Non sei collegato (collegati)

Vanilla 1.1.2 is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime8 Feb 2005 modificato
     

    PROVOCAZIONI: Non ha mai smesso di farle, si tranquillizza per qualche giorno e poi riparte...instancabilmente.
    Quando vede che non gli andiamo dietro, gira la frittata, poi ci incolpa che a noi non ci importa niente di lei...picchia giù delle pantumine da sviolinata, risponde sempre da maleducata e ci sono dei momenti che veramente anche se l'adoriamo ci mette in condizioni di esasperazione, di non sapere più come fare per farle contenere quella linguaccia.
    Bugie su bugie, non sai mai quando crederle. La fiducia a lei ne diamo anche se non so fino a che punto si possa darle fiducia...è fingarda, furbissima su alcune cose.
    Forse sono i suoi dieci anni che iniziano a farsi sentire, forse sono i cambiamenti, forse è normale, ma per noi spesso è veramente dura.
    Quello che non sopportiamo è la mancanza di rispetto che ha alle volte nei nostri confronti, rispondendoci, sbuffandoci e borbottandoci in continuazione dietro...questo davvero ci irrita da morire.
    Abbiamo provato con i castighi tipo non guardi la tv per 2 sett. un mese, non mangi le caramelle per...non ti portiamo a comprare...non giochi alla play, non vai in bici per....non andiamo a mangiare la pizza con ...ma di tutto questo sembra non le importa nulla.
    Abbiamo allora eliminato le piccole punizioni addottando il dialogo con le buone, con dolcezza...con calma...ma neanche questo va bene.
    Abbiamo provato a gratificarla per ogni suo gesto positivo, premiandola con elogi e soddisfazioni, ma questo anche se le piace...non fa azzittire la sua lingua e le sue sboccate da grande maleducata, prepotente e cafona.
    Che consiglio mi date, come possiamo comportarci, che punizioni darle o come farle capire che il rispetto soprattutto è fondamentale.
    Non è sempre così, passa da una cosa all'altra, un momento è tutta piena di dolcezza, carina, gentile, subito dopo urla, sbraita e fa la cafona...prendendoci per i fondelli a tutto spiano con i suoi modi da strafottente.
    Lei ha sempre l'ultima parola, e quando le diciamo basta, replica ancora, scoppia a piangere e ci dice che lei non ha detto quelle cose, che noi l'abbiamo sempre con lei, più le diciamo di non sbattere le cose, più lo fa. COME DOBBIAMO FARE???? AIUTO!!!!

    •  
      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime9 Feb 2005 modificato
     

    Ciao.

    Non ho esperienza di affidi di bimbi di 10 anni...Solo una figlia di 12 e un figlio di 10...

    Temo che le provocazioni dureranno un po'.

    Volevo però rassicurarti su una cosa: non è detto che i figli "dimostrino" di aver capito qualcosa che cerchi di insegnare loro. Nostra figlia, per esempio, fa regolarmente finta di non voler ascoltare alcune cose: dopo qualche giorno, sentiamo che spiega alle sue amiche le idee che non voleva ascoltare...Il rispetto, per esempio, non è detto che non lo condivida.

    Coraggio.

  1.  

    Io esperienza di bimbi in affido ancora non ne ho, ma a leggere quello che dici mi viene in mente la nostra pupa più grande, che ora ha quasi 14 anni, in quel periodo. Per lei erano i mesi che precedevano lo sviluppo, e ricordo che ero disperata. Sia io che suo padre, come i miei suoceri non sapevamo più da dove prenderla, era.... un disastro!!! All'improvviso mi sembrava di non essere più capace di fare la mamma, non la capivo più, non riuscivamo neanche a parlare, insomma.... COME TI CAPISCO!!! Poi è arrivato luglio... è arrivato il primo ciclo e tutto si è sgonfiato nel giro di poco tempo.
    Potrebbe essere questo il caso? Perchè questi ormoni che impazziscono sicuramente potrebbero avere la loro parte di responsabilità, si tratta di capire se ADESSO è così e prima magari non era proprio così... Non so se ti sono di grande aiuto... Posso solo dirti che adesso la mia pupe è una consolazione, presente, attenta, serena.... mi sembra perfino impossibile!!! E sicuramente non me la merito... se non fosse stato per lei non so neanche se adesso stremmo qui a parlare di affido, e ad aspettare il colloquio con la psicologa... voglio dire, magari è così anche nel tuo caso, e allora bisogna stringere i denti, arginare i danni e.... aspettare che questa turbolenza passi....

  2.  

    Cara Alissa ... potrebbe essere tutto ed il contrario di tutto.

    Un mal di testa e' sinonimo sempre di qualcosa ... di una semplice stanchezza o di un raffreddore o altro ...

    Cosi' è il comportamento delle persone, in special modo dei ragazzi.

    Il loro modo di farsi ascoltare è quello di mettere in atto certi modi di fare.

    Ho avuto un ragazzo che rubava e poi andava a giro con le cose rubate (spesso delle penne) nel taschino della camicia, in modo che potessimo vederle e brontolarlo ... e lui cosi' aveva la sua considerazione.

    Ci sono voluti due anni a fargli capire che la nostra considerazine l'avrebbe avuta se avesse fatto altro che rubare e che prendere le cose non sue lo portava solo a farci arrabbiare.

    Un bambino in affido ha alle spalle sempre una situazione tra il difficile ed il tragico ... bisogna cercare di capire le cause che scatenano certi comportamenti per poi arginarli.

    E' necessario che la bimba sia seguita da uno psicologo ... con batterie di test atte a capire il suo comportamento.

    Se questo non viene attuato, è come vedere una persona stare male e tentare con qualche medicina ... poi non funziona e gli diam altre medicine ...

    Necessario è portarlo dal medico che individua il tipo di malattia e prescrive la cura ad hoc.

    Nell'affido non si può prescindere dall'aiuto di uno psicologo ... si rischia di fare danni, di sprecare energie inutilmente, di arrivare all'esasperazione e al fallimento.

  3.  

    Ciao Alissa... "benvenuta nel club" , dice Andrea.

