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      CommentAuthorlilli
    • CommentTime6 Aug 2003 modificato
     

    Ciao a tutti!

    Sono nuova del Forum, ed innanzi tutto ringrazio per quanto ho appreso dalle vostre esperienze e dai vostri pensieri.

    Siamo alla nostra prima esperienza di affido, ed è stata così traumatica che pensavo fossero davvero capitate tutte a noi...., fino a quando non ho letto qui come sono andate alcune cose (troppe!) anche ad altri.

    Ora mi domando: ma se è vero, quando ne parlano per farsi belli, che i Servizi Sociali e gli Enti Pubblici considerano le famigli eaffidatarie la vera ricchezza dell'Affido, allora perchè ci lanciano allo sbargliano e troppo spesso ci abbandonao nelle difficoltà????

    Siamo adulti, e consenzienti, per cui informarci correttamente e preparci adeguatamente secondo me faciliterrebbe a tutti le cose e sarebbe meglio per i bimbi che hanno già tanti problemi da superare...

    La nostra storia è l'esempio eclatante di tutto quello che NON dovrebbe succedere ed invece accade..., ora, avendo già due bimbe, gemelle, di 7 anni, se noi fossimo stati preparati, e soprattutto INFORMATI DI TUTTI I PROBLEMI della bimba che abbiamo accolto, bhè, ...sarebbe andata decisamente meglio, e forse ora non dovrebbe chiudere quest'esperienza con tanto dispiacere ed un senso comnque di fallimento.

    Sono molto peplessa, perchè speravo che fosse un singolo (o raro) caso, il nostro, ed invece mi accorgo che non è così: anche ora i Servizi Sociali stanno proponendo un affido ad una famiglia nostra amica, con delle modalità palesemente non funzionali allo scopo: ma se noi poveri ignoranti in materia osiamo dire la nostra veniamo trattati come i prevaricatori del ruolo che la loro esperienza e la loro competenza fanno essere così indiscutibile...

    Quando io ho fatto presente quello che l'esperienza diretta mostrava inequivocabile mi è stato detto dall'A.S. "..pensa di saperne più della neuropsichiatra?"...Magari se avessi saputo che la bimba era in cura da una neuropsichiatra non avrei considerato possibile il suo inserimento e la convivenza con le mie gemelline, intanto, ...e poi i fatti dovrebbero avere il loro peso no?

    ...... ....

    ...ed ancora: ma l'Affido non dovrebbe mirare comunque al bene del bambino?Noi abbiamo dovuto vedere che gli occhi degli uopmini non dovrebbe conoscere...figuriamoci le nostre anime ed i nostri cuori...

    ....

    ma anche: dovrebbe essere momento di recupero e risoluzioen del problemi del nucleo d'origine, no? E allora quando in realtà questo non avviene, potrà mai funzionare, o veramente diventa una sorta di 'parcheggio con boccata d'aria' e poi tanto si vedrà...???

    Sono scoraggiata, ma visto che sono sempre stata una sognatrice mi auguro che esperienze future mi facciano ricredere: intanto voglio scrivere una sort di 'vedemecum' di ciò che può succedere, arrichendolo poi con le esperienze delle altre famiglie del nostro Centro Affidi... chissà, si potrebbero evitare un po' di problemi a chi si avvicinerà dopo di noi all'Affido.

    Ciao per ora, e grazie a chi avuto l'idea di questo forum e ne consente l'esistenza.


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      CommentAuthorfrancy
    • CommentTime15 Aug 2003 modificato
     

    Non dici l'età della bambina a te affidata , però capisco ciò che provi.

    Secondo me l'ass.soc. che ti segue non ti ha dato tutti i dati necessari per affrontare l'esperienza.

    Nel mio caso, primo affido come penso tu abbia già letto nei post, si tratta di un bambino che non sarebbe assolutamente gestibile avendo altri bambini coetanei , in quanto richiede tutte le energie a disposizione per poterlo domare e rieducare dall'inizio.

    Probabilmente avresti dovuto limitare l'età del bambino da accogliere , avendo già due figlie tue .

    Se pensi di affrontare un nuovo affido tieni sempre presente che il più delle volte i problmemi insorgono in prima elementare e spesso i bimbi non sono conosciuti dagli ass.soc. perciò spesso molte cose vengono scoperte dopo.

