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      CommentAuthorstefi
    • CommentTime17 Jul 2003 modificato
     

    Da poco (circa un mese) io e mio marito abbiamo in affidamento uno splendido bambino di quasi 9 anni. Siamo molto contenti, perchè fin da subito, dai momenti dei primi incontri, abbiamo trovato una buona sintonia. Nonostante i problemi legati alla necessità di creare poco per volta un'appartenza, la difficoltà più grossa che adesso noi troviamo è legata al fatto che lui è un bambino che esterna poco i suoi stati d'animo e quindi ci chiediamo come stia veramente. A noi sembra sereno ma, a parte alcune rare occasioni in cui è molto nervoso e in qualche modo manifesta delle difficoltà, il problema è capire cosa fare per farlo stare bene. Lui sa che l'affidamento è stato disposto per due anni e questo ci sembra che per lui sia un limite. A volte abbiamo l'impressione che si difenda dall'attaccarsi alla nostra famiglia perchè sa che tra due anni probabilmente non saremo più insieme. Inoltre noi siamo razionalmente consapevoli della necessità di dare a lui affetto, valori, punti di riferimento, senza pretendere niente in cambio, ma ci piacerebbe avere un rimando da parte sua. Invece lui è molto affettuoso e coccolone, ma spesso le coccole sono finalizzate ad ottenere qualcosa e ci chiediamo "Come ci considera lui?". Lo so che è un discorso egoistico, ma a volte questa cosa mette molto in ansia e rende difficile la relazione...Vorrei inoltre chiedere un parere a chi ha già esperienza nel campo. Sappiamo che ogni 6 mesi i servizi sociali devono mandare una relazione per comunicare l'andamento della situazione al tribunale. E' possibile per noi genitori affidatari, durante il periodo dell'affidamento, comunicare con il giudice o mandare una relazione per far sapere come sta andando secondo noi l'affidamento del bambino? Questo perchè ci sembra di essere una parte in causa importante e ci piacerebbe poterci sentire attivi in questo percorso. Grazie, questo forum è molto utile e interessante. Stefania

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      CommentAuthorfrancy
    • CommentTime17 Jul 2003 modificato
     

    Ciao e benvenuta.

    Ti pongo qualche domanda.

    Cosa sa realmente il bimbo riguardo all'affido oltre alla durata?

    Come gli è stato prorposto dall'ass.sociale?

    Forse partendo da queste informazioni potreste cercare di instaurare un dialogo con il bimbo .

    Hai provato a leggergli o fargli leggere qualcosa sull'argomento?

    Esiste qualche favola per spiegare i fatti ai bambini.

    Altra cosa , quante volte il bimbo vede i genitori? 1 volta a settimana o meno spesso?

    Il fatto che frequenti più o meno la famiglia biologica influenza molto il rapporto che può instaurare con voi.

    Devi considerare anche che un mese è poco per fidarsi , soprattutto se il bambino ha vissuto dei traumi , perciò cercherei anche di rispettare i suoi tempi , dimostrandogli sempre affetto e amore.

    Hai già avuto altre esperienze di affido prima di questa?

    Francy

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      CommentAuthorstefi
    • CommentTime18 Jul 2003 modificato
     

    L'assistente sociale ha spiegato molto bene la situazione al bambino e lui ha reagito bene, proiettandosi molto, a parole, nella nostra realtà famigliare. Ogni tanto anche noi ne parliamo con lui, gli chiariamo come stanno le cose, che tra due anni il tribunale deciderà in base a come vanno le cose, che lui continuerà a vedere i genitori. Insomma penso che a livello informativo ci sia molta chiarezza.

    L'unica cosa che per fortuna non sa è che la sua sorellina più piccola è stata data in adozione. A lui è stato detto che è in affidamento da un'altra famiglia. La separazione dalla sorella, avvenuta in modo un po' traumatico, lo ha fatto soffrire molto, ma adesso è più sereno. La sorella continua comunque a vederla circa una volta al mese.

    Gli incontri con i genitori avvengono ogni 15 giorni per 1 ora in luogo neutro.

    Questo affidamento ci è stato presentato come potenzialmente a lungo termine, ci è stato detto che la relazione con i genitori era piuttosto debole, con incontri poveri di scambi, anche se pare che lui non sia stato dichiarato adottabile per l'età e per l'esito di una perizia psicologica che ha rivelato un rapporto in qualche modo significativo con il padre. Lui manifesta di essere molto legato ai luoghi in cui ha vissuto, che rivede quando incontra genitori e psicologo, infatti vuole sempre andare a vedere la sua vecchia scuola, la ex casa. A riguardo dei genitori temo che viva più che altro dei sensi di colpa nei loro confronti, perchè è un bimbo molto sensibile.

    Premetto che è stato per poco più di un anno in comunità. Ha quindi vissuto con i genitori per 7 anni, con interventi di sostegno nei confronti della famiglia fin da quando il bimbo aveva 3 anni e non parlava ancora. Insomma pare un affidamento riparativo più che preventivo...Ma lui come sta? Anche lo psicologo ci ha aiutati poco al riguardo.

    Questa è la nostra prima esperienza di affido e a settembre pensiamo di fare domanda per un'adozione. Ciao Stefania