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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime19 Nov 2004 modificato
     

    In questi giorni sto meditando intensamente a quello che ho, a quello che gira intorno a tutta la mia esistenza e mi fermo a un momento che sto assaporando giorno dopo giorno a un momento che ho sempre desiderato di possedere, un momento che ho sempre desiderato di poterlo vivere, ed ecco ora è tra le mie mani, fa parte della mia esistenza, della mia vita.
    Il ns. affido!
    Questo affido, forse non è quello che ci aspettavamo, quello che chiedevamo all'inizio, non rispecchia molto alla ns. disponibilità data ai tempi, ma comunque mi ritengo fortunata.
    Abbiamo passato momenti terribili, momenti di crisi, di sconforto e di sfiducia soprattutto a chi ci aveva presentato e avvicinato a questo affido e poi ai servizi che erano cambiati a cavallo della ns. decisione di accogliere la ns. piccola gigante.
    Sfiducia, parola brutta.
    Non aver fiducia in questo qualcuno, sentirti traditi, non capiti, non ascoltati, discorsi poco diretti, poco chiari e trasparenti...ed ecco la trasparenza viene sempre fuori in me, quella che desidero vedere negli altri, ma aimè pochi sanno tirarla fuori.
    Poi pian piano la voglia di andare avanti ha incoraggiato la forza, la forza ha richiamato la fiducia, ed eccoci oggi andare avanti con il sorriso.
    Forse la sfiducia è nata proprio con la rabbia per questo non capire, non sapere come fare, ma ora che se ne è andata è tutta un'altra vita. Facciamoci le cornine, ma per ora va tutto bene.
    I genitori d'origine non invadono il ns. lavoro, sono corretti con noi e con la figlia e hanno dimostrato di collaborare e accettare l'affido e già questa è un'ottima cosa.
    L'ass. sociale, almeno ci ascolta, si fa trovare sempre, e si congratula con noi per il lavoro che stiamo facendo.
    L'ente è puntuale con la retta.
    Il centro affidi che ci ha sempre seguiti, è sempre presente e pronto a cogliere e accogliere ogni gioia o dolore e c'è fiducia penso reciproca.
    Oggi, che non stiamo stringendo i denti ma siamo in quei momenti di riposo, quel riposo che si usa per riprenderti, caricarti, farne scorta e partire, godiamo di quella gioia e quella serenità che ci vorrebbe sempre per proseguire bene un'affido. Per questo dico se le assistenti sociali fossero tutte sempre attente, pronte come lo è in questo momento la ns. e lo è la persona del centro affidi sarebbe solo una conquista per tutti, e molte più persone darebbero la loro disponibilità per un affido e chi l'ha già data, non faticherebbe per darne un'altra.

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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime25 Nov 2004 modificato
     

    E tè pareva, che qualcosa non funzionasse, va beh almeno abbiamo respirato per un pò!

    Ho parlato con il servizio riguardo alla psicologa, e da giugno che è da noi e ancora nessuna polvere si è mossa, ha detto che il comune non ha i soldi per pagare la psicoterapia, e che dobbiamo perforza trovarla tramite consultorio.

    Poi mentre si parlava tira fuori ancora quelle parole che mi stanno iniziando a salire in gola.

    La....ha solo due genitori, non ne ha di più e sono solo i suoi genitori biologici....grazie grazie tanto allora io sono la bisnonna!!!!

    Pensate io e mio marito vogliamo molto bene alla piccola gigante, la sentiamo componente della ns. famiglia, sappiamo che non è ns. figlia e non ce la sentiamo tale, ma le vogliamo bene ugualmente come tutti i genitori...non ci sentiamo zii, non amici, non nonni, non vicini di casa, ne condivisori di avventura, ci sentiamo importanti, per quello che condividiamo insieme...e quelle parole che ormai fanno parte di ogni telefonata, di ogni dialogo, mi stanno iniziando a soffocare!

