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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime17 Feb 2004 modificato
     

    Mi era già successo, ma non così intensamente da potermi disturbare.
    Penso sia normale, ed è per questo che non sono preoccupata, ma ve lo voglio raccontare.
    Domenica notte dopo una giornata serena con la ns. bimba, non ho chiuso occhio.
    Nonostante sia stato un bel week end, nella nottata non ho fatto altro che girarmi e rigirarmi e pensare e angosciarmi.
    Mi chiedevo se era giusto ciò che stavamo facendo, se ne vale la pena, o avrei dovuto pentirmi delle ns. scelte
    certo tutti questi cambiamenti, sconvolgono...
    Il mio par time, per seguire la bimba, quindi i sacrifici economici in più da fare,
    le rinunce ad alcune cose che ci permettavamo prima e che ora non si può,
    l'andare avanti e indietro ogni week end a prenderla dalla comunità e riportarla,
    (alle volte mi chiedo se siamo noi che dobbiamo farlo o dovrebbero preoccuparsi gli assist.)
    quindi ore di strada in auto, autostrada da pagare, benzina che a vista d'occhio scompare..
    non fraitendetemi...per carità,
    (noi siamo una coppia che vive anche con un pò di sacrifici, un mutuo da pagare i soldi da far bastare, non si compera nulla senza pensare....)
    certo si vive, si spende per le cose utili, e non futili...
    ve lo ripeto non fraintendetemi...
    solo che quella notte le paure e le frasi, " era meglio lasciare stare"...." cosa ci è venuto in mente" .
    mi hanno angosciata.
    Mi era già successo, ma non così intensamente da potermi disturbare.
    Penso sia normale, ed è per questo che non sono preoccupata, ma ve lo voglio raccontare.
    Domenica notte dopo una giornata serena con la ns. bimba, non ho chiuso occhio.
    Nonostante sia stato un bel week end, nella nottata non ho fatto altro che girarmi e rigirarmi e pensare e angosciarmi a tal punto che alle 8 del mattino avevo un sonno pazzesco.
    Mi chiedevo se fosse stato giusto ciò che stavamo facendo, se ne vale la pena, o avrei dovuto pentirmi delle ns. scelte.
    Certo tutti questi cambiamenti, sconvolgono...
    Il mio par time, per seguire la bimba, quindi i sacrifici economici in più da fare,
    le rinunce ad alcune cose che ci permettavamo prima e che ora non si può,
    l'andare avanti e indietro ogni week end a prenderla dalla comunità e riportarla,
    (alle volte mi chiedo se siamo noi che dobbiamo farlo o dovrebbero preoccuparsi gli assist.)
    quindi ore di strada in auto, autostrada da pagare, benzina che a vista d'occhio scompare..
    non fraitendetemi...per carità,
    (noi siamo una coppia che vive anche con un pò di sacrifici, un mutuo da pagare i soldi da far bastare, un appartamento normale, non si compra nulla senza pensare....)
    certo si vive, si spende per le cose utili, e non futili...
    ve lo ripeto non fraintendetemi...
    solo che quella notte le paure e le frasi, " era meglio lasciare stare"...." cosa c’è venuto in mente" .
    mi hanno angosciata.
    Continuavo a ripetermi forse era meglio non fare questa scelta,
    così io avrei continuato a lavorare a tempo pieno, avremmo avuto qualche soldino in più, meno spese, non saremmo andati avanti e indietro a prenderla e portarla...
    saremo stati meno stressati, con meno problemi (e le fam. affidatarie cavoli se ne anno)
    ma poi...ad un certo punto mi sono detta...
    ....se noi non avremmo preso questa decisione cosa avremmo fatto nella nostra vita di veramente utile da essere fieri di aver vissuto, nulla....lavoro/casa e niente di veramente buono, ma forse tutte queste angosce sono nate solo per un bilancio che ho fatto pensando a quanto ci costa di benzina e autostrada, per averla nel quel week end da noi e solo questo ha un costo mica male, sommato in tante volte credimi ti lascia pensare....sicuramente sarà quello che mi ha scombussolato la notte, e che mi chiedo è giusto che sia a carico nostro tutta questa spesuccia, a mio parere le famiglie affidatarie oltre a dare la vita, sono risucchiate!!!
    Non penso che tutte le famiglie affidatarie abbiano un ottimo reddito, ed è per questo che forse non bisogna sempre sobbarcarle di spese.
    Oh mi sono sfogata, alle volte serve anche questo...mi spiace se ho scritto in modo da male interpretare, volevo solo trasmettere alcune angosce che mi hanno assalita.

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime17 Feb 2004 modificato
     

    Cara Alissa.

    Allo sfogo manca: le persone che ci sono vicine (gli amici, i parenti) ci dicono: ma chi ve lo fa fare, e (quando voi non ci siete): se la sono andati a cercare....

    Penso che si viva una volta sola: uno può decidere di viverla "badando ai fatti suoi"; oppure...

    Oppure vivere per lavorare non basta e neppure fare le ferie in luoghi fantastici. Guarda che non giudico chi sceglie così: sono visioni diverse della vita.

    La bimba che sta con voi vede e capisce che per lei fate delle scelte, delle rinunce; per lei vi sciroppate km in auto. Penso che sia per lei fonte di gioia incredibile.

    Per cui, avanti.

    Invece: sicuri di non aver diritto a qualche rimborso? Penso sia stupido da parte dei servizi perdere una famiglia affidataria o crearle problemi se un aiuto economico risolvesse il tutto.

    Un abbraccio grande.

  1.  

