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      CommentAuthorfrancy
    • CommentTime18 Nov 2003 modificato
     

    La sorella del bimbo a noi affidato , dopo 3 mesi di affido ha fatto rientro a casa.
    Il nostro piccolo sta passando un periodo di grande tristezza , anche se non lo fa vedere espressamente.
    Non fa altro che chiedere perchè mamma vuole più bene alla sorella , visto che lei è a casa.
    Cerca sempre di stare in braccio o di essere coccolato , non riesce più a concentrarsi su ciò che fa , come all'inizio dell'affido.
    Allo stesso tempo è tornato da noi senza problemi al rientro del week-end , perchè sa che da noi sta bene.
    RIesce però a controllarsi , niente attacchi di collera o distruzioni della casa , solo una grande tristezza.
    Io ho passato tutto il giorno con lui in braccio ieri (nonostante il peso 38 Kg x 8anni d'età!) e gli ho parlato un bel pò per tranquillizzarlo.
    Penso che abbia anche paura che noi possiamo chiudere l'affido con lui , come è successo alla sorella.
    A presto
    Francy

  1.  

    Secondo me sei eccezionale! Ha bisogno di proetzione, affetto, di essere tranquillizzato, rassicurato. Oltre che dargli tutto il tuo amore, altro non puoi fare ... e scusa se è poco. E' pura teoria pensare che i servizi sociali avrebbero dovuto prepararlo adeguatamente con un certo anticipo. I bambini vengono trattati dai servizi troppo spesso come pacchi ... nessuno si preoccupa dei sentimenti che ogni spostamento muove: nel bambino, nei suoi fratelli, amici, compagni di scuola ... ma anche negli adulti. Quanti affidatari ho sentito dire, una volta finita l'esperienza, che non prenderanno mai più un bambino in affido per come si sono comportati i servizi. Ma questa gente si rende conto di quanto male fa a tante persone? Per loro conta solo chiudere un affido, in modo che possano dire "ok, anche questo bambino è sistemato", oppure per far risparmiare al comune, loro datore di lavoro, i soldi della retta. Per fortuna non tutti i servizi sono così ... ma quanti ce ne sono!!!

    •  
      CommentAuthorlilli
    • CommentTime18 Nov 2003 modificato
     

    Credo che sia proprio come dici tu: ha paura.

    Ed il fatto di stare in braccio mi sembra proprio la ricerca continua di una conferma: di sè e di voi per lui.

    probabilmente questo è uno dei momenti cruciali del vostro affido: ressitere ora alle varie difficoltà può essre il gesto d'amore più grande, il messaggio migliore per lo spirito del vostro bimbo.

    Il fatto poi che la sorella sia rientrata va spiegato come una difficioltà di chi l'accoglieva, non come una preferenza della madre, o come una 'conseguenza' del fatto che lei è femmina (vista la situazione di cui parlavamo giorni fa...), ... ma sono sicura che questo l'avete già fatto. Ed anche in quest'ambito potete confermargli il vostro amore e la vostra disponibilità, l'accettazione che avete di lui e la volontà di aiutarlo in tutti i suoi bisogni.

    Se anche caratterialmente è meno agitato, magari può essere il momento buono per distrarlo con una gita, una visita a qualche parco originale (tipo: zoo safari del Lago di Garda, per intenderci, o Acquario di Genova, ....), così che l'evento-novità lo distragga da altri pensieri.

    E' riuscito a fare qualche amicizia a scuola? Invitare un amichetto a giocare dopo la scuola, con una merendina un po' speciale può aiutarlo a sentire casa vostra un po' più sua, anche come uno spazio autonomo rispetto alla casa materna, in cui può realizzare desideri e attività che magari là nemmeno sono ipotizzabili.

    Oppure che so, realizzare un suo desiderio finora riamndato, del tipo 'costruiamo la casetta nel giardino' - peccato però la stagione..., oppure 'ridipingiamo le apreti di camera tua? - se già non lo avete fatto..

    Piccole cose, ma che rafforzino le sue radici presso di voi, lo aiutino nella consapevolezza della vostra accoglienza...

