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  1.  

    Addì 24 giugno 2024

    Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio.
    I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei.
    All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria.
    Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni».
    Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
    Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.
    Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati.
    In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
    Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.
    Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.
    Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

    Luca 1,57-66.80

  2.  

    Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito (24 giugno 2024)

    Non c'è bisogno di attraverare l'oceano per aiutare un Bambino

    Noi non siamo nessuno, la nostra Associazione è solo una goccia in mezzo ad un mare di miseria, abbandono, maltrattamento, pedofilia.
    Una barchetta che non ha la pretesa di attraversare l'oceano a remi, ma nella nostra pochezza abbiamo tirato a bordo Michele, Luisa, Jennifer, Niccolò e tanti altri che stavano affogando vicino alla costa, nei quartieri vicino a noi.

    Non avremo risolto la fame nel mondo o salvato migliaia di immigranti in fuga dalle guerre, non ne abbiamo mai avuta la pretesa, ma per quei Bambini che abbiamo portato a riva, ai quali abbiamo dato una casa, valori e principi da usare come guida; per quei Bambini ai quali abbiamo dato da mangiare, da vestire, e soprattutto tanto amore, abbiamo rappresentato la differenza tra la vita e la morte, tra l'abbandono e l'accoglienza.

    Facciamo poco, ma ho l'illusione e la speranza che quel poco sia molto per tanti Bambini

    Aggregatevi a noi con volontariato, donazioni e cinque per mille.
    Non attraverseremo l'oceano, ma insieme salveremo ancora tanti Bambini da un brutto destino, regalando loro una speranza.

    #bambini #amicidellazizzi #mare #barca #salvataggio #destino #speranza
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    La differenza tra la vita e la morte

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  3.  

    Addì 25 giugno 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: " Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
    Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.
    Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!"

    Matteo 7,6.12-14

  4.  

    Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro (25 giugno 2024)

    Insegnanti di vita

    Sono Immigrato. Accoglimi. Un giorno potrei essere io ad accogliere te
    Sono un Bambino maltrattato. Lotta per me. Un giorno potrei essere io a lottare per te
    Sono una donna abusata. Proteggimi. Un giorno potrei essere io a proteggere te
    Sono un mendicante. Sfamami. Un giorno potrei essere io a sfamare te

    Se non mi accoglierai, non imparerò ad accogliere chi bussa alla mia porta
    Se non lotterai per me, non imparerò a lottare per gli altri
    Se non mi proteggerai, non imparerò a proteggere i miei cari
    Se non mi sfamerai, non imparerò a sfamare il prossimo

    Se non mi insegni non potrò imparare

    La vita è una scuola dove tutti siamo studenti e professori allo stesso tempo
    Abbiamo tanto da imparare, e tanto da donare
    Se il mondo va male è perché non si insegnano più valori positivi
    Non stanchiamoci di insegnare, sopratutto con l'esempio, perché solo così il mondo potrà essere un posto migliore dove vivere

    #bambini #amicidellazizzi #insegnare #imparare
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    La nostra vita è legata a quella degli altri come una catena. Se questa catena si interrompe non saremo più ancorati alla realtà. Una catena ci rallenta, ma ci fortifica

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  5.  

    Addì 26 giugno 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci.
    Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?
    Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
    Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
    Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere».

    Matteo 7,15-20

  6.  


    Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere (26 giugno 2024)
    Figlio di mafioso

    Francesca mi disse "Assomiglio al mio babbo, ho il naso come lui, le orecchie come lui, quando sono arrabbiata ho la sua stessa espressione. Allora vuol dire che anche io andrò in prigione? Anche io picchierò i miei figli?"
    "Vedi Francesca, essere come lui nel fisico e negli atteggiamenti è un qualcosa di naturale, ma fare quello che ha fatto lui dipende da te. Certo, l'esempio non è stato dei migliori, ma cerca di imparare dagli sbagli dei tuoi genitori, impara che sono cose, quelle hanno fatto, che non devi ripetere. Tieni sempre a mente la tua sofferenza e pensa a quanto dolore daresti agli altri se ti comportassi nello stesso modo".
    Qualcuno a volte mi domanda a cosa serva l'affidamento.
    A questo serve: a mostrare una strada diversa, un'alternativa all'esempio dato da molte famiglie ai propri figli.

    Se un bambino nasce in un nucleo di integralisti propensi al terrorismo, altro non può divenire se non un terrorista.
    Ma se quel bambino viene accolto, amato e accudito da un'altra famiglia, se in buona sostanza viene preso in affido, avrà modo di vedere un altro stile di vita ed avrà la possibilità di scegliere quale strada prendere.
    Se vogliamo meno terroristi, meno scansafatiche, meno drogati, meno alcolizzati, meno stupratori, meno violenti, meno abusanti DOBBIAMO accogliere nella nostra casa un bambino in affido per dargli almeno l'opportunità di poter scegliere una strada diversa da quella alla quale è stato destinato dall'ambiente dove è nato

    #bambini #amicidellazizzi #affidamento #esempio
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    Aiutaci ad accogliere sempre più bambini
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  7.  

    Addì 27 giugno 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
    Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?
    Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.
    Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
    Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.
    Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
    Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
    Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi.

    Matteo 7,21-29

  8.  

    Un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia (27 giugno 2024)

    Noi siamo la nostra casa

    Tutti noi abbiamo una casa dove vivere.
    Non c'è giorno che la Natura non faccia il suo corso: sole, vento, bufere, acquazzoni.
    Il pensiero poi è sempre alla possibilità del verificarsi di qualche catastrofe: terremoti, alluvioni, straripamenti

    Se abbiamo una casa costruita su terreno forte e roccioso, senza frane vicine, con materiale di primissima qualità, con i più attenti ritrovati della tecnica antisismica non è detto che la nostra casa non possa crollare, ma è molto difficile, o comunque il cataclisma deve essere enormemente forte perché questo avvenga.

    Chi per mancanza di mezzi, di capacità o di aiuto è costretto a vivere in capanne o baracche è soggetto ad essere spazzato via con la sua casa al primo temporale un po' fuori dagli schemi.

    Noi siamo la nostra casa.

