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      CommentAuthorninanina
    • CommentTime18 Apr 2004 modificato
     

    giovedì e venerdì sono stata a Roma ad un convegno organizzato dalla provincia e da telefono azzurro intitolato "il diritto del bambino alla famiglia", tra i vari argomenti si è parlato della famiglia professionale come esperienza che si sta sviluppando nella provincia di Milano. ci sono vari soggetti: il minore, la famiglia di origine, la famiglia professionale che è una famiglia "normale" ma nella quale si cercano capacità come lavorare in rete con gli operatori, coerenza, conoscenza dei propri limiti, famiglia alla quale viene offerto un percorso di formazione preliminare all'accoglienza e successivo ad essa in modo da poter creare con gli altri operatori (es.assistenti sociali psicologi) un percorso sostenuto e controllato utilizzando un diario come strumento di lavoro. a fianco di questi soggetti vi è una cooperativa che rappresenta la famiglia professionale e la difende, vi è un tutor che che la sostiene e supervisiona 24 ore su 24. il tutto nell'ottica di una gestione integrata tra i vari soggetti, che sono tutti sullo stesso piano. al momento è stato riferito che la retta per la famiglia professionale è pari alla retribuzione del referente professionale.
    che ne pensate?

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      CommentAuthordibe2
    • CommentTime19 Apr 2004 modificato
     

    Francamente non riesco a cogliere la differenza.

    Scusate ma queste famiglie professionali che cosa avrebbero di diverso dalle famiglie affidatarie "non professionali"?



    Credo che nessuna famiglia affidataria si sia mai rifiutata di collaborare con i servizi sociali, anzi...

    E i servizi dovrebbero mettersi a fare quello che fino ad ora spesso non fanno? cioè lavorare CON le famiglie (vedi collaborare)? ne dubito. perchè dovrebbero?



    E la fidura del Tutor (parola che va molto, troppo, di moda) che ruolo avrebbe? controlla che le famiglie gestiscano professionalmente bene i minori affidati? ma bravo! e come fa? Controlla che le orecchie siano pulite, che mangino cibi sani e genuini, che non vedano troppa televisione, forse piazzerà dei microfoni e delle telecamere (Grande Fratello insegna) per controllare che la sera recitino la preghiera e venga loro dato il bacino della buona notte. Oppure farà scirvere ai ragazzzi delle relazioni o semplicemente li interrogherà. BOH!!!!

    Le famiglie professioanli, come tutti i lavoratori, avranno inoltre diritto alle ferie e alle altre feste comandate. Quindi i bambini periodicamente andranno altrove?

    Se poi la differenza è solo quella della retta più elevata data alle famiglie professionali allora

    diventiamo tutti professionali, chi ce lo fa fare! O no?



    Non riesco proprio a capire che bisogno ci sia di professionalità in un ambito dove, lo sappiamo bene, la professioanlità non è sufficiente e dove quelli che si sbattono non sono quasi mai i "professionisti" che staccano alla fine del loro turno di lavoro e se sono in pausa non si alzano dalla sedia a sdraio nemmeno per separare due dei loro ragazzi che fanno a botte (vero, Riccardo?).



    Dietro a questa proposta (perchè di proposta si tratta o è già attuata?) ci deve essere qualcosa di più. Pensiamo a quanti riuscirebbero a "mangiarci".



    Mi viene da "gomitare " (come direbbe mia figlia)!!!



    dibe.




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      CommentAuthorSimone
    • CommentTime19 Apr 2004 modificato
     

    Come una persona famosa diceva ... "E necessario che cambi tutto affinche nulla cambi" ... e cosi anche i nostri politici. Tutto passa attraverso riforme epocali, e mai nessuno invece pensa che forse prima di fare riforme proposte o quant'altro è necessario capire come stanno e funzionano attualmente le cose.



    Mi associo completamente a quanto detto da dibe2, oggi risolviamo tutto con i TUTOR!!!, ma credo che nell'affido come nella scuola come in amltri settoti, sia importante far funzionare al meglio ciò che già è presente, assistiamo adeguatamente le famiglie affidatarie, creiamo dei percorsi dove i veri soggetti GESTORI ... i servizi ... guidino e supportino il PATRIMONIO COMUNE ( le famiglie affidatarie ) a un approccio corretto al mondo dell'affido. Dopo di che va bene tutto, famiglie professionali, tutor ... ma prima se non facciamo funzionare quello che c'è come pretendiamo di cambiare o evolvere ?

    Poi non mi voglio addebtrere in problematiche di tipo economico, altrimenti tutto ciò che proviamo a fare ed a dire non ha veramente alcuna ragione di esistere.


