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      CommentAuthorStaff
    • CommentTime18 Dec 2002 modificato
     

    Argomento: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 15/10/02 19.04.02


    Con questa mia cerco aiuto sotto forma di consiglio o come aiuto materiale.

    Una signora Rumena, madre di un bambino di poco più di sette mesi, è venuta da noi a cercare aiuto.

    Dorme per terra e cerca una casa per sé e per il figlio (o una roulotte).

    Il bambino sembra essere in una situazione fisica preoccupante. Respira infatti malissimo.

    Avendo avuto la possibilità di vedere alcuni loro documenti, ho appurato che il piccolo è stato recentemente ricoverato in ospedale dove è rimasto per 15 giorni e dimesso con la diagnosi clinica di “broncopolmonite”.

    Inoltre la signora è anche incinta di quattro mesi ed il suo compagno è privo di un braccio.

    Chi mi aiuta a capire cosa si deve fare in questi casi?



    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Alessandro

    Data/ora: 15/10/02 21.38.43


    Vorrei darti una risposta.. ...ma purtroppo non l' ho.Se mi verrà in mente qualche cosa ti farò sapere




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Alessandro Angeli

    Data/ora: 16/10/02 6.21.40


    Caro Riccardo,

    Innanzitutto ti saluto (è tanto tempo che non ci si scrive!).

    Ho ricevuto la tua mail ed ho alcune domande da porti per capire meglio

    il contesto.

    Sai che la nostra struttura opera su Roma e Provincia in rete con i Servizi

    Sociali, e di casi come questi ne abbiamo visti diversi, ognuno però con

    le proprie particolarità e soluzioni (forse non proprio tutti sono stati

    risolti...).

    Intanto devi verificare lo stato della signora e del marito: lavora qualcuno?

    Hanno il famigerato "pezzo di carta" (permesso di soggiorno, come lo chiamano,

    o di asilo o altro)?

    Dall'undici di novembre entra in vigore una delle peggiori leggi sull'immigrazione,

    che prevede pene pesanti per chi contribuisce al soggiorno di "clandestini".

    Non che la cosa ti debba turbare, anzi! Solo che dovreste muovervi velocemente

    e prima di quella data per dimostrare lo stato di grave disagio economico

    e di salute della famiglia, e magari far si che intervengano (miraggio)

    i Servizi Sociali.

    Intanto quello che si può fare è trovare un rifugio temporaneo, dove pensare

    con calma al bambino che, da quanto ho capito, necessita di cure mediche.

    Ti ho accennato della Bossi-Fini proprio perchè si possa risolvere tutto

    prima dell'11, con la tranquillità di non essere rispediti a casa per un

    intervento medico in ospedale o una chiacchierata con gli assistenti sociali.

    Quello che ti consiglio è di informarti bene e rivolgerti a strutture del

    terzo settore che operano nello specifico con gli immigrati, spesso agganciate

    ai Servizi, a strutture mediche e, soprattutto, in grado di aiutarti per

    reperire un tetto...

    Non so nella tua zona chi c'è, ma mi posso informare se lo desideri. Qui

    a Roma c'è la Casa dei Diritti Sociali che coordina diverse realtà in tutta

    Italia e che magari ha contatti a Livorno.

    Intanto ti invito a far visitare quanto prima il bambino (quanti anni ha?)

    da un buon pneumologo, prenotando una visita a nome tuo anche alla ASL (noi

    facciamo così nei casi più delicati), e iniziando a risolvere un problema

    alla volta.

    Resto comunque a completa disposizione per qualsiasi chiarimento.


    Ti auguro buon lavoro.


    Alessandro Angeli

    Boogan csrl onlus




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 16/10/02 6.23.35


    Grazie Alessandro,

    sei sempre premuroso e velocissimo nelle tue risposte.

    Grazie

    Il bambino ha 7 mesi.

    Ti ringrazio se potrai informarti su chi sia presente in zona.

    Purtroppo non abbiamo molta familiarita' con gli immigrati e non sappiamo mai come muoverci.

    Credo proprio che non abbiano permesso di soggiorno ... mi hanno fatto vedere un sacco di documenti, ma quello non c'era.

    Madre e bambino hanno il passaporto, il padre non mi ha fatto vedere nessun documento.

    Il bambino ha il cognome della madre, quindi presumo che il signore che era con lei possa non essere il padre o non averlo riconosciuto.



    A presto,

    Riccardo





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Marianna

    Data/ora: 16/10/02 6.41.25


    Ciao Riccardo,

    mi chiamo Marianna, ho appena ricevuto la tua e-mail in cui chiedevi aiuto e consigli su come poter aiutare la signora rumena e il suo bimbo, prima di tutto vorrei sapere da dove scrivi e in quale città risiede ora la signora. Io scrivo da Milano e posso darti un riferimento ma è qui e non so se per te possa essere utile. Per ora ti lascio questo indirizzo, intanto mi informo personalmente presso altre strutture però intanto fammi sapere se Milano può andare bene altrimenti estendo la ricerca altrove in strutture simili a quella segnalata.

    Spero davvero di riuscire ad aiutarti.

    Marianna


    CENTRO DI AIUTO ALLA VITA AMBROSIANO

    3, V. TONEZZA 20100

    MILANO MI

    Tel. 024043182





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 16/10/02 6.45.39


    Carissima Marianna,

    ti ringrazio per la tua velocissima risposta.

    La signora e' adesso qui a Livorno, ma se trova un aiuto credo sia disposta a trasferirsi.

    I fogli che io ho visto di ricovero erano presso un ospedale di Firenze.

    Comunque se riuscirai ad informarti per qualcosa di simile a cio' che mi hai segnalato, che sia magari piu' vicino, magari in Toscana, te ne ringrazio.

    A presto,

    Riccardo





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Paolo - Medico

    Data/ora: 16/10/02 6.48.36


    Carissimo

    intanto il bambino deve essere messo subito sotto copertura antibiotica.

    Subito, anche se non ha grossi segni.

    Magari con un antibiotico a largo spettro a sciroppo, da dargli ogni otto ore (un qualsiasi pediatra puo' prescriverti uno dei tanti).

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    La respirazione dovrebbe migliorare, ma puo' essere utile anche dargli un fluidificante del muco

    in bustine o sciroppo (anche questo puo' essere prescritto dal pediatra).

    Saluti Paolo



    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 16/10/02 6.50.23


    Ciao Paolo,

    grazie del consiglio.

    Spero che oggi la signora, come da noi richiesto, torni con il bambino.

    Purtroppo non e' facile aiutarli, visto che non hanno stabile dimora.


