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      CommentAuthorStaff
    • CommentTime18 Dec 2002 modificato
     

    Argomento: Accoglienza per motivi di studio

    Inviato da: Aldo

    Data/ora: 12/10/02 17.58.09


    Sto cercando, con difficoltà, di conoscere cosa si deve fare per richiedere l'ospitalità per studio per una ragazza quattordicenne degli istituti per ragazzi abbandonati della regione di Tambov (Russia).

    Il mio problema non è, in particolare, conoscere le normative italiane in materia di accoglienza di minori provenienti dall'estero, ma conoscere le procedure russe.



    Risposta: Accoglienza per motivi di studio

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 14/10/02 10.52.20


    Carissimo Aldo,

    come portale trattiamo prevalentemente l'affido di minori italiani. Reputo importante il problema dei tanti bambini che affollano gli orfanotrofi nei paesi dell'est, ma purtroppo sono personalmente incompetente in materia.

    Puoi rivolgerti, comunque, al Comitato Tutela Minori Stranieri in Italia al Fax 06/48.16.16.15 (puoi fare il nostro nome), forse possono darti qualche utile consiglio.



    Risposta: lunga attesa

    Inviato da: patrizia

    Data/ora: 13/10/02 22.31.49


    E' quasi passato un anno da quando abbiamo finito i colloqui con le assistenti sociali e siamo sempre in trepida attesa che ci sia affidato un bambino. Le assistenti sociali, più volte contattate ci hanno riferito che i bambini attualmente in attesa di affido sono troppo grandi per la nostra tipologia di famiglia (abbiamo due figli di 9 e 5 anni). Già in un paio di occasioni ci avevano "avvisato di stare pronti" ma poi le cose si sono arenate nei tribunali, spero per il bene di quei bambini. Intanto noi aspettiamo e il sentirci ancora in "trepida attesa" ci conferma quanto sia vivo in noi questo desiderio di far posto a qualcun altro nella nostra vita




    Risposta: lunga attesa

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 14/10/02 10.58.32


    Carissima Patrizia,

    questi vostri sentimenti vi fanno onore. Purtroppo l'attesa e' la prima cosa che si impara quando si ha a che fare con Servizi Sociali e Tribunali.

    Se posso darti un consiglio, rivolgi la tua disponibilità all'affido anche ad altri comuni limitrofi al tuo ed ai comuni capoluogo di regione della tua regione. Inolre potresti fare una lettera ai presidenti dei tribunali minorili per dare la tua disponibilità. Noi siamo a Livorno, ma di bambini livornesi in affido ne abbiamo uno solo, gli altri otto vengono anche da lontano (Sicilia e Lombardia ad esempio).

    Spesso ci sono esigenze di mandare i bambini lontano dalla prioprioa regione di residenza e le bamche dati non esistono, o sono limitate (so che Milano cerca bambini per le coppie disponibili, e quando non ne trova entro un certo periodo, inserisce i nominativi nella bamca data regionale ... ma credo sia una prassi solo di Milano).

    Se hai bisogno di altro, puoi chiamarmi allo 0586/85.22.54 oppure scrivermi a <!-- BBcode auto-mailto start --><a href="mailto:info@sos-affido.it">info@sos-affido.it</a><!-- BBCode auto-mailto end -->



    Risposta: lunga attesa

    Inviato da: dibe

    Data/ora: 15/10/02 11.03.35


    Anche noi abbiamo dato disponibilità ormai da mesi e anche noi finora non siamo stati contattati. Mi consolo pensando che se non ci chiamano vuol dire che non c'è bisogno e che nessun bambino ha bisogno di aiuto in questo momento. Purtroppo, invece, di bambini ce ne sono ma manca un punto di riferimento, un coordinamento, perchè no, nazionale, che raccolga le disponibilità e gestisca i casi almeno per quanto riguarda lo smistamento. Invece sembra tutto così complicato! Ma è possibile che i distretti di una stessa città non siano in contatto tra di loro? Mi sembra una cosa assurda.

    Riccardo, sarebbe bello se l'Associazione riuscisse a svolgere un pò questo ruolo. Non so con quali modalità però forse ci si potrebbe pensare. Tu sai bene come muoverti in questo campo e a chi rivolgerti. Noi nelle diverse città potremmo fare un pò le tue veci.

    Nella mia città, Genova, esistono fondamentalmente 3 associazioni private che si occupano di affido ma io non ho ancora capito quale è il loro ruolo anche perchè credo che le cose siano cambiate e che comunque bisogna per forza passare dai servizi mentre prima forse era diverso, o sbaglio?

    Quello che è certo è che c'è una grande approssimazione e discrezionalità nel gestire la cosa e mi è difficile accettarla quando di mezzo ci sono le vite di bambini.

