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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime5 Sep 2004 modificato
     

    Da quando A. è qui con noi, di cose ne abbiamo fatte insieme, ma a quanto pare lei non è mai contenta, non è mai soddisfatta, o per lo meno così ci dimostra sempre a noi.
    Neanche le vacanze al mare le sono piaciute...tutto uno schifo...e io e mio marito ci sentiamo sempre di più far parte di quello schifo.
    Da quando i genitori si interessano (apparentemente) di più a lei...noi siamo solo ......
    Quando invece ha e comunque le capisce le sue piccole delusioni con i genitori, torna alla carica con noi, e noi siamo sul suo piatto d'oro. Questo è il periodo che siamo su un piatto vecchio e arrugginito, ma dura un pò troppo questa storia, e a noi inizia a farci passare la voglia di sorridere.
    Noi cerchiamo di farle visitare parchi, zoo, circo, mare, eppure...quello che fa con i suoi genitori e sempre sulle sue labbra...(anche se passa più tempo nei bar che altrove) quando e con loro.
    Sapevamo che era così, eravamo già stati avvisati, ma a quanto pare, non si è mai pronti abbastanza.
    Una delusione dietro l'altra, sembra che quello che facciamo insieme non le interessa, o per lo meno se lo dimentica il giorno dopo.
    Quello che le dai non è mai abbastanza, pretende sempre di più...e a lei quei NO che noi le diamo come risposta non le piacciono.
    E' attaccata alle cose materiali in una maniera spaventosa, quando dico un SI, prendiamone uno, a lei non va bene comunque, neanche il SI perchè uno è poco, in tutto e per tutto, e sempre la solita storia.
    Sembra che le sgridate se le cerchi e poi ci fa esasperare a tal punto che poi sbraitiamo anche quando si potrebbe evitare, ma la pazienza purtroppo crolla.
    Le urla sono ormai quotidiane, e io sono demoralizatissima....sembra che noi siamo quelli, cattivi, che la privano di tutto, che la sgridano sempre, che non le comperano mai niente, che non le diamo mai da mangiare quelle schifezze che a lei piacciono tanto e che tutti i giorni, minuti e ore la mamma le dava, quindi lei è brava, noi i severi.
    Per di più ha lei sempre l'ultima parola, e la lingua troppo lunga, alza persino la voce, e questo a noi ci manda davvero in bestia, entrambi stiamo assumendo un attegiamento più staccato, più duro e più autoritarionei suoi confronti, non so sè è il modo migliore per affrontare le cose, ma non ci resta altro da fare.
    Da sempre risposte, così tanto per dare, senza interesse.
    E' un' opportunista, ogni sua risposta, viaggia con quello che le conviene, e tu dall'altra parte non sai mai se è quello che davvero dice il suo cuore, la sua testa. Questa cosa mi rattrista moltissimo. Non solo perchè lo fa con noi, ma lo fa con tutti e non tutti capiscono e sopportano.
    Ma lasciamo stare gli altri, e il nostro rapporto che ora mi importa e mi preoccupa.
    Chi di voi ha passato un momento simile, chi di voi, mi può incorraggiare.
    Un grazie e una bacio



    Uno in particolare a Francy e la sua fam. che in questo momento stanno sicuramente attravversando un momento davvero triste.


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      CommentAuthorfrancy
    • CommentTime5 Sep 2004 modificato
     

    Ti ringrazio per i tuoi baci!!Ne ho prorpio bisogno ora.

    Comunque credo che la tua bimba abbia bisogno di certezze.

    M. ci diceva sempre che a casa poteva fare questo e quest'altro.

    Noi gli chiedevamo allora se a casa stava bene a vivere come voleva , e lui rispondeva di no.

    Con noi sbuffava sempre per i no e non li accettava , ma quando i no diventavano si non li accettava comunque , perchè andava contro le regole che gli avevamo dato.

    Ma alcune volte ti esasperava tanto con la rabbia che allora cedevi , per vedere poi che lui non voleva più quella cosa perchè se tu gli dicevi si voleva dire che le regole non esistevano più.