    "Per quanto ancora andrà avanti con le provocazioni?"... ce lo chiedevamo ancora ieri sera parlando di K. che tra poco fa 5 anni con noi e... parafrasando Morenoluciana "il ciclo cel'ha da due anni"...

    Ci siamo dati come risposta che... finchè continuerà ad avere un rapporto assiduo con la sua famiglia e a vedere e subire i loro comportamenti scorretti e le loro bugie, il loro menefreghismo verso tutto e tutti, il loro strumentalizzare tutti ecc.... bèh... le provocazioni ci saranno sempre.

    A noi la sfida di non stancarci di proporle un'alternativa sempre e comunque.

    Ti abbraccio e ti sono vicina... appena ho un po' di tregua ti scrivo con calma. Continua il periodo incasinato a casa nostra (assestamenti e riequilibri vari...) ... non ho un attimo di tranquillità neanche per il forum... Ciao

    Manu

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime9 Feb 2005 modificato
     

    Vi ringrazio tutti di cuore, perchè almeno mi fate sentire poco sola e il morale sale su.

    Oggi le ho parlato con calma, ho cercato di capire...ma sono mille i motivi che possono incastrarsi come puzzle con i suoi atteggiamenti...potrebbe essere come dice Morenoluciana che sente qualcosa che la manda in subbuglio...gli ormoni, e se non son quelli può starci benissimo quello che dice Manu, infatti la mamma compare e scompare e così manda altro che in crisi....

    Ma a parte tutto come possiamo, contenendoci e avendo tanta pazienza farle capire che il rispetto è rispetto, non deve urlarci, non deve sbattere le porte e tanto meno mandarci a quel paese con i suoi sbuffamenti...ditemi un metodo vi prego!!!!

  4.  

    ...apposta avevo evitato di rispondere a questo tuo post!!!!

    Non so e non voglio dare consigli, soprattutto sui metodi educativi, anche perchè ogni situazione è molto personale e molto particolare, ma posso fare alcune riflessioni che mi vengono così spontanee e , ci tengo a sottolineare, molto personali (e pertanto non necessariamente condivisibili).

    1) Mantenere il nostro ruolo e la nostra posizione di adulti.

    Per noi questo significa imparare piano piano (è un allenamento costante) a non perdere le staffe di fronte alle provocazioni e ai comportamenti che giudichiamo sbagliati, a non dare l'impressione che quella frase o quello sbuffo ci hanno colpiti, ci hanno punti sul vivo, perchè così si riesce a mantenere la distanza giusta che permette di bloccare il comportamento in modo "adulto" e molto più efficace.

    Esempio: mi ricordo che certe provocazioni di K. mi generavano dentro una tensione pazzesca e un crescendo di rabbia che poi esplodeva in modi assurdi, tipo l'urlata (che a volte va anche bene, per carità!) o la sberla (idem) o ancora la punizione (idem) ma che erano più che altro uno sfogo della mia rabbia e non un intervento educativo.

    Se io ad uno sfogo della bambina rispondo con uno sfogo mio allora siamo sullo stesso piano e diventa un litigio fra pari, ma questo non è pedagogico: succede quando il suo conflitto interiore va a cozzare col mio conflitto interiore e risulta una reazione chimica esplosiva e soprattutto distruttiva più che costruttiva.

    Molto meglio è quando io mi pongo su un piano adulto e mi convinco interiormente che ho le risorse per "sopportare" questa provocazione, quando riesco a gestire la mia rabbia altrove (parlando con mio marito, coi servizi, con qualcuno... mi compro un punching ball...) e quindi dò al suo atteggiamento una risposta di muro: ferma, decisa, che circonda con confini ben chiari, ma che non crolla e non scoppia.

    2) Essere molto uniti come coppia

    Nella nostra esperienza c'è che la coppia è veramente una roccia, incrollabile e forte, senza crepe dove la provocazione dei bimbi possa infiltrarsi. Questa è una risorsa sia perchè i nostri bimbi non hanno quasi mai alle spalle esperienza di due genitori uniti e solidali e quindi con noi sperimentano il confronto con quasta realtà che non conoscono (e quindi è più forte di loro), sia perchè fa sì che nessuno dei due si senta solo perchè siamo in due a "lottare" e a scontrarci contro il loro disagio.

    3) Risolvere o affrontare i propri conflitti interiori.

    Prima che arrivasse nostro figlio Marco, le provocazioni di K. mi colpivano ad un livello molto profondo, primitivo, perchè mi toccavano sul vivo del mio desiderio frustrato di essere mamma e quindi avevano una potenza infinite volte maggiore di quella che hanno avuto dopo. E così per altri aspetti miei o di mio marito.

    Riconoscendo le nostra zone deboli e affrontandole piano piano si riesce ad essere più forti e molto più "sani" per dare risposte educative valide a questi "terremoti".

    4) Mantenere un buon livello di umorismo e di sdrammatizzazione.

    Qualche volta ironizzare su un atteggiamento più che punirlo spiazza talmente tanto e lascia telmente di stucco che poi la cosa magari va a posto da sè e finisce in una risata liberatoria.

    Per fare questo bisogna secondo me essere molto sereni e poco stanchi.

    5) Non stancarsi mai di parlare e di credere alla forza del dialogo.



    Non so se ti ho risposto, sicuramente ho condiviso con te e con tutti le tappe del percorso che stiamo facendo noi faticosamente e ricominciando con ogni nuovo inserimento.

    Se qualcosa non ti è chiaro, dimmi.

    Ti abbraccio, Manu

    •  
      CommentAuthorMORENOLUCIANA
    • CommentTime11 Feb 2005 modificato
     

    Grazie, Manu. Stampo e metto in camera nostra. Se sei riuscita a rispondere ad Alissa io non lo so. Di sicuro è un prezioso contributo anche per noi.

    Concordo con tutto, anche se fin'ora ho applicato solo con i nostri figli, quindi teoricamente con bimbi meno problematici...

    Grazie.

    Luciana

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime14 Feb 2005 modificato
     

    GRAZIE, GRAZIE E GRAZIE.

