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      CommentAuthorStaff
    • CommentTime18 Dec 2002 modificato
     

    Argomento: senza parole 2

    Inviato da: maddalena

    Data/ora: 27/11/02 9.18.16


    Seviziato bimbo di 1 anno, hascisc sulla sorellina

    Torturavano i figli:

    genitori in manette


    FORLI'. Due genitori avrebbero seviziato il loro figlioletto di un anno e due mesi: sul corpicino del bambino, che vive in un campo nomadi di Forlì, la polizia ha trovato ferite che sembrano provocate da frustate, segni di morsi, ustioni come provocate da sigarette, un buco vicino ad un orecchio; sono state constatate pure piccole emorragie subdurali, cioè fra il tessuto cerebrale e la teca cranica.

    La tortura sarebbe andata avanti per due mesi.

    Domenica pomeriggio però è arrivata la polizia al campo nomadi di Durazzanino e il piccolo è stato trasportato in ospedale. La coppia ha altri figli e lei è incinta di due mesi.

    Il bambino è nato nel settembre del 2001 e poco tempo dopo fu affidato ad una casa famiglia. La coppia aveva problemi di sostentamento, ma poi in ottobre di quest' anno il bimbo aveva fatto ritorno in famiglia, al campo. E da quel momento sarebbero cominciate le sevizie. Quando gli uomini della squadra mobile di Forlì, con uno stratagemma, hanno bloccato il padre, aveva con sè uno dei suoi figli, un bimbo di soli tre anni e mezzo che aveva 38,5 di febbre ed una grave infezione ad una gamba, e che poi è stato ricoverato d' urgenza all' ospedale per essere operato. Alla figlia sono state trovate tracce di cannabis nell' urina. I due genitori sono stati arrestati. Si tratta di Antonio H., di 27 anni, e Munira H. di 25. Entrambi hanno precedenti penali e l' uomo era sottoposto a sorveglianza speciale. Per i due le ipotesi d' accusa sono di maltrattamenti familiari continuati e lesioni aggravate. La coppia ha sei figli, di età compresa tra sette anni e pochi mesi e la donna è incinta di due mesi. Il 30 novembre 2000 un altro figlio di due anni e mezzo venne trovato morto all' interno della roulotte che la coppia da diversi anni occupa nel campo nomadi di Durazzanino, alle porte di Forlì. Il caso dopo le indagini di rito venne archiviato come "morte bianca".

    Nei giorni scorsi gli agenti della mobile sono entrati in azione e hanno scoperto particolari raccapriccianti. «Tenevano i figli come bestie», è stato il commento degli agenti, ancora scossi per quanto scoperto. I figli hanno collezionato diversi ricoveri negli ospedali della zona. Segni di percosse, malnutrizione, bronchite e polmoniti. Un corollario di referti medici che la dice lunga sul loro stato di salute.

    Nella bimba sono stati trovate anche tracce di cannabis nelle urine. I piccoli venivano però ritirati dall' ospedale dai genitori contro il parere dei sanitari e immediamente riportati nel campo nomadi. Anche nelle giornate più fredde venivano spesso lasciati all' aperto, senza scarpe e vestiti in modo sommario. Erano inoltre utilizzati per chiedere la carità.




    Risposta: ...

    Inviato da: maddalena

    Data/ora: 27/11/02 9.24.53


    E vi siete dovuti leggere l’ultima delle vergogne, pubblicata oggi sulla Gazzetta di Reggio, nella pagina regionale.

    Concretamente, cosa possiamo fare? Offrire il nostro aiuto ai Servizi Sociali di Forlì? Mandare loro tonnellate di mega di email con su scritta una parola sola: ”perché?”

    Non so.

    Però, almeno tra di noi possiamo dircelo: che schifo, cazzo.

    Che schifo.




    Risposta: vergogna di che?

    Inviato da: alessandro fucili

    Data/ora: 27/11/02 20.25.02


    Vergogna di che cosa se la maggior parte degli italiani si girano dall'altra parte invece di segnalare situazioni di degrado?

    Vergogna di che se non si ha il coraggio di considerarli anche figli nostri?

    vergogna di che cosa se anche molti servizi negano l'evidenza dei fatti, si girano dall'altra parte invece di svolgere la funzione di sostegno e di controllo delle tantissime situazioni segnalate?

    Vergogna di che cosa se alla tv o sui giornali qualsiasi avvocato difensore può raccontare favole sulla "cattiveria" di tribunali e servizi che rubano i figli alla povera famiglia in difficoltà?

    La pura verità è che la convenzione dei diritti dell'infanzia di New York è spesso carta straccia anche in Italia, per il malcostume di tanti, per l'ipocrisia di molti, per il "tirare a campare" di quasi tutti.

    O si scende in campo, silenzioasmente ma fattivamente, o mai nulla cambierà.

    Io l'ho già fatto da tanti anni, e vi assicuro che non mi vergogno; ora denuncio!




    Risposta: vergogna di che?

    Inviato da: anto

    Data/ora: 28/11/02 15.34.27


    ieri non sono riuscita a scrivere per la nausea e la rabbia che mi invadevano a leggere queste cose.Al di là del giudizio su chi compie queste sevizie, che per me è molto netto:o uno è completamente incapace di intendere e allora va internato per impedirgli di nuocere ancora, o va punito molto duramente, tutto il resto è aria fritta.A questo proposito vorrei sapere quali sono le pene previste dal nostro codice per reati estremi di questo tipo: questa gente rimane in galera o due giorni dopo sta torturando un'altro bambino?

    La storia ci insegna che gli aguzzini grandi o piccoli possono perpetrare i loro crimini grazie ai fiancheggiatori attivi o passivi:rientrano nella seconda specie quelli che citi tu Alessandro: certi assistenti sociali, ceri avvocati, certi pediatri che si vedono arrivare bambini con i segni delle sigarette spente sulle braccia e fanno finta di nulla...Ecco di fronte a questa vigliaccheria colpevole credo che bisogna schierarsi senza mezzi termini:denuncia all' A.G., campagne di sensibilizzazione all'opinione pubblica e quant'altro.Purtroppo certo buonismo garantista non fa che tutelare i + forti e prepotenti a scapito delle vittime.

    CHI DIFENDE GLI INDIFESI???




    Risposta: invece di parlare...

    Inviato da: maddalena

    Data/ora: 28/11/02 16.20.45


    ...ho fatto di più.

    Ho telefonato al Comune di Forlì, mi son fatta passare l'Assistente Sociale che segue il caso.

    Mordendomi la lingua (per evitare che mi sfuggissero toni "valutativi") ho offerto la nostra disponibilità come famiglia, ad accogliere uno o due di quei bambini.

    Ho raccontato che abbiamo l'idoneità ormai da 3 anni e che abbiamo seguito 2 casi, entrambe emnergenze, di cui una (bimba di 3 anni) particolarmente tosta.

    Non penso mi richiameranno: non ho preso molto bene il fatto che mi parlasse di un "progetto di riavvicinamento alla genitorialità".

    Che cazzo devono riavvicinare? Questi 2 matti di genitori c'han 6 figli, compresi tra gli 0 e i 7 anni.

    Uno è morto l'anno scorso, ma la sua morte è stata catalogata tra le morti bianche.

    Lei è incinta anche adesso.

    A quei bambini è successo di tutto: morsi, frustate, bruciature di sigarette, somministrazioni di droghe.

    Dite voi.




    Risposta: recuperare?

    Inviato da: catia

    Data/ora: 28/11/02 16.59.40


    In effetti, se è vero quello che scrivono certi giornali, questi genitori verranno chiamati a rispondere anche della morte del loro bambino, l’episodio che si è verificato l’anno scorso e che è poi stato archiviato.

    Da quello che ne so io, in questi casi, i bambini vengono allontanati quanto prima, spesso allontanati anche in diverse città per evitare ricerche o ritorsioni dalla etnia di appartenenza dei genitori.

    Non capisco l’atteggiamento di questi servizi, che, anziché fare tesoro delle disponibilità presentate, si comportano in questa maniera….



    Risposta: recuperare?

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 29/11/02 7.43.54


    I servizi ... bisognerebbe fare qualcosa di più. Bisognerebbe raccogliere le varie esperienze, con nomi e cognomi e presentarle all'opinione pubblica. Purtroppo si tratta molto spesso di diverse valutazioni ... e loro sono preposte a valutare ... e loro sono ascoltate. Io ho fatto due denunce ai servizi sociali ... risposta ell'ordine. "non si ravvisa ..." fine del gioco. Il fatto è che hanno troppo potere decisionale




    Risposta: recuperare?

    Inviato da: daniela

    Data/ora: 30/11/02 10.52.49


    Ad un corso di formazione ci è stato detto che affinchè una denuncia sia efficace va presentata alla Procura della Repubblica della città nella quale si verifica il fatto. La Procura, davanti ad un esposto ha l'obbligo di aprire un'inchiesta presso i servizi sociali per verificare l'attendibilità della denuncia e fornire così una risposta soddisfacente a chi ha denunciato i fatti. La strada della Procura ovvierebbe anche al problema sollevato da Riccardo riguardo al potere dei servizi di fronte al quale anch'io spesso mi sono sentita impotente (in particolare quando ho denunciato gli abusi subiti da una bimba nomade - allora mia scolara-, dei quali avevo prove evidentissime. Mi fu risposto che i sinti hanno rapporti interpersonali e valori diversi dai nostri,-come dire che se il mio vicino di casa è cannibale io devo rispettare i suoi valori!-e perciò come soluzione offrirono a me e alla mia collega un percorso psicologico di sostegno!!!!!!)

    C'è qualcuno nel forum che conosce meglio i termini di questo "esposto alla Procura"?



    Risposta: recuperare?

    Inviato da: anto

    Data/ora: 30/11/02 19.05.41


    Mi sembra che stavolta si sia passato il limite e dai msg arrivati si percepisce che la pensiamo tutti così. Anche io, in attesa di essere chiamata per un'affido, avevo pensato di propormi, come Maddalena, ma sono inorridita da quella risposta "recupero genitoriale", che suona ancora più paraddossale a fronte di una disponibilità alternativa alla famiglia di origine.Io vorrei sapere se ci sono gli estremi per fare una denuncia a carico dei S.S. competenti per questa vicenda, di omissione di atti dovuti o altro.E poi: le associazioni in difesa dei minori possono costituirsi parte civile se si intenta una causa di questo tipo? Inviare una denuncia alla Procura competente per "futura memoria" nel caso che i maltrattamenti siano reiterati può modificare l'atteggiamento di chi se ne sta occupando? Brancolo nel buio, ma troppo forte è il bisogno di salvare quei bambini



    Risposta: !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Inviato da: eleonora

    Data/ora: 01/12/02 23.43.36


    Quando sento queste cose mi si spezza il cuore. Maddalena, hai fatto anche troppo.



    Risposta: invece di parlare...

    Inviato da: anto

    Data/ora: 02/12/02 11.31.53


    anche io ho chiamato i S.S. di Forlì, la signora che mi ha risposto ha detto che sul caso non poteva dare informazioni.Ho detto che intendevo solo propormi eventualmente per l'affido di uno di quei bambini e, senza volere informazioni specifiche per telefono chiedevo se era stata comunque presa in considerazione questa eventualità.Mi è stato risposto di contattare il Tribunale dei minori della mia città...Non ho avuto la possibilità di chiedere o dire altro, congedata con un gentile buongiorno.




    Risposta: invece di parlare...

    Inviato da: maddalena

    Data/ora: 02/12/02 12.15.42


    Hai parlato con la stessa persona con cui ho parlato io, Anto?

    Se vuoi, parliamone via email: <!-- BBcode auto-mailto start --><a href="mailto:maddalenaiovene@katamail.com">maddalenaiovene@katamail.com</a><!-- BBCode auto-mailto end -->


    Ciao.