    Noi bene o male siamo stati preparati bene sul caso , in quanto il bambino era già seguito insieme ai suoi fratelli fin dalla materna (non chiedetemi perchè non siano stati dati prima in affido!!!)

    perciò tutto quello che ci hanno detto corrispondeva a verità , praticamnete nulla ci è stato celato però alcune cose siamo riuasciti ascoprirle noi che loro non sapevano.

    Ho trovato molta disponibilità con l'ass.soc. del bimbo sia con noi che con la mamma affidataria della sorella , per ora non ci siamo sentitni abbandonati e spero che non succeda.

    Se hai bisogno io sono quì.

    Francy

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      CommentAuthorlilli
    • CommentTime8 Sep 2003 modificato
     

    Eccomi!

    Scusate il silenzio, ma è stato un periodaccio..



    Ti ringrazio della comprensione e della risposta: in effetti il nostro errore, visto ora e con meno emotività, è sttao quello di fidarci degli operatori sociali.

    La Michela è coetanea delle nostre bimbe, e noi avevamop pensato che fosse oipportuno inserire un bimbo di età minore della loro, però ci avevano presentato la cosa come così semplice, la famiglia naturale così ben disposta, la bambina così poco problematica, che abbiamo pensato valesse la pena di provare.

    Mercoledì scorso, alla riunione mensile con i Responsabili dei Servizi, gli affidatari ed aspiranti tali abbiamo esposto quanto è accaduto, ed in sostanza ci è stato detto che non dobbiamo pensare si possa fare di meglio: in fin dei conti le A.S. lavorano 36 ore la settimana, e l'incarico della nostra Responsabile presso il centro Affidi è di sole 8 ore alla settimana!!!!

    Quando poi ho proposto, vista la noistra esperienza, che si potesse pensare un supporto formativo, documentativo sulla tematica e su casi reali, mi è stato risposto che così 'costringerei gli altri ad intelettualizzare troppo', mentre la mi aidea era che essendo tutti adulti e consenzienti la conoscenza di certe situazioni, di eventuali manifestazioni e comportamenti potesse solo aiutare chi poi si trovasse in determinate situazioni.

    Siamo così delusi e dispiaciuti che francamente non abbiamo alcuna fiducia in questo meccanismo, per lo meno, non gestito così! Daremo loro un'altra chance, ma già ragionare in questi termini è brutto, no?

    E comunque quello che ci fa sentire 'bruciati' è proprio la consapevolezza che anzichè aiutare una bimba in difficoltà abbimao fatto un danno...

    Avevo anche contattato Riccardo, per parlare un po' con lui di come si potrebbe dare supporto agli affidatari al di fuori dei Servizi, visto che sono assai più evanescenti più di quanto sarebbe accettabile, ma poi ho avuto inghippi familiari da gestire e non siamo più andati ad Orentano.

    Se co riesco uno dei prossimi sabati voglio vedere se possiamo andare comunque a trovarli, e poi si vedrà: resto dell'idea che le informazioni correttamente organizzate e gestite non sono mai una zavorra...

    Di sicuro abbiamo imparato tanto, e la prossima volta diremo la nostra, non subiremo più la leggerezza di chi pensa che "intanto andiamo avanti così, via!" e poi ci tratta male perchè secondo lei "non ne abbiamo più voglia" (ma come si fa a dire certe cose?????).

    Un abbraccione per ora, e grazie, Lilli

  1.  

    Carissima Lilli,

    capisco tutto il tuo rammarico ed apprezzo la tua voglia e la tua forza di lottare ... sopratutto per i bambini, affinche' abbiano una giusta collocazione.

    L'informazione non corretta data dai servizi sociali è purtroppo fatta con la volonta' di non informare. In un certo senso, alla riunione di cui parli, l'a.s. te lo ha detto chiaramente: se avvertiamo le famiglie affidatrie ... ci pensano troppo e poi non ne fanno di nulla. Meglio dico io ... piuttosto che fare un danno!!! Il non conoscere una situazione, andare a tentoni, veder fin dove si arriva ... intanto il bimbo cresce da esperienza a esperienza e quando diventa grande "arrivederci e grazie". Motivo? Soldi e sempre soldi, maledetti soldi!!! Ci sono dei casi difficili, troppo difficili perche' una famiglia, specie se con figli, possa gestire. La soluzione, non certo ideale, ma spesso l'unica possibile, è l'inserimento in strutture adeguate ... ma queste costano ed i comuni non hanno nessuna intenzione di spendere denaro che non portera' benefici in termini di voti e di immagine ... le famiglie costano molto meno ed è facile, quando si ritiene opportuno, dir loro "adesso basta". Le comunità spesso si oppongono rivolgendosi ai giudici direttamente che, spesso, danno loro ragione scavalcando gli a.s.