    Mi chiedo se lo fa per smontare, per mettere i puntini sulle iii, o semplicemente per farci tenere le distanze e stare sempre con i piedi per terra e ben controllati i sentimenti, se dobbiamo amarla a distanza e in silenzio o se per lei, fare gli affidatari non vuol dire essere genitori...

    Sono un pò triste, scusate per lo sfogo.


    •  
      CommentAuthorLory
    • CommentTime25 Nov 2004 modificato
     

    Ciao Alissa, è probabile che i servizi vogliano buttare le mani avanti per timore che, essendo voi una coppia senza figli naturali, possiate in qualche modo crearvi delle aspettative che vanno oltre l'affido. Ma se ritenete di avere ben chiaro questo concetto non fatevi troppi problemi e amate la vostra piccola gigante così come siete in grado di fare, con tutto voi stessi. L' amore secondo me non si può dosare e non credo proprio che sia sbagliato voler bene ad un bambino in affido come ad un figlio naturale. A me è successo pur avendo già quattro figli , e ti dirò di più, non avrei mai immaginato che si potesse voler così tanto bene a dei figli che non erano nostri. Così com' è stato altrettanto doloroso doverli lasciare, ma non per questo ci siamo opposti, abbiamo fatto quello che era meglio per loro. L' affidamento è per questi bambini un percorso più o meno lungo che deve essere sempre accompagnato da tanto amore, quell' amore che solo un genitore può dare ( quando ne è capace!). In questo momento per M. siete voi i suoi genitori affidatari.

    Amatela, amatela, amatela ma da vicino non a distanza...!

    Un abbraccio




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      CommentAuthorjolly64
    • CommentTime25 Nov 2004 modificato
     

    Cara Alissa, la mia storia di affido è ben diversa dalla tua, il mio cucciolo è arrivato nella nostra famiglia che non aveva ancora tre anni, non esiste un padre, la sua mamma in quasi tre anni di affido lo avrà visto si e no 10 volte, non ci sono altri parenti in quanto essendo nigeriana si pensa sia in Italia da sola. Io come te non ho figlio biologici, non so se quello che provo per lui è diverso da quello che avrei potuto provare per un figlio partorito da me, e neppure mi interessa, so solo che io lo amo, lo amo LO AMO. Qualsiasi siano i motivi per cui si arriva all'affido penso che prima ogniuno di noi abbia ben pensato a cosa questo significhi poi quando ci sei ti accorgi che non eri preparato a nulla di quello che realmente è. Fare affidamento non è dare ospitalità a qualcuno per un pò di tempo, è aprire la tua casa, la tua vita, il tuo cuore, dare a un bambino il tuo tempo le tue energie la tua assoluta disponibilità, donargli i tuoi parenti i tuoi amici, mettere da parte per lui i tuoi progetti di studio, di viaggio di lavoro e tutto questo per chi? Un bambino che non è tuo figlio?

    Ma dai stiamo scherzando? Cosè un figlio allora? Spiegatemelo perchè io non lo so. Sono i nostri figli, siamo i loro genitori, credo che sia indiscutibile. Io ci sono quando stà male e ha la febbre e piange, ci sono quando ride come un pazzo perchè Fabio mi fà il verso se perdo le staffe, ci sono quando soffre perchè a scuola qualcosa non và ci sono così come c'è mio marito che credo sia il padre che ogni bambino pùò desiderare. Lo psicologo che segue L. ci ha detto una frase che a me ha molto colpito: avete fatto l'errore più giusto che potevate fare, lo avete sempre considerato e trattato come un figlio, questo bambino ha radici grosse come quelle di una quercia secolare.

