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  1.  

    Stiamo cercando di organizzare, con l'aiuto di uno psicologo esperto in preparazione di corsi, un corso intensivo sull'affidamento. Quello che gia' abbiamo deciso è che avverrà nella nostra casa di campagna, ad Orentano (Pisa) nel mese di Giugno. Sarà gratuito (compreso vitto ed alloggio a nostro carico in casa nostra). Sarà aperto ad un massimo di 10 coppie o single. Prevederà anche dei laboratori didattici. Cercheremo di avere, come "docente", ogni singolo operatore coinvolto "nell'avventura affido", vale a dire: ass. sociale, psicologo, insegnante, giudice, famiglia affidataria, casa famiglia.
    Chi fosse interessato a partecipare come docente o come "allievo" si faccia vivo con noi attraverso il forum o attraverso l'e-mail <!-- BBcode auto-mailto start --><a href="mailto:info@sos-affido.it">info@sos-affido.it</a><!-- BBCode auto-mailto end -->

    •  
      CommentAuthorlilli
    • CommentTime2 Feb 2004 modificato
     

    L'idea è ottima, e l'offerta di ospitalità è più che generosa...Nel caso possiamo contribuire, in qualche modo?
    Ancora non so se potremo venire, ma nel caso ci farebbe piacere aiutare in qualche modo, ok?
    Grazie della splendida idea,

  2.  

    Grazie Lilli, ogni contributo è sempre ben gradito. Vista la vostra vicinanza a noi, se non potrete partecipare ai tre giorni del corso, spero possiate venire almeno un giorno a portare la vostra testimonianza

    •  
      CommentAuthorlilli
    • CommentTime3 Feb 2004 modificato
     

    Almeno un giorno, veniamo di sicuro, ma ci piacerebbe farli tutti e tre, così cercheremo di organizzarci in tal senso, ok?

    Buonissima giornata,

    •  
      CommentAuthorNinfa
    • CommentTime5 Feb 2004 modificato
     

    Interessante e naturalmente coinvolgente. A noi interessa ,salvo i vari e numerosi incastri da fare....Comunque vedremo...Una proposta,che è anche la nostra necessità,potreste considerare l'affido dalla parte dei bimbi/ragazzi della famiglia accogliente ?

    Noi abbiamo una bella storia sulla "mamma cariola".....

    Grazie

    •  
      CommentAuthorlilli
    • CommentTime5 Feb 2004 modificato
     

    Grande Ninfa!

    ...si aprla tropppo poco di cosa l'affido significa per i bimbi accoglienti..

    Ottima idea,

  3.  

    Sara' fatto gentili signore

    Terremo nella giusta considerazione quanto da voi indicato.

    A parte gli scherzi ... e' senz'altro importante vedere anche il punto di vista dei bambini. Il corso infatti lo faremo proprio a casa nostra per avere la possibilita' di fare un cerchio-laboratorio anche con i nostri ragazzi. Se ci saranno bambini, figli naturali delle famiglie affidatarie, se vorranno parlare della loro esperienza ... sara' per noi certamente un grande arricchimento.

    •  
      CommentAuthorNinfa
    • CommentTime11 Feb 2004 modificato
     

    Non avevamo dubbi (penso di parlare anche per Lilli ) che avresti raccolto la nostra proposta .

    Se vuoi accenno il tutto a uno psic. che segue un gruppo al centro affidi di Firenze se è disponibile sarebbe bello.... o se no lo psic. con il quale è venuta fuori la mamma cariola..

    fammi sapere......

    Per Lilli è vero sono grande, anzi grandissima come dicono i miei più piccoli sono morbida ,anzi morbidissima quasi quanto la famosa carta ig.....

  4.  

    Nella giornata di ieri abbiamo registrato ad Orentano, per la RAI, un servizio dedicato al Corso sull'Affido che stiamo organizzando. Potrete vedere la trasmissione giovedì 4 Marzo prossimo alle ore 11.10 circa su RAI 1 ... Trasmissione "10 Minuti di ... "

  5.  

    Sul sito dell'Associazione <!-- BBCode auto-link start --><a href="http://www.zizzi.org" target="_blank">www.zizzi.org</a><!-- BBCode auto-link end --> abbiamo preparato una pagina relativa a questo corso. se ne puo' vedere anche una presentazione in formato ptt (Power Point). Se volete, magari per pubblicizzare il corso, posso mandarvi il file di power point

  6.  