    Come abbiamo costruito il nostro futuro?
    Abbiamo solide radici?
    Siamo fortificati da valori e principi?

    Gli eventi negativi capitano molto spesso nella vita di ciascuno.
    Alcuni sono come piccole pioggerelle, laviamo i vetri e la nostra casa torna a brillare; altri sono come grandinate che spaccano qualche finestra, ma la nostra casa resta ben salda; altri sono come terremoti ed allora solo chi ha costruito la propria casa sulla roccia dei valori, solo chi ha rispettato le norme antisismiche del vivere secondo onestà non subirà (troppi) danni.

    Non è mai troppo tardi per fortificare le proprie radici: ci vorrà più tempo, più difficoltà che non quando si è ragazzi in formazione, ma è possibile.
    E' possibile anche cambiare casa, fare scelte di vita diverse, abbandonare le catapecchie in cui viviamo per abitazioni più sicure.
    Da soli è difficile, ma se chiediamo aiuto tutti noi possiamo cambiare, migliorare, fortificarci

    #bambini #amicidellazizzi #radici #casa
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    Tanti Bambini abitano in case soggette ad essere spazzate via, accogliamoli noi che abbiamo forti radici ed insegniamo loro come sia bello e sicuro abitare in case fondate su valori inattaccabili

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  9.  

    Addì 28 giugno 2024

    Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva.
    Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi».
    E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve.
    Poi Gesù gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro».

    Matteo 8,1-4

  10.  

    Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi (28 giugno 2024)

    Siamo un po' tutti guaritori

    Ci sono uomini e donne che sono benefattori dell'umanità: trovano cure, innescano processi di pace, fanno cadere muri e barriere, guariscono centinaia di persone.
    E noi? Noi che siamo piccolini cosa possiamo fare?
    Ognuno di noi, anche un bambino, può fare la differenza per gli altri senza dover smuovere mari e monti.
    Qualche giorno fa stavo tornando a casa in moto, ero fermo al semaforo dove, da un po' di tempo, alcuni giocolieri di strada si mostrano agli automobilisti con la loro arte. Sono ragazzi giovani, si impegnano e quando non sono sull'asfalto li puoi vedere nella pineta vicina ad allenarsi. E' un modo onesto e pulito per guadagnare qualche soldino per poter vivere.
    Essendo in moto mi tornava difficile trovare qualche moneta, ma inconsciamente gli ho sorriso, e questo ragazzo passandomi vicino mi ha detto "Grazie per il sorriso".
    Mi ha fatto sentire importante, mi fatto sentire utile.
    Quel ragazzo ha accolto il mio sorriso come un bene prezioso ringraziandomi nello stesso modo con il quale si era rivolto al conducente che, abbassando il finestrino, gli aveva dato una moneta.
    Per guarire il mondo dalla tristezza basta un sorriso, non neghiamolo a coloro che incontriamo

    #bambini #amicidellazizzi #sorriso
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    Anche tu puoi donare un sorriso
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  11.  

    Addì 29 giugno 2024

    In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
    Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
    Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».
    Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
    E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
    E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
    A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

    Matteo 16,13-19

  12.  

    Voi chi dite che io sia? (29 giugno 2022)

    Il mio Babbo bianco

    Ai Bambini non si può imporre nulla, sono forti e vanno oltre i muri che noi erigiamo fatti di gelosie, sotterfugi, "privacy", un po' come l'acqua che se anche arginata passa oltre quando meno te lo aspetti.

    Quando i Bambini vengono da noi in affidamento, in diurno oppure in vacanza rimangono un po' disorientati dal vedere alcuni Bambini che mi chiamano "Babbo".
    Alcuni si interrogano a voce alta rivolgendosi agli altri Bambini
    "Ma non è il tuo Babbo"
    "Certo che lo è" è la risposta di quelli che vivono con me
    Altri invece
    "E' il Babbo di tutti"
    Ma la mia preferita, che più mi ha fatto ridere, è quella da parte di Mustafà, Bambino di colore
    "Riccardo è il mio Babbo bianco" per non ferire i sentimenti del suo Babbo vero

    Molti genitori sono gelosi del rapporto che si istaura tra me ed i Bambini, ma noi facciamo capire loro che è qualcosa di spontaneo per i Bambini e non è giusto né possibile imporre loro un certo comportamento nei nostri confronti.
    I Bambini sentono l'affetto, vedono che giochiamo con loro, che prepariamo pasti e colazioni succulenti, che ci travestiamo per farli ridere, che li rimproveriamo facendo loro capire l'errore, che ci facciamo in quattro per dar loro la piscina pulita, i panni profumati, le unghine ben tagliate, la preoccupazione per lo studio, l'attenzione alle loro cose e ai loro amici.

    Tutto questo li fa affezionare, qualunque siano le "direttive" dei loro genitori

    Al primo Bimbo in affido, due anni e mezzo, la madre diceva di non avere rapporti con me, di non legarsi alla figura maschile. Ne era gelosa perché sapeva che seppur come mamma non aveva rivali, come "Babbo" non poteva competere con una figura maschile di riferimento, specie con qualcuno dal carattere forte come sono io.
    Questo Bambino, che adorava sua madre nonostante le brutte cose e le privazioni cui lo aveva sottoposto sin dalla nascita, aveva uno spasmodico desiderio di avere un padre, ma era combattuto nel dover dar retta alla mamma.
    Ci sono voluti quasi due anni prima che mi buttasse le braccia al collo e decidesse di eleggermi come suo Babbo.
    Ancora oggi che è più che trentenne mi chiama Babbo ed il suo affetto per me è grandissimo.

    #bambini #amicidellazizzi #babbo #amore
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    Non imponiamo ai Bambini l'amore, doniamoglielo e basta

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  13.  

    Addì 30 giugno 2024

    In quel tempo, essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare.
    Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva».
    Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
    Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
    E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
    Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?».
    I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?».
    Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo.
    E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
    Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male».
    Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».
    Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!».
    E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
    Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava.
    Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
    Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina.
    Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!».
    Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore.
    Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.

    Marco 5,21-43

  14.  