    Un giorno tutto questo cambierà? dovrà prendere un'altra strada? mi auguro di no, comunque sia quello che gli abbiamo dato resterà con lui e quello che lui ha dato a noi saprà consolarci nel dolore. Riccardo ci ricorda di non attacarci a nulla sulla terra, ebbene io voglio attaccarmi a lui con tutte le mie forze come un albero è attaccato alla terra, ma sono due cose distinte, l'importante è che la terra sia ricca di nutrimento e l'albero crescerà rigoglioso. Prenderà il volo come ogni figlio biologico adottato affidato che sia, ed è giusto così, ma fino a quando staremo insieme io gli darò tutto quello che posso e prenderò da lui tutto il piacere che mi da condividerci la mia vita. Jolly64

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      CommentAuthorELETTRA972
    • CommentTime26 Nov 2004 modificato
     

    ciao.......vi rispondo con tutto il cuore..........come sapete abbiamo 2 bimbi biologici....ma l'affido che abbiamo avuto pur complicato che sia stato...ci ha fatto capire che nn c'e' nessuna differenza nel donare amore.....e' uguale sia per affidato, adottato o naturale....e nn venite a dirci il contrario..............................................

  1.  

    ...la domanda che più ci viene rivolta dalla "gente", sia la gente comune sia quella più o meno' addentro è "Fate differenze fra vostro figlio e i bimbi in affidamento?".

    Forse qualcuno ce lo ha chiesto anche quando eravamo da Riccardo e Roberta.

    Kau è arrivata da noi quando non avevamo figli, eravamo molto depressi per questo e avevamo una voglia matta di avere dei bambini per casa e di aprirci alla vita: lei aveva un enorme bisogno di famiglia, di genitori e noi quello siamo per lei. Lei è la nostra prima figlia, praticamente, anche se per noi è molto chiaro che un giorno tornerà con la sua mamma che è presente, "funziona" abbastanza e comunque se una volta era molto trascurante, ora che Kau è più grande e più autonoma questo incide meno e si nota meno.

    Con lei ci siamo sperimentati per la prima volta nel ruolo di genitori, è stata la prima nipote per tutti i nonni, lei ci ha sempre chiamati papà e mamma in pubblico (in privato siamo "Mà" e Andri); per lei io ho lasciato il lavoro definitivamente, abbiamo arredato la cameretta, insomma... è una figlia a tutti gli effetti. Di lei noi parliamo dicendo "nostra figlia": qualcuno può smentire?

    Noi ci alziamo di notte quando sta male, noi la seguiamo nella scuola, andiamo a parlare ai prof e alle cene di classe, andando in giro compriamo quella cosa lì che può farle piacere, invitiamo le sue compagne, sappiamo il suo piatto preferito e la musica che ascolta, capiamo al volo quando sta dicendo una bugia o quando tiene nascosto qualcosa, sulla nostra spalla piange quando il ragazzino che le piace non la guiarda o quando qualche cattivo la prende in giro perchè è marocchina o in affidamento.

    Con noi, nel senso "facendo famiglia con noi" lei sta sbocciando piano piano e tirando fuori le sue qualità, con noi sta diventando una persona in gamba, pur con tutte le sue difficoltà e i suoi limiti.

    Questo è essere genitori, essere figlia.

    Poi c'è Marco che per lei è il fratellino e lei per lui è sorella. E' adottato, ma neanche ce ne ricordiamo.

    Con Elisa il discorso è stato diverso: si è fermata con noi poco tempo, si sapeva già dall'inizio, aveva una mamma MOLTO presente, invadente e distruttiva: non abbiamo voluto nè potuto farle da genitori, anche se poi di fatto così è stato e non abbiamo fatto differenze fra lei e gli altri due.

    Ivan: anche lui è praticamente nostro figlio. Gli voglio bene dal profondo del cuore fin dal primo momento in cui l'ho visto, proprio come se lo avessi partorito. Resterà con noi tantissimo (si suppone...), questa "genitorialità" non può che aumentare col tempo e con la condivisione della vita quotidiana.

    Lunedì conosceremo P. e mercoledì D.: credo che anche per loro sarà lo stesso; ormai conosco sia me che Andrea: siamo due chiocce, chi entra in casa nostra trova una mamma e un papà.