    Oppure, che so, siete in conatto con un Oratorio o una associazione della zona? L'avvicinarsi delle festività può essre il momento per collaborare con una forma di sostegno (tipo: fiere per i missionari per le quali preparare alvoretti da vendere, raccolta giochi per i bimbi ospedalizzati, aiutare un giorno nella distribuzione dei pasti alla mensa dei poveri...Ho potuto verificare direttamente che sono cose che i bimbi fanno molto volentieri: si sentono utili, acquistano consapevolezza della proprio situazione 'fortunata' (..., he, sì!), e metabolizzano valori positivi che li aiutano in seguito.

    Forza, che siete Grandi, e state facendo una cosa splendida!


    •  
      CommentAuthorlilli
    • CommentTime18 Nov 2003 modificato
     

    ...che dire: vorremmo che tu non avessi così ragione!!

    Ed è la consapevolezza che invece è proprio così che deve aiutarci a trovare la forza per fare cose che il sistema ci rende difficili, perchè altrimenti anche quel poco fattibile non sarebbe fatto, vero?

    Buonissima giornata a tutti, comunque!

    •  
      CommentAuthorfrancy
    • CommentTime18 Nov 2003 modificato
     

    L'ass.soc. non ha proprio preparato il bimbo al rientro della sorella.

    Hanno telefonato a noi il giorno prima pregandoci di spiegarglielo!

    Visto però che noi eravamo in contatto con l'altra famiglia affidataria e sapevamo della loro decisione avevamo già informato piano piano il bimbo , in modo che capisse che erano stati i servizi a prendere questa decisione e non certo mamma o la sorella.

    Però è difficile far capire tutto ciò ad un bimbo di 8 anni!

    Francy

    •  
      CommentAuthorfrancy
    • CommentTime18 Nov 2003 modificato
     

    Abbiamo chiamato un compagno oggi pomeriggio , così che possa rallegrarsi un pò.

    Devo ringraziare molto le maestre per questo.

    Infatti i genitori ancora non lo vedono di buon occhio , visto i problemi che dava a scuola i primi tempi.

    Meno male che c'è ancora qualcuno che fa il suo mestiere per il bene dei bambini.

    Francy

    •  
      CommentAuthorlilli
    • CommentTime18 Nov 2003 modificato
     

    ..il più è rompere il ghiaccio: una volta 'sfatato il mito' della sua irruenza, il cerchio degli amici si allargherà.

    In questo senso potete fare tanto anche tu e tuo marito: se riuscite con piccole cose (giochi in giardino, tempo permettendo, o giochi in casa, merenda originale - puoi far preparar a loro le pizzette, ad esempio?- ....), bhè la piacevolezza del tempo passato a casa vostra si risaprà presto, ed anche altri bimbi si avvicineranno a lui...e più amici avrà più sarà sereno, con buona apce di tutti ora e per lui in futuro..

    Come al solito c'è un po' (!tanto!) da fare per noi, ma ne vale la pena, dai.

    Cia' di nuovo, ...

  2.  

    Anche a noi è capitata la stessa cosa a luglio: la mamma della nostra piccolina di 4 anni e mezzo si è ripresa in casa improvvisamente i due fratelli che erano anch'essi in affidamento ad un'altra famiglia e ai quali la nostra bimba è molto legata.

    Per i primi tempi si è deciso di non dirle niente, complici anche le vacanze estive che hanno diradato i suoi rientri dalla mamma, poi con l'inizio della scuola e dell'asilo è stato più facile farglielo accettare (anche perchè in realtà loro passano molto più tempo dalla nonna che dalla mamma), ma comunque sempre con una buona dose di coccole, coccole e ancora coccole (anche noi passiamo delle ore con lei in braccio, magari in silenzio) ,facendola sentire importante in casa e soprattutto facendole sentire che quando lei non c'è (perchè è dalla mamma) noi sentiamo molto la sua nostalgia perchè le vogliamo bene.... e di solito è molto gratificata dal sapere che quando non c'è noi pensiamo a lei e desideriamo proprio che torni. A volte lo chiede proprio: "Ti mancavo quando ero da mamma?"