    Fanciulla, io ti dico, alzati! (30 giugno 2024)

    Alzati

    Quando qualcuno cade non ci vuole forza per farlo rialzare, ma amore.
    Immaginatevi se un vostro amico, mentre siete a sciare, casca e si rompe una gamba. Se voi lo rialzaste di peso e gli imponeste di camminare fareste un gran danno, anche se con le migliori intenzioni.
    Quando uno cade non ha bisogno di un altro che gli dica "Dai su forza, alzati, cammina, smidollato", ma occorre essergli vicino, farlo stare tranquillo, incoraggiarlo ma senza che si sforzi troppo, un passo alla volta, rallentando il proprio cammino per adeguarsi al suo. Si arriverà più tardi alla meta, ma poco importa perché è fondamentale poterci arrivare, e arrivarci nel migliore dei modi.
    Così è con i ragazzi. Nel loro cammino spesso cadono: smattano, rubano, imprecano, urlano mille accidenti, dicono bugie, si chiudono a riccio, fanno uso di droghe, frequentano brutte compagnie.
    Dall'alto della nostra esperienza di adulti siamo portati ad urlare contro la nostra rabbia perché li vediamo gettar via la propria vita, vorremmo che smettessero di tenere quel comportamento negativo, e spesso imponiamo loro un modo di fare che per noi sia ottimale. Certamente lo facciamo in buona fede, ma sbagliamo e rischiamo di fare dei danni, al pari di far camminare una persona che si sia rotta una gamba. Dobbiamo parlare con loro, cercare di capire, brontolarli certamente quando sbagliano, ma parimenti donando loro amore ed attenzioni.
    Educare un ragazzo non è come montare un armadio, non ci sono istruzioni da seguire ed una foto che ti dica come deve venire quell'oggetto, ma bisogna andare per gradi, un passo alla volta, gioire dei risultati raggiunti e non scoraggiarsi per altre cadute o per passi indietro.
    Dobbiamo dire ai nostri bambini "Alzati", ma dobbiamo dirglielo con amore.

    #bambini #amicidellazizzi #alzati
    ----------------------
    Tanti i bambini caduti e con amore vogliano rialzarli, ma abbiamo bisogno del vostro sostegno

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  15.  

    Addì 1 luglio 2024

    In quel tempo, Gesù vedendo una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva.
    Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai».
    Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
    E un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre».
    Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti».

    Matteo 8,18-22

  16.  

    Ti seguirò dovunque tu andrai (1 luglio 2024)

    Parole, parole

    Vi ricordate la canzone di Mina "Parole, parole"?
    Quante "parole, parole" avete sentito nella vostra vita?

    "Amore mio ti amo alla follia" con il tradimento in atto
    "Si", detto davanti a Dio per unirsi in matrimonio, e dopo poco il divorzio
    "Le prometto che questo lavoro sarà per sempre", e poi vedersi licenziati
    "Ti prometto che studio", e vedere la pagella piena di quattro con il giudizio "non si è minimamente impegnato"

    E quante altre "parole, parole" abbiamo ascoltato
    E quante ne abbiamo dette noi, magari anche senza pensarle, per ottenere quanto desideravamo
    Quanti uomini, mentendo, dicono ad una donna "ti amo" per tenersela
    Quante persone dicono, mentendo, di saper fare una cosa per avere il lavoro
    Quante promesse facciamo a Dio per ottenere una grazia e, una volta ottenuta ci dimentichiamo della sua esistenza

    Dubitate di chi vi dica "Ti amo" ogni giorno senza amarvi minimamente
    Chi lo dice una volta o due nella vita lo pensa realmente, e magari lo dimostra con un crescendo del rapporto, magari lento ed inesorabile.
    Se prima non vi chiamava mai, ed ora lo fa ogni giorno, significa "ti amo"
    Se prima quando andavate via era spensierato, ed ora sta male ogni momento che passate lontani, significa "ti amo"
    Se prima non parlava con voi dei suoi problemi, ed ora ogni cosa ve la racconta, significa "ti amo"

    Non pretendete "parole", ma apprezzate i fatti perché tanti sono i modi di dire "ti amo", ma il dimostrarlo non è da tutti, sappiate cogliere quello che vi viene donato perché il giorno che non lo avrete più vi mancherà così tanto da togliervi il respiro

    #bambini #amicidellazizzi #parole #tiamo
    ----------------------
    Ti amo

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  17.  

    Addì 2 luglio 2024

    In quel tempo, essendo Gesù salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono.
    Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva.
    Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!».
    Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia.
    I presenti furono presi da stupore e dicevano: «Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?».

    Matteo 8,23-27

  18.  

    La barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva (2 luglio 2024)

    In piscina senza la manina

    Estate, tempo di mare e di piscina.

    Jaquie, tre anni, incapace di nuotare.
    Timorosa di entrare in piscina, ha bisogno di avere la sicurezza della mano.

    Ti lascio?
    Nooo, non mi lasciare.
    Dai, fidati di babbo, ci tocchi ed io sono vicino a te.
    Ed ecco che lascia la presa, fiduciosa delle mie parole.

    Una delle cose più belle con i bimbi è la fiducia estrema che hanno in te.
    Sono un esempio per tutti noi che dovremmo avere fiducia in Dio, anche quando siamo su una barca in tempesta e lui non fa nulla per risolvere i nostri problemi.
    Fiducia in Dio è questo: mettere la nostra vita nelle sue mani ed avere la certezza che non ci accadrà nulla di male.

    #bambini #amicidellazizzi #fiducia #mani
    ----------------------
    Amare significa mettere la tua vita nelle mani dell'altro e sapere che non se ne approfitterà

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  19.  

    Addì 3 luglio 2024

    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
    Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
    Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
    Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».

    Giovanni 20,24-29

  20.  

