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  1.  

    A gennaio avevamo dato il consenso all'inserimento di un nuovo ragazzo (14 anni) nella nostra famiglia. Ragazzo problematico, ma molto dolce, già conosciuto la scorsa estate per un periodo di 15 giorni da noi con la comunità che lo stava ospitando.
    Gli psicologi si sono espressi unanimamente sull'inserimento in una cominutà o, meglio, in una famiglia allargata come siamo noi (a dire il vero hanno individuato proprio noi perche' M. in estate si è innamorato della nostra famiglia e da allora non fa altro che chiedere di poter venire a stare a Livorno), ritenendo che una famiglia non vada bene (vari motivi legati anche alla famiglia di origine abbastanza nociva e talvolta pericolosa), ma non reputando il caso di inserirlo nemmeno in una comunità psichiatrica. Abbiamo accettato ed abbiamo stabilito di comune accordo (noi, la famiglia, gli psicologi, l'assistente sociale) che il momento migliore per tutti sarebbe stato la metà di giugno, cioè al termine della scuola, per far avere meno traumi possibili a M.
    Abbiamo chiesto anche un paio di incontri con lui nella nostra casa prima di giugno, per farlo ambientare al meglio ... tutto teoricamente concesso.
    Premetto che quato bambino da quando era piccolo ha cambiato 10 (ripeto: dieci) case famiglia dalle quali è stato sempre allontanato perchè violento (al pari del nostro S.) oltre ad una famiglia affidataria che dopo qualche mese ha rinunciato. Quindi ha vissuto sempre l'abbandono.
    Qualche giorno fa ci ha telefonato la comunità che perentoriamente, per motivi tutti suoi, non può più attendere giugno e dimissionerà, senza possibilità di appello, di autorità, questo ragazzo.
    Ieri mi ha chiamato l'ass. sociale disperata quanto arrabbiata. Qualunque soluzione si prospetterà a M. sarà per lui un grave danno, un altro abbandono (a giugno sarebbe stato la fine di un periodo e la spiegazione, da lui accettata era quella di un cambio per un discorso di età).
    Metterlo in una struttura di prima accoglienza per tre mesi ... nocivo. Una famiglia, men che mai.
    Cosa dovevo fare? .... Ho dato la disponibilità all'accoglienza immediata ... con grande dubbio perchè da poco si era trovato con S. un certo equilibrio che è ancora molto fragile ... il timore c'è, ma di no non potevo dirlo ... il Signore ci starà vicino e comincerà anche per M. un buon cammino.
    Come vedete, purtroppo, non sono solo i servizi sociali (ottimi nella gestine di questo ragazzo) a fare danni ai bambini!!

    •  
      CommentAuthorsissina
    • CommentTime19 Mar 2004 modificato
     

    Spero che tutto vada per il meglio. Ma vedrai sarà così. C'è una forza misteriosa nella tua casa.



    Gli inizi saranno durissimi ed hai ragione ad essere preoccupato......ma non si può lasciare solo chi è in difficoltà se c'è modo di aiutarlo.



    Ti sono vicina

    •  
      CommentAuthorsissina
    • CommentTime22 Mar 2004 modificato
     

    Ci sono novità?

  2.  

    Restiamo in attesa, ma penso che se potranno, lo faranno arrivare a Pasqua

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      CommentAuthorpaolamp
    • CommentTime24 Mar 2004 modificato
     

    Di fronte a percorsi di questo genere, mi sorge spontaneo chiedermi che cosa stia "pagando" questo ragazzino...Non è il solo purtroppo a subire esperienze così negative di rifiuto, quasi fossero predisposte a mo' di "profezia che si auto avvera"...

    Mi piace anche pensare che non tutto il male viene per nuocere e che per questo , anche se in anticipo e in modo più complicato del previsto, la decisione di un inserimento anticipato nella tua famiglia gli apre certamente le porte ad un vissuto di accoglienza vera, calorosa...Sarà un tempo sicuramente di qualità , da ogni punto di vista, con tutte le difficoltà del caso, ma sicuramente migliore rispetto a quello trascorso come in un "parcheggio"...

    Scusami la schiettezza dei termini, che certo non vuole essere mera critica contro le istituzioni e/o i servizi, ma scaturisce dalla consapevolezza del danno che esperienze di questo tipo lasciano nei ragazzi...

    Detto questo, rispondo alla tua domanda: non avrei fatto diversamente e sono fiduciosa.


  3.  

    Chi mi conosce sa quanto ami la schiettezza!

    Grazie per il tuo incoraggiamento e speriamo davvero che con noi abbia trovato l'affetto ed il calore di cui ha pieno diritto.