    C'è da dire che a volte questo manda in crisi i bimbi, perchè non sono abituati ad un amore caldo e tenero (seppur fermo) come quello di due genitori, ma soprattutto non conoscono l'amore "nonostante tutto e sopra a tutto" perchè generalmente nelle loro famiglie manca, l'amore incondizionato che ama da vicino (e non a distanza), l'amore che si sacrifica anche se i cognomi sono diversi, l'amore che si dona senza tregua, che ama punto e basta.

    Ecco: L'AMORE CHE AMA PUNTO E BASTA. Questo fanno i genitori.

    ... e solo se ti poni come genitore trovi la forza di ricominciare ogni giorno da capo.

    Manu


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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime27 Nov 2004 modificato
     

    la domanda che più ci viene rivolta dalla "gente", sia la gente comune sia quella più o meno' addentro è "Fate differenze fra vostro figlio e i bimbi in affidamento?".

    Forse qualcuno ce lo ha chiesto anche quando eravamo da Riccardo e Roberta.



    Questo qualcuno se non ricordo male, sono io...non intendevo nel dire differenze riferirmi a quelle differenze che ci si pensa subito con il suono di questa parola. Sicuramente, io mi riferivo al fatto che è piccino, che è vs. a tutti gli effetti e che non devi condividerlo e gestirlo con visite dei genitori, fratelli, zii e nonni e ass. soc. che è vs e basta, non è un' affido!



    La ns. piccola, è con noi a tempo pieno da poco meno di sei mesi, l'ho conosciuta prima in maniera diversa come ho conosciuto i suoi genitori in maniera diversa due anni prima che venisse da noi.

    I suoi genitori sono presenti e lo sono sempre stati, anche se a loro modo, e io voglio a lei un bene immenso, fa parte della mia famiglia e della mia vita, è una componente importante della mia vita, nonostante non la sento "MIA FIGLIA", e nonostante tutto io mi sento però una mamma, perchè faccio tutto quello che farebbe una mamma, e la amo come una mamma pur con la consapevolezza di sapere che non è mia figlia.

    Non mi importa cosa dicono gli altri, cosa dice la ass. soc. per ora questo è quel che sento.






  2.  

    ... sì, sei tu che mi hai fatto quella domanda, non importa cosa intendevi, volevo solo un aggancio per cominciare il post e mi è venuto in mente quello.

    Per quanto riguarda il fatto che lui è piccino: penso che se accogliessimo in affido un bimbo di 53 giorni, come aveva Marco quando è arrivato, non ci sarebbe assolutamente nessuna differenza.

    Anche perchè poi, onestamente, nel quotidiano, in un certo senso ti "dimentichi" che devi condividerli con altri genitori, cioè, non voglio essere fraintesa: è una cosa sempre presente perchè è insita nel concetto di affido, ma non è che ci stai sempre a pensare, sei spontaneo e basta.

    Ciao

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime28 Nov 2004 modificato
     

    Grazie mille per i chiarimenti

    PS. Spero che la foto che ti ho mandato via internet, ti abbia fatto sorridere e ricordare quei due giorni passati da Riccardo e Roberta, e spero soprattutto che quella mia domanda non ti abbia dato fastidio. Buona notte a presto

  3.  

    Nessun fastidio, anzi.

    Bellissima la foto, GRAZIE!

    Scusa se non ti ho detto niente al riguardo, sono proprio stordita, ma sono giorni molto impegnativi (l'altra settimana 4 colloqui con i servizi, di cui uno di 2 ore e mezza!)

    ... e questa settimana si preannuncia tale: abbiamo da oggi gli incontri con P. in comunità per iniziare a conoscerlo e piano piano avvicinarlo a noi e mercoledì conosceremo D. direttamente a casa nostra... nel senso che se va bene quell'incontro lì, poi può arrivare da noi quando vuole, anche nel giro di pochi giorni.