    Lo sapevo che i tuoi pensieri personali mi sarebbero stati di aiuto, mi sollevavano il morale ed erano come mi aspettavo, molto ma molto condivisi e utili.

    Grazie per esserci SEMPRE!

    •  
      CommentAuthorLory
    • CommentTime15 Feb 2005 modificato
     

    Ciao Alissa, è un pò che non mi faccio viva per mancanza di tempo ma vi leggo sempre.....

    Come va con la tua gigante? Continua a provocare è?

    Non sai quanto ti capisco, non mi sento in grado di darti consigli migliori di quelli che hai già ricevuto,ma voglio farti una confidenza, la nostra casa da quando le provocazioni sono finite mi sembra tanto più vuota...........!

    Resisti, vedrai tra un pò andrà meglio! E quando ti sembra di non farcela pensa anche tu a quanto era più vuota la casa senza di lei..........

    Un bacione






    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime15 Feb 2005 modificato
     

    Ciao Lory,

    non sai quanto mi faccia sfinire ultimamente, forse il mio errore è quello di trasmettergli che mi sta facendo andare in bestia, così lei continua...e più continua e più non la sopporto.

    Pazienza lo so ce ne vuole tanta, ma tanta se ne va perchè consumata.

    Alle volte però la guardo e provo anche un pò di tenerezza, perchè so anche che tutto quello che fa è una conseguenza di quello che ha vissuto, del come e del quanto e me ne dispiace da morire. Nonostante mi rendo conto, alle volte le spiccicherei comunque una insalatiera in testa.

    Sai che lo so che anche queste provocazioni sono meglio del silenzio che avevo prima in casa, ma so anche che ogni tanto il corpo, il cuore, la nostra testa vorrebe anche arrivare a sera senza essere sfiniti.

    Forse, anzi senza forse andrebbe meglio a tutti e tre, anche per lei avrebbe tutto di guadagnato perchè come ad es. anche stasera, non l'avrei spedita a letto alle nove con un saluto freddo, ma l'avrei seguita nella sua camera e coccolata un pochino, invece non avevo ne voglia ne testa per farlo...ma so anche che questa bimba è tanto per me, le voglio un bene enorme e la sento parte della mia vita al 100%.

    Spero di rivederti da Riccardo tra: "non moltissimo". Un abbraccio Alissa

    •  
      CommentAuthorgiu|ia
    • CommentTime16 Feb 2005 modificato
     

    ciao alissa,sono una nuova iscritta

    leggendo i tuoi messaggi e sopratutto l ultimo :

    >>non sai quanto mi faccia sfinire ultimamente, forse il mio errore è quello di trasmettergli che mi sta facendo andare in bestia, così lei continua...e più continua e più non la sopporto.



    >>Alle volte però la guardo e provo anche un pò di tenerezza, perchè so anche che tutto quello che fa è una conseguenza di quello che ha vissuto, del come e del quanto e me ne dispiace da morire. Nonostante mi rendo conto, alle volte le spiccicherei comunque una insalatiera in testa.



    >>Forse, anzi senza forse andrebbe meglio a tutti e tre, anche per lei avrebbe tutto di guadagnato perchè come ad es. anche stasera, non l'avrei spedita a letto alle nove con un saluto freddo, ma l'avrei seguita nella sua camera e coccolata un pochino, invece non avevo ne voglia ne testa per farlo...



    credo che tu abbia bisogno di aiuto,un sostegno,stai facendo del male a te e alla tua bimba.

    so che forse non mi dovevo permettere tanto ma ,secondo me ne trarreste giovamente entrambe.

    un abbraccio


    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime16 Feb 2005 modificato
     

    Ciao Giulia,

    infatti oggi abbiamo avuto finalmente l'ok per un supporto psicologico, sia per la bambina, sia per noi come genitori affidatari. L'unico supporto che ho avuto fino ad ora, sono le partecipazioni ai vari gruppi fam. affidatarie che di tanto intanto frequentiamo e il supporto di questi grandi amici che ho trovato sul forum.

    Ma finalmente ora anche noi avremo un supporto psicologico mensile che ci supporta, ci segue e ci sostiene.

    Grazie per il tuo intervento sul forum, anzi ti chiedo di fermarti e raccontare un qualcosa di te, non so se hai in affido qualche bimbo, se ne hai uno biologico...ogni mamma con il suo consiglio penso sia una risorsa, come vedi le esperienze, i consigli, le testimonianze e che altro possa venirmi in mente, servono davvero a tanto. Ciao Alissa

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime19 Feb 2005 modificato
     

    Continua, continua ancora di brutto!

    Non trovo davvero il modo per dirle BASTA!

    Ora aspetto con ansia che l'aiuto di uno psicologo ci sollevi a tutti quanti. Ma mentre aspetto ...l'aiuto dello psico?

  5.  

    Alissa, che dirti ... con l'affido i problemi sono sempre tanti ed il rapporto con i ragazzi è l'aspetto più difficile. Quando ti sembra di aver ottenuto un qualche risultato, si affaccia un altro problema. Non a caso si dice che il mestiere di genitore è il più difficile ... ma quello di genitore affidario lo è ancor di più.

    Io posso offrirti tutta la mia disponibilità e la mia esperienza ... ma siamo lontani ... ma se vuoi io ci sono (e non solo io, ma tutti quelli che ruotano attorno a noi).

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime21 Feb 2005 modificato
     

    Grazie,

    grazie per il tuo aiuto...nonostante la lontananza, sapere che al di là c'è sempre qualcuno, non sai quanto possa essermi già di molto aiuto.

    GRAZIE ANCORA TANTO!

    Nonostante le urla, i rimproveri, i nervosismi...la sceglierei ancora mille volte ancora e proprio lei, sapete!

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime24 Feb 2005 modificato
     

    Non c'è verso, dopo aver preso le distanze per un paio di giorni, lei orgogliossissima, evitava persino di incrociarci in casa, quando doveva proprio farlo, a testa sempre alta, si comportava come se non ci fossimo. Cafonaggio già a dieci anni!!!!

