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      CommentAuthorTochigno
    • CommentTime18 Nov 2003 modificato
     

    Presto entreremo a far parte del vostro gruppo.
    Siamo una coppia di trentenni sposati senza figli che sta facendo l'inserimento di una MAGNIFICA bambina di 9 anni.
    Vi racconteremo in seguito la nostra storia.
    Un saluto e un abbraccio a tutti.

    siamo Tochigno e Alissa, sposati dal ’97 senza figli.
    Il nostro cammino inizia nel 2000 con l’Anfa , partecipiamo agli incontri dell’adozione (30/35 coppie) e dell’affidamento ( 2/3 coppie), naturalmente pensando di più all’adozione.
    Grazie ad uno di questi incontri conosciamo il presidente di una cooperativa con tre comunità-famiglia per minori e presidente di una associazione di volontariato per la formazione di famiglie affidatarie.
    Nel 2001 seguiamo un corso di formazione e al termine di questo ci viene fatta la proposta di passare un week-end al mese in una comunità come volontari.
    Da giugno 2002 andiamo regolarmente, anzi facciamo anche il capodanno e 5 giorni di ferie estive.
    Nel momento che conosci questi fantastici bambini capisci quanto è importante per loro una famiglia, quanto hanno bisogno di affetto, di contatto, le cose materiali non contano, sono importanti i sentimenti.
    E’ un’esperienza che inviterei tutte le persone a fare, serve per comprendere quanto hanno bisogno ma soprattutto quanto ti possono dare.
    Col tempo diamo la nostra disponibilità per l’affidamento, e a fine giugno 2003 ci viene proposta una bimba di 8 anni della “nostra” comunità, d’accordo con il pres. non cominciamo subito perché c’è poco tempo per l’inserimento, così rimandiamo a settembre/ottobre.
    A ottobre si parte : conosciamo l’ass. soc e lo psico ( non dico altro ), vengono a casa nostra, si parla di affido a lungo termine, di incontri in luoghi neutri per la famiglia un paio di volte al mese come avviene da quando la bimba e in comunità ( n.d.r. ci sono due fratelli più piccoli in un’altra com.), chiedono a mia moglie di essere disposta al part-time perché potrebbe esserci la necessità di farle cambiare scuola a gennaio
    Parlano con la bimba, contentissima non vede l’ora di cominciare.
    Il 25 ottobre la portiamo a casa per il primo week :contenta, non vuole uscire, vuole stare nella SUA cameretta a giocare, a studiare. La notte finisce alle 5:30 (comprensibile).
    Il primo disegno che fa è una casa con un grosso camino (da noi non c’è neanche la stufa), il sole e la luna.(ci potete dire cosa significa).
    Ci scrive una letterina dicendo che è contentissima, che il letto è comodo e caldo e che ci vuole molto bene.
    La settimana. successiva arriva il secondo week-end:
    è felicissima, si fa coccolare, ci coccola si comporta e parla come se quella fosse la SUA casa e noi la SUA famiglia.
    Arriva il suo 9° Compleanno e i genitori chiedono una piccola festicciola : uscita in pizzeria con nonni e zii ( mai visti da quando è in com), noi perplessi, il pres. e gli educatori contrari, l’ ass. soc. e lo psico. d’accordo : dopotutto cosa c’è di strano, peccato che spesso i genitori saltavano gli incontri programmati, facevano solo una delle due ore disponibili di visita e non gli hanno mai portato un regalo anche se ne hanno promessi tanti. Il giorno della festa la riempiono di regali di soldi e soprattutto di tanta confusione in testa.
    Il terzo week dopo la festa va sempre meglio.
    Si aspetta i l nostro regalo, appena lo scarta (due mogliettine e una bambolina) non lo guarda neanche ma corre nelle nostre braccia.
    Il bello arriva : l’ass. soc. e lo psico ( a questo punto giudicate voi come continuare a scriverlo) pensano che la bimba quando inizia l’affido vero e proprio dovrà tornare a casa tutti i week.
    Ma come, cambiano le regole in corsa ???
    Pensate che la bimba in un anno e mezzo di com. non è potuta più andare casa. E non dico altro.
    Ma penso che il bello deve ancora arrivare perché il pres. ci prospetta nuovi problemi futuri.
    A questo punto ci chiediamo : ma chi pensa a questa bimba ? chi pensa a noi e a chi ci sta attorno ? ma se dicono una cosa e la settimana successiva ne dicono un’altra come possiamo fidarci ? noi saremmo i primi ad essere felici se la bimba dovesse tornare a casa subito purché tutto sia a posto. Ci chiediamo tante altre cose e abbiamo paura, non di iniziare ma di non iniziare, la nostra fortuna è che ci sentiamo tutelati dal pres. che ci sostiene e combatte sempre, ma purtroppo chi comanda sono altir senza scrupoli e senza cuore ( per fortuna conosciamo ass. soc. e psicologi che lavorano con il cuore e con a testa ).
    Penso che il racconto sia lungo e magari noioso, ma diteci i vostri pareri, ne abbiamo bisogno.
    Saluti
    Alissa & Tochigno

  1.  