    Per ora le basta questo (ma è più piccola del bimbo di Francy...), poi man mano vedremo.



    ...è estremamente consolante constatare che a tutti capitano più o meno le stesse cose...



    Ciao ciao, Manu

  3.  

    picola riflessione dopo aver letto il messaggio di Manu ... siamo stati aspramente criticati per le troppe coccole che diamo ai nostri bambini. Piu' distaccati dovete essere, ci hanno detto, non emotivamenmte coinvolti ... che mondo. Io penso che questi ragazzi abbiano bisogno principalmente di amore e noi questo vogliamo dare loro ... qualunque cosa dicano i bravi servizi.

    •  
      CommentAuthorfrancy
    • CommentTime19 Nov 2003 modificato
     

    Come si fa ad essere distaccati se il bimbo ti viene in braccio e ti stinge forte a sè?

    Se lo rifiutiamo anche noi allora l'affido non serve a nulla!!

    Questo dovremo dire noi ai servizi!!

    •  
      CommentAuthorManuel
    • CommentTime19 Nov 2003 modificato
     


    Oggi è una giornata lavorativa molto pesante, ma sentendo le vostre parole mi sono emozionato.



    Riccardo, grazie per aver creato IL sito



    Manuel

  4.  

    Io personalmente non do retta a chi mi chiede di non coccolare... potrei dirti, Riccardo, che questa persona mi fa pena perchè forse non ha mai sperimentato cosa significa essere coccolati, abbracciati, ecc...

    Però, riflettendo in modo più profondo, in effetti le coccole possono anche spaventare... Mi spiego meglio, prima che qualcuno insorga.

    Un bimbo in affidamento porta con sè un bagaglio che è anche fatto di un gran senso di colpa verso la mamma o i genitori che non possono (o non vogliono) tenerlo; nella maggior parte dei casi sono bimbi che addossano su di sè questa responsabilità e si sentono in colpa per essere al mondo, per non poter stare con i genitori, ecc...

    Trovare una famiglia che li ama davvero, come tutte le stupende famiglie che scrivono su qs forum o che si imbarcano in quest'avventura, può effettivamente aumentare ulteriormente il senso di colpa. E' per questo che con i nostri bimbi dovremmo (e già lo facciamo) avere l'atteggiamento che chiede la volpe al Piccolo Principe: avvicinarci piano piano, con cautela, in punta di piedi, anche con le coccole..., ma poi... davvero coccole a volontà!!!!!!

    Rispetto al distacco cui accennavi... mi viene in mente una cosa dettaci da una coppia di amici: "Per essere affidatari bisogna essere antiaderenti" ... non voglio divagare dal tema di qs discussione, ma lo lascio come spunto per ulteriori riflessioni. Per noi questo concetto sta diventando un argomento di riflessione molto interessante.

    A presto, ciao a tutti.

    Manu


  5.  

    Bambino arrivato da noi a 7 mesi, ma non in affido, direttamente dai genitori. Avvertiti da noi i servizi che non intervengono. Quando il bimbo ha due anni e mezzo, mai un giorno dalla madre che se ne disinteressa quasi totalmente, i servizi, dopo nostre insistenti richieste, fanno indagine per vedere se affidarci il bimbo. Domanda della psicologa asl: come vi chiama? Srenamente rispondiamo "mamma e papa'". Si alza e sentenzia ... l'affido di questo bambino non e' per voi, senza lasciarci nemmeno il tempo di dirle che chiama papa' e mamma anche i suoi genitori e che altra psicologa asl ci aveva detto che era cosa normale e che avrebbe messo ordine nei ruoli piu' avanti. Ci siamo rivolti al tribunale ed abbiamo ottenuto lo stesso l'affido, ma e' stata una lotta con i servizi molto stressante e difficile.

