Coordinamento nazionale servizi affidi: ''La maggior parte degli adolescenti in difficoltà da diversi anni è collocata in strutture residenziali: comunità alloggio, gruppi appartamento, comunità educative, comunità di tipo familiare''
ROMA – “La maggior parte degli adolescenti in difficoltà da diversi anni, di fatto, è collocata in strutture residenziali: comunità alloggio, gruppi appartamento, comunità educative, comunità di tipo familiare”. E per questi minori tra i 14 e i 17 anni la percentuale di affidi familiari è la più contenuta. Lo rileva il Coordinamento nazionale servizi affidi, riunito oggi al Centro comunale “Pollicino” per la sua III Assemblea nazionale. Il Cnsa rileva, dall’esperienza e riflessione sul fenomeno, che l’affido di adolescenti “può essere più opportunamente proposto nel caso in cui all’interno della famiglia affidataria siano presenti figli naturali già grandi o più piccoli”. Ma anche gli affidi a “single” hanno registrato successi: “La collocazione di un adolescente presso una persona singola, in particolare se questa ha avuto motivi di conoscenza e rapporto con il mondo dei giovani, presenta particolari aspetti positivi”. Inoltre una scelta del genere “può favorire l’utilizzo dello strumento dell’affido anche per gli adolescenti, proprio perché in un momento di transizione della propria famiglia d’origine il ragazzo potrebbe non essere pronto ad affrontare un rapporto con altre figure genitoriali o con una situazione vera e propria di famiglia”. Quindi la figura del “single” può rivestire per gli adolescenti “il ruolo di adulto che lo accompagna in un periodo di transizione e denso di complessità”. È risultato efficace anche “l’affiancamento familiare per ragazzi ospitati in struttura, non pronti ad accettare una collocazione presso una famiglia affidataria o che abbiano legami intensi, sia positivi che negativi, con la propria famiglia. Attraverso un affido durante i finesettimana o i periodi di vacanza, possono così avere la possibilità di stabilire un legame con persone adulte senza dover nuovamente cambiare la loro sistemazione e organizzazione di vita”. (lab)

Ciao, ben arrivata tra noi.

Bisogna rivolgersi sempre ai centri affidi.