    Che tu sappia esiste un coordianmento nazionale?




    Risposta: Coordinamento nazionale

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 15/10/02 12.59.13


    Non sbagli. Purtroppo si deve passare per forza dai privati.

    Un coordinamento nazionale sarebbe importante e noi potremmo farlo, ma credo che sarebbe necessario fare un accordo con il Servizio pubblico a livello nazionale. Ci vorrebbe qualcuno che ci desse l'autorizzazione a trattare i casi dei bambini, cercare famiglie per loro e darli in affido.

    Se tutto fosse solo comunicazione ai servizi, posso dirti per esperienza diretta che sarebbe vano. Infatti le segnalazioni fatte ai servizi spesso si perdono nel nulla.

    Considera poi che ci sono famiglie che non vogliono bambini grandi, mentre i problemi spesso vengono notati e segnalati con lentezza, cioe' quando i bambini sono grandi e nessuna famiglia li vuole perche' troppo problematici (ma sono quelli che hanno maggiore bisogno di cure ed attenzioni e maggior necessita' di affidamento).

    Comunque l'idea di coordinarci mi piace e l'accarezzo da tempo. se ne sente da piu' parti la necessita'. Vedremo.

    In qualche modo stiamo gia' muovendoci in quella direzione.




    Risposta: lunga attesa

    Inviato da: daniela

    Data/ora: 14/10/02 14.25.57


    Proprio stamattina, in un lungo momento di scambio avuto con le assistenti sociali della nostra città, abbiamo raccolto l'amara constatazione della mancanza di coppie disponibili per affidi a medio o lungo termine, e questo a fronte della necessità di tanti bambini, alcuni dei quali chiedono all'a.s. in modo esplicito: "mi trovi una famiglia affidataria?". A volte ci è anche capitato di incontrare coppie che avevano dato la loro disponibilità all'affidoin altri comuni e, terminato l'iter con parere favorevole dei servizi, non erano più state contattate: presentate ai servizi della nostra città in quasi tutti i casi sono state poi interpellate e ...sono cresciute in famiglia. Non so di che città siete, ma se volete contattarmi al 3338484330, magari scopriamo che siamo della stessa zona, e possiamo parlarne più approfonditamente. Dimenticavo di dire che sono referente di un gruppo di famiglie aperte all'accoglienza che da anni collabora con i servizi sociali. Ciao.




    Risposta: lunga attesa

    Inviato da: maddalena

    Data/ora: 14/10/02 14.37.59


    Nemmeno io mi ci raccapezzo più.

    Si lamenta continuamente la carenza cronica di famiglie affidatarie, contemporaneamente si sentono casi di famiglie che non vengono è ricontattate. Nel nostro caso, in particolare, avevamo chiesto la possibilità di avere affidamenti a medio-lungo termine, proprio perchè sarebbe stato difficile gestire una "emergenza", non tanto per l'immediatezza di risposta, quanto per la durata. Nel ns distretto si intende emergenza un affidamento di 1, max 2 mesi. Casualità vuole che siamo stati contattati x 2 emergenze, alle quali abbiamo comunque detto sì...Il resto è storia, ci hanno proposto casi di bambini tutti superiori ai 10 anni, e (scusateci) ma non ci sentiamo adeguati. Siamo stati proprio noi a chiedere un affidamento almeno a medio termine (4-5 mesi) proprio perchè con il lavoro sarebbe + facile organizzarsi...mica come in pieno mese di agosto, dove mi han chiesto 15 gg di disponibilità, a cavallo del ferragosto: io che lavoro in una azienda che gestisce servizi alla persona, non potevo certo starmene a casa nei 15 gg "peggiori" dell'anno...diverso sarebbe stato prendere almeno un periodo di aspettativa...BOH?

    Ma queste benedette "banche dati", ci sono?

    Perchè non farne di regionali, se non nazionali?

    So che ho scritto tutto un po' alla rinfusa, mi scuserete.

    BACI




    Risposta: comunque...

    Inviato da: maddalena

    Data/ora: 14/10/02 14.40.45


    ...sono sempre dell'idea che, come associazione, potremmo davvero contare.

    Proponiamo e proponiamoci, non si fa mai abbastanza quando ci sono bambini che hanno bisogno.

    Se la nostra famiglia può essere per il tuo territorio una risorsa...noi siamo qui, Daniela.

