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      CommentAuthorStaff
    • CommentTime12 Dec 2002 modificato
     

    Argomento: affidamento

    Inviato da: Lorenza

    Data/ora: 05/11/01 17.45.57


    siamo una coppia di 33 io e 36 anni lui, non siamo sposati perchè io sto aspettando la sentenza di divorzio del mio primo matrimonio che dovrebbe essere verso febbraio 2002, conviviamo ormai da più di due anni, e lavoriamo tutti e due; io sono dipendente e lui è libero professionista. In una situazione come la nostra c'è la possibiltà di divenire una famiglia affidataria? cosa bisogna avere in più, eventualmente, per poterlo diventare?



    Risposta: affidamento

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 06/11/01 9.26.07


    Gentilissima sig.ra,

    mi chiamo Riccardo Ripoli e sono il presidente dell'Associazione "Amici della Zizzi", nonche' ideatore del Portale Sos-Affido. Abbiamo 7 bambini in affidamento.


    Per rispondere alla sua domanda:

    requisiti necessari particolari per l'affidamento non ci sono.

    Quindi la risposta e' che anche voi potete diventare una famiglia affidataria.

    La valutazione se una persona (al contrario dell'adozione, l'affidamento puo' essere concesso anche ad un single) e' adatta all'affidamento e' lasciata ai responsabili dei centri affidi istituiti presso tutti i comuni o presso le ASL (ma la competenza e' comunale, quindi passeranno presto tutti ai comuni).

    Vi sono molti tipi di affidamento e tra questi bisogna indicare verso quali ci si sente maggiormente portati o verso quali le nostre risorse umane siano piu' adatte. Sostanzialmente si deve differenziare tra residenziali e part time, ovvero dove si preveda una convivenza piu' stabile possibile (quindi anche con pernottamento) ed altri di semplice ausilio alla famiglia e al bambino, in cui il minore rientri in casa a dormire. Anche qui, in base a disponibilita', eta', situazione familiare sono gli psicologi preposti alla verifica a valutare se cio' che viene richiesto e' effettivamente adeguato.

    Primo passo, quindi, e' quello di rivolgersi ai centri affidi e dare la propria disponibilita'. Maggiori sono i centri affidi a cui ci si rivolge, maggiori le possibilita' di ottenere quanto richiesto.

    Limitazione, pero', di questa procedura e' il fatto che, almeno allo stato attuale, i centri affidi non siano tra loro collegati. Qunidi puo' succedere che lei si rivolga ad un Centro Affidi e questi non abbia bambini da affidare, ma altri centri affidi potrebbero avere la necessita' di collocare qualche minore.

    L'affidamento, infatti, puo' prevedere anche un allontanamento dalla famiglia di origine molto forte, come lo spostamento del minore in altra regione (anche se la cosa e' rara).

    Le consiglierei anche di inviare una sua lettera, quanto piu' dettagliata possibile, al Presidente di ogni Tribunale Minorile che ha sede in ogni capoluogo di Regione.

    L'idea che ci ha fatto nascere deriva prioprio da questa limitazione. Vogliamo mettere in contatto realta' di abbandono con situazioni familiari e strutture in grado di soddisfare la richiesta. Per legge non possiamo dare in affidamento bambini, ma qualora fossimo a conoscenza di casi per cui non si riesca a trovare una sistemazione, proponiamo alle persone che ce ne hanno fatto richiesta tale ipotesi. Se c'e' ancora interesse, provvediamo a mettere in contatto il centro affido in questione con la famiglia o l'ente disposto a prendere il bambino, saranno poi gli psicolgi e gli assistenti sociali a valutare l'affidabilita' della famiglia in questione. Tutto in maniera gratuita naturalmente, in quanto ci preme aiutare un numero maggiore di bambini che possano aver bisogno di amore, quell'amore troppo spesso negato loro.


    La saluto cordialmente e le lascio il mio cellulare 347/184.185.0 per ulteriori chiarimenti

    Qualora avesse occasione di venire in Toscana a trovarci, la cosa ci farebbe molto piacere

    Riccardo

    Se mi manda la sua e-mail ad <!-- BBcode auto-mailto start --><a href="mailto:info@sos-affido.it">info@sos-affido.it</a><!-- BBCode auto-mailto end --> la terro' informata sulle varie iniziative che intraprendiamo



    Risposta: affidamento

    Inviato da: Lorenza

    Data/ora: 04/12/01 10.41.06


    Lei è stato molto cortese e dettagliato nella Sua risposta. Ora ci comporteremo di conseguenze facendo tutto ciò che Lei ci ha consigliato. Volevo anche sapere se è possibile che una famiglia affidataria possa poi adottare definitivamente il bimbo. Nel nostro caso che non siamo sposati che possibilità ci sarebbero poi di adottare il minore?



    Risposta: affidamento

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 04/12/01 10.45.15


    Fin tanto che non siete sposati, nessuna possibilita' di adozione.

    Inoltre il bambino in affidamento puo' essere adottato solo se il tribunale riconosce che ci siano gli estremi perche' sia dichiarato adottabile ... e sono casi rari.



    Risposta: affidamento

    Inviato da: Lorenza

    Data/ora: 05/12/01 11.58.58


    esistono dei termini massimi e minimi di tempo per il minore di restare in una famiglia? con che criterio viene scelto un minore da dare a quella o a questa famiglia? si potrebbe eventualmente scegliere l'età del minore da avere in affidamento?



    Risposta: affidamento

    Inviato da: SONIA

    Data/ora: 05/12/01 17.20.55


    Cara Lorenza,

    sollevo Riccardo dall'incarico di darti questa risposta, poi lui a sua volta mi darà un voto sulla mia preparazione. Ho la tua stessa età e anche noi come voi da circa due mesi siamo entrati a far parte di tutte quelle famiglie che vogliono dare aiuto a questi bambini, quindi primo colloquio di gruppo con il centro affidi della tua città poi l'incontro con una famiglia affidataria e a seguire tre incontri singoli con l'assistente sociale + una visita a casa vostra. Quello che vi voglio sottolineare è che l'affido non è un adozione è qualcosa di molto sottile che si viene a creare con un bambino che ha bisogno di un punto di riferimento che lo possa accompagnare in un periodo della sua vita e, questo punto di riferimento per tutto il tempo che sarà con te opererà per far sì che lui ritrovi la sua famiglia di origine. Noi dobbiamo pensare che quello che riusciremo a passare e a insegnare a questo bambino sarà quello che si porterà sempre con se e l'aiuterà a crescere, certo non è così semplice come sembra ma è molto importante. Per quanto riguarda la tua domanda certo che voi potete dare un orientameto sull'eta del bambino, gli incontri con l'assistente sociale servono proprio per togliere tutti i dubbi (anche quelli che sembrano stupidi) per far si che il bambino e voi possiate iniziare questa convivenza nei miglior modo possibile. Anche noi siamo solo all'inizio ma ti posso assicurare che eravamo pieni di paure e di domande che ci vergognavamo anche a porre per paura di essere mal giudicati, ma dopo i primi incontri, anche quelli di gruppo ci siamo accorti che le nostre paure e le nostre domande erano quelle di tutti.......e poi la sincerità è sempre la miglior cosa. In bocca al lupo.



    Risposta: affidamento

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 05/12/01 17.26.28


    Grazie Sonia

    Bravissima