    Ciao Ricky e Ciao Roby ... che caso strano. Io sono Riccardo e l'altra parte della mela e' Roberta. Le coincidenze della vita. Sono il responsabile del Portale e a nome di tutti noi vi porgo il benvenuto con l'augurio che riusciate, con il vostro imminete affido, a dare gioia, amore e speranza a questa bambina.

    Un abbraccio,

    Riccardo

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    •  
      CommentAuthorfrancy
    • CommentTime19 Nov 2003 modificato
     

    Benvenuti , attendiamo presto vostre notizie.

    Francy

    •  
      CommentAuthorManuel
    • CommentTime19 Nov 2003 modificato
     




    Benvenuti ragazzi, fateci avere notizie.



    Manuel

  2.  

    Vi diamo il benvenuto con una frase che a noi piace molto:

    "E non dimenticate l'ospitalità: alcuni, praticandola, accolsero degli angeli senza saperlo"

    Ciao da Manu e Andrea.

    •  
      CommentAuthorTochigno
    • CommentTime23 Nov 2003 modificato
     

    fateci sapere i vostri pareri

    grazie

    •  
      CommentAuthorfrancy
    • CommentTime24 Nov 2003 modificato
     

    Purtroppo è così che funziona.

    All'inizio pare una cosa , poi ne diventa un'altra.

    I servizi agiscono così , sono subdoli.

    Pensa che hanno organizzato un rientro ieri per il mio bimbo in famiglia , ma nessuno , dico nessuno, ha avvisato la mamma!!!

    Perciò il mi bimbo si è trovato in piazza ad aspettare, aspettare ... finchè non abbiamo chiamato la madre che si è precipitata a prenderlo.

    Questa mattina i servizi si sono scusati , ma la faccia da cane abbandonato del bimbo loro non l'hanno vista!!

    Ricordati che l'affido è una lotta continua , contro tutti!!

    Anche noi non abbiamo figli ed abbiamo pensato di aiutare un bimbo che aveva i genitori , piuttosto che prenderne uno in adozione .

    In bocca al lupo

    Francy

    •  
      CommentAuthorLory
    • CommentTime25 Nov 2003 modificato
     

    No, non ci sto, così non va!

    Tutto questo è assurdo non deve succedere e mi dispiace dirlo ma anche noi in parte siamo responsabili.

    Non credo che l' affido debba essere gestito in maniera così improvvisata e non mi risulta che le famiglie affidatarie non possano impedire che vengano fatti continui esperimenti sui bambini con tanta leggerezza.

    E' successo anche a me, tempo fa, quello che ora sta succedendo a Francy: continui cambiamenti, decisioni affrettate prese unilateralmente dai servizi ecc....

    che hanno rischiato seriamente di far fallire la nostra esperienza di affido.

    Ho cercato di informarmi in tutti i modi per capire se le cose dovevano veramente essere gestite in questo modo, ho partecipato a corsi di formazione sull' affido, sono andata a trovare Riccardo e la sua stupenda famiglia per capirne di più ed avere consigli, ho cercato aiuto e sostegno all' interno dell' ass. Ecco tuo Figlio alla quale sono iscritta e........ tutti mi hanno dato un valido contributo alla riflessione. E dopo aver provato e riprovato a far capire ai Servizi che così non si poteva andare avanti, l' ass. E.T.F. (che mi ha aiutata e guidata fin dall' inizio in questo difficile percorso)

    ha deciso di scrivere al Tribunale dei Minori facendo presente la situazione e sottolineando l' importanza dell' informazione preventiva e possibilmente confrontata, di tutte le azioni che interessano le modifiche del Programma d' affido ed inoltre la conduzione di una modalità sperimentale d'affido, che tenga conto anche dei bisogni di assimilazione della famiglia affidataria ed altre cose ancora .... da ultimo la racomandazione di una più stretta collaborazione al fine di evitare dispersioni di generose disponibilità, ancora rare.

    Questa lettera è stata inviata anche ai Servizi, risultato:

    -il Tribunale ci ha convocato e ci ha permesso di esprimere tutti i nostri dubbi e perplessità sulla conduzione dell' affido.