    Non e' assolutamente permesso agli affidatari dire la propria (non tutti i servizi sociali sono così ... Francy ci porta un'esperienza positiva, per ora, e anche noi abbiamo un buon rapporto con il comune di Melegnano ... ma si contano sulla punta delle dita le esperienze positive ... anche perche' se l'a.s. sociale dovesse essere brava, spesso ha ordini di scuderia che le impongono un certo comportamento) ... cose ne sanno!!! Loro hanno studiato e gli affidatri no ... per loro, nell'argomento, siamo tutti una massa di ignoranti. Le cose con i servizi vanno bene se e solo se siamo pronti a chinare il capo, sempre, davanti al loro volere ... senza fiatare, neanche davanti a cose eclattanti. Se e quando ci incontreremo, te ne potro' raccontare di cotte e di crude. Purtroppo!!!

    Il bene del bambino ... no, questa e' teoria. Non si guarda al bene del bambino, ma a mille altre cose: denaro, genitori naturali che rompono le scatole, curriculum (un affidamento terminato con il rientro in famiglia è un'ottima cosa per l'operatore che è riuscita a far si che la situazione migliorasse ... anche se questo non sempre e' vero ... ma tanto chi va a verificare?), avvocati solerti ... Ho vissuto casi di a.s. sociali che hanno deciso il rientro in famiglia senza MAI aver visto il bambino. Non sono balle, l'ho pure scritto al giudice che ci ha dato ragione rinviando di un anno il rientro. Immagina la rabbia dei servizi.

    Spesso, come accenni, il recupero della famiglia di origine è impossibile e molte volte, in questi casi, non è pensabile l'adozione (perche' magari il bambino è grande e problematico e nessuno lo vuole, oppure perchè è comunque importante il legame con la famiglia anche se non ci sono le condizioni per un rientro). Ci sono delle proposte per un affidamento adottivo, ovvero un affido blindato, una sorta di adozione, dove l'influsso della famiglia di origine deve ridursi al minimo (tipo una volta al mese o solo durante le vacanze, ma sempre restando sotto il controllo degli affidatari). Questo comporterebbe maggior sicurezza e tranquillità sia per la famiglia affidataria, sia per il bambino (un bambino in affido ha sempre nel cuore la paura di essere strappato ai propri affetti, o di tornare in casa a subire violenze, o di ferire qualcuno con la propria volontà).

    L'idea del Vademecum è buona, ma non l'accetteranno mai perchè non è idea loro e perchè informerebbe troppo e troppo spaventerebbe. Già sono poche le famiglie che si avvicinano all'affido ... Secondo me con una buona informazione sarebbero molte di più. Molte non si avvicinano perchè il tam tam di come le famiglie vengono trattate si diffonde rapidamente! Ma alle a.s. sociali cosa importa? Alle fine del mese hanno lo stesso il loro stipendio ... anzi, meno ffidi uguale meno scartoffie, meno lavoro, meno rogne e con i datori di lavoro piu' contenti per non dover pagare troppo per questi bambini. Se poi prendiamo casi di bambini di colore (ne ho uno io adesso per il quale abbiamo vissuto e saputo cose inenarrabili) la cosa si aggravia perchè entra il buon razzismo e la politica!!!

    Corsi per informare ... stesso discorso ... la legge sull'affido dice che l'informazinoe sull'affido spetta ai comuni. Pensa che un funzionario della Regine Toscana mi ha bacchettato per aver aperto questo portale (e chissa' quali rogne potrebbero presto scatenarci adosso) perche' l'informazinoe spetta a loro!!!

    Che dirti ...benvenuta in questo mondo. Ma non mollare!!! Lo so che è difficile, ma non mollare ... per dirla con Renato Zero "Se una mamma si arrende, un bambino non nascerà"