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  1.  

    Capita spesso di sentir parlare di bambini in affido i cui fratelli o sorelle son in adozione. Per legge c'è l'immediata separazione dei bambini, per la tutela della famiglia adottiva. Se per un lato lo capisco, dall'altro penso che sia duro e difficile spiegare ad un bambino, e sopratutto farglielo accettare nella sua psiche, perche' non dovrà più vedere il fratello o la sorella. Noi abbiamo un caso di tale natura, ma per fortuna c'è la disponibilità, da parte sia della famiglia adottiva, sia dei servizi sociali, all'incontro tra fratello e sorella, magari da farsi in luogo protetto, come probabilmente avverrà la prossima estate nella nostra casa di campagna.
    E' difficile dare un consiglio sul da farsi ... aspetto opinioni per capire meglio.

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime21 Mar 2004 modificato
     

    Spiegami: ci sono due o più fratelli: uno viene dato in adozione e uno in affido? Se uno è adottabile, perchè l'altro no?

    Nell'adozione internazionale ha sempre più piede, dal mio punto di vista giustamente, la non separabilità dei fratelli. Nel caso questo sia impossibile, perchè magari sono 6 o 7, le famiglie adottive si devono perlomeno formalmente impegnare a frequentarsi per permettere ai fratelli di vedersi. Naturalmente nessuno controllerà che questo venga fatto, ma questo sta alla coscienza di ognuno. Questo succede almeno in Brasile.

    L'adozione nazionale presenta alcune peculiarità rispetto all'internazionale.

    Per me i fratelli NON devono essere separati, tranne forse in alcune eccezioni.

  2.  

    Bella Domanda Piri!

    Purtroopo può accadere, ed accade spesso, che due fratelli siano in stato di adottabilità.

    Si cercano famiglie che li prendano entrambi e quando sono piccoli son ci sono grandi problemi, che sorgono però se i bambini hanno un po' piu' dei 5 o 6 anni.

    Mi spiego.

    Arriva la coppia che decide di accogliere, supponiamo, sorella e fratello, lei di 6 anni e lui di 8.

    La legge italiana prevede un periodo di affidamento pre-adottivo (una sorta di prova) della durata di un anno (estenbile per altri dodici mesi).

    In tale periodo si creano dei rapporti significativi tra i bambini e la coppia, la quale può decidere di tenerne uno e lasciare l'altro (vari motivi, legati alla violenza di uno, alle aspettative, ad una semplice preferenza, alla presa di coscienza di non poter accudire due bambini evidentemente con problemi).

    La scelta che servizi e tribunale devono fare è quella di mandare a fondo entrambi pur di farli stare insieme (cioè l'adozione con quella coppia non va, cerchiamone un'altra con i problemi connessi: bambini che si colpevolizzano, bambini ormai con un anno in più, bambini che devono tornare in istituto, bambini che nessuno vuole perchè provenienti da un'adozine fallita), oppure di salvarne uno (lasciandolo stare con la famiglia adottiva) e mandara a fondo l'altro rimandandolo in istituto. Solitamente si propende per questa seconda ipotesi.

    Per il nostro S. è andata proprio così ... aggiungiamoci poi che ha girato una seconda famiglia adottiva che dopo 10 mesi lo ha rimandatao ai servizi, ed una decina di case famiglia o istituti ... arrivando da noi a quasi 14 anni ... in affidamento.


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      CommentAuthorstefi
    • CommentTime23 Mar 2004 modificato
     

    La situazione che noi stiamo vivendo è proprio questa: io e mio marito abbiamo un bimbo in affidamento e la sua sorellina è stata dichiarata adottabile. I motivi di questa diversa scelta, a detta di tutti anomala, non siamo riusciti a capirli. Comunque, da poco tempo l'adozione è diventata definitiva e i servizi sociali della bimba hanno deciso di far incontrare i fratelli ancora per una volta per poi interrompere definitivamente i rapporti. Noi e i nostri servizi sociali siamo contrari, perchè per il bimbo questo legame è significativo. Magari non sarà così per la bambina che è più piccola, ma comunque pensiamo che anche per lei non abbia alcun senso recidere questo legame. I nostri servizi sociali dicono che non si può fare nulla noi però abbiamo cercato un po' di consigli e siamo giunti alla conclusione di scrivere e far avere una lettera alla famiglia adottiva, attraverso l'educatore che accompagnerà la piccola all'ultimo incontro e di interpellare il giudice....E' vero che legalmente non si può fare nulla per impedire il distacco, ma in questi casi, se è vero che si desidera perseguire il bene dei bambini, deve prevalere il buon senso. Nel nostro piccolo cercheremo almeno di gridare il nostro dissenso e poi si vedrà. Ci farebbe piacere sapere di altre esperienze simili alla nostra o avere altri consigli

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime23 Mar 2004 modificato
     

    Lo trovo allucinante. Posso capirlo se ci fossero problemi legati alla famiglia d'origine: non sarebbe bello certamente se quest'ultima potesse "ricattare" la famiglia adottiva. Ma il fratello più grande quanti anni ha?

