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      CommentAuthorfrancy
    • CommentTime17 Aug 2003 modificato
     

    Il bimbo a noi affidato dovrà cambiare scuola .

    Di questo è già stato informato dall'ass.soc. ma lui continua a far finta che non sia vero.

    Probabilmente è spaventato ed ha paura di non essere accettato a causa dei suoi gravi ritardi scolastici (dovuti ancora a non si sa cosa , in quanto per il resto è sveglissimo, anche troppo direi!)

    e del suo comportamento .

    Nella scuola che frequentava prima era coccolato e viziato a causa della sua situazione e non si cercava di ottenere da lui più di tanto , il loro intento era solo quello di tenerlo fuori casa.

    Abbiamo deciso insieme all'ass.soc. di fargli frequentare una scuola a tempo pieno per cercare di farlo stare insieme ai suoi coetanei anche se a livello comportamentale non so se sia la soluzione migliore soprattutto nei primi momenti.

    Secondo voi, qual'è il metodo migliore per fargli accettare la nuova scuola?

    Grazie

    Francy

  1.  

    Secondo me la scuola a tempo pieno non è la soluzioen migliore. Si sentirebbe abbandonato, parcheggiato, in un momento in cui ha bisogno della vostra presenza.

    Credo che, nei limiti del possibile, vada tranquillizzato accompagnandolo e restando con lui il più possibile. Andarlo a prendere senza ritardi. Curarlo nella lezione di casa senzsa demandare questo alla scuola.

    Se ha un insegnante di sostegno la cosa si complica perchè lo fa sentire diverso e anche i compagni lo trattarebbero nello stesso modo ... ma in certi casi tale supporto è necessario. Magari cercare di ridurlo al minimo.

    Altro consiglio sarebbe quello di fargli fare uno sport dove magagri va già qualche suo compagno, in modo da integrarlo con loro non solo nella scuola.

    Ancora, fate una piccola festa in casa invitando i suoi compagni e le relative mamme ... purtroppo i bambini in affido sono visti come bestie rare e difficoltose e non è raro il caso in cui genitori impongano ai loro figli di non stare insieme a "quei bambini" Fate loro veder come vive, dove vive e come è. Se i genitori danno il loro ok, nche i figli poi si avvicineranno. Lo so che è triste e brutto, ma è una realtà che ho vissuto sulla pelle nostra e dei nostri ragazzi.