    Riccardo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Silvia

    Data/ora: 16/10/02 7.52.59


    La situazione così come descritta mi sembra piuttosto grave. credo che la cosa più sensata da fare sia segnalare il caso ai servizi sociali territoriali di riferimento che potrebbero intervenire con un contributo economico a favore della donna, con il reperimento di un alloggio oppure con un inserimento in comunità madre/bambino. ovviamente è probabile che valuteranno anche le capacità genitoriali della signora con il rischio di un allontanamento del bambino.

    ovviamente se la donna è in italia clandestinamente la situazione sarebbe più complessa ma con un bibmo così piccolo è comunque improbabile un rimpatrio immediato.




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 16/10/02 7.53.51


    Carissima Sivia,

    anche secondo me la cosa e' grave, infatti stamani mando una comunicazione al Tribunale Minorile.

    Mi e' difficle avvertire i servizi sociali per via della competenza territoriale. Il Tribunale sapra' come fare.

    Il bambino, inoltre, mandava un cattivissimo odore di fumo (e' entrato solo lui in braccio ad una nostra ragazza e la stanza si e' riempita dell'odore acre di sigaretta) e credo anche io le capacita' genitoriali siano piuttosto basse.

    Credo proprio che siano clandestini ... non ho visto tra i fogli il permesso di soggiorno.


    Riccardo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Lisa

    Data/ora: 16/10/02 7.55.01


    Ciao Riccardo, sono Lisa.

    Le persone di cui parli hanno il permesso di soggiorno?

    In ogni caso ti consiglio di contattare una assistente sociale del territorio in cui si trova la donna con la famiglia. Tra le varie cose che il servizio sociale può fare c'è quello di ricercare una sistemazione, anche provvisoria, per far sì che non debbano dormire all'aperto. Naturalmente una casa o una roulotte non l'hanno, ma se anche per un periodo venisse reperito un posto in una casa accoglienza per madri con bambini non sarebbe male...

    Dici che cerca una sistemazione per se e per il figlio, ma il compagno allora ha già una sistemazione?

    Fammi sapere, magari riesco a dirti qualcosa di più.

    Fammi sapere anche da dove mi stai scrivendo...non lo ricordo più.

    Aspetto notizie.

    Ciao. Lisa





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 16/10/02 8.02.50


    Ciao Lisa,

    siamo "vicini di casa". Sono a Livorno.

    La famiglia ricovero' il bambino dal 21/9 al 5/10 al Meyer di Firenze

    Anche secondo me la cosa e' grave, infatti stamani mando una comunicazione al Tribunale Minorile.

    Mi e' difficle avvertire i servizi sociali per via della competenza territoriale. Il Tribunale sapra' come fare.

    Il bambino, inoltre, mandava un cattivissimo odore di fumo (e' entrato solo lui in braccio ad una nostra ragazza e la stanza si e' riempita dell'odore acre di sigaretta) e credo anche io le capacita' genitoriali siano piuttosto basse.

    Credo proprio che siano clandestini ... non ho visto tra i fogli il permesso di soggiorno.

    Il compagno non ha una sistemazione, ma per il momento e' importante pensare al bambino e, se e' difficiel trovare un posto dove far dormire madre e figlio, e' quasi impossibile trovare un posto anche per il lui della situazione (che dai documenti non risulta essere il padre del bambino perche' il bambino porta il cognome della mamma).


    A presto,

    Riccardo





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Lisa

    Data/ora: 16/10/02 16.53.35


    Riccardo se non hanno permesso di soggiorno possono averlo in quanto la madre mi hai detto che è attualmente in stato interessante e per questo non espellibile. Non è molto, ma sino al 6° mese del bambino le madri sono "coperte" con un permesso speciale...questo è uno dei motivi forse per cui vengoono fatti figli uno dietro l'altro (non da tutti ma da molti).

    Inoltre se il bambino sta male e la sua salute e la sua crescita psicofisica sono critiche è possibile appellarsi all'art 31 del testo unico in materia che prevede un permesso di soggiorno particolare per il bambino e i genitori - la richiesta va fatta direttamente al Tm e sarà lui a conferire ad una assistente sociale del territorio di informarsi e inviare una relazione che attesti che un eventuale rimpatrio del nucleo comporterebbe per il minore difficoltà di crescita etc...


    Per il compagno non è detto che sia più difficle trovare un posto, ci sono strutture a bassa soglia che accettano solo uomini...magari il problema per lui è ottenere un permesso di soggiorno, sicuramente più diffcile che per la donna e il figlio.


    Per quanto riguarda le difficoltà nel contatare una assistente sociale...non capisco.

    E' vero che i servizi forniti dal servizio sociale richiedono come requisito di base avere la residenza (e loro non l'hanno in quanto non hanno nemmeno il permesso di soggiorno), ma è anche vero che è presente un minore in gravi difficoltà, soprattutto di salute, ed essendo loro presenti sul territorio pur non avendo requisiti devono essere assistiti. E il servizio sociale competente è quello su cui si trovano!


    Per quanto riguarda la paternità del piccolo, non è detto che non sia figlio di quell'uomo solo perchè porta il cognome della madre...non da tutte le parti è come in Italia che viene tramandato quello del padre.


    PS: ma da dove provengono....mi hai detto che il bambino è stato seguito al Meyer...

    Te lo chiedo perchè a Firenze negli ultimi mesi è stato smantellato un campo nomadi abusivo (chiamato Area Masini)e chi ci abitata ha preso vie diverse. Alcuni sono stati inseriti in strutture, altri se ne sono andati via...chissà dove.

    Se mi fai sapere i nominativi forse posso darti qualche informazione se sono conosciuti dal servizio sociale di Firenze.

    Aspetto tue informazioni.

    Ciao. Lisa





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Francesco

    Data/ora: 16/10/02 8.04.19


    Qualche idea ( forse ovvia )

    1) Dare soccorso a mamma e bambino essendo più facile trovare comunità per la mia esperienza diretta che fanno questo lavoro di accoglienza temporaneo specie in un caso come questo con una gravidanza in corso ( il compagno se la cavi da se per ora...).

    2) Verificare comunque la situazione dei due per documenti e soggiorno tenendo presente la sanatoria possibile con scadenza il 10 novembre


    Ciao Francesco





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 16/10/02 8.10.34


    Ciao Francesco,

    grazie per la tua pronta risposta.

    Spero che la signora accetti una sistemazione che sia senza il suo compagno.

    Potrebbe darsi che siano rom e credo non sia facile che accettino l'accoglienza in una struttura, ma ci proviamo. Anche a Livorno c'e' una struttura per ragazze madri ed un centro donna, oggi provo a sentire loro.

    Non hanno permessi e la sanatoria dovrebbe riguardare chi lavoro, cosa che loro non hanno.


    Grazie e a presto,

    Riccardo





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Evelyn

    Data/ora: 16/10/02 8.14.47


    Salve,

    sono assistente sociale, ho lavorato per quasi tre anni in un servizio

    sociale di base - area minori. Situazioni come quella da Lei descritta

    purtroppo non sono poche. Gli elementi a disposizione per fare una

    valutazione completa sono pochini (ci sono parenti? Sono clandestini?