    Antiaderente ... secondo me dipende dai casi. Come fai a non dare tutto te stesso ad un piccolo di 7 mesi? Ma anche ad un grande di 13 anni con due adozioni alle spalle andate male e chissa' quante case famiglia che lo hanno rifiutato? O ad un ragazzo di 12 con un affido presso una famiglia andato male dopo un anno e cinque case famiglia che lo hanno rifiutato, con un padre che lo picchiva mentre cercava di aiutare la madre che stava violentando perche' ubriaco? Io non riesco ad essere antiaderente ... mi "aderisco" ai miei bimbi come una seconda pelle. Mi affeziono a loro anche solo quando l'ass. sociale mi telefona per un nuovo caso. Abbiamo accolto da un mese il nono ragazzo ... gia' in partenza conclamato come caso diffcile. Siamo in un periodo di stanchezza, ma non ce la siamo sentita di non provare, anche perche' l'unica alternativa sarebbe stato un ricovero di tipo psichiatrico (e' quello che e' stato rifiutato da due famiglie adottive) ... non ha nessuno, ed anche se e' diffcile, anche se alza le mani, anche se dice una quantita' sproporzionata di parolacce, anche se e' un pigrone e non sta alle regole ... io, noi gli vogliamo bene, con tutto noi stessi e preghiamo tanto perche' un giorno non s sia costretti anche noi ad allontanarlo perche' magari pericoloso per gli altri bambini.

    •  
      CommentAuthorfrancy
    • CommentTime21 Nov 2003 modificato
     

    Ragazzi, siamo passati dalle coccole alla crisi nera!!

    Ieri il bimbo non ha fatto altro che parlare di voler morire!!

    Si è puntato persino un coltello al collo!!

    A scuola invece cercava di strozzarsi con le proprie mani , con il risultato che ha spaventato i bambini , pensate che all'uscita una bimba è venuta ad implorarlo di non fare più una cosa di questo tipo.

    Ho chiamato la psico , chiedendole se non era il caso che vedesse il bimbo.

    Lunedì mi manda l'ass.soc. , nel frattempo hanno deciso di rimandarlo a casa domenica pomeriggio ,dalle 14,30 alle 19, per fargli vedere che la mamma gli vuole bene.

    Non credo che la soluzione sia delle migliori , perchè comunque lui rientrerà da noi e la sorella rimarrà comunque là.

    Io però giuro che se mi rifà una scena come quella di ieri mollo tutto , i miei nervi non reggono a certe cose.

    A presto

    Francy

    •  
      CommentAuthoraurora
    • CommentTime21 Nov 2003 modificato
     

    spero francy che il tuo sia solo uno sfogo,non voglio credere che tu così facilmente,dopo tanto entusiasmo,getti la spugna.Questo bimbo sta soffrendo tantissimo e lo dimostra con le armi a sua disposizione,attenta,perchè il suo cuore sente se tu non sei comunque dalla sua parte,con tutta te stessa e senza pregiudizi.A me più che spaventarmi ,una crisi simile m'avrebbe addolorato,come riuscire a entrare dentro lui e sradicare tutto il dolo re e la tri stezza che ha dentro,come...Ti prego non mollare,amalo e dividi con lui anche il dolore.

    •  
      CommentAuthorfrancy
    • CommentTime21 Nov 2003 modificato
     

    Io sto provando a tenere duro , solo che sembra che al peggio non ci sia mai fine.

    E se per caso decide veramente di fare qualcosa contro se stesso proprio in un momento in cui tu non sei con lui?

    Nei primi tempi aveva tentato di farsi del male con i coltelli , nelle mani però.

    Ora invece punta direttamente al collo!

    Chi non mi dice che tenti nuovamente di buttarsi dalla finestra , magari del settimo piano?(i miei genitori abitano così in alto)

    E' solo per lui che abbiamo proseguito , ed è solo per lui che cerchiamo ogni giorno di trovare una soluzione ai suoi problemi , lottando contro noi stessi.

    Ma per quanto tempo riusciremo a farlo?

    Pensavo che il peggio fosse passato , ma mi sbagliavo di grosso!!

    Francy

    •  
      CommentAuthorlilli
    • CommentTime21 Nov 2003 modificato
     

    Carissima, penso che ora abbiate una forza maggiore, in queste estreme difficolà: la relazione costruita in questo periodo con lui.