    Non ci era ancora capitato di portare avanti due inserimenti più o meno in contemporanea e in effetti non è semplice... ma neanche impossibile!

    Ok... vi racconterò con più calma quando li avremo conosciuti, per ora Buona Giornata a Tutti!

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime29 Nov 2004 modificato
     

    sono molto felice per voi, anch'io in questo periodo sto pensando e direi sempre più spesso a un bambino, ma ho molta confusione ancora nella testa e di cosa voglio.

    So che amare, vuol dire" amare " indipendentemente dall'età, razza e sesso, infatti è questa la mia confusione e sto cercando un perchè una soluzione o capire se è solo un pensiero di passaggio, un desiderio che mi manca o che altro.

    Tante volte penso al mio prossimo bambino, e lo vedo piccolo, piccolo da tenerlo in braccio, da sentirlo un pò più vicino come contatto fisico, anche M. la coccolo, la stringo ma lei con il suo fisico così grande è impossibile prenderla in braccio mi sfascia, e tra poco faremo il contrario. Lei vorrebbe venire in braccio, ma sono coccole che non riesco a darle, perchè grande e grossa più di me. Le coccole così le faccio in un altro modo. Basta a volte una carezza per vederle brillare gli occhi e non solo i suoi anche i miei ma...

    In questi ultimi tempi, sento che mi manca qualcosa, quel qualcosa che penso sia un bimbo piccolo. Ho pensato all'adozione ma non per forza sarà piccolo ho pensato a un figlio mio ma non per forza deve essere mio per poterlo avere piccolo, ho pensato a un'altro affido ma nella mia zona non ci sono bimbi piccoli che vanno in affido perfortuna, per loro e nel frattempo medito cosa ho dentro. Certo è una cosa che mi piacerebbe e una cosa che mi manca ma so anche che a molti bambini grandicelli manca una mamma e un papà ed è per questo che ho accettato la mia M. dopo tutto hanno diritto anche i grandicelli di essere scelti, e questo mi fa forte e serena.

  4.  

    E' bello vedere la decisione di Tuttinoinsieme ed il cammino che sta facendo Alissa.

    Due aspetti della stessa realta' ... una realta' tesa all'Amore per i bambini.

    Sono fiero ed orgoglioso di essere vostro amico.


    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime30 Nov 2004 modificato
     

    Si ma aiuto....Riccardo...come faccio a capire cosa c'è davanti al mio cammino, il perchè sento tutto ciò e cosa mi sta succedendo..


  5.  

    E a me lo chiedi?

    La voglia di un bambino piccoo è normale, naturale ... specie per una donna.

    Ti sei già messa in discussione e questo è un bene.

    Hai già una bambina in affidamento e questo ti ha già indirizzata verso una certa strada.

    Che dirti di più?

    Ho piena fiducia in te, nelle tue forze (e di tuo marito) e so che farete la scelta giusta. Lui che ne pensa?

    Quando sono indeciso su quale strada prendere, mi affido incondizionatamente (quindi ogn giorno) al Signore. Lascio che sia Lui a decidere. Mi butto perciò su una strada e se non è quella giusta, sarà Lui a farmi cambiare rotta.

    Hai iniziato l'affido? Prosegui su quella strada. Dai la tua disponibilità per l'accoglienza di un minore. Sarà Dio a mandarti quello giusto ... tu non mettere limiti di nessuna natura, nè di sesso, nè di età, nè di durata.

    Se poi rimarrai incinta ... faremo tutti festa, così come se verrà un bambino in adozione o un piccolo in affidamento ... oppure uno più grande.

    Sempre dono del Signore sarà

    •  
      CommentAuthorstefi
    • CommentTime30 Nov 2004 modificato
     

    Spesso io e mio marito ci diciamo che nella nostra storia (scolastica, lavorativa, di coppia, ecc) vediamo il segno della provvidenza divina. E ci crediamo molto. Qualcuno potrebbe obiettare che è facile credere nella provvidenza, perchè ti toglie la responsabilità di scegliere, ma non è così.