    Alla fine, siamo scoppiati, e abbiamo detto che era sbagliato come si comportava, abbiamo parlando calmi e dolcemente a lei cercando di farle capire com'è bello essere più "umili" e meno orgogliosi, dopo sembrava tutto più tranquillo, lei sembrava voleva persino essere dolce, ma noi stavamo un pò distanti perchè comunque ancora arrabbiati ma per lei è bastata una notte per dormirci sù, che si è dimenticata il tutto, si è svegliata con la stessa cafonaggine e prepotenza nel chiedere le cose, nel rivolgerci la parola..ha sempre questi sbalzi improvvisi di umore, passa dalla dolcezza persino nauseante, a un agressività da far andare chiunque in crisi, ogni no da partre mia soprattutto perchè ci sto più io con lei, sono rispostacce, sbuffa, alza la voce si altera e sbatte tutto ciò che ha davanti, alle volte mi viene la tentazione di chiuderla in camera sua per non sentirla, invece le sto ancora più vicino e mi dico che sono solo una grande scema, probabilmente ha capito che in fondo le vogliamo davvero bene, quel bene, che forse non a mai avuto. Magari non è neanche questa la motivazione...ops...che difficile!

    •  
      CommentAuthorELETTRA972
    • CommentTime24 Feb 2005 modificato
     

    ciao alissa ..mi viene da dirti che se pensi che i figli naturali nn diano queste rispostacce e abbiano questi atteggiamenti ti sbagli............e' l'età ...e forse siamo noi che a volte esageriamo.............fermati e pensa....fa bene pure a noi adulti ogni tanto fermarsi e ascoltare............................................

    vedrai che ti farà bene...............ciao ele

  6.  

    ...più siamo sereni noi nel profondo, più diventano sereni i nostri figli.

    Non arrabbiarti per questa frase perchè è frutto della nostra esperienza con K.: anche noi siamo passati esattamente di lì, e solo trovando noi l'equilibrio riusciamo a trasmetterlo a lei.

    Coraggio!

    Manu

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime24 Feb 2005 modificato
     

    Non sai quanto valgono le tue parole, non sai quanto mi fai sentire meglio.



    PS. invece tu come va, qualche cosa da raccontarci sui tuoi piccoli. Ti sento poco, credo che sei molto impegnata, ma fa piacere che comunque ci sei sempre!

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime24 Feb 2005 modificato
     

    Grazie Ele,

    anche per il tuo incoraggiamento, perchè anche questo serve.

    Sai quando ti arriva con 9 anni, in più per noi la prima esperienza, alle volte accipicchia ti trovi proprio spiazzata, pensi alle sue sofferenze passate, al suo zainetto che ha sulle spalle, fai spesso riferimento alla situazione, poi...poi ti blocchi e vai in crisi.

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime27 Feb 2005 modificato
     

    Cari ragazzi mi sa tanto che per il supporto sia a noi che per la bimba ci vuole ancora un pò, a quanto pare il tempo che hanno a disposizione da dedicarci e veramente poco. In tanto che aspettiamo, mi lascio ai vs. saggi e utili consigli.

    In questi giorni sembra si sia calmata, naturalmente anche noi ci siamo calmati e tutto sembra fila abbastanza liscio. Non parlo troppo in fretta ma avevo proprio bisogno che ritornasse questa serenità.

    Devo dire grazie, a tutti voi, che non mi fate mai sentire sola, neanche nei momenti di sconforto, anzi.

    •  
      CommentAuthorLory
    • CommentTime28 Feb 2005 modificato
     

    Ti auguro che questo momento di calma duri più a lungo possibile ma sai bene di non poterti fare troppe illusioni, l' aiuto e/o supporto psicologico per te e la bimba sono importantissimi, non mollare con i servizi e cerca di farti seguire con costanza nel tempo e non limitare il tutto a qualche incontro una volta ogni tanto......

    Lo so che non dipende da te ma cerca di far capire loro che sono parte in causa per la buona riuscita dell' affido.

    Un abbraccio

    •  
      CommentAuthormargheritona
    • CommentTime28 Feb 2005 modificato
     

    ciao, volevo dirti che anche io ho passato e vivo momenti durissimi (sono al terzo affido) ma ho cercato di non perdere la mia fermezza, con tenerezza, ma sicura. A volte prima della adolescenza gli squilibri ormonali creano situazioni di grande impatto emotivo, figuriamoci in un bambino dove a decidere della sua vita ci hanno pensato degli estranei.

    Devi poi fare i conti con gli input che ha ricevuto o continua a ricevere dalla famiglia di origine che le fanno fare un passo avanti e tre indietro. Ma anche loro soffrono, anche se spesso sono i responsabili....

    Vorrei dirti di insistere con i servizi per il sostegno e se non hanno risorse rivolgiti al volontariato, ci sono tantissime realtà dove trovare aiuto, chiedi al tuo comune quali sono le risorse esistenti.

    se non trovi aiuto in quel campo, chiedi di rimborsarti uno psicologo privato, non è un tuo problema se loro non hanno risorse. a volte i comuni prevedono il rimborso degli extra per gli affidatari.

    a roma oltre al volontariato abbiamo delle fondazioni gratuite che si occupano di ricerca e sostegno ai minori. sono con te, se hai bisogno chiama........baci


    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime5 Mar 2005 modificato
     

    Ciao a tutti,

    benvenuta Margheritona, i tuoi consigli mi hanno fatto molto ma molto piacere. Parlaci un pò di te, sono curiosa.

    Sapete la gigante si è tranquillizzata, meno male! NON NE POTEVO PIU'!!

    E' tutto più bello, è tutto più gradevole, è più facile anche ad amare quando si è sereni.

    Sono contenta che tutto si sia finalmente tranquillizzato e mi godo questi momenti.


  7.  

    Che grande tristezza vedere Andrea, ormai quasi diciottenne, comportarsi cosi' male nei nostri confronti. Sputare nel piatto dove mangia e dove ha mangiato per sei anni. Trattare male ogni memmbro della casa, compresi i bambini più piccoli. Credere di trovare una vita migliore in casa con una madre che ... Pensare che vita significa massima libertà di fare ciò che vuole, di tornare di notte quando vuole, frequentare chi vuole, di non lavorare apassare tutto il tempo con gli amici o a mandare messaggi con il telefonino. Ha detto a tutti che al compimento del suo diciottesimo anno se ne andrà ... le uniche persone alle quali non lo ha detto siamo noi ... che gli avremo fatto?