    Guarda le mie mani e non essere più incredulo ma credente (3 luglio 2024)

    Venite a vedere

    E' facile non credere a qualcuno, basta solo ignorarlo, generalizzare, e il gioco è fatto
    Non tutte le associazioni sono gestite da furbetti che mirano a far soldi sulle spalle della povera gente
    Anzi, sono veramente poche quelle che lo fanno, ma tante persone, per stare in pace con sé stesse, magari perché non fanno nulla per gli altri, tendono a generalizzare

    Eppure la soluzione è semplice: andare a vedere con i propri occhi il lavoro che viene svolto a favore di Bambini, anziani, carcerati, donne maltrattate

    E' più facile starsene a casa propria, andare in vacanza in posti esotici, spendere il proprio denaro per comprare vestiti e nuovi cellulari
    Alzare il sedere dalla poltrona, rinunciare a qualche giorno di ferie per mettersi a disposizione degli altri è sacrificio e non porta a nulla

    Vi garantisco che non è così

    Si ottiene tanto di più di quanto non si dia, e ciò che si porta a casa dopo un'esperienza full time in mezzo ai Bambini è un bagaglio meraviglioso che resterà indelebile nel cuore

    Provare per credere

    San Tommaso diceva che non avrebbe creduto fin tanto che non avesse messo il naso nel costato di Gesù
    Vi invito a venire a vedere la nostra realtà, a passare qualche ora o qualche giorno con noi in mezzo ai Bambini

    Statene certi: non ve ne pentirete

    Vi aspettiamo

    #bambini #amicidellazizzi #volontariato #Orentano
    ----------------------
    Volontariato estivo

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  21.  

    Addì 4 luglio 2024

    In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città.
    Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
    Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: «Costui bestemmia».
    Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore?
    Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina?
    Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora al paralitico, prendi il tuo letto e va' a casa tua».
    Ed egli si alzò e andò a casa sua.
    A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

    Matteo 9,1-8

  22.  

    Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati (4 luglio 2024)

    Coraggio, ricominciamo

    Un film che ho visto tantissime volte racconta di Bambini che arrivano con uno zainetto rotto e vecchio, con dentro un paio di mutande, calzini, qualche maglietta, un cappellino e libri di scuola fuori corso, tutto accuratamente sporco.
    La prima cosa che facevamo era quella di prendere quelle poche cose, lavarle, comprarne di nuove, fargli fare una doccia, iscriverlo a scuola, a sport ...
    No. Non erano le sue priorità, ma le nostre.

    Chi arriva da noi è intimorito.
    Ha la pena nel cuore di aver lasciato famiglia, amici, casa e non sapere nulla del suo futuro.
    E' certo di essere colpevole di chissà quale misfatto per essere stato portato via dalla sua famiglia contro la sua volontà.

    Non ha bisogno dei nostri vestiti puliti, di una casa che brilla, di sorrisi smaglianti, di fare una doccia.
    Chi arriva da noi ha bisogno, prima di ogni altra cosa, di essere accolto con amore, rassicurato, capito, perdonato.

    Che abbia fatto qualcosa di male o abbia subito le angherie di parenti o conoscenti, abusato o maltrattato, ha nel cuore la grossa pena di esserne il diretto responsabile.
    E' un peccato che ovviamente spesso non hanno, ma che sentono di avere e noi dobbiamo prima di tutto dargli coraggio, e fargli capire che quelle colpe gli sono perdonate (anche se colpe non ne ha) e da quel momento si ricomincia da capo.

    Facciamolo anche con le persone che ci sono vicine.
    Non importa se hanno fatto o non fatto cose sbagliate, tendiamo loro una mano quando si sentono in colpa, quando hanno il morale a terra per non aver fatto la cosa giusta e diciamo loro "Coraggio, ricominciamo insieme, lasciamoci il passato alle spalle, io non ti condanno"

    #bambini #amicidellazizzi #coraggio #perdono
    ----------------------
    Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo

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  23.  

    Addì 5 luglio 2024

    In quel tempo, Gesù passando, vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
    Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.
    Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
    Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
    Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

    Matteo 9,9-13

  24.  

    Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati (5 luglio 2024)

    Laurea in Uomo o Donna

    Per chi avesse preso una laurea in medicina, sarebbe un delitto non curare una persona malata. Così chi è avvocato non può rifiutarsi di difendere una persona colpevole cercando di trovare con il giudice una pena che possa aiutarlo a redimersi, il commercialista non può rifiutarsi di dialogare con l'ufficio delle imposte per perorare la situazione di un suo cliente. Allo stesso modo ognuno di noi che ha una laurea in essere uomo o donna, non può, non deve rifiutarsi di aiutare chi ha bisogno, chi versa in situazioni peggiori delle proprie. Il mondo è pieno di persone malate, non tanto nel fisico, quanto nello spirito e tutti hanno bisogno di una buona parola, di un consiglio, di accoglienza e ciascuno di noi è chiamato a questi servizi, sarebbe un delitto esimerci

    #bambini #amicidellazizzi #laurea #affido
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    Affido a Distanza. Aiutateci ad accogliere tanti Bambini per far loro capire quanto valgono

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  25.  

    Addì 6 luglio 2024

    In quel tempo, si accostarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?».
    E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
    Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore.
    Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano».

    Matteo 9,14-17

  26.  

    Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno. (6 luglio 2024)

    Raccogliere cibo da terra

    Da sempre accogliamo Bambini in situazioni familiari difficili.
    Arrivano a noi sopratutto dal passaparola tra mamme che necessitano di aiuto per i loro figli, o semplicemente perché non sanno a chi lasciarli quando non vanno a scuola.
    Quattro fratellini, Cristina, Yuri, Caterina e Jasmine dovevano venire da noi per la prima volta.
    Elisa, una nostra volontaria, li va a prendere con la sua auto.
    I quattro cucciolotti entrano in macchina sul sedile posteriore, e dopo pochi istanti si gettano voracemente sul pavimento per raccogliere e mangiare dei pezzi di biscotti caduti ai figli di Elisa.
    Il suo stupore fu enorme, e istintivamente si fermò ad un bar per comprare loro qualcosa da mangiare.

    E facile per noi digiunare per mantenere la linea o per fare un fioretto, ma il vero digiuno molti di noi non lo proveranno mai, e vi assicuro che vederlo ogni giorno sul volto emaciato di molti bambini è qualcosa che lascia il segno.
    Digiuno non significa soltanto non avere cibo nel piatto, ma anche essere costretti alla solitudine, al dover affrontare la morte senza un conforto, all'essere isolati per il colore della pelle o per la provenienza.

