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      CommentAuthorStaff
    • CommentTime12 Dec 2002 modificato
     

    Argomento: Contributo per affidamento

    Inviato da: Assessore ai Servizi Sociali

    Data/ora: 19/09/01 9.04.25


    Nella formulazione di un regolamento comunale sull'affido familiare sarebbe legittimo proporre un contributo comunale solo a famiglie con reddito inferiore a £.80 milioni?



    Risposta: Contributo per affidamento

    Inviato da: eleonora

    Data/ora: 26/11/01 23.26.53


    Peccato davvero che nessuno si sia azzardato a rispondere a questa domanda: sarei stata davvero curiosa di vedere le risposte!



    Risposta: Contributo per affidamento

    Inviato da: Ninfa

    Data/ora: 29/11/01 18.55.32


    Prezziosissimo assessore ai servizi sociali

    una sola domanda:ma da quando l'affidamento è diventato una cosa per soli benestanti o per sole persone che sela barcamenano?

    I contributi sono così ridotti all'osso che non inducono ad intettazione,infatti contribuiscono solo in parte.

    Certo i bimbi in istituto ai comuni costano molto di più,e per loro non v'è differenza.

    Come sempre sono polemica e anche un pò "talebana"



    Risposta: Contributo per affidamento

    Inviato da: Antonietta

    Data/ora: 29/11/01 19.17.57


    Non solo gli assessori,ma anche gli operatori condividono l'idea che, tutto sommato,il Comune può risparmiare e fanno i conti sul reddito di cui l'affidatario presumono che goda.Ovviamente non considerano che i bambini in affidamento hanno maggiori esigenze in termini di assistenza e che spesse volte, per motivi di sicurezza, non possono essere lasciati soli, come invece si potrebbe fare con figli propri. Quindi, sopratutto quando la donna lavora, si rende necessario pagare qualcuno che riempia certi spazi ed i costi sono quelli che sono. Nel mio caso il contributo del Comune ( mi hanno già detto che quest'anno non hanno soldi, il prossimo anno..... ) coprirà a malapena le spese pre la beby sitter.

    Io suggerirei all'assessore, preoccupato per le casse del suo comune, di destinare la sua indennità per contribuire alle spese per l'assistenza ai minori.



    Risposta: Contributo per affidamento

    Inviato da: SONIA

    Data/ora: 30/11/01 11.56.59


    La prima cosa alla quale si pensa sempre in Italia e togliere!!!!! Allora anzichè andare avanti andiamo sempre più indietro, quindi se le famiglie affidatarie non sono benestanti si dimezzerebbero le possibilità per questi bambini di essere aiutati. Con questa proposta tutto quello che è stato fatto sarebbe automaticamente annullato e per che cosa? Forse per destinare i soldi a qualche cosa di più folcloristico?



    Risposta: Contributo per affidamento

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 30/11/01 16.38.41


    ... o di piu' utile. Chi lo ha detto che tutti gli assessori pensano alla poltrona?

    Perche' vogliamo vedere il marcio anche dove non è detto che ci sia?

    Mi pare cosa giusta ed obiettiva lasciare il dubbio senza puntare il dito.

    Ho conosciuto realtà di Comuni dove il budget per il sociale è ridotto all'osso e dove non si vogliono dare bambini in affidamento per non spendere soldi e destinarli ad opere che portino maggiori voti.

    Ma conosco parimenti comuni che hanno pochi soldi e dare rette troppo alte vorrebbe dire non aiutare tutti i bambini che hanno necessità ... quindi meglio basse rette, ma piu' bambini in affido



    Risposta: Contributo per affidamento

    Inviato da: Antonietta

    Data/ora: 30/11/01 19.58.32


    Hai ragione Riccardo, siamo taglienti e vediamo cattive intenzioni anche dove non ce ne sono. Personalmente ( dirigo un ente locale )sono reduce dalla distribuzione di oltre 50 milioni in contributi per più o meno discutibili iniziative folcloristiche, sagre, campionai, abbuffate….sono ancora disgustata.

    Comunque mi scuso con l'assessore e cerco di dargli il mio contributo . La normativa nazionale ( non so se la vostra regione abbia emanato ulteriori disposizioni )pur prevedendo l'erogazione di un contributo per le famiglie affidatarie, non ha stabilito un importo specifico ma ha anzi correlato l'ammontare del contributo alle disponibilità di bilancio dell'ente locale. Pertanto a parer mio il comune deve giustamente graduare, ma in relazione alle esigenze del minore affidato. Vi sono dei casi in cui la famiglia naturale sostiene alcune spese per cui è giusto che il contributo sia minore. In ipotesi di affido di bambini portatori di handicap l'impegno è maggiore e quindi è ovvio che il comune debba dare un sostegno economico maggiore. Ritengo invece che sia illegittimo ancorare l'entità del contributo alle condizioni economiche della famiglia affidataria. In primo luogo per il fatto che ciò , seppur fatto con buone intenzioni, sarebbe discriminante .Inoltre il comune non può chiedere , ai fini dell' affido, alcuna documentazione relativa al reddito, né può fare verifiche fiscali per proprio conto( violazione norme sulla riservatezza)al di fuori di casi tassativi previsti dalla legge nei quali vanta capacità impositiva( tributi locali ). Ritengo comunque che l'obbiettivo dell'assessore possa essere raggiunto usando più che il regolamento il buon senso. Se fossi al suo posto farei una chiacchierata con gli affidatari benestanti e cercherei, senza forzare la mano, di fare leva sulla loro sensibilità. Sono convinta che, se non tutti, qualcuno accetterà un contributo simbolico o si impegnerà ad intervenire con i soldi del contributo a favore di situazioni di disagio. Oppure, ma forse sono troppo ottimista, potrebbe decidere di accogliere due bambini in affidamento.