    Nulla .... ha solo 18 anni!!

    Che delusione vederlo comportarsi così ... come se non avesse nessun affetto per noi.

    L'affido è anche questo.

    Un figlio naturale forse si sarebbe comportato nello stesso modo ... o forse no ... ma una cosa è certa ... non avrebbe avuto una mamma che da lontano lo incita a tornare a casa, ricattandolo moralmente e facendogli credere che la sua vita sara' piena di gioie.

    Educare un ragazzo a diventare uomo o donna è una cosa difficilissima ... ma farne crescere uno in affidamento ... ha le stesse difficoltà con l'aggiunta che c'è una famiglia "malata" che gli fornisce alibi al suo comportamento e specchietti per le allodole.

    •  
      CommentAuthorLory
    • CommentTime7 Mar 2005 modificato
     

    Ti capisco Riccardo, anche E. non faceva altro che dire che a casa sua sarebbe stato meglio perchè poteva fare tutto ciò che voleva........

    Ora, a distanza di 10 mesi alla domada: come stai ? è seguita la risposta: per alcune cose meglio ma per molte altre peggio!

    ......e il peggio deve ancora arrivare.......speriamo che se la cavi!

    Ma di una cosa puoi esserne certo, Andrea per voi prova tanto affetto solo che ora che sta per lasciarvi, sembrerà un paradosso, ma si difende così per soffrire di meno.....

    Avete coltivato per anni una relazione con lui, non può finire così, non finirà così.....e presto se ne renderà conto e tornerà per dirvi quanto vi vuole bene e quanta nostalgia ha di voi.

    In questo momento però non si rende conto di quello che sta per fare e saranno inutili qualsiasi spiegazione, putroppo per lui lo capirà solo dopo, quando sarà un pò troppo tardi......

    Un abbraccio affettuoso a te e Roberta

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime7 Mar 2005 modificato
     

    Spesso mi chiedo, se un giorno anche quelli che ora non si rendono conto di cosa si fa per loro, di quanto bene si prova, di quanti sacrifici, di quanti denti stretti e di quanto amore si prova per loro...un giorno se ne renderanno conto? Un giorno come dici tu Lory capiranno? O preferiranno la loro strada piena di cose...OPPOSTE!!!

    Io me lo chiedo spesso!!!

  8.  

    e risponditi pure tranquillmente ... si, lo capiranno. Il seme che buttiamo dentro di loro, ogni giorno, pazientemente ... un giorno produrrà un bel fiore, una bella pianta.

    Simone, 16 anni, è andato via nel settembre 2003 ... sbattendo la porta ... adesso spesso viene a trovarmi ... gli manca un papà. Nella comunità dove è adesso, mi raccontava proprio ieri pomeriggio, ci sono solo donne ... educatrici brave ... ma ha detto solo "brave"

    Mi ha chiesto delle foto, tante foto da far vedere ai suoi amici. Ha portato una ragazza della comunità dove è adesso a fargli vedere la nostra sede e a conoscermi. Si è commosso nel ricordo di mio padre. Mi ha raccontato, come si fa ad un amico, le sue marachelle, le sue bugie, i suoi rapporti con madre e fratelli ... Eppure se ne era andato sbattedo la porta.



    Claudio, 19 anni, se ne è andato nel novembre del 2003, al compimento del diciottesimo anno, lo stesso giorno. Erano due mesi che scalpitava, ed anche lui, come Andrea, aveva chiesto al giudice, tre mesi prima, di restare con noi. Ci ha fatto passare due mesi dove pregavamo che arrivasse la data della sua partenza. Maleducato, provocatore, sobillatore ... (perlomeno Andrea tenta di mantenere una facciata). Con i genitori che gli prospettavano tutto e di più se fosse andato a casa. A distanza di meno di un anno è tornato. Era pentito di essersene andato. Ci ha chiesto se poteva tornare per un periodo da noi come volontario. Ha detto a tutti i ragazzi che aveva sbagliato e che ora si ritrova a fare due lavori, a portare i soldi in casa, a litigare con i genitori che vogliono da lui sempre più soldi, ad aver smesso di studiare, a non riuscire a prendere la patente, ad essere preso in giro dai compagni di disavventure (chiamarli amici non se l'eè sentita neanche lui) ... in altre parole è venuto a dirci che gli manca il nostro amore, il nostro accudimento ... è venuto a dirci che non siamo stati noi a sbagliare, ma lui ... è venuto a dirci "siete sulla strada giusta".

    E sapete una cosa .... questo dimostra come il Signore ci sia vicino ... è tornato proprio il giorno in cui Andrea, lo scorso settembre, aveva avuto tre giorni di "alterosclerosi galoppante" culminata anche in una fuga ed in una lite furibonda, e quel giorno avevamo appena finito un lunghissimo dialogo nel quale avevo cercato di spiegargli che l'erba del vicino non è sempre più verde ... e Claudio ha ribadito il concetto.

    Ma a poco è servito, evidentemente ... la natura deve fare il suo corso.



    L'adolescenza porta questi inevitabili e dolorisissimi scontri ... non possiamo farci nulla, solo accettarli e cercare di far si' che i danni siano ridotti al minimo.

  9.  

    ... beh, ci consoliamo...

    "L'adolescenza porta questi inevitabili e dolorisissimi scontri " : sante parole, Riccardo.

    Siamo anche noi in piena adolescenza con K.... , anche noi con una famiglia d'origine che combina solo pasticci, anche lei ogni tanto sputa nel piatto dove mangia, rimpiange una vita dove nessuno la stimola e tutti la lasciano stare... ma confidiamo che sia un periodo...

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime17 Mar 2005 modificato
     

    Ieri, "FINALMENTE" abbiamo avuto il ns. primo supporto psicologigo, sono contenta, sono tranquilla e sono soddisfatta, almeno per ora lo sono!

    L'incontro verrà una volta al mese per noi, la gigante inizia a fine mese ma ancora non so quante volte ci andrà.