    Il massimo rispetto per quanti decidano di "digiunare" in qualsiasi forma, ma soffro quando altri sono costretti al digiuno per il nostro egoismo: non vogliamo vedere e non ci immedesimiamo nelle loro pene perché a noi basta avere la pancia piena ed il portafoglio gonfio per essere felici, e del resto del mondo chi se ne importa

    #bambini #amicidellazizzi #digiunare
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    Abbiamo accolto centinaia di Bambini affamati di amore
    Date amore a tanti Bambini che muoiono dentro per mancanza di una famiglia

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  27.  

    Addì 7 luglio 2024

    In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i discepoli lo seguirono.
    Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani?
    Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui.
    Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».
    E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì.
    E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando.

    Marco 6,1-6

  28.  

    E si meravigliava della loro incredulità (7 luglio 2024)

    Dateci forza

    Molti ragazzi si comportano male perché non hanno ricevuto buoni esempi in famiglia, oppure perché sono stati lasciati liberi di fare ciò che volevano.
    In pochi credono in loro, in pochi scommetterebbero sul loro futuro.
    Noi, insieme a chi ha fiducia nel nostro operato e ci stima, crediamo in loro.
    Non ci arrendiamo mai pensando che possano avere l'opportunità di migliorare la loro esistenza e riuscire a vivere una vita serena, migliore di quella dei loro genitori.
    Noi crediamo in loro perché chi tanto ha subito ha solo bisogno di qualcuno che creda in lui, che lo sostenga, che gli voglia bene e gli dica "coraggio, puoi farcela, noi siamo vicini a te"
    Noi abbiamo l'opportunità e la gioia di poterlo dire ogni giorno ai nostri ragazzi.
    Non siate increduli perché tutti noi abbiamo bisogno del vostro sostegno, della vostra stima, della vostra amicizia

    #bambini #amicidellazizzi #porte #sostegno #amicizia
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    Le nostre porte sono sempre aperte
    Vi aspettiamo

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  29.  

    Addì 8 luglio 2024

    In quel tempo, mentre Gesù parlava, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà».
    Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
    Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.
    Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
    Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante la donna guarì.
    Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: «Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo.
    Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò.
    E se ne sparse la fama in tutta quella regione.

    Matteo 9,18-26

  30.  

    Quelli si misero a deriderlo (8 luglio 2024)

    Fate come Filippo

    Alle elementari avevo in classe un bambino di nome Filippo, ovviamente detto Pippo.
    Si vestiva molto male ed era molto introverso, tanto da attirare la canzonatura di buona parte dei Bambini della scuola.
    La canzoncina "Pippo, Pippo non lo sa che quando passa ride tutta la città" gli veniva cantata ogni qualvolta passava.
    Filippo era bravissimo perché non rispondeva a nessuno, mai l'ho sentito alzare la voce, mai l'ho visto piangere.
    E' sempre andato per la sua strada, peraltro molto bravo a scuola.

    Nessuno di noi lo sapeva, ma era il rampollo di una delle famiglie più ricche di Livorno, era però un periodo difficile dove i rapimenti erano assai frequenti ed i suoi genitori avevano deciso la strategia del non apparire, per questo Filippo andava a giro vestito in maniera sobria.

    Oggi chi lo derideva vorrebbe avere un pizzico della sua fortuna, o un posto di lavoro in una delle sue molteplici aziende.

    Gesù, che lo crediate o meno figlio di Dio, è stato deriso per le cose che diceva e faceva. In molti hanno sputato sulla sua croce da duemila anni ad oggi, ma egli è andato avanti per la sua strada lastricata di amore ed aiuto per il prossimo.

    Lasciate che vi deridano per ciò che fate per gli altri, lasciate che pensino di voi ogni male possibile: la cattiveria, l'invidia, l'egoismo, l'arroganza sono sempre esistiti e sempre ci saranno, ma non vi fate turbare da costoro, ed attingete forza dalla grande ricchezza che avete nel cuore

    #bambini #amicidellazizzi #deridere
    ----------------------
    Chi vi deride non conosce il vostro cuore, dimostrando una grande povertà interiore

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  31.  

    Addì 9 luglio 2024

    In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato.
    Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!».
    Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
    Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità.
    Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
    Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi!
    Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».

    Matteo 9,32-38

  32.  

    Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare (9 luglio 2024)

    Cattiveria silenziosa

    Se vedete uno che parla da solo, grida, gesticola dite "E' un pazzo, poveretto"
    Ne avete paura?
    Solitamente no perché di solito non fanno male a nessuno, al limite inveiscono contro qualcuno, mentre i più facinorosi vengono sedati in ospedale e rimandati a piede libero.

    A me fanno molta più paura i muti indemoniati, coloro che con cattiveria, pur restando zitti e senza farsi notare, magari sfoderando sorrisi, accoltellano alle spalle chi è buono e fa il suo dovere verso il prossimo.
    Sono loro che hanno il demonio in corpo

    Penso a tanti genitori, all'apparenza bravi e amorevoli, ma demoni tra le mura domestiche contro i propri figli

    Mamme che abusano dei propri figli dandoli in pasto sessualmente ai propri compagni per otterne favori o guadagni.
    Bambini mandati a 5 anni a spacciare, bimbe di 12 che vengono fatte prostituire, cicche di sigarette spente addosso, graffi o tagli sulla schiena.

    E non sono fatti letti sul giornale, sono situazioni che, insieme a mille altre, ho visto e denunciato

    Questi sono i veri indemoniati, muti e silenziosi all'interno delle proprie case

    #bambini #amicidellazizzi #silenzio
    ----------------------
    Il silenzio dei colpevoli

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  33.  

    Addì 10 luglio 2024

    In quel tempo, chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.
    I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello,
    Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì.
    Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.
    E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.»

    Matteo 10,1-7

  34.  

    E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino (10 luglio 2024)

    Strada Facendo

    C'è una bellissima canzone di Claudio Baglioni, StradaFacendo, che mi ricorda gli interrogativi che ogni uomo si pone.
    Non ci sono risposte nella canzone, ma c'è la speranza.

