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Sono un papa' che da non molto si trova davanti alla triste esperienza di una separazione dalla propia moglie ma sopratutto dai propri figli.
Desidero pertanto avere delle informazioni sull'affidamento dei minori che in questo caso ,come la maggior parte delle volte, sono stati affidati alla mia ex moglie.
La mia richiesta sostanzialmente e' :
- c'e' una normativa che regola l'affido dei minori?
- ci sono delle pubblicazioni in materia?
- quali restano gli obblighi dell'affidatario nei confronti
del coniuge discontinuo? (es. puo lasciarli ai nonni)
- cosa non e' tenuta a fare l'affidatario nei confronti del
coniuge discontinuo?
- c'e' una normativa che regola l'affido dei minori?
Si applicano gli articoli del codice civile e la L 898/70 sul divorzio (applicata anche per la separazione)
- ci sono delle pubblicazioni in materia?
In commercio si trovano dei libretti rivolti ai cittadini in generale sui loro diritti ed obblighi in caso di separazione; se va da Feltrinelli ne trova di sicuro
- quali restano gli obblighi dell'affidatario nei confronti del coniuge discontinuo? (es. puo lasciarli ai nonni)
Gli obblighi sono quelli di ottemperare a quanto previsto nell'accordo di separazione (se consensuale) o nel provvedimento presidenziale o sentenza (in caso di separazione giudiziale). In generale: di permettere al coniuge non affidatario di vedere i propri figli, di tenerli con sè secondo quanto stabilito dal Giudice
- cosa non e' tenuta a fare l'affidatario nei confronti del coniuge discontinuo?
Innanzitutto e' tenuto a fare quanto previsto dal decreto di affido e niente che sia lesivo dei diritti dei bambini. Cio' che non e' tenuto a fare (relativamente a quanto non espressamante previsto) sono le cose probite per legge. Cio' che e' impossibile da verificare e' quanto possa accadere a livello psicologico, nel senso che e' difficile evitare che la madre parli male del padre con i figli.
Per qualunque inadempienza o qualunque atto o gesto negativo che il genitore affidatario dovesse fare contro il coniuge discontinuo, lei ha la facolta' di rivolgersi al giudice che potra', se lo riterra' opportuno, cambiare il decreto di affido.
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