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      CommentAuthoraurora
    • CommentTime24 Mar 2004 modificato
     

    all'inizio che mi sono avvicinata al mondo dell'affido pensavo anch'io fosse negativo e assurdo separare dei fratelli,invece in base all'esperienza di un paio d'anni,sono giunta alla conclusione che per i bambini la cosa più importante è l'unicità,mi spiego meglio,i bambini hanno "fame d'amore"e per soddisfare questa,diventano persino "nemici"tra fratelli pur di accaparrarsi l'affetto di chi li circonda.Credo che la separazione tra fratelli la possono superare se sono comunque assistiti e amati.L'importante adesso è riuscire a farli diventare degli adulti equilibrati poi saranno lorom stessi da grandi a riallacciare i rapporti coi fratelli.L'emergenza è adesso e purtroppo il dolore è da mettere in conto :non far morire nel bambino la speranza di un futuro ricongiungimento.

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      CommentAuthorstefi
    • CommentTime24 Mar 2004 modificato
     

    Non è una situazione semplice questa, perchè ci sono tante persone in gioco, problematiche differenti, situazioni legali diverse...Tuttavia noi vediamo le cose dal nostro punto di vista e ci troviamo davanti ad un bimbo che ha quasi 10 anni ed ha già maturato molta rabbia nei confronti di una serie di scelte che ha dovuto subire senza riuscire ancora a capirle. A ciò si aggiunga che davvero nella sua testa il legame con la sorella è vivo, bello, positivo. Sono pienamente d'accordo sul fatto che prima di tutto questi bambini devono poter crescere serenamente per diventare degli adulti veri e magari questo può avvenire bene senza il legame con la sorella. Ma la questione è proprio un problema di giustizia nei confronti del bambino: perchè bisogna metterlo nella condizione di dover affrontare una situazione dolorosa, caricandosi di ulteriore rabbia, quando questo sarebbe evitabile individuando delle modalità che vadano incontro al bene di entrambi i bambini?...Davvero, ciò che io e mio marito pensiamo è che, al di là di tante dichiarazioni di principio, soprattutto nelle situazioni di adozione, alla fine non prevale tanto la tutela del bene del bambino, ma piuttosto la difesa dei diritti della famiglia adottiva. Come sempre la verità sta nel mezzo e si potrebbero trovare o almeno tentare di trovare delle condizioni che permettano di garantire i legittimi diritti della nuova famiglia ma anche il bene non solo del bambino adottato, ma anche dell'altro, che in tutta questa situazione non ha la possibilità legale di essere difeso da nessuno.

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime26 Mar 2004 modificato
     

    Parlando di adozione internazionale:

    francamente se io sapessi che il mio piccolo avesse un fratello al di là dell'oceano, con le prospettiva di vita che aveva lui, beh, io non resisterei; inoltre in AI i fratelli sono anche i pezzi importanti del primo periodo di vita. Già quando sarà più grande avrà le concuete domande, e io non me la entirei di dirgli: sai hai un fratello...Per cui - a mio parere - a chi non da disponibilità per due o più minori - deve essere abbinato un bambino senza fratelli conosciuti.

    Nella nazionale, così d'istinto, applicherei la stessa regola. C'è sicuramente un problema in più: se un bimbo ha 3 anni e l'altro 8, quello di otto saprà molto dei suoi genitori e questo può disturbare i genitori adottivi. Bisogna fare un lungo cammino, ma visto che si passa da un'idoneità, i servizi DEVONO preparare a questa eventualità...

    Sul bisogno di unicità...sì forse hai ragione, non dubito che ci vogliano forze molto elevate; però vedi, per me l'affido è più pesante dell'adozione: e come mai moltissimi che fanno affido hanno più di un bimbo a casa? E come fanno le famiglie che hanno 4, 5 figli? Non discuto neppure che ci siano problemi specifici nell'adozione, però separe i fratelli ed impedire che si vedano, non la trovo una soluzione e nel lungo periodo, molto pericoloso.

  3.  

    ma se a volte il pericolo (e spesso accade) e' dato proprio dal fratello che violenta fratello o sorella? O lo picchia o gli da un esempio cattivo.