    Diverse persone ci hanno scritto lamentando il fatto che non abbiamo aperto il corso ai single, ma a coppie. Essendo l'affidamento aperto anche ai single, abbiamo pertanto deciso di aprirlo anche a loro. Il fatto di aver considerato una coppia come preferenziale rispetto al single nasce da diverse considerazioni:

    1. Per allevare un figlio ritengo importante l'apporto della figura maschile e di quella femminile di riferimento;

    2. L'affido è già di per sè difficile quando si è in due, figuriamoci da soli;

    3. I servizi sociali tendono a dare l'affido quasi esclusivamente a coppie conviventi;

    4. Nel vissuto dei ragazzi che sono in affidamento vi sono dei grossi problemi non risolti con uno dei genitori (o con entrambi) e tali problemi se li portano avanti fino alla maturita', riversandoli sulle famiglie che creeranno. Per sorpassare tali problematiche, il modo migliore è quello dell'esempio buono. Infatti se un bambino ha conosciuto un padre cattivo, non ci sono psicologi o insegnanti o mamme che mai riusciranno a convincerlo che i papà sono cattivi. Solo l'esempio quotidiano di un papà buono e che lo accudisce e che lo brontola nei giusti momenti, potrà fargli cambiare idea e quindi non farlo diventare un papà cattivo a sua volta.

  7.  

    Le date del Corso saranno il 25, 26 e 27 Giugno. In un primo tempo avevamo accennato che sarebbero state il 18, 19 e 20 ma il 20 giugno due dei nostri bambini faranno la Cresima e non vogliamo sovrapporre le due cose

  8.  

    Vi comunico i primi relatori certi che parteciperanno al Corso Sull'Affido che terremo ad Orentano nei giorni 25,26,27 Giugno



    Prof. Alfredo Ancora

    Psichiatra e Psicoterapeuta

    Coordinatore dell'Unità di Consulenza Familiare e Transculturale ASL Roma B

    Docente di Psichiatria Transculturale - Università di Siena



    Prof.ssa Paola Farneti

    Docente di Psicologia dello Sviluppo - Università di Firenze



    Dott. Andrea Farneti

    Docente al corso di Psicoterapia Transculturale - Fondazione Cecchini Pace e Scuola di Biosistemica



    Prof.ssa Mara Tognetti Bordogna

    Docente di Politica Sociale - Università di Milano - Bicocca

    Direttore della Fondazione Cecchini Pace



    Dott.ssa Carla Fuligni

    Docente di Psicoterapia - Università di Trieste




  9.  

    Ci siamo!!!

    Venerdi 25 giugno prossimo inizierà il primo corso sull'affido organizzato dalla nostra Associazione.

    Tante le prenotazioni.

    Sarà certamente un momento bello ed importante per mettere in comune le proprie esperienze e per capire quale cammino intraprendere per avvicinarsi a queso non facile, ma bellissimo, mondo dell'affido.

    Siete tutti invitati.

    347.184.185.0 per ulteriori informazioni

  10.  

    ...peccato, ci è sfuggito questo appuntamento, ma vi pensiamo tantissimo e vi auguriamo che sia un'esperienza molto ricca ed entusiasmante.

    Se possibile, Riccardo, ci mandi poi del materiale perchè possiamo aggiornarci anche noi e soprattutto imparare ulteriormente?

    Te ne siamo grati.

    BUON LAVORO A TUTTI!!

    •  
      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime4 Jul 2004 modificato
     

    Ciao a tutti!

    Allora: chi è andato al corso ci può raccontare qualcosa???

    Un bacione!

  11.  

    Mi è appena giunta una relazione di una ragazza che ha partecipato al corso, relazione presentata ad alcune famiglie unite dal progetto dei Salesiani di aprire un centro che riunisca vari gruppi familiari finalizzato all'affido.





    QUATTRO GIORNI IN UN’ISOLA FELICE





    Ho conosciuto per caso, tramite Internet, l’Associazione “Amici della Zizzi”, un’associazione che si occupa di affido ed ha organizzato un corso inerente al tema. Mi hanno incuriosito, ho mandato una mail per partecipare al corso e senza sapere a cosa andassi incontro il 24-25-26-27 sono partita per andare a trovarli nella loro sede estiva ad Orentano (Pi): è stata un’esperienza meravigliosa che proverò in queste righe a condividere con voi...