    Lui ha un lavoro? Hanno conoscenti? Sanno l'italiano?).

    In ogni caso, Le consiglio di segnalare subito il caso al servizio

    sociale di territorio, o servizio sociale di base, o distrettuale (il

    nome e l´ente gestore varia da regione a regione, ma è probabile sia

    gestito dall´ASL, o dal Comune, o da consorzio di comuni).

    L´assistente sociale che là si occupa di minori, troverà senz´altro

    idonea sistemazione, se non altro per madre e piccolino; esistono

    infatti in ogni regione delle strutture per donne in difficoltà e per

    gestanti che non hanno un posto fisso (Opera Famiglia Materna, Istituto

    assistenza Infanzia, ex ONMI...villaggio del Fanciullo, istituti laici

    o gestiti da personale religioso...).


    Se la Signora è clandestina, ha diritto ad un permesso di soggiorno

    fino ai 6 mesi di vita del nascituro (intanto si è coperti, poi si

    vedrà successivamente come regolarizzarla).


    Saluti e auguroni!

    Evelyn





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 16/10/02 8.19.48


    Carissima Evelyn,

    la ringrazio per la sua pronta risposta.

    Avveritiro' stamani stesso i servizi sociali, nonche' il tribunale dei minori.

    Non so se hanno parenti, ma non credo.

    Credo siano clandestini perche' tra i documenti che mi hanno mostrato non ho visto il permesso di soggiorno.

    Conoscenti? Non saprei.

    L'italiano lei lo parla abbastanza, lui poco.


    Saluti,

    Riccardo





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: maddalena

    Data/ora: 16/10/02 9.25.29


    Facci sapere gli sviluppi di questa storia.





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Viviana

    Data/ora: 16/10/02 12.09.43


    Ciao Riccardo,

    quanto vorrei avere una bacchetta magica per aiutarti!!!

    Nel mio piccolo potrei chiedere consiglio a delle persone che conosco,

    ma vorrei chiederti : la signora vuole restare a Livorno o sarebbe

    disposta a cambiare città? Te lo chiedo nel caso dovessero segnalarmi

    qualche centro di accoglienza o qualche posto dove poter curare il

    bimbo nei pressi di Milano.

    Che il Signore Vi aiuti,

    un abbraccio

    Viviana






    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 16/10/02 12.12.31


    Ciao Viviana,

    non so dirti se siano disponibili a cambiare citta'.

    Tutti noi vorremmo avere una bacchetta magica, ma purtroppo la realta' e'

    difficile.

    Contraccambio l'abbraccio,

    Riccardo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Antonietta

    Data/ora: 16/10/02 13.09.00


    Il minimo che si possa fare in questi casi è una visita pediatrica.Il medico ausculta il torace del bambino e può rendersi conte se ci sono rantoli o rumori che possono far presupporre un addensamento polmonare od un focolaio infiammatorio.Se ci saranno dubbi particolari il medico potrà richiedere il ricovero per ulteriori indagini.Immagino che questa famiglia non abbia una tessera sanitaria,però se le condizioni del bambino sono preoccupanti,recandosi in un pronto soccorso egli potrà comunque ricevere l'assistenza necessaria.Infatti il ricovero per motivi urgenti (tramite pronto soccorso) di chi non ha tessera sanitaria può avvenire senza problemi burocratici ed economici.

    Spero che tutto si risolva per il meglio,contattatemi se avete bisogno (sono infermiera caposala).

    Buon Lavoro e Buona Giornata

    Antonietta




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 16/10/02 13.11.54


    Ciao Antonietta,

    grazie del tuo consiglio.

    Il bambino e' comunque stato gia' ricoverato in Ospedale.

    Cio' che mi meraviglia, ma forse questa e' la prassi, e' che lo abbiano dimesso dopo 15 giorni diagnosticando una broncopolmonite e sapendo che andava a stare per la strada.




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Famiglie Affidatarie di Bolzano

    Data/ora: 16/10/02 15.43.43


    Carissimo Riccardo

    Insieme all'Associazione Volontarius (che a Bolzano si occupa della gente di

    strada) abbiamo affrontato un caso analogo l'aprile scorso. Si trattava di 2

    bimbi di 6 anni e 18 mesi provenienti dal Ghana, con la madre sola,

    abbandonata dal convivente e sbattuti da una mensa all'altra della Caritas e

    senza alloggio (hanno dormito anche nei corridoi del palasport). La sinergia

    della Volontarius, di una Assistente Sociale e nostra non è stata

    sufficiente a trovare posto in qualche struttura adatta ad accogliere la

    famigliola. Esistono infatti strutture di accoglienza per adulti che

    escludono però i minori, come esistono forme di accoglienza per bimbi, che

    però scludono i maggiorenni. Dopo tre settimane i bimbi presentavano segni

    di denutrizione e di malessere generale. L'Assistente Sociale, insieme alla

    Volontarius e noi è riuscita a convincere la madre a ricoverarsi presso una

    struttura di accoglienza per donne sole e dare i bimbi in affidamento a noi.

    Ora i bimbi stanno benissimo e vedono quotidianamente la madre con la quale

    abbiamo ottimi rapporti.

    Con il Vostro caso è necessario darsi da fare rapidamente, un bimbo di 7

    mesi reduce da sindrome di broncopolmomite rischia la vita, la convalescenza

    è lunga e delicata e và assolutamente seguita in modo adeguato. Convincete i

    genitori che il piccolo va affidato perchè possa essere curato e cresecere

    come ha diritto, trovate rapidamente una famiglia disposta ad accoglierlo e

    curarlo. Nel frattempo si può, con maggior respiro, cercare una soluzione

    per i genitori.

    Alcuni suggerimenti:

    In un caso come questo non mi sembra ci sia carenza di genitorialità ma solo

    indigenza, per cui è bene porre pochi limiti alle visite dei genitori al

    bimbo presso la famiglia affidataria, naturalmente vale sempre il principio

    che le visite devono rispettare tempi e modi sostemibili dalla famiglia

    affidataria.

    L'intervento di un'Assistente Sociale sarà indispensabile, ricordategli che

    non è il caso di fare segnalazioni "distruttive" al Tribunale dei Minori, è

    piuttosto utile che dia una mano a convincere i genitori sulla necessità

    dell'affidamento, che li convinca a sottoscriverlo volontariamente e che si

    ponga come figura garante del fatto che il bimbo non gli verrà portato via.

    Il luogo di accoglienza dei genitori dovrebbe essere il più vicino possibile

    alla famiglia affiadataria, per le persone indigenti, pochi chilometri

    possono diventare una distanza insormontabile e non è corretto "strappare"

    il bimbo ai propri genitori.