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    Dibe ... ci sei andata giu' pesante ... ma condivido

    Dicevo già in un mio precedente post sull'argomento che non sanno più dove sbattere la testa ... sono tantissimi i bambini che hanno bisogno di affido e pochissime le famiglie che li vogliano prendere. Di contro nascono come funghi le case famiglia con prezzi molto alti per le amministrazioni comunali.

    Quindi ... si cerca di risparmiare sulle case famiglia utilizzando le famiglie e si cerca di far aumentare le famiglie allettandole con proposte di guadagno tali da far loro accarezzare l'idea di lasciare il proprio lavoro e mettersi al servizio del comune.

    La collaborazione con gli assistenti sociali a quel punto ci sarebbe, perche' i servizi avrebbero in mano un'arma piu' potente: le famiglie viste quasi come dipendenti comunali i cui capi sono proprio i servizi sociali ... cosi' precluderebbero la possibilita' (onde evitare il "licenziamento") alle famiglie di trovarsi in disaccordo con i servizi stessi.

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      CommentAuthorninanina
    • CommentTime20 Apr 2004 modificato
     

    è stato detto che a Milano le famiglie professionali sono state create per dare una risposta alle situazioni più critiche:

    - per adolescenti sottoposti a provvedimenti penali

    - per ragazzi portatori di patologie psichiche

    - per minori provenienti da adozioni o affidamenti falliti

    è stato detto che sono poche le famiglie volontarie disponibili per "l'utenza difficile" e che l'affido come soluzione temporanea è un istituto che in Italia non si è sviluppato, diversamente dall'adozione, sia per reticenze da parte dei genitori naturali in quanto è insito nella cultura italiana l'idea di potestà genitoriale come potere sul figlio, sia per la tendenza delle coppie italiane a voler che l'affido diventi adozione.

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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime20 Apr 2004 modificato
     

    Ciao io abito, non molto lontano da Milano, e anche nella mia città c'è questo tipo di discorso, FAMIGLIE PROF. ma per certo so, almeno nella mia città che non sono retribuite, ma hanno una misera retta di 250 max 300 euro, non hanno nulla di diverso da noi normali genitori affidatari, anzi casini, su casini perchè ci sono più voci in capitolo, molte persone in mezzo e tanta confusione...non so se sia così ottima come soluzione, so soltanto che per lo meno forse sei meno abbandonato al tuo destino ma hai qualcuno anche che collabora con te, un gruppo con un tutore, una psico, una ass. soc. e un'educatrice questo gruppo collabora, o spero.

    Sai io mi sento spesso abbandonata, lotto per una semplice telefonata, come penso tutti voi..

    Domenica è successa una cosa penso importante nell'incontro con la bimba e i suoi genitori, lunedì cioè ieri ho tel 14 volte all'ass. sociale, ho lasciato anche detto di richiamarmi, oggi l'ho cercata per altre 5 volte, sono sicura che c'era il 1000 per 10 perchè lo so per certo, aveva nel suo ufficio un colloquio eppure si è spacciata per quella che non c'era, ho spiazzato chi mi ha risposto con voce anche incazzata, dicendo che sapevo benissimo che c'era e che avevo urgente bisogno di parlarle, non delle banane nel frigo che stanno diventando nere, ma della bimba, e di cosa è accaduto, ho raccontato qualcosa a quella tizia al telefono e mi ha detto che riferiva e mi avrebbe fatto richiamare, voi l'avete sentita io no!

    Ecco almeno spero che queste fam. professionali hanno un pò più di noi di fortuna anche solo a essere ascoltati. sono incavolatissima

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      CommentAuthorAss.
    • CommentTime20 Apr 2004 modificato
     

    Ciao Alissa, sono Diana e non potevo leggere quello che hai scritto tenendo ferme le mie dita. Non si può accettare, Alissa, un trattamento del genere! Io non so se per te è il primo affido ma... o lo è e ne approfittano alla grande oppure hai beccato proprio tu quella che è meglio che vada a vender angurie.

    Se, come credo, la bimba è prima di tutto affidata al servizio, sono LORO i responsabili. E, se è da tempo che tu sei trattata in questo modo credo ci voglia il coraggio di "barare" e riportare la piccola dall'anguriara. Si spaventano, sai, se si sentono dire che gli si restituisce l'affido, se da quel preciso momento in poi non si cambia regime! Io e mio marito abbiamo rischiato, una volta, e abbiamo ottenuto finalmente la giusta dignità, per noi, e per il ragazzino che avevamo.

    Un abbraccio e fammi sapere.