    Ultimamente gridava sempre che voleva essere in un posto dove nessuno lo stressasse , nessuno gli dicesse cosa fare , ma quando è stato ora che i servizi gli hanno chiesto come voleva il nuovo posto , ha chiesto un luogo con delle regole da rispettare .

    Sono difficili queste lotte , ma loro hanno bisogno di sapere che ci sono delle regole e che devono essere rispettate.

    MAgari potresti provare con la tecnica contraria, che so , dirle , per una settimana decidi tu come vivere poi vediamo cosa ne ottieni .

    Il mio ho provato a non limitarlo con il cibo per qualche giorno come facevano a casa , con il risultato che è stato male ed ha capito che se gli dicevo basta era per il suo bene.

    Almeno a questo c'era arrivato.

    A presto

    Francy


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      CommentAuthorstefi
    • CommentTime6 Sep 2004 modificato
     

    Carissima Alissa, leggendo il tuo messaggio ho pensato che avrei potuto scriverlo io perchè, per molti aspetti, la situazione che viviamo con il nostro bimbo è simile, con la differenza che (e questa è la cosa che mi fa davvero arrabbiare) i suoi genitori sono delle figure praticamente assenti. Nonostante ciò, il suo desiderio più grande, almeno all'apparenza, è di ritornare con loro. A volte si passano dei periodi duri, in cui sembra che lui faccia di tutto per farci arrabbiare, in cui qualsiasi cosa tu gli chieda è sempre e comunque no...Non è facile e i momenti di scoraggiamento ci sono ma penso che non dobbiamo sentirci in colpa per questo. Anche noi abbiamo imparato ad essere più duri e distaccati per il nostro benessere e, di conseguenza, anche per il suo. Una cosa che ultimamente abbiamo provato e che sembra essere efficace è questa: se non vuole fare qualcosa non insistiamo più di tanto. Ad esempio: "Mi lavo i denti ma non i piedi" e noi, dopo aver insistito un pochino cercando di fargli capire perchè è importante lavarsi i piedi gli diciamo che siamo d'accordo che non si lavi i piedi. Rimane spiazzato e pochi minuti dopo è in bagno a lavarsi denti e anche piedi. Sembra proprio aver bisogno di regole dure, ma poi ha la necessità di contestarle a tutti i costi...Insomma non è facile ma non bisogna demordere. Noi spesso ci diciamo: per quanto male possa stare con noi, gli diamo sempre di più di quanto potesse ricevere stando con i suoi genitori. E questo ci aiuta un pochino ad andare avanti con fiducia e tolleranza nei confronti della nostra incapacità di capire e delle nostre debolezze

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime7 Sep 2004 modificato
     

    Grazie, mi sento un pò meglio, anche oggi mi ha provocata come ogni giorno, ma io devo resistere a non rispondere a non andare dietro alle sue parole l'ho promesso a me stessa e so che con fatica posso farcela, devo per non creare polemiche per non scendere ai suoi livelli...ma spesso la pazienza viene superata dal nervosismo dal limite di oni sopportazione, ma oggi mi sento più ottimista, più forte, con meno voglia di urlare, ma voglio solo dedicare le mie forze alla pazienza.




  1.  

    Ciao Alissa... sappi che anche se in qs periodo scriviamo poco-niente, ti siamo molto solidali.

    Anche noi abbiamo vissuto e viviamo le stesse tue situazioni, d'altra parte quando accogli dei bambini che non hanno mai avuto dei confini o li hanno avuti senza capirli (solo percosse, per esempio) il rischio è proprio quello che alle prime regole, anche minime, corrisponda la ribellione o la provocazione.

    Inoltre c'è tutto l'aspetto dell'amore che entra in gioco: io penso che la tua bimba si senta amata da voi come forse mai è stata amata, che stia sperimentando una forma di amore e di affetto a lei sconosciuto, quindi può darsi che debba riassestarsi e familiarizzare con questa nuova dimensione.