    Ciao



    Risposta: ..e ancora

    Inviato da: daniela

    Data/ora: 14/10/02 22.06.27


    sono d'accordo con te sul fatto che per i bimbi non si fa ancora abbastanza, e infatti vediamo come chi paga le lungaggini burocratiche alla fine sono sempre loro : il tempo passa tra relazioni e verifiche(?!?), e non ci si preoccupa più di tanto del fatto che intanto loro crescono proprio là dove si è visto che era meglio non farli crescere... L'offerta della tua disponibilità è grande! Nel mess. precedente trovi il mio numero. Farei volentieri due chiacchiere! Ciao




    Risposta: Certamuant

    Inviato da: maddalena

    Data/ora: 15/10/02 9.12.35


    dimmi solo in quali ore sei maggiormente disponibile.

    Ciao



    Risposta: Certamuant

    Inviato da: dibe

    Data/ora: 15/10/02 11.04.06


    Anche noi abbiamo dato disponibilità ormai da mesi e anche noi finora non siamo stati contattati. Mi consolo pensando che se non ci chiamano vuol dire che non c'è bisogno e che nessun bambino ha bisogno di aiuto in questo momento. Purtroppo, invece, di bambini ce ne sono ma manca un punto di riferimento, un coordinamento, perchè no, nazionale, che raccolga le disponibilità e gestisca i casi almeno per quanto riguarda lo smistamento. Invece sembra tutto così complicato! Ma è possibile che i distretti di una stessa città non siano in contatto tra di loro? Mi sembra una cosa assurda.

    Riccardo, sarebbe bello se l'Associazione riuscisse a svolgere un pò questo ruolo. Non so con quali modalità però forse ci si potrebbe pensare. Tu sai bene come muoverti in questo campo e a chi rivolgerti. Noi nelle diverse città potremmo fare un pò le tue veci.

    Nella mia città, Genova, esistono fondamentalmente 3 associazioni private che si occupano di affido ma io non ho ancora capito quale è il loro ruolo anche perchè credo che le cose siano cambiate e che comunque bisogna per forza passare dai servizi mentre prima forse era diverso, o sbaglio?

    Quello che è certo è che c'è una grande approssimazione e discrezionalità nel gestire la cosa e mi è difficile accettarla quando di mezzo ci sono le vite di bambini.

    Che tu sappia esiste un coordianmento nazionale?




    Risposta: storia un po' amara

    Inviato da: maddalena

    Data/ora: 15/10/02 11.56.06


    Mi raccontava una mia amica che, trovandosi per caso al consorzio servizi sociali della sua città per iscrivere il figlio alla scuola materna, casualmente captava la conversazione di 2 assistenti sociali che (facendo il suo nome) commentavano tra loro:"Sìsì, per le nostre urgenze questa famiglia sarebbe perfetta, ma essendo disponibile da tanto sarà sicuramente stata attivata!"

    Invece era stata semplicemente "dimenticata", addirittura si era quasi convinta di essere stata giudicata inadeguata...

    Tristissimo, no?




    Risposta: storia un po' amara

    Inviato da: daniela

    Data/ora: 15/10/02 15.38.56


    Non mi meraviglio della storia amara di Maddalena, perchè credo che un pò in ogni città assistiamo a episodi di cattiva gestione delle risorse (che saremmo poi noi famiglie affidatarie!)Per quanto riguarda la proposta di creare una specie di banca-dati mi sembra che l'ostacolo più grosso sia costituito proprio dai servizi. A noi è successo questo: Nella nostra città funziona un accordo tra i servizi sociali e le famiglie disponibili all'emergenza in base al quale di fronte a una situazione non prevedibile in cui un bambino si trovi in difficoltà gli viene immediatamente trovata una sistemazione grazie all'interessamento diretto delle famiglie che attraverso due referenti scelgono quale famiglia è più disponibile in quel momento,e l'accordo è ritenuto molto positivo sia da parte delle fam. che dei servizi. Questa esperienza dura già da alcuni anni, così che i servizi della città capoluogo di regione hanno voluto conoscerla approfonditamente per poterla "importare" sul loro territorio. Dopo averci ascoltato però ci hanno detto che non se ne faceva niente perchè non erano disponibili a giocarsi con il privato su un piano di parità. (Per dovere di cronaca aggiungo che pochi mesi dopo ci hanno interpellato perchè non erano in grado di rispondere all'emergenza di due fratellini!)Credo che avere uno spazio per confrontarci su tutto questo sia già un bel passo avanti. Aproposito,-per Maddalena- chiama quando vuoi, il tel è quasi sempre acceso. Ciao a tutti




    Risposta: Mai arrendersi

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 15/10/02 17.56.50


    Ritengo che nulla sia impossible da realizzarsi. Forse molto difficile, ma non impossibile.

    Da sedici anni, da quando abbiamo fondato l'associazione, veniamo ostacolati dai servizi ... e qualche risultato l'abbiamo raggiunto.

    Mai dire mai