    L'età del bimbo è problematica, non per lui ma per gli adulti che lo

    circondano, l'istinto materno della madre sarà fortissimo e difficile da

    superare; nondimeno la famiglia affidataria dovrà saper gestire i propri

    istinti (inevitabili con bimbi così in tenera età) con maturità e

    consapevolezza dei diritti del bimbo e dei suoi genitori; dovranno sapersi

    porre in rapporto di collaborazione e non di superiorità, con la famiglia

    d'origine.

    Sarebbe utile che la famiglia affidataria possa, periodicamente, incontrarsi

    con altri affidatari, per rafforzare le motivazioni e mitigare le

    difficoltà.


    Questo tutto l'aiuto che posso darVi

    Cordialità

    Luciano & Donatella - Bolzano





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 16/10/02 16.08.17


    Carissimi Luciano e Donatella,

    grazie per la vostra testimonianza che apre una speranza in questo coro di "non saprei cosa fare" (nostro compreso).

    In giornata dovrebbe tornare la madre e le propporemo un affidamento.

    I consigli che date sono giusti e se la cosa dovesse andare, cercheremo di farne partecipe la famiglia affidataria.

    Il tribunale lo abbiamo comunque avvertito noi perche' ci sembrava giusto avvertire le autorita'.

    Nopn ritengo comunque, per esperienza diretta, che il Tribunale di Firenze tolga i bambini alla leggera. La cosa positiva e' che il Tribunale ha piu' forza di noi per attivare i servizi, cosa a noi non riuscita stamani mattina.


    A presto,

    Riccardo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Associazione Prometeo

    Data/ora: 16/10/02 17.57.52


    I servizi sociali del territorio sono obbligati x legge a prendersi cura del bimbo e della signora.

    Va contattata eventualmente anceh una caritas x i beni di prima necessità.

    Fateci sapere dove è la signora

    e se possiamo fare qualcosa.




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 16/10/02 18.04.58


    Grazie dell'interessamento.

    Purtroppo i servizi del territorio hanno "nicchiato"

    Per i beni di prima necessita' abbiamo gia' provveduto noi: vestiti, sciroppo, latte, mangiare

    Per ora la signora e' a Livorno

    Ciao,

    Riccardo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Matteo

    Data/ora: 16/10/02 18.03.26


    Io so che l'Ospedale GAslini di Genova è particolarmente preparato per le malattie sui bimbi anche molto piccoli. Cioè, so che trattano solo bambini e la fama almeno qui a Genova è molto buona. Non c'è dubbio che se le condizioni di salute di un bimbo così piccolo sono preoccupanti non è sufficiente l'opinione inesperta e affettuosa di un congiunto o un amico.


    MAtteo Z



    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 16/10/02 18.03.57


    Ti ringrazio Matteo.

    Il Gaslini mi e' stato proposto da piu' parti, ma la difficolta' e'

    convincere la madre.

    La sua preoccupazione e' quella di avere una casa e soldi per mangiare.

    Non si preoccupa del bambino e quindi ogni intervento su di lui o deve

    essere mascherato, o deve essere fatto in maniera coercitiva da chi ne abbia

    il potere e gli strumenti (servizi sociali e tribunale dei minori)

    Ciao

    Riccardo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: maddalena

    Data/ora: 17/10/02 9.24.38


    Mi sembra piuttosto preoccupante che la madre metta il bambino in secondo piano.

    Il tribunale o i servizi non sono OBBLIGATI ad intervenire? In che senso hanno "nicchiato"?




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Maria Luisa

    Data/ora: 18/10/02 6.39.02


    MI SEMBRA STRANA LA DOMANDA

    COSA SI FA IN QUESTI CASI SI

    AIUTA....NO CON TUTTI I MEZZI CHE

    NON VI MANCHERANNO DI CERTO, SI

    FA IL PASSA PAROLA TRA GENTE DI

    BUONA VOLONTÀ, SI CURA IL

    BAMBINO ,PENSO CHE QUESTI

    PROVVEDIMENTI URGENTI LI ABBIATE

    GIÀ ESPLETATI.... PER IL FUTURO UN

    LAVORO COME GUARDIANERIA O

    CUSTODE PER IL MARITO POTREBBE

    ESSERE UNA SOLUZIONE PERCHÈ

    PREVEDE Lo ALLOGGIO E SI PUÒ

    FARE ANCHE CON UNA

    MENOMAZIONE...............





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 6.39.28


    Grazie del consiglio.

    Effettivamente i provvedimenti urgenti di cui parla li abbiamo gia' presi,

    ma il problema era quello giuridico. E' difficile poter aiutare qualcuno,

    specie un bambino, se non ha fissa dimora e puo' darsi che venga un giorno

    ed il giorno dopo scompaia

    Lavoro per lui ... mica facile ... senza documenti e senza parlare italiano.

    Riccardo





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Alessandro

    Data/ora: 18/10/02 6.48.07


    Caro Riccardo,

    dopo un mio lungo silenzio rieccomi

    oltre ad alcune riflessioni, anche, se posso, qualche consiglio:

    - la prima riflessione è quella riferita all'ospedale, immagino pediatrico, dove il bimbo è stato ricoverato e, peggio, dimesso con una diagnosi che nella normalita' dei casi preoccupa, figuriamoci per un bimbo con una famiglia che vive per strada;

    - la seconda e' quella riferita al tuo ruolo , alla tua funzione di affidatario, di responsabile di una Casa Famiglia, e che seppur istituzionalmente non ha (come per me) vincoli di segnalazione, moralmente li deve avere, e nella accezione piu' ampia di sostegno oltre che al bambino in difficolta' , anche della sua famiglia.

    Da qui partirei per i consigli:

    - parlare chiaro alla famiglia, rappresentando le possibilita' ed i rischi nel vivere così in italia; possibilita' date dalla rete dei Servizi Sociali e dalle strutture private (Caritas e simili esistenti).

    - investire, ufficialmente del caso, inviando una lettera al Servizio Sociale Competente, evidenziando sempre , per conoscenza, il Tribunale Minorenni, la Questura, il Sindaco del Comune, la ASSL, ecc.

    - Consegnare una copia di indirizzi di Servizi Utili, invitando la famiglia a contattarli entro qualche giorno; se non c'e' movimento qualche cosa non va nel comportamento della stessa.

    - il punto focale pero' rimane quallo di evitare che il bimbo peggiori, garantendo in questo periodo un'accoglienza ed una cura adeguata.

    Fammi sapere.