    Poi c'è il famoso "buco nero": la nostra grande, ad esempio, non ha mai abbastanza di nulla, pur essendo con noi da qs 5 anni. Vuole, chiede, prende, mangia, chiede ancora... non uno, ma almeno due se non tre, di tutto, di più, ancora... all'infinito, a cercare di colmare un vuoto enorme.

    Però i risultati ci sono alla lunga, piano piano, con tantissimissimisssima pazienza e senza mollare.

    Ogni tanto adesso lei comincia a dire:"Bèh, qs lo prendiamo domani perchè oggi ho già avuto quello" oppure "E' giusto educare i figli così come fate voi, perchè altrimenti qd hanno una famiglia non sanno come fare".

    Scusa la fretta, ma è un periodo faticoso anche per noi; volevo solo dirti di non preoccuparti più di tanto, l'importante è che voi siate il più possibile sereni nel proporle qualunque cosa, le regole, i no, i sì e tutto il vostro amore.

    Ti pensiamo, ciao!

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime10 Sep 2004 modificato
     

    Grazie di cuore, ora sto meglio, sicuramente, qualche volta ho sbagliato con lei e sbaglierò ancora, ne sono convinta, ma starò molto più attenta.
    Es. alle volte mi sento come dire "stretta", con me stessa, nella mia casa, con mio marito, e quando ho questa sensazione poi mi spiace, in fondo non è colpa sua, e io mi sento subito come...sporca dentro, sporca per quei pensieri nei suoi confronti. Abbiamo vissuto 7 anni soli io e mio marito, con tutta la liberta nel fare e disfare, andare e venire, eravamo solo noi, parlavamo solo noi, noi i nostri amici, la fam, il nostro volontariato in comunità, ma comunque sempre noi due, fino a quando abbiamo scelto di essere affidatari, e ora che la vita è cambiata, ora siamo in tre, una bimba grande, dove c'è sempre una botta e risposta, e qui che mi sento alle volte stretta...ma poi passa subito per fortuna, e anche i miei sensi di colpa, perchè so che le voglio comunque bene, forse tante volte sono così per autodifesa perchè so che lei è di passaggio, che prima o poi, in breve tempo ci dovrà salutare, non so se sia anche questa, ma involontariamente per me succede proprio questo.
    Accogliere, solo ora che lo sto facendo capisco cosa significa, cosa vuol dire, quanto vale, e alle volte quanto chiede, ma so anche che accogliere, vuol dire anche ricevere, anche se molto più raro è il ricevere, almeno per ora, ma mi carico di ciò...per andare avanti con convinzione delle mie scelte, ti abbraccio, e insieme a te, tutto il resto....Alissa

  2.  

    Ciao carissima.

    Mi sembra di rivivere i pensieri e le sensazioni che vivevo i primi tempi del nostro primo affidamento...

    Accogliere è una cosa complicata, anche se bellissima.

    Accogliere un bambino in affido non è come fare volontariato: io e Andrea ce lo ripetiamo sempre; significa condividere veramente TUTTO... te stessa, tuo marito, i tuoi figli se ci sono, la tua casa, il tuo spazio privato, il tuo tempo, le tue vacanze, i tuoi amici, i genitori, i nonni, i parenti, la tavola, il bagno... TUTTO, TUTTA LA VITA. Non è uno scherzo.

    Forza, ti pensiamo.

    Noi abbiamo imparato a gioire delle cose piccolissime che capitano, dei passi minimi che si fanno, abbiamo imparato anche a lasciarci scivolare addosso un po' di più le provocazioni e le tensioni, anche se sono tante ancora le volte in cui mi verrebbe (o mi viene proprio) da piangere per qualche delusione o perchè vediamo che l'egoismo (= sopravvivenza) di fondo di questi bimbi è duro a crollare.