    A volte siamo arroganti e pretendiamo di dare risposta a tutto.
    Se non ci riusciamo neghiamo persino l'evidenza, ma tra il bianco ed il nero c'è un'infinita tonalità di grigi.

    La speranza è il motore di ogni uomo

    Come si potrebbe andare avanti nella vita senza avere la speranza che una cosa, per quanto improbabile, possa avverarsi?

    Chi non ha mai sperato in una grossa eredità o nella vincita alla lotteria?
    Chi non ha mai sperato nel trovare il vero amore?
    Chi non ha mai sperato di avere un figlio?
    Chi non ha mai sperato in un ruolo importante nella società?
    Chi non ha mai sperato di trovare un lavoro?
    Chi, sopratutto, non ha mai sperato di essere felice con la scelta di vita che ha fatto?

    Alcuni nostri sogni si avverano, altri no, ma dietro ad ogni desiderio, avveratosi o meno, se ne fa sempre largo un altro.
    Finché siamo giovani si pensa al futuro facendo mille e più progetti di vita.
    La morte, la vita eterna, Dio sono spesso lontani dai nostri schemi giovanili e si ripone la speranza in cose terrene e spesso molto materiali.
    Nella nostra gioventù ci viene proposto Dio: catechismo, gruppi parrocchiali, funerali, matrimoni, ma non è cosa che si possa toccare con mano e si tende ad accantonarla. Non c'è risposta certa, pertanto la rifiuto, la derido o semplicemente me la lascio scivolare addosso, quasi fosse un pizzico di colore legato alla nostra cultura.

    Che grande errore di gioventù il rifiuto totale di ciò che più volte troveremo dinanzi nel nostro cammino

    Una mamma che si ammala, un figlio che si perde, un lavoro che non si trova, un'ingiustizia subita.
    Non ci sono risposte, ed allora ci si rivolge a Dio, a quel Dio che avevamo accantonato.
    Lo si prega, lo si implora, lo si bestemmia, ma rivolgendosi a lui già ne accettiamo l'esistenza e la presenza, la capacità di cambiare un destino davanti al quale l'uomo si è arreso alzando le mani.

    Strada Facendo ...

    ... vedrai che non sei più da solo
    ... troverai un gancio in mezzo al cielo
    ... sentirai battere il tuo cuore
    ... vedrai più amore

    Strada Facendo incontrerai Dio
    Strada Facendo darai risposte alle tue domande
    Strada Facendo potrai dare amore ai più deboli
    Strada Facendo narrerai la tua vita parlando di Dio, semplicemente, senza avere l'arroganza di una risposta
    Strada Facendo donerai una speranza, quella speranza che la vita ti ha donato durante il tuo cammino

    #bambini #amicidellazizzi #strada #speranza
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    Strada Facendo troverai la Speranza

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  35.  

    Addì 11 luglio 2024

    In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?».
    E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele.
    Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».

    Matteo 19,27-29

  36.  

    Chiunque avrà lasciato case, o fratelli per il mio nome, riceverà cento volte tanto (11 luglio 2024)

    Mollo tutto

    Capita spesso di entrare in una chiesa, magari invitati ad un matrimonio oppure ad un battesimo, e trovare sull'altare un sacerdote straniero, spesso di colore. La nostra indole ci porta subito a cercare delle differenze in negativo: parla male l'italiano, non conosce la nostra cultura, i suoi modi sono strani.
    Difficilmente ci soffermiamo a pensare che ha lasciato la sua terra, i suoi familiari, i suoi averi per seguire Dio.
    Potete anche non avere fede, ma chiunque segua un ideale positivo è degno di profondo rispetto.
    Forse in pochi riuscirebbero a lasciare tutto per amore della propria donna o del proprio uomo, figuratevi quanti meno lascerebbero tutte le agiatezze e gli affetti per andare in una missione nel sud del mondo. Eppure c'è qualcuno che lo fa. C'è chi dedica la propria vita agli altri, incurante del proprio benessere.
    Quando incontriamo queste persone non cerchiamo i difetti, che hanno come tutti noi, ma pensiamo alle rinunce che abbiano fatto, e domandiamoci se noi ne saremmo capaci.
    Siano per noi un esempio, un faro verso cui tendere: l'amore incondizionato per il prossimo

    #bambini #amicidellazizzi #amare
    ----------------------
    Molla tutto e vieni a condividere con noi l'aiuto verso i Bambini
    Almeno per un periodo. Prova

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  37.  

    Addì 12 luglio 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
    In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
    Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. »

    Matteo 5,17-19

  38.  

    Non son venuto per abolire, ma per dare compimento(12 luglio 2024)

    Qual'è il tuo compito?

    Gli alberi hanno lo scopo di fare ombra, produrre frutti, donare ossigeno assorbendo anidride carbonica
    Gli animali hanno il compito di sfamarci, tenerci compagnia, aiutarci in lavori o servizi anche importanti come guidare un cieco
    Persino le montagne hanno uno scopo, quello di creare fiumi, dare minerali ed anche divertimento e messe alla prova

    Quale è il tuo scopo? Qual'è il mio scopo nella vita?

    Ognuno ha il suo, ma capire quale sia, e sopratutto perseguirlo è altra faccenda

    Come si fa a capire il funzionamento di un circuito Elettrico?
    Andando a scuola ad imparare.
    E quando si impara veramente? Quando si ascolta, si prova, si sbaglia, si accettano le correzioni e si riflette, divenendo così un bravo tecnico.

    Così è nella vita. Si deve restare sempre in ascolto, captare ogni segnale, valutare ogni incontro con il cuore aperto, elaborare i tutto e andare nella direzione che ci viene indicata da persone che ci vogliono bene.
    Capirlo alla fine lo si capisce e si diventa insegnanti, genitori, assistenti sociali, politici. Ma portare avanti la nostra missione nel modo giusto non è facile. Troppe volte siamo distratti dal desiderio di successi personali, dall'ambizione, dal denaro, dal sesso e ci lasciamo traviare.
    Così capita che il politico faccia l'interesse del suo partito prima di quello delle persone che deve governare; il professore si lasci abbagliare dalla bellezza di una ragazza facendole dei favoritismi; l'assistente sociale segua le indicazioni dei suoi dirigenti anche quando queste vanno contro il buon senso e la messa in protezione di fasce deboli che dovrebbe aiutare, sostenere e proteggere.