    Ciao

    Alessandro





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 6.56.25


    Ciao Alessandro,

    - per l'ospedale hai ragione, e' stato il mio primo pensiero

    - per la segnalazione hai ragio, ho infatti subito investito il tribunale minorile, ma senza far loro dei nomi (una lettera di consiglio su cosa fare in questo caso, ma non sono stato contattato, almeno per ora)

    - segnalazione ai servizi ... ho provato, ma pur avendo lasciato messaggi in segreteria ed al segretario della persona responsabile dei servizi alla persona, non sono stato richiamato

    - segnalazione al centro affido ... mi hanno detto di chiamare l'associazione oltrfrontiere, la quale mi ha suggerito di rivolgermi alla suddetta responsabile dei servizi alla persona e alla Caritas

    - parlare con la famiglia e' quasi impossibile ... lei capisce pochissimo e lui niente

    - indirizzi utili ... ne sanno piu' loro di noi ... era stat gia' alla caritas ed aveva fatto il giro di tutte le chiese di Livorno

    - accoglienza del bimbo ... il secondo giorno avremmo proposto alla madre di prenderci cura del bambino presso di noi, ma non e' venuta ... ieri ero fuori Livorno e oggi la vado a cercare


    Ciao

    Riccardo





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Daniela

    Data/ora: 18/10/02 7.00.42


    Caro Riccardo,

    il tuo messaggio mi ha suscitato una sensazione di tale impotenza.

    Ho riflettuto su quanto sia possibile fare, non ho molta esperienza e temo di dire delle stupidaggini. Ti prego se sbaglio tutto non giudicarmi troppo male, ma quello che a me viene in mente di fare è:


    1) portare il bambino in ospedale a curare la broncopolmonite, come ben sai rischia la vita. Non so però se ci possono essere problemi di assistenza sanitaria legati agli immigrati.


    2) trovargli un alloggio temporaneo in qualche modo. Non so a Livorno dove potresti rivolgerti. La Caritas da voi c'è? Puoi ospitarli tu?


    3) E' possibile regolarizzare in qualche modo la loro posizione? Il compagno ha un braccio amputato esiste qualche possibilità di farlo entrare nella normativa che tutela i portatori di handicap?


    Non so se possiedi già queste informazioni o se devi trovarle. Esiste comunque una associazione amici di lazzaro che lavorano con immigrati, forse poco, ma magari qualcosa possono dirti l'indirizzo del sito è <!-- BBCode auto-link start --><a href="http://web.tiscali.it/amicidilazzaro/primo.htm" target="_blank">http://web.tiscali.it/amicidilazzaro/primo.htm</a><!-- BBCode auto-link end --> (scrivono ogni tanto su lista etica)

    ed inoltre ti consiglio Associazione confini vicini <!-- BBCode auto-link start --><a href="http://www.confinivicini.org/" target="_blank">http://www.confinivicini.org/</a><!-- BBCode auto-link end --> non è di Livorno, ma forse può aiutarti ed infine

    la comunità di sant'egidio <!-- BBCode auto-link start --><a href="http://www.santegidio.org/it/index.html." target="_blank">http://www.santegidio.org/it/index.html.</a><!-- BBCode auto-link end -->

    Credo che loro possano fornirti tutte le informazioni che ti servono.

    Scusa la mia banalità.

    ciao

    Daniela




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 7.01.16


    nessunissima banalita', anzi, grazie delle informazioni





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Fabio

    Data/ora: 18/10/02 7.11.11


    Si soccorrono...e poi si forniscono informazioni e prodotti anticoncezionali.

    Qualche intelligentone catto-comunista si vuol cominciare a chiedere quali sarebbero le condizioni socio-economiche di tutti noi se i nostri genitori (e noi) avessimo continuato a scodellare figli al ritmo dei nostri nonni?

    Cordialità.

    Fabio




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 7.16.16


    Il problema non e' l'informazione e la fornitura di prodotti anticoncezionali.

    Il problema sono le leggi e i servizi alla persona che non funzionano.

    Il fatto di fare tanti figli, da parte di una famiglia povera, significa avere piu' aiuti dallo stato (cosi' come in Thailandia o altrove si fanno figli per avviarli all'accatonaggio o alla prostituzione o alla vendita, in Italia la cosa e' piu' m,ascherata ma e' simile ... con un figlio in piu' si hanno piu' possibilita' di trovare casa o persone che si impietosiscono e ti aiutano). Per un immigrato significa avere piu' possibilita', oltre che di essere aiutati, anche di restare in Italia.

    Se ci fosse piu' assistenza pubblica nei confronti di chi soffre, forse non si sentirebbero costretti a fare figli per sopravvivere.

    Cordiali saluti




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Massimo - Sindaco

    Data/ora: 18/10/02 7.23.20


    Ciao Riccardo,

    anche se è triste dirlo, credo che una delle prime cose da fare è verificare se la signora ha regolare permesso di soggiorno in Italia, oppure no.

    Se sì, ha un Comune di residenza, e questo Comune di residenza DEVE assumere la situazione.

    Meglio se contestualmente si richiede l'intervento del servizio sociale territorialmente competente per il comune di residenza.

    Attenzione: scrivete, e inviate mezzo fax.

    Se la signora non è regolare, è lo stesso: lo stato di salute pregiudizievole deve essere affrontato e risolto con un primo intervento, che valuteranno servizi sociali (e Comune).

    Ma questo potrebbe poi portare all'espulsione, quando la situazione di salute dovesse migliorare.

    Verificate però anche come si pone la quesitone della gravidanza: il bimbo nato in Italia dovrebbe essere comunque cittadino (ma non sono sicuro perchè non ho il responsabile ufficio anagrafe), e potrebbe essere un domani ponte per la regolarizzazione del nucleo familiare.

    A disposizione

    Massimo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Lisa

    Data/ora: 18/10/02 7.34.05


    Riccardo, per quello che so io è necessario che la madre faccia espressa richiesta al TM di poter ottenere un permesso di soggiorno per motivi di salute in base all'art 31 TU.

    La segnalazione che tu hai fatto, servirà per avvertire il TM che sul territorio è presente un minore in grave disagio in modo tale che il TM possa muoversi. Adesso il TM a regola invierà la tua segnalazione accompagnandola con una espressa richiesta di "inchiesta socio-familiare" ai servizi sociali del Comune di Livorno. A quel punto l'assistente sociale che dovrà farla deve attivarsi effettuando colloqui vari con la signora e il suo nucleo. Alla fine invierà una relazione e il TM, che dovrebbe sentire anche i genitori, emanerà un decreto. Con che disposizioni...non riesco a immaginare. Può darsi che decida di affidare al servizio sociale il minore, servizio che a quel punto deve seguire tutta la storia...

    Se l'uomo è il padre deve esibire un documento di nascita, se è nato in Italia averlo è relativamente facile.

    Il tuo girare da un ufficio all'altro...non mi stupisce. Comunque i servizio sociali, come ti ho detto nella precedente, possono seguire ed erogare/attivare servizi solo se è presente la residenza. Se la residenza è a Firenze se ne occupano quelli di lì (che poi a seconda della dislocazione potranno essere i servizi sociali di un quartiere o di un altro...), se è a Livorno quelli di Livorno.