    Anche io mi dicevo e mi ripetevo che tanto K. era solo di passaggio e dietro questa cosa mi difendevo nei momenti di maggior difficoltà, ma ti confido che quando si è trattato di scegliere tra lei e il mio lavoro non abbiamo avuto il minimo dubbio e abbiamo scelto lei (altro che di passaggio, dunque!!), poi per la seconda me lo sono ripetuto molte meno volte, adesso col terzo non mi capita più, anzi, è con noi da solo 7 mesi, ma ne sono già innamorata dal profondo.

    Certo, ci ha aiutati in questo la profonda unione tra noi due, la certezza che insieme siamo una squadra invincibile perchè l'amore che ci lega può superare qualunque difficoltà... con l'aiuto del buon Dio, certo.

    Al di là dell'orientamento specifico, che può essere condiviso o no, c'è un bel libro che ci ha offerto validi spunti di riflessione: Luigi Giussani, Il miracolo dell'ospitalità, Piemme.

    Alla prossima! Buona notte.

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime14 Sep 2004 modificato
     

    Grazie, per i consigli per la forza e per le parole,

    venerdì vado alla ricerca del libro un bacio Alissa

  3.  

    Cara Alissa, purtroppo il gioco perpetrato fa parte delle strategie adottate dai bambini. Va anche capito che sono sempre pronti a idealizzare i propri genitori. Laddove c'e' uno strappo defintivo (come nelle adozioni), l'unico appiglio sono le persone che lo/la opsitano, ma nell'affido è così ... il genitore, per quanto negativo sia, è sempre idelizzato e difeso e di contro l'affidatario è visto, talvolta, come l'ostacolo tra il bambino e la propria famiglia. Leggendo che viene da voi quando ha problemi con i suoi, mi si è aperto il cuore ... significa amore, significa che pur non avendo smesso di lottare per un suo rientro in famiglia, vi considera come la sua alternativa migliore e forse l'unica possibile. Per aiutarli veramente bisognerebbe spesso chiudere i rapporti con la famiglia naturale, ma non sempre e' possibile e non sempre è giusto.
    Le sgridate ... vi mette alla prova per vedere il vostro grado di pazienza. Se superate la prova si vicina di piu' a voi. Il nostro S., come sai, è arrivato quasi ad ammazzare Roberta ... popi si è calmato, ma ci ha fatto vedere i sorci verdi!
    Vi vede severi? Bene. La severità la percepisce come negativa a causa di quanto le è stato isegnato dai genitori. Sta a voi farle capire che le regole sono giuste e servono nella vita. Fatele vedere degli esempi. Potreste portarla a Torino a Tuttinoiinsieme ... potrebbe vedere che non è la sola nella sua situazione e certamente l'amore che regna fra loro, nonstante l'affido e le regole, è positivo. Paralare co altri ragazzi con la sua stessa esperienza l'aiuterà senz'altro. Ti direi di venire da noi, ma lo sai già ... la nostra porta è sempre aperta. Per tutti.
    Il fatto di farti arrabbiare e di provocarti è anche un tentativo per farti mollare. Nella sua testolina crede che se tu la mandi via torna dai genitori. Prova a spiegarle che non è così. S. e M. hanno 9 case famiglia alle spalle e quest'estate il loro racconto ha aiutato un bambino che non voleva adattarsi con noi.
    Bellissimo l'intervento di Stefi.
    Non meno belli quelli di Tuttinoinsieme. L'Amore smuove le montagne