    Sono convinta che nella vita di ognuno ci sia un filo conduttore, in qualche modo indipendente dalla nostra volontà evidente, che bisogna riuscire a scovare e seguire o meglio, accettare di lasciarsi trascinare da esso.

    Noi ce lo stiamo ricordando proprio in questi giorni per motivi un po' più terra-terra (economici) ma comunque importanti per poter realizzare quello che sembra essere il disegno di Dio sulla nostra famiglia. Ma anche in questo caso ci siamo detti: il buon Dio provvederà!

    Per cui Alissa abbi fiducia e capirai qual'è la strada giusta da seguire.

    Tante volte mi sento dire: "Che bravi a prendere un bambino in affidamento, vi ammiro molto". Io ringrazio ma penso sinceramente che nella nostra scelta non ci sia nulla di diverso dalla scelta di chi mette al mondo dei figli, perchè questo è il progetto che Dio ha scelto per noi. Quindi non siamo nè più nè meno bravi di altri (anche se a volte, lo ammetto, ci piace pensarlo!) forse un pochino diversi dalla "norma".

    Per Tuttinoinsieme: vi penso e vi sono molto vicina in questi giorni, spero che tutto stia procedendo bene!

    •  
      CommentAuthorsasaso
    • CommentTime30 Nov 2004 modificato
     

    E' tanto tempo che seguo questo forum, ma non ricordo se ho mai scritto qualcosa.

    Mi presento, sono mamma di due bambini, una adottata ed uno in affido.

    La bambina che è con noi da quando aveva tre mesi e mezzo, ed ora ha 9 anni, l'abbiamo adottata dopo tre anni di affido, ed il bambino, che oggi ha sette anni e mezzo, vive con noi da quando aveva quattro anni.

    Ognuno dei due ha le sue difficoltà, anche se quelle del maschietto sono a volte enormi, ma noi, come genitori, ogni giorno corriamo, fatichiamo, amiamo e ci diamo da fare per aiutarli ad essere sereni, a crescere sani nella mente, nel corpo e nel cuore.

    Forse sono cieca, ma non riesco, tra i miei due "figli" a vedere alcuna differenza.

    Mi inquieto e mi indigno quando qualcuno si permette di dirci che il più piccolo, così problematico, così difficile da gestire e crescere sarebbe meglio che andasse via, che la nostra vita sarebbe più facile, in fondo non è proprio figlio nostro.

    Ma che significa essere figlio?

    Io lo amo, come anche amo la più grande, di un amore sconfinato,

    lo amo proprio così come è,

    anche se non mi lascia dormire la notte,

    anche se devo correre a prenderlo a scuola perchè ha una brutta crisi,

    anche se a volte sono così stanca e sfinita nel caricarmi del suo dolore e della sua rabbia verso il mondo che vorrei dormire per una settimana.

    Come può qualcuno dirmi che non è un figlio anche lui.

    E', come ogni figlio, una freccia che scocca dall'arco, io non so dove. come e quando dovrà andare via per il ritorno alla sua famiglia d'origine, ma posso dire A VOCE FORTE E CHIARA che per lui siamo oggi due genitori in più e che lui per noi sarà sempre un figlio.


  6.  

    Grazie Sandra ... bella testimonianza.

    Un unico messaggio ... forte e chiaro



    E' bello che ognuno dica la sua ... ci arricchisce.

    Uscire dall'anonimato e scrivere sul forum, oltre che leggere, non è segno di volersi mettere in mostra, ma di confrontarsi con gli altri.

    A volte è anche una questione di coraggio ... chi da la propria opinione deve essere pronto anche a subirne le critiche.

    Arrichite con i vostri messaggi il forum, il vostro forum ... darete linfa vitale anche a noi permettendoci di sentorci sempre meno soli.