    Un passo l'abbiamo fatto. Da giugno che è con noi, finalmente ora siamo riusciti a fare un passettino. Il sostegno è importante, sono sicura ora andrà meglio.

    Nell'incontro ci hanno fatto notare molte cose positive che siamo riusciti a dare a lei e questa è una gioia per noi. Vuole dire che i nostri sforzi non sono stati inutili, come non lo sono state le nostre risa, le nostre sgridate ecc... certo sbagliamo anche noi, non è facile fare la mamma e il papà, ma il solo fatto che qualcosa di positivo le stiamo dando è fantastico.

  10.  

    Noi siamo tutti con te.

    Sbagliare è importante quanto fare bene ... ci fa vedere umani tra gli umani ... il bambino/a, ragazzo/a si accorge che siamo più vicini a lui/lei di quanto le fosse sembrato prima.

    L'adulto è spesso visto come il superuomo o superdonna che dice e fa tutto bene.

    Ben venga l'aiuto psicologico. E' importante, ma ricordatevi che non è risolutivo ... è un aiuto, un piccolo ed importante aiuto, ma solo un aiuto: la parte difficile la dovete fare voi.

    Attenti comunque alle triangolazioni. I ragazzi spesso cercano di usare gli psiciologi per giustificare dei loro comportamenti ... "lo ha detto la psicologa" ... magari anche travisando in buona fede. E' importante, quando ciò dovesse accadere, che facciate degli incontri con la psicologa e la bimba, in modo che non possano esserci dubbi sui messaggi inviati.



    Buon Cammino

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime19 Mar 2005 modificato
     

    Lo so che è solo un'aiuto, ma anche quello può far bene.

    Lo so che poi dovremo fare i conti noi...ma so anche che oltre questo schermo ci siete anche voi, a darmi una mano! Un bacio di cuore

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime18 Apr 2005 modificato
     

    Gli incontri con la psicologa la gigante gli ha iniziati, una volta alla settimana.

    Noi come genitori affidatari anche, ma una volta al mese. Sembra tutto proceda per il meglio, ringrazio a Dio per questi momenti di serenità che sta donando a noi e alla nostra gigante, spero soprattutto durino il più a lungo possibile.



    P.S. per Riccardo:a Orentano alla gigante non so che le hai detto, ma le ha fatto effetto, tranne alle volte che se ne dimentica...Grazie grande spalla destra!

  11.  

    Io? Non le ho detto nulla

    Ti posso chiedere un favore? Quando hai tempo mi fai uno squillo che la saluto volentieri e ... dovrei dirle una cosetta positiva.



    Psicologa ... bravi Alissa e Toquino (mi torna buffo dire "Riccardo e Roberta" ) ... avete lottato e avete vinto e bravi i servizi che vi hanno dato ascolto. Avere una psicologa di supporto è uno strumento indispensabile, sia per la bambina che puo' sfogarsi su tematiche importanti con chi la capisce ed è lì per lei, sia per voi che potete capire meglio le dinamiche dei suoi comportamenti e trovare la soluzione a certi problemi. Purtroppo una volta al mese o una volta a settimana sono poca cosa (anche se dipende dai casi) perchè ci vuole il sostegno nel momento in cui c'è bisogno ... e non è certo quantificabile nel tempo. Ma prendiamo ciò che ci viene offerto e ringraziamo ... è sempre meglio di niente ... quel niente che certi servizi talvolta elargiscono a piene mani.

    •  
      CommentAuthorCaterina78
    • CommentTime19 Apr 2005 modificato
     

    Ciao Alissa, visto che scrivo anche io?! Quando leggo delle mille difficoltà che incontri, te come chiunque altro abbia iniziato il tuo stesso cammino, non posso fare altro che ammirarti.. Poco tempo fa mi trovavo a parlare con delle persone più grandi di me che non capivano il perchè caricarsi di un "peso" del genere, soprattutto nei casi in cui si hanno già dei figli.. stavo li ad ascoltare e francamente non capivo loro.. se tutti ragionassimo così la vita sarebbe sicuramente più comoda, ma anche più vuota penso.. un bacione e forza che sei grande e speriamo di incontrarci veramente prima o poi, ci conto!

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime20 Apr 2005 modificato
     

    Ciaoooooo Caterina,
    sono felice di ritrovarti anche qui...ora mi manca di conoscerti di persona, spero un giorno questo si avveri.

    >perchè caricarsi di un "peso" del genere, soprattutto nei casi in cui si hanno già dei figli.. stavo li >ad ascoltare e francamente non capivo loro.. se tutti ragionassimo così la vita sarebbe >sicuramente più comoda, ma anche più vuota penso.. un bacione e forza che sei grande e >speriamo di incontrarci veramente prima o poi, ci conto!

    Per quanto riguarda alla scelta che abbiamo fatto noi, perchè siamo in tanti del forum che condividiamo molti tipi di pensieri e lo stesso "interesse", ti garantisco che non è un peso anzi...e poi anche se ogni tanto ci sono dei momenti in cui "si fa fatica" ...anche quei momenti poi passano, passano lasciandoti un segno e come regalo ti arricchiscono dentro, di sentimenti di emozioni...in cambio hai qualcosa dentro che pultroppo quelle persone, non possono capire. Spesso mi capita e ci capita a tutti noi genitori affidatari, di sentire questi commenti, di sentirti baby sitter, di sentirti un pò incoscente...forse loro lo credono, io sono convinta che non è così e ogni soddisfazione che mi regala la mia bimba mi da la convinzione.
    Perfortuna il mondo è vario...ci sono tante persone, chi più aperte, chi meno. Chi più accoglienti chi meno....io non mi sento grande, anzi Riccardo mi chiama PUFFETTA da quanto sono piccina.
    Grande è chi ogni giorno agisce con umiltà...non porta rancore, perdona....e aimè ancora queste cose non le so fare perfettamente.
    Ti abbraccio forte, forte...a se lo senti, saluta Giovanni.

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime20 Apr 2005 modificato
     

    Ciao Riccardo,

    certo che ti faccio uno squillo e anche volentieri, penso proprio nel fine settimana, così è a casa da scuola.