    E vista l'intensità del rapporto, la vostra costante presenza, l'amore che gli state dando, la gestione della crisi parte da una situazione più favorele che in passato, per voi.

    Questo non significa certo che sia 'facile', ma sicuramente avete in voi una forza emotiva ed una credibilità logica assai maggiore, le vostre parole e le vostre azione sono rafforzate dal vissuto che lui ha dentro di sè, ora. Questo non toglie che occorra un intervento urgente e strutturato, un supporto psicologico ed una terapia che aiuti il bimbo ad uscire dai suoi labirinti psicologici.

    Non so se aspetterei l'A.S. lunedì: penso che mi muoverei prima.

    I bambini capiscono anche ciò che non diciamo loro: amatelo, e questo germoglierà dentro di lui.

    Coraggio, magari a NAtale ci incontriamo e sorridiamo di tutto questo, ok?

    Triplo abbraccionissimo-issimo-issimo,






    •  
      CommentAuthorAnnina
    • CommentTime21 Nov 2003 modificato
     

    Leggo ora ciò che vi è accaduto Francy.

    Io non sono per niente esperta di affido, anzi, ma sono una mamma.

    Dal mio punto di vista, preferisco che mia figlia mi mandi apertamente dei segnali, piuttosto di sapere che le è accaduto qualcosa di negativo e vederla tranquilla.

    Preferisco che esprima apertamente i suoi sentimenti, a volte anche violentemente, che si sfoghi che urli, piuttosto che si tenga tutto dentro.

    In quest'ottica vedo la reazione del vostro bambino.

    Certo che il suo gesto è un gesto assolutamente da non sottovalutare e non voglio assolutamente prenderlo alla leggera, ma la sua reazione, secondo me, non è altro che un modo per attirare l'attenzione, per dire STO MALE!!!



    Ha bisogno estremo di essere rassicurato e amato...abbandonarlo adesso, sarebbe davvero come ucciderlo...spero Francy che riusciate a tenere duro, mettetevi al di sopra delle emozioni che vi scatena questa reazione, vivetele, ma non lasciatevi trascinare, rimanete lucidi e aiutatelo.

    Non è facile, ma siete due persone in gamba e sono sicura che ce la farete.



    Un grosso abbraccio a tutti e 3.


  6.  

    Cara Francy,

    non si e' mai abbastanza pronti.

    Ritengo che mollarlo ora, come dice Annina, sia come ucciderlo. Il suo e' davvero un grido disperato di chi sta male ed ha bisogno estremo di aiuto. Fai una lettera al giudice e chiedi un intervento urgente e sistematico di una psicologa.

    Dici che se rifa0' un gesto simile abbandoni tutto ... e se poi si ammazza davvero perche' viene mandato lontano da voi, oltre che dalla madre? Penso che il rimorso sarebbe enorme.

    Non mollate. Forse non era l'affido giusto per voi, considferando che era il primo affido. Forse i servizi sociali hanno lavorato male. Ma adesso lui e' con voi e spetta a voi aiutarlo. Non abbandonatelo, almeno voi. Ne ho avuti tanti di bambini arrivati dopo che famiglie affidatarie li avevano rifiutati, a torto o a ragione. Per loro la colpa e' da imputare solo a se' stessi. Stanno peggio di una situazione di degrado familiare. Abbiamo curato tante di queste ferite, ma sono molto profonde e difficilemente sanabili.

    Crudamente ... se dovesse davvero un giorno suicidarsi e' meglio che lo faccia con voi, piuttosto che per causa vostra. Speriamo davvero che non lo faccia ... sarebbe veramente tremendo.

    •  
      CommentAuthorLory
    • CommentTime22 Nov 2003 modificato
     

    Ti sono vicina, anche noi abbiamo avuto momenti di grande sconforto e probabilmente ce ne saranno altri, l' unico consiglio che mi sento di darti è quello di non prendere mai decisioni nei momenti di crisi nera perchè la paura fa perdere la lucidità e può indurci a scelte o azioni di cui poi ce ne pentiremo. E' meglio fermarsi un attimo, aspettare che passi quel momento, riflettere a lungo su quanto è successo e se potevamo impedire che questo accadesse. E se questo non è stato possibile non dobbiamo sentirci in colpa di niente ma ci deve sollevare il fatto di essere stati comunque con lui, al suo fianco quando aveva bisogno di qualcuno che se anche in quel momento non può aiutarlo, può condividere con lui il suo dolore e non lo fa sentire " solo ".