    L’Associazione “Amici della Zizzi” nasce 17 anni fa nel 1987 ad opera di Riccardo, 39 anni e Roberta 35. Zizzi era il soprannome della mamma di Riccardo, professoressa di Livorno che ha fatto tanto per il suo prossimo e muore precocemente per un tumore all’intestino, lasciando Riccardo, figlio unico ventunenne, in preda al dolore e alla disperazione. Riccardo decise che voleva fare qualcosa per gli altri cercando di colmare il vuoto e il dolore per la perdita della madre. Animato da una forte fede nel Signore voleva andare in Africa come missionario laico, ma un sacerdote gli fece presente che c’era tanta miseria anche intorno a lui e così cominciò a fare doposcuola ed intrattenimento diurno ai bambini disagiati. Nel frattempo Riccardo si laurea in economia e commercio e lavora con il padre, noto commercialista di Livorno, e nel 1993 arriva il primo bambino in affidamento, direttamente a Roberta. Riccardo lascia il suo lavoro e la sua vita agiata e decide di fare il genitore a tempo pieno andando a vivere con Roberta e i bambini in una villetta a Livorno donata da una signora del posto. Da allora i bambini che sono passati nella sua associazione sono 450 considerando non solo gli affidi, ma anche i diurni di tanti bambini che stanno da loro per i compiti e i giochi durante l’inverno e per le vacanze estive. Riccardo e Roberta, sono le figure genitoriali di questa famiglia allargata, fondamentali per la sfera affettiva ed educativa dei bimbi, poiché il loro scopo è ridare a questi piccoli ciò di cui hanno bisogno: l’Amore di una Famiglia. Ad Orentano ho visto 20 bambini di varie età e provenienze, italiani e stranieri, volersi bene come fratelli, responsabili e solidali tra loro, i più grandi con i più piccini e i più forti con i più deboli. Io li ho visti felici, solari, sereni, assetati di affetto e di relazioni sane, di gioco e di regole di vita solidale. Questi risultati sono il frutto di grandi sacrifici e rinunce da parte di Riccardo e Roberta, ma anche di tanto, tanto amore donato e da donare.. In questo cammino sono affiancati “tenendosi per mano”(per dirla con le parole di Riccardo) da una psicologa privata che aiuta e sostiene sia i ragazzi sia i genitori stessi, poiché spesso o quasi sempre ci si trova dinanzi a situazioni non facili da gestire, lontane dall’immaginario quotidiano, in cui l’amore dei genitori è necessario ma non sufficiente al superamento delle varie problematiche. Stiamo parlando, infatti, di bambini la cui infanzia è stata negata, violata, bambini dai 4 ai 17 anni che hanno subito qualsiasi tipo di bruttura, abbandonati, abusati sessualmente, picchiati, violentati fisicamente e psicologicamente, bambini segnati da grossi traumi e abbandoni, figli di genitori disturbati, violenti, alcolizzati, tossicodipendenti e Dio solo sa quanto altro. Il loro obiettivo è quello di progettare un programma di intervento “personalizzato”, idoneo alla soluzione delle problematiche di ognuno, e così ogni bimbo è sottoposto ad un’indagine preliminare, in cui ci si avvale di anamnesi, osservazione, test (disegno libero, test dell’albero, disegno della famiglia ecc..) e soprattutto del colloquio. Famiglia ed operatori (psicologi, assistenti sociali ed educatori) commentano e discutono “insieme” il profilo ottenuto per decidere “insieme” quale progetto sia meglio attuare per il bambino.

    Intorno a loro ruotano una serie di volontari che li aiutano nelle varie mansioni; della cucina e pulizie se ne occupa una donna albanese (accolta lì con le sue bimbe), Roberta e sua madre, la nonna per tutti. I rapporti con i Servizi Sociali non sembrano essere ottimali, poiché i bambini troppo spesso sono trattati da questi ultimi come numeri o asseconda della convenienza della retta più o meno alta da pagare alle famiglie, tenendo poco conto delle reali necessità affettive, educative e relazionali dei bambini, e le famiglie affidatarie dal canto loro sono poco informate e sostenute dal punto di vista materiale e psicologico.