    Hai visto abbiamo temuto, abbiamo lottato, abbiamo tenuto i denti stretti, ma alla fine abbiamo finalmente avuto questo supporto, che sinceramente...fa tanto ma tanto bene a tutti. E' vero magari è poco ma meglio poco che niente, no?! Un grazie va a tutti voi...per avermi sempre sostenuta con il "vostro esserci sempre".

    Ti abbraccio

    Alissa

    •  
      CommentAuthorCaterina78
    • CommentTime21 Apr 2005 modificato
     

    NAAA pure te hai il titolo di puffetta???ma è un vizio da quelle parti !! Ti saluto Giovanni tranquilla. Quando ho usato la parola "peso" mi riferivo soprattutto al modo di vedere la cosa di alcune persone, io più che altro penso sia un grosso impegno dettato dall'amore verso i bambini e penso sia un gesto da fare in consapevolezza e con amore. Bacione grande grande

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime23 Apr 2005 modificato
     

    Ti assicuro che è un gesto sicuramente di grande amore, di consapevolezza di responsabilità...ma bisogna anche essere un pochino irresponsabili alle volte, per alcune situazioni, almeno per tuffarsi.

    Un abbraccio da Alissa


    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime18 Nov 2005 modificato
     

    Sono passati molti mesi, e posto ancora qui.

    Ancora qui perchè le provocazioni vanno avanti, sono diverse, sono più toste. Sono di una ragazzina preadolescente che quando non ci faccio caso, continua, continua fino a far passare anche 4 ore brontolando, irritandomi e scocciandomi.

    Ora mi chiedo, perchè è così, perchè non si riesce a passare una giornata tranquilla, mi chiedo se è sintomo di un disagio, o è sintomo di una che vuole rompere e basta.

    Mi chiedo perchè va avanti ancora, perchè non si tranquillizza, perchè non si mette in testa del bene che le vogliamo e la finisca. Mi chiedo perchè mettere sempre alla prova, perchè?

    Pensavo che ormai fosse sicura di chi ha davanti, di quelli che l'anno accolta che le vogliono bene, che fosse sicura dei nostri sentimenti, di quello che proviamo e di quanto dedichiamo a lei della nostra vita, delle mille attenzioni che le diamo e l'importanza che ha per noi. Pensavo che tutto questo le bastasse per mettersi tranquilla.

    •  
      CommentAuthorsasaso
    • CommentTime19 Nov 2005 modificato
     

    Anche il nostro bambino brontola e protesta ore ed ore, sempre e per ogni cosa.

    Sono passati quattro anni e, sebbene i suoi progressi siano stati stratostosferici, l'abitudine di farci, a noi ed alle maestre, la guerra su ogni cosa, fare i compiti, lavarsi, riordinare, ecc...non gli passa mai.

    Io riesco a passarci sopra quasi sempre, anche se a volte do un po' fuori di testa e non riesco a non arrabbiarmi, gli ripeto e mi ripeto che è solo uno spreco di energie, che l'imparare a tenere la bocca un po' più chiusa chiusa gli risparmierebbe un sacco di guai con il mondo.

    Pero' vado avanti fiduciosa grazie all'amore che gli porto ed alla convinzione che prima o poi imparerà a concedersi di essere totalmente felice e il senso di colpa nei confronti dei suoi genitori naturali (che è quello che lo rende così instabile) se ne andrà via.

    Ho imparato a ripetergli che lui è un bambino meraviglioso e che certamente prima o poi riuscirà a buttar via tutta quella rabbia, si concederà di essere felice, e finalmente sereno, affrontera' tutti gli aspetti della vita con il sorriso sulle labbra.


  12.  

    il problema no e' sempre dove si manifesta.

    Il problema potrebbe essere nella sua testa o semplicemente (mica tanbto semplicemente) all'esterno.

    Ricordo che quando avevo 16/17 arrivavo a casa spesso arrabbiato, imbronciato, nervoso ... nessuno mi poteva rivolgere la parola che scattavo subito con rabbia.

    Mia madre mi chiamava Belfagor

    Il problema era nella mia testa ... nella crescita ... nel desiderio di avere più amici ed una ragazza ... nella scuola che facevo a fatica ... nei professori che pretendevano troppo ...



    Una bimba in affido ha anche altri problemi.



    Mia madre sapeva come prendermi e sapeva capire i miei stati d'animo. Mi affrontava con decisione quando pensava fosse il momento, oppure mi stava vicino cercando di condividere con me questi momenti difficili. Spesso non le davo l'opportunita' di farlo ... e allora lei scriveva ... e conservo ancora i suoi scritti e sono per me importanti come la mia pelle ... sono dentro di me come insegnamenti di vita.



    Prova a non pensare che stia mettendo voi alla prova.

    Prova a capire dove sia il problema.

    Prova a parlarle non brontolandola, ma facenodole capire che le sei vicina.

    E poi scrivi ... scrivile il tuo amore per lei, il tuo dispiacere nel vederla triste o arrabbiata.

    Dille che le sei vicino.

    In un momento di tristezza non ascoltera' forse le tue parole, ma le parole scritte restano e potra' rilegeggerle durante il suo cammino.



    Prendi un quadernino.

    Scrivi la prima pagina ... poche righe.

    Fai come se fosse il dialogo con lei.

    Scrivi nella prima pagina più o meno "visto che il dialogo spesso è difficile tra noi, ti scrivo questo quadernino per dirti che ti voglio bene e che ti sono vicino"

    Poi scrivi la seconda pagina ... ci metti la data e l'orario ... ci scrivi i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni, come scrivessi un diario, come a scrivere a te stessa, come a scrivere ad una dulto.

    Appena fatto lo metti in camera, sul suo letto, in modo che lo trovi lei quando torna da scuola.

    E quando devi dirle qualcosa ... vai in camera sua ... lo prendi ... scrivi ... e lo rimetti sul letto, come a dirle "guarda che l'ho preso e ho scritto ancora"

    Non usare parole di fuoco ... usa toni pacati, comprensivi, amorevoli.

    Vedrai che risultati!