    Primo: capiamo.
    Secondo: operiamo.
    Terzo: mettiamoci sempre in discussione, anche con l'aiuto esterno, per capire se stiamo facendo la cosa giusta
    Quarto: non stanchiamoci mai di ascoltare e migliorarci, anche allorquando ci dicono di essere bravi, perché non si è mai troppo bravi per non avere necessità di migliorare
    #compito #aiutare
    #bambini #amicidellazizzi
    ----------------------
    Lo scopo più nobile è quello di aiutare il prossimo senza interessi personali

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  39.  

    Addì 13 luglio 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
    Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
    Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
    Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
    Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
    In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo! »

    Matteo 5,20-26

  40.  

    Chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio (13 luglio 2024)

    Perdono

    Nel Vangelo c'è questa frase
    "Chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio"
    Verrebbe da pensare "E' un macello, chi non si è mai arrabbiato? Chi non ha mai litigato?"
    La soluzione però è qualche riga più sotto
    "Vai prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono"
    Se si chiede scusa di cuore, con le parole o con i fatti, tutto viene lavato
    Ho assistito a diverse liti tra ragazzi, e talvolta anche tra ragazzi e adulti, e sono immagini non edificanti, ma che bello vederli poi abbracciarsi, coccolarsi, camminare insieme mano nella mano.
    Non è bello litigare, ma fare pace è meraviglioso e magari può anche capitare che attraverso una lite ci si possa chiarire ed apprezzare di più

    #bambini #amicidellazizzi #perdonare #scusa
    ----------------------
    Perdonare significa amare perché chi ama va oltre le parole. I nostri Bimbi hanno bisogno di tirare fuori la rabbia che covano dentro, ma vogliono anche sentirsi amati, perdonati, accolti con il cuore

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  41.  

    Addì 14 luglio 2024

    In quel tempo Gesù chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi.
    E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.
    E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo.
    Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro».
    E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

    Marco 6,7-13

  42.  

    Oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa (14 luglio 2024)

    Un pezzo di pane

    E' incredibile come riempiamo le nostre valigie per andare a fare un viaggio anche solo di una settimana.
    In estate le macchine sono stracariche di tutto, non si rinuncia a nulla e si vorrebbe portare tutti gli abiti per ogni possibile occasione, i giochi della playstation, l'attrezzatura per ogni tipo di sport.
    E poi?
    Quando torniamo a casa ci accorgiamo di aver usato solo il dieci per cento di quello che avevamo portato.

    E nella vita non facciamo forse lo stesso?
    Nel nostro viaggio terreno, che dura anche meno di una settimana se rapportato al grande viaggio dell'umanità che dura da millenni, arraffiamo quante più cose possibili e poi ne usiamo anche meno del dieci per cento.
    Non mi riferisco soltanto ai ricconi che possiedono un numero sproporzionato di case che non usano, ma anche noi nella nostra quotidianità.
    Chi di voi non ha l'armadio pieno di vestiti, molti dei quali non indossa?
    O chi non ha la cucina piena di viveri che spesso deve buttare?
    Ma ancora, chi di voi non ha case piene di oggetti pieni di polvere per il "largo" uso?
    Iscrizione in palestra, segnati a scuole di ballo latino americano, tesserine del cai per l'alpinismo e dell'amsi per lo sci, ma poche o nessuna le ore dedicate al volontariato, all'aiuto del prossimo.
    Ma sopratutto chi di voi non è pieno di superficialità da mostrare in ogni occasione? Pieno di "facce da occasione" da sfoderare in ogni circostanza?

    Nel viaggio della vita prendete con voi il necessario, il minimo indispensabile e iniziate a camminare su sentieri meno battuti, più ricchi di beni naturali, frequentati da storie di emarginazione e povertà, donate le vostre carezze ed un pezzo di pane vi verrà offerto per continuare il viaggio.

    #bambini #amicidellazizzi #pane #viaggio
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    Un bastone ed un pezzo di pane, il resto non serve

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  43.  

    Addì 15 luglio 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.
    Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
    Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
    Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
    Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
    Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto.
    E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
    Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

    Matteo 10,34-42.11,1

  44.  

    Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me (15 luglio 2024)

    Ho paura? No, non ho paura

    Le paure fanno parte di noi. A volte sono persino utili perché ci fanno essere prudenti, ma spesso, troppo spesso, sono un impedimento a farci prendere decisioni importanti.
    La paura di un ago, ad esempio, ci può impedire di fare un accertamento tale da scoprire una brutta malattia.
    La paura di fare brutta figura ci impedisce di rispondere ad un'interrogazione o di partecipare ad una conversazione impedendoci di dimostrare il nostro valore.
    La paura del terrorismo visto oggi in ogni musulmano, ci impedisce di accogliere tante persone che potrebbero essere una risorsa importante.
    La paura di soffrire per un distacco ci porta a non accogliere in casa un bambino in affidamento, ci impedisce di gioire per avergli dato la possibilità di un'alternativa al proprio destino.
    Chi ama la propria tranquillità più dell'aiuto al prossimo, non è degno di abitare questa terra ove si può sopravvivere solo grazie alla solidarietà. Dove due persone si uniscono contro la povertà, contro la solitudine, contro l'abbandono la vittoria è certa perché entrambi avranno da mangiare, entrambi si faranno compagnia, entrambi si sosterranno.
    Dove invece uno che è ricco rifiuta di dividere il proprio pane con colui che è povero, oppure chi ha una casa si rifiuta di dare una stanza a chi dorme sotto i ponti, oppure chi ha una famiglia si oppone ad accogliere un bambino maltrattato, allora sarà una sconfitta per entrambi, una sconfitta per l'umanità.

    #bambini #amicidellazizzi #paura #amare
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    Ti aspettiamo tutta l'estate ad Orentano (PI)
    Non aver paura di dare un po' di te ai bambini

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  45.  

    Addì 16 luglio 2024

    In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, gia da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere.
    Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra.
    E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe!
    Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!».

