Ma come si fa a sprecare (che poi sono queste le notiziole che vendono...) carta stampata su una gonnellina di una Rom che fa scandalo, quando c'è invece da esser contenti che una ragazzina Rom frequenti la scuola? Sono ben altre le questioni che andrebbero , forse, affrontate se proprio si vuol parlare di Rom. I minori che chiedono la carità senza una tutela. Che spesso non hanno un'istruzione minima. Le giovani ragazzine prematuramente incinte e con in braccio il neonato della cugina, per commuovere i passanti. Le violenze del maschio verso la convivente e i successivi

tristi abbandoni di donna e figli per una più giovane. E via dicendo. Sappiamo che ciò fa parte di una cultura ma, se si ha il coraggio di aprire una finestra; meglio ancora se si ha il coraggio di aprire un dialogo con loro... è di questo che si deve parlare, dato che ci sono spazi di convivenza comuni. La nostra esperienza di accoglienza di una ragazzina Rom e di una "sinta" non sono state semplicissime però ci son servite per mettersi al fianco di..., a capire dal di dentro..., a lasciare un segno, forse piccolo, affinchè loro abbiano gli strumenti per decidere il meglio per la loro vita senza dover sempre subire la legge del clan. Diana