    E se lo butta via?

    Cominciane un altro ... prima o poi lo terra' e lo leggerrà e lo mediterà ... ed amerà questo tuo modo.



    Anche questo è un insegnamento di Mamma Zizzi

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime20 Nov 2005 modificato
     

    Grazie Sasao, per il tuo confronto...grazie Riccardo lo farò...dici sia una buona idea? Credi che il mio elemento lo leggerebbe, è così pigra che non credo proprio. Neanche scrivessi a caratteri cubitali e in stampatello, leggerebbe solo quello che vorrebbe lei che sono scritte brevi e facili da leggere tipo TVTB.

    Ho provato a scriverle mille volte TVTB, ma ogni volta che la sgrido o succede qualche cosa di sgradevole lei mi rinfaccia sempre tutto e mi fa scendere i calzini.


  13.  

    Non fermarti all'apparenza ... forse non legge ... ma forse si.

    Certo che se non scrivi non legge. Se scrivi, forse legge. Vale la pena tentare.

    Certamente conserverà e se non legge adesso ... leggerà

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime21 Nov 2005 modificato
     

    Oggi ho provato ho scritto a lei credo cose piacevoli e le ho lasciato un saluto con la sua sigla preferita TVTB. poi ho messo il quaderno sul suo letto.

    Ho visto che l'ha spostato nel pomeriggio, non so se la letto, ma non mi ha detto una parola, e non ho notato nulla di diverso. Credo che accetterò anche i suoi silenzi, il suo far finta di nulla, ma mi farebbe sorridere il cuore, sapere che legge ciò che le scrivo.


  14.  

    Stanne certa, li legge.

    Un po' per curiosità, un po' perche' sono cose belle, un po' perche' derivano da una delle poche persone che nella sua vita le vogliono veramente bene.

  15.  

    ... leggerà, leggerà, stai tranquilla.

    Io scrivo molto alle mie ragazze, non solo qualche lettera "importante", ma molti bigliettini, o per comunicare loro qualche sentimento o per essere loro vicina. Per esempio quando so di non esserci quando una di loro arriva da scuola, lascio sulla scrivania un bigliettino con su scritto dove sono e con chi, a che ora torno, cosa ho preparato per la merenda e una frase carina o un "Ti voglio bene" alla fine.

    Ho scoperto che li tengono, li rileggono, li attaccano sul diario o li mettono in un posto sicuro... e se fanno così coi bigliettini "organizzativi" figuriamoci con le due o tre lettere più importanti che capita di scrivere!

    Adesso ogni tanto mando anche qualche sms, quando càpita che magari non ci si vede per tutto il giorno o se so che hanno qualcosa di importante da fare a scuola o agli scout o a pallavolo...



    Ha ragione Riccardo: " il problema no e' sempre dove si manifesta.

    Il problema potrebbe essere nella sua testa o semplicemente (mica tanto semplicemente) all'esterno"

    Quando lavoravo con i pazienti psichiatrici ho imparato una cosa importante che mi torna utile anche con i bambini in affido, non perchè siano simili, ma perchè anche loro hanno una sofferenza psichica (o psicologica, o esistenziale, fa lo stesso): non siamo sempre noi (operatori, genitori,...) la causa delle loro crisi e provocazioni, ma il più delle volte la causa è dentro di loro.

    Magari il nostro atteggiamento, una nostra frase o anche solo la nostra presenza come genitori sono l'elemento scatenante, ma il motivo va cercato altrove.

    Questo mi aiuta a non prendere come dirette a noi, a me, tutte le provocazioni, le proteste, le lamentele ecc.... e resto quindi molto più lucida nell'aiutarle a vincerle.

    Quando il nostro I. è arrabbiato, di solito scarica su di me anche in modo molto violento... quasi sempre la crisi ha origine da una telefonata della sua mamma, dall'incontro con lei o magari vengo poi a sapere che quel giorno a scuola hanno fatto l'albero genealogico e lui si è trovato in difficoltà.

    Mille e mille grovigli di una matassa che piano piano con delicatezza dobbiamo districare per donar loro un po' di serenità.



    Ti dico una cosa che mi ripeto io quando mi viene da esplodere e quando mi sembra provochino troppo e mi viene da scaricare su di loro la mia sofferenza: Mi dico "Non devo essere io a complicare di più la loro vita, io sono qui per semplificargliela" e questo sposta l'ottica, fa trovare nuove soluzioni educative e accoglienti allo stesso tempo.



    In un altra discussione tanti mesi fa azzardai che l'Amore li manda in crisi, li scompensa e rende evidenti sofferenze che magari erano latenti.

    Ci credo oggi più che mai: ogni nostro gesto d'amore verso di loro è come una fiammata che li brucia, li spaventa... devono prendere piano piano confidenza perchè è un linguaggio che molti di loro non conoscono.

    E' passatao già sufficiente tempo? Dovrebbe già aver capito?

    E perché? I tempi di ognuno sono personalissimi... poi magari di colpo avviene il salto di qualità!



    Ti abbraccio




    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime22 Nov 2005 modificato
     

    Come sempre, le vostre risposte mi fanno muovere qualcosa dentro, quel qualcosa che poi mi aiuta a superare e a sorridere ancora e soprattutto a capire.

    Grazie di nuovo a Richy e alla cara Manu.

    (Oi, va che ti aspetto!)



    PS. oggi non le ho scritto niente, non perchè ho già mollato ma perchè non avevo nulla da dire. Ho visto che lei però a guardato il quaderno perchè era spostato. Quando l'ho accompagnata nel pomeriggio a scuola l'ho fatta scendere, mi ha chiesto la cicca e mi ha dato un bacione, allora lì le ho detto: credevi ti avevo scritto qualcosa anche oggi! Lei ha sorriso e mi ha detto e sì ma non c'era nulla, peccato!

    •  
      CommentAuthornonparte
    • CommentTime23 Nov 2005 modificato
     

    ...legge, legge e tu continua a scrivere.

    Secondo me, umile consiglio, tu non devi mai parlarne dei "tuoi messaggi": è un segreto delle vostre anime, non delle vostre persone.

    Ciao, Paolo.