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      CommentAuthorLory
    • CommentTime21 Apr 2004 modificato
     

    Ha ragione Diana, ha ragione da vendere.......... purtroppo anch' io mi sento calpestata nei diritti, ma soprattutto calpestano loro, i bambini. Sono settimane, mesi, anni che aspettiamo che il Tribunale si degni di rispondere alla proposta avanzata dai Servizi di sospendere i rientri in quanto dannosi per i bambini, ma di settimana in settimana il tempo passa inesorabilmente senza che nessuno possa farci nulla, non sono servite le lettere, non sono servite le telefonate.

    Ora abbiamo fatto noi una scelta: tempo fino al 30 Aprile e se nessuno risponde consegneremo i bambini ai servizi e considereremo l'affido concluso.

    Sono quasi cinque anni che vivono con noi, sono diventati parte di noi, abbiamo condiviso insieme gioie e dolori, hanno fatto tanti, tanti, tanti, progressi, ma quanta fatica dover affrontare tutto sempre da soli: gli attacchi della famiglia, le interferenze degli amici della famiglia, le lettere piene di ingiurie che ci arrivano a casa e le pressioni psicologiche sui bambini non non sanno più quale sarà il loro futuro prossimo.

    Ho partecipato anche quest'anno al 5° corso di formazione per famiglie affidatarie e mi sono resa conto che tutti i relatori che si sono susseguiti per parlare dell'affido e dei diritti dei bambini, spesso raccontano favole.......... perchè purtroppo la realtà e un'altra, ben diversa, altro che diritti rispettati!!!!

    Tutti sanno che quella è la teoria, la pratica è diversa e se provi a dire cosa ne pensi ( cosa che puntualmente cerco di fare ), ti senti dire che non bisogna spaventare le famiglie che vengono per avvicinarsi all' affido perchè sono già così poche e ti inviano messaggi non verbali per farti capire che è meglio, certe cose non dirle.

    Mi dispiace ma non ci sto, se la nostra famiglia ha retto per tutti questi anni è proprio perchè ci eravamo preparati al peggio perchè ho voluto sapere dalle famiglie che facevano o che avevano fatto questa esperienza quali erano i problemi che avremmo dovuto affrontare con i bambini e magari anche con i nostri figli. Mi è stato di grande utilità infatti con loro, con i bambini, forse è andata meglio di come ce l' aspettavamo, ma non eravamo altrettanto preparati sull'inefficenza, alla superficialità e al menefreghismo delle persone che ruotano intorno alla gestione dell'affido ( Servizi, Tribunale, Comune). Ora basta, ci duole il cuore, sappiamo che in qualche modo anche noi come gli altri daremo una delusione grande ai bambini prima di tutto, ma noi non siamo infallibili, ne onnipotenti e da soli non ce la facciamo a vedere e a contenere la loro rabbia tutti i giorni senza riuscire a far niente affinchè le cose cambino.

    Questo non significa che non faremo mai più esperienze d'affido, ma se mai ci sarà una prossima volta, le cose dovranno essere chiare e messe per iscritto tutte fin dall' inizio e quando non vengono rispettate non aspetteremo più cinque anni per dire BASTA!

    Scusate lo sfogo, speriamo di non essere ancora rimproverata perchè così si spaventano le famiglie che hanno intenzione di avvicinarsi all' affido, ma io credo che è bene che certe cose si sappiano PRIMA.

    Rimango comunque dell'idea che questa esperienza è stata ed è tutt'ora la più grande ricchezza che poteva capitare alla nostra famiglia, considero questi bambini un dono di Dio e nessuno può immaginare quanto ci costa lasciarli andare, ma tirare ancora significherebbe fargli del male e vi garantisco che sono già abbastanza le persone che ce la stanno mettendo tutta nel senso peggiore della parola.

    Buona giornata a tutti, la mia non è certo delle migliori!


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      CommentAuthorjolly64
    • CommentTime21 Apr 2004 modificato
     

    Cosa dirti? E' uno spreco, uno spreco enorme permettere che famiglie come la tua mollino, non dico si arrendano perchè so che nel vostro cuore non vi siete certo arresi e che sperate ancora che qualcosa di concreto venga fatto. Lory ti sono vicina con tutta la sofferenza di un'altra mamma affidataria che come te cerca di fare del suo meglio ma purtroppo sembra che il meglio che riescono a fare i servizi sia salvaguardare le famiglie naturali a scapito dei bambini...

    E comunque la cosa che veramente fatico a capire in una situazione dove è difficilissimo trovare famiglie disposte all'affido è perchè si continui a mettere KO quelle famiglie che invece dell'affido hanno fatto una scelta di vita. Un abbraccio dal profondo del cuore.