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime18 Oct 2004 modificato
     

    Prima di tutto ben tornato....sono felice...
    La pazienza...credimi ne ho, penso non troppissima, ma molta, e quel pezzo che manca per arrivare al non troppissima non vuol dire che la maltratto o le dico cose cattive, anzi!
    Non vuol dire che la voglio "rispedire", e di questo ho già parlato anche con lei....Lei è con noi, e fa parte di noi, vorrei solo mi facesse urlare meno, ma sembra proprio che a lei piace e vuole o mi provoca apposta per farmi urlare, e allora sai che sto facendo ora, non urlo più! Le parlo anche se sembra che lei non sente invece so che sente, uuuu se sente, sente tutto e percepisce tutto.
    Ma credimi alle volte i nervi salgono, salgono salgono...tipo stupidata di oggi ore otto del mattino, sta salendo in auto con me (l'accompagnavo a scuola), mio marito le dice, fai attenzione perchè la macchina non è un gioco, lei è altro che maldestra, ma non è questo lo sono anch'io un pò un disastrino, è la sua risposta che irrita, che è stata, "ma a me non me ne frega niente della macchina, cavoli tuoi". Io ero già sul punto di urlare, ma l'ho sgridata, le ho detto che se lo dice un'altra volta l'accompagno alla fermata dell'autobus e che bisogna aver rispetto sia delle persone che delle cose, che si sono comprate e ci servono tra l'altro molto. Questo è un'esempio che già dal primo mattino, ti giurò si becca una girata. Comunque un difetto bruttissimo che ha in tutto e per tutto e con tutto è il menefreghismo, lei tratta tutto male, e non so come modificarla un pochino.

  4.  

    Ciao carissima, ti scrivo sempre volentieri perchè ti sono molto solidale.

    Quando K. è arrivata da noi aveva 8 anni ed era molto simile alla tua bimba: trattava male persone e cose, si beccava sgridate dalle 7 del mattino alle 10 di sera, rispondeva, scappava, ecc...

    Per quanto riguarda la macchina, beh, noi avevamo la macchina nuova di pochi mesi e lei ha strappato a morsi uno dei poggiatesta. Poi, di punto in bianco, se ne usciva con frasi o bigliettini incredibili che avevano il potere di cancellare tutto il risentimento e il dolore in noi e di farci innamorare di lei giorno dopo giorno.

    Non sto a fare l'elenco di tutte quelle cose che ci ha combinato, più o meno grosse, più o meno gravi... devo dire che non me le ricordo neanche più. Quello che ricordo sono i periodi di assoluto "muro" verso di noi, che coincidevano con i periodi in cui la sua mamma andava in Marocco per un po' (settimane intere); allora K. era da noi come in pensione... assoluto mutismo se non per chiedere qualcosa, assenza dalle stanze comuni se non per mangiare ecc. Forse perchè si sentiva orfana e doveva giocare questo ruolo fino in fondo, forse perchè il confronto in quella situazione lì era troppo forte, non so, fatto sta che io e Andrea stavamo malissimo e non riuscivamo a sbloccarla fino al ritorno della madre in Italia. Poi tutto tornava come prima, anche se magari continuavano a non vedersi.

    Poi ad un certo punto... la quiete dopo la tempesta. Non so quando, ma è successo di colpo.

    Aveva provocato fino in fondo, ci aveva provati in tutto e per tutto... poteva rilsassarsi.

    Sicuramente ha trovato in noi oltre che affetto anche tanta fermezza e forza: ha sperimentato che i suoi attacchi, per quanto violenti e cattivi, non facevano vacillare minimamente la nostra unione (per diverso tempo lei ha tentato di dividerci) nè facevano vacillare noi come persone... in poche parole, siamo stati più forti della sua rabbia, del suo senso di abbandono, della sua sofferenza e solitudine. Ogni volta cercavamo di ricondurre con lei ogni episodio al suo stare male, dargli un nome (rabbia, dolore, delusione...) e leggere il suo comportamento alla luce della sua storia e abbiamo imparato con lei ad accorgersi un attimo prima delle sue crisi e avvertirla: "attenta, sta per succedere che la mamma va in Marocco e tu ti chiudi... facciamo qcsa per evitarlo?" per esempio.

    Abbiamo fatto una marea di errori e ne facciamo ancora, però forse abbiamo trovato il modo giusto per stare insieme ed adesso lei è una ragazzina di 13 anni con dei buchi che non colmerà mai, con degli aspetti caratteriali che si porterà sempre dietro, che ancora tante volte mi fa cadere le braccia o urlare, ma di cui andiamo fieri perchè sta dando tantissime soddisfazioni e gioie che mai avremmo osato sperare ed è di valido aiuto con gli altri bambini che via via stiamo accogliendo. E' lei stessa a dire a chi le chiede di raccontare la sua esperienza con noi "Sono io che ho lasciato aperta la porta di casa dietro di me": è vero, è grazie all'esperienza con lei che abbiamo accolto E. ed I. e nei prossimi giorni la nostra famiglia aumenterà probabilmente di due.