    Inoltre se pensi o senti che trascorrere più tempo con la madre non sia la soluzione più giusta, dillo ai Servizi ed insieme cercate altre soluzioni........ spesso si va per tentativi che a volte non funzionano ma questo lo sappiamo solo dopo aver provato e .... se bisogna tornare in dietro...., pazienza.....

    E' dura lo so, ma ne vale la pena!!!!

    Forza Francy

    Ciao Lory

    •  
      CommentAuthoralissa
    • CommentTime24 Nov 2003 modificato
     

    cosa posso dirti, non ho parole per incoraggiarti, sono io troppo scoraggiata!

    ma i servizi ci sono con la testa, sanno che non hanno un inpresa di pulizie come attività, credetimi DELUSIONE, questo è l'unico sentimento che provo!

    Devo ancora iniziare e già ho i pantaloni alle ginocchia sentendo ciò che dici.

    per fortuna LORO sono dalla parte dei bambini, e perfortuna!!!

    Mi spiace per il piccolo tantissimo.

    saluti alissa

  7.  

    La consapevolezza, cara Alissa, di cio' che e' la realta' e' importante, ma è altrettanto importante non scoraggiarsi ... andare avanti per combattere il sistema. Troveremo le armi, intanto parliamone. Inchiodiamo le ass. sociali alle loro responsabilità. Vuoi tranquillizzarti dopo cattive notizie sui servizi? Ok ... abbiamo avuto a che fare con diverse ass. sociali ... non faccio nomei delle "cattive", ma ti posso dire che ne abbiamo conosciute almeno 4 dal comune di Melegnano e una da quello di Rozzano ... tutte ottime e con le quali e' stato possibile un dialogo e portare avanti un progetto. Ho trovato tanta disponibilità, fiducia in noi e professionalità. Adesso è iniziato un rapporto con Monza e ti devo dire che la persona con la quale ho parlato due volte mi è sembrata ottima (forse è presto per dirlo, ma concedimi un po' di intuito dopo 17 anni di esperienza nel campo dell'affido) e propositiva, molto vicina alle nostre idee.

    Quindi forza e coraggio ... pensa ai bambini e non a loro e metti nel conto dei sacrifici e delle difficoltà anche la possibilità (ma per fortuna non la certezza) di incontrare servizi che on vanno bene ... ci siamo sempre noi a consigliarti e più in alto di noi c'e' il tribunale dei Minori che è garante per il bambino. Non è vero che i giudici ascoltano solo le ass. sociali, a noi ci hanno ascoltato accetando spesso le nostre tesi (contrarie a quelle dei servizi) ... basta scrivergli e telefonare e chiedere ... ma certamente NON ARRENDERSI. MAI !!!!

  8.  

    Cara Francy, ti siamo vicini.

    Concordo con chi dice che il tuo bimbo sta dicendo a gran voce "STO MALE, FATE QUALCOSA!!!"

    1)Contienilo: abbraccialo forte forte, stringilo per fargi sentire che intorno a lui ci sei tu e che lo "tieni insieme", non lasci che si distrugga e che "esploda in mille pezzi" sotto la pressione delle sue sofferenze.

    2)Spezza, interrompi, la situazione con qualcosa di nuovo, con una "virata"; sorprendilo con una cosa nuova. Un pomeriggio DIVERSO, ma DIVERSISSIMO dalla routine... la tua fantasia saprà trovare un'idea.

    3)Parlagli, digli i tuoi sentimenti in forma semplice: "Ho avuto paura, mi hai spaventata... perchè ti voglio bene. Ho pensato che se ti facevi male io poi piangevo perchè tu sei la cosa più bella che mi è capitata....."

    Può anche essere che voglia vedere quanto ci tenete a lui... DITEGLIELO!!!!!

    A presto, Manu