    Sono d'accordo con Piripilla ... provate a chiedere, magari con piglio abbastanza deciso, un po' di soldini come rimborso per le ingenti spese che dovete afrontare. Per le famiglie affidatarie che ospitano in maniera resiudenziale e' prevista una cifra di 350/400 euro mensili ... non so per il part time, ma potreste provare a chiedere minacciando anche una vostra uscita dalla vicenda (anche se non lo pensate, ma se bluffando ottente, ben venga il bluff). La legge 28/3/01 n° 149, all'articolo 5recita 4. <<Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti delle disponibilità finanziarie dei rispettivi bilanci, intervengono con misure di sostegno e di aiuto economico in favore della famiglia affidataria». Ma c'e' di piu' ... l'articolo 38 della styessa legge dice " Le regioni determinano le condizioni e modalità di sostegno alle famiglie, persone e comunità di tipo familiare che hanno minori in affidamento, affinchè tale affidamento si possa fondare sulla disponibilità e l’idoneità all’accoglienza indipendentemente dalle condizioni economiche» ... questo significa che un affido non puo' andare male per colpa dei problemi economici della famiglia affidataria ... se questi ci sono, le regioni, i comuni o chi per loro devono provvedere. Se i servizi sociali non vi danno ragione e non vi aiutano nella risoluzione del problema, potreste fare una lettera alla Prefettura per spiegare le cose e credo proprio che le acque si smuoverebbero a vostro favore ... specie in questo periodo elettorale

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      CommentAuthorFiordaliso
    • CommentTime18 Feb 2004 modificato
     

    Lo sconforto ci prende tutti, a periodi alterni.

    Anch'io lavoro part time per poter seguire il bimbo a noi affidato, e solo io e mio marito sappiamo quanta fatica ci costa. Abbiamo il contributo del Comune ma non ci basta a mala pena per coprire le spese della psico (e fino all'anno scorso, dovendoci andare più spesso nemmeno bastava). Ho rinunciato a qualsiasi tipo di carriera o d' impiego consono alla mia formazione per poter essere sufficientemente flessibile ed affrontare gli impegni che l'avere P. in affidamento ci ha via via richiesto. E credimi ogni tanto lo sconforto ritorna, soprattutto nei periodi di difficoltà con P.

    Parenti ed amici in più occasioni, anche recenti ( e sono sei anni e mezzo che P. è con noi) vedendo le nostre difficoltà ci invitano a prendere in considerazioni l'idea di "mollare". "Avete fatto quanto vi era possibile, la vostra disponibilità è stata grande, se ora non ce la fate più qualcun altro se ne prenderà carico..." , "quel bimbo vi ha rovinato la vita", " i problemi saranno via via più grandi man mano crescerà", "a quest'ora saresti nel pieno di una brillante carriera" e così via.

    Le cose vanno meglio ora ed è forse per questo che scrivo con più serenità.

    E' solo una questione di scelta, che tipo di vita vuoi, che senso vuoi dare ai tuoi giorni.

    Ma nel corso di questi sei anni ho fatto i conti anche con alcuni miei limiti, e l'averne preso coscienza mi ha portato a "combattere" (ero, sono un tipo abbastanza mite) per ottenere ciò che nel tempo abbiamo ritenuto essere le condizioni minime perchè l'affidamento sia e continui ad essere positivo per P. e sostenibile per noi (leggi: tutela della serenità di P., tipo e periodicità incontri con i genitori, tipo di sostegno pscicologico per P. ecc.). Ed ho imparato a chiedere.

    Dopo anni di fatiche stiamo raccogliendo alcuni piccoli frutti e ciò mi fa pensare che bene abbiamo fatto. Ma non mi illudo, troppe volte ho pensato che le fatiche immani dell'affido fossero lì lì per terminare.... Godo dei momenti sereni, ricarico le batterie e mi preparo per la prossima battaglia. Sono sicuramente diventata più forte, più "corazzata" e capace di affrontare le difficoltà.

    A conti fatti, ha fatto bene anche a me....

    Un forte abbraccio, e nei momenti di sconforto non temere nel chiedere aiuto (all'inizio io mi sono completamente isolata e le difficoltà sono aumentate...)

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      CommentAuthorPazzeo
    • CommentTime19 Feb 2004 modificato
     

    Io purtroppo non vi posso parlare delle mie esperienze in quanto non ho ancora fatto affidi (ma spero di poterlo fare presto). Volevo solo ricordare una frase di Madre Teresa che faceva all'incirca così:

    LE OFFERTE NON DEVONO ESSERE FATTE CON IL NOSTRO SUPERFLUO, MA DEVONO VENIRE DA CIO' DI CUI ABBIAMO BISOGNO PER VIVERE. PER ESSERE VERE OFFERTE DEVONO "FARE MALE" ANCHE A NOI!!

    Questa è la via + difficile ma è anche quella che alla lunga da le vere soddisfazioni della vita

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      CommentAuthoralissa
    • CommentTime20 Feb 2004 modificato
     

    Purtroppo io non sono proprio Madre Teresa di Calcutta, e non ho neanche fatto la sua scelta di vita, anche se l'ammiro. Non ti dò torto su quello che dici, però è anche vero che se uno ha il diritto di essere aiutato...e non lo fanno, voglio tanto sapere chi si intasca ciò...noi se dobbiamo dare qualcosa allo Strato o a chi dobbiamo darlo, dobbiamo farlo infretta se no tutto raddoppia.

    tu devi...gli altri no, tutto è dovuto questa è la parolina magica per alcuni!

    In questo momento sono un pò nera, quindi è meglio che mi calmo, queste ingiustizie non le sopporto!

    La bimba non c'entra nulla, ma proprio nulla, sono chi c'è intorno che sarebbero da fargli squotere un pò la testa per vedere se c'è un cervellino...anche piccolo piccolo ma che funzioni!