    -il Giudice che ci ha ricevuto ci ha rassicurato che in futuro qualsiasi modifica sarebbe stata introdotta solo con la nostra condivisione e con l' informazione preventiva allo stesso tribunale, cosa che in passato non era stata fatta.

    -I Servizi hanno smesso di sperimentare sulla pelle dei bambini con la superficialità del passato e ci tengono in grande considerazione.

    -Le cose ora, anche se non sono sempre rose e fiori, vanno decisamente meglio.

    Inoltre da allora ogni volta che telefono ai Servizi per qualche problema e non li trovo o non ottengo risposte chiare e soddisfacenti, metto tutto per iscritto al loro indirizzo di posta elettronica, quindi espongo il problema, formulo le domande ed aspetto le risposte. Vi assicuro che funziona a meraviglia e nessuno può più dire: non ci siamo capiti, non vi abbiamo trovato, vi avevamo detto.....

    Sembra macchinoso ma vi assicuro che non è così, si risparmia tempo e diminuiscono le arrabbiature.

    Scusate lo sfogo.

    Ciao a tutti

    Lory








    •  
      CommentAuthorlilli
    • CommentTime25 Nov 2003 modificato
     

    Brava!

    Sono anch'io dell'iea che dobbiamo farci sentire, con educazione e pazienza, ma anche con estrema fermezza. Ci prendiamo una grande responsabilità, ma questo non significa che altri non abbiano le loro.

    E non dobbiamo aver paura di rivolgerci ai tribunali o ai responsabili dei servizi: è un nostro diritto, ma anche un dovere, quando dobbiamo tutelare i bambini.

    Ciao a tutti,

    •  
      CommentAuthorluciano&d
    • CommentTime21 Dec 2003 modificato
     

    Carissimi Tochigno e Alissa

    Siamo una famiglia, affidataria da ormai 18 anni, di Bolzano, abbiamo avuto in affidamento ormai quasi 50 bimbi, ed abbiamo aperto da poco, vistala nostra scelta di vita, una Comunità familiare.

    La vostra stria non ci stupisce, prima di entrare nei particolari vorremmo riassumere brevemente i principi con i quali agisce una famiglia affidataria:

    - accogliere il meglio possibile un minore

    - rispettare il suo vissuto e la famiglia d'origine

    - collaborare con i servizi sociali e rispettarne le direttive, altrettanto con il tribunale dei minori

    Cosa non è scritto? battersi perchè tutte le figure coinvolte nell'affido diano il meglio di loro per il bene del minore.

    Ora posso entrare nei particolari.

    Non mi stupiscono i cambiamenti "in corso d'opera" proposti dall'Assistente Sociale e dallo Psicologo, proprio in casi come il vostro, con un'accoglienza ben studiata e preparata, capita che la risposta del minore sia ben oltre le aspettative degli operatori, ed è proprio la risposta positiva che li porta ad attenuare le misure restrittive prese in precedenza ed a modificare di conseguenza il progetto, chi lavora in prima linea non siete solo voi, ma anche le altre figure intorno al minore, girate la medaglia; cercate di trovare in una situazione problematica non le colpe o le soluzioni dei problemi, invece di arrabbiarvi scoprite quali risorse avete a disposizione, coinvolgete le figure che sono in prima linea come voi (Ass. Soc. + Psico. + Insegnanti + Vostro Presid. ecc.) fate una bella riunione con all'ordine del giorno "chi fa fà cosa per chi?" Datevi scadenze regolari e lavorate in equipe.

    L'esperienza (e non ne abbiamo poca) ci insegna che questo metodo da risultati strabilianti in poco tempo, la parte difficile è mettere insieme l'equipe, fatto questo non esiste più un problema ma una serie di obiettivi da conseguire insieme, ed ognuno ha i suoi e deve risponderne agli altri.

    Non vi arrabbiate, ognuno ha i suoi problemi, davanti ad un caso complesso se non ci si trova intorno ad un tavolo a parlarne ciascuno si tiene il suo cruccio e difficilmente trova soluzione, meglio condividere sia i problemi che i risultati ottenuti, ci si sente tutti più impegnati ma anche più appagati.

    Ciao e coraggio:

    Luciano & Donatella

    Associazione Famiglie Affidatarie della Provincia di Bolzano

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    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime5 Jan 2004 modificato
     

    non so forse dovremmo parlare, con gli assistenti peccato che sono cambiati e noi non sappiamo neanche chi siano, bell' inizio di un affido!