    Forse ti ho annoiata, mi sono dilungata un po', ma mi sembra bello che le lacrime che abbiamo versato noi e il sangue che abbiamo sputato in certi momenti possa essere di aiuto a qualcuno.

    Un ultima cosa: Riccardo ti dice di portarla a trovarci... a parte il fatto che magari riusciamo a combinare di vederci, però in effetti magari potrebbe essere utile uno scambio di idee con K.

    Pensiamoci!

    Coraggio, non mollare mai!

    Manuela

  5.  

    L'intervento di Tuttinoinsieme è profondo e chiarificatore.

    Chi si avvicina all'affido si potrebbe anche spaventare ... ed io devo affrontare tutto cio'? E se non ce la faccio?

    Certo, ci vuole Fede, Forza, Coraggio per andare avanti e non tutti ne sono in grado. D'altra parte questo portale è nato anche per questo: far capire alle persone a cosa vanno incontro, senza falsità. Meglio che non inizino piuttosto che abbandonino facendo ancora piu' danni. Compito che ognuno di noi che scrive sul forum è appunto quello di far capire, ma anche quello di essere vicini e sopratutto tranquillizzare.

    I problemi piu' grossi poi si risolvono. Basta volerlo con il cuore e le capacità vengono fuori, inaspettate, repentinamente ... quando meno te lo aspetti e quando sei vicino a gettare la spugna.

    Anche noi a gennaio avevamo fatto un appello per trovare qualcuno che accogliesse uno dei nostri ragazzi ... sono contento che l'appello non sia stato accolto.

    Non è una passeggiata avere a che fare con lui, ma ci sono discreti risultati che ci gratificano ed è proprio grazie a lui che i servizi sociali ci hanno fatto una marea di complimenti acquisendo maggior fiducia in noi e dandoci la possibilità di aiutare un numero maggiore di bambini.



    Tuttinoinsieme dice "Abbiamo fatto una marea di errori e ne facciamo ancora" ... questa è la giusta maniera per porsi nei confronti dell'affido.

    Quanti errori abbiamo fatto noi in questi 18 anni ... e quanti ne faremo, ma il cercare di non sbagliare e di migliorarsi, specie confrontadosi con gli altri, ci aiuta ad essere un pochino piu' bavi ogni giorno a tutto vantaggio dei nostri bambini.

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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime19 Oct 2004 modificato
     

    Grazie di cuore, grazie per tutto per tutto quel tanto che fate, mi basta leggervi per sentirmi in forma per sentirmi forte.

    Mi sta capitando una cosa strana, ho la netta sensazione quando vi leggo di avervi al mio fianco, mi immagino un cerchio e voi siete intorno a me e io naturalmente, con voi siamo quel cerchio, non vedo i volti, ma mi immagino il vostro corpo, anche se senza una precisa immagine, ma immagino il vostro cuore, soprattutto lo vedo e lo sento vicino al mio, e come se vi conoscessi da molto, sapete, come quei cerchi che si fanno quando si vanno agli incontri con l’Anfa, non so se ci siete già stati, ma da noi facciamo così, ognuno racconta la sua esperienza, i suoi problemi, le sue gioie, solo che non conoscendo sempre tutti, magari sei un po’ meno lanciato di quanto lo vorresti essere, ecco io con voi, sto bene, riesco ad avere anche quei lanci, senza timore, a esprimere ed esternare tutto quello che sento dentro e questo mi rende particolarmente serena, mi ritorna il sorriso e tutto d’un fiato sembra che divoro questo computer con gli occhi per leggervi.

    Grazie, grazie a tutti.



    Tuttinoinsieme noi siamo disponibilissimi a conoscervi, anzi è fantastico