    L’associazione si sostiene molto con l’aiuto dei privati, mercatini di beneficenza, attività di facchinaggio, Aziende generose, ed anche qualche personaggio dello spettacolo che li ha sponsorizzati e pubblicizzati (Alex Baroni, Federica Panicucci ecc..). Hanno creato anche un Portale su Internet per permettere alle persone di conoscere non solo la loro Associazione ma anche il mondo dell’Affido, a molti ancora ignoto.

    La loro sede invernale è a Livorno dove attualmente ci sono sette bambini in affido arrivati da loro qualcuno privatamente e qualcuno tramite Tribunale dei Minori. La giornata dei bimbi in inverno trascorre andando a scuola al mattino, facendo i compiti e frequentando degli sport il pomeriggio.

    Per il pranzo e la cena si collabora nell’apparecchiare e sparecchiare la tavola e ci si siede a mangiare solo dopo che siano serviti tutti i piatti e che un ragazzo (a turno ogni giorno) abbia detto una preghiera spontanea di Ringraziamento al Signore.

    I genitori hanno ruoli ben precisi: Roberta si occupa della scuola, compiti, colloqui, casa, spesa e tutto ciò che possa servire ai ragazzi in questi ambiti, Riccardo si occupa maggiormente della burocrazia e dei rapporti con l’esterno, Tribunali, Associazioni, relazioni, corrispondenza ecc…

    I rapporti con le famiglie di origine sono mantenuti e i ragazzi vedono più o meno frequentemente i loro genitori naturali, laddove sia possibile, e l’impegno e la difficoltà, per i genitori affidatari, stanno nel mantenere con loro rapporti pacifici e collaborativi per il bene dei bambini, nonostante alle volte vi sia poca stima e rispetto per gli errori commessi da parte dei genitori naturali ma, come dice il Vangelo: “Chi non ha mai peccato scagli la prima pietra...” sebbene sia molto difficile da attuare.

    Durante i fine settimana e le vacanze estive (Giugno-Settembre) vanno tutti ad Orentano, una villa immersa nel verde, con piscina, cavalli, alpaca ed un bosco immenso dove i ragazzi fanno passeggiate in bicicletta, giri di corsa con finalità salutari ed educative (poiché Riccardo quando i ragazzi sbagliano li manda a fare 1 o più giri di corsa intorno al recinto!). I ragazzi possono fare anche passeggiate a cavallo e quotidianamente, sia al mattino che al pomeriggio, finito di svolgere le loro attività (ogni ragazzo/bimbo ha una sua mansione e un suo turno), fanno il bagno con tuffi in piscina dove Riccardo insegna loro anche l’attività subacquea. Alcune agenzie di viaggio che li conoscono e li stimano offrono loro 1 o più settimane di vacanza, anche all’estero, per tutta la famiglia ovviamente!

    Personalmente, da quando ne sono venuta a conoscenza, ho sempre ritenuto il progetto “Villaggio Don Bosco” un’iniziativa valida a favore dei minori, poiché il loro bene deve essere un interesse collettivo, sociale e non legato solo al buon cuore di qualche famiglia isolata, più generosa e disponibile di altre. Questi bambini hanno diritto ad un’altra possibilità, hanno diritto all’amore, alla gioia, alla serenità, all’affetto di una famiglia, alla possibilità di comunicare emozioni e sentimenti positivi e negativi, e noi abbiamo il dovere di rispondere a questo richiamo e soddisfare questo loro bisogno. Dobbiamo credere nella possibilità di cambiamento a favore di questi bambini, poiché è di questo che si tratta ed è per questo che dobbiamo lottare, per ridare loro quello che gli spettava e gli è stato brutalmente tolto. Non è un cammino facile, anzi, è molto tortuoso, sacrificato, difficile, alle volte demoralizzante, ma osservando quei 20 bambini, i loro sguardi, i loro sorrisi, sentendo il loro affetto e il loro bisogno di cure, di accudimento, di sostegno e d’ amore, svaniscono i dubbi, le paure e le reticenze e subentra la convinzione che sia davvero la cosa giusta da fare, collaborando insieme, fattivamente per un progetto comune: il bene dei bambini.







    Foggia, 2/7/04 Cristina