    E' brutto dirlo, ma a volte ci sono dei bambin che e' difficile recuperare, magari per colpe non certo loro, e cosa facciamo? Buttiamo in mare anche la mela sana?


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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime26 Mar 2004 modificato
     

    beh, se la causa dell'affidamento o dello stato di adottabilità riguarda i fratelli, allora è ovvio che si separino. Ma nelle adozioni che conosco non si è mai verificata questa situazione. Forse più negli affidi?

  4.  

    Negli affidi capita spesso di dover separare i fratelli, anche perchè c'è da considerare che nelle famigie con problemi sociali, si verifica sppesso il caso di famiglie molto numerose, con 4,5,6 e anche 10 figli ... come e' possibile non separarli?

    inoltre molte famiglie chiedono l'affido su bambini fino ad una certa età ... e quindi i più grandi sono penalizzati. Inoltre aver vissuto in situazione di abbandono per diversi anni porta quasi sempre a problemi grandi che hanno bisogno di cure specifiche e strutture adatte. Vedi il caso di Francy. La prova è stata fatta con una famiglia, ma difficilemente si potrà pevedere una soluzione diversa dalla comunità psichiatrica

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime26 Mar 2004 modificato
     

    Caro RIccardo.

    E' naturale che se i fratelli sono molti si devono separare: il punto è: perchè non devono più frequentarsi? Io trovo molto corretto che nel caso di fratelli separati per affido e o per adozione, a causa dei genitori, i fratelli possano continuare a vedersi. Se il fratello del mio piccolo fosse in adozione da te o in affido da te, vorrei che ci frequentassimo.

    Ma il caso di Stefi? perchè IMPEDIRE che si vedano? Ci saranno sicuramente ragioni psicologiche attentamente vagliate dagli operatori, ma se io fossi la famiglia adottiva, dovrebbero essere ragioni molto molto grosse.

  5.  

    Innanzitutto è una questione di legge. E' la legge a dire che gli adottati non devon avere più contatti con la famiglia di origine ... e nella famiglia, ahime', sono ricompresi anche i fratelli.

    C'è comunque il timore che il bambino in affido possa riferire ai genitori naturali un telefono, un luogo un indirizzo ... facendo saltare l'adozione.

    Bisogna capire che sono molte le parti in causa e diversi gli interessi, tutti legittimi, da difendere. Se non ci fosse questa protezine, molte famiglie che fanno adozione non la farebbero più perchè si sentirebbero minacciate (è uno dei motivi per cui poche famiglie fanno affidamento)

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime26 Mar 2004 modificato
     

    sì, sono questi i motivi grossi a cui alludevo.

    Ma non credo sia corretto che siano i bimbi a pagare per le paure degli adulti.



    PS: scrivi: si sentirebbero minacciate (è uno dei motivi per cui poche famiglie fanno affidamento)



    perchè? Io ho sempre pensato che fosse la fatica di tenere le relazioni con i genitori naturali e non le eventuali minacce...

  6.  

    Queste sono le impressioni che raccolgo, non la regola e neppure la cosa giusta. Io non mi sento minacciato di certo dalle famiglie dei mie ragazzi con le quali ho un ottimo rapporto (se pensi che su 17 ragazzi, ben 14 non hanno obblighi e quindi potrebbero ritirare il figlio quando e come vogliono ... se non ci fosse un buon rapporto). Il bambino che abbiamo preso quando aveva 7 mesi, N., il primo mese stava in casa di una coppia di amici nostri, ma subito si è creato un conflitto tra loro ed i genitori del bambino (a mio avviso per colpa dei nostri amici). Molte coppie, purtroppo, trattano i genitori dei bambini con estrema superiorità e spesso con disprezzo, ma non dovremmo dimenticare che anche loro hanno bisogno del nostro aiuto per riavvicinarsi al figlio nel modo migliore posibile. Questo è il senso dell'affido

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      CommentAuthoraurora
    • CommentTime27 Mar 2004 modificato
     

    è proprio vero la maggior parte delle volte le separazioni salverebbero dei bambini che subiscono violenze "anche"dai fratelli o sorelle,non è raro,anzi ,in bambini abbandonati a se stessi è quasi la norma.L'affido è senz'altro più difficile dell'adozione perchè non dà nessuna certezza,perònon dobbiamo nemmeno sopravalutare le nostre forze:ogni bambino è un universo da scoprire e se c'è la possibilità di avere due famiglie per due bambini anche se fratelli,in questi casi non è un male;il guaio sarebbe se non ci fosse famiglia per nessuno dei due!