    Matteo 11,20-24

  46.  

    Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra (16 luglio 2024)

    Occasioni perse

    Michele aveva sedici anni, nessuna voglia di studiare. Abbiamo chiesto aiuto ad un amico idraulico affinché lo prendesse con sé a lavorare. Ne fu felice, lo accolse come un figlio, lo andava a prendere alla stazione, a volte persino a Livorno facendo oltre cinquanta chilometri, lo portava a mangiare con sé tutti i giorni al ristorante, lo ha assunto come apprendista iscrivendolo ai vari corsi per imparare il mestiere.
    Ha durato poco più di un mese, poi a nostra insaputa non andava più a lavorare, preferendo correre dietro a delle ragazzine zingare. Il nostro amico lo chiamava e lui gli trovava sempre una scusa diversa, finché non ha smesso di rispondere. Noi non ne sapevamo nulla perché al mattino usciva regolarmente, ed il nostro amico cercava di risolvere da solo la situazione per evitargli qualche brontolata da parte nostra.
    Tutto inutile. Dopo un certo periodo fummo avvertiti, provammo a parlare con Michele, ma fu inutile: ribellione completa. "Non ho voglia di andare a lavorare, non ho voglia di studiare, vivo bene così".
    Era in contatto con il padre che gli prometteva mari e monti appena avesse raggiunto la maggiore età. Giunto a quel traguardo Michele, pieno di sogni e di speranze, capì a sue spese chi fosse veramente quel padre che tutti, tribunale compreso, avevano cercato di tenere lontano.
    Si ritrovò a dormire per strada, pieno di denunce, spacciatore, drogato.
    Quante occasioni si perdono nella vita.
    Mi si è raggelato il sangue nell'ascoltare i dati Istat per i quali il venti per cento dei ragazzi tra quindici e ventiquattro anni non studia e non cerca lavoro.
    Mi domando: ma dove sono i genitori, dove sono i servizi sociali, dove è la scuola?
    E' vero, ci sono tanti "Michele" che nonostante gli sforzi di tutti si perdono per mille rivoli, ma ci sono tanti adolescenti che smettono di andare a scuola e nessuno fa nulla, ci sono tanti giovani che la sera escono fino a tardi e la mattina dormono fino a mezzogiorno senza che i genitori gli dicano nulla o, peggio, preparino loro ogni sorta di prelibatezza dando soldi per i propri vizi.
    Genitori troppo permissivi, oggi pensate di fare il loro bene, ma guardate più avanti, guardate ai dati, alle esperienze di altri ed aprite gli occhi. Essere severi oggi può voler dire salvare il proprio figlio da una vita di miseria, povertà, guai giudiziari.
    Se i ragazzi non vengono abituati oggi a faticare, a prendersi delle responsabilità, domani saranno dei pigroni che pretenderanno solo guadagni facili senza fatica, e la vita, lo sappiamo bene, non regala nulla a nessuno.

    #bambini #amicidellazizzi #occasioni #estate
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  47.  

    Addì 17 luglio 2024

    In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
    Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
    Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».

    Matteo 11,25-27

  48.  

    Hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli (17 luglio 2024)

    Un mondo alla rovescia

    Sette ragazzi muoiono sotto le macerie e i tribunali dicono: è colpa loro, dovevano scappare.
    Eppure ci sono le rassicurazioni della commissione grandi rischi.

    Bambini picchiati violentemente e maltrattati e i tribunali dicono: è tutto normale perchè in quell'ambiente c'è violenza e quindi la violenza è accettata e "normale"!!!

    Ragazza di 17 anni si suicida in una comunità indagata per istigazione al suicidio
    ed il pm per ben due volte cerca di archiviare il caso

    Sette ragazzi morti che non possono difendersi
    Bambini piccoli che non possono difendersi
    Ragazzina sulla quale non è stata fatta nemmeno l'autopsia

    E' giustizia questa?

    Provocatoriamente un politico qualche giorno fa ha detto: togliamo dai tribunali la scritta "la legge è uguale per tutti".

    Mi pare che l'ago della bilancia penda verso lo stato, mi pare che ci sia una protezione che sia inattaccabile.

    Forse è proprio vero "La legge NON è uguale per tutti"

    #bambini #amicidellazizzi #legge #diritti #terremoto #giustizia
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    Giustizia, dove sei?

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  49.  

    Addì 18 luglio 2024

    In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
    Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
    Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

    Matteo 11,28-30

  50.  

    Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò (18 luglio 2024)

    Farsi acqua

    Quante volte ci aspettiamo che gli altri ...
    ci facciano una telefonata per chiederci come stiamo
    ci chiedano come va quel determinato problema di cui gli avete parlato
    ci facciano ridere quando siamo tristi
    ci ascoltino quando siamo arrabbiati
    ci consolino quando stiamo piangendo

    Ma quante volte noi
    abbiamo fatto una telefona o chiesto, o fatto ridere, o ascoltato, o consolato?

    Se noi necessitiamo di acqua perché abbiamo sete, c'è sempre qualcuno che ha bisogno di acqua.

    Siamo noi per primi acqua per il nostro prossimo.

    Dice Gesù "Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò"

    Io ho trovato in Dio l'acqua, la forza di andare avanti, la consolazione, l'ascolto.
    Tante volte sono "alla frutta" e dalla polvere alzo gli occhi al cielo e dico "Signore, dammi la forza di rialzarmi, di andare avanti", e questa forza arriva. Sempre.

    Potrei crogiolarmi al sole, prendere la forza donata e migliorare la mia vita, ma non posso farlo perché vedo ogni giorno i Bambini che il buon Dio mi ha affidato che hanno sete di me; ed allora la mia forza, la forza che Gesù ha voluto darmi, la devo dividere con i miei pulcini, per poi arrivare a sera e chiedere ancora a Dio un po' della sua potenza per tirarmi su.

    Molti cercano nella droga o nell'alcool la carica di cui necessitano, ma è Dio l'unico che possa donare una potenza che non fa male e possa essere condivisa con il nostro prossimo.

    #bambini #amicidellazizzi #forza #potenza #droga #alcolismo
    ----------------------
    Dio è la mia forza

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