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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime21 Apr 2004 modificato
     

    anche oggi non si fa trovare, ho chiesto con chi mi ha risposto cosa devo fare, quando, come io devo assolutamente parlarle, e questa mi risponde, signora ha 160 casi non solo il suo ed è molto impegnata!

    Prima cosa so che come affido ha solo il nostro che non è neanche a dire il vero già iniziato ma è un preaffido (da ottobre fino alla fine della scuola viene solo dal ven. al lun. per non farle cambiare scuola a metà anno è andata così a giugno dovrebbe, dico dovrebbe trasferirsi a tempo pieno da noi) noi unica fam. affidataria che hanno...eppure smontano da far paura, mi fanno SCHIFO!

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      CommentAuthorLory
    • CommentTime21 Apr 2004 modificato
     

    Grazie Jolly64, contraccambio l'abbraccio e voglio dirti che hai letto bene, nel nostro cuore non ci sono arrese ma speranze fino all'ultimo. Comunque oggi mi sono recata dai Servizi per consegnar loro la lettera ricevuta ieri da parte di amici della famiglia d'origine ( vi assicuro che non era un invito a nozze! ), devo dire che con grande stupore ho potuto notare che sono seriamente preoccupati per come stanno andando le cose e si stavano facendo in quattro per contattare il Tribunale e sollecitare la risposta che da tempo attendevamo. Chissà arriveranno in tempo? E a questo punto non sarà comunque troppo tardi? Noi però continuiamo a sperare...............

    Vi terremo informati.

    Grazie ancora e buonanotte!

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      CommentAuthorLory
    • CommentTime29 Apr 2004 modificato
     

    La storia continua...........

    Lunedì scorso l' a.s. mi ha telefonato per dirmi che finalmente il Tribunale ha emesso il provvedimento che da tempo aspettavamo (e ti pareva per che per accellerare i tempi bisognava arrivare alla minaccia di riconsegnare i ragazzi ! ); dovrebbero aver deciso per il dietro-front, si torna agli incontri protetti. Quindi mi chiede la disponibilità per un incontro con la famiglia d'origine per venerdì 30 aprile ( data di scadenza del nostro " ultimatum " ), nel quale i serv. avrebbero comunicato il contenuto del provv. del Tribunale.

    Nel timore che il provv. non stabilisca bene i termini della questione ( cosa già successa in passato ) ho detto all' a.s. che prima di accettare l' incontro avrei preferito aspettare di ricevere e leggere il documento, in modo tale che nella ridefinizione e modifica del progetto avremmo potuto inserire tutte quelle indicazioni e precisazioni sul rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascun attore per evitare in futuro inutili conflitti e/o intromissioni da parte di tutti, al fine di portare un pò di serenità e chiarezza per il bene dei ragazzi.

    Secondo lei è sufficiente tornare al progetto iniziale ( progetto scarno del 1999 ), senza tener conto delle modifiche successive introdotte da loro ( senza nenche consultarci ) che hanno portato all' esasperazione ed al quasi fallimento dell' affido. Io però ho insistito affinchè siano ben chiare una volta per tutte e messo nero su bianco: le modalità dell' affido, un calendario d' incontri per le verifiche puntuali sull' andamento dello stesso, tutto per evitare di ripetere gli errori del passato. E ho concluso la mia conversazione dicendo che non appena evessi ricevuto dal Trib. il documento ( che in teoria mi è stato inviato sabato 24 aprile ), l' avrei letto e poi mi sarei rimessa in contatto con lei per concordare la data per un incontro e per la stesura di un progetto che da parte nostra verrà accolto solo se condiviso da tutti ( Serv. Fam. Comune ), compresi i ragazzi che hanno sempre saputo fin dall' inizio che non li avremmo mai voluti con noi " per forza " ma in alternativa alla comunità in cui erano, luogo in cui torneranno nel caso il cui non dovessero accettare di rimanere con noi.

    Morale della favola.......... domani scade il giorno " X ", nel frattempo non ci è arrivato nessun documento o provvedimento. Strano no??? Più di 5 gg. per una lettera spedita da 10 Km di distanza ( sede del Tibunale ) ? Se l'avessero consegnata a piedi avrebbero fatto prima!

    Comunque questa volta faremo ciò che abbiamo detto, costi quel che costi, fino in fondo.

    Buona giornata a tutti




  2.  

    Spesso i tribunali sono lenti. Prova a telefonargli e chiedigli un invio tramite fax, oppure recati li' a orenderlo ... a me e' capitato diverse volte di farlo ed accellerare un procedimento.

    Comunque sono con te. E' giusto essere chiari e precisi e non far vedere tentennamenti, è l'unico modo per farsi ascoltare.