    Grazie Sandra

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime1 Dec 2004 modificato
     

    Grazie anche da parte mia Sandra! Quello che dici mi incoraggia, mi commuove, mi rallegra e mi fa sentire più forte...insomma un frullato di emozioni e sentimenti. Ti chiedo anche io resta con noi...cosa vuole dire, seguire il forum ma non partecipare? E noi....come facciamo a sapere che ci siete???!!!!

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime1 Dec 2004 modificato
     

    Ieri ho parlato con il centro affidi che mi appoggia e che ha lavorato per il ns. abbinamento con la mia piccola gigante, ho detto per la ventesima volta quello che ho dentro, quello che sento e della mia confusione, della voglia di un piccino e mi hanno risposto che i bimbi piccoli non vanno in affido ma se son piccoli vanno in adozione. Sicuramente non è così, non ne avrete voi ora da abbinare, se dovesse succedere io mi metto in gioco ho risposto.

    L'unico bimbo da abbinare e che ci darebbe subito è un bimbo di 6 anni...ma...qualcosa mi blocca.

    1 - mio marito non è per niente convinto per ora dice no

    2 - da quindici gg. che hanno dichiarato crisi nera nell'azienda in cui lavoro e a gennaio ci saranno dei licenziamenti.

    3 - questa voglia di bimbi ancora più piccini tipo 3/4 anni

    4 - voglia e confusione se affido o adozione

    Insomma molte cose mi bloccano, forse non è il momento è questo il motivo che frena tutto.

  7.  

    Alissa, alissa, come mi ritrovo nella tua bellissima confusione

    La prima cosa che mi viene in mente è dirti di fermarti un attimo e scendere nel profondo del tuo cuore, nel vostro cuore, e ascoltare cosa è che desiderate al di sopra di tutto.

    Ti racconto questa:

    Presentando domanda di adozione, anni fa, noi avevamo dato disponibilità ad accogliere un bambino piccolo (0-3), ma anche con rischio giuridico o con handicap, perchè da una parte ci sembrava che tenere aperte tutte le strade avrebbe facilitato l'arrivo di un figlio tanto desiderato, dall'altra eravamo così ingenui da pensare di poter risolvere tutti i problemi dei bambini.

    Poi durante i colloqui abbiamo incontrato una splendida psicologa (di quelle che proprio sanno il fatto loro!) che ci ha aiutati a capire che noi due in quel momento lì in realtà avevamo bisogno di un bambino piccolo, neonato, sano, totalmente nostro per nascere come famiglia a tutti gli effetti, anche se avevamo già K. con noi. Ci siamo fidati e abbiamo tolto tutte le disponibilità... in pratica abbiamo detto che volevamo un bambino piccolissimo e bon. E' arrivato Marco che tu hai conosciuto e che è veramente il figlio perfetto che ogni papà e ogni mamma può desiderare.

    Ora ti dico quest'altra:

    se non ci fosse Marco non so se noi oggi saremmo qui con Kautar e Ivan ad aspettare D. e P. che domenica e mercoledì proveranno un giorno con noi, sicuramente non avremmo accolto E. per così poco tempo.

    Siamo certi che è lui a darci la forza ogni giorno di buttarci in avventure nuove, devo dire sempre più complesse, è lui a permetterci di fare chiarezza sulla strada da percorrere...

    Perchè è lui che ha colmato il nostro bisogno di un figlio a tutti gli effetti.

    Questo per dirti che è fondamentale ascoltarsi dentro e capire qual è la cosa più importante in questo momento qui, perchè solo così non si rischia di far tacere qualche desiderio profondo ugualmente importante e bello che poi può aprire strade prima impensate o lontane.

    Ti penso con affetto, Manu

  8.  

    Bellissima, profonda e saggia la tua considerazione Manuela.

    Ognuno deve avere delle motivazino che gli diano la forza di andare avanti.

    Io non ho avuto bisogno di un figlio, ma mi ritrovo in quanto dice Manuela perche' le miei motivazinoi sono legate agli insegnamenti datimi da mia madre.

    Quello che penso e' che comunque una persona deve avere delle basi forti su cui poggiare, altrimenti tutto il castello si sgretola se le fondamenta non sono ben salde.

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime3 Dec 2004 modificato
     

    Aiuto, aiuto e ancora aiuto!

    Manu rispondo a te, che concordo con Richy, hai sempre dei saggi consigli e delle risposte valide e davvero che fanno riflettere.

    Ora come ora nel profondo del mio cuore c'è la mia piccola.

    Poi ci sarebbe un'altro piccolo, e poi un' alro ancora...il numero perfetto non è il tre? ma uno di questi piccolo, non perforza neonato, ma piccolo da tenere in braccio da coccolare nel lettino, da portare a passeggio con il biciclettino e che soprattutto stia con me non per per sempre ma che non devo sempre per forza lottare con incontri e modifiche inaspettate, ma forse parlo così perchè in questi giorni qualcosa sì è improvvisamente modificato, senza chiarezza, senza essere ascoltati...disfano e ridisfano sempre tutto gli altri, gli ass. ecco cosa vorrei qualcuno che non viene del tutto gestito ma che posso un pò gestire. Forse basterebbe un'altro tipo di affido, un pò più chiaro, con più linee dritte, per rendermi felice.

    Ma come si fa, non si può scegliersi l'affido, e l'abbinamento non è mai come quello che si desidera, ma spesso non lo sono neanche i figli propri, o purtroppo possono non esserlo più..in futuro e tutti questi pensieri mi fanno riflettere ma mi creano un grande caos in testa.


  9.  

    Non me ne volere Alissa ... non devi vedere l'affido come qualcosa che soddisfi le tue esigenze. L'affido è fatto anche di assistenti sociali e di incontri con i genitori ... non è figlio tuo per quanto puoi sentirlo tale ... non resterà sempre con te per quanto tu lo possa desiderare. L'affido è lottare per dei bambini ...
    Pensa .... se è difficile per un adulto ... pensa quanto lo sia per un bambino. Lotta per loro e più è dura la lotta, più soddisfazione avrai nell'andare avanti.
    Coraggio Alissa, non mollare.
    Dice una canzone "<!-- BBCode Start --><B>Un giorno credi di essere giusto e di essere un grande uomo in un altro ti svegli e devi cominciare da zero.
    Situazioni che stancamente si ripetono senza tempo una musica per pochi amici, come tre anni fa.
    A questo punto non devi lasciare qui la lotta è più dura ma tu se le prendi di santa ragione insisti di più.
    Sei testardo, questo è sicuro, quindi ti puoi salvare ancora metti tutta la forza che hai nei tuoi fragili nervi.
    Quando ti alzi e ti senti distrutto fatti forza e va incontro al tuo giorno non tornare sui tuoi soliti passi basterebbe un istante.
    </B><!-- BBCode End -->

    •  
      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime4 Dec 2004 modificato
     

    Caspita Ric!

    Sei abbastanza vecchio per conoscere questa vecchia canzone di Bennato!


    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime5 Dec 2004 modificato
     

    Infatti non mollo. Nonostante, ogni tanto mi fa compagnia una grossa tristezza che deprime ma fino a che vorra il Signore M. rimane con me.

    Ma che dici Richy, mica mollo tutto son mica matta, neanche il pensiero di un prossimo affido lo mollo, dopo tutto il lottare per arrivarci, e poi vedere la mia bimba sorridere, scherzi mi da la voglia di continuare, ma ciò non esclude di fare un pensierino anche per un figlio addottivo, o no?

    Per ora mi dedico alle mie riflessioni e mi godo la serenità che sprizza in M.

    Oggi è una giornata positiva per lei, e quindi lo è anche per noi.

    Abbraccissimi a tutti