    Ma quendo si tratta di minori che versano in situazione di grave disagio la residenza non conta. I minori devono essere comunque tutelati. E fa fede il luogo dove dimorano abitualmente visto che la residenza non c'è!

    A presto. Lisa




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Fabio

    Data/ora: 18/10/02 7.39.18


    Caro Riccardo,

    dal tuo e-mail è evidente che il piccolo non è completamente guarito dalla

    broncopolmonite e pertanto vi è per lui grave pericolo di vita, se non

    adeguatamente curato ed accolto in un ambiente confortevole e riscaldato.

    Vi è pertanto bisogno assoluto di una casa e di un'adeguata assistenza

    pediatrica.

    La broncopolmonite, malattia sempre seria a tutte le età, diventa devastante

    per un bambino di sette mesi.

    Purtroppo posso darti solo questo piccolo consiglio, vista la lontananza da

    te.

    Spero che troverai in loco tutto l'aiuto necessario.

    Cordiali saluti.

    Fabio




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 7.40.08


    carissimo Fabio,

    purtroppo sono consapevole del rischio che il piccolo corre, ma sono impotente di fronte a tale situazione. La madre non si e' piu' fatta viva ed i servizi sociali non vogliono ascoltare (la responsabile non si trova e a chi lascio messaggi, segreteria telefonica compresa, non mi fa richiamare).




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Germana

    Data/ora: 18/10/02 7.45.58


    Ciao Riccardo,

    sono un po' sovrapensiero per la situazione da te descritta...L'unica cosa che mi viene in mente è di rivolgerti ai Servizi Sociali di competenza, ma... questo nucleo familiare è in Italia regolarmente? Perchè se così non fosse i Servizi non possono fare granchè, anzi...

    Inoltre mi dà da pensare questo fatto della broncopolmonite: può un ospedale dimettere un bimbo in tali condizioni? Io lo riaccompagnerei al Pronto Soccorso SUBITO.

    Se si presentasse la necessità urgente (spero di no, perchè vorrebbe dire che la situazione precipita) possiamo io e mio marito ospitare il piccolo per un po'.

    Non so se ti sono stata d'aiuto con queste poche riflessioni, tienimi al corrente.

    Ciao, GERMANA




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 7.46.30


    Ciao Germana,

    ti ringrazio della risposta.

    Problema servizi sociali: non sono in regola, ma questo poco importerebbe perche' devono aiutare lo stesso il bambino ... ma e' difficile metterli in moto

    Problema Ospedale ... anche io ho avuto subito questo pensiero ... come si fa a dimettere un bambino di 7 mesi con broncopolmonite, anche sapendo che vive per la strada ... ma puo' darsi che la madre abbia firmato per portarlo via.

    Portarlo al Pronto Soccorso ... la madre non e' interessata a farlo ... ci vorrebbe un intervento di autorita' dal tribunale o dai servizi

    Grazie per la proposta di ospitalita' ... anche noi siamo disponibili, ma e' la madre il problema ... anche in questo caso sarebbe necessario, ed auspicabile, un intervento di autorita'.

    Ciao,

    Riccardo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Mario

    Data/ora: 18/10/02 7.54.12


    Salve. In merito al messaggio riportato in calce, rispondo a nome dell'Associazione

    TOLBA' - Medici Volontari per Lavoratori Stranieri - di Matera.

    Per poter dare una risposta alle Vostre richieste, abbiamo bisogno di sapere

    ulteriori notizie. In particolare:

    - Dove si trovano la donna ed il bambino? In quale citta'?

    - Hanno il permesso di soggiorno?

    - Quale e' stato finora il loro domicilio?

    - Chi e perche' ha dimesso un bambino da un ospedale con la diagnosi di

    "broncopolmonite"?

    Siamo pronti a dare un aiuto, ma urgono informazioni piu' dettagliate.

    A presto.

    Mario




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 7.56.55


    Grazie della Risposta.

    Informazioni Richieste:

    - Sono a Livorno

    - Non credo abbiano il permesso di soggiorno

    - Domicilio: per quanto ne sappiamo noi sono sempre stati per la strada

    - L'Ospedale e' il Meyer, ma puo' anche darsi che sia stata la madre a firmare per portare via il bambino

    A presto,

    Riccardo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Mario

    Data/ora: 18/10/02 13.35.03


    Salve.

    Premesso che, in considerazione della distanza che ci separa, non ci e'

    possibile assistere direttamente le persone in questione, possiamo

    senz'altro dirvi che:

    1) Il diritto all'assistenza sanitaria da parte della struttura pubblica e'

    sancito e previsto in ogni caso: a maggior ragione per un bimbo in

    condizioni precarie; pertanto, ci si puo' rivolgere ad un qualsiasi ospedale

    o ambulatorio pubblico chiedendo che chiunque ne abbia bisogno venga

    sottoposto a cure.

    2) Se la mamma e' incinta, puo' ottenere, sulla scorta di un certificato

    medico che ne attesti lo stato di gravidanza, un permesso di soggiorno per

    motivi di salute, valido fino al raggiungimento del sesto mese di eta' del

    nascituro; analoga possibilita' e' data al coniuge; nel frattempo, anche

    grazie all'opera di associazioni di volontariato che senz'altro esistono a

    Livorno, entrambi potrebbero trovare un alloggio, sia pure provvisorio, ed

    un lavoro: e' quanto l'Associazione Tolba' fa in una piccola realta' come

    Matera da vari anni con risultati ottimi.

    Auguri e buon lavoro.


    Mario





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Telefono Arcobaleno

    Data/ora: 18/10/02 8.24.30


    Supponiamo che gli stanieri in questione non abbiano il permesso di soggiorno.

    L'art.19 del D.Lgs 286/1998 (testo unico sull'immigrazione) prevede un divieto di espulsione e di respingimento per la donna in stato di gravidanza fino al compimento del sesto mese di età del bambino.

    L'art.28 del regolamento di attuazione del suddetto testo unico (in Gazz.Uff.3/11/1999) prevede, poi, uno speciale permesso di soggiorno per tali cittadine straniere.

    La sig.ra potrà, quindi, ottenere la regolarizzazione, anche se solo per 11 mesi.

    La posizione del padre del bambino appare, invece, più complessa. Infatti la Corte Costituzionele, con la sent.376/2000, ha esteso il divieto di espulsione anche al marito convivente, ma non si è espressa in ordine alla posizione del padre del bambino convivente ma non coniugato con la madre.

    Al momento, la soluzione più semplice pare, se lo staniero in questione lavora dal giugno 2002, la richiesta di regolarizzazione in sanatoria per lavoro subordinato, ma dovrà inoltrare la domanda entro l'11/11/2002.

    In qualsiasi momento, comunque, regolarizzati o no, potranno godere tutti di assistenza sanitaria

    (art.35 dlgs 286/98 "[...]Ai cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, non in regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno, sono assicurate, nei presidi pubblici ed accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorche' continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva. Sono, in particolare, garantiti:

    a) la tutela sociale della gravidanza e della maternita', a parita' di trattamento con le cittadine italiane, ai sensi delle leggi 29 luglio 1975, n. 405, e 22 maggio 1978, n. 194, e del decreto del Ministro della sanita' 6 marzo 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13 aprile 1995, a parita' di trattamento con i cittadini italiani;

    b) la tutela della salute del minore in esecuzione della Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva ai sensi della legge 27 maggio 1991, n. 176;

    c) le vaccinazioni secondo la normativa e nell'ambito di interventi di campagne di prevenzione collettiva autorizzati dalle regioni;

    d) gli interventi di profilassi internazionale;

    e) la profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive ed eventuale bonifica dei relativi focolai.

    Le prestazioni di cui al comma 3 sono erogate senza oneri a carico dei richiedenti qualora privi di risorse economiche sufficienti, fatte salve le quote di partecipazione alla spesa a parita' con i cittadini italiani.

    L'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non puo' comportare alcun tipo di segnalazione all'autorita', salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parita' di condizioni con il cittadino italiano[...]")

    Per sola completezza: chi ospita gli stranieri e' tenuto a darne comunicazione scritta, entro quarantotto ore, all'autorita' locale di pubblica sicurezza, anche se la nuova normativa sull'immigrazione (Bossi-Fini) prevede in caso di violazione di questa norma la sola sanzione amministrativa da lire 160 a 1.100 euro.

    Per quanto concerne gli aiuti concreti, Telefono Arcobaleno aderira' rispetto a qualunque iniziativa di sostegno che vorrette adottare.

    Saluti

    Telefono Arcobaleno





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 8.25.09


    Vi ringrazio per la vostra risposta.

    Effettivamente non hanno permesso di soggiorno, almeno cosi' pare (ma e' quasi sicuro)

    Ottima notizia quella della possibilita' del permesso di soggirno per altri 11 mesi

    Il padre non lavora. Non so se sono coniugati, so solo che il bambino porta il cognome della madre (ma mi dicevano che questo non vuol dire, non so se sia vero, in quanto in alcuni paesi non viene dato necessariamente il cognome del padre)

    Purtroppo non possiamo ospitarli, siamo gia' nello stretto con nove bambini.

    Vi ringrazio per la vostra risposta.

    Effettivamente non hanno permesso di soggiorno, almeno cosi' pare (ma e' quasi sicuro)

    Ottima notizia quella della possibilita' del permesso di soggirno per altri 11 mesi

    Il padre non lavora. Non so se sono coniugati, so solo che il bambino porta il cognome della madre (ma mi dicevano che questo non vuol dire, non so se sia vero, in quanto in alcuni paesi non viene dato necessariamente il cognome del padre)

    Purtroppo non possiamo ospitarli, siamo gia' nello stretto con nove bambini.

    L'obbligo di dare comunicazione alla polizia di ospitare degli stranieri e' valida anche per chi abbia il permesso di soggiorno e sia regolare?

    Vi ringrazio per la vostra adesine alle iniziative di sostegno che adotteremo. Purtroppo adesso non ci e' possibile fare nulla perche' sono due giorni che li cerchiamo, ma sembrano essere svaniti.Vi ringrazio per la vostra adesione alle iniziative di sostegno che adotteremo. Purtroppo adesso non ci e' possibile fare nulla perche' sono due giorni che li cerchiamo, ma sembrano essere svaniti.





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Spazio Radio

    Data/ora: 18/10/02 8.38.13


    Salve.

    La storia che hai descritto è drammatica.

    Non mi sono mai trovato in una situazione del genere, ma immagino le difficoltà che stai incontrando per trovare una soluzione.

    Personalmente non ho altro da offrirti se non uno spazio sui nostri siti internet per lanciare l'appello.

    Ciao

    Claudio




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 8.39.39


    Non e' certo cosa da poco.

    Grazie



    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Spazio Radio

    Data/ora: 18/10/02 9.55.10


    L'appello è on line da questo momento.

    Tienimi informato sugli sviluppi per poterne dare notizia sul nostro sito.

    Ciao

    Claudio


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    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Cristiana

    Data/ora: 18/10/02 8.45.01


    Carissimo Riccardo, sono Cristiana della S. Benedetto.

    Ho letto la tua ultima mail: non so bene che cosa si possa fare legalmente

    per questa donna rumena ma per quel che riguarda il suo bambino posso dirti

    che ho finito il mio tirocinio in pediatria da quindici giorni e se posso

    fare qualcosa direttamente o indirettamente contattando i colleghi pediatri

    per questo bambino, fammelo sapere.

    Ti saluto, Cristiana.





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 8.45.32


    Ti ringrazio Cristiana,

    il problema e' avere un contatto con la signora.

    Puoi vedere se avesse portato il bambin al pronto soccorso, come da noi

    consigliato, negli ultimi due giorni e magari lo hanno ricoverato? E'

    introvabile.

    Grazie,

    Ciao,

    Riccardo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: carlo

    Data/ora: 18/10/02 9.00.49


    E' triste pensare a quante di queste situazioni ci siano, e poter fare poco o nulla.

    Ritengo però che si debbano prevenire, cercando di capire cosa e chi spinge così tante persone a lasciare la loro terra per venire in Italia a fare questa vita...

    Comunque auguri a coloro che riusciranno a fare qualcosa per queste persone, sperando che non sia (involontariamente)indirettamente il gioco di altri ...




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 9.12.11


    Purtroppo hai ragione, noi possiamo fare poco o nulla, specie se la famiglia non si ripresenta. La stiamo cercando ai semafori, nel posto dove la sapevamo a dormire, negli ospedali, ma per ora non riusciamo a trovarli.

    Stamani mando una lettera a tutti, sindaco compreso e vediamo che succede.




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Stefano - Vice Sindaco

    Data/ora: 18/10/02 13.43.47


    Ho ricevuto il messaggio di aiuto che mi avete inviato relativo alla signora

    Rumena.

    Attualmente sono responsabile di un gruppo di volontariato Vincenziano a

    Roppolo in provincia di Biella e mi sono già trovato di fronte a casi simili.

    Penso che la cosa migliore sia rivolgersi ad un gruppo o associazione che

    si occupa di queste problematiche (i gruppi di volontariato di S. Vincenzo

    sono sparsi su tutto il territorio e sono molto attivi in queste pratiche)che

    sia nelle vicinanze del luogo in cui dimora questa signora.

    Inoltre potrà fare riferimento al servizio di assistenza sociale del Comune

    in cui dimora, stando ben attenti che, in caso di grosse difficoltà economiche

    il minore potrebbe anche essere dato in affidamento (in questo settore siete

    più affermati voi di me!), e questo potrebbe essere un trauma per la madre.

    Per quanto riguarda eventuali aiuti economici si può far correre la voce

    indicando eventualmente un n. di conto su cui poter raccogliere qualche

    offerta.

    Spero di esserVi stato di aiuto, e per qualsivoglia informazione contattatemi.

    Stefano


    P.S. Vi ringrazio per i numerosi consigli che mi avevate dato riguardo al

    contributo ch che il comune doveva stanziare a favore di un minore dato

    in affido ad una famiglia del mio comune. E' andato tutto bene a partire

    da Novembre 2002 il contributo di circa Euro 130 mensili sarà erogato. Grazie!!




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 13.50.21


    Grazie della sua risposta,

    sono contento che la situazione della retta si sia risolta, anche se credo che 130 euro mensili siano veramente pochi. Minimo dovrebbero essere 250/300 euro mensili fino ad un massimo di circa 400.


    Purtroppo la signora non si e' piu' fatta viva con noi, ma la stiamo cercando fra ospedali e posti ove possa dormire.

    Abbiamo allertato il tribunale dei minori, i servizi alla persona del comune ed il Sindaco ... loro possono smuovere la polizia, se vogliono, anche perche' credo (non sono medico, ma dal parere di alcuni medici intervenuti nel forum) che il bambino potrebbe essere anche in pericolo di vita.


    A presto,

    Riccardo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Tiziana

    Data/ora: 18/10/02 13.50.49


    Caro Riccardo,

    sono Tiziana e ci siamo conosciuti in occasione della richiesta di alcuni chiarimenti per avere in affido un bambino bielorusso che ormai ospitiamo da quattro anni.

    Ho letto la tua e mail e il contenuto mi ha parecchio colpito perchè sono mamma anch'io di una bambina della stessa età del bambino rumeno.Come posso aiutare? A Goito (MANTOVA)esiste una struttura gestita dalla Caritas locale denominata Casa della Rosa che si occupa proprio di queste donne in difficoltà e dei loro bambini. Se vuoi posso informarmi meglio sulle modalità di "accoglienza", fammelo sapere.

    Ciao, a presto TIZIANA




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 13.53.00


    Carissima Tiziana,

    ti ringrazio della risposta e se volessi farmi avere maggiori informazioni sulla struttura di cui parli, te ne sarei grato.

    Purtroppo per il momento non riusciamo a rinracciare la signora, ma se si presentasse nuovamente non sarebbe male avere informazioni "pronte all'uso".


    Ciao

    Riccardo





    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Roberto - Medici Senza Frontiere

    Data/ora: 18/10/02 15.31.55


    Buongiorno Riccardo,

    sono Roberto, consulente legale di Medici Senza Frontiere.

    Per la signora in questione è possibile inoltrare una istanza presso il

    Tribunale dei Minori ai sensi dell'art. 31 III comma del D.L. 286/1998.

    L'articolo in questione permette di ottenere un permesso di soggiorno per

    cure mediche sia al bambino che alla mamma in qualità di accompagnatrice.

    Sovente ci siamo occupati di questi casi, se doveste aver bisogno di un

    orientamento in merito non esitate a contattarmi.

    A presto

    Roberto




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Edoardo

    Data/ora: 18/10/02 15.34.29


    carissimo come faccio a darti un consiglio a 400km di distanza....., si potrebbe provare così??

    chiedere alla tua Pediatra di base se puo accoglire il bambino tra i suoi assistiti (hanno un permesso di soggiorno?) ed anche in caso di nacessità di farmaci ..campioni omaggio ce ne sono sempre..è pensabile una casa in affitto offrendoti come garante?

    Se con una sottoscrizione tra tutti riuscissimo a pagare l'affitto (io anche se sotto-acqua posso impegnarmi per una goccia di 50 euro mensili che potrei scaricare sul tuo conto con bonifico bancario) nel frattempo aiutarli a trovare un lavoro.

    Per il bambino...se respira male risentire il reparto da cui è stato dimesso per un eventuale controllo clinico ..urgente

    aspetto notizie

    Edoardo



    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 15.41.20


    Carissimo Edoardo ... internet accorcia le distanze

    Pediatri e medicine non sono un problema.

    La casa e' un problema anche perche' in affitto a Livorno (lo so per esperienza diretta) non si trova quasi nulla e la danno solo a chi ha una busta paga e voglio sapere chi ci metti dentro ... extracomunitari non ne vogliono e meno che mai zingari (perche' questa signora potrebbe esserlo, o quanto meno sembra).

    Ti ringrazio tantissimo per la tua offerta in denaro, ma l'affitto per ora non e' proponibile.

    Non riusciamo piu' a trovare la signora ... li abbiamo cercati dappertutto.

    Abbiamo cosi' scritto ufficialmente a tribunale, procura, sindaco, assessore, servizi sociali e staremo a vedere ... spero che la polizia li trovi, piu' che altro per il bambino che a detta di alcuni medici, vista la broncopolmonite e la tenera eta', potrebbe essere anche in pericolo di vita.

    A presto e grazie per la risposta,

    Riccardo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 15.48.39


    ciao riccardo ...sono samantha ricordi la sorella di jessica ..

    perchè non ti rivolgi ai servizi sociali o meglio alla chiesa innanzi

    tutto il bambino ha bisogno di un posto caldo non deve prendere

    umidita' ne sò qualcosa ho passato la mia infanzia a broncopolmoniti e

    asma, le "donne di chiesa" (chiamiamole così... quelle che si divertono

    a fare beneficenza per sentirsi a posto con la propria coscienza)

    potrebbere fornirti degli abiti caldi.

    per quanto riguarda la sistemazione non so' li' come funziona, ma qui

    da noi, per una situazione del genere ci sono delle case tipo collegi

    che danno ospitalità fino a che una persona /famiglia non diventi

    autonoma (cioè in grado di affittarsi un appartamento).

    fammi sapere come è andata ciao sami




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 18/10/02 15.49.46


    Ciao Samantha,

    certo che ricordo ... come ogni cosa che e' legata ad una delle ragazze

    piu' dolci e solari che abbia mai conosciuto.

    Il problema per la signora rumena non sono i generi di prima necessita',

    ai quali abbiamo provveduto, ma una sistemazione ed il giusto interessamento

    delle istituzionii

    Ciao

    Riccardo




    Risposta: Aiuto per una famiglia rumena

    Inviato da: Mariagloria

    Data/ora: 19/10/02 9.53.46


    Mi dispiace, non saprei come aiutarti...penserei solo che il bambino deve essere visitato da un medico al più presto, se pensi stia male.

    Mi viene solo in mente che in alcune città, come Napoli, ci sono i CAV, Centri di aiuto alla vita, che offrono un aiuto immediato e temporaneo alle madri in difficoltà. Non so se ce ne sono dalle tue parti.

    Spero possano risolvere al più presto in qualche modo..

    Mariagloria