializzazione ed integrazione con il resto della famiglia.

    De bambini ai quali avevamo dato il permesso del telefonino è rimqasto solo Andrea con il risultato che: la madre lo ha fatto sentire in colpa di essere con noi e lei ha bisogno (poverina!) e dopo aver scritto lo scorso mese una lettera al giudice pregandolo di lasciarlo da noi fino ai 21 anni, adesso vuole andare via (la psicologa ed i servizi sociali sono concordi con noi che sia tutto lavoro della madre); ha ripreso i contatti con il padre (al quale era stata tolta la patria potestà) idealizzandolo e va a dire a tutti che appena arriva a Milano il padre gli ha promesso la BMW, soldi e villa ... e lui ci crede pure (stessa cosa era successa con Claudio che adesso piange e maledice il giorno in cui se ne è andato da noi); socializzazione zero ... quando tutti noi giochiamo o stiamo insieme, lui si isola per mandare messaggi o per telefonare; per un anno durante il giorno aveva dei mancamenti ... gli abbiamo fatto fare visite specialistiche di ogni genere, ma non risultava nulla ... poi si è scoperto che sveniva perchè passava la notte a telefonare o messaggiare e non dormendo ... il giorno non aveva le forze per stare in piedi.



    Questo signori è il telefonino!!! Noi lo proibiamo e se questo accenderà lotte ... beh ... una lotta in più fortifica, specie se riuscimo a fargli capire le motivazioni.



    Il fatto di non chiedere ... beh ... questa è educazione. Non credo che si debba insegnare la maleducazione ai nostri ragazzi. Anche loro faranno parte del mondo e se si abituano a chiedere tutto quello che vedono ... ma qui ogni genitore insegna ai propri figli come più ritiene opportuno ... non si parla certo di dogmi assoluti o principi inalienabili.



    L'importante è amarli con tutto il cuore ed io sono certo che sia i bimbi di Manuela, sia la bimba di Alissa, sia i nostri ragazzi ... sappiano che noi li amiamo, nonostante errori grandi e piccoli nella loro educazione.

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      CommentAuthorLory
    • CommentTime1 Mar 2005 modificato
     

    Accidenti Riccardo mi hai catapultato in un passato recente senza darmi il tempo di aggrapparmi!

    Anch' io ho toccato con mano i problemi che hai avuto o che hai con Andrea, sono esattamente gli stessi che ho avuto con E. , non stava più tranquillo nenche a scuola e nonostante che a scuola glielo avessimo vietato, riceveva continuamente telefonate della mamma e non solo, ai cell. dei suoi compagni dei quali lui aveva dato il numero.

    E........... dopo varie sollecitazioni e lavaggi di cervello un bel giorno anzichè recarsi a scuola col motorino se n'è andato a casa dove pensava di trovare tutto quello che qui non gli era concesso.

    Ora a distanza di 9 mesi si ritrova ad aver abbandonato le scuole superiori che frequentava con ottimi risultati, sta facendo l' imbianchino per mandare avanti la baracca.... visto che il padre non lavora e non ha mai lavorato....... gli è stata vietata ogni forma di contatto con noi e si trova costretto, quando ha tanta nostalgia, a farlo di nascosto...........!


  3.  

    NON ERA ASSOLUTAMENTE MIA INTENZIONE FAR CIRCOLARE UN MESSAGGIO DI "EDUCAZIONE ALLA MALEDUCAZIONE"!!!

    "...se si abituano a chiedere tutto quello che vedono ..." non credo di dare quello come obbiettivo ai miei bambini.

    Credo di aver detto invece che forse prima di punire o sgridare certi comportamenti o certe richieste è bene SECONDO NOI calarci nei panni dei bambini, qualunque siano i nostri principi. Sicuramente è un compromesso, ma a fin di bene lo accetto.

    Per quanto riguarda il telefonino... la nostra esperienza è piccola, ma assolutamente non negativa se adeguatamente gestita da noi adulti.

    ...per fortuna non si può generalizzare...

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      CommentAuthorLory
    • CommentTime1 Mar 2005 modificato
     

    Manuela scusa ma a me non sembra affatto che il tuo messaggio è un messaggio di :
    " Educazione alla Maleducazione". Starai scherzando, voglio sperare, ma dal contenuto del tuo secondo messaggio non si direbbe proprio!
    E ti assicuro che dalle tue parole e... avendoti conosciuta di persona, almeno un pò....non sembri proprio il tipo che "abitua i bambini a chiedere tutto quello che vedono.......!"
    Non capisco sinceramente il perchè di questa reazione, io dopo aver letto il post di Alissa avrei risposto più o meno quello che hai suggerito tu "non divorarla per così poco..." , anche se questo OVVIAMENTE non significa ...."lasciala fare ciò che vuole"!
    Il problema telefonino nei casi di affido (che non sono però tutti uguali) esiste, perchè purtroppo permette alle famiglie d'origine di avere contatti più frequenti che in alcuni casi possono essere controproducenti.
    Però è difficilissimo da negare perchè TUTTI LO HANNO e in qualche modo li farebbe sentire ulteriormente diversi dagli altri.
    Starebbe al buon senso degli adulti, far capire ai bambini che il cellulare a scuola non serve e che quando vanno in gita si divertono di più se parlano e scherzano con il compagno affianco!
    Ma questo la maggior parte non lo capisce( professori compresi), quindi la conseguenza è che chi la pensa come me e pochi altri o si adeguano o rischiano di passare per quelli ANTIQUATI , per usare il termine di Alissa.
    Ai miei figli naturali l' ho concesso solo quando hanno iniziato a frequentare le scuole superiori con l' impegno però di tenerlo spento in orario scolastico e, se avessero trasgredito, pena: il sequestro. Così ho fatto anche per E. ......sequestrato dopo la terza trasgressione! però non ho risolto il problema perchè come ho già scritto prima, usava quello degli altri....!
    Qual'è la cosa più giusta a dire il vero "IO" non l'ho ancora capito!!!!
    Un bacio

  4.  

    Grazie, Lory.

    Avevo avuto la sensazione che fosse stato travisato il mio post... non so perchè, forse in alcune parole di Riccardo.

    E' sempre complicato rendere la propria idea scrivendo e ogni tanto si crea qualche equivoco.

    Baci a tutti, Manuela

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      CommentAuthorLory
    • CommentTime2 Mar 2005 modificato
     

    L' importante è chiarirsi no?

    Quel faccino arrabbiato non ti si addice proprio!!!!









    Ciao Manu

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      CommentAuthorLory
    • CommentTime2 Mar 2005 modificato
     

    AIUTOOOO!!!!!

    Ultimamente non riesco a far partire i messaggi poi a furia di riprovare ne partono tre tutti i una volta.

    Qualcuno può cancellare il superfluo????

    Grazie e scusatemi

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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime3 Mar 2005 modificato
     

    Ciao,

    ho visto che il discorso è poi andato avanti, ieri sono stata via tutto il giorno e non ho mai acceso il pc. penso che sto anche diventando una sos affido dipendente, perchè non faccio altro che aspettare di accendere questo computer per leggervi, ascoltarvi e parlarvi...e quando non posso, friggo!

    Volevo dirvi che poi alla gigante, non l'ho divorata, ma le ho solo spiegato il perchè non mi piace che si chiede, tra l'altro la mamma della bimba che le ha prestato il telefonino penso si sia )scocciata perchè mi diceva che sua figlia sapeva che non doveva darlo a nessuno e invece la mia (che conoscendola ci credo che stressa) gigante non ha fatto altro che stressare la compagna di scuola dalle otto del mattino fino alle 13.30 ora in cui questa non riusciva più a dirle no, e si è arresa.

    So che è come dici tu Manu:



    (tuttinoinsieme)

    E' vero che non si chiede, sacrosanto, ma è anche vero che questi bambini sono in credito verso tutti, verso la società intera oltre che verso le loro famiglie, quindi ciò che chiedono e ciò che gli amici, i compagni, la gente dà loro è solo restituzione di quello che qualcun altro ha loro tolto e di cui sono stati privati.

    Se ti senti amato da un papà e da una mamma non hai bisogno di chiedere altro, ma se non lo sei o se lo sei in modo deprivato allora hai bisogno di altre cose e le attingi ovunque.



    Ma non tutti quelli che ci circondano questi discorsi li afferrano, ma afferrano solo che è maleducata, perchè poverina.... e a me questo fa male, fa male a me e anche per lei.



    Per quanto riguarda il cellulare, il volerlo per sentirsi uguali agli altri "credo che ha dieci anni del telefonino ancora si può farne a meno!"



    Comunque sia, ogni consiglio per me è stato come sempre, il ben accetto e Manu non preoccuparti, non hai detto niente che non andava, ma come sempre...ANZI!!! SE FOSSE IL CONTRARIO, PERCHE' MAI CERCARE IN VOI SEMPRE DEGLI AIUTI....



    grazie di cuore.






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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime3 Mar 2005 modificato
     

    ps. dimenticavo: in questi giorni siamo tutti più calmi, l'aria che si respira è molto piacevole.
    A proposito di aria....qui sta nevicando da brutto!

    ieri in libreria, ho comperato un libro ed un segnalibro molto carino con una frasetta, ve la riporto chissa mai potrebbe servirvi: UNA MENTE SAGGIA